Capitolo 6 – Il giocare e il gioco
6.2
GIOCO: PRIMO GRANDE EDUCATORE
I
l gioco è un’esperienza che caratterizza l’intera proposta educativa dello scautismo e in Branca L/C è lo spirito che pervade le attività, che vengono perciò presentate tutte sotto forma di gioco. I capi possono sfruttare le potenzialità del gioco come preziosa occasione educativa: alcune delle esperienze importanti da vivere per la comunità di branco e cerchio possono essere veicolate o consolidate dalle modalità o dalla struttura dei giochi. Uno staff proporrà dei giochi sapendo leggere potenzialità, desideri e bisogni dei bambini con la consapevolezza però che ciascuno di loro verrà coinvolto, vivrà e rielaborerà l’esperienza in modo del tutto personale, originale e, per buona parte, indecifrabile, andando oltre quello che può essere il progetto dei capi. Allo stesso modo dovranno essere offerti spazi e tempi di gioco libero, nel quale i bambini possano sperimentare modalità autonome, che siano occasione di accordo sulle regole, di risoluzione dei conflitti: in questo modo il gioco libero diventa anche un’importante opportunità di osservazione per il capo, che può rimanere ai margini o partecipare anch’esso al gioco. Bisogna comunque ricordare che tutte le funzioni del gioco costituiscono il punto di vista dell’adulto; per il bambino non esiste un obiettivo di crescita né, in generale, il gioco è visto come un mezzo: un bambino gioca e basta, è il suo modo naturale di interagire con gli altri, con il mondo e con se stesso. Il gioco, per i bambini, non serve a niente, se non a giocare!
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