MANIF ES TAZI O N I
PANE NOSTRUM
lunga vita ai lieviti italiani Si è svolta a Senigallia la diciannovesima edizione del Salone Nazionale dei Lievitati, la kermesse dedicata a pane, pizza e pasticceria con un format nuovo e ampliato. DI ANTONIO DI TRENTO
È
stato definito anno zero, perché dopo diciotto edizioni si è voluto dare alla manifestazione una vera e propria sterzata. Il format intanto: quest’anno l’evento è diventato un vero e proprio ‘Salone dei Lievitati’, con una serie di incontri tutti dedicati alla materia. La location: il Foro Annonario storico e davvero suggestivo e, per osmosi, rende ancor più appassionante il rapporto viscerale che noi italiani abbiamo con la farina e i suoi derivati. Gli ospiti: Cedroni, Papa, Marchetti solo per citarne alcuni. Gli espositori: raddoppiati rispetto allo scorso anno. Arrivo a Senigallia grazie a Confcommercio Marche Centrali e Cia Provincia di Ancona che hanno ideato ed organizzano Pane Nostrum. Mi accompagnano Lino e Pina. Mio padre e mia madre. Loro, per circa vent’anni, ogni estate, hanno sfornato migliaia di pizze dal forno della nostra pizzeria: La Spelonca. Momento privacy a parte, i due hanno saputo darmi alcune dritte per interpretare certe dinamiche inerenti la lavorazione dell’impasto che, soprattutto in questi casi, aiutano molto. Un giro fra gli stand dove i prodotti si portano
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N°1
Ph. Serafino Geraci - #foodsoulphotographer
dietro una storia che è una ricchezza immensa per l’Italia. I profumi, i racconti e i sapori, sprigionano molteplici emozioni e rimettono le cose al giusto posto, quello della tradizione, della passione e soprattutto della grande riscoperta che tutto il comparto sta vivendo. In questo senso suonano perentorie le parole di Moreno Cedroni, uno degli special guest dell’evento. Nella cornice del Salotto dei Maestri, appositamente allestita per incontrare tecnici,
Dicembre 2019 / Febbraio 2020
professionisti e Maestri appunto, lo chef stellato, originario proprio di Senigallia, parla dell’arrivo delle farine bianche con lo sbarco degli americani nel dopoguerra e di come, per molto tempo, in Italia si siano utilizzate a dismisura per preparare il pane, abbandonando l’uso delle nostre, fatte di grani autoctoni. Lo chef sottolinea soprattutto il fatto che col tempo e il consumo di questo pane (bianco), siano arrivati i casi di celiachia e, contestualmente, sia cresciuta