La religione in cronaca di Franco Zadra
Confessa che ti passa... È
raro di questi tempi leggere un articolo sulla confessione, ma qui dove vogliamo parlare anche di benessere e salute ci è parso opportuno affrontare l’argomento, sorvolando sul fatto, ormai sotto gli occhi di tutti, che si tratti ormai di una pratica quasi scomparsa, riservata anche nelle parrocchie a quei gruppetti sempre più esigui di catechesi della seconda elementare e ai loro genitori, nel esasperato tentativo pastorale, fallito da decenni, di farne un momento solenne, titolato con “la prima confessione”, mai assurta ai fasti solenni della prima comunione o della cresima. Pur se di confessio-
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ne dei peccati si dovrebbe trattare in campo religioso e sotto una prospettiva di fede, considerando l’aspetto teologico del sacramento che altro non è se non un incontro con il Signore risorto, ne vogliamo parlare qui solo per un suo aspetto secondario, quello della salute e del benessere, inteso in senso laico, che ne può derivare. Non è questo che può motivare una pratica religiosa, ma ne rappre-
senta comunque un effetto collaterale importante che è andato perduto per la nostra società e che non sappiamo più recuperare. Si pensi solo a quanto benessere ha portato nella vita di Agostino d’Ippona, lo scrivere quel bestseller mondiale intramontabile, conosciuto come Le Confessioni. Un'opera autobiografica in 13 libri, scritta intorno al 400, unanimemente ritenuta tra i massimi capolavori