La rappresentazione visiva dell'informazione.

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Information design

3.8 Le teorie di Bertin Negli anni 60 Bertin20 definí gli elementi fondamentali di ogni rappresentazione visiva, descrivendo come “il mezzo visivo risolvere problemi logici”. Inoltre esplorò i vantaggi e gli svantaggi riguardo l’uso di vari attributi visivi per la codifica dei dati. Tutte le visualizzazioni dei dati hanno una cosa in comune: codificano graficamente i valori dei dati, utilizzando gli attributi di base della percezione visiva, quando guardiamo qualcosa l’immagine che si crea nella nostra mente è costituita da un insieme di attributi di base. Questi attributi sono chiamati attributi preattivi della percezione visiva , poiché vengono elaborati nella corteccia visiva del cervello in modo preattivo. Già all’epoca, secondo Bertin, tutta l’informazione era elaborata attraverso un processo preattentivo e veniva filtrata dal sistema percettivo in base a ciò che riteneva essere più importante, alcuni stimoli potevano assumere una maggiore priorità rispetto ad altri. Il processo preattentivo è generato da questi stimoli che agiscono direttamente a livello retinico all’interno dell’occhio. La conoscenza e lo studio della fisionomia dell’occhio e del cervello ci ha portati a mettere in pratica una progettazione compatibile con l’occhio, ovvero che si interfacci al sistema di percezione ottica, sfruttando il modo in cui il sistema visivo occhio-cervello è costituito. «Per la rappresentazione quantitativa abbiamo a disposizione un set ristretto di oggetti semplici che codificano i valori usando la posizione bidimensionale, la lunghezza o l’area». Punti rappresentano i valori in base alla loro posizione bidimensionale in relazione a una scala quantitativa. Linee rappresentano una serie di valori, relativi a una scala quantitativa. Rettangoli barre, riquadri, variano soltanto in lunghezza e 20 Bertin fu un cartografo francese che nel 1967 scrisse un’opera che definisce quali sono gli elementi di base di ogni rappresentazione grafica, Sémiologie Graphique.

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Inizio grafica moderna

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Età dell’oro delle mappe statistiche

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Nuove forme grafiche

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Rivoluzione scientifica

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Le origini

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4.6 Bellezza

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Per non sbagliare

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pages 76-79

4.7 Ispirazione

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Sensibilizzazione dei dati e responsabilità

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4.4 Attendibilità e Chiarezza

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4.2 I principi

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4.3 La ruota della visualizzazione di Alberto Cairo

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page 63

3.11 Why a diagram is (sometimes) worth ten thousand words

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3.8 Le teorie di Bertin

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3.10 Cleveland e McGill

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3.6 Elaborazione top-down bottom-up

1min
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4.1 Edward Tufte

1min
page 55

3.9 Principi di Few

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3.5 Stephen Few e i limiti della memoria di lavoro

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3.2 Principi di percezione

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pages 34-35

2.6 Nathan Shedroff e la comprensione dei dati

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2.5 Wurman e gli architetti dell’informazione

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2.3 Open Data

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2.1 Big Data

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page 15

3.1 Data Visualization e le Infografiche

5min
pages 24-33

Introduzione

4min
pages 7-14

2.4 I dati

1min
page 17
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