La rappresentazione visiva dell’informazione
Per non sbagliare
19. Rappresentazione di grafico a bolla. La prima bolla rappresenta 80 miliardi di dollari. Quanto rappresenterà la bolla al suo interno? 20. La Repubblica (23/03/2017 pag. 11).
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Di seguito degli esempi che riguardano scelte poco coerenti: I. L’utilizzo di diagrammi a bolle è sempre più frequente, molte volte viene utilizzata per evidenziare delle differenze che in realtà il nostro occhio non percepisce, esso riesce meglio a creare dei confronti e delle relazioni attraverso un grafico a barre. II. I diagrammi a torta son quelli più utilizzati, pur avendo delle evidentissime mancanze. Questi diagrammi esprimono probabilmente meglio di qualunque altra visualizzazione il rapporto tra la parte e l’intero. Il loro limite è la difficoltà di comunicare qualcosa di più specifico. Quando le sezioni sono di dimensione equivalente, può essere difficile capire quale sia la più grande. Per questi motivi si deve fare molta attenzione nell’uso di questa forma grafica. Non usare torte se lo scopo primario è confrontare la dimensione delle sezioni Mettere a confronto due grafici a torta, per il nostro occhio è quasi impossibile confrontare due fette, a volte molto simili, di un grafico a torta. Bisogna inoltre ricordarsi che in un grafico a torta le percentuali delle sezioni devono dare il totale 100, se la somma è diversa, qualcosa non va. Grafici a torta che non rispettano i canoni definiti dalle convenzioni internazionali. In un articolo del Corriere della Sera (27/01/2017 pag. 2) si parla di processi, condanne e ricorsi. Viene utilizzato un grafico a torta per illustrare le percentuali dei vari tipi di reato. Il primo errore consiste nel fatto che la porzione più rilevante, che in questo caso è il 18,1% dovrebbe partire dal centro in alto e andare in senso orario. Il secondo errore: i valori non dovrebbero mai essere più di cinque.