DM Magazine Ottobre 2022

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SUCCESSI Coop Alleanza 3.0: firmato il primo contratto integrativo MAGAZINEANNO X –OTTOBRE 2022
INTERVISTA Paolo Ricotti: “Vi spieghiamo come cambiare il mondo” SUCCESSI Coop Alleanza 3.0: firmato il primo contratto integrativo Gdo MAGAZINEANNO X –OTTOBRE 2022

I pet fanno bene. Anche in tempi di guerra

inflazione?!

Cover

Rincari di energia e logistica: gli impatti

Gdo

Intervista

Paolo Ricotti: “Vi spieghiamo come cambiare

mondo”

Coop Alleanza 3.0: firmato il primo contratto integrativo

Imprese

Sana si allea con Ángel Camacho

per crescere in Italia

Soluzioni in vetrina

Intero o porzionato, il formaggio va preservato e valorizzato

Scenari

Italia e Baviera: un intenso rapporto commerciale

Customer

Trend 2022: cambia la vendita al dettaglio fisica

Real estate

formati, cosa ci attende

Digital club/Retail

(ching) nel retail. Intelligenza artificiale, predire il futuro e altre applicazioni

all’estero

Mercati

Pasta e riso: benessere e sostenibilità

le scelte d’acquisto

Osservatorio digital

Pasta e riso: quali sono i “primi” del web?

Focus

Il plant-based cresce a doppia cifra

nel post pandemia

Persone

Retail Innovation

Fresh - Usa

strategies

strategia alla base di un piano editoriale

sopra

or die

Mercati

righe

formaggi a pasta dura e semidura puntano

genuinità e tipicità territoriali

Focus

Zuppe e cereali: i consumatori premiano le scelte green

Mercati

L’aperitivo analcolico conquista gli italiani

Tecnologistica

Arneg punta su un servizio di assistenza a 360 gradi

Conad investe in una logistica sempre più sostenibile

e podcast

Prima la pandemia, poi la guerra, la speculazione finanziaria, l’aggravarsi della crisi climatica: la distribuzione mo derna rischia sempre il tracollo, con un risicatissimo utile medio di settore che gira intorno a un punto percentuale.

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I PET fanno bene. Anche in tempi di guerra e inflazione?!

È sempre tempo di crescita per il petfood e se si risparmia, non si risparmia certo sugli amici a quattro zampe. Neanche in tempi di guerra e inflazione alle stelle. In un momento storico decisamente grigio, i primi giorni di ottobre sono stati caratterizzati da un notevole fermento in questo settore. Il primo colpo grosso in ordine temporale è arrivato da Dmo, il gruppo creato dalla famiglia Celeghin, che ha rilevato ben il 55 per cento del capitale di Bauzaar da Megamark (socio di maggioranza dal 2017) e dai suoi fondatori, Matteo Valente e Domenico Gimeli. L’insegna Isola dei tesori consolida così la propria posizione di secondo operatore retail, alle spalle di Arcaplanet che, nel mentre, ha perfezionato l’integrazione con i 150 punti vendita Maxi Zoo. Altri 34 negozi appartenenti a quest’ultima se li è invece accaparrati Cerere in joint venture con Pdp che, in aggiunta a quelli già di proprietà, hanno così dato vita alla terza catena nazionale di pet shop. Che quello dedicato agli animali da affezione fosse tra i settori maggiormente performanti in Italia, ormai, non avevamo più dubbi: l’ultimo rapporto pubblicato a maggio scorso da Assalco-Zoomark ha censito nel 2021 64,7 milioni di animali da compagnia, di cui quasi 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccel li, 10 milioni di gatti, 8,7 milioni di cani e poco più di 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. Tutto questo a fronte di una curva di natalità che cade in picchiata da anni. La pandemia in questo senso è stata senza dubbio un acceleratore, ma di un processo in atto da tempo. Tale evoluzione si traduce in una sempre maggior attenzione da parte dei proprietari che spendono, e anche tanto, per il benessere dei propri pet. E in propensione di investimento da parte dei player decisamente sopra la media. L’altra faccia della medaglia di un Paese che, secondo una ricerca condotta da Unicusano, ateneo telematico milanese che dedica un osservatorio all’embargo deciso dall’Unione Europea verso la Russia, vede oltre 90mila imprese a rischio chiusura entro la metà del prossimo anno, specie a causa delle maxibollette in arrivo nei prossimi 12 mesi. Per loro la stangata sarà di 11 miliardi di euro. Lo stesso Paese che nel 2023 (sempre secondo il suddetto studio) vedrà salire la spesa media di una famiglia, per riempire il frigo, di 771 euro, con un esborso annuo, fra luce e gas, che si attesterà fra 1.990 e i 3.667 euro. Viste le prospettive vale, quindi, la pena chiedersi se il prossimo rapporto Assalco-Zoomark ci restituirà ancora una volta una fotografia a colori o, se per la prima volta dopo anni, prevarrà il bianco e nero.

EDITORIALE DMM
Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM
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Rincari di energia e logistica: gli impatti sulla Gdo

Prima la pandemia, poi la guerra, la speculazione finanziaria, l’aggravarsi della crisi climatica: piccola o grande che sia l’onda dell’evento, la distribuzione moderna rischia sempre il tracollo, con un risicatissimo utile medio di settore che gira intorno a un punto percentuale.

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È

iniziato, senza dubbio, uno degli au tunni più difficili per la distribuzione moderna del nostro paese. Neanche la pandemia aveva messo così tanto in di scussione il modello di business di mol te imprese della galassia distributi va nazionale che, soprattutto nel Food&Beverage, si riscoprono soggetti fragili di un sistema che negli anni è diventato forse, semplicemente, in sostenibile. Emblematica la scena della conferenza stampa dello scorso 31 ago sto nella sede di Confcom mercio, con gli eterni ri vali Coop e Conad seduti dalla stessa parte del tavo lo, a siglare una storica unità d’intenti nel proporre misure di contenimento ai rincari energetici che stanno piegando l’eco nomia del paese e riducendo il potere d’acquisto degli italiani. Rincari: da oltre un anno non si parla di altro, dalle materie prime alla logistica, fino all’e nergia. Prima la pandemia, poi la guerra, la speculazio ne finanziaria, l’aggravarsi della crisi climatica: picco la o grande che sia l’onda dell’evento, la distribuzione moderna rischia sempre il tracollo, con un risicatissimo utile medio di settore che gira intorno a un punto

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percentuale. I sostegni chiesti e in parte accordati dall’ultimo atto del governo Draghi, il Decreto aiuti ter, rappresentano il solito pannicello caldo per tirare avanti ancora un po’, senza sciogliere tuttavia i tanti nodi del problema. Se ad agosto tutti i supermercati hanno spento le luci per un quarto d’ora, per ac cendere un faro sul caro bollette, entro la fine dell’anno molte imprese potrebbero abbassare la saracinesca. Definitivamente.

Logistica: gasolio ai massimi storici, si lavora per aumentare l’efficienza

Nel secondo trimestre del 2022, secondo i dati diffusi dal Mini stero dello Sviluppo Economico, il prezzo dei carburanti ha rag giunto un livello mai toccato prima: il taglio delle accise non ha frenato la corsa dei prezzi alla pompa, con un valore netto Iva e accise più che duplicato rispetto a cinque anni fa per benzi na e gasolio. Per un paese che muove oltre il 65% delle proprie merci su gomma si tratta di un impatto tremendo. In questo senso vivono una situazione paradossale le tante realtà che, anche nella Gdo, si sono mosse per prime sul fronte della tran sizione ecologica inserendo nella propria flotta mezzi alimen tati da energia pulita, come il gas naturale liquefatto (Lng) o il biometano, il cui costo al kg è quasi triplicato in un anno. Lo sa bene Eurospin che, nel suo bilancio di sostenibilità 2020, aveva pianificato un aumento della flotta alimentata a gas naturale liquido entro il 2022, passando da 27 a 45 mezzi green in due anni e dovrà necessariamente rivedere i conti, provando a limi tare l’impatto economico di questa scelta di sostenibilità am bientale. Ogni trattore a Lng con una percorrenza di 100mila km, secondo i dati EcoTransIT citati proprio nel report del discount italiano, riduce la Co2 di circa 31.000 kg/anno, equivalente all’assorbimento di una foresta di circa 3 ettari con più di 680 alberi. Il caro carburante colpisce, quasi sorprendentemente, anche Amazon che a partire dal mese di maggio ha modificato le ta riffe di gestione logistica dei propri seller del 4,3%, in Italia e in altri paesi europei. «Nel 2022, ci aspettavamo un ritorno alla normalità a seguito dell'allentamento delle restrizioni dovute al Covid-19 in tutto il mondo – si legge in una nota dell’azienda ri volta ai venditori del proprio marketplace – tuttavia, l'inflazione e i prezzi del carburante hanno comportato ulteriori difficoltà. Non è ancora chiaro se i costi relativi all'inflazione aumente

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Il caro carburante colpisce, quasi sorprendentemente, anche Amazon che a partire dal mese di maggio ha modificato le tariffe di gestione logistica dei propri seller del 4,3%, in Italia e in altri paesi europei.

ranno o diminuiranno o per quanto tempo dureranno. Invece di una modifica per manente delle tariffe, applicheremo per la prima volta una maggiorazione dovuta al carburante e all'inflazione, un meccanismo ampiamente utilizzato tra i fornitori della catena di distribuzione». Sembra stabilizzarsi, seppur non del tutto, il mercato della logistica via mare. Dopo mesi di turbolenze, colli di bottiglia e difficoltà nel reperire container, la situazione sembra si stia assestando su tariffe e tempi maggiormente accettabili. Rispetto al settembre 2021, quando il nolo “spot” di un container da 40 piedi poteva anche costare anche 13.000 dollari sulla tratta Shangai-Genova, il dato più aggiornato del Drewry World Container Index indica un costo quasi dimezzato (7.300 dollari al 19 settembre), ma comunque lontano dalle cifre medie degli anni pre-pandemia. L’Italia importa dalla Cina, stando ai dati dell’Osservatorio

Economico del Governo Italiano, oltre un miliardo di euro di merci tra prodotti della pesca e dell’agricoltura, bevande, prodotti alimentari e apparec chiature per uso domestico elettriche e non elettriche. La crisi dei noli ha dunque de terminato, negli scorsi mesi, rincari per alcune merceologie e veri e propri buchi negli assortimenti dei retailer ita liani e non solo. Non a caso Lidl ha investito direttamente nel settore del trasporto ma rittimo, con la creazione della società armatoriale Tailwind

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Shipping Lines, acquistando una portacontainer da 5.500 Teu e noleggiandone al tre tre. Ad agosto i primi carichi di merce destinata ai punti vendita di tutta Europa sono stati consegnati nei porti di Barcellona e Koper, a pochi passi dalle banchine di Trieste. Letta con il senno di poi la scelta di investire direttamente nella logistica via mare sembra “scazzottare” con la discesa del mercato dei noli. In molti riconoscono, tuttavia, quella del discounter tedesco una scelta di maggiore affidabilità e regola rità nei tempi di transito e consegne, dopo aver patito negli ultimi tempi disservizi di non poco conto in termini di out of stock. Ci sarebbe da riflettere sulla sostenibilità del trasporto via mare, ad oggi alimentato in maggioranza da combustibili fossili. Recuperare i maggiori costi logistici di questi tempi si può, anche migliorando l’ef ficienza sulle altre fasi della supply chain. Su questo versante la crescita dei ma gazzini automatici appare ormai inarrestabile, a undici anni da quello (intra)visto ne “Il mago di Esselunga”, anche grazie al miglioramento continuo delle intelligenze artificiali. Senza scomodare l’efficientissimo modello Amazon, citiamo il magaz zino di Castel San Giovanni di Tannico (Campari/Lvmh) che gestisce il suo magaz zino da mezzo milione di bottiglie, sviluppato in verticale, con l’ausilio di numerosi robot e di una manodopera umana altamente specializzata. Interessante anche lo sviluppo, iniziato nel 2020, del progetto Conad Logistics che punta all’aumento del trasporto “franco fabbrica”, consentendo alla cooperativa di aumentare l’efficienza controllando direttamente aspetti non di poco conto, come la saturazione dei mez zi, la gestione del reverse logistics, la selezione di trasportatori in linea con le policy dell’azienda.

Recuperare i maggiori costi logistici di questi tempi si può, anche migliorando l’efficienza sulle altre fasi della supply chain.

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IL PUNTO DI VISTA DI ASSOLOGISTICA

Assologistica è la realtà associativa delle imprese di logistica, dei magazzini generali e frigoriferi, dei terminalisti portuali, interportuali e aeroportuali, che rappresenta oltre 250 aziende operanti in Italia. Abbiamo intervistato il presidente Umberto Ruggerone

Periodo difficile per logistica: tra aumenti dell’energia e la carenza di container e autisti. Il settore rischia il collasso? Non amo stare sopra le righe. È certamente un momento complesso, con cri ticità come quelle che ha segnalato e anche altre. Occorre avere buon senso ed essere realisti. La situazione venutasi a creare comporterà delle difficoltà operative che imporrando scelte, le quali principalmente si tradurranno in un incremento dei costi. Sono due anni che segnaliamo questo trend: lo dicevamo quando l’inflazione era ancora ben lontana dai valori attuali. Non mi si parli di tempesta perfetta e inattesa… quando invece sarebbe bastato guardare le previsioni del tempo. Eroi durante la pandemia, gli autotrasportatori sono ritornati a essere figli di un Dio minore? Sventurata la terra che ha bisogno di eroi. Scriveva Brecht. E la sventura sta nella non conoscenza. Gli operatori della logistica, tutti, e tra i quali gli autotrasportatori sono i più “visibili” garantiscono quotidia namente al Paese di vivere e di lavorare, ma è un lavoro ignoto ai più, anzi peggio. in gran parte svalutato proprio per scarsa competenza, ahinoi talvolta anche da parte dei decisori. Conoscere il valore della logistica è fondamentale per comprenderne innanzitutto le ricadute sull’economia di scala che creano vantaggi competitivi e anche le possibili prospettive di crescita, anche dal punto di vista occupazionale. Un’opinione pubblica cresciuta con lo slogan “consegna gratuita” difficilmente può comprendere che la consegna è il risultato di funzioni correlate colme di competenze e professionalità che meritano di essere riconosciute.

Logistica, largo consumo, Gdo: una collaborazione spesso non facile. Quali sono gli ambiti di miglioramento? Noi come Assologistica abbiamo siglato un’importante collaborazione con Federdistribuzione sulla base di proposte e progetti cui stiamo lavorando. Le cose facili non sono quasi mai utili. Occorre comprendere che essendo ciascuno parte di una filiera distributiva, pur nell’ambito dei propri ruoli specifici, solo attra verso un’azione sinergica è possibile efficientare il sistema, altrimenti la curva della performance si livella al punto più basso. Una catena ricava la sua forza dalla equipollenza degli anelli, una catena di metallo, con un solo anello di plastica, avrà la forza di una catena di plastica. Quindi - per non eludere la domanda - il primo tema su cui lavorare assieme è quello della filiera estesa. All’interno di questa prospettiva ogni progettualità condivisa ha senso.

Automazione, digitalizzazione, sostenibilità: quali scenari per la logistica del 2030? L’individuo. I risultati sono solo il prodotto - e non la somma algebrica - delle competenze. Formiamo gli individui, poi le persone, i cittadini e infine i lavoratori, qualunque funzione occupino. Noi come As sologistica stiamo lavorando molto sulla formazione, con collaborazioni e attività a ogni livello: scuola dell’obbligo, ITS post diploma, università e formazione continua di dipendenti e manager. Su questa base di conoscenze le innovazioni tecnologiche attuali e che verranno potranno esprime tutte le loro potenzialità rivoluzionarie. E poi basta con questi proclama di sostenibilità, spesso solo ambientale, che si concretizzano in qualche consulenza, un comunicato e un pantone verde che entra nel logo. La soste nibilità – innanzitutto - deve essere sociale, di governance e ambientale. Quindi in questi ambiti occorre declinare il proprio impegno personale, professionale e come aziende. Ma, come diceva Bohr “nulla esi ste finché non è misurabile”, sicché è indispensabile che i metodi di valutazione anche della sostenibilità siano adeguati al contesto specifico. Importare da altri ambiti sistemi di rating può essere fuorviante e anche negativo.

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Caro energia. Resistere e risparmiare, aspettando la primavera

Resistenza e risparmio sono le due parole chiave per l’impresa italiana nei pros simi mesi. Almeno fino alla prossima primavera, quando la spinta inflazionistica dovuta al caro energia dovrebbe, secondo le ultime stime dell’Ifo di Monaco, per dere vigore per ritornare a livelli accettabili nel 2024. Nel frattempo, le bollette dei prossimi sei mesi rischiano di essere una mazzata insostenibile per molte imprese della filiera del largo consumo, produzione e distribuzione, soprattutto per le tante piccole e medie realtà che rappresentano la spina dorsale del si stema. Senza un intervento dei governi, nazionale ed europeo, sarà un inverno lungo e difficile. Sul tema dei sostegni, il mondo della distribuzione è riuscito a fare quadrato, chiedendo il riconoscimento dello status di imprese energivore e, quindi, destinatarie delle misure emergenziali per affrontare gli extra costi. Qualche numero a supporto della tesi: la distribuzione moderna (dati Federdi stribuzione 2022) consuma circa 12,2 TWh/anno, il 4% del totale dei consumi di energia elettrica del paese, distribuiti su un totale di oltre 17 milioni di metri qua dri di superfice di vendita. Gran parte viene assorbito dalla catena del freddo, con consumi evidentemente incomprimibili in reparti in cui si arriva a sviluppare quasi la metà del fatturato totale. Il format più energivoro, secondo le elabora zioni di Inres Coop su dati Enea e Nielsen, è quello dei Super (400-2500 mq) con 4,5 TWh, seguito dai discount (2 TWh) e dal libero servizio (0-400 mq) con un con sumo di 1,4 TWh. Per superstore e iper la quota è la medesima, pari a 1 TWh/anno.

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“ Molti supermercati chiuderanno, inevitabilmente, il 2022 con i conti in rosso e anche per questo si rendono necessari, oltre agli scontati sostegni, modifiche legislative in materia di riduzione del capitale per perdite e di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale.
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Un terzo dell’inflazione in acquisto assorbito dalla Gdo

Secondi dati dell’Ufficio Coop-Nomisma, la di stribuzione moderna ha assorbito circa un terzo dell’inflazione in acquisto, trasferendo sul lo scaffale solo il 9,2% degli aumenti di listino dell’industria nell’ultimo anno, con una netta differenza tra canali: secondo Maura Latini, ad di Coop, intervistata a margine della presentazione del Rap porto Coop 2022 lo scorso 8 settembre, il discount ha river sato sui clienti una percentuale doppia rispetto al resto della distribuzione. Ma con l’impatto dei rincari energetici sui margi ni, che abbiamo già visto essere assai risicati per molte realtà, sarà praticamen te impossibile non aumentare ulteriormente i prezzi, con il conseguente deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie: le previsio ni di Inres Coop, presentate nell’anteprima dal rapporto Coop 2022, raccontano di un’incidenza media dei costi energetici sul conto economico dei retailer che passa dal 1,7% del 2019 al 4,7% del 2022, con una proiezione al 2023 che sale al 5,2%, fermo restando il regime delle agevolazioni 2022. Molti supermercati chiuderanno, inevi tabilmente, il 2022 con i conti in rosso e anche per questo si rendono necessari, oltre agli scon tati sostegni, modifiche legislative in materia di riduzione del capitale per perdite e di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale. Tutta materia per il nuovo governo.

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Le azioni già in campo per il risparmio energetico

Federdistribuzione, attraverso il decalogo per il risparmio energetico diffuso nelle scorse set timane, ha individuato dieci azioni pratiche per diminuire sensibilmente i consumi delle strut ture commerciali dei propri associati. Piccole cose, come chiudere le porte dei locali per evi tare dispersioni termiche o spegnere le insegne luminose negli orari di chiusura. A onor del vero la distribuzione è già da tempo impegnata nelle azioni di risparmio energetico: quasi la totalità delle insegne hanno investito su illuminazione a basso consumo con luci a Led e impianti di ri scaldamento e aria condizionata con pompe di calore. Ma si lavora anche di cesello, come fa per

L’impatto del caro energia sugli assortimenti si farà sentire sia sui prezzi che sugli assortimenti, in particolare sulla numerica e sugli out of stock.

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esempio MD che, dopo un test su dodici filiali, ha deciso di ridurre del 50% l’illuminazione dei punti vendita in determinate fasce orarie, con un risparmio stimato di circa 10 milioni di KWh su una rete vendite di circa 800 punti vendita. La politica energetica dell’insegna del patron Patrizio Podini si basa su impianti fotovoltaici installati sui punti ven dita di nuova realizzazione e sui centri di distribuzione, monitoraggio dei consumi della rete da remoto, segnalazione in tempo reale ai sin goli negozi degli allarmi “porte aperte delle celle”, sensori per la rego lazione della luminosità e l’accensione e spegnimento degli impianti, che sono solo alcuni esempi dell’attenzione in termini di sostenibilità e contenimento dei consumi e degli sprechi energetici. Pronto anche il piano di risparmio energetico di Coop, che porterà, nelle previsioni del presidente Marco Pedroni, a un risparmio percentuale di venti punti. In primis, abbassando la temperatura nei negozi, anche seguendo le indicazioni del piano del governo pubblicato nelle scorse settimane. In parallelo efficientando le attività energivore interne come quelle del forno. Più ostico il tema delle chiusure domenicali e nei festivi, su cui la posizione di Pedroni è chiara: «non mi sembra una buona idea. Per molti consumatori è un’apertura di servizio, per alcune real tà, come i centri commerciali, la domenica è il primo giorno di fattu rato. E poi la catena del freddo rimarrebbe comunque in attività. Se il governo, invece, farà una norma per ridurre il nastro orario giornaliero da dodici a dieci ore ci organizzeremo, con una certa flessibilità nel poter decidere quando aprire e chiudere». L’impatto del caro energia sugli assortimenti, infi ne, si farà sentire sia sui prezzi che sugli assorti menti, in particolare sul la numerica e sugli out of stock. L’esempio più eclatante è quello del pellet da riscaldamento: la campagna 2022 ha già registrato prezzi più che raddoppiati e un merca to fortemente squilibra to tra domanda in rialzo e minore disponibilità di prodotto, soprattutto

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Coralis portavoce delle difficoltà della piccola distribuzione

Da vent’anni alla guida del consorzio Coralis, interprete di quella piccola distribuzione organizzata che sui territori si contrappone a colossi e multinazionali, Eleonora Graffione espone il suo punto di vista sulle criticità di questo momento.

Come sta affrontando la crisi energetica la piccola distribuzione organizzata? Cosa sta facendo il consorzio Coralis per i suoi associati?

Da anni negoziamo un accordo quadro con un gestore dell’energia per i nostri imprenditori. Non tutti ne usufruiscono perché l’argomento è ostico, c’è poca conoscenza del mercato energetico e la paura di ritrovarsi con contratti insoddisfacenti e magari con il rischio di interruzioni del servizio ha il sopravento. Ciò diminuisce la possibilità di avere tariffe agevolate e concorrenziali con gli al tri operatori. In questo particolare contesto purtroppo l’accordo quadro non dà migliori chance e nulla serve il volume d’affari o la contrattazione. Insomma siamo, come si suol dire, al palo, con incidenza di costi altissimi e incapaci, lo dico a livello di Distribuzione Organizzata, di fare iniziative comuni efficaci. Abbiamo aderito all’iniziativa di chiusura delle luci per un quarto d’ora, forse era più efficace una vera e propria serrata… magari di mezza giornata.

È favorevole alla chiusura anticipata dei su permercati per risparmiare energia? Assolutamente sì, ma non solo per questo, servirebbe anche a migliorare la gestione del personale e la qualità di vita. La Distribuzione Organizzata dà un servizio encomiabile, lo abbiamo dimostrato anche durante il lockdown, ma non possiamo essere ostaggio di orari impossibili a discapito della qualità di vita del nostro personale. E questo vale sia per l’apertura complessiva che per alcune festività. Un nostro distributore (Pa scar, ndr), per esempio, ha lanciato una campagna che sarà in vigore dal 1° ottobre con la chiusura anticipate alle ore 20.00 anziché 20.30 di tutti i suoi supermercati.

Ci sarà un problema di accesso al credito per i piccoli imprenditori della distribuzione?

Questo può essere l’altro vero problema, in questi contesti operatori come quelli che io rappresento non sono favoriti dal sistema bancario; anche in caso bisognerebbe fare negoziazioni usufruendo delle associazioni di categoria e con delle semplificazioni che ad oggi sono il vero ostacolo.

Questa crisi potrebbe accelerare fenomeni di concentrazione nel frastagliato mondo Gdo italiana? Ci sarà una nuova stagione di acquisizioni o partnership tra insegne?

Più che accelerare le concentrazioni, qui siamo di fronte all’impossibilità di portare avanti il business e il rischio è di vedere la piccola impresa che è costretta a chiudere. I processi di aggregazione o di partnership sono molto lunghi e lontani dalla mentalità italiana, la diffidenza la fa da padrona e questo va a discapito della possibile crescita.

L’inflazione da costi favorisce la fuga dei consumatori verso il discount? È un fenomeno prevedibile soprattutto per le famiglie a basso reddito e non solo. Vedo però sempre più all’orizzonte una raziona lizzazione della spesa anche in nome di un minor spreco e grande attenzio ne a packaging e false promesse di ri sparmio. Credo che su questo sia l’industria che la distribuzione debbano riflettere.

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a causa delle mancate esportazioni di le gno da Russia, Ucraina e Bielorussia. Altro fronte di crisi è sul mondo del vetro, con le vetrerie che prospettano un fermo dei forni nei prossimi mesi e l’inevitabile ri percussione sul comparto del beverage. E se qualcuno pensa di ridurre, temporane amente, la numerica di freschi e surgelati per spegnere qualche frigorifero non prettamente necessario, addirittura il comparto delle ricorrenze potrebbe (il condizionale è d’obbligo) subire il contraccolpo dei rin cari: non è peregrina l’ipotesi che qualche produttore possa rivedere i piani industriali, anticipando i tempi delle operazioni di cot tura del prenotato, nell’incertezza di cosa succederà da qui al Natale sul mercato dell’energia.n

Il Decalogo di Federdistribuzione

l Spegnere le insegne luminose e le apparec chiature non necessarie in concomitanza con gli orari di chiusura dell’at tività commerciale.

l Ridurre l’intensità luminosa del punto ven dita e spegnere o ridurre in modo significativo l’il luminazione in ambienti poco frequentati.

l Regolare la tem peratura ambientale dell’attività commerciale (riscaldamento/raffre scamento) nell’ottica di contenere i consumi.

l Interrompere la funzione di riciclo dell’aria nelle ore notturne.

l Tenere chiuse le porte di ingresso per evitare dispersioni termiche in assenza di lame d’aria.

l Ridurre la temperatura dell’acqua utilizza ta all’interno dei locali.

l Utilizzare in manie ra efficiente l’energia elettrica e il gas naturale per la cottura dei cibi, monitorando i relativi consumi energetici.

l Utilizzare in modo efficiente le celle e i banchi frigoriferi, attraverso un corretto caricamento degli stessi, limitando le apertu re allo stretto indispensabi le e sensibilizzando anche la clientela a tal fine.

l Utilizzare in modo effi ciente gli elettrodomestici in dotazione all’attività commerciale.

l Razionalizzare l’orga nizzazione del lavoro al di fuori degli orari di apertura al pubblico (pulizie, cari camento banchi, ecc.) al fine di ridurre i consumi energetici.

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Paolo Ricotti:

“Vi spieghiamo come cambiare il mondo”

A lezione di sostenibilità: Plef lancia una serie di video con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per fare impresa e mercato in modo sostenibile.

“Un mondo che vogliamo cambiare” è una serie di mini video-lezioni (in vendita anche sul sito e-commerce di Edizioni DM, edmstore.it) tratte dall’attività formativa dell’Acca demia della Sostenibilità d’Impresa con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per fare im presa e mercato in modo sostenibile. Ne abbiamo parlato con Paolo Ricotti, fondatore di Plef, autore e docente di questa iniziativa.

Come nasce l’idea di una serie di mini video-lezioni sui temi della sostenibilità?

L’idea è quella di semplificare al massimo la comprensione di cosa vuole dire Economia Sostenibile, segmentandone e rendendone più comprensibile ogni sua componente appli cativa. Infatti, ogni “pillola” si può considerare come fine a se stessa, anche se le 22 video lezioni sono raggruppabili in quattro moduli tematici. La nostra fondazione (Plef, Planet Life Economy Foundation, ndr) si impegna dal 2003 a indicare e dimostrare come si può cam biare subito in direzione di una maggiore sostenibilità. E questo a partire dalle attività del mercato e delle imprese. Nell’ambito di questa mission abbiamo creato da qualche tempo l’Acca demia della Sostenibilità d’Impresa, dedicata ai manager e ai professionisti che intendono approfondire le tema tiche relative all’Economia Sostenibile. Un’attività che si sviluppa sia attraverso approfonditi seminari, sia con modelli e strutture di formazione didattica più snelli.

Le 22 mini-lezioni fanno parte di questa seconda modalità? Esattamente. Ogni lezione ha una durata di mezz’ora o poco più. Tutte e ventidue sono raggruppabili in quattro mo duli di cinque o sei lezioni ciascuna. Il primo si concentra sugli scenari del cambiamento, su quello che sta acca dendo oggi all’interno della cultura d’impresa. Qui, tra gli altri, approfondiamo concetti come il

INTERVISTA DMM
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di Armando Brescia

BES (Benessere Eco-Sostenibile, ndr) o i giacimenti di energia storica dove, cioè, trovare nuovi mercati in ogni territorio. Il secondo modulo mette l’attenzione sull’applicazione delle metodologie, delle attitudini gestionali, degli strumenti operativi utilizzabili dalle imprese. Il tutto in un’ottica di evoluzione prospettica, competitiva e di mercato for temente collegata al territorio e alla comunità di appartenenza. Il terzo ciclo verte sui fondamenti della bio-economia o della bio-ispirazione: si insiste sull’importanza dei sei principi naturali individuati dal prof. Gabbrielli, dell’Università di Firenze, quali fari da seguire nella gestione d’impresa. Il quarto e ultimo modulo fornisce indicazio ni pratiche sulle pratiche gestionali collegate all’evoluzione strategica dell’impresa orientata allo sviluppo sostenibile.

Lei insiste più volte sul concetto di concretezza di queste “pillole”…

È così. Molte delle riflessioni e dei suggerimenti in tema di sostenibilità attualmente in uso sono pura teoria, azioni che potrebbero sembrare efficaci ma nella realtà dei fatti di un’azienda non sono applicabili. Abbiamo sviluppato queste lezioni secondo una logica di massima efficacia applicativa. Noi trattiamo questi temi da un punto di vista molto pratico, per nulla teorico o accademico, come di solito avviene. Entriamo nel vivo degli argomenti gestionali in modo concreto grazie alla dimensione manageriale che ha ca ratterizzato la nostra vita lavorativa.

Quali sono, idealmente, le persone a cui vi rivolgete?

Per le Pmi ci rivolgiamo soprattutto all’imprenditore, vero motore dell’impresa, capace di velocità d’azione, risolutore di problemi e obiezioni legati al cambiamento dei tradizionali modelli speculativi ed efficientisti verso una gestione più vicina ai nuovi stili di con sumo e ai nuovi bisogni. Per le grandi multinazionali non esiste una figura specifica. Possono essere coinvolti i manager dell’area finance o il direttore risorse umane, responsabile del cambiamento organizzativo e culturale in azienda; il marketing o il commerciale, che deve definire i piani strategici a lungo termine; per non parlare della produzione, che deve concentrarsi sulla smaterializzazione dei processi, leggasi packaging. E poi, naturalmente, il ceo.

INTERVISTA DMM
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Come si compone il corpo docente? È composto dai fondatori della nostra fondazione, a cominciare dal sottoscritto e da Emanuele Plata. Si aggiungono poi altri professionisti, competenti ciascu no nelle varie funzioni. Naturalmente, ci avvaliamo anche delle relazioni che Plef intrattiene attraverso la partecipazione al Consiglio Nazionale della Green Eco nomy e all’Alleanza Italiana per lo Svilup po Sostenibile.

Non siete gli unici, però, a parlare di sostenibilità nel panorama formativo destinato alle aziende del retail e del largo consumo

Non abbiamo questa presunzione. Ma nei termini in cui cerchiamo di mettere a disposi zione la nostra conoscenza in tema di sostenibilità alla luce dei percorsi professionali ma turati sì, possiamo parlare di qualcosa di esclusivo e originale. Questo “sapere” è la sintesi della nostra esperienza, sia di carattere manageriale che dei vent’anni di attività della Planet Life Economy Foundation. Il ciclo di video-lezioni, lo ricordo, si chiama “Il mondo che vogliamo cambiare”. Il problema è che non si sa come governare questo cambiamento. L’ambizione è di far capire cosa vuol dire economia sostenibile soprattutto sul pia no della direzione strategica dell’impresa, in un contesto che è quello tutto particolare dell’economia italiana. È di dare suggerimenti prati ci per la gestione delle imprese, ma anche favorire l’individuazione di opportunità di lavoro, lo sviluppo dei mercati, la soddisfazione di una domanda grazie a un’offerta adeguata e sostenibile. Il nostro obiettivo è di preparare i manager di sempre alle nuove sfide di domani, ma an che i giovani di domani ad affrontare il mondo in modo positivo e non frustrante per non sapere come muoversi.

Costi?

Decisamente sostenibili. Le “pillole” sono state pensate per essere diffuse a prezzi accessibili a tutti: 50 euro a lezione, 200 euro per un ciclo di 6 lezioni, sconti progressivi per un numero superiore di lezioni, agevolazioni particolari per studenti. L’invito è quello di acquistare an che una sola “pillola” e applicarne i contenuti. Rilasciamo un attestato di apprendimento al termine di un ciclo, dopo un semplice test di compren sione dei contenuti. Inoltre, va ricordato che vi è un’interazione diretta con il corpo docente: si entra in contatto con noi e con l’associazione Plef, con possibilità di avviare sinergie e relazioni.n

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firmato il primo contratto integrativo

Particolare attenzione viene posta al tema della sicurezza sul lavoro, del benessere e welfare dei lavoratori.

È

stato firmato il primo contratto integrativo per i 16mila lavoratori di Coop Alleanza 3.0: oltre alla conferma di un salario fisso aziendale di 72 euro mensili, la cui maturazione è legata ai risultati della cooperativa, il nuovo contratto prevede l’introduzione di un salario variabile trimestrale di 500 euro, legato a obiettivi di punto di vendita, e un salario variabile annuale di 1.000 euro. La cooperativa prevede 150mila ore di formazione “straordinaria”, in particolare sui reparti freschi e freschissimi, per migliorare la professionalità dei propri la voratori, l’assunzione nei prossimi tre anni di 600 apprendisti, investendo sulla formazione professionale dei giovani e sulla stabilizzazione dei loro rapporti di lavoro, e un incremento di ore di lavoro per 1.250 part time per migliorare il loro reddito.

L’integrativo dedica un capitolo a sostenere benessere e welfare dei lavoratori con un’at tenzione particolare ai temi della conciliazione lavoro e famiglia, del sostegno alla maternità e paternità, della tutela delle persone più fragili, della parità di genere e della tutela delle persone in difficoltà economica. Inoltre, le relazioni sindacali sono state potenziate attraverso lo sviluppo delle relazioni sindacali territoriali e di punto vendita e attraverso l’inserimento di quattro commissioni tecniche su sicurezza sul lavoro, pari opportunità, welfare e formazione.

Particolare attenzione, infine, viene posta al tema della sicurezza sul lavoro. Il nuovo contrat to conferma e implementa le modalità attraverso le quali cooperativa e sindacato si organiz zano insieme per sviluppare un’attività permanente di informazione e formazione, utile a consolidare una cultura diffusa della prevenzione e sicurezza.n

Leggi anche: “In's mercato acquisisce 54 negozi Dico”.

SUCCESSI DMM
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È
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Sama si allea con Ángel Camacho Alimentación per crescere in Italia e all’estero

L’operazione sigilla anni di storica cooperazione nel comparto delle olive da tavola e punta ad ampliare e intensificare la presenza delle due realtà nei mercati di riferimento.

L'Assemblea

dei soci di Sama ha ap provato la proposta di aumento di capitale riservato allo storico partner spagnolo Ángel Camacho Alimentación. L’operazione sigilla anni di storica coope razione nel comparto delle olive da tavola e punta ad ampliare e intensificare la pre senza nei mercati di riferimento delle due aziende a vocazione internazionale.

Il nuovo progetto mette insieme la conoscenza e l’esperienza di due consolidati e dinamici part ner del comparto alimentare, orientati a offrire un servizio altamente qualificato ai propri clienti. L’accordo porterà valore a entrambe le imprese, attraverso il percorso congiunto di integrazione verticale e la condivisione del know-how. Per Sama si tratta di un’operazione a elevato impatto strategico, in quanto consentirà all’azienda di essere per i suoi clienti un partner a 360 gradi nel comparto alimentare, in grado di fronteggiare al meglio le sfide del comparto.

«Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di annunciare il perfezionamento di questa operazione – di chiarano congiuntamente Giorgio Masiero, presidente e fondatore di Sama, e Ángel Camacho, ge neral manager di Ángel Camacho Alimentación –, fiduciosi che questo accordo rappresenti una grande opportunità per delineare un percorso strategico condiviso con obiettivi di medio-lungo termine, affrontando in sinergia il mercato italiano ed estero e garantendo esperienza, innovazione e qualità dei prodotti e servizi forniti».

Le due aziende condividono i valori profondi insiti nella reciproca visione del business, promuo vendo la continua ricerca della qualità del prodotto tramite lo sviluppo sostenibile di rapporti che garantiscano la sicurezza alimentare e ambientale in ogni passaggio della filiera, creando nuove occasioni di consumo e rispondendo a specifiche nuove esigenze del mercato.n

Leggi anche: “Coswell: crescita a doppia cifra nel 2021”.

IMPRESE DMM
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Pasta e riso:

benessere e sostenibilità guidano le scelte d’acquisto di
Claudia Scorza
24 DM MAGAZINE MERCATI DMM

La crescente sensibilità per il benessere spinge i consumatori verso prodotti alleati della salute, speciali e premium, spaziando dal “senza glutine” alle più innovative farine. Aumenta anche l’attenzione verso materie prime italiane, tracciate e certificate.

SCHEDE PRODOTTI

Andriani Società Benefit/Felicia

Il mercato della pasta e del riso ha raggiunto un giro d’affari di circa 1,8 miliardi di euro, con una crescita dell’8,6% a valore e una contrazione a volume pari al 3,5% per circa 1 miliardo di chili venduti. La crescita del fatturato è trasversale a tutte le aree NielsenIQ, così come la flessione dei volumi di vendita. In particolare, è nell’area core, ossia l’Area 4, che si registra la maggiore riduzione dei volumi di vendita (-6%) e la maggiore crescita del valore (+9,4%). Segue l’Area 3 con -3,3% a volume e +8,6% a valore.

Nome prodotto: Spaghetti alla Spirulina

Canali di vendita

L’incremento del giro d’affari interessa tutti i canali: «L’apporto più significativo –precisa Serena Colacino di NielsenIQ – è dato dai supermercati, con +7,7% a valore, che rappresentano anche il primo canale per fatturato generato, pari a circa il 46%. Segue il discount con un trend a valore del 16,8% ed è proprio qui che si registra la maggiore crescita del prezzo medio €/ kg (+23,2%). Il comparto risulta, invece, in flessione a volume in tutti i canali a ecce zione degli ipermercati, che mostrano un trend flat».

andamento dei segmenti

La pasta costituisce l’80,2% del tota le mercato, mentre il restante 19,8% è rappresentato dal riso. Nello specifico, il comparto della pasta registra +10,6%

Caratteristiche: spaghetti a base di farina di riso integrale bio e Spirulina ApuliaKundi 100% pugliese, naturale e bio. La referenza è caratterizzata da un alto valore nutrizionale, è fonte di fibre, ferro, potassio e ricca di proteine vegetali, amminoacidi essenziali e sali minerali.

Barilla G. e R. Fratelli/Barilla Nome prodotto: Barilla Al Bronzo Spaghetti Caratteristiche: la nuova pasta è realizzata con lo speciale metodo Lavorazione Grezza e grani duri pregiati 100% italiani. La consisten za corposa e la sua ruvidità intensa permet tono di catturare tutti i condimenti, garantendo una cottura perfetta.

De Matteis Agroalimentare/ Pasta Armando Nome prodotto: Gnocchi di patate di Armando Caratteristiche: gnocchi realizzati esclusivamente con patate fresche italiane e semola di grano duro 100% italiano della Filiera Armando. Non contengono né uova né latte e sono certificati VeganOk.

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Un impegno concreto verso l’ambiente

L’attenzione all’ambiente è nel dna di Sgambaro che, con l’obiettivo di abbandonare le confezioni in plastica, quest’anno ha introdotto per la linea biologica i pack in carta 100% ricicla bile. «Il nostro – precisa Federico Gris – è un impegno verso le pratiche di sostenibilità a tutto tondo, che ci vede coinvolti da anni in opere di riforestazione per salvaguardare la biodiversi tà dei territori in tutta Italia e, di conse guenza, il benessere delle persone. A livello comunicativo, stiamo cercando di creare sinergie con il trade sui punti vendita per promuovere le nostre linee di pasta puntando sull’alta qualità e sul mangiar sano».

a valore e -3,5% a volume. È la semola, segmento core, a guidare il trend sia a valore (+13,9%) sia a volume (-3,4%). «Tra gli altri segmenti – sottolinea Serena Colacino – risultano in contrazione, sia a valore sia a volume, pasta all’uovo (-1,8% val. e -8% vol.), pasta di semola arricchi ta/insaporita (-3,4% val. e -12,2% vol.) e gnocchi (-4,2% val. e -8,3% vol.). Crescita a valore (+2,3%) e contrazione a volume (-1,2%), invece, per il segmento della pa sta farro/integrale/kamut/legumi. Infine, segno positivo sia a valore (+6,8%) sia a volume (+6,7%) per la pasta “senza glu tine”. Risulta in aumento il prezzo medio €/kg per tutti i segmenti, con eccezione del “gluten free”, che rimane tendenzial mente flat». Per quanto riguarda il riso, invece, il comparto registra un trend del +1% a valore e del -3,6% a volume. «La contrazione a volume – conclude Sere na Colacino – è trasversale a tutti i segmenti: bianco (-3%), specialità (-1,9%) e parboiled (-8,4%). A valore, invece, risultano in flessione il parboiled (-1,7%), flat il bianco e in crescita il segmento specialità (+3,5%). La maggiore tenuta del valore anche per il riso è determi nata dall’aumento del prezzo medio €/kg».

tra veCChi e nuovi trend di Consumo All’interno del comparto è possibile identificare alcuni trend storici consolidati, che stanno vedendo una loro accelerazione post Covid, a cui si sommano alcuni fenomeni recenti, lega ti all’inflazione, alla scarsa disponibilità di grano, all’incremento dei prezzi e dei costi delle materie prime. Carlo Aquilano, direttore commerciale di De Cecco, sintetizza le principali

UNA COMUNICAZIONE INCENTRATA SUL PRODOTTO

La strategia di comunicazione di Granoro punta sulla valorizzazione della propria offerta, andando a veicolare allo shopper le peculiarità delle sue referenze. «Vista la difficoltà sempre maggiore nel fidelizzare il consumatore verso la marca – precisa Giorgio Acconciaioco – bisogna necessariamente comunicare di più sul prodotto. Quello che facciamo è trasmettere in modo chiaro e puntuale la nostra filiera 100% pugliese a garanzia del prodotto e del processo produttivo».

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Sgambaro: l’eccellenza della qualità nella pasta e nella confezione di carta

100% riciclabile

Da sempre Sgambaro, storico pastificio veneto nato a Castello di Godego nel 1947, ha a cuore il benessere delle persone e dell’ambiente in cui viviamo. La scelta di produrre pasta di altissima qualità con solo grano duro italiano coltivato, macinato e lavorato ad arte, va di pari passo con l’obiettivo di sviluppare giorno dopo giorno un percorso di transizione ecologi ca che porti l’azienda a diventare entro il 2030 “organizzazione climate positive”, in grado di generare un impatto positivo sull’ambiente. Un viaggio caratterizzato da sfide coraggiose e rivoluzionarie che riflettono l’anima green del pastificio a partire dalla ricerca dell’eccellenza della materia prima Con l’intento di abbandonare l’utiliz zo della plastica, all’inizio dell’anno Sgambaro ha adottato per la sua pa sta biologica, dopo mesi di prove e studi, una confezione completamen te riciclabile in carta di sola fibra cellulosica 100% vergine. Il marchio FSC® (Forest Stewardship Council) ne certifica la provenienza legata solo a foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed eco nomici. Premiato con l’ADI Packaging Design Award 2022 “per l’innovazio ne, la chiarezza d’informazione e per l’utilizzo di materiali ecosostenibili completamente riciclabili”, l’imbal lo è composto da materiale Terpap, una carta naturale di pura cellulosa che rende il packaging resistente. La texture leggermente stropicciata conferma sia alla vista sia al tatto la naturalità dei materiali, compresi gli inchiostri utilizzati e le vernici acrili che: tutti a base di acqua e studiati per essere ecologici e sicuri. La logica di economia circolare coinvolge ogni aspetto dell’attività del pastificio pri ma e dopo il confezionamento. Ogni fase legata alla produzione, agli im ballaggi e alla logistica viene gestita in maniera sostenibile al fine di ri durre in modo significativo l’impronta ambientale che da anni Sgambaro calcola e compensa con attività di riforestazione, a beneficio della bio diversità del nostro patrimonio am bientale, dalle Alpi alla Sicilia.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

TREND VENDITE

SCHEDE PRODOTTI

Farmo/Farmo Bio

Nome prodotto: Risoni di Lenticchie e Ceci

tendenze del mercato: «Tra i trend più importanti tro viamo in primo luogo la polarizzazione sui “premium need”, con il consumatore che si sposta e fa nuove allocazioni nel carrello della spesa sul premium e sul primo prezzo con attenzione alla convenienza. Inol tre, emergono il minor consumo dei formati conve nienza, la crescita di alcune categorie salutistiche, in particolare pasta integrale e pasta gluten free, l’incremento delle specialità, grazie alla tendenza “chef a casa” esplosa durante il lockdown, e una maggior attenzione sulla tracciabilità di filiera e sulla soste nibilità. Si segnala anche l’aumento delle vendite sull’e-commerce con un ridimensionamento dei ca nali di prossimità, la forte crescita del prezzo medio, dovuto all’incremento dei listini e delle quotazioni dei fattori produttivi, e la riscoperta di diverse tradizioni gastronomiche regionali e dei relativi formati».

Il merCato della pasta è sempre più polarizzato Anche se i consumi si sono contratti, la pasta rima ne un alimento sempre presente sulle tavole degli italiani: a cambiare è il comportamento d’acquisto, con una polarizzazione della scelta orientata al pri mo prezzo o al prodotto premium. «II consumatore – dichiara Giorgio Acconciaioco, responsabile ven-

Caratteristiche: pasta di lenticchie e ceci a forma di riso, biologica e senza glutine. Realizzati solo con lenticchie e ceci, senza addensanti o additivi artificiali, i risoni sono fonte di fibre, ricchi di proteine e con la giusta percentuale di carboidrati. Confezio ne da 300 g riciclabile nella carta.

Fratelli De Cecco di Filippo Fara S. Martino/De Cecco Nome prodotto: Gamma

Le Regionali-Trofie n.188 Caratteristiche: trofie di semola, ispirate allo storico Metodo De Cecco, eccellente tenacità, consistenza e te nuta in cottura, sia con la mantecatura in padella sia in fase di “precottura” e successivo “completamento”. Confezione in plastica 100% riciclabile.

Germinal Bio Nome prodotto: Tagliolini Grano Saraceno e Mais Senza Glutine

Caratteristiche: tagliolini bio trafi lati al bronzo, realizzati con farina di mais e grano saraceno, naturalmente senza glutine e ricchi di proteine con alto valore biologico.

Granoro/Dedicato Nome prodotto: I Bi-Rigati

Caratteristiche: quattro formati da filiera 100% Puglia, trafilati in bronzo con la doppia rigatura esterna e interna.

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A VALORE 1,8 mld/€ 1 mld/kg TREND VENDITE A VOLUMEFonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 31 luglio 2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug -3,5% +8,6%
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CONFEZIONE RICICLABILE NELLA CARTA

dite Italia di Granoro –, di fronte alla crescita dei prezzi e alla ridotta pressione promozio nale, ha diminuito le quantità, rivolgendosi in maniera sempre più marcata verso prodotti premium. Di fatto, la forbice tra premium e base line, e ancor più verso i primi prezzi, si è ridotta, favorendo uno sviluppo delle vendite delle paste premium». Situazione analoga per la pasta fresca ripiena, come conferma Roberta Morini, senior brand manager di Fini: «In questo mercato, come in altri comparti alimentari, è in atto da diversi anni un evidente fenomeno di polarizzazione dei consumi: crescono, infatti, da un lato le marche premium e super premium di comprovata qualità e dall’altro le marche private e primo prezzo». La tendenza è messa in luce anche da Antonio De Sarlo, direttore commerciale di Scoiattolo: «A fronte della situazione particolarmente complessa che stiamo vivendo a livello naziona le e internazionale, l’atteggiamento dei consumatori è di concentrare i propri acquisti verso prodotti con €/kg “aggressivi” e a marchio proprio. Contestualmente, la scelta di acquisto si è orientata su una ricerca costante di alimenti peculiari, come le ricettazioni gourmet».

MERCATI DMM -1,8% val -8% vol -3,4% val -12,2% vol -4,2% val -8,3% vol Pasta all’uovo Pasta di semola arricchita/ insaporita Pasta ripiena/gnocchi Pasta senza glutine Pasta di semola Pasta integrale/kamut/ farro/legumi Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.31luglio2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi+Discount+SpecialistiDrug +6,8% val +6,7% vol +13,9% val -3,4% vol +2,3% val -1,2% vol Segmenti: Pasta +10,6% val -3,5% vol Riso bianco Riso parboiled Riso specialità +0,1% val -3% vol -1,7% val -8,4% vol +3,5% val -1,9% vol Riso +1% val -3,6% vol Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.31luglio2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi+Discount+SpecialistiDrug DM MAGAZINE 31

SCHEDE PRODOTTI

Gruppo Fini/Fini

Nome prodotto: Tortellini con Prosciutto Crudo e Parmigiano Reggiano

Caratteristiche: ricetta di alta qualità, completamente rinnovata. Un ripieno ge neroso, in cui l’alto contenuto di prosciutto crudo si com bina con la nota sapida del Parmigiano Reggiano e con la tradizionale sfoglia ruvida e porosa.

Newlat Food/Delverde

Nome prodotto: Gamma Semola Delverde

Caratteristiche: i formati classici del la cucina italiana sono valorizzati dal la ricetta Delverde, la stessa da più di 50 anni, a base di acqua di sorgente e semole di grano duro. Un ampio assortimento di paste lunghe e corte per avere ogni giorno piatti perfetti. Formato da 500 g.

Pastificio Garofalo/Pasta Garofalo

Nome prodotto: Collection Pasta Garofalo per Marvel

Caratteristiche: nuovo packaging in limited edition ispirato al film Thor: Love and Thunder con veste grafica dedicata. Formati: penne ziti rigate, farfalle e fusilli.

UN COINVOLGIMENTO ATTIVO E CONSAPEVOLE DEI CONSUMATORI

Scoiattolo mantiene un contatto attivo e continuo con i consumatori, utilizzan do contenuti social mirati, come idee culinarie o contributi informativi e nu trizionali. «Questa vicinanza – spiega Alice Galli, direttrice comunicazione e marketing di Scoiattolo – si trasmette poi attraverso lo sviluppo di iniziative sociali. Significativo in questo senso il lancio del progetto “Una Pasta per tutti, un pasto per tutti”, in collaborazione con Banco Alimen tare e promosso attraverso la confezione dedicata di Perline al Parmigiano Reggiano Dop. Il pack, lanciato il 29 settembre in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, sarà sui banchi fino al 31 dicembre».

l’attenzione alla salute spinge la pasta “speCiale”

La crescente sensibilità per il benessere e la salute da parte degli italiani, sempre più infor mati ed esigenti, si riflette anche nel comparto della pasta. «I consumatori – spiega Francesca Rognoni, marketing director di Farmo – sono sempre più consapevoli e credono che mangiar sano sia un’arte che trasforma lo stare a tavola in un’occasione per prendersi cura di sé. Infatti, risultano in netta crescita i prodotti vegetariani, vegani, ad alto contenuto pro teico e a base di farine integrali. Nel settore della pasta, in particolare, performano bene le paste di legumi, perché ricche in proteine di origine vegetale». Anche Giuseppe Mastrolia, amministratore delegato di Newlat, evidenzia la tendenza a preferire referenze salutari e “speciali”: «Nel mercato della pasta di semola si osservano nuovi trend emergenti legati al benessere. Il comparto offre prodotti specializzati per tutte le esigenze, dal “senza glutine” alle più innovative farine e ricette, e oggi il segmento più dinamico e con un trend positivo in termini di penetrazione è quello della pasta vegetale a base di legumi». All’interno dell’of ferta specializzata, il “gluten free” guadagna grande spazio, con una proposta sempre più

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L’importanza di raccontare i propri valori

Anche quest’anno De Matteis Agroalimentare punta sul brand Armando, raccontando attra verso la piattaforma di comunicazione “La Cura del Grano” i valori della filiera, del grano 100% italiano e della sua sostenibilità ambientale, economica e sociale. «Con l’obiettivo di accrescere l’awareness del marchio – spiega Fabrizio Nucifora – prevediamo un piano di comunicazione integrato, con un media mix imperniato soprattutto sulla pianificazione digital e social, con cui miriamo a costruire un percorso volto a trasmettere appieno i valori alla base dei nostri pro dotti, le origini della qualità della nostra pasta, l’attenzione con cui la produciamo e il piacere di gustarla».

SCHEDE PRODOTTI

Raviolificio Lo Scoiattolo/ Scoiattolo

Nome prodotto: Perline Parmigiano Reggiano Dop con Banco Alimentare

Caratteristiche: le perline al Parmigiano Reggiano Dop sono proposte fino al 31 dicembre in una nuova veste grafica per promuovere il progetto Scoiattolo “Una pasta per tutti, un pasto per tutti”, in collaborazione con Banco Alimentare.

Riso Gallo/Basmati

Nome prodotto: Linea Basmati

Caratteristiche: la linea si compo ne di tre referenze – Basmati Soste nibile, Basmati Integrale, Basmati con Rosso e Nero – che permettono di combinare gusto, benessere e fantasia, creando ricette gustose come insalate e pokè, sane ed equilibrate.

Riso Scotti/Naturalissimi

Nome prodotto: Riso Scotti Venere con Farro e Legumi

Caratteristiche: il riso Venere, l’origi nale italiano, incontra legumi e cereali selezionati. Piatto pronto cotto al vapore, certificato 100% biologico, senza colo ranti, conservanti, aromi e glutammato. In vaschetta sigillata sottovuoto microondabile da 180 g, con shelf life 14 mesi.

diversificata e appagante. «Da sempre –dichiara Guido Veronese, direttore generale Italia di Rummo – siamo alla ricerca dell’eccellenza per soddisfare le diverse esigenze alimentari e i nuovi trend: con siderata la domanda crescente di propo ste senza glutine, soprattutto per prodotti che eguagliano le prestazioni e il gusto di quelli tradizionali, abbiamo deciso di am pliare il nostro assortimento lanciando gli gnocchi “gluten free” con patate fre sche 100% italiane». Biologico e assenza di glutine sono, invece, i trend più rilevanti per Antonio Calapà, responsabile vendite di Germinal Bio: «Prosegue l’an damento positivo per la pasta senza glu tine, che continua a performare bene sia in quantità sia a valore. Gli italiani, inoltre, hanno dimostrato di non voler rinunciare alla qualità: il comparto della pasta bio ha registrato un aumento, risultando tra le referenze biologiche più acquistate nel 2022 assieme a prodotti da forno, conser ve e sughi».

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comunicazione

media mix articolato che coinvolge

vede impegnati a parlare della marca

dei suoi valori – precisa Guido Veronese

dando visibilità

novità

prodotto

ricette, per dare al maggior numero

godere della bontà della nostra

quanto

nostri canali social,

parte della nostra

Instagram siamo

Trend

Zafferano”

cui riscontriamo

comunicare

grande partecipazione

numerosa:

Logistica Uno, provider logistico che opera prevalentemente nel largo consu mo, in particolare nei settori food & beverage, svolge servizi logistici di gestione deposito, trasporto e distribuzione. I centri logistici, presenti su tutto il territorio nazionale e ubicati in prossimità delle maggiori reti infrastrutturali, soddisfano ogni esigenza di deposito con soluzioni personalizzate a breve e a lungo termi ne, abbinate a pacchetti di distribuzione completa. Oltre ai depositi, progettati ad hoc e gestiti direttamente, una rete di transit-point dislocati in tutta Italia per mette di attuare le migliori sinergie ed economie di scala. «Progettiamo servizi di logistica integrata in-house e in outsourcing, mettendo a disposizione il nostro know-how di gestione logistica direttamente presso il sito del cliente o tramite esternalizzazione di alcune attività», fa sapere l’azienda. «Inoltre, garantiamo servizi basati su processi certificati e sul rispetto dei principi della responsabilità d’impresa e abbiamo conseguito anche la certificazione Ifs Logistics per lo stoccaggio e il trasporto dei prodotti food e non food, standard necessario per poter collaborare nella Gdo. I nostri depositi, tutti certificati bio, dispongono dell’autorizzazione sanitaria per lo stoccaggio e la gestione dei prodotti alimentari».

MERCATI DMM La strategia di
di Rummo prevede un
anche il digital. «Il 2022 ci
e
alle
di
anche attraverso le
di persone la possibilità di
offerta. Per
riguarda il web, quest’anno proseguirà la collaborazione con “Giallo
e continueremo a
sui
su
una
da
community, che diventa sempre più
su
l’azienda leader in Italia per numero di follower nel segmento pasta». UN MEDIA MIX ARTICOLATO CHE PUNTA SUL DIGITAL
vendite per canale +76% +76% +76% +76% Iper Super Liberi Servizi Discount Specialisti Drug +7,4% val +7,7% val +3,2% val +16,8% val +82,7% val 0% vol -2,7% vol -8,4% vol -5,2% vol +97,8% vol Fonte: Elaborazioni DM su dati NielsenIQ, a.t. 31 luglio 2022, Totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug
Servizi logistici personalizzati e certificati
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ECCEZIONALE TENUTA

ALLA COTTURA

alla riCerCa di prodotti sani, sostenibili e CertifiCati Insieme all’interesse per la sfera della salute, anche la sostenibilità riveste un ruolo chiave nella scelta dei prodotti. «I consumatori sono molto più sensibili alle tematiche del benes sere personale – dichiara Francesco Andriani, vicepresidente e amministratore delegato di Andriani – e scelgono di alimentarsi in modo sano e consapevole con un occhio attento alla sostenibilità. Con Felicia e la sua gamma di pasta “healthy” a base di cereali e legumi abbiamo intercettato il bisogno di uno shopper evoluto grazie alle sue caratteristiche distintive: tenuta in cottura, texture, gusto e benefici nutrizionali». Qualità e sostenibilità sono, infatti, elementi distintivi per i consumatori oggi attenti a quello che acquistano. «Le materie prime utilizzate, preferibilmente italiane, la qualità dei prodotti e l’attenzione alla sostenibilità ambientale –sottolinea Fabrizio Nucifora, brand sales & marketing director di De Matteis Agroalimentare – sono componenti fondamentali nella scelta e hanno determinato una crescita della pasta premium. Soddisfiamo queste richieste con un prodotto realizzato con solo grano 100% del la Filiera Armando, certificato “Metodo Zero residui di pesticidi e glifosato”, proposto in una confezione in carta eco-friendly». L’attenzione verso prodotti genuini e nazionali è riscontrata anche da Federico Gris, direttore commerciale di Sgambaro: «I consumatori cercano prodotti con provenienza certificata, che siano completamente italiani o realizzati con grani specia li, come farro e farro monococco, segmento che quest’anno ha registrato un incremento del 21%». Secondo Barilla, in linea con diversi segmenti food, «prevalgono trend che vanno nella direzione dell’italianità – che è sinonimo di qualità, saper fare, tradizione e sicurezza – della sostenibilità e del valore del prodotto: nel caso della pasta si punta su sapore, consistenza, tenuta di cottura, texture e capacità di accogliere sughi e condimenti».

un riso sempre più salutare e sostenibile

I consumatori hanno mostrato grande attenzione verso la qualità dei prodotti, la salute e la sostenibilità anche nel comparto del riso. «Nell’ultimo anno gli italiani si sono dimostrati sempre più consapevoli delle proprietà nutrizionali – dichiara Marco Devasini, direttore marketing di Riso Gallo – orientandosi verso referenze come il Basmati. In parallelo, si è riscontrato un crescente interesse verso la sostenibilità: per questo i consumatori hanno improntato la

Un marketing mix efficace per comunicare le novità

Le iniziative di comunicazione di Barilla prevedono un piano media articolato volto a comuni care i nuovi lanci di prodotto del brand, come spiega l’azienda: «Ci sono stati e ci saranno in vestimenti a supporto di campagne dedicate alla nuova pasta Barilla Al Bronzo, realizzata con lo speciale metodo Lavorazione Grezza e grani duri pregiati totalmente nazionali, e alle altre novità del 2022. La strategia pubblicitaria ha previsto un marketing mix vincente per comuni care tutte le nuove proposte della marca attraverso i vari touchpoint, tra cui canali tradizionali, tv, digital e attività in store».

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propria ricerca verso ingredienti di origine con trollata, in grado di conciliare gusto e benessere. La nostra offerta, ampia e versatile, è studiata per rispondere alle esigenze dei consumatori moderni, attraverso proposte di alta qualità». Secondo Umberto Rovati, marketing manager riso e primi piatti di Riso Scotti, «sullo scaffale i “risi benes sere” rappresentano l'innovazione, per noi uno dei principali driver insieme alla qualità. Nell’ambito della sostenibilità, siamo concentrati sulla linea Venere, un progetto ambizioso a livello interna zionale. Venere è la filiera - certificata Sai Plat form, tracciabile Uni En Iso 22005 e sostenibile Fsa - dell'originale riso nero italiano, creato e bre vettato nel 1997 dal Centro di Ricerca e Sviluppo di Sa.Pi. Se, Cooperativa Sardo Piemontese Sementi. Da gennaio, Riso Scotti ne detiene l'esclusiva di commercializzazione in Italia e nel mondo. In un contesto in cui si presentano le problematiche le gate alla provenienza, alla disponibilità e alla so stenibilità della materia prima, Venere rappresen ta un esempio unico di partnership tra agricoltura e industria». n

SCHEDE PRODOTTI

Rummo

Nome prodotto:

Gnocchi di Patate Gluten Free

Caratteristiche: gnocchi senza glutine, con una vita a scaffale di 12 mesi. 100% patate fresche italiane e farina di mais italiano, na turalmente senza glutine. Senza bisogno di essere messi in frigo prima dell’apertura, assorbono il sapore della salsa grazie alla rigatura accentuata e hanno una consistenza leggera e soffice.

Sgambaro

Nome prodotto: Mezzi Rigatori Varietà Cappelli

Caratteristiche: i mezzi rigatoni della linea Etichetta Bio sono prodotti con il grano duro Cappelli, biologico e 100% italiano da filiera corta, varietà seleziona ta a inizi ‘900. Si distingue per il sapore unico e l’integrità nutrizionale.

IL PUNTO DI VISTA

DISTRIBUZIONE: TODIS

Nel corso degli anni, Todis ha arricchito la propria offerta a marchio in questo comparto. «Abbiamo in trodotto all’interno del brand Cuo re Mediterraneo – dichiara Francesco Iuculano, responsabile commerciale di Todis – la linea bianca grano 100% italiano, trafila ta al bronzo, che sta riscuotendo un successo crescente e che ci ha convito sempre di più a lavorare sulla quali tà e sulla filiera, preferendo materie prime locali e italiane». L’attenzione alla qualità dei prodotti proposti e al concetto di benessere hanno portato revisioni agli assortimenti con una maggiore proposta di referenze salu tistiche, come le paste speciali integra li e al farro, ricche di fibre. «A breve lanceremo una nuova proposta di for mati da 500 g integrali, mentre per il segmento della pasta all’uovo secca, abbiamo già introdotto ingredienti di origine italiana e da produzioni so stenibili come le uova da allevamento a terra. Registriamo trend positivi an che per la pasta fresca ripiena, presidiata con il nostro marchio premium L’Arte Delle Specialità; anche in que sto caso, la prove nienza e la qualità delle materie pri me hanno dato un forte impulso alle vendite».

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Pasta e riso: quali sono i “primi” del web?

L’analisi dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group che, attraverso le piattaforme di social listening Fanpage Karma e Talkwalker, ha indagato il sentiment delle conversazioni online attorno a marchi, prodotti e trend, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

Se ci sono due piatti che risvegliano sempre l’appetito, quelli sono la pasta e il riso. Sem plici, confortanti, pieni di ricordi e sapori che sanno coccolarci. I primi piatti oggi stuzzi cano anche la voglia del web: i brand di questo settore stanno infatti investendo sulle potenzialità dei social network per comunicare i propri contenuti. Ce lo dice l’analisi dall’Osservatorio Digitale di Soluzione Group, che attraverso le piattaforme di social liste ning Fanpage Karma� e Talkwalker�, ha indagato il sentiment delle conversazioni online attorno a marchi, prodotti e trend, elaborando le informazioni raccolte per fornire dati di marketing utili per la ricerca e sviluppo.

L’indagine avviata su Fanpage Karma ha analizzato le strategie adottate dai diversi player del settore, tutti con community molto attive e popolate. Regina incontrastata su Facebook è Barilla con i suoi 2,7 milioni di fan, forte della sua notorietà mondiale. Al se condo posto Pasta Garofalo con 177k di seguaci, seguito da De Cecco con 138k e Pasta La Molisana (125k). Per la categoria riso, in vetta alla classifica è Riso Gallo con 110k di follower e Riso Flora (96k), grande assente dalla top ten, a sorpresa, è invece Riso Scotti. Gli stessi nomi compaiono anche quando parliamo di engagement: la medaglia d’oro va a Pasta Garofalo con 208k reaction, rincorsa da Pasta La Molisana (171k) e De Cecco (138k). New

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entry, invece, per il mondo del riso: Curtiriso con 95k, Riso Flora con 77k e Grandi Riso con 20k. A dividere la graduatoria dei top post sono ancora Pasta Garofalo e Pasta La Molisana, che ha scelto come testimonial Marcell Jacobs, campione olimpico in carica dei 100 metri e della staffetta 4x100. Il suo nome sarà affian cato alla pasta che ha fatto della tenacia e della sfida il suo punto di forza.

Adominare Instagram è il mondo del la pasta, con community in costan te crescita. Sul podio: Pasta Rummo con 86k, che supera anche Barilla con 84k follower e De Cecco con 66k. Il quadro cambia in fatto di performance delle pa gine, dove le strategie più efficaci sono quelle delle community più piccole: Vo iello guida con il suo 69%, seguito dal brand del mondo riso Curtiriso (51%) e dalla new-entry Delverde (45%)

Passando a Talkwalker le conversazioni spontanee legate al mercato di pasta e riso hanno coinvolto un pubblico di oltre 28 milioni di persone. Gli hashtag più utilizzati sono legati al mondo della tradizione: #cucinaitaliana, #grandeclassicoitaliano e #italianfood, mentre per quanto riguarda i brand, i nomi più citati dagli utenti sono: Barilla, Scotti, Garofalo, Rummo e Pasta Molisana. A trionfare tra i formati di pasta sono sicuramente spaghetti e penne, ma anche tagliatelle, fusilli e rigatoni, che forchettata dopo forchet tata regalano al palato una soddisfazione senza uguali. Per il mondo del riso invece, la tendenza è più orientata al benessere con varietà come quella integrale e basmati, ol tre al più famoso Carnaroli n

www.soluzionegroup.com OSSERVATORIO DIGITAL DMM 1 Fonte Fanpage Karma: indagine avviata nel periodo tra l’1 marzo 2022 e il 31 agosto 2022 2 Fonte Talkwaker: risultati raccolti nel periodo tra luglio e agosto 2022 (query: pasta e risotto associati ai brand oggetto di indagine) DM MAGAZINE 41

Il plant-based cresce a doppia cifra anche nel post

pandemia di Federica Bartoli focus DMM 42 DM MAGAZINE

Le alternative vegetali stanno prendendo sempre più piede nel carrello della spesa, segnando nel 2022 un’ulteriore crescita sia a volume che a valore rispetto all’anno precedente.

Prosegue ormai da lungo tempo il cambio di rotta del consumatore che, compli ce anche il periodo pandemico, volge la propria attenzione verso cibi naturali e funzionali che supportino abitudini alimentari improntate al rispetto della salute e delle tematiche sostenibili. Il mercato plant-based, caratterizzato da alimenti che si propongono quali alternative vegetali, vive un periodo florido proprio perché gli shopper riconoscono il valore nutrizionale dei prodotti e ne apprezzano il gusto, senza contare la componente eco-friendly e l’impronta ecologica tra le più basse del panorama ali mentare.

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panini,

freddi.

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UNA GUSTOSA ALTERNATIVA VEGETALE

loro bontà

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Gli italiani premiano il plant-based

Stando ai dati Iri del 2021 diffusi dal Gruppo prodotti a base vegeta le di Unione Italiana Food, nel post pandemia il consumo di cibi plantbased ha continuato a registrare buone performance segnando una crescita del 9,9%. Il trend positivo si è poi consolidato nel primo se mestre del 2022 (+0,7%). Secondo

Il cambio di rotta dei consumatori è sempre più marcato

«I prodotti di prima generazione conservano una quota di mercato pari al 60% – spiega Edoar do Bruno, head of sales di Heura Foods Italia – mentre quelli di seconda generazione, tra cui si inseriscono le referenze targate Heura Foods, toccano i 40 punti di quota a volume, contribuen do in modo decisivo alla crescita a valore del comparto». L’andamento positivo del segmento si traduce in una maggiore offerta al consumatore, sia in termini di brand presenti sul mercato che di sku (Stock keeping unit). Contestualmente, per quanto riguarda il comportamento dei consuma tori, aumentano tutti i principali indicatori, come la penetrazione (+34%), la frequenza di acquisto (+5,6%), i volumi pro capite (2,30Kg/anno) e la spesa media (23 euro/anno). «Circa l’anda mento delle singole referenze – conclude Bruno –, crescono tutte le principali categorie: i burger segnano un +56%, i panati un +283%, gli strac cetti +55%, mentre il segmento del pesce, inno vazione nel mercato plant-based, registra un bal zo del +900%». L’azienda è al lavoro su nuovi prodotti e progetti in cantiere per il 2023.

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quanto emerso dall’ultimo Rapporto Coop, inoltre, alcune categorie merceolo giche hanno implementato in maniera quasi esponenziale la propria diffusione, come nel caso dei salumi veg (+108%), dei burger e dei piatti pronti (+24,6%) nonché delle bevande vegetali a base di soia (+24,7%). Seguono le salse e i con dimenti (+13,7%), le bevande vegetali nel complesso (+9,6%) e i prodotti al cuc chiaio con fermenti lattici (+5,8%).

La svolta plant-based della linea “Ama, Vivi e Gusta”

«Al momento la gamma “Ama, Vivi e Gusta” – afferma Stefano Scopone, direttore vendite di Amadori – è in fase di inserimento, ma i risultati indicano un andamento positivo per tutte e tre le referenze proposte, ossia le Birbe, la cotoletta e i burger, già presenti nell’offerta di Amadori, ma rivisitate in chiave plant-based. In partico lare, la cotoletta e il burger sono realizzati con ingredienti a base di proteine del pisello e avvolte in una panatura di mais, senza lattosio e senza glutine». Il riscon tro positivo registrato dalla linea proviene anche dalla scelta del packaging, caratterizzato da un layout vivace pensato per emer gere a scaffale e da una con fezione composta dal 60% di plastica riciclabile. Per il 2023 sono previsti nuovi lanci.

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Assortimenti in linea con l’evoluzione del mercato

La diffusione di cibi plant-based conta il consumo di questi alimenti da parte di 1 ita liano su 2 con la previsione di un ulteriore incremento del dato, fino al +16%, nell’arco dei prossimi 6-12 mesi. «I consumatori con tinuano ad apprezzare la carne e i prodotti ad alto contenuto di servizio – rivela Stefano Scopone, direttore vendite di Amadori – ma allo stesso tempo sono alla ricerca di prodotti vegetali per ampliare la dieta con proposte più variegate. Le referenze veggy della linea “Ama, Vivi e Gusta”, dunque, sono il risultato di un lungo processo di sviluppo e rappresentano una innovazione in linea con l’evoluzione delle abitudini alimentari degli italiani». «Anche nel 2022 prosegue inces sante la crescita del comparto – interviene Edoardo Bruno, head of sales di Heura Foods Italia – che registra un incremento so stanzioso anche se internamente si riscon tra una lieve discrepanza tra i freschi che performano in positivo e i surgelati in legge ra flessione».n

«I prodotti vegani basic rimangono sta bili – comunica Marco Pedicchio, di rettore commerciale di Biolab -, mentre sono le referenze sostitutive della carne a suscitare maggiormente l’interesse dei consumatori, in particolare dei fle xitariani e sono proprio questi ultimi a trainare il cambiamento nell’offerta. L’a zienda sta registrando un sostanzioso incremento nel segmento degli affettati vegetali, sia in Italia che all’estero; i no stri prodotti sono 100% vegani, poveri di grassi e con il 30% di proteine». Un nuovo lancio è previsto per il mese di novembre: si tratta Alternasea by Liveg un prodotto a base di alghe marine che ricorda i gambe retti in salamoia.

Biolab propone referenze a base di alghe marine
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Stefania Mauri nominata head of marketing e innovation di Fiorucci

Stefania Mauri vanta un’expertise ventennale, maturata a livello internazionale nella di rezione marketing e comunicazione di multinazionali leader in diversi segmenti di mer cato, con focus particolare sui beni di largo consumo. Da ultimo, ha svolto l’incarico di marketing director di Subdued Fashion Company, mentre in precedenza presso Unile ver ha ricoperto le funzioni di european marketing director-ice cream, di global head of communication-ice cream e di brand manager con un approccio globale al marketing.

Prg Retail Group: nuovo assetto organizzativo e cambi ai vertici

Enzo Quarenghi nominato ceo e senior vice president di American Express Italia

American Express, leader globale nei servizi e nelle soluzioni di paga mento, annuncia la nomina di Enzo Quarenghi in qualità di senior vice president e amministratore delega to per l’Italia. Oltre a guidare le divi sioni consumer e business nel mer cato locale, supervisionerà anche le attività delle joint venture di Ame rican Express in Svizzera e in Medio Oriente. Enzo Quarenghi si unisce ad American Express dopo un incarico in Valentino come chief client and technology officer.

La nuova organizzazione vede Mas simo Arioli nel ruolo di managing di rector e chief operating officer a capo delle due neonate business unit textile & childcare e business unit toys, ol tre che membro del Cda delle princi pali società controllate da Prg Retail Group. Alla guida della nuova business unit textile & childcare, ci sarà, invece, la new entry e nuovo ceo di Prénatal Alberto Rivolta (in foto), manager mila nese già amministratore delegato del polo retail e di Librerie Feltrinelli. Nel team internazionale di Rivolta spazio anche all’olandese Rob Van den Noort che, entrando nel Cda di Prénatal, ag giungerà alla carica di ceo di Prénatal Moeder en Kind Bv (Olanda) quella di responsabile del prodotto e delle si nergie in ambito textile & childcare per tutto il Gruppo Prg.

Luca Giacanelli

è il nuovo marketing director Italia di Shopfully

La società si rafforza grazie all’in gresso di Luca Giacanelli in qualità di marketing director Italia. Giaca nelli, dopo un’importante esperienza manageriale in Bain & Company e in Nexi, entra in ShopFully con la re sponsabilità di definire i piani strate gici per accelerare la crescita dell’a zienda in Italia. Nel suo nuovo ruolo, il manager riporta a Marco Durante, vp sales & marketing Italia di ShopFully.

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Fresh - Usa

52 DM MAGAZINE RETAIL INNOVATION DMM Caso tratto dalla ricerca internazionale Retail Innovations 16 di Kiki Lab Area chiave: Omni Experience Tendenze complementari: Rational Experience; Loyalty coinvolgente; Servizio 360° Info chiave • Superstore full self-service e cross-canale • 2020: prima apertura in California • 3.300 mq: superficie media • 3 negozi USA + 1 Londra Amazon • 1994: lancio e-commerce • 2015: apertura prima libreria (Seattle) • 96 mld $: fatturato Dopo aver acquisito la catena Whole Foods Market e successi vamente lanciato Amazon Go, il colosso americano nel 2020 ha lanciato un terzo format food: Amazon Fresh, una superficie inter Il colosso Amazon continua a investire nel food retail e lancia il suo terzo format, con focus su freschi e pronti, ma anche su una customer experience semplice e veloce, tecnologie avanzate e una forte integrazione con l’online. Amazon

media fra i due, in cui però dare ampio spazio ai freschi. Come sempre, Amazon punta su tec nologie avanzate per aumenta re l’efficienza: ad esempio già il 20% dello spazio espositivo è gestito con robot per lo stoccaggio dei prodotti. L’assorti mento include brand nazionali (come Coca Cola e Kraft), pri vate label Whole Foods 365 e Amazon e una vasta selezione di cibi pronti preparati quo tidianamente. Nei freschi particolare spazio viene dedicato al biologico e ai prodotti del territorio.

Omni experience

Progettato con l’obiettivo di offrire un'espe rienza di acquisto semplice e fluida, il nuovo concept di Amazon è tecnologico e ben integrato con l’online. Una volta in negozio i clienti possono accedere alla loro lista del la spesa Alexa dal proprio account tramite l’app Amazon, riprendendo così l’esperienza di acquisto già iniziata a casa.

Loyalty coinvolgente

Molti i vantaggi offerti agli iscritti ad Ama zon Prime: la spesa a domicilio e il click & collect in giornata, presso il banco dedicato in negozio o in un’apposita area del parcheggio e, utilizzando la carta di credito Amazon Prime o Amazon Prime Store Card, uno sconto del 5%.

Servizio a 360°

Il “Dash Cart” è un carrello high tech che ri conosce e pesa i prodotti sfusi, oltre a tutte le referenze messe nel carrello, consenten do di effettuare il check out in automatico

senza doversi fermare alla cassa. All’interno del negozio sono presenti diverse stazioni Alexa per ricevere informazioni sui prodotti e aiutare i clienti a gestire la lista della spe sa, oltre a diversi dispositivi Amazon Echo Show per orientarsi tra le corsie, localizzare i prodotti nei vari reparti e tenere traccia dei prodotti man mano inseriti nel carrello. Infine, Amazon Fresh è stato pensato per esse re anche un hub logistico per la gestione dei resi e il ritiro degli ordini effettuati online dai clienti Amazon.

Commento finale Kiki Lab

Il nuovo negozio di Amazon è un interessan te ibrido tra un discount (per i prezzi bassi), un supermercato tradizionale (per l’assortimen to), un negozio Whole Foods (per i cibi pronti) e un centro logistico e di servizio. L’uso delle tecnologie più avanzate consente ai clienti di vivere un’esperienza semplice e veloce.n

Sfida: generare volumi sufficienti per ammortizzare gli investimenti elevati richiesti dal negozio.

Fabrizio Valente, founder e ceo di Kiki Lab (Gruppo Promotica)
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Una rasatura perfetta, e sì è ricaricabile * Ricerca su 12.000 consumatori svolta da IRI, su selezione di prodotti venduti in Italia. prodottodellanno.it cat. Rasatura. prodottodellanno.it 02 45 49 17 04 Aggiungi valore alla tua comunicazione! Vai sul sito prodottodellanno.it per iscrivere il tuo prodotto o servizio! Possono partecipare prodotti e servizi lanciati sul mercato fra gennaio 2021 e dicembre 2022 ELETTO PRODOTTO DELL'ANNO *2 flaconi da 250ml. La quantità potrebbe variare a seconda della lunghezza del capello. NUOVO CAPELLI NORMALI CAPELLI CHIARI FRAGILI è LA RIVOLUZIONE DELLO SHAMPOO! 12.000 CONSUMATORI DA IRI, PRODOTTI PRODOTTODELLANNO.IT SHAMPOO ZERO RIFIUTI IN PLASTICA 0% PROTEINE ANIMALI 100% GUSTO *RC  2000 UOR T  ,  ZE  O U  I. PTELO . GE T D

La strategia alla base di un piano editoriale

Primo passo è capire chi sono i lettori/clienti per riuscire a entrare in contatto, in sintonia ed empatia con loro.

Un aspetto molto importante in una fase iniziale di definizione di una content strategy è capire chi sono i nostri lettori/clienti. Questo perché l’obiettivo finale di ogni nostro contenuto è riuscire a entrare in contatto, in sintonia ed empatia, con il lettore. Più saremo stati bravi a descrivere nella nostra testa una buyer persona precisa e più sarà facile trovare il giusto linguaggio e gli argomenti maggiormente rilevanti per coinvolgere le persone nel nostro storytelling di marca.

Per aiutarvi in questo lavoro, ecco alcuni consigli utili nati nel corso della mia esperienza professionale:

1. I contenuti devono attirare i lettori, ma contenuti che cercano di attrarre chiunque finiscono per non attrarre nessuno;

2. Attraverso la pubblicazione, il mantenimento e la diffusione di contenuti di valore che educa no, intrattengono e ispirano, i lettori possono diventare clienti più consapevoli e di conseguenza maggiormente fidelizzati;

3. Non basta la continuità di pubblicazione, è fondamentale creare contenuti funzionali agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Ogni contenuto è un pezzo del puzzle, una pagina del nostro storytelling;

4. Incasellare i temi da trattare aiuta a focalizzare gli obiettivi e visualizzare l’intera comunica zione prima ancora di iniziare. Si evita così di cadere nel vuoto narrativo, perdersi durante il per corso e soprattutto si rimane focalizzati sull’obiettivo finale;

5 . Spesso capita di rincorrere la moda del momento con la speranza di raggiungere la notorie tà attraverso contenuti virali (leggasi “post sulle giornate mondiali”). L’attenzione si sposta dal messaggio alla necessità di creare qualcosa che possa convincere il lettore, ma questo non è il metodo corretto;

6. Un buon contenuto offre informazioni, approfondimenti, scioglie dubbi e fornisce risposte;

7. Ci sono tante tipologie di contenuto a seconda della funzione che devono svolgere. Il minimo comune denominatore per tutte, però, è la qualità.n

SOCIAL&PR STRATEGIES DMM
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QBerg

lancia il monitoraggio online dei Wine Specialist

Il mercato del Wine&Spirits online vive un periodo di gran de effervescenza, registrando una crescita costante: in un contesto così attivo e dinamico, appare necessario per le aziende produttrici e gli operatori del trade conoscere in maniera approfondita il panorama di prezzi e assortimen ti che questo mercato offre. Il rischio altrimenti è quello di prendere decisioni “di pancia” o quantomeno parziali su aspetti che potrebbero condizionare i fatturati in modo de cisivo, in questo mercato che corre alla velocità della luce.

Sulla scia di questa tendenza QBerg, istituto di ricerca ita liano leader nei servizi di price intelligence e di analisi delle strategie assortimentali cross canale (flyer, punti ven dita fisici, e-commerce e newsletter) ha inserito all’interno della piattaforma di intelligence In-Store POINT, funzio nale al monitoraggio di attività a volantino, e-commerce e newsletter della grande distribuzione, un panel di principali siti di wine specialist come Callmewine, Tannico, Berna bei, Vino.com, Xtrawine e altre realtà leader.

Il nuovo servizio non si limita al tracciamento dei panieri di referenze, ma permette di catturare l’intero assortimen to, consentendo un monitoraggio full-shelf, comprensivo di analisi strategiche, della composizione a scaffale, della quota dei produttori.

Il riconoscimento dei codici, inoltre, non è affidato a regole semantiche o a motori di Ai: il prodotto, infatti, è censito, fino al livello di annata e di vitigno da un gruppo di specialisti e ciò garantisce un’elevata cross-correlazione tra i siti.

Attraverso questo nuovo sistema è possibile monitorare, sia i principali siti di e-commerce del canale Wine Spe cialist, sia una trentina di siti della grande distribuzione, permettendo così il confronto “GD contro Specialisti”. È il cliente a definire il panel di siti da consultare, oltre a com missionare quelli da monitorare a seconda delle relative politiche competitive.

www.qberg.com

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

STORY OR DIE

“Non sarai mai ascoltato fino a che i destinatari del messaggio non saranno ascoltati a loro volta. Se quello che stai dicendo non è parte della loro visione del mondo, di ciò che a loro importa veramente, di come vedono loro stessi, l’unica cosa di cui li persuaderai è che tu, di loro, non sai assolutamente niente”.

Vorrei potere ribadire il concetto della centralità della conoscenza, ma non riuscirei a dirlo meglio di Noah Harari che ci ricorda come in un mondo alluvionato da informazioni, la lucidità sia il vero potere. Nel suo libro, Lisa Cronn, ritorna sull’argomento sottolineando come esista sempre una connessione tra le storie che raccontiamo (storytelling) e le perso ne a cui le raccontiamo. Questo significa che se vogliamo costruire quel legame tra esperien za e memorabilità tanto caro a Pine e Gilmore nella loro “Economia delle Esperienze”, è dalle persone che dobbiamo partire.

Inostri acquisti hanno sempre più a che fare con i legami che costruiamo con le aziende, pertanto l’esperienza per costituire una reale fonte di vantaggio competitivo deve rispon dere a cinque requisiti: gestire, conoscere e superare le aspettative delle persone, rendere semplice la fruibilità di qualsiasi processo, essere coerente rispetto al posizionamento scel to, instaurare con il cliente una relazione profonda e trasformarlo da semplice spettatore ad attore del cambiamento. Il tutto in una cornice di sostenibilità che, lungi dall’essere declinata solo con caratteristiche ambientali, rappresenta la fattibilità nel tempo delle iniziative per le aziende. A ciò vorrei aggiungere due osservazioni. La prima riguarda la ricaduta di qualsiasi idea in ambito esperienziale rispetto alle comunità di appartenenza dei punti vendita e delle organizzazioni (industriali o distributive): un adattamento territoriale che non solo è auspicabile ma traduce in strategia concreta quella necessità di conoscenza con cui ho voluto aprire questo articolo. La seconda è invece legata ad una osservazione presente nel libro che oggi ci accompagna, ovvero al fatto che la storia (ovvero l’espe rienza) debba attingere dal pubblico stesso a cui si rivolge. Aggiungo che la storia deve essere vera. E per essere vera deve risultare credibile (e fattibile).

MARKETING SOPRA LE RIGHE DMM
} Elisa Fabbi, Università di Modena e Reggio Emilia DM MAGAZINE 57

I formaggi a pasta dura e semidura puntano su genuinità e tipicità territoriali

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I consumatori apprezzano sempre di più i formaggi ispirati alla tradizione casearia italiana, che siano espressione del territorio da cui provengono e realizzati con materie prime nazionali da filiere controllate.

Il mercato dei formaggi a pasta semidura (peso imposto e peso variabile) nella distribuzione moderna mostra una performance negativa nell’anno terminante a metà agosto 2022, registrando un fatturato di circa 1 miliardo di euro, pari a -0,5% rispetto all’anno precedente, e una decrescita anche a volume, pari a -6,2% con 96,4 milioni di chilogrammi venduti in totale (fonte: NielsenIQ, totale Ita lia, a.t. 14/08/2022, Iper+Super+Liberi Servizi).

peso imposto e peso variabile a Confronto

Il peso imposto raggiunge un giro d’affari di 350 milioni di euro, con un trend in au mento rispetto all’anno precedente (+1,1%). In termini di vendite a volume, la cate goria decresce di circa 1,9 milioni di kg, arrivando a dei volumi di venduto pari a 35,6 milioni di kg. «Analizzando in termini geografici – spiega Sergio Grasso di NielsenIQ – vediamo come l’Area 1 e l’Area 4 presentino delle performance a valore negative, rispettivamente del -0,6% e -1%, mentre l’Area 2 segna +3,7% e l’Area 3 registra +4%. Il prezzo medio del peso imposto aumenta leggermente nell’ultimo anno, attestan dosi sui 9,83 euro al kg (+6,4% rispetto all’anno precedente). In termini di promo zionalità, i formaggi semiduri a peso imposto registrano delle vendite a volume in promozione pari al 28,6%, oltre due punti in meno rispetto all’anno precedente». Il segmento del peso variabile, invece, genera 741 milioni di euro, in calo dell’1,2% ri spetto all’anno precedente, registrando perdite per quasi 9 milioni di euro. In termini di volumi, il peso variabile segna vendite pari a 60,7 milioni di kg, in flessione del 6,9% se confrontato con l’anno precedente, per un ammontare di 4 milioni di kg in meno. Sono le Aree 1 e 3 a contribuire negativa mente alle performance della categoria, mentre le Aree 2 e 4 crescono rispettiva mente dell’1,9% e dello 0,3%. «Il prezzo medio del peso variabile – precisa Sergio Grasso – cresce del 6,1% nell’ultimo anno, arrivando a un prezzo pari a 12,19 euro al kg. Le vendite in promozione perdono cir ca 2,9 punti, attestandosi attorno al 21,2%. Nell’Area 1 si registra la maggiore spinta promozionale (28,3%)».

MERCATI DMM
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Oltre a investire nella sostenibilità e nel territorio, Delizia destina le sue risorse anche alla comunicazione attraverso una pianificazione mirata e multicanale: «Dal punto di vista delle strategie comunicative – spiega Giovanni D’Ambruoso – investiamo in campagne di pubblicità declinate su tv, radio e riviste di settore. Inoltre, diamo molta importanza alla degustazione dei nostri prodotti all’interno dei punti vendita, dove organizziamo eventi con servizio hostess con assaggi delle referenze che compongono il nostro assortimento».

andamento dei segmenti

Tra i segmenti dei formaggi semiduri, sono solo quelli dell’emmental e maasdam, l’edamer, il tilsit e il cheddar a registrare andamenti positivi a valore; di questi, tut ti, a eccezione del primo, crescono anche a volume. Particolarmente alta la cre scita del cheddar, che segna +24,9% a valore e +19,5% a volume nell’ultimo anno. Tra le peggiori performance troviamo, invece, la fontina, che decresce del 6,2%. «Andando a misurare l’intensità promozionale a volume dei segmenti – sottolinea Sergio Grasso – scopriamo che solo la fontina e il cheddar hanno aumenta to i propri volumi percentuali in pro mo rispetto all’anno scorso (rispetti vamente +0,8 p.p. e +2,4 p.p.), mentre tutti gli altri segmenti vedono una diminuzione dell’intensità promozio nale, soprattutto nel caso dell’asiago, che perde ben 4,1 punti percentuali, passando da 30,1% a 26%».

VALORE

VOLUME

MERCATI DMM Formaggi a pasta semidura PI + PV 1 mld/€ (-0,5%) 96,4 mln/kg (-6,2%) A
A
Un piano di comunicazione multicanale
Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.14/08/2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi. DM MAGAZINE 61

FORMAGGI DELLA BAVIERA.

L’Allgäuer Bergkäse DOP, tipico e inimitabile.

Il formaggio di montagna dell’Algovia a base di latte vaccino crudo.

A seconda della stagionatura assume un sapore delicato o intenso.

SPECIALITÀ TRADIZIONALI E INNOVATIVE INSIEME.

A media e lunga stagionatura, ma anche formaggi freschi, spalmabili e fiocchi di latte. Il perfetto connubio tra le ricette della tradizione casearia, tecnologie di ultima generazione e una materia prima di grande qualità. Tante interpretazioni diverse dello stesso piacere che incontreranno i favori anche dei palati più esigenti.

L’Allgäuer Emmentaler DOP, naturalmente piccante. Prodotto da latte vaccino non pastorizzato nella regione dell’Algovia, il suo sapore rotondo rimanda ai gherigli di noce

L’Obazda IGP, gustosissimo. A base di camembert, formaggio fresco cremoso, burro, paprika e spezie, è ottima con bretzel e birra.

Scopri di più su Bavieraallitaliana.it

E chi scende

Il Consumatore premia formaggi di qualità e genuini Negli ultimi anni, il modo in cui il consumatore orienta le sue scelte è cambiato ed è andata delineandosi la tendenza di premiare prodotti buoni, genuini e soste nibili. «Il cliente finale – dichiara Anna Rizzi, responsabile marketing di Trentingrana Gruppo Formaggi del Trentino – riconosce in Trentingrana un formaggio Dop di montagna unico nel gusto, dalla fragranza e dalla dolcezza inconfondibili, ma anche un prodotto di valore per quanto riguarda sostenibilità, genuinità e trasparenza. I nostri formaggi sono fatti solo con latte di montagna, da mucche nutrite secondo natura, con un’alimentazione priva di insilati a base di erba fresca, fieno e alimenti zootecnici rigorosamente no Ogm, senza additivi, conservanti e lisozima nella la vorazione». L’utilizzo di materie prime nazionali, controllate e certificate è sempre più apprezzato dai consumatori, come spiega Granarolo: «In Italia si fa strada tra i consumatori la tendenza a scegliere prodotti di qualità, fatti con materie prime 100% italiane e che siano espressione dei territori e di filiere controllate dal cam po alla tavola. Puntiamo sulla diversificazione della nostra offerta in termini di tipologia di latte lavorato (vaccino, ovino, caprino), proponendo una linea completa di formaggi ispirati alla tradizione casearia italiana e includendo numerose Dop». Genuinità e tipicità sono due pilastri fondamentali per Giovanni D’Ambruoso, titolare di Delizia: «Una delle specialità più vendute negli ultimi anni è il Caciocavallo

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valore valore valore valore valore valore valore valore valore valore valorevolume volume volume volume volume volume volume volume volume volume volume +24,9% +10,9% +8,8% +1,7% -12,7% -6,9% -5,3% -10,9% -7,3% -6,6% +19,5% +2,9% +2,8% -2,6% -6,2% -2,7% -0,7% -5,9% -0,9% -0,1% Cheddar Latteria Asiago+Montasio Edamer Fontina+Fontal Provola e Scamorza Tilsit Gouda Caciotte+Italico Pecorino Emmental+Maasdam -9,2% -22% SEGMENTI Chi sale… …
Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.14/08/2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi. MERCATI DMM DM MAGAZINE 63

in grotta, prodotto con solo latte pugliese del nostro territorio, modellato per mano dei nostri casari esperti. Si tratta di una specialità molto apprezzata, la cui tipicità è la stagionatura, fatta in grotte naturali situate sotto l’azienda». Inalpi riceve ogni giorno 6.500 quintali di latte conferiti da 300 allevatori, legati all’azienda mediante la sottoscrizione di un protocollo di filiera, che consente la produzione di referenze tracciabili dalla stalla al punto vendita. «La nostra gamma premium – spiega l’azienda – va incontro a un cambiamento in corso da tempo, che vede l’attenzione del consumatore sempre più spostata dal fronte al retro della confezione: la lista degli ingredienti, il luogo di provenienza delle materie prime e, più in generale, la genui nità e la tracciabilità sono ormai fattori indispensabili».

CresCe l’offerta di prodotti Che valorizzano il territorio e le tipiCità regionali Nel comparto si riscontra una forte tendenza verso formaggi stagionati da materie prime di alta qualità, capaci di valorizzare il territorio e le tipicità regionali. «Il no stro latte – afferma Rainer Marschall, direttore commerciale di Mila – nasce sui 2.300 masi di montagna dell’Alto Adige, per poi essere trasformato in formaggi nel nostro caseificio a Brunico. Lì cerchiamo di unire la tradizione con l’innovazione per sod disfare i consumatori. Oltre alla crescente domanda di prodotti regionali di qualità, è aumentato anche l'interesse per i prodotti Dop, come il nostro formaggio Stel -

Promozione e valorizzazione dei prodotti attraverso i canali social

Inalpi punta sui social network per far conoscere e valorizzare i suoi prodotti. «Attualmen te – fa sapere l’azienda – ci stiamo muovendo utilizzando i canali social per promuovere l’utilizzo del nostro Grattugiato Italiano, una proposta differente rispetto ai formaggi Dop grattugiati presenti sullo scaffale. Il prodotto, oggi tra i best seller più venduti sul nostro shop online, è protagonista di una strategia di comunicazione dedicata per valorizzare le sue qualità e la sua versatilità: il gusto delicato che lo caratterizza riesce a esaltare qualsiasi piatto, dalla semplice pasta in bianco fino alla perfetta gratinatura delle preparazioni più elaborate».

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SCHEDE PRODOTTI

Caseificio Comellini

Nome prodotto:

Formaggio di Castel San Pietro

Caratteristiche: caciottina a pasta tenera con una lieve bucciatura, dal sapore de licato e un aroma di burro fresco graziea fermenti selezionati. Disponibile anche senza lattosio.

Delizia/Deliziosa

Nome prodotto:

Caciocavallo stagionato in grotta Caratteristiche: formaggio semiduro a pasta filata con medio periodo di stagionatura in grotta. Superficie liscia con crosta sottile, omogenea, di color giallo paglierino e pasta di struttura compatta con lieve occhiatura.

Granarolo/Pinzani

Nome prodotto:

Pecorino Toscano Dop tenero Caratteristiche: formaggio a latte crudo di pecora, dal sapore dolce e intenso, con un aroma di latte che si perde durante la maturazione a favore di un gusto ricco e aromatico.

Gruppo Marenchino/ Marenchino

Nome prodotto:

Toma Piemontese Dop

Caratteristiche: formato a peso fisso da 200 g, che la rende funzionale come spuntino, per accompagnare i pasti o rendere sfiziose le ricette.

vio Dop, l’unico Dop dell’Alto Adige». In questo comparto gli italiani sembrano oggi apprezzare i prodotti locali con pro venienza certificata, e “free from”, come evidenzia Luca Comellini, amministratore delegato di Caseificio Comellini: «Siamo specializzati nella produzione di formaggi legati alla tradizione di provenienza locale, con proposte caratterizzate da ingredien ti genuini e di altissima qualità, disponibili anche nella linea certificata “lactose free”. Le nostre sono quindi referenze che sod disfano i macro-trend di consumo tra i più ricercati: tipicità, genuinità e “free from”». Secondo Molino Spadoni, nel comparto l’attenzione alla tracciabilità, alla qualità, all’origine delle materie prime si traduco no in un forte interesse verso prodotti tipici, rappresentativi di una tradizione culturale e culinaria ed espressione del territorio da cui provengono. «Il nostro brand Officine Gastronomiche Spadoni – fa sapere l’a zienda – propone specialità casearie tipi che del nostro territorio romagnolo, privi legiando l’utilizzo di materie prime locali: i nostri formaggi ovini e vaccini sono realiz zati con latte 100% romagnolo».

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la passione italiana per le specialità casearie

Marenchino è una storia di famiglia e di amore per i formaggi, il racconto di chi ha saputo individuare i doni della terra in cui vive realizzando prodotti caseari dal sapore unico e dalla genuinità indiscussa.

Questa storia ha origine negli anni Cinquanta in Provin cia di Cuneo, in una terra generosa tra i pascoli incon taminati ai piedi delle Alpi e le curve rigogliose delle Langhe. Una terra in cui gli animali donano un latte ge nuino e nutriente e le tradizioni si tramandano assieme alla passione per le cose buone. A partire dagli storici stabilimenti di Savigliano, nel tempo l’azienda si è af fermata su tutto il territorio piemontese, realizzando acquisizioni importanti che hanno portato il Gruppo Marenchino a una visibilità di scala nazionale mante nendo inalterati gli stessi valori di sempre: Tradizione, Localismo e Qualità.

Oggi, il Gruppo Marenchino racchiude le realtà Cisalpino e Perla, che si sono contraddistinte per rappresentare le specialità casearie piemontesi in Italia e nel Mondo. La voriamo seguendo la filiera corta per tutte le tipologie di latte: vaccino, ovino e caprino. Da sempre collaboriamo direttamente con gli allevatori della zona che conferisco no quotidianamente il latte: fresco e 100% del Piemonte. Garantiamo così la miglior qualità ai nostri consumatori ed uno sviluppo sostenibile del territorio. La produzione dei nostri formaggi viene fatta in maniera tradizionale, come una volta, la stagionatura è lenta, fatta ancora a mano, forma dopo forma, rigorosamente su assi di legno. Il Gruppo, offre diverse tipologie di packaging al fine di garantire un migliore servizio che garantisca freschezza del prodotto e minor impatto ambientale, creando e svi luppando nuove occasioni ed attitudini al consumo. Il Gruppo Marenchino investe continuamente nella ricerca e nello sviluppo di materiali sempre più sostenibili che siano “green” e funzionali al loro utilizzo. Attualmente il Gruppo vanta nel proprio assortimento, di produzio ne propria, 5 DOP: Toma Piemontese, Bra Tenero, Bra Duro, Raschera, Murazzano ed una serie di Specialità a pasta molle realizzate con latte caprino, ovino e vacci no: una cremosa combinazione di tre latti pastorizzati per ottenere formaggi unici, un vero tesoro dal gusto irresistibile e dalla consistenza morbida e scioglievole.

www.marenchino.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA MARENCHINO ,

SCHEDE PRODOTTI

Gruppo Lactalis Italia/Castelli

Nome prodotto:

Pecorino di Pienza “Sua Eccellenza”

Caratteristiche: pecorino stagionato per due mesi nelle grotte del Palazzo Piccolomini a Pienza, si caratterizza per il suo gusto dolce e per il sapore di nocciole, con la tipica consistenza gessata.

Gruppo Lactalis Italia/ Leerdammer

Nome prodotto:

Xtrasottili Protein

Caratteristiche: alto contenuto di proteine, con 29,5 g/100 g di proteine naturali e 0% di proteine aggiunte. Fette più sottili, adatte per ogni momento della giornata, da mangiare da sole o come si preferisce.

alto servizio, nuovi formati e innovazione portano valore al Comparto

I consumatori sono rivolti sempre di più verso i segmenti ad alto valore aggiunto, come lo “snacking” con referenze da gu stare in diversi momenti della giornata, le scaglie, comode da usare in insalate e piatti freddi e caldi, e i formati porzionati. «Lo “snacking” – afferma Alessandro La Malfa, marketing e trade marketing manager di Castelli Dop & specialità – ha incre mentato la base di consumatori con la pandemia e continua a tenere alti i consumi con nuove proposte anche in abbinamen to ad altre categorie. Per il prossimo anno stiamo realizzan do nuovi prodotti che vanno nella direzione dello “snacking” con un pizzico di “indulgence”, per cogliere anche un consumo “on the go”, abbracciando tutta la gamma di formaggi duri in diversi formati e tipologie». L’attenzione ai formati e alle nuove esigenze degli shopper è evidenziata anche da Stefano Ziliotti, direttore commerciale & marketing di Gruppo Marenchino: «Nell'ottica di rispondere ai diversi bisogni di clienti e consumatori, stiamo sviluppando prodotti che generino bene fit in termini di formato, occasioni di consumo e sostenibilità ambientale. L’obiettivo della diversificazione di packaging è, infatti, creare nuove attitudini al consumo, investendo con tinuamente nella ricerca e nello sviluppo di materiali sem pre più sostenibili e funzionali». Assecondare le richieste dei consumatori portando innovazione nel comparto permette di distinguersi a scaffale, come conferma Camilla Sanna, senior brand manager di Leerdammer: «Ora è più che mai fondamentale proporre innovazioni rilevanti per il consumatore, così da continuare a portare valore al mercato. Una nuova tendenza nel comparto del formaggio è l’attenzione alle proteine, a cui alcuni distributori stanno dedicando uno spazio specifico in dipendentemente dalla tipologia di formaggio».

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1,35 mld/€ (0,0%)

90,7 mln/kg (-3,5%)

grana padano e parmigiano

reggiano tra luCi e ombre

Il mercato del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, nell’anno terminante a metà agosto 2022, ha sviluppato un giro d’affari di circa 1,35 miliardi di euro, risultan do stabile rispetto all’anno precedente. In diminuzione, invece, le vendite a volume (peso imposto e peso varia bile), pari a 90,7 milioni di chilogrammi, con un calo del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La contrazione è da attribuirsi all’andamento negativo del Parmigiano Reggiano, pari a -8,2%, solo parzialmente bilanciato dalla leggera crescita dei volumi del Grana Padano, pari a +0,2% (fonte: NielsenIQ, totale Italia, a.t. 14/08/2022, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount).

Far scoprire lo storytelling dei formaggi Dop e delle specialità casearie

A livello di comunicazione, Gruppo Marenchino è sempre più presente sui social network per far scoprire al consumatore lo storytelling dei formaggi Dop e delle produzioni casearie, la loro qualità e le loro caratteristiche. «Oggi – afferma Stefano Ziliotti – Gruppo Marenchino racchiude Cisalpino e Perla, due entità che rappresentano le specialità casearie piemontesi in Italia e nel mondo, e vanta nell’assortimento di produzione propria cinque Dop e una serie di specialità realizzate con latte caprino, ovino e vaccino. La nostra mission è porci al fianco dei retailer fornendo un servizio che crei valore aggiunto, attraverso una vasta offerta, flessibilità nei formati e nelle size per soddisfare tutte le esigenze di mercato».

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Formaggi a pasta dura Grana Padano e Parmigiano Reggiano PI + PV
Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.14/08/2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi+Discount. A VALORE A VOLUME DM MAGAZINE 71

Inalpi/Latterie Inalpi

Nome prodotto: Grattugiato Italiano senza lisozima

Caratteristiche: lavorato e stagionato nello stabilimento di Peveragno (Cn), il grattugiato viene asciugato in teli di lino e prodotto senza lisozima. Unico, perché parte da una materia prima di altissima qualità: il latte di filiera corta, certificata e garantita.

Mila – Latte Montagna Alto Adige/Mila Nome prodotto: Formaggio a pasta dura Dolomit Caratteristiche: formaggio prodotto con latte 100% dell’Alto Adige, ha una consistenza cristallina e si scioglie in bocca; la sua lunga stagionatura gli conferisce un sapore aromatico con note tostate.

Molino Spadoni/Officine Gastronomiche Spadoni Nome prodotto: Bianco di Brisighella semi stagionato a latte crudo

Caratteristiche: pecorino semi stagionato a latte crudo, prodotto con latte ovino 100% romagnolo. Pasta morbida e leggermente occhiata, dal sapore dolce e persistente al palato; stagionato per circa 60 giorni.

Trentingrana-Concast/ Trentingrana-Gruppo

Formaggi del Trentino Nome prodotto: Trentingrana Caratteristiche: prodotto nelle vallate del Trentino, seguendo la tradizione i ritmi dell’artigianalità e nel rispetto della natura. Fatto solo con latte di montagna, sale e caglio. Deriva da una filiera certificata no Ogm. Spicchio da 300 g disponibile in confezioni sottovuoto per il libero servizio.

aree geografiChe e Canali distributivi

Nelle regioni dell’Area 4 si concentra la mag gior parte dei volumi del comparto (23,6%), mentre l’Area 1 si assesta subito dietro (23,5%, -0,8 p.p. rispetto all’anno preceden te). «Da segnalare – afferma Pierluigi Serra di NielsenIQ – la crescita dell’incidenza dell’A rea 2, l’unica ad aumentare la sua quota sia a valore sia a volume (rispettivamente +0,3 p.p. e +0,4 p.p.). L’Area 2 e l’Area 4 si distinguono anche per le buone performance di vendita a valore (+1,5% per entrambe), mentre soffro no l’Area 1 (-4,1%) e l’Area 4 (-4%). Trend a volume in calo su tutto il territorio nazionale. Le superfici distributive dove si concentra la vendita dei prodotti sono super piccoli e li beri servizi che, insieme, sviluppano il 33,4% dei volumi (-1,4 p.p. rispetto all’anno scorso).

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SCHEDE PRODOTTI 72 DM MAGAZINE Grana Padano +3,1% val +0,2% vol Parmigiano Reggiano -2,9% val -8,2% vol Fonte:ElaborazioniDMsudatiNielsenIQ,a.t.14/08/2022,TotaleItalia,Iper+Super+LiberiServizi+Discount. SEGMENTI

Cresce velocemente l’incidenza del discount a valore (14%, +1,4 p.p.) e a volume (15,5%, +1,7 p.p.): quest’ultimo è l’unico canale distributivo a far registrare perfor mance positive, pari a +10,7% a valore e a +8,5% a volume, nonostante un prezzo medio in aumento (+2,1%) e una pressione promozionale in diminuzione (-1,1%)».

andamento delle vendite

Andando a scomporre il comparto, si evidenziano gli andamenti opposti in ter mini di vendite a valore e a volume di Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Il primo, infatti, registra una crescita del 3,1% a valore e dello 0,2% a volume, men tre il secondo mostra un calo rispettivamente del 2,9% e dell’8,2%. Il segmento più rilevante all’interno del comparto è quello del Parmigiano Reggiano in pezzi, con una quota a valore del 18,9%, seguito dal Grana Padano grattugiato con una quota a valore del 17,7%. La crescita maggiore, sia in termini di vendite a valore sia di vendite a volume, riguarda, però, il segmento del Parmigiano Reggiano altri tipi (+33,4% val. e +36,3% vol.). Molto bene anche i bocconcini/cubetti, che fanno registrare trend positivi sia per il Grana Padano sia per il Parmi giano Reggiano. «Per quanto riguarda prezzi e promozioni –sottolinea Pierluigi Serra – il comparto ha evidenziato un aumento del prezzo medio del 3,6% rispetto all’anno scorso, un rincaro trasversale a tutti i canali distributivi e a tutte le Aree. Cala, invece, la pressione promozionale a totale Italia (-0,8%); l’unica eccezione è rappresentata dagli iper, che fanno registrare un aumento delle promozioni pari al +1,3%»

Sealed Air ha ampliato la propria gamma di film barriera e pronti per il riciclo. I nuovi film Cryovac Brand Eco BDF sono stati specificamente progettati per la compatibilità sia con i processi di riciclo meccanici Ldpe sia con quelli chimici. La nuova linea comprende Eco BDF20M, realizzato con materiali vergini al 100%, ed Eco rBDF20M, contenente il 30% di resine circolari certificate. I vantaggi in termini di sostenibilità sono ulteriormente potenziati da una barriera ultrasottile: con 21 micron sono più leggeri e sottili di altri film termoformabili ampiamente utilizzati. La riciclabilità è completata dalle caratteristiche ad alte prestazioni del marchio Cryovac: la barriera media aiuta a ridurre gli sprechi alimen tari, prolungando la durata di conservazione e proteggendo gli alimenti da contaminanti e deterioramento. Ciò si ottiene utilizzando meno film, con livelli più bassi di Evoh. I film Eco BDF sono compatibili con la nuova gamma di tunnel termoretraibili ad aria calda Cryovac TA4X. I sistemi sono disponibili in diverse configurazioni ad aria calda e azionamenti a velocità variabile per il confezionamento di una varietà di alimenti, tra cui formaggi, carne fresca, pollame e pesce.

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Nuovi film alimentari contribuiscono a migliorare la riciclabilità
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azioni su più livelli per valorizzare i formaggi CertifiCati

Il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano vengono sostenuti in Italia e all’estero dai rispettivi consorzi, che si impegnano in attività di tutela, promozione, valoriz zazione e informazione del consumatore, mediante azioni volte a salvaguardare tipicità e caratteristiche peculiari del prodotto. «Dopo un 2021 positivo – afferma Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano – con l’export in cre scita del 7,07% rispetto all’anno precedente e circa 2 milioni e 250 mila forma esportate, nel 2022 assistiamo a un leggero calo dei consumi interni, probabil mente frutto dell’incertezza generale e dell’aumento dei costi. Le modalità di consolidamento della presenza del prodotto sui principali mercati e l’acquisizio ne di nuovi spazi di commercializzazione sono oggetto di attenti studi a medio e a lungo termine, da cui scaturiscono una serie di azioni di promozione volte a valorizzare il prodotto». Anche Riccardo Deserti, direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, sottolinea l’importanza di promuovere e tutelare la tipicità: «In un quadro di grandissime incertezze, con lo stravolgimento dei costi di produzione e del rapporto con il consumatore, il sistema del Parmigiano Reggiano sembra aver reagito bene, con una produzione agricola sostanzialmente stabile da inizio anno. Per quanto riguarda i mercati, abbiamo registrato complessivamente un andamento intorno al +2% fino all’estate, con una tenuta molto positiva all’este ro e qualche preoccupazione in Italia. Il nostro obiettivo primario è mantenere intatta la qualità: stiamo rafforzando i controlli a tutti i livelli della filiera per garantire il rispetto delle norme. Continua, inoltre, il nostro impegno per pro muovere lo sviluppo dei segmenti distintivi, lavorando su biodiversità delle razze bovine, stagionatura di 40 mesi, biologico e rapporto con i caseifici. Investiamo, inoltre, in maniera intensa su comunicazione e attività di trade marketing sul prodotto». n

Continuano le iniziative di Alp Bayern a supporto delle eccellenze bavaresi

Il Ministero per le politiche agricole della Baviera, insieme ad Alp Bayern, la sua agenzia per la pro mozione dei prodotti agroalimentari, ha previsto anche quest’anno numerose attività per aumentare la notorietà delle specialità lattiero-casearie e dei formaggi bavaresi di tutte le stagionature e incentivarne l’acquisto. A breve partiranno le "settimane bavaresi", iniziative in store con degustazioni e distribuzione di gadget e materiali informativi, affiancate da un roadshow itinerante di 11 tappe, che avrà respiro nazionale e raggiungerà, dall'11 ottobre al 21 ottobre, anche le città del Sud Italia. Parallelamente sul web, oltre alle attività previste sulla pagina Fa cebook “Baviera all’italiana” con oltre 150mila fan, troveranno ampio spa zio le collaborazioni con quattro diverse food blogger per la realizzazione di 30 video ricette stagionali e ulteriori 14 video con taglio edutainment, che andranno a promuovere il lancio del canale YouTube "Baviera all’italiana".

MERCATI DMM 74 DM MAGAZINE

DEI

DURI: L’ANALISI

I formaggi duri sono fra gli alimenti di eccellenza della gastronomia italiana: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Pecorino e Montasio (a cui in questa analisi è stato affiancato l’Emmenthal/Maasdam) sono prodotti caseari noti internazionalmente e utilizzati dai consumatori per la preparazione di piatti celeberrimi. QBerg, istituto di ricerca italiano leader nei servizi di price intelligence e di analisi delle strategie assortimentali cross canale (flyer, punti vendita fisici, e-commerce e newsletter), ha analizzato i prezzi proposti dalla Gdo e dal web nei flyer per le categorie take away e banco e sui siti web di vendita online. Cosa è emerso?

• I siti web hanno i prezzi medi più alti per kg per tutte le tipologie di formaggi duri, in particolare per Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Montasio;

• la Gdo propone nelle promozioni sui flyer per il banco prezzi, con l’eccezione dell’Emmenthal, inferiori del 20-25% per tutte le altre tipologie di formaggi duri take away;

• il Grana Padano offerto in promozione al banco costa 11,66 euro al kg, rispetto all’offerta take away; questo prezzo appare di poco superiore a quello proposto in promozione per l’Emmenthal al banco stesso (10,86 euro).

Rispetto a luglio-agosto 2021, nel 2022 i prezzi sono decisamente aumentati per tutti e tre i segmenti e per tutte le tipologie di formaggi duri analizzati. Questi incrementi, tuttavia, non sono orizzontali, ma hanno variegate sfaccettature, anche riflesso dell’at tuale complicato periodo economico:

• i prodotti promozionati take away hanno incre mentato in misura maggiore i prezzi (20% con picchi di incrementi superiori al 30% per il Pecorino e il Montasio take away);

• più contenuti gli aumenti (12% medio) dei formaggi duri sui flyer per il banco o venduti nel web.

In questi due ambiti, si segnalano comunque interessanti variazioni:

• sostanziale stabilità dei prezzi del Pecorino rispet to al periodo luglio-agosto 2021;

• incrementi dei prezzi delle poche referenze di Montasio nei siti web (+38%) e al contrario, sugli stessi siti, una riduzione del prezzo del Parmigiano Reggia no (-2,6%);

• sostanziale uniformità (fatta eccezione per il già cita to Pecorino) degli aumenti dei prezzi medi al kg delle promozioni a volantino per tutti i segmenti di formaggi duri da banco (aumenti varianti dal 12,8% al 17,2%).

MERCATI DMM
L’ANDAMENTO DEL MERCATO
FORMAGGI
DI QBERG DM MAGAZINE 75

Intero o porzionato, il formaggio va preservato e valorizzato

La conservazione di formaggi particolarmente delicati, come i Dop e gli Igp, richiede banchi frigoriferi che permettano di impostare le temperature adeguate e di mantenere un tasso di umidità adatto a un perfetto mantenimento del prodotto.

La passione italica per il formaggio è ben nota e in continua evoluzione. Il nostro paese produce quelli che sono indiscutibilmente riconosciuti come i migliori formaggi del mondo: valorizzare il prodotto diventa quasi un obbligo. Se pensiamo invece al suo consu mo, le tendenze continuano a essere interessanti: il formaggio, uno dei comparti trainanti del nostro food, è sempre privilegiato nelle scelte di acquisto degli italiani, che tra l’altro sono tra i maggiori consumatori al mondo (in sesta posizione con 22 kg pro capite).

Secondo Euromonitor International si prevede un aumento dei consumi di formaggi a livello mondiale di oltre il 2% entro cinque anni. Questi i presupposti per considerare il formaggio come uno degli elementi primari di una dieta equilibrata e cibo apprezzato in tutta Europa, a prescindere dalla posizione geogra fica.

Nel Bel Paese i formaggi si conferma no come i prodotti di punta del sistema Dop-Igp nazionale, trainati dai più prestigiosi e conosciuti: il Grana Padano Dop e il Parmi giano Reggiano Dop, per un peso complessi vo sul valore totale della produzione casearia a Denominazione d’Origine del 61,8% (fonte: Nomisma-Agrifood Monitor su dati IsmeaQualivita 2021). A fronte di questi numeri e della consapevolezza di produrre prodotti che devono essere valorizzati e presentati nel migliore dei modi, ci sentiamo in dovere di pensa re a sistemi intelligenti e accattivanti a livello di design per renderli appetibili sia visivamente che organoletticamente.

SOLUZIONI IN VETRINA DMM 76 DM MAGAZINE

a quali sono i trend per il futu ro prossimo? Quante sono le possibilità di un aumento nella platea dei consumatori nel settore lattierocaseario? Seguendo le logiche postpandemiche, le nuove abitudini dei consumatori vanno verso la scelta di prodotti salutistici, come formaggi a ridotto contenuto di grassi e di sale, a basso contenuto di lattosio (adatti quindi agli intolleranti), o arricchiti in proteine o probiotici per avere prodotti destinati al settore healthy. I trend di categoria mostrano che una sempre più larga fascia di consumatori, tra cui i più giovani, ricerca formaggi caratterizzati da un ciclo di produzione sostenibile. Questo è il punto determinante da considerare con maggiore attenzione. Viag giando per l’Europa appare evidente l’attenzione sempre maggiore per le produzioni locali e per la capacità di presentare al meglio i prodotti al pubblico. La conservazione di formag gi particolarmente delicati come i Dop e gli Igp richiede banchi frigoriferi che permettano di impostare le temperature adeguate e di mantenere un tasso di umidità adatto a un perfet to mantenimento del prodotto, sia che se ne ponga la forma intera o la porzionatura.

Con lo scopo di valorizzare questi prodotti Epta, gruppo multinazionale specializza to nella refrigerazione commerciale, propone le vetrine frigorifere della linea Velvet, parte della famiglia OutFit a marchio Costan. Velvet è la soluzione a servizio assistito de dicata al Retail, ideale per valorizzare un’offerta alimentare varia e personalizzata, e in par ticolar modo ricche selezioni di formaggi. Com’è facile immaginare, un formaggio di alta qualità necessita di una visibilità particolare, o meglio, ha bisogno di un'esposizione di alto livello per valorizzare la perfezione della forma. La linea Velvet, grazie alla sua elevata capacità di personalizzazione e una migliorata capacità espositiva che si sviluppa su diversi livelli, è la più indicata per presentare al pubblico un’e sposizione gastronomica di alto livello e dal forte impatto emotivo, valorizzata ulteriormente da un’illuminazione che può essere impostata con colorazione specifica per i formaggi.n

Giorgio De Ponti, product strategy manager Epta

MSOLUZIONI IN VETRINA DMM DM MAGAZINE 77

Italia e Baviera: un intenso rapporto commerciale

Tra le referenze maggiormente richieste spiccano i prodotti lattiero-caseari, seguiti a poca distanza dalle carni e dalle birre regionali.

Il settore agroalimentare bavarese e quello italiano vantano una lunga e proficua in terconnessione testimoniata da numeri interessanti: nel 2021, infatti, questo fitto scambio commerciale ha visto crescere il valore dell’export fino a 1,53 miliardi di euro di prodotti della Baviera introdotti nel nostro Paese. Tra le referenze maggiormente richie ste spiccano i prodotti lattiero-caseari, seguiti a poca distanza dalle carni e dalle birre regionali, particolarmente apprezzati dai consumatori italiani per la capacità di rimanere fedeli alla tradizione nonostante la spinta innovativa che sta interessando sempre di più le imprese locali. Gli elevati standard qualitativi hanno fatto sì che oggi siano 53 le referenze a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciute dall’Unione Europea, tra le più famose la birra Bayerisches Bier IGP, la salsiccia Nürnberger Bratwurst IGP e il formaggio Allgäuer Emmentaler DOP.

Latte, la base del sistema agricolo della Baviera

La produzione di latte e dei suoi derivati vanta una lunga tradizione e sostiene nella sua interezza l’intero sistema agricolo bavarese, contando sull’operato di oltre 27mila im prenditori che allevano complessivamente 1,13 milioni di bovini. Sono circa 7,8 milioni le tonnellate di latte consegnate ai trasformatori lattiero-caseari tedeschi, 55 dei quali sono situati in territorio bavarese e destinati alla realizzazione di formaggi. La materia prima è tutelata da Milch Bayern, l’associazione dei produttori di latte della Baviera che porta avanti una strategia di valorizzazione del prodotto e dei suoi derivati nel nostro Paese:

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ogni referenza è garantita da una serie di controlli e certificazioni, nonché da processi produttivi all’avanguardia. Le esportazioni di latte, latticini e formaggi verso l’Italia valgono 600 milioni di euro. Ciò che contraddistingue la produzione di latticini è la capacità di coniugare le tecniche tradizionali con la modernità, ma anche la grande varietà di referenze che caratterizzano questo comparto, dal burro realizzato con la tecnica della centrifuga della prima panna del latte, lo yogurt cremoso e il quark proveniente dall’acidificazione del latte. Sono molto ricercate, inoltre, la panna bavarese e la panna acida.

I formaggi

La produzione bavarese di for maggi è estremamente vasta e composita e comprende nu merose varietà che spaziano da quelli duri e da taglio, ai semi duri, a pasta molle, freschi a pasta fi lata, fino ad arrivare a referenze più moderne che comprendono gli spalmabili e i fiocchi, senza contare l’importanza della pro duzione di mozzarelle.

La patria della birra

La Germania è la principale produttrice di birra del continente europeo e circa 26 dei 90 milioni di ettolitri realizzati derivano dagli stabilimenti bavaresi: appartengono alla regio ne, infatti, 4mila brand (poco meno del 70% di tutti i marchi tedeschi) per 647 birrerie attive. A detenere il primato è l’Alta Franconia con 167 produttori, seguita dall’Alta Baviera (136), la Svevia (84), il distretto amministrativo dell’Alto Palatinato (74) e la Media Franconia (73).

Da circa 20 anni è in vigore la denominazione “Bayerischer Bier” come indicazione geo grafica protetta nell’Unione Europea, che è utilizzata per indicare esclusivamente la birra proveniente da bollitori bavaresi, in conformità con la legge sulla purezza risalente al 1516: tale legge stabilisce lo standard di riferimento della produzione che deve essere priva di zucchero di canna, barbabietola o zucchero invertito tecnicamente puro. La varietà più diffusa è la birra di frumento che segna una quota del 36% sulla produzione totale, seguita dalla Lager/Hell (25%), dall’export (11%) e dalla Pils (11%).

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Nürnberger Rostbratwurst, una tradizione lunga secoli

Creata per la prima volta nel XIV secolo la Nürnberger Rostbratwurst, l’insaccato speziato che nasce sulle palafitte fluviali, è stata riconosciuta Igp nel 2003, prima nel suo genere a ottenere la certificazione. I macellai della città che affaccia sul fiume Pegnitz sottopo nevano i propri insaccati al vaglio dei mastri controllori che ne mo nitoravano quotidianamente la lavorazione, attenendosi a un rigido disciplinare. Caratteristi ca principale della Nürnberger

Rostbratwurst è la dimensio ne, che varia dai 7 ai 9 centi metri di lunghezza per un peso complessivo di 25 grammi. La Weißwurst, invece, è originaria di Monaco ed è realizzata con carne di vitello o maiale.

Il manzo Igp della Baviera

Il territorio della Baviera è particolarmente idoneo agli allevamenti del manzo il cui tra sporto verso il macello non deve durare più di tre ore, peculiarità che ha garantito alla Bayerisches Rindfleisch la denominazione di Igp. Anche questa attività gode di una lun ghissima tradizione se pur si stia diffondendo sempre di più una spinta innovativa verso la modernità.La produzione avviene nel rispetto del benessere animale ed è finalizzata alla valorizzazione di un’economia sostenibile per tutti i protagonisti della filiera: il bestiame è nutrito con foraggio regionale di pregio ed è allevato in stabulazioni confortevoli o in am bienti che combinano la stalla con lo stato brado.

Terreno fertile per il Silvaner

La produzione vitivinicola è sviluppata prevalentemen te in Franconia, nel nord della Baviera, luoghi in cui le caratteristiche geologiche e le relative condizioni cli matiche favoriscono le coltivazioni. Il vitigno più diffu so è il Silvaner, trapiantato in Franconia nel 1659 dove si è perfettamente adeguato ai terreni del Triassico: i vini di questa regione sono a denominazione control lata dal 1973 e sono passati a denominazione garantita nel gennaio del 2012. In quest’area sono prodotti anche vini mossi, spumanti e vini liquorosi in uve bianche o rosse. Altri vitigni di riferimento sono Müller-Thurgau, Bacchus, Kerner, Riesling e Blauer Spätburgunder (pinot nero).n

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Micro Trend 2022:

cambia la vendita al dettaglio fisica

Più che mai l'attenzione è rivolta alla creazione di un'esperienza cliente in-store speciale, che trae vantaggio dall'uso di nuove tecnologie in combinazione con i dati online e i nuovi servizi.

La vendita al dettaglio fisica sta cambiando perché, con l'aumento dell'e-commerce, è necessario creare nuovi incentivi affinché i clienti possano acquistare di nuovo di più in negozio. Più che mai l'attenzione è rivolta alla creazione di un'esperienza cliente instore speciale, che trae vantaggio dall'uso di nuove tecnologie in combinazione con i dati online e i nuovi servizi. Il percorso del cliente viene ottimizzato per facilitare uno shopping efficace e ricco di esperienza.

aCquisti ibridi

La vendita al dettaglio fisica viene intenzionalmente integrata nel percorso del cliente digitale per combinare i due canali di vendita. I clienti utilizzano il proprio smartphone per ottenere ulteriori informazioni sui prodotti tramite codici QR o AR, per partecipare a concorsi che coinvolgono il negozio e i suoi prodotti o utilizzare i camerini digitali.

esperienza del Cliente 2.0

Le esperienze digitali in negozio assumono una forma individuale e iperlocale per fornire ai clienti informazioni personalizzate e prodotti adeguati all'ambiente. Con il monitorag gio è possibile ottimizzare ulteriormente il targeting dei clienti in negozio e anche all'e sterno del negozio. Anche i carrelli della spesa che fungono da assistente personale o check-out fanno parte dell'esperienza di acquisto phygital.

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mega trend------> SeemleSS commerce

maCro trend----> Hybrid inStore experience

miCro trend-----> SelfridgeS retail (UK)

Cura di sé e CoaChing nei grandi magazzini

La catena di grandi magazzini britannica Selfrid ges ha lanciato un progetto chiamato Superself che offre agli acquirenti opportunità di cura di sé. Il progetto viene implementato insieme alla società di media incentrata sulle donne The Stack World. Superself offre agli acquirenti una serie di servizi legati al benessere e alla cura di sé, che possono anche prenotare online. Questi servizi includono la terapia sessuale e il coaching per aumentare la fiducia in se stessi. Inoltre, Selfridges attira i clien ti nel negozio utilizzando pod che funzionano con VR, profumi, luci e suoni per offrire viaggi psiche delici senza droghe.

mega trend------> SeemleSS commerce

maCro trend----> Hybrid inStore experience

miCro trend-----> niKe Inc. (SoUtH Korea)

nike apre styles store a seoul Nike ha aperto il primo Styles Store nel quartiere Hongdae di Seoul. Oltre agli spazi di vendita al dettaglio, scarpe, top, pile e accessori, c'è anche uno studio di conte nuti disponibile per l'uso da parte di fotografi e clienti per la produzione di contenuti sui social media. Fotografi e clienti possono scansionare i codici QR disponibili per accedere a una gam ma di esperienze AR in connessione con in novazioni di prodotto e installazioni artistiche nel negozio. Il negozio offre anche workshop Nike-By-You ed even ti Snkrs-Lounge per i suoi membri.n

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Marco Zanardi , presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready
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NUOVI FORMATI, cosa ci attende

Viste le pressioni inflazionistiche e le incertezze di scenario - anche per i risvolti della crisi energetica internazionale - è poco probabile che per il prosieguo dell’anno si possano registrare ulteriori significative crescite nell’andamento dei consumi. La partita si potrà pertanto giocare su di un terreno di competizione oriz zontale, i cui risultati e le conseguenze andranno certamente ben oltre il 2022.

Due le chiavi che possono far pensare a un modo proficuo di costruire strategie adatte a persuadere il consumatore a non rivedere al ribasso i suoi livelli di spesa. Con particolare riferimento al settore food, parliamo di private label e di pro mozioni, da declinarsi in diverse modalità ma sempre con l’obiettivo di aumentare la fidelizzazione del consumatore verso il punto vendita (in modo mediato il primo strumento e diretto il secondo). Esistono però degli outsider che hanno inteso, vi ceversa, adottare un interessante modello di every day low price in luogo delle pro mozioni, abbinato a una massiccia presenza di referenze private: è il caso di Tuttigiorni (Gruppo Abbi dei F.lli Ibba) che meriterebbe un approfondimento dedicato.

Insomma, dopo il brain storming imposto all’in dustria di settore dalla pandemia nella seconda par te del 2020 e per buona parte del

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Le insegne mirano a rendere strutturali le innovative chiavi interpretative ereditate dal post pandemia.
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2021, i primi risultati di questa reazione iniziano a vedersi nel 2022 e sempre di più lo saranno nel 2023. Nuove insegne che mirano a rendere strutturali queste chiavi inter pretative. Fra i tanti casi che si possono raccontare, tuttavia, quello che ritengo possa essere uno sviluppo che meglio potrà andare incontro a questa esigenza in modo quantitativamente rilevante e duraturo è quello della ibridazione, adottata sempre più dal Gruppo Selex. Parliamo di una contaminazione dei formati che prende avvio da un movimento a mio avviso irreversibile. Ne è il maggiore esempio l’uptrending del discount e il downtrending del supermercato. Oltre a questa interferenza, gli obiettivi dichiarati da Selex nella sua comunicazione istituzionale sono quelli di intercettare una domanda di spesa digitale, di rafforzare l’immagine di prodotto e di servizio del punto vendita. Una missione di differenziazione rispetto alla concorrenza e di discon tinuità con il passato, molto ambiziosa, ma che lascia intravedere buone speranze di concreta attuazione se è vero che per il 2022 sono previste complessive 95 aperture e 97 ristrutturazioni di punti vendita.

Una presenza da colosso, in Italia, con 3.190 punti vendita sommando le varie in segne di una variegata fattispecie (fra cui Famila, HarDis, Pan, Il Gigante, Sole 365, ecc.) e un fatturato al consumo complessivo di 16,9 miliardi di euro nel 2021, in crescita del 4,3% sul 2020. L’Assemblea dei Soci dichiara prioritario, per il 2022, il fo cus degli investimenti e rinnovo rete di vendita a supporto del potere d’acquisto e stima un fatturato di 17,1 miliardi di euro. A completare il quadro, un significativo in cremento delle marche del distributore.

Strategie di marketing centralizzate rispetto al cliente, ufficio studi a disposizione della rete, piani promozionali personalizzabili, costante formazione e aggiorna mento del personale sono alcuni dei principali strumenti su cui punta Selex per raggiungere gli obiettivi. Tuttavia siamo certi che siano le insegne di Selex e, quindi, gli associati/imprenditori che le detengono e le gestiscono, a rappresentare il perno su cui si incardina questo percorso e il cui risultato molto dipenderà dalla loro capacità di cogliere questi input e promuovere sui territori - anche adattandoli - progetti che rispondano alle aspettative del Gruppo.n

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Alberto Deiana , Project Management and Real Estate Executive Mi.No.Ter.
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L’AI (ching) nel retail. Intelligenza artificiale, predire il futuro e altre applicazioni

Le potenzialità, nella tecnologia, sono tante: facciamo il punto su dove siamo e dove potremmo arrivare.

Due delle tecnologie più affascinanti oggi sono l’intelligenza artificiale (AI, usando l’acronimo inglese) e i blocchi concatenati, termine italiano pressoché inutiliz zato per identificare la blockchain. Quanto sono applicate e applicabili nel mondo del commercio? Evito accuratamente di rispondere alla seconda domanda, ovvero dove sono i limiti futuri. L’innovazione tec nologica non solo li espande facil mente, ma a volte li trasla in conte sti talmente impensabili che ritengo sciocco dire con certezza dove si po trà arrivare. Concentriamoci, invece, su cosa abbiamo oggi e quali sono le potenzialità già presenti o al più die tro l’angolo.

Partiamo dall’AI: dal lontano 1956, data a cui si fa risalire la disci plina, a oggi l’evoluzione è stata con

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tinua e significativa. Malgrado tanti progressi c’è ancora tanta strada da fare per comprendere a fondo gli usi pratici. Se venia mo al mondo del retail attuale, l’intelligenza artificiale viene ri chiesta prevalentemente per al cuni motivi specifici. Innanzitut to, per analizzare i dati (big data) e fornire indicazioni previsionali sulle vendite.

Fino a poco tempo fa ho lavorato con un’azienda che faceva uso di modelli mate matici e algoritmi AI per aiutare i retailer ad avere successo. Per esempio, per un mall negli Emirati Arabi aveva un’applicazione che lavorando sui dati delle carte fedeltà suggeriva delle offerte mirate che hanno aumentato le vendite suoi top spender. Più recentemente il focus si era spostato su come predire con alta accuratezza le vendite della settimana successiva. In Italia un accordo con un primario operatore telefonico permetteva di analizzare i dati del traffico locale di persone, chiaramente anonimizza to, insieme a previsioni del tempo e altre informazioni statistiche. Il risultato? La pro messa di stimare l’andamento del negozio nel breve periodo con una precisione molto accurata. L’azienda ahimè non c’è più, ma la richiesta da parte delle insegne è rimasta immutata.

Predire il futuro, del resto, è un desiderio che esiste dalla notte dei tempi e uno dei maggiori testi classici cinesi è proprio l’I Ching. C’è, però, altro che già oggi alcuni retailer fanno grazie all’AI, come ad esempio modificare l’assortimento. Se finora la Gdo ha seguito offerte, deal speciali e scadenze dei prodotti, ora si pensa anche a stagio nalità e analisi dei comportamenti per allestire gli scaffali, seguendo una strada che il mondo fashion ha intrapreso prima. E anche algoritmi per trovare il prezzo migliore da proporre.

Non è tutto. Con gli stessi principi per cui online posso suggerire dei prodotti in base allo storico di acquisto, oggi qualcuno ha iniziato a portarlo in negozio. Ad esem pio, una libreria offre la possibilità ai clienti di avere idee di acquisto sulla base dei libri favoriti indicati dal cliente in forma anonima. Quali altri applicazioni stanno arrivando? Lo lasciamo predire all’AI stessa? Nel prossimo mese parleremo di blockchain.n

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Paolo Pelloni , Digital Club/Retail DM MAGAZINE 87

uppe e cereali:

i consumatori premiano le scelte green

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Il comparto continua a convincere i consumatori sempre più attratti dalla salubrità degli alimenti e da prodotti realizzati nel rispetto delle norme ambientali.

Il mercato delle zuppe e cereali suscita l’inte resse dei consumatori che continuano a pre stare grande attenzione a un’alimentazione sana ed equilibrata, privilegiando prodotti ad alto contenuto di servizio e salutari, senza rinunciare al gusto. Gli shopper ricercano referenze caratte rizzate da clean e short label e strizzano l’occhio a processi produttivi che rispettino e salvaguardino l’ambiente. «Dall’analisi dei dati NielsenIQ relativi all’anno terminante al 28 agosto 2022 – concorda Andrea Battagliola, direttore generale de La Linea Verde – emerge quanto il 2022 si dimostri un anno positivo per il mercato delle zuppe fresche, che continua a crescere a doppia cifra sfiorando il +20% a progressivo».

Medusa punta su proteine e fibre

«La nuova linea di zuppe di pe sce – illustra Sabrina Pertot, re sponsabile marketing di Medusa – è composta da caciucco alla livornese, due vellutate (piselli con gamberi e ceci e cozze) e da una zuppa rustica di pesce con orzo. Si tratta di piatti po veri di grassi saturi, zucchero e sale, ricchi di proteine e fibre grazie alla componente vegeta le dei legumi e dei cereali. Le ricette sono prive di conservanti e glutammato e sono disponibili in pratiche ciotole microondabi li e riciclabili nella carta, pronte in cinque minuti». Per il 2023 l’azienda intende proseguire su questa strada, optando per refe renze dal sapore più etnico ed esotico, ma è in cantiere un lavo ro di evoluzione del packaging.

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Le aziende seguono i trend di mercato

«Tra le nostre referenze – prosegue Battagliola – la zuppa di lenticchie e cime di rapa lanciata nell’autunno del 2021 ha superato velocemente i 35 punti di di stribuzione e si è posizionata al quinto posto del ranking italiano per rotazioni. La zuppa toscana rimane al primo posto nel ranking a totale Italia, registrando un’ulteriore crescita del 13% nella prima parte del 2022, mentre la vellutata zucca e carote è al secondo posto con un +16% rispetto all’anno precedente». Anche Medusa ha sviluppato novità in assortimento seguendo i gusti dei con sumatori. «Sulla base delle nuove tendenze in auge tra i consumatori – com menta la responsabile marketing Sabrina Pertot – l’azienda ha maturato l’idea di posizionamento che ha condotto allo sviluppo della nuova linea di zuppe di

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pesce. Stando ai dati NielsenIQ in no stro possesso a luglio 2022, infatti, il mercato delle zuppe fresche cresce del 17,4% a valore e del 18,4% a volu me». Inoltre, da anni l’azienda è im pegnata in un progetto che coinvol ge il rinnovo delle confezioni e che prevede la progressiva sostituzione delle vaschette con nuove soluzioni in mono materiale 100% riciclabili e provenienti dalla raccolta differenziata. Laddove possibile saranno re alizzate confezioni in carta.

La Linea Verde: due nuove zuppe per l’autunno

Per l’autunno La Linea Verde prevede due novità nel banco fresco: la Zuppa Ortolana, una referen za storica del marchio rivisitata senza snaturarla in chiave aromatica con l’aggiunta di spezie, e la Fagiolata ispirata alla tradizione contadina e realiz zata con 3 tipi di fagioli, lenticchie rosse e cavolo nero, dalla con sistenza cremosa e con sapore pieno dato dalla spezia tura, con un tocco di paprica Pimenton de la Vera.

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ALCENERO.COM NUOVA ZUPPA CON FAGIOLI BORLOTTI E GRANO SARACENO DALLA RICETTA DI CHEF SIMONE SALVINI NEL FORMATO PER DUE PERSONE DISPONIBILE NEL BANCO FRIGO BIOLOGICA E PREPARATA CON SOLI INGREDIENTI VEGETALI SENZA AMIDI AGGIUNTI, AROMI O ADDENSANTI CON GRANO SARACENO , BIETOLE, PORRI, SEDANO RAPA, PATATE DOLCI E GINEPRO CON OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA DEI SOCI OLIVICOLTORI DI ALCE NERO

Piatti della tradizione, meglio se naturali Anche Pedon segue i trend di mercato e si muove con investimenti costanti in ricerca e sviluppo, per creare prodotti in linea con le esigenze dei consumatori che richiedono cibi sani ma anche buoni e versatili, come nel caso della linea de “I Pronti” che, come dichiara Matteo Merlin, direttore marketing di Pedon «è sicuramente una delle più apprezzate proprio per l’alto contenuto di servizio,

Pedon on air con una nuova campagna

La gamma de “I Pronti” di Pedon è caratterizzata da piatti pronti all’uso, cotti a vapore e senza conservanti. Le referenze sono spinte da una corposa campa gna digital che ha l’obiettivo di implementare l’awareness del brand e la cono scenza dei plus di prodotto. Lo spot pubblicitario sarà veicolato sulle principali piat taforme digital, su siti di attualità e informazione e la divulgazio ne sarà supportata da un’attivi tà di influencer marketing, con 12 talent che racconteranno le modalità d’uso e di preparazione dei prodotti.

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la versatilità nella ricettazione e il gusto appagante.» L’azienda lavo ra all’ampliamento della gamma, affacciandosi al segmento delle zuppe con due nuove referenze a base di fagioli con pasta e di legu mi con cereali: i piatti sono cotti al vapore con ingredienti 100% natu rali, senza glutammato e senza zuccheri aggiunti, sono facili da consumare grazie al packaging mo noporzione da 300 gram mi microondabile e pronti in 2 minuti. La lunga shelf life e la conservazione in dispensa a temperatura ambiente contribuiscono a contrastare lo spreco in cucina. «Nell’ultimo anno il mercato delle zuppe fresche biologiche in Italia ha totalizzato 7 milioni di euro – comu nica Alessandra Merola, responsabile marketing prodotti e mercati di Alce Nero –. Crediamo in que sto segmento anche se il trend è stato ultimamen te negativo sia a valore (-10%) che a volume (-13%), stando ai dati Nielsen Mat (Iper + Super a.t. 3 luglio 2022). Alce Nero conserva il 21% di quota a valore e il 18% a volume, mentre nel complesso il mercato è guidato dalle private label».n

Alce Nero propone una gamma vegetale

Nel segmento delle zuppe fre sche Alce Nero propone una gamma interamente vegetale, realizzata con olio extravergine d’oliva prodotto dai propri soci olivicoltori, a base di ingredienti innovativi come la patata dolce,

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L’aperitivo analcolico conquista gli italiani

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Nuove proposte analcoliche e a bassa gradazione alcolica vivacizzano lo scaffale, incuriosendo un consumatore affezionato al momento dell’aperitivo, che si avvicina sempre di più all’arte della mixology anche tra le mura domestiche.

L’aperitivo rappresenta un momento di svago e convivialità a cui gli italiani non vogliono rinunciare. L’emergenza sanitaria ha sicura mente dato una spinta importante al comparto, che si è evoluto e adattato alle nuove abitudini dei consumatori. Secondo Sanne Wessels, marketing manager di Martini, «l’aperitivo costituisce un vero e proprio rituale per gli italiani, motivo per cui riscontriamo un trend positivo che si manterrà anche per i prossimi anni. Il mercato del fuori casa è ripartito in maniera importante, ma si è consolidato anche il consumo dell’a peritivo a casa, soprattutto grazie alla diffusione di ricette per cocktail sem plici e veloci da realizzare. Un altro dato evidente che abbiamo riscontato è una forte tendenza al consumo di prodotti a bassa gradazione alcolica anche in miscelazione».

spopolano gli aperitivi analColiCi

I consumatori, nonostante il cambio di abitu dini e di stile di vita, hanno dimostrato affezione agli aperitivi, in particolare a quelli analcolici. «In questi ultimi anni – dichiara Chiara Tamaro, senior brand manager di Sanbittèr – le occasioni di con sumo e di socialità sono aumentate, soprattutto in casa, dove la voglia di celebrare la fine della giornata si è fatta largo per regalare un momento di

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svago e stuzzicare la fame prima della cena. Ciò trova conferma nel trend crescente de gli aperitivi analcolici a bevuta più lunga (20 cl), proprio guidato dalla voglia di assapo rare il momento per più tempo godendosi la compagnia». Sono sempre di più, infatti, i player che presidiano questo segmento dal grande potenziale di sviluppo. «Per precisa scelta strategica – afferma Denis Moro, ceo di Fonte Margherita 1845 – siamo presenti nel mercato degli aperitivi solo con proposte analcoliche, racchiuse in bottiglie di vetro. L’attuale trend sembra confermare la nostra scelta di prediligere il consumo “alcoholic free”, a favore di uno stile di vita sano. In Ita lia questo segmento è sicuramente in cre scita, ma è in Europa che si riscontrano i nu meri più significativi».

SCHEDE PRODOTTI

Acqua Minerale San Benedetto/ San Benedetto

Nome prodotto: Aperitivi San Benedetto

Caratteristiche: linea di aperi tivi analcolici da gustare nella comodità di casa, disponibile in quattro gusti – Bitter Rosso, Bitter Bianco, Ginger e Ginger Biondo – nella bot tiglietta in vetro nude look, che rende l’immagine moderna e distintiva.

Cedral Tassoni

Nome prodotto: Tonica Superfine

Tassoni con aroma naturale di cedro Caratteristiche: acqua tonica premium con aroma naturale di cedro. Pura e cristallina, ha un sapore agrumato, con note di erbe aromatiche. Al posto del chinino, che conferisce il tipico retro gusto amaro, è stato preferito l’aroma naturale di quassio, il cui legno contiene la quassina, sostanza dal noto potere amaricante.

Fonte Margherita 1845/ Acqua Azzurra

Nome prodotto: Gin Tonica Zero

Caratteristiche: aperitivo analcolico realizzato solo con acqua minerale delle Piccole Dolomiti e selezionati aromi naturali, proposto nell’originale bottiglia in vetro da 27,5 cl con etichette rivisitate da importanti designer.

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: MD

Per Md, dall’inizio dell’anno, i risultati sono stati soddisfacenti in quasi tutte le categorie del comparto, come spiega la catena distributiva: «Gli analcolici, nonostante la mancanza di pro mozionalità, stanno tenendo, così come i monoporzione. Gli aperitivi pronti stanno, invece, performando bene, in particolare l’Hugo con una crescita di oltre il 20%. Solo gli aperitivi alcolici sono generalmente in parità. Visti i numeri, la categoria è certamente un’interessante opportunità, che Md ha colto lanciando l’aperitivo ufficiale del “Jova Beach Party”: uno spritz cocktail proposto in tre bottiglie in edizione limitata da collezione, pronto da bere, che ha ottenuto un notevole successo sia durante il tour itinerante sia nei nostri punti vendita. In questa categoria crediamo di aver già un assortimento completo e in grado di soddisfare la maggior parte dei nostri clienti; stiamo, quindi, ragionando su nuove opportu nità, come il settore mixology».

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IL PUNTO DI VISTA DELLA

IPER LA GRANDE I

Secondo Iper La grande i, le fasce premium del comparto sono quelle che hanno regi strato i trend migliori: la tendenza per i pros simi anni non sarà quella di bere semplice, ma di bere bene. «La categoria degli alco lici, nel suo complesso, è cresciuta di circa il 20%», dichiara Francesco Portaluri, shop per analyst e category manager liquidi di Iper La grande i. «Gin (+50% anche per effetto di nuovi inserimenti) e whisky (+15%) sono le famiglie con le migliori crescite, gra zie anche al loro utilizzo nella mixology; per osmosi sono cresciute anche le toniche, spe cie quelle premium. Anche il segmento degli aperitivi analcolici ha registrato incrementi importanti (+15%). A livello assortimentale, si riscontra un aumento di cocktail pronti (so prattutto in lattina), l’inserimento di referenze premium nelle famiglie di tendenza e l’in troduzione di toniche premium e bevande aromatizzate. «Come Iper La grande i lavo riamo per avere sui nostri scaffali un’offerta ampia capace di inter cettare tutte le tendenze e di facilitare, allo stesso tempo, il processo di ac quisto dei nostri clienti».

piaCe la sperimentazione homemade La ricerca che i bartender e gli esperti del set tore fanno nell’ambito dei cocktail alcolici e analcolici si riscontra, seppur in maniera meno approfondita, anche tra gli italiani, che amano sperimentare l’arte della mixology tra le mura domestiche. Cresce l’attenzione per ingredienti naturali, più salutari e più piacevoli non solo al gusto, ma anche all’olfatto. «Le bitter e le to niche – dichiara Daniele Andrea Vitali, senior brand manager di Lurisia – rimangono un seg mento in crescita: questo è un segnale di come persista l’abitudine di gustare aperitivi “mixati” in casa con tonica e spirits. I consumatori si dimostrano, inoltre, sempre più orientati verso ingredienti ricercati, che richiamano la natura e che valorizzano al meglio il territorio». L’ape ritivo homemade si fa sempre più raffinato, alla scoperta di gusti e prodotti esclusivi, ideali an

DISTRIBUZIONE:
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che per la mixology. «Tra le tendenze princi pali di questo segmento – afferma Vincenzo Tundo, direttore commerciale e marketing Italia di Acqua Minerale San Benedetto – tro viamo la mixology casalinga, che ha appas sionato molti consumatori che si dedicano alla preparazione dei loro cocktail preferiti, creando così un trend in continua crescita che sta impattando anche su una maggiore richiesta di “premiumness”». Qualità e ricer catezza degli ingredienti sono elementi ri scontrati anche da Simone Masè, direttore generale di Gruppo Lunelli e ceo di Tassoni: «La maggior parte degli aperitivi consumati sono cocktail, anche se oggi i consumatori stanno diventando sempre più esperti e at tenti a cosa consumano e cercano nuovi mix di alta qualità. Per questo la sperimenta zione dei mixologist non si ferma e l’arte di creare cocktail attraverso la miscelazione di alcolici e soft drink risulta l’ambito più viva ce della cultura del bere bene a cui Tassoni si rivolge».n

SCHEDE PRODOTTI

Martini&Rossi/Martini

Nome prodotto: Martini Fiero

Caratteristiche: dalle note agrumate, Martini Fiero è una miscela di pregiati vini bianchi selezionati dal gusto rotondo e fruttato, con leggere note amare. 100% naturale, è perfetto miscelato con la tonica, risultando il drink ideale per l’aperitivo anche a casa.

San Pellegrino/Sanbittèr

Nome prodotto: Sanbittèr

Passion Fruit

Caratteristiche: un aperitivo dal sapore esotico del succo di frutto della passione, che fa assapo rare i tropici con tutto il gusto inequivocabile di Sanbittèr.

Sibil/Lurisia

Nome prodotto: Il Nostro Aperitivo Anal colico con Genziana delle Alpi

Caratteristiche: aperitivo analcolico composto da soli aromi naturali e ideale per un fresco aperitivo all’italiana. La ricetta si caratterizza per la presenza di ingredienti unici del territorio, come la genziana delle Alpi. Anche il colore del prodotto è ottenuto grazie all’uso di estratti di origine vegetale.

IL MOMENTO DELL’APERITIVO SI FA SFIZIOSO

Moltissimi prodotti della gamma refrigerata a marchio La Pizza +1 o dell’offerta ambient Forno Ludovico si prestano al momento dell’aperitivo. «Pizze e focacce – afferma Marco Ni cora, direttore commerciale di La Pizza+1 – sono da sempre tra i protagonisti dell’aperitivo e, negli ultimi anni, anche la pinsa ha trovato un suo ruolo distintivo. Disponibili in piccole porzioni e in tagli sfiziosi, oppure finalizzate con le più disparate farciture e topping, le nostre referenze diventano veri e propri stuzzichini, perché comode da preparare in pochi minuti, versatili e con una durata di più giorni rispetto a un prodotto del panettiere. Le nostre proposte sono perfette sia per le occasioni domestiche sia per i professionisti della ristora zione che, per trovare formati di maggiori dimensioni, si rivolgono ai loro distributori più qualificati per reperire i nostri prodotti. Un noto distributore ci ha chiesto di realiz zare una referenza specifica per questo utilizzo: una vera “Pizza Aperitivo” già completamente cotta e porzionata in comode e piccole porzioni per offrire ai suoi clienti il massimo del servizio».

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su un servizio di assistenza a 360 gradi

Mediante il contratto Full Service, mette a disposizione dei clienti un’ampia rete di centri assistenza presenti in tutta Italia.

Arneg, realtà internazionale specializzata nella progettazio ne, produzione e installazione di attrezzature complete per il settore del retail, offre un servizio di assistenza a 360 gradi, 24 ore su 24, in grado di soddisfare al meglio le esigenze dei retailer. L’azienda, infatti, mediante il contratto Full Service, mette a di sposizione dei clienti un’ampia rete di centri assistenza presenti in tutta Italia. Grazie all’assistenza da remoto, i tecnici Arneg, in caso di bisogno di interventi tempestivi, provvedono a inviare un tecnico convenzionato Arneg per gestire il malfunzionamento.

Davide Zandonà, direttore post-vendita di Arneg.

Compresi anche la telegestione degli allarmi per malfunzionamenti, stampe Haccp in automatico, con invio giornaliero del resoconto delle temperature degli impianti, e il caricamento, nel sito del Ministero, dei dati delle cariche di gas fatte nell’impianto frigorifero. Inoltre, grazie al servizio Monitoraggio H24, il cliente usufruisce di un supporto continuativo di monitoraggio degli allarmi dei punti ven dita e saranno i tecnici Arneg a chiamare il fornitore di assistenza del cliente. Con il servizio di monitoraggio è previsto anche Arneg Anywhere, il servizio end-to-end grazie al quale è possibile accedere a una connessione di rete dati internazionali/ europea/extra Eu tramite l’installazione di un dispositivo direttamente nel banco o nella centrale Arneg. I vantaggi del servizio sono una connessione sicura, protetta e criptata, la possibilità di attivazione e disattivazione automatica e l’assenza di un’infrastruttura It/Ced.

Il servizio Extra Freddo è studiato per offrire assistenza non solo per i banchi frigo, ma per ogni tipo di attrezzatura presente nel negozio, come bilance, affettatrici, forni e attività su parti elettriche. Per quanto riguarda la gestione, è attivo il servizio Arneg Bems Supervisor (dove Bems sta per Building Energy Management System), che si propone di controllare in tempo reale la gestione energetica dei punti vendi ta, in caso sia di ristrutturazione sia di nuova apertura.

Con il servizio di comparazione energetica, invece, Arneg si propone di costruire insieme ai propri clienti una sorta di “negozio ideale” attraverso un evoluto sistema di building automation. Infine, grazie al servizio di consulenza di Arneg, sarà possibile avere il completo controllo sui consumi dei punti vendita. n

TECNOLOGISTICA DMM 104 DM MAGAZINE

Conad investe in una logistica sempre più sostenibile

Fondamentale contributo lo hanno dato anche la centralizzazione e l’ottimizzazione dei propri flussi distributivi, attraverso soluzioni intermodali.

L ’insegna ha dato vita al progetto Conad Logistics, lanciato nel 2020: un innovativo modello, che si basa sul trasporto “franco fabbrica”. I volumi trasportati da Conad Logistics nel 2021 sono aumentati significativamente (+98%) rispetto al 2020 anche a fronte dell’inclusione di nuovi fornitori nel corso del 2021, comportando una maggiore ottimizzazione delle ore di impiego degli autisti e dei mezzi, oltre al beneficio di un mi nore impatto ambientale.

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Un altro punto importante è stato l’efficientamento della flotta con mezzi più moderni, come classe Euro 6 e mezzi Lng (gas naturale liquido), che hanno percorso circa il 3% di km in più rispetto all’anno precedente, registrando un impatto positivo sia in termini di emissioni di Co2eq che di particolato (PMx). Inoltre, un fondamentale contributo lo ha dato anche la centralizzazione e l’ottimizzazione dei propri flussi di stributivi, attraverso soluzioni intermodali con scelta di mezzi alternativi al trasporto su gomma soprattutto per le lunghe distanze. «L’efficacia di questa innovativa gestione dei trasporti è dimostrata dal fatto che nel 2021 siamo riusciti ad aumentare del 9% le tonnellate di merci movimentate dal nostro sistema, incrementando invece del solo 3% le relative emissioni», afferma Andrea Mantelli, direttore supply chain di Conad. «Noi di Conad, tuttavia, pensiamo che la sostenibilità legata alla logistica non sia solamente ambientale, ma che necessariamente debba essere rivolta anche al benessere degli ope ratori che vi operano e a una maggiore efficienza economica del comparto. Per questo sentiamo il dovere, come prima insegna italiana nella Gdo, di individuare delle nuove aree di miglioramento e di intervento al fine di rendere ancora più sostenibile il nostro sistema di logistica».n

TECNOLOGISTICA DMM
DM MAGAZINE 105

Cerere e Pdp fondano la terza catena italiana di petshopEsselunga entra nella supercentrale Epic Partners

Anche Esselunga, con i suoi 8,6 miliardi di euro di ricavi, fa il proprio ingresso nella centrale di acquisto internazionale Epic Partners, alla quale ha aderito anche il gruppo cooperativo francese Sistème U (23 miliardi di euro di fatturato e 1.568 punti vendita). Il primo socio italiano affianca gli altri membri: la tede sca Edeka, la svizzera Migros, la polacca Biedronka, Jerónimo Martins (Portogallo), Ica (Svezia), Magnit (Russia) e il supermercato online internazionale Picnic (Olanda).

Cerere, in joint venture con Pdp, acquisisce 34 petshop da Maxi zoo Italia e 27 da Agrifarma: con questa operazione nasce la terza catena nazionale di pet shop - dopo Arcaplanet e L’isola dei tesoricon 79 punti vendita. L’acquisizione riguarda, in dettaglio, 34 Maxi zoo e 27 Arcaplanet, che si ag giungono ai 18 a marchio Petmark di proprietà di Pdp tutti pienamente operativi e localizzati nel Nord Italia, con una previsione, già per il 2022, di oltre 65 milioni di euro di ricavi su base annua.

Carrefour crea Eureka, la propria centrale di acquisto

Si chiamerà Eureka la nuova centrale di acquisto che Carrefour si prepara a varare, per gestire le negozia zioni commerciali nei suoi 6 maggiori mercati europei: Francia, Spagna, Italia, Belgio, Romania e Polonia. La nuova organizzazione avrà sede a Madrid e diventerà operativa all’inizio del 2023. Eureka avrà il compito di trattare solo con l’industria di marca e con le multina zionali, operando sui contratti internazionali, mentre le Pmi continueranno a rapportarsi direttamente con le filiali nazionali.

Da Botter, Mondelvino e Clessidra nasce

Argea, polo del vino italiano

Si chiama Argea ed è il nuovo polo del vino italia no, nato per affrontare la sfida del mercato globa le e portare il nostro prodotto nel mondo, nel ri spetto dei più alti standard di qualità e sostenibi lità. Fondatori sono Botter e Mondodelvino (famiglia Martini), con la regia di Clessidra, che ne detiene la maggioranza. In cifre, la newco ha 6 sedi pro duttive in 4 regioni, ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021, un piano di investimenti intorno ai 50 milioni ed esportazioni in 85 Paesi, per il 95% del fatturato.

NEWS DMM 106 DM MAGAZINE

RITTER SPORT ITALIA PUNTA SU TRACCIABILITÀ E NEUTRALITÀ CARBONICA

A 110 anni dalla sua nascita, Ritter Sport porta avanti una serie di obiettivi a medio e lungo termine che prevedono la tracciabilità dell’intera filiera del cacao, il raggiungimento della neutralità carbonica e l’incre mento del fatturato, superando i 500 milioni dello scor so anno. Ne abbiamo parlato con Thomas Straub, amministratore delegato di Ritter Sport Italia.

FRANTONIO BONAMINI: AL FIANCO DELLE UNIVERSITÀ DI PADOVA E VERONA PER LA SOSTENIBILITÀ

Frantoio Bonamini nasce nel 1965 in Val d’Illasi nell’est veronese, dove è diffusa la coltivazione di due uliveti in particolare, il Grignano e il Favarol: è proprio da queste varietà che nasce il Veneto Valpolicella Dop, un olio che ha permesso all’azienda di ottenere diversi riconosci menti, sia a livello nazionale che internazionale. Sabrina Bonamini ci ha illustrato tutte le iniziative messe in atto dal Frantoio sul fronte della sostenibilità.

LAVIOLA (PRINCES INDUSTRIE ALIMENTARI): GLI IMPATTI DEL CARO ENERGIA SULL’AGROALIMENTARE

Con Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Prin ces Industrie Alimentari, abbiamo analizzato l’entità dell’im patto che il caro energia sta avendo sulla filiera del po modoro e, più nello specifico, sull’intero comparto dell’a groalimentare. Molte le contromisure messe in atto dall’a zienda attiva nella trasformazione del pomodoro, che già da diverso tempo ha attivato una serie di misure in grado di alleggerire i costi in un’ottica di sviluppo sostenibile.

RUSSO (ANCC-COOP): “IL 2022, UN ANNO DIFFICILE PER DISTRIBUZIONE E LARGO CONSUMO”

Si è tenuta giovedì 8 settembre la presentazione del “Rap porto Coop 2022 – consumi e stili di vita degli italiani di oggi e domani”. Con Albino Russo, direttore generale di Ancc-Coop, abbiamo analizzato la situazione del largo consumo e della grande distribuzione in un’annata defi nita difficile per l’intero settore.

VIDEO E PODCAST DMM
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