Fatti e personaggi di Chiara Paoli
“Non c’è storia
del TRENTINO senza il TIROLO”
“N
on c’è storia del Trentino senza il Tirolo”, questo il titolo del libro dell’attivista politica Clara Anna Celestina Marchetto, nata a Pieve Tesino il 9 novembre del 1911, quando la nostra regione era parte integrante dell’impero Austroungarico. Nel 1933 Clara inizia a lavorare come maestra a Roncegno Terme e due anni più tardi si sposa con Giusto Antonio Gubitta, originario di San Stino di Livenza in provincia di Venezia. La coppia si trasferisce a Genova, dove Giusto trova impiego presso l’Ansaldo, mentre Clara continua a fare la maestra. Il 21 dicembre 1940 i due sposi vengono condannati, assieme ad altre 25 persone, con l’accusa di spionaggio,
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dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato di Roma, con la sentenza n. 201. Nello specifico il gruppo avrebbe fatto avere ad agenti speciali francesi, i progetti della corazzata Littorio. Entrambi furono condannati all’ergastolo: Giusto sull’isola di Santo Stefano, mentre Clara viene incarcerata nella sede circondariale femminile di Perugia, dove rimane fino al 19 giugno 1944, data che vede la sua liberazione grazie alle truppe anglo-americane. Clara decide di ritornare in Tesino, dove divenne attivista dell’ASAR, Associazione Studi Autonomistici Regionali, suggerendo dj farla divenire una sezione trentina interna all’SVP, partito autonomista sudtirolese. Grazie a questa fusione nasce il Partito del Popolo Tirolese Trentino, che alle elezioni regionali del 28 novembre 1948, riesce ad incassare il 16,83% dei voti alle urne, per un totale di 33.137 voti. Clara riesce ad ottenere ben 1.149 preferenze, ma non può essere eletta in qualità di Consigliere regionale, a causa della condanna lei del tribunale fascista che pende su di lei ed è ingiustamente causa interdizione politica. Il primo febbraio 1949 viene rimpiazzata da Cornelio Ropelato,
primo dei non eletti. La giovane donna viene attaccata prima e dopo le elezioni, è vittima di molteplici calunnie a mezzo stampa, per cui essa intenta un processo per diffamazione contro Flaminio Piccoli, la cui prima e unica udienza si svolge l’11 gennaio 1949. Il primo febbraio seguente Clara, non avendo mai fatto domanda di revisione del processo, viene nuovamente arrestata e riportata nel carcere di Perugia dove rimane fino al mese di novembre, quando viene liberata in attesa del riesame. La Marchetto viene condannata al pagamento delle spese per il processo contro Flaminio Piccoli che viene assolto dall’accusa. L’anno seguente Clara se ne va prima a Innsbruck, poi in Tunisia e infine