Capitolo 8 – Scouting e competenze
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ESPLORARE E TENERE TRACCIA, ESSERE GUIDA PER GLI ALTRI
«P
er il bambino l’esplorazione è un atto costante, un approccio alla vita, un modo di porsi nei confronti del mondo. Guidato dal desiderio di scoprire, conoscere, approfondire, si rivolge al mondo con sguardo attento, curioso e aperto; torna sulle cose, le incontra, si interroga, le lascia in sospeso e le ritrova con nuovi pensieri. [...] Esplorare diventa occasione per adulto e bambino [e per i bambini tra loro] di incontrarsi nell’esperienza, di riconoscersi simili, di condividere scoperte, di apprendere e crescere insieme»2.
Un aspetto irrinunciabile dell’esplorazione è la soddisfazione di poter guidare altri lungo sentieri già percorsi e conosciuti. Il ritorno dall’esplorazione spesso si traduce in un invito nei confronti degli altri bambini a ripercorrere insieme qualcosa che si ritiene importante, particolare, grande: è il desiderio di condividere la meraviglia di fronte a ciò che fa risuonare le corde emotive, la scoperta, quel segreto che ha senso solo se rivelato perché è una bellezza che non può essere trattenuta solo per sé; è il settimo punto nero di Cocci. Strumento privilegiato per dare forma visibile all’esplorazione intesa in questo senso è il quaderno di caccia e di volo, che aiuta i lupetti e le coccinelle a raccontare, rielaborare le esperienze, ma anche a esprimere, in maniera creativa e quindi libera, il cammino di crescita che stanno vivendo in branco e cerchio. È un modo per imparare a organizzare un proprio spazio personale, molto privato, all’interno del quale raccontare liberamente
2 M. Guerra, V. Morsenchio, Bambini e adulti esploratori, in «Bambini», Anno 36, n. 6, 2020, pp. 25-56.