MI ALLENO PER IMPARARE
�a volare �con �le mie �ali NASCITA DI UN’AMICIZIA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27
Il gatto nero grande e grosso, seduto sul davanzale della finestra, guardava attentamente un bambino. “È un ragazzo fantastico” pensò il gatto. Zorba, il gatto nero grande e grosso, provava affetto per il bambino e non aveva dimenticato che gli doveva la vita. Tutto era capitato il giorno in cui aveva abbandonato la cesta che gli faceva da casa. Zorba voleva assaggiare una di quelle teste di pesce che la gente del mercato dava ai gatti. Zorba abbandonò la cesta, ma non arrivò lontano. Passò davanti a un uccello con un gozzo enorme sotto il becco. All’improvviso Zorba si ritrovò a far capriole in aria e sotto lo aspettava l’uccello con il becco aperto. Piombò nel gozzo. – Fammi uscire! – miagolò disperato. – Accidenti! Ma tu parli! – gracchiò l’uccello. – Fammi uscire o ti graffio! – miagolò minaccioso. – Ho il sospetto che tu sia una rana. Sei una rana? – domandò l’uccello. – Sono un gatto e anche furibondo! Fammi uscire o te ne pentirai! – miagolò. L’uccello finalmente aprì il becco. Il piccolo Zorba saltò a terra. Allora vide il bambino, che teneva l’uccello per il collo e lo scuoteva. – Vieni, gattino. Per poco non finisci nella pancia di questo uccellaccio – disse il bambino, e lo prese in braccio. Così era iniziata quell’amicizia che durava ormai da cinque anni. L. Sepúlveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Salani
104