LA PERA MADERNASSA Frutto del Roero
Nadia Toppino Ingegnere creativo
Un frutto autoctono della provincia di Cuneo, una pera rustica, croccante, soda, particolarmente adatta alla cottura, regala il meglio di sé cotta nei vini di questi territori.
nadia.toppino@gmail.com
L
a zona di Langhe Roero è nota per gli ottimi vini e per il tartufo bianco, ma esistono altre specialità, tante a dire il vero, che caratterizzano queste colline, da qualche anno patrimonio dell’Unesco. Le fragole di Sommariva, le pesche di Canale (con il primo mercato giornaliero del pesco nato nel 1908), la castagna della Madonna, detta anche Canalina, sono alcuni dei prodotti che hanno disegnato il
paesaggio e formato la civiltà della tavola di queste terre, del Roero nello specifico. E poi c’è lei, la Pera Madernassa, cultivar locale nata da una mutazione genetica spontanea del Martin Sec e da una pianta madre di inizio Ottocento, denominata Madernassa, in onore della borgata d’origine in cui nacque il primo albero. Lo ricordano ancora dal Consorzio della Pera Madernassa e dalla Confraternita del Bollito e della
Pera Madernassa: “La pianta madre di questa cultivar è stata abbattuta nel 1914 e aveva un diametro di più di due metri e mezzo”. Autoctona della provincia di Cuneo, la Pera Madernassa veniva coltivata su tutto il territorio del basso Piemonte, poi ha lasciato spazio a varietà più produttive. Oggi la sua estensione è limitata alla zona della Valle Grana, ma soprattutto al Roero, nelle
SI DICE CHE... Sono passati tanti anni da quando la pianta originaria fu abbattuta nel 1914, ma ancora oggi se vi capita di andare in un mercato piemontese tra Ottobre e Novembre e di scorgere delle piccole pere dal colore verde giallastro e dalle sfumature delle foglie di vite autunnali, non vi resta che acquistarne un sachèt (sacchetto in piemontese) e dare un morso agli antichi sapori della nostra regione! 16
N°1
Dicembre 2019 / Febbraio 2020