Informazione
stesso tipo di licenza con cui sono stati originariamente rilasciati. La nozione di dati aperti appartiene più specificatamente al settore pubblico, si parla di open government data, intesa come informazione, pubblica o no, accessibile e riutilizzabile da chiunque e per qualunque fine. L’uso di questo termine iniziò quando diversi governi (come Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito e Canada) annunciarono l’apertura della loro informazione pubblica'. Gli open data sono un’immensa risorsa ancora in gran parte inutilizzata. Come siamo arrivati a questo punto? Le cause possono essere ricercate, in primis nel Web 2.0, nato nel 2004 il quale ha fatto si che qualsiasi tipo di utente potesse accedervi, pubblicando contenuti “user add value” (valore aggiunto all’utente), e nell’invenzione degli smartphone e degli altri dispositivi mobili, che hanno reso ciascuno di noi capace di produrre una miriade di dati in un solo minuto.
2.4 I dati I dati sono il prodotto della scoperta, della ricerca, della raccolta e della creazione, a volte possono anche apparire noiosi poiché non sono un messaggio completo, sono quindi la materia prima che usiamo per costruire le nostre comunicazioni e non sono destinati ai consumatori poiché quasi incomprensibili senza un mezzo con il quali “tradurli”. Inondiamo continuamente il nostro pubblico di dati, piuttosto che di informazioni, il quale cerca di risolvere e dare un senso ad essi. Dei dati per avere valore informativo, devono essere organizzati, trasformati, presentati in un modo che gli dia significato. L’informazione rende i dati qualcosa di interessante per il pubblico, per passare da un semplice elenco di numeri ad una comunicazione vera e propria bisogna dunque: 8
Simone Aliprandi, Il fenomeno open data, Ledizioni, 2017.
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