BARCHE - JUNE 2018

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In edicola dal 24 Maggio - June

2018 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento

BOATS

• ASTONDOA 80 Flybridge • AZIMUT ATLANTIS 51 • BÉNÉTEAU GRAN TURISMO 50 SportFly • NUOVA JOLLY PRINCE 38 CC • JEANNEAU SUN ODYSSEY 319

ROSETTI SUPERYACHTS

THE IDEA FACTORY

• ANDREA AGRUSTA

NavalHEAD • VALERIO RIVELLINI • BENETTI SE77ANTASETTE • CUSTOM LINE 106’ • OKEAN YACHTS

COVER

Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

SHIPYARDS

PERSHING 9X STERNDRIVE ENGINES Versus OUTBOARDS

EVENTS

YACHTING IN MILAN ELECTRONICS

• ROLLS-ROYCE

Intelligent Awareness • SmartBoat by Garmin

ANNO//year 25 • N° 6 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,00 € • PTE CONT. 8,00 € • UK 10 £ • E 8,00 € • CH 9,00 Chf • CH CT 8,50 Chf

Giugno//June 2018

Euro 6 Italy only







INDIVIDUALISMO E CAMPANILISMO Siamo sempre all’anno zero per quanto riguarda l’attenzione della nostra classe politica quando si parla di industria nautica. La regione Toscana è in prima fila per non dare risposte adeguate

INDIVIDUALISM AND LOCAL RIVARLY

We are still at year zero when it comes to our political class’s focus on the yachting industry. The Region of Tuscany heads the field in terms of failing to provide an adequate response by Francesco Michienzi

L’individualismo e il personalismo sono la dimensione collettiva della socialità dei tempi moderni. Il socializzare a distanza zero è vissuto come retrogrado e anacronistico. Nell’era della rete, della virtualità, abbiamo perso il piacere di confrontarci, di discutere, di fare gruppo e di unirci. Il tema è delicato, ma se penso che nel giro di un mese ci sono stati tre eventi nautici importanti, Seatec, Yare e Versilia Yachting RendezVous, distribuiti in un territorio che è poco più di un distretto industriale, credo che ci sia qualcosa che non stia funzionando a dovere. Ogni amministrazione pubblica vuole mettere il cappello su un pezzettino di settore senza rendersi conto che forse un poco di sinergia, di visione comune, di ottimizzazione delle risorse produrrebbe effetti molto più efficaci rispetto ad un’idea campanilistica che preserva gli interessi di poche persone. Sempre nel mese di aprile si sono svolti due eventi colossali come il Salone del Mobile e il Vinitaly. Manifestazioni leader a livello mondiale che rappresentano due comparti dell’eccellenza Made in Italy. A parte l’organizzazione perfetta, la cosa più evidente è stata l’attenzione che la politica ha riservato al settore del mobile e a quello del vino. Non ricordo una presenza così forte ad un salone nautico. A parte Silvio Berlusconi,

a metà degli anni Novanta, non si sono visti presidenti del Consiglio al taglio del nastro degli eventi del nostro settore. A Milano e a Verona ci sono andati tutti, compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre a ministri e rappresentanti di tutti i partiti. Siamo d’accordo che in qualche caso la presenza era strumentale, ma l’attenzione che altri comparti hanno rispetto alla nautica è palesemente sproporzionata. Un’attenzione data anche dalla frammentazione degli eventi con il risultato di essere condannati alla totale irrilevanza. Perché non unire le forze per fare stare insieme i tre eventi nautici della Regione Toscana? Il suo presidente e gli assessori allo sviluppo del territorio non dovrebbero farsi qualche domanda? L’industria nautica, soprattutto in Toscana, ha bisogno di obiettivi condivisi, di progetti chiari, di strutture efficienti e di una visione strategica che sembra essere totalmente assente nei suoi amministratori. Viareggio è la capitale mondiale per quanto riguarda la costruzione di navi da diporto, peccato che l’idea di sviluppo del territorio dei cantieri nautici non sia esattamente la stessa dei politici locali. Invece di essere una boutique, dentro e fuori gli opifici industriali, sembra, in alcune parti, un’area degradata di un paese in via di sviluppo.

T Individualism and personalism are the collective dimension of sociality. Socialising in person is seen as backward and anachronistic. In the era of the web and virtual reality, we have lost the pleasure of coming together, discussing, forming groups and uniting. It’s a delicate subject, but when I think that there have been three major yachting events – Seatec, Yare and Versilia Yachting Rendez-Vous – in the space of a month, dotted around an area that is little more than an industrial district, I start to think that something is not working as it should. Public administrations always want to claim credit for a small piece of a sector without realising that perhaps a bit of synergy, shared vision and optimisation of resources would produce much greater effects than a parochial idea that protects the interests of the few. Two colossal events – the Salone del Mobile and Vinitaly – were also held in April. They lead the field on a world level and represent two sectors of Italian excellence. Aside from the perfect organisation, the most evident aspect is the extent to which the political world focuses on furniture and wine. I don’t recall such a strong presence at a yachting show.

With the exception of Silvio Berlusconi in the mid-1990s, no prime ministers have been seen cutting the ribbon at events in our sector. Everyone went to Milan and Verona, including the Italian President Sergio Mattarella, as well as ministers and representatives from all parties. Of course their presence was instrumental in some cases, but there is clearly a disproportionate focus on other sectors compared to yachting. This focus is also affected by the fragmentation of events, condemning them to total irrelevance. Why not join forces to bring Tuscany’s three yachting events together? Shouldn’t the regional president and councillors for local development be asking themselves a few questions? The yachting industry, particularly in Tuscany, needs shared objectives, clear plans, efficient structures and a strategic vision that seems to be totally lacking from those in charge. Viareggio is the world capital of yacht building, so it’s a pity that local politicians do not have the same idea of development as boat yards. Instead of being a boutique, both inside and outside the industrial workshops, some parts of it resemble down-at-heel areas of a developing country. n June-Giugno 2018

BARCHE 5




RUBRICHE//Columns 016

News

032

Avvocato a bordo//Lawyer on Board

044

Boutique

050

Gallery UniVerso

054

Cars Aston Martin Vantage

056

Business Aviation Piaggio Avanti Evo

058

Galley Gourmet Alex Atala

ELECTRONIC 062

SmartBoat by Garmin

066

Rolls-Royce Intelligent Awareness

LA FABBRICA DELLE IDEE//The Idea Factory 074

Andrea Agrusta NavalHEAD

084

Valerio Rivellini

092

Benetti SE77ANTASETTE

100

Custom Line 106’

104

Okean Yachts

T CANTIERI//SHIPYARDS 108

Rosetti Superyachts

114

Azimut Yachts - Yachting in Milan

EVENTI//EVENTS

TEST//Trials and tests 120

Pershing 9X

138

Azimut Atlantis 51

146

Bénéteau Gran Turismo 50 SportFly

154

Nuova Jolly Prince 38 CC

168

Jeanneau Sun Odyssey 319

130

Astondoa 80 Flybridge

ANTEPRIMA//Preview

MOTORI//Engines 160

Sterndrive Engines Versus Outboards

180

Brokerage Section

MERCATO//Trade

8 BARCHE

Giugno-June 2018



BARCHE

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MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

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REGGIANI ARTI GRAFICHE S.r.l. Via Dante Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA) Questo numero è stato chiuso in Redazione il 9 maggio 2018. This issue ended 9th May 2018.

Area Centro Sud Enrico De Gregorio +39 347 1904896 degregorioenrico1@gmail.com CONFINDUSTRIA

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10 BARCHE

Giugno-June 2018

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NEWS

OMAHA BY HEESEN

Varo tecnico per Omaha, primo modello della nuova classe di 50 metri d’acciaio di Heesen. È stato venduto da Chris Collins di Ocean Independence, in stretta collaborazione con Thom Conboy di Heesen Usa. Clifford Denn ha disegnato le linee esterne, mentre Reymond Langton si è occupato degli interni.

OMAHA BY HEESEN

Technical launch for Omaha, the first model of the new 50-meter steel class by Heesen. The project was sold by Chris Collins of Ocean Independence, in close collaboration with Thom Conboy from Heesen USA. Clifford Denn has created the exterior lines, whilst Reymond Langton dealt with the interiors.

L’UPGRADE DI FLIR Flir presenta la versione 3.4 dell’aggiornamento gratuito del sistema software LightHouse 3 di Raymarine. Aggiunta anche l’uscita audio Bluetooth per Axiom e Axiom Pro MFD. Le App LightHouse consentono di integrare il controllo dello stabilizzatore giroscopico Seakeeper e delle comunicazioni satellitari Mazu.

SUPERFLUID by Borromeo & De Silva

Superfluid Stand-up Paddleboard è un surf di ultima generazione che rappresenta il punto di incontro ideale tra ricerca e innovazione, in perfetta sintesi tra estetica e tecnica. SUP, realizzato in collaborazione con Fluid4Engineering, Angeloni Compositi e Carbonovus, è frutto della consolidata esperienza riconosciuta a livello internazionale dello Studio Borromeo & De Silva nel campo dell’automotive e della nautica. www.superfluid.toys

Superfluid Stand-up Paddleboard is a surf of the latest generation, which represents the ideal meeting point between research and innovation, in perfect synthesis between aesthetics and technique. SUP, designed in collaboration with Fluid4Engineering, Angeloni Compositi and Carbonovus, is the result of the consolidated experience internationally recognized by Studio Borromeo & De Silva in the automotive and nautical field.

FLASH

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WALLY 93’ NAHITA

Varato il nuovo cruiser-racer Nahita di Wally. È un superyacht di nuova generazione, veloce e molto confortevole.

WALLY 93’ NAHITA

The new cruiser-racer Nahita by Wally has been launched. It’s a fast and very comfortable new generation superyacht.

16 BARCHE

Giugno-June 2018

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John Braithwaite

Il costruttore inglese andrà in pensione dopo essere stato per 53 anni la figura di riferimento per Sunseeker International e per tutto il mondo nautico.

John Braithwaite

After being the key man of Sunseeker International and the nautical field for 53 years, the English shipbuilder is going to retire.

FLIR UPGRADE Flir presents the 3.4 version, the latest free update to Raymarine’s LightHouse 3. The Bluetooth audio output from Axiom and Axiom Pro MFD has also been added. The LightHouse Apps allow the support for Seakeeper gyrostabilizer control and Mazu satellite communications.



NEWS

1

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West Nautical

Kurt Fraser è il nuovo direttore commerciale di West Nautical. Fraser lascia Camper & Nicholsons International dopo oltre tre anni di lavoro.

West Nautical

Internet superveloce

Un sondaggio ha mostrato che gli armatori chiedono sui loro yacht una connessione internet a banda larga con velocità equivalenti a quella domestica.

Superfast Internet

Kurt Fraser is the new commercial director of West Nautical. After more than three years, Fraser has left Camper & Nicholsons International.

A survey has shown that shipowners ask for a broadband Internet connection on their yachts with a speed equivalent to the domestic one.

FLASH

Van der Valk’s Explorer Il cantiere Van der Valk dei Paesi Bassi ha venduto il terzo esemplare di un motoryacht di 28 metri di lunghezza della linea Explorer. Progettato da Guido de Groot è un motoryacht adatto alle lunghe navigazioni e rappresenta una sintesi tra uno yacht classico e una barca moderna e funzionale. The Dutch yard Van der Valk has sold the third unit of a 28 meter long motoryacht of the Explorer line. Designed by Guido de Groot, this motoryacht is suitable for long cruising and represents the synthesis between a classic yacht and a modern yet functional boat.

BENTLEY MILANO

Presentata la Continental GT e la seconda generazione della GT3 che ha debuttato sul circuito automobilistico di Monza con il Team Bentley M-Sport che difenderà il titolo nella Blancpain GT Series Endurance.

18 BARCHE

Giugno-June 2018

BENTLEY MILANO

The Continental GT and the second generation of the GT3, which made its debut on the Monza circuit with the Bentley M-Sport Team and which will defend the title in the Blancpain GT Series Endurance, have been presented.

LUISE GROUP Ampliata l’offerta di servizi turistici per i superyacht grazie a nuovi uffici a Portofino, Viareggio, Capri e Castellammare di Stabia. Quello della famiglia Luise è un network dell’industria dei superyacht, con oltre 50 società e centinaia di collaboratori, tra aziende dirette ed indotto. LUISE GROUP The range of tourist services for superyachts has been expanded thanks to new offices in Portofino, Viareggio, Capri and Castellammare di Stabia. The Luise family is a network of the superyacht industry, with over 50 companies and hundreds of collaborators, including direct companies and satellite activities.

EVENTO GPY MARINE A LAVAGNA

GPY MARINE EVENT IN LAVAGNA

“Se ami il mare non potrai mancare”. Si tratta del claim con cui Gpy Marine ha accolto tutti i suoi armatori e gli appassionati delle barche a motore del Gruppo Ferretti di cui l’azienda di Maurizio e Giovanni Granai è dealer per la Toscana, la Liguria e il Piemonte. A Lavagna erano a disposizione per test in mare il Pershing 5X e i Ferretti Yachts 450 e 550. Nella foto Maurizio e Giovanni Granai con Antonio Caccioppoli.

“If you love the sea, you can’t miss it”. This is the claim with which Gpy Marine has welcomed all its owners and enthusiasts of the Ferretti Group’s motor boats, of which the company of Maurizio and Giovanni Granai is dealer for Tuscany, Liguria and Piedmont. In Lavagna, the Pershing 5X, the Ferretti Yachts 450 and 550 were available for sea trials. In the picture, Maurizio and Giovanni Granai with Antonio Caccioppoli.

NUMARINE 26XP Numarine ha varato lo scafo numero uno della serie 26XP. Can Yalman ha progettato le linee esterne e il disegno degli interni di questo explorer di 26 metri. L’architettura navale è di Umberto Tagliavini. Caratterizzato da grandi finestre angolari richiama il Dna del modello 32XP varato la scorsa estate.

NUMARINE 26XP Numarine has launched the first hull of the 26XP series. Both the external lines and the interior design of this 26 meter long explorer are by Can Yalman. The naval architecture is by Umberto Tagliavini. Characterized by large angular windows, the hull recalls the DNA of the 32XP model, launched last summer.



NEWS

ITALIAN YACHT STORE

ITALIAN YACHT STORE

Giuseppe Zecchin è il nuovo amministratore delegato di Italian Yacht Store. Una realtà imprenditoriale, con sede principale a Padova, nata dalla stretta collaborazione di Michele Giacometti con i vertici del Gruppo Ferretti di cui è dealer esclusivo per l’Italia di Custom Line e di Ferretti Yachts, Pershing, Itama e Mochi Craft per il Nord Est e il Centro Sud Italia.

Giuseppe Zecchini is the new CEO of Italian Yacht Store. A company, with its headquarters in Padova, founded thanks to the close collaboration between Michele Giacometti and the Ferretti Group top management, of which it is exclusive dealer for Italy of Custom Line, and dealer for the North-East and Central Southern Italy for Ferretti Yachts, Pershing, Itama and Mochi Craft.

FEADSHIP La divisione dedicata al refit di Feadship ha varato Faith dopo una serie di lavori durati tutto l’inverno. La nave ha appena lasciato l’Olanda verso mete più calde. Il suo posto in cantiere è stato preso da Utopia, varata nel 2004, al suo terzo refit da Feadship.

COLUMBUS YACHTS 50S

Palumbo Superyachts ha annunciato la vendita del nuovo motoryacht di 50 metri di Columbus Yachts. Il progetto delle linee esterne e degli interni sono di Luca Dini Design. Il 50S potrà accogliere 11 ospiti in cinque cabine e 11 membri di equipaggio in sette cabine. Lo yacht sarà costruito interamente in alluminio ed avrà una lunghezza di 49,5 metri, un baglio massimo di 9,15 metri e una stazza di 499 GT.

Palumbo Superyachts has announced the sale of a new 50-meter long motor yacht of Columbus Yachts. The project of both external lines and interiors is by Luca Dini Design. The 50S will be able to welcome 11 guests in five cabins and 11 crew members in seven cabins. The yacht will be entirely made of aluminium and it will be 49.5 meters long with a maximum beam of 9.15 m and a gross tonnage of 499 GT.

FEADSHIP After a series of works that lasted all winter, the refit division of Feadship has launched Faith. The ship has just left the Netherlands for warmer destinations. Its place has been taken by Utopia, launched in 2004, the ship is on its third refit with Feadship.

FLASH

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FLYING DAGGER

Il cantiere Rossinavi ha varato a Viareggio la nave da diporto Flying Dagger di 49 metri disegnata da Team For Design di Enrico Gobbi.

FLYING DAGGER

In Viareggio, Rossinavi yard has launched the 49-meter long pleasure ship Flying Dagger designed by Team For Design of Enrico Gobbi.

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Giugno-June 2018

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MARINA DI VARAZZE

Il marina ha ospitato la mostra “Dal legno alla vetroresina, tecniche di costruzione delle imbarcazioni” curata dal maestro d’ascia Rocco Bruzzone.

MARINA DI VARAZZE

The marina hosted the exhibition “From wood to fiberglass, boat building techniques” overseen by the shipwright Rocco Bruzzone.



NEWS

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SEAKEEPER

Madison Industries di Chicago ha acquisito la maggioranza della Seakeeper Inc., specializzata nella costruzione di stabilizzatori giroscopici.

PIRELLI J33

Tecnorib presenta un jet tender marchiato Pirelli realizzato in esclusiva per Azimut Yachts. È il primo della gamma con motore a idrogetto.

PIRELLI J33

SEAKEEPER

Madison Industries from Chicago has acquired the majority share of Seakeeper Inc., specialized in gyrostabilizers manufacturing.

Tecnorib presents a jet tender branded Pirelli, made exclusively for Azimut Yachts. It’s the first of the range with a hydro jet engine.

FLASH

BURGESS Burgess ha riscontrato un grande successo nei saloni americani. In particolare a Palm Beach, dove ha presentato anche Unbridled di 58,2 metri in grado di accogliere comodamente 16 ospiti. La richiesta per questa nave da diporto, costruita da Trinity Yachts nel 2009 e ristrutturata nel 2015, è di 25 milioni di dollari. Burgess achieved great success at the American boat shows. Particularly in Palm Beach, where it displayed even Unbridled, a 58.2-meter long yacht able to comfortably welcome 16 guests. The requested price for this pleasure ship, built in 2009 by Trinity Yachts and refitted in 2015, is of 25 million Dollars.

PARDO 50

Il secondo modello della nuova gamma di barche a motore del Cantiere Del Pardo è stato progettato da Zuccheri Yacht Design in collaborazione con l’ufficio tecnico del cantiere. Lungo 16 metri, con baglio di 4,95 metri, è motorizzato con due Volvo Penta Ips 600, oppure 700 o 800.

22 BARCHE

Giugno-June 2018

PARDO 50

The second unit of the new motor boat range of Cantiere del Pardo, has been designed by Zuccheri Yacht Design together with the shipyard’s technical department. With a length of 16 meters and a beam of 4.95 meters it is powered with two Volvo Penta Ips 600, or 700 or 800.

Il Festival del Mare, ideato e organizzato dall’Università di Genova, ha avuto grande interesse con oltre 50 eventi proposti nell’area di Porto Antico. Si è parlato di rapporto tra l’uomo e la natura e delle nuove possibilità che il mare offre nel campo del lavoro e della ricerca. The Festival del Mare, devised and organized by the University of Genoa, generated a great deal of interest with more than 50 events displayed within Porto Antico and the Galata Sea Museum. Among other things, they spoke about the relationship between man and nature and the new possibilities that the sea offers in the field of work and research.

Jumping International de Monte-Carlo Il Monte-Carlo International Jumping ospita per la tredicesima volta una tappa del Longines Global Champions Tour, dal 28 al 30 giugno. A metà del circuito, i migliori cavalieri e cavalli da salto del pianeta si incontreranno nel Principato per competere su impegnativi percorsi tecnici in una delle arene più piccole del Tour.

Jumping International de Monte-Carlo For the thirteenth time the Monte-Carlo International Jumping hosts a leg of the Longines Global Champions Tour, scheduled from 28th to 30th June. Halfway through the circuit, the best riders and showjumping horses on the planet will meet in the Principality to compete on challenging technical routes in one of the Tour’s smallest arenas.

MARITIMO M59

Il costruttore australiano ha presentato a Palma de Mallorca il nuovo modello M59. Progettato da David Stewart Design è un motoryacht di 18 metri di lunghezza con tre cabine e due bagni. Con due motori Volvo Penta D11 di 725 cavalli ciascuno naviga a 28 nodi di velocità.

MARITIMO M59

In Palma de Mallorca, the Australian builder presented the new M59 model. Designed by David Stewart Design, this motor yacht is 18 meters long and displays three cabins and two bathrooms. Thanks to two Volvo Penta D11 engines of 775 hp each, the hull reaches a speed of 28 knots.



NEWS

LALIQUE TROPHY

Pablo Albuerne, chef del superyacht Tales, ha vinto la competizione culinaria organizzata dallo Yacht Club de Monaco, sotto l’egida del suo centro di formazione La Belle Classe Academy, dedicato ai professionisti del Luxury Yachting. SAS Principe Alberto II era il presidente della giuria.

LALIQUE TROPHY

Pablo Albuerne, chef of the superyacht Tales, has won the culinary competition organized by the Yacht Club de Monaco, under the aegis of his La Belle Classe Academy training center, dedicated to the professionals of Luxury Yachting. HSH Prince Albert II headed the judging panel.

Bahadir Gökçetekin è stato nominato direttore del Karpaz Gate Marina a Cipro Nord. Gökçetekin è un architetto e ingegnere navale con una vasta esperienza nel lavoro nei cantieri nautici. La sua missione è di portare Karpaz Gate Marina Boatyard a essere una delle strutture leader nel Mediterraneo orientale.

MANGUSTA 54 METERS GRANSPORT

FLASH HOEK DESIGN CHASE BOAT

Claasen Shipyards sta costruendo un tender veloce di 23,4 metri di lunghezza destinato a un superyacht a vela progettato da Hoek Design Naval Architects.

HOEK DESIGN CHASE BOAT

Claasen Shipyards is building a 23.4-meter long fast tender for a sail superyacht designed by Hoek Design Naval Architects.

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Giugno-June 2018

Overmarine Group ha varato El Leon disegnato da Alberto Mancini. Maurizio Balducci ha dichiarato: «Nell’automotive la definizione GranSport è sinonimo di prestazioni elevate e comfort ottimale. Questi principi sono stati il punto d’inizio fondamentale per la nascita della nuova linea. Li abbiamo tradotti e applicati al nostro ambiente, dando vita ad un modello che è un autentico connubio di eccellenza tra performance e autonomia».

Overmarine Group has launched El Leon, designed by Alberto Mancini. Maurizio Balducci said: «In the automotive sector the GranSport definition is synonymous with high performance and optimal comfort. These items were the base for the development of the new line. We have turned them and applied them into our field, giving life to a model that is a true union of excellence between performance and autonomy».

Bahadir Gökçetekin has been appointed new Director of the Karpaz Gate Marina in North Cyprus. Gökçetekin is an architect and marine engineer with extensive experience in boatyard work. His aim is to establish the Karpaz Gate Marina Boatyard as one of the leading facilities in the East Mediterranean.









LAWYER ON BOARD

PROFILI GIURIDICI DELLA PROGETTAZIONE LEGAL ISSUES RELATED TO YACHT DESIGN Vediamo quali sono le implicazioni legali quando l’armatore commissiona il progetto del suo yacht direttamente a un designer Let’s take a look at the legal issues, when a ship owner asks a designer to design their yacht by Federico Santini*

N

Nel settore dei superyacht è sempre più frequente che l’armatore commissioni ad un designer di propria scelta la realizzazione del progetto sia architettonico che di ingegneria navale, dello yacht dei suoi sogni e solo dopo aver completato il progetto si rivolga ad un cantiere per la costruzione sulla base del progetto fornito dal designer prescelto. La ragione di tale scelta è evidentemente quella di costruire un progetto esclusivo, che al contempo soddisfi tutti i desideri estetici e funzionali dell’armatore e consenta la realizzazione di un oggetto unico ed irripetibile. È quindi importante comprendere le implicazioni di tipo legale e contrattuale connesse ad una tale scelta dell’armatore. La prima implicazione che l’armatore, nel fare una simile scelta, dovrà considerare attentamente riguarda la responsabilità per eventuali vizi o difetti dello yacht realizzato, che il cantiere costruttore normalmente tenderà a limitare fortemente, specie per ciò che attiene il rispetto di performance di peso, velocità ed autonomia, ma anche di rumore e vibrazioni, quando deve realizzare un progetto fornito dall’armatore. Di regola, il contratto di costruzione limiterà la responsabilità del cantiere ai vizi derivanti da difetti dei materiali e/o dei lavori, escludendola invece per i vizi derivanti da difetti di progettazione che rimarrebbero quindi sull’armatore. Tuttavia se a livello contrattuale è semplice delineare tale confine di responsabilità, non altrettanto lo è nella pratica laddove di tratti di accertare la causa di un difetto e dunque la imputabilità di esso alla costruzione

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ovvero alla progettazione. La seconda implicazione che l’armatore dovrà tenere in considerazione riguarda la responsabilità del rispetto dei tempi di costruzione che il cantiere costruttore normalmente tenderà a limitare escludendola nei casi di ritardo del progettista incaricato dall’armatore nella consegna dei disegni esecutivi. Anche in questo caso, se a livello contrattuale è possibile delimitare i casi di ritardo consentito inserendovi l’ipotesi di ritardo nella progettazione esecutiva, a livello pratico sono frequenti i casi in cui è difficile,

Di regola, il contratto di costruzione limiterà la responsabilità del cantiere ai vizi derivanti da difetti dei materiali e/o dei lavori, escludendola invece per i vizi derivanti da difetti di progettazione che rimarrebbero quindi sull’armatore.

o quanto meno discutibile, stabilire se il ritardo nella consegna dello yacht sia dipeso da ritardo del progettista ovvero da ritardo del cantiere, ad esempio nel realizzare ed approvare i disegni costruttivi finali. In altri termini, la scelta dell’armatore di commissionare l’intero progetto e di appaltare la realizzazione dello stesso ad un cantiere può essere, e spesso è, fonte di contenzioso tra l’armatore ed il cantiere

costruttore. È pur vero che l’armatore potrà rivalersi sia per errori progettuali sia per ritardi nei confronti del progettista, tuttavia da un lato questi tenderà contrattualmente a limitare la propria responsabilità professionale entro limiti assicurabili e d’altro lato offrirà di norma garanzia di solvibilità inferiori rispetto ad un cantiere di megayacht. Per evitare tale rischio è preferibile per l’armatore seguire una strada intermedia, consistente nel commissionare all’architetto solo la fase preliminare della progettazione, consistente nel concept design e/o nel basic design, rinviando la fase della progettazione esecutiva ad un momento successivo alla sottoscrizione del contratto di costruzione e ponendo la stessa a carico del cantiere costruttore. In tal modo l’armatore potrà realizzare un progetto esclusivo senza il rischio di vedere limitata la responsabilità del cantiere costruttore, il quale contrattualmente si impegnerà nei confronti dell’armatore a commissionare la progettazione esecutiva all’architetto/ingegnere navale che ha già realizzato il concept design ed il basic design su richiesta dell’armatore. Il cantiere costruttore resterà l’unico responsabile nei confronti dell’armatore per qualsiasi vizio dello yacht sia esso derivante da difetto di progettazione ovvero da difetto dei materiali o delle lavorazioni, nonché per qualsiasi ritardo nella consegna dello yacht. Nel prossimo numero esamineremo le principali clausole dei contratti di progettazione. More and more often in the superyacht sector, owners want to choose the person to design the architectural and naval engineering project of their dream yacht. Only after the project is ready, they enter in an agreement with a selected yard for the construction of the yacht based on the project supplied by the designer, rather than engaging the yard for both the design and the construction. The reason is clearly that the owners want to prepare an exclusive design that meets all their aesthetic and



LAWYER ON BOARD

Normally the yacht building agreement will limit the builder’s liability to defects caused by faulty materials and/ or works, while excluding any liability for defective design, which would consequently remain on the owner’s side.

L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting.

34 BARCHE

Giugno-June 2018

The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations.

operational requirements, building a unique and unrepeatable superyacht. It is therefore important to understand all of the legal and contractual issues arising out of this choice. The first issue the owner should carefully consider concerns the liability for defects of the yacht. When requested to build a yacht according to a project provided by the owner, the yard will usually push to limit its liability for defects in general, and in particular those related to weight, speed, range, as well as noise and vibration. Normally, the yacht building agreement will limit the builder’s liability to defects due to faulty materials and/or works, while excluding liability caused by design defects, for which the owner would therefore remain responsible. However, although it is relatively easy to assign liability in the yacht building agreement, it can be very difficult in practice to ascertain whether a particular defect in the yacht was caused by design or construction. The second issue worth considering concerns the responsibility for delays in construction and delivery. Builders usually try to limit this by excluding it if the designer is late delivering the executive designs. Here too, the yacht building agreement usually sets out the cases of permissible delay and expressly includes the case of designer’s delay when contracted by the buyer; nonetheless, the parties often disagree about the whether the delay is caused by the designer or the

builder. This is especially true in relation to the preparation and approval of the final design. In other words, the owner’s choice to select their own designer, and ask the yard only to build the yacht, may give rise to disputes between the owner and the builder. Of course, the owner can sue the designer for either defective design or late delivery of the design. However, on one hand, the designer will push to limit their contractual liability to amounts that can be covered by professional insurance, and on the other side, they are likely to be less solvent than a mega yacht shipyard. To avoid this risk, the owner may follow an intermediate solution consisting in engaging the designer only for the preliminary design, known as a concept design and/or basic design, leaving the executive design phase to the builder after the yacht building contract has been signed. This solution allows the owner to build an exclusive design without the risk of limiting the liability of the yard, who will undertake in the yacht building contract to engage the same designer for the executive phase as previously engaged by the owner for the concept/basic design. As a result, the builder will remain solely liable to the owner for any defect of the yacht, due either to defective design and/or to defective material or workmanship, as well as for any delay in delivery of the yacht. The next issue will focus on the main clauses of the yacht design agreement. n











BOUTIQUE

TOP MARQUES AT MONACO Una selezione di prodotti unici visti al salone del lusso di Montecarlo A selection of unique products displayed at the Luxury Show in Montecarlo by Barbara Borgonovo

44 BARCHE

Giugno-June 2018


Steininger Designers

Il designer Martin Steininger ha dichiarato: «In un momento in cui ogni istante è letteralmente pieno di e-mail, appuntamenti e responsabilità, deve esserci un luogo in cui rilassarsi. Uno spazio per la pace e la tranquillità, per la famiglia e gli amici. Steininger Designers crea quegli spazi: linee chiare, materiali sensuali di alta qualità e colori monocromatici, puro design minimalista».

Steininger Designers

Designer Martin Steininger said: «In a time, when every moment is literally stuffed with e-mails, appointments and responsibilities, there needs to be a place to kick back and relax. A space for peace and quiet, for family and friends. Steininger Designers creates those spaces: clear outlines, sensual high-quality materials and monochromatic colours, pure minimalistic design».

CENTURY BY LEELA BLOSSOM L’orologio Century di Leela Blossom si ispira ad un fiore, simbolo di bellezza eterna e incarnazione della seduzione, della femminilità e della fragilità, celebrati sin dagli albori dei tempi da artisti di tutto il mondo. Il nuovo segnatempo fa parte della collezione Master Imperial di Century. CENTURY BY LEELA BLOSSOM Century watch by Leela Blossom is inspired by a flower, symbol of eternal beauty and incarnation of seduction, femininity and fragility, celebrated since the dawn of time by artists from the world over. This new timepiece is a part of the Master Imperial collection by Century.

AUDIOVISUAL ART

Si tratta di sistemi audio unici, pezzi di eccezionale artigianato Made in Italy, costruiti con materiali pregiati, design innovativo che offrono un suono puro. Con i sistemi di Audiovisual Art la musica è qualcosa di più di un’esperienza uditiva e di intrattenimento di qualità eccezionale.

AUDIOVISUAL ART

These are unique audio systems, pieces of exceptional Made in Italy craftsmanship, built with fine materials and innovative design to offer pure sound. Thanks to Audiovisual Art systems, music is more than an auditory and entertainment experience of exceptional quality.

June-Giugno 2018

BARCHE 45


BOUTIQUE

BRUNO ACAMPORA PROFUMI

L’azienda, che produce essenze rare dal 1976, ha presentato Courser Cuoio, caratterizzato da accordi fioriti e talcati di violetta. Il cedro, unito ai tocchi caldi e tabaccati del mate rende più soffice e armonioso il carattere maschile del cuoio. Un profumo dalla forte personalità, sofisticato ed elegante, di grande attualità. www.brunoacampora.com

BRUNO ACAMPORA PERFUMES

The company, which has produced rare fragrances since 1976, has presented Courser Cuoio, characterized by floral notes and powdered violet. Cedarwood combined with Matè and tobacco, makes the male character of leather softer and more graceful. A fragrance with a strong personality, sophisticated and elegant, very timely.

ROYAL PARIS L’artista francese Jean-Luc Rieutort ha ricreato questa macchina da caffè sui disegni delle corti europee del 1800. Royal Coffee Maker, realizzata a mano in oro 24 carati o argento, è prodotta in soli otto esemplari ogni mese. ROYAL PARIS Developing this coffee machine, the French artist Jean-Luc Rieutort has been inspired by the European courts of the 1800’s. Royal Cofee Maker is handcrafted in 24-carat gold or silver and only eight units are produced each month.

BOUTSEN DESIGN

Boutsen Design, con sede a Monaco, ha partecipato a Top Marques 2018 con numerose proposte e soluzioni di arredamento d’interni raffinate. Grazie alle sue conoscenze specialistiche acquisite attraverso l’esperienza di esecuzioni impeccabili, tra le quali velivoli VVIP, yacht e decorazioni residenziali, è in grado di realizzare progetti totalmente personalizzati.

BOUTSEN DESIGN

Boutsen Design, with its headquarters in Monaco, attended the Top Marques 2018 with numerous refined interior decorating solutions. Thanks to its knowledge gained through the experience of flawless executions, among which VVIP aircraft, yachts and residential decoration, the company is able to achieve tailor-made projects. 46 BARCHE

Giugno-June 2018



BOUTIQUE

ZENVO TSR-S Il costruttore danese di hypercar Zenvo ha presentato la TSR-S. Caratterizzata da un’innovativa ala posteriore, utilizza una versione più potente del motore da corsa V8 ad alte prestazioni da 5,8 litri sovralimentato sviluppato da Zenvo di 1177 bhp a 8.500 giri/min con una coppia di oltre 1100 Nm. Accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e da 0-200 km/h in soli 6,8 secondi. www.zenvoautomotive.com

ZENVO TSR-S The Danish manufacturer specialized in hypercars has presented the TSR-S. Characterized by an innovative new rear wing, the TSR-S uses a more powerful version of Zenvo’s in-house developed twin supercharged 5.8- litre V8 high revving racing engine, now producing 1177bhp at 8,500 RPM and torque of more than 1100Nm. The acceleration time span is of 6.8 seconds from an initial speed of 0 km/h to a final speed of 200 km/h.

GIOIELLI CURRADO I gioielli disegnati da Currado sono realizzati a Valenza da esperti artigiani orafi e incassatori. L’idea che guida la maison è quella di fondere l’eleganza e il lusso dei gioielli più preziosi con la forza creativa di un design unico e personale. www.curradogioiellerie.it CURRADO JEWELS The jewels designed by Currado are made in Valenza by expert goldsmiths and stone setters. The idea that drives the fashion house is to blend the elegance and luxury of the most precious jewels with the creative force of a unique and personal design.

HERMES SPEEDSTER Costruita in Olanda è una barca retrò in stile classico ispirata alla Porsche 356 del 1959 e influenzata dai runabout degli anni ‘30. Le linee curve naturali e l’assenza di qualsiasi linea retta, dona un carattere unico al design. Con una propulsione a idrogetto di 155 cavalli ha una velocità massima di 45 nodi. www.thehermesspeedster.com

HERMES SPEEDSTER

Built in Holland, this is a classic styled retro boat inspired by the Porsche 356 from 1959 and influenced by the runabout boats of the 30s’. The natural curved lines and the absence of any straight lines, offers a unique character to the design. Thanks to a hydro jet propulsion of 155 hp the maximum speed is of 45 knots. 48 BARCHE

Giugno-June 2018



GALLERY Le sculture e le installazioni polimorfe, sono composte da un fitto reticolato di elementi modulari esagonali di legno di tiglio, betulla, caucciù, samba, grafene oppure in metallo. The polymorphic sculptures and installations consist of a dense mesh of hexagonal elements in lime, birch, rubber and sambar wood or metal.

UniVerso

Fino al 28 giugno alla galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia sarà visibile la mostra personale dedicata all’artista toscano Sandro Del Pistoia The solo show of Tuscan artist Sandro Del Pistoia can be viewed at the Colossi Arte Contemporanea gallery in Brescia until 28th June by Rebecca Gentilini

La galleria Colossi Arte Contemporanea presenta la mostra personale di Sandro Del Pistoia, artista nato a Viareggio nel 1975, che con le sue sculture e le sue installazioni polimorfe, composte da un fitto reticolato di elementi modulari esagonali di legno di tiglio, betulla, caucciù e samba, oppure in metallo, collegati con lacci in pelle o giunti plastici di nuovissima concezione, ripropone, espandendola e contraendola all’infinito, la struttura pluricellulare dei tessuti degli organismi viventi, il perpetuarsi del ciclo della vita e della morte. Le sue sculture si estendono verso l’esterno con rigonfiamenti che ricordano il firmamento celeste, immaginarie costellazioni dove le stelle sono rappresentate dai nodi che collegano i suoi filamenti di legno o metallo: da qui il titolo UniVerso, nella sua accezione di un’entità che ingloba il tutto, dal latino “universus”,”tutto intero”, composto di unus,“uno”, e versus, participio passato di vertere “volgere”, propriamente “volto tutt’intero nella stessa 50 BARCHE

Giugno-June 2018

direzione”, in un’infinita globalità. La trama a maglie esagonali, che si estende come una volta celeste, caratterizza anche le grandi sculture in metallo, come quelle esposte a Shanghai, a Basilea, in occasione del circuito di eventi che ruota intorno alla rassegna Art Basel, all’Hotel Principe di Forte Dei Marmi e nel sito archeologico etrusco di Roselle, Grosseto, in occasione della mostra Forever Never Comes, al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma (Gr). Anche a Brescia, in occasione della mostra, è stata presentata la monumentale scultura in ferro saldato Contro Nulla, Oltre Tutto (Against Anything, Beyond Everything), dalle forme di ispirazione organica, posta nella piazzetta di Corsia del Gambero, proprio di fronte al nuovo spazio espositivo della galleria Colossi, situato al civico 16. Questo modulo strutturale primario di forma esagonale, che caratterizza molte delle opere dell’artista toscano, deriva dallo studio del grafene che, sulla scala atomica, appare come un reticolo a nido d’ape



GALLERY

costituito dagli atomi di carbonio. La serie di bassorilievi Grafemi, fa fuoriuscire da uno sfondo monocromo la trama tridimensionale caratteristica della poetica dell’artista che si dilata verso l’esterno, ricordandoci come siano dinamiche, dal punto di vista plastico, le sue strutture composte da una rete di esagoni concatenati. Un dinamismo che si esprime anche nel rigonfiamento degli involucri in plastica, come palloncini, delle performance Air Dream.

The Colossi Arte Contemporanea gallery presents the solo show of Sandro Del Pistoia, an artist born in 1975 in Viareggio, whose work features polymorphic sculptures and installations composed of a dense mesh of hexagonal elements in lime, birch, rubber and sambar wood or metal, connected by leather laces or state-of-the-art plastic joints. With these the artist reinterprets the multicellular structure of living tissue, expanding and

Antonella e Daniele Colossi sono i promotori di UniVerso, mostra personale di SANDRO DEL PISTOIA. Antonella and Daniele Colossi are the supporters of UniVerso, the solo show by SANDRO DEL PISTOIA.

contracting it to the nth degree, to comment on the perpetual cycle of life and death. His sculptures extend outwards with swellings reminiscent of the celestial firmament in imaginary constellations whose stars are represented by the nodes that connect his leather or metal filaments: hence the exhibition title UniVerso, understood as an entity that encompasses all, from the Latin “universus” all whole, a compound of unus - one - and versus - the past participle of vertere - direct - thus “all heading in the same direction”, in an endless globality. This hexagonal mesh, which extends like the night sky, also characterises his large metal sculptures, such as those displayed in Shanghai, in Basel as part of the series of events connected with the Art Basel fair, at the Hotel Principe in Forte dei Marmi, in the Etruscan archaeological site of Roselle in Grosseto as part of the Forever Never Comes exhibition, and at the Museum of Archaeology and Art of Maremma (GR). To mark the occasion, Brescia also saw the unveiling of the monumental welded iron sculpture Contro Nulla, Oltre Tutto (Against Nothing, Beyond Everything), inspired by organic shapes, which was installed in the square of Corsia del Gambero, right opposite the new Colossi exhibition space at number 16. This basic hexagon-shaped structural module, which characterises much of the Tuscan artist’s work, derives from his study of graphene which, at the atomic level, looks like a honeycomb mesh made up of carbon atoms. The Grafemi series of basreliefs sees the three-dimensional mesh that distinguishes the artist’s poetic style standing out of a monochrome background and expanding outwards, reminding us of the highly dynamic plastic nature of these sculptures made from a mesh of interconnected hexagons. A dynamism that’s also expressed in the inflation of plastic envelopes, like balloons, in his Air Dream performances. n

A fianco, Conservato, 2016, legno, seta e ottone, 40 per 30 per 20 centimetri. In alto, Memento, 2017, legno di sambuca, seta e cera, 200 per 75 per 15 centimetri. At the side: Conservato, 2016, wood, silk and brass, 40 x 30 x 20 centimeters. At the top: Memento, 2017, elder wood, silk and wax, 200 x 75 x 15 centimeters.

52 BARCHE

Giugno-June 2018



CARS

ASTON MARTIN VANTAGE

È come un giaguaro sull’asfalto il nuovo piccolo e cattivissimo coupé della casa di Gaydon. Profondamente rinnovato nelle linee, ha 510 cavalli e una coppia esagerata The new ferocious little coupé from the Gaydon-based carmaker is like a jaguar on the tarmac. Considerably restyled, the new model boasts 510 hp and exceptional torque by Luca Sordelli Il designer, Marek Reichman, dice che ha la forma di un felino pronto a cacciare. È la nuova Aston Martin Vantage, piccola e cattivissima. Un grande passo in avanti per la casa inglese che da sempre è molto legata alla tradizione. Nuove le linee da giaguaro, nuovi gli interni, nuova buona parte della meccanica. Alla base di tutto

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c’è un V8 biturbo di derivazione Mercedes AMG ampiamente rivisto a Gaydon, di 510 cavalli di potenza e con una coppia “mostruosa” da 685 Nm. Il tutto installato su una vettura alta da terra solo 128 cm, lunga 4,46 metri, e quindi anche più compatta dell’acerrima nemica Porsche 911. Risultato finale? Scatta da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi ed è capace di toccare una velocità massima di 314 km l’ora. Il motore è in posizione anteriore, comunque

dietro l’assale, mentre il cambio ZF a otto marce, con rapporti corti e ravvicinati, è sull’asse posteriore, per un miglior bilanciamento dei pesi che, alla fine, è perfettamente ripartito al 50% tra avanti e dietro. Per cambiare rapporti non esiste più la leva e neanche un selettore sul tunnel centrale, ci sono i paddle, che non seguono il volante, ma sono solidali al piantone. Il prezzo parte da 158.000 Euro. The designer, Marek Reichman, says it has the look of a big cat ready to pounce. This is the new Aston Martin

Per la prima volta, su una Aston Martin, il differenziale è controllato dall’elettronica che gestisce anche lo smorzamento delle sospensioni, mentre per i freni si può scegliere tra i dischi convenzionali e quelli in carboceramica. For the first time in an Aston Martin, the differential is electronically controlled, and also controls the shock absorbers, while brakes can be conventional discs or carbon-ceramic. 54 BARCHE

Giugno-June 2018

Vantage: small and very fierce. It’s a big step forward for the British manufacturer, which has always had strong ties to tradition. New feline lines, new interiors; and a lot of the mechanics are new too. Underlying everything is a V8 twin turbo engine from Mercedes AMG, adapted at Gaydon and giving 510 horsepower and “monstrous” torque of 685 Nm. All installed in a vehicle that’s just 128 cm high and 4.46 meters long: even more compact than the car’s historic rival, the Porsche 911. The end result? 0 to 100 km/h in 3.5 seconds and a maximum speed of 314 km/h. The engine is at the front, albeit behind the axle, while the ZF eightspeed transmission with short, close-together gears, is mounted on the rear axle for improved distribution of weight, which is perfectly divided 50-50 between front and rear. The gear-change stick has gone, and there’s no central tunnel selector either; there are paddles which don’t move with the steering wheel but are built into the column. Prices start at 158,000 euros. n



BUSINESS AVIATION

PIAGGIO AVANTI EVO

Questo velivolo è il più veloce turboelica al mondo e l’unico apparecchio per l’aviazione d’affari progettato e costruito completamente in Italia This aircraft is the world’s fastest turboprop and the only business aircraft entirely designed and built in Italy by Francesco Michienzi photo by ©Piaggio Aerospace/Paul Cordwell

L’utilizzo di Business Aircraft aumenta l’efficienza, azzera i tempi di attesa, rende rapidi gli spostamenti e produttivo anche il tempo trascorso a bordo. Avanti EVO

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fonde il meglio dello stile “Made in Italy”, l’attenzione ai dettagli e le performance di un velivolo ad altissimo contenuto tecnologico. L’efficienza di questo velivolo si combina con una cabina spaziosa e confortevole che può diventare un ufficio nei cieli, dotato di connettività

broad band e satellitare, così come un ambiente raffinato ed elegante dove concedersi tempo per il riposo e lo svago. Il velivolo Piaggio Aerospace può accogliere fino a 7 passeggeri oltre a due piloti. Con un range di 3185 Km (1720Nm) l’Avanti EVO è ideale per qualunque destinazione continentale, oltre a essere in grado di raggiungere aeroporti periferici non serviti dai servizi di linea e aeroporti minori grazie alla capacità di atterrare su piste corte e anche semi-preparate.

La velocità massima di questo velivolo è di 745 chilometri orari a una quota di 31 mila piedi. The aircraft’s maximum speed is 745 kilometers an hour at an altitude of 31,000 feet. 56 BARCHE

Giugno-June 2018

The use of aircraft for business travel increases efficiency, eliminates waiting times, allows fast transfers and makes time productive even while on board. The Avanti EVO combines the very best of Made in Italy style with the utmost attention to detail and all the performance of exceptionally advanced aviation technology. The plane’s efficiency is completed by a spacious and comfortable cabin, which can become an office in the sky, equipped with broadband and satellite connectivity, as well as a refined and elegant place to enjoy relaxation and leisure time. The Piaggio Aerospace can accommodate up to seven passengers plus two pilots. With a range of 3185 km (1720 NM), the Avanti EVO is ideal for any European destination; it can also access outlying airports not served by regular airlines, thanks to its ability to land on short runways and semiprepared surfaces. n www.piaggioaerospace.it



GALLEY GOURMET

58 BARCHE

Giugno-June 2018


Alex Atala

Il Dom ha ricevuto nel 2015 due stelle Michelin. L’amore per il suo paese spinge Alex Atala a privilegiare i prodotti brasiliani ai quali applica tecniche altamente professionali In 2015 Dom was awarded two Michelin stars. Love of his country impels Alex Atala to prioritise Brazilian products, which he prepares with advanced professional techniques by Sophia Negri – photo by Ricardo D’Angelo and Rubens Kato

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La gastronomia brasiliana del Dom di Alex Atala è una meravigliosa fucina di creatività. Figlio di oriundi palestinesi ed ex dj, Alex intraprende la carriera di cuoco a 19 anni alla scuola alberghiera di Namur, in Belgio. Le sue radici sono segnate dalla

cultura culinaria francese, le sue doti si sono poi affinate da Jean Pierre Bruneau e Bernard Loiseau all’Hotel de la Côte d’Ora a Saulieu in Francia. Nel 1999 lo chef Alex Atala inaugura a San Paolo il Dom, un ristorante di cucina creativa contemporanea in grado di svelare i sapori e gli ingredienti della cucina brasiliana. Acronimo di Domus Optimus Maximus, il motto dei monaci benedettini e dei loro ottimi cuochi in lode dell’esuberanza del creato, il Dom è una finestra aperta sulla gastronomia del terzo millennio: il multiculturalismo e la biodiversità che bussano finalmente alle porte. In pochi anni, lo chef e la sua nuova iniziativa hanno raggiunto le vette più alte nell’olimpo della gastronomia mondiale. Sia l’approvazione del pubblico che quella della critica hanno portato una fama che ha oltrepassato i confini del Brasile.

Il Dom di Alex Atala è considerato il miglior ristorante brasiliano, l’atmosfera si gioca sul contrasto chiaro/scuro del legno e dei tessuti. Alex Atala’s Dom is considered the best restaurant in Brazil; the decor plays on the dark/light contrast of wood and textiles. June-Giugno 2018

BARCHE 59


GALLEY GOURMET Alex Atala al Dom studia e rivisita la tradizionale cucina brasiliana e usa prodotti del territorio, tra cui anche rarissimi ingredienti provenienti dall’Amazzonia, come il fiore di vaniglia della foresta o il miele di abelha indigena. At Dom, Alex Atala explores and reinterprets traditional Brazilian cooking and uses local products, including very rare ingredients from the Amazon region, such as the flower of the vanilla orchid and honey from native bee species.

Oggi viene servito solo il menu degustazione. Opzioni di sette o dodici portate, sia in versione normale sia in versione vegetale. Questa scelta consente al cliente di assaggiare, in un solo pasto, molti piatti in piccole porzioni. Da citare il piatto Ouriço com formiga amazônica: un cucchiaino di ricci di mare insaporito con delle piccole formiche che sono croccantissime e masticandole si sente un sapore intenso di citronella. I menu non sono fissi, cambiano in base alla stagione dell’anno. Il locale, progettato da José Roberto Moreira do Valle, ha un’atmosfera caratterizzata da colori intensi con toni marrone, nero e beige. Nel 2017, Dom si è classificato al 16° posto tra i “Migliori 50 ristoranti del mondo” ed è l’unico ristorante brasiliano a ricevere due stelle dalla Guida Michelin. 60 BARCHE

Giugno-June 2018

Alex Atala’s Brazilian cuisine at his restaurant Dom is a wonderful hotbed of creativity. The son of Palestinian parents and a former DJ, Alex began his cooking career aged 19 at the Namur hotel school in Belgium. His roots are influenced by French cuisine, and his talent was further honed by Jean Pierre Bruneau and Bernard Loiseau at the Hotel de la Côte d’Ora in Saulieu, France. In 1999 Alex Atala opened the Dom in São Paolo: a restaurant offering creative contemporary cuisine to explore the ingredients and flavours of Brazil. An acronym for Domus Optimus Maximus - the motto of Benedictine monks and their excellent cooks and an homage to creative exuberance - the Dom is a showcase for third-millennium gastronomy: multiculturalism and biodiversity welcomed in at last. In just a few years, the chef and his

project have reached the highest summits of the Olympus of world food. Both public approval and critical acclaim have brought a reputation that goes far beyond Brazilian borders. Today the restaurant serves only tasting menus. A choice of seven or twelve courses, either standard or vegetarian. This format allows diners to taste numerous small portions in a single meal. An example is the Ouriço com formiga amazônica: a spoonful of sea urchin flavoured with tiny ants which are crunchy and have an intense flavour of citronella. Menus are not fixed, and change with the seasons. The restaurant is designed by José Roberto Moreira do Valle, and is decorated in intense shades of brown, black and beige. In 2017 Dom was placed 16th in the “The World’s 50 Best Restaurants”, and it is the only Brazilian restaurant to be awarded two Michelin stars. n



ELECTRONIC

ALLARGARE GLI ORIZZONTI La SmartBoat secondo Garmin, tutti gli strumenti connessi tra di loro verso la rete esterna

BROADEN YOUR HORIZONS The SmartBoat according to Garmin; all the instruments are inter-connected with the external net by Niccolò Volpati

La barca è sempre più smart, fatevene una ragione cultori del carteggio, del sestante e della bussola da rilevamento. Ma cosa significa “smartBoat”? Il convegno sulle tendenze dell’elettronica a bordo organizzato a Milano da Athena ci ha dato la possibilità di parlarne con Andrea D’Amato di Garmin Italia. «Il mondo è sempre più connesso, perché non dovrebbero esserlo gli strumenti di bordo?». La connessione internet è vero che non arriva a centomila miglia dalla costa, ma è innegabile che sono pochi i tratti di mare in cui manca il campo. Se ci riflettiamo, a parte i solitari e i giramondo, noi diportisti normali, navighiamo per la stragrande maggioranza del tempo in tratti di mare

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62 BARCHE

Giugno-June 2018

dove è possibile ricevere segnale da un qualsiasi smarthphone. Chiunque abbia navigato tra la Liguria e la Corsica sa benissimo che il telefono non prende per un breve tratto quando ci si trova a metà della traversata. E la distanza è di circa 90 miglia. Certo, in altre aree, non si è così fortunati. Dipende da dove sono posizionati i ripetitori a terra. E la copertura dei telefoni non è stata realizzata pensando alle esigenze di chi va per mare, ma di chi sta a terra. Nonostante ciò se il ripetitore è vicino alla costa, magari perfino in un punto rialzato, è possibile che arrivi a parecchie miglia di distanza. Quali sono i vantaggi di poter accedere alla rete? «Gli strumenti elettronici di bordo sono sempre più simili agli smartphone o ai tablet proprio perché sfruttano questa opportunità», spiega D’Amato. E non si tratta di una moda. Qualche anno fa, tutte le aziende che producevano hardware o software facevano a gara a realizzare la propria App. Sembrava che senza il controllo remoto sul telefono, non si potesse navigare. Non era così e spesso queste App rappresentavano più un giochino per armatori che non uno strumento di reale utilità. Oggi le cose sono cambiate. Le App sono davvero pensate per ampliare le funzioni di uno strumento elettronico di bordo. Per questo Garmin ha acquisito nel maggio scorso

una società americana che gli ha permesso di sviluppare Active Captain. A cosa serve questa App? Non solo a connettere tutti gli strumenti che si trovano a bordo e a controllarli da remoto, ma anche a connettersi con tutto il mondo che si trova in internet e quindi fuori dal perimetro della barca. Vuoi acquistare una carta nautica? Lo puoi fare scaricandola da internet e puoi renderla fruibile subito per tutti i plotter che hai a bordo. Vuoi aggiornare una carta così come si fa l’aggiornamento del computer che usate tutti i giorni? Si può fare oggi con Active Captain. Collegandosi alla rete si possono aggiornare i software di tutti gli strumenti installati in barca. E poi ci sono le community. Per scegliere un ristorante o un albergo non vi affidate a Tripadvisor o qualcosa di simile? Lo stesso si può fare oggi per consultare i suggerimenti di una community che in America conta già 250.000 utenti e che si sta espandendo anche in Europa. Active Captain serve anche a questo, cioè a leggere i suggerimenti sui marina, gli ormeggi o i ristoranti migliori nella zona in cui state navigando. Ha anche funzioni di monitoraggio e di controllo. Permette di ricevere indicazioni sulle manutenzioni periodiche o consultare la meteo in tempo reale. Consente, inoltre, di lasciare all’asciutto lo smartphone e visualizzare i messaggi o le mail direttamente sui plotter di bordo. Insomma il telefono o il tablet sono uno strumento aggiunto e la connessione permette di incrementare di molto le funzioni degli strumenti elettronici di bordo. Gli irriducibili si chiederanno: “e quando non c’è campo?” Aspetti. Intanto, se è la sicurezza quella che cercate la trovate con InReach, altra acquisizione di Garmin che ha permesso di sviluppare uno strumento che sfrutta la rete satellitare. Con InReach è possbile il tracking, cioè qualcuno che è rimasto a casa può controllare da un computer in ogni momento dove siete ed è possibile anche inviare e ricevere messaggi di testo. La rete, in questo caso, è quella satellitare, quindi non c’è angolo del pianeta scoperto. Attualmente InReach è un apparecchio che fa vita a sé, ma è possibile che in un prossimo futuro sarà inglobato dai plotter Garmin così anche questa funzione si troverà sugli strumenti di bordo e chissà, magari sarà possibile sfruttare la copertura satellitare quando la normale rete di connessione internet non arriva. Boats are becoming ever more smart, come to terms with that lovers of charts, the sextant and the analogue compass. But what does “SmartBoat” mean? The conference on on-board electronic tendencies, organized at Milan by Athena, offered the possibility of discussing the question with Andrea D’Amato of Garmin Italy. «The world is ever more connected, why should on-board instruments not be so as well?». It is true that internet connections do not extend for ever from the coast, but it is indisputable that there are few tracts at sea where the coverage does not reach. If we think about it, apart from the solo sailors and round the worlders, we normal sailors most of the



ELECTRONIC

Le App sono davvero pensate per ampliare le funzioni di uno strumento elettronico di bordo. The Apps are really well thought out to expand on the functions of an on-board electronic instrument.

time navigate in seas where it is possible to receive signals on any old smartphone. Any person having sailed between Liguria and Corsica knows very well that the ‘phone loses the signal for a brief leg when in the middle of the crossing, and that distance is some 90 miles. Certainly, in other areas, one is not so fortunate. It depends on where the repeaters are positioned on land. And telephone cover was not established taking into consideration those travelling at sea, but rather those who are on land. Notwithstanding, if the repeater is near the coast, possibly at a high point, it is possible that the signal reaches a significant distance. What are the advantages of being able to access the net? «On-board electronic instruments are becoming ever more similar to smartphones or tablets, for the very reason that they exploit this opportunity», explains D’Amato. And this is not just a fashion. Some years ago, all companies producing hardware or software competed to create their own App. It seemed that it was not possible to navigate without telephone remote control. That was not so, and often, these Apps were no more than a plaything for boat owners rather than a really useful instrument. These days, things have changed. The Apps are really well thought 64 BARCHE

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out to expand on the functions of an on-board electronic instrument. For this reason, last May, Garmin acquired an American company which allowed it to develop Active Captain. And what is this App used for? Not just to connect all the onboard instruments and to control them remotely, but also to connect oneself with the world that is the internet, and therefore beyond the boundaries of the boat. Would you like to buy a nautical chart? You can do so, downloading it from the internet and then make it immediately available to all the plotters on board. Do you wish to update a chart just like you would update the computer you use every day? Today, you can do that with Active Captain. The software of all instruments installed on board can be updated by connecting to the net. And then, there are the communities. If you want to find a restaurant or a hotel, don’t you turn to Tripadvisor or something similar? Similarly, these days, you can consult the suggestions of a community that, in America, already totals 250,000 users and which is also expanding in Europe. Active Captain is also useful for this; that is, to read comments on marinas, moorings or the best restaurants in the area you are navigating. It also has a monitoring and control function. It allows for receiving indications on periodic maintenance or for consulting met reports in real time. Furthermore, it also allows you to leave your smartphone in the dry and to see messages or mail directly on the onboard plotter. In other words, the telephone o tablet is an additional instrument, and connection allows for increasing many of the functions of the electronic instruments on board. The die-hards will ask themselves: “and when there is no coverage?” Wait. In the meantime, if safety is your concern, you will find it with InReach, another Garmin acquisition which has allowed for the development of an instrument which uses the satellite network. With InReach, tracking is possible, that is someone at home can check where you are on their computer at any time, and it is also possible to send and receive text messages. The net in this case, is the satellite one, which means that there is no corner of the planet which is not covered. Currently, InReach is a stand-alone instrument, but it is possible that in the near future it will be encompassed within the Garmin plotters, so that also this function will find itself with the on-bard instruments and, who knows, it may be possible to exploit satellite coverage where the normal net does not reach. n



ELECTRONICS

Intelligent Awareness

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ROLLS-ROYCE Intelligent Awareness

Si chiama Rolls-Royce Intelligent Awareness (IA) e crea una panoramica a vista d’uccello di quello che stiamo per incontrare in mare. Sembra fantascienza, ma esiste veramente It’s called Rolls-Royce Intelligent Awareness (IA) and it creates a birds-eye panoramic view of what we are about to come across in the sea. It sounds like science fiction, but it really exists by Luca Sordelli June-Giugno 2018

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ELECTRONICS

È

È il sogno di chi naviga, soprattutto di chi naviga tanto. Approcciare un porto, una rada, magari sconosciuti, oppure in condizioni meteo impegnative, la nebbia su tutte, e potersi sollevare per guardare le cose dall’alto. Come avere al proprio fianco un fedele falco che si alza in volo e ci indica la strada. Certo, in maniera molto meno prosaica a bordo esistono sofisticati chartplotter, carte 3D, termocamere, ecoscandagli che ci ricostruiscono anche il fondale in maniera perfetta... il tempo dei portolani, carte dell’Istituto Idrografico della Marina e del Libro dei Fari e Fanali è molto lontano. Ma questa invenzione

può veramente essere un grande passo in avanti. Di cosa si tratta esattamente? Rolls-Royce Limited ha sviluppato una tecnologia che crea una mappa 3D di un’imbarcazione basata sul Lidar. È un metodo di telerilevamento che utilizza la luce sotto forma di raggio laser pulsato per misurare le distanze. Può essere collegato ai dati Gps per creare ambienti 3D che consentono agli equipaggi di “vedere ciò che l’occhio umano non può”. Un sistema IA Rolls-Royce Intelligent Awareness sarà installato a bordo del Sunflower, un traghetto passeggeri di 165 metri della O.S.K. Lines in Giappone, che opera tra Kobe e Oita nello stretto di Kurushima, fra le acque più affollate al mondo. Le modalità dell’interfaccia con l’utente sono quattro: realtà virtuale (2D e 3D), realtà aumentata e modalità “precisione”. «Il sistema IA fa parte del nostro progressivo sviluppo della nave autonoma – ha spiegato Iiro Lindborg, General Manager, Remote & Autonomous Operations di Rolls-Royce – ma abbiamo deciso di rendere disponibile la tecnologia sin da ora, in quanto offre vantaggi reali anche nell’ambiente marittimo attuale. L’Intelligent Awareness è senza dubbio uno dei più significativi progressi fatti fino ad oggi in termini della sicurezza della navigazione. Fornisce al personale sul ponte di comando una consapevolezza molto più ampia di ciò che circonda la nave».

Control hands over to on-shore Captain, departs Pier 248 Control hands over to on-shore Captain, departs Pier 248

A

Navigates course southbound towards Pier 167 Navigates course southbound towards Pier 167

Departs Pier then conducts a 360 degree Departs Pier then conducts a 360 degree

B

Successfully moors alongside Pier 167 Successfully moors alongside Pier 167

D C

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ROLLS-ROYCE Intelligent Awareness

Il sistema è utilizzabile su qualsiasi nave in cui sia necessaria una migliore consapevolezza ambientale, in particolare durante la navigazione notturna o in condizioni climatiche avverse. The system can be used on any ship in which greater awareness of the surroundings is required, especially during nighttime sailing, or in adverse weather conditions. June-Giugno 2018

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ELECTRONICS

Rolls-Royce sta infatti lavorando da anni alla progettazione e realizzazione di sistemi di navigazione autonoma, ovviamente per il momento applicata ad ambiti commerciali su grosse navi, e il sistema Rolls-Royce Intelligent Awareness è stato presentato durante l’evento Seatrade Cruise Global a Fort Lauderdale: «L’abbiamo lanciato – ha spiegato sempre Iiro Lindborg – durante un evento del settore crocieristico perché vediamo i maggiori benefici dell’IA proprio nel trasporto passeggeri. Man mano che ulteriori sensori e applicazioni vengono aggiunti alla piattaforma, seguiranno altri tipi di navi di alto valore, come le grandi navi portacontainer». Ma non è difficile immaginare, a più lungo respiro, una sua applicazione al mondo del diporto. Rolls-Royce ha quasi 50.000 dipendenti (16.500 sono ingegneri) in 50 nazioni tra cui l’Italia: EMA in provincia di 70 BARCHE

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Avellino, Rolls-Royce Marine e Rolls-Royce Power Systems a Genova, MTU Italia a La Spezia, Trigno Energy, in provincia di Chieti. L’azienda ha una lunga esperienza nel mondo Marine, oltre che aeronautico, civile, militare, power systems (tra cui MTU) e nucleare. Nel 2016 la compagnia ha registrato un fatturato di 13,8 miliardi di sterline e 1,3 in ricerca e sviluppo. Tra i clienti annovera più di 400 compagnie aeree e società di leasing, 160 forze armate, 4.000 clienti navali, di cui 70 marine militari e oltre 5.000 nel settore sistemi di potenza e nucleare. It’s the stuff of dreams for people who sail, especially people who sail a lot: the ability, as you approach a harbour, a mooring, perhaps one you don’t know, or in difficult weather conditions, surrounded by fog – the ability to rise into the air to look down onto the situation from above.

As if you had a trusty hawk, who soars into the sky and shows you the way. Of course, prosaically, boats have sophisticated chart plotters, 3D maps, heat-sensitive cameras and depth finders that build a perfect model of the sea bottom... the time of sailing directions, charts from the Navy Hydrographic Institute and books listing lights and lighthouses is long gone. But this invention can be a significant step forward. What is it exactly? Rolls-Royce Limited has developed a technology which creates a 3D map of a boat based on Lidar. That is a remote sensing technique which uses light in pulsed laser ray form to measure distance. It can be linked to GPS data to create 3D environments which allow the crew to “see what the human eye cannot”. A Rolls-Royce IA Intelligent Awareness system will be fitted on board the Sunflower, a 165-metre passenger ferry run by O.S.K. Lines in Japan,


ROLLS-ROYCE Intelligent Awareness

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L’Intelligent Awareness unisce dati da più fonti per fornire una panoramica completa della situazione esterna della nave.

Intelligent Awareness brings together data from various sources to provide a complete overview of the situation outside the ship.

and which operates between Kobe and Oita in the Kurushima Strait, which has one of the world’s busiest waters. There are four user interface modes: virtual reality (2D e 3D), augmented reality and “precision” mode. «The IA system is part of our progressive development of an autonomous ship», explained Iiro Lindborg, General Manager, Remote & Autonomous Operations at Rolls-Royce, «but we decided to make the technology available right now, since it provides real advantages even in the current maritime situation. Intelligent Awareness is without question one of the most significant moves forward which has been taken thus far in terms of safety when sailing. It gives the bridge personnel much greater awareness of what is around the ship». Rolls-Royce has been working for years on the design and creation of autonomous sailing systems, which for the moment are obviously applied to large ships in the commercial sector, and the Rolls-Royce Intelligent Awareness system was presented during the Seatrade Cruise Global event in Fort Lauderdale: «We launched it», Iiro Lindborg explained further, 72 BARCHE

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«during a cruise sector event because we see the greater benefits of IA precisely in passenger transport. As further sensors and applications are added to the platform, other kinds of higher-value ships will follow, like big container ships». But it is not difficult to imagine it being applied in the longer term to the pleasure boating world. Rolls-Royce has nearly 50,000 employees (16,500 of whom are engineers) in 50 countries including Italy: EMA is in the province of Avellino, Rolls-Royce Marine and Rolls-Royce Power Systems in Genoa, MTU Italia is in La Spezia and Trigno Energy is in the province of Chieti. The company has long-standing experience in the marine world, as well as in the aeronautics, civil engineering, military, power systems (including MTU) and nuclear sectors. In 2016 the company turned over 13.8 billion pounds, and spent 1.3 billion on research and development. Its client list includes over 400 airlines and leasing companies, 160 armed forces, 4,000 maritime groups, of which 70 are navies, and over 5,000 companies in the power and nuclear systems sector. n



THE IDEA FACTORY

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ANDREA AGRUSTA NavalHEAD

Andrea Agrusta NavalHEAD Giovani, emergenti, con le idee molto chiare. Andrea Agrusta guida un team di progettisti che si sta mettendo in luce per l’originalità, la ragione e il sentimento. Parola d’ordine? Innovare Emerging young talents with clear ideas. Andrea Agrusta heads a team of designers that is making a name for itself thanks to its originality, reasoning and passion. Innovation is key by Luca Sordelli photo by Andrea Muscatello

I

Idee molto chiare. Andrea Agrusta mi accoglie nel suo studio nel centro di Trieste e mi sommerge di parole. Anzi, mi accolgono in otto. Tutti giovani, età media 31 anni, arrivano da tutte le regioni d’Italia, anche dalla Croazia. Giovani, con una grande passione e molto agguerriti. Il loro ambito di progettazione spazia dai grandi yacht come i nuovi Ilumen di Dominator che hanno stupito tutti nelle ultime stagioni, passando da barche, anche a vela, di taglie decisamente minori, sconfinando poi nell’ambito dei piccoli sottomarini e delle house boat. La prima parola per descrivere

NavalHEAD? Innovazione, mi dice Andrea. «È il concetto intorno al quale organizziamo tutto il nostro lavoro. Ma non si tratta solo di voler essere “avanti” con i nostri progetti, le nostre linee, forme o soluzioni tecniche. Ma anche come approccio, metodologia di lavoro». Andrea ha fondato NavalHEAD nel 2010 e intorno a lui si sente una bella atmosfera di squadra. Il presupposto per entrarci, oltre alle competenze tecniche, è saper navigare e conoscere il mare. «Vogliamo essere un po’ fuori dagli schemi – prosegue Andrea – Noi siamo uno studio di progettazione che significa prima di tutto ordine, precisone, affidabilità, ingegneria, ma cerchiamo di unire a tutto questo una buona dose di creatività. Operazione non facile visto che abbiamo a che fare con oggetti molto complessi e con le esigenze del design del “bello”, delle richieste di armatori e committenti». Allora bisogna inventarsi strade nuove, esplorare nuovi terreni... «Si, assolutamente. Per raccontare come lavoriamo mi piace sottolineare che ogni mattina partiamo qui in studio con un brainstorming di 15 minuti, senza scaletta. Si mettono in comune idee, stimoli, sogni. I pensieri della notte. June-Giugno 2018

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THE IDEA FACTORY

Dico sempre che qui l’obiettivo è fare la barca del futuro». Bello, suona molto bene. Ma è anche molto impegnativo. «Vogliamo proporre idee nuove in ogni aspetto della progettazione nautica, anche nelle soluzioni strutturali, per i materiali e le carene. Noi qui, ad esempio, lavoriamo molto sull’idrodinamica. E non abbiamo paura di osare e di prospettare soluzioni nuove ai nostri committenti. Mentre il design negli ultimi anni si è molto evoluto, la progettazione tecnica navale è molto strutturata, ancorata a vecchi schemi». Tanta voglia di inventare è facile da far passare, siete anche molto giovani... «Siamo giovani. Ma con molta esperienza. Io faccio questo mestiere da 13 anni e ho disegnato barche grandi e piccole, a vela e a motore. Ho lavorato come studio esterno, ma anche all’interno dei cantieri, anche in questo caso sia piccoli che molto grandi, come Fincantieri. Esperienze che fanno crescere molto. E poi se vediamo che il cliente ha qualche dubbio su qualche idea “strana” lo portiamo alla prova in vasca, se poi qualcosa non funziona paghiamo noi la sperimentazione, il modello e la prova. Ci piace trasmettere la nostra passione, crediamo molto in quello che facciamo e si vede, si percepisce». A questo punto la domanda centrale sorge spontanea, come

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dovrebbe essere fatta questa barca del futuro? Quali sono i concetti cardine per la sua progettazione? «Deve essere veramente vivibile. Deve navigare bene e deve essere eco-logica. Ma sono tre concetti che vanno spiegati bene...». Prego. «Innanzitutto va ricordato che il nostro primo obiettivo è che l’armatore a bordo stia bene. È abituato a standard altissimi nella sua vita di tutti i giorni e bisogna essere capaci di riproporglieli. Ma le barche sono fatte per navigare. Devono essere barche vere. Non possono essere ville galleggianti, troppo pesanti, con prue troppo piene. Sembra una contraddizione irrisolvibile, ma se si è capaci di partire, sin dall’inizio, da una progettazione tecnica che abbia un approccio globale, allora ce la si può fare. Si capisce subito in partenza cosa chiede il committente, ci si pone dei limiti, e da lì in poi tutto viene pensato e progettato in quell’ottica». Rimane il tema della barca eco-logica. Spesso suona molto più come un messaggio di marketing, che non un vero obiettivo. «Attenzione, non si tratta solo di adottare delle propulsioni elettriche. Il problema è più ampio. Non è il combustibile che conta, ma essere capaci di creare uno yacht che abbia il minor costo energetico possibile. Si lavora su tutto: pesi, forme, propulsioni,

linee esterne e interne. Su ogni singola vite. Tornando al discorso di prima, viene pensata, sin dal primo istante, con questo obiettivo». Ma gli armatori capiscano, apprezzano tutto questo? «Ci si lavora, con pazienza. Ma quando riscoprono il bello di navigare, allora si entusiasmano». Una domanda di rito: si sa che ogni barca è un po’ un “pezzo di cuore” per il suo progettista. Dovendo scegliere, ne esiste una a cui è particolarmente affezionato? «Una che ricordo con molto piacere è il Maxi Doplhin 51 Power, fatto quando lavoravo ancora all’interno dello Studio Starkel. Motoscafone realizzato in serie limitata dove, per la prima volta ho dato forma a questi concetti. Leggerissima, una delle prime con Ips, con due motori da 435 cavalli viaggiava a 37 nodi. Era il 2005 e il nostro concorrente diretto per fare la stessa velocità montava due linee d’asse con due motori da 1.100 cv. Eravamo anche troppo moderni. Erano ancora i tempi dei fasti della nautica, in pochi pensavano a risparmiare cavalli e litri/ora, alcuni armatori ci chiedevano: ma come? Così poca potenza, funzionerà?». Per voi questo è un momento di grande crescita. Avete molti progetti ai quali state lavorando? «Sì, a cominciare da Ilumen, dove a breve vareremo Zalanka e Cadet V, uguali nella forma, ma molto diversi per


ANDREA AGRUSTA NavalHEAD

Per i due scafi di Dominator Ilumen 28M, Zalanka e Cadet V, Andrea Agrusta, Chief Engineer di NavalHEAD e autore dell’architettura navale, è riuscito a coniugare due diverse tipologie di linee propulsive con la stessa opera viva. A fianco, il progetto dell’Ilumen 38 metri. For the two Dominator Ilumen 28M hulls, Zalanka and Cadet V, Andrea Agrusta, Chief Engineer at NavalHEAD and the man behind the design, has managed to combine two different types of propulsion lines with the same hull structure. At the side, the project of the Ilumen 38 meters long.

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THE IDEA FACTORY

filosofia e tipo di sistema propulsivo, uno con pod Reintjes, l’altro con trasmissioni in linea d’assi. Abbiamo in lavorazione anche un 32 metri e un 38 in vetroresina, oltre a un 38 metri in metallo e un 33’ natante per un armatore sloveno. Uscendo poi dall’ambito delle barche tradizionali stiamo progettando anche un piccolo sommergibile da diporto a 5 posti dal prezzo ragionevole per i villaggi turistici e infine una grande commessa per 168 house boat per la laguna veneta. Anche in questo caso non si tratta solo di case galleggianti, sono catamarani che navigano veramente, lunghi 11,5 metri e larghi 6,5, omologati in classe C». Clear ideas. Andrea Agrusta welcomes me to his studio in central Trieste and overwhelms me with words. In fact, I’m

welcomed by eight people. They’re all young, with an average age of 31, and come from all over Italy, as well as from Croatia. Young people with a great passion for what they do, full of get-up-and-go. Their designs range from large yachts, including the new Ilumen from Dominator, which have amazed everyone over recent seasons, to all sorts of smaller boats, including sailing boats, as well as touching upon small submarines and houseboats. What is the best word to describe NavalHEAD? Innovation, says Andrea. «This is the concept that all our work is based around. But it’s not simply a question of wanting to be ‘ahead of the field’ with our designs, our lines, forms or technical solutions. It also regards our approach and our working method». Andrea founded NavalHEAD in 2010 and a noticeable team

atmosphere has developed around him. As well as technical ability, all those who join have to know how to sail and have experience of the sea. «We want to break the mould», continues Andrea. «We’re a design studio, and that primarily means order, precision, reliability and engineering, but we try to combine all this with a good dose of creativity. This isn’t easy, given that we’re dealing with highly complex objects. We’re required to design ‘beauty’ and cater to owners’ and clients’ wishes». And so you need to invent new ways and explore untrodden ground. «Yes, absolutely. When telling people about how we work, I like to emphasise that we start every morning here at the studio with a 15-minute brainstorming session, with no agenda. We share ideas, inspirations and dreams. Our thoughts from the night.

Andrea Agrusta passa indifferentemente da barche super veloci a barche plananti, lente, lentissime: «L’importante è capire come si muove l’acqua e la mia formazione propriamente idrodinamica mi porta a non dare importanza se l’oggetto è lento o veloce». Andrea Agrusta switches seamlessly from high-speed planing boats to slow and very-slow hulls: «The really important thing is to understand how water moves. My specific hydrodynamic training means that I don’t mind whether the object is fast or slow».

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ANDREA AGRUSTA NavalHEAD

Da sinistra verso destra: GIOVANNI DE PALO responsabile dello Structures & Plants Department, studia le migliori soluzioni strutturali, dall’ossatura degli scafi alla scelta dei materiali. FRANCESCO GOBBETTI si occupa dell’attività amministrativa e della contabilità aziendale. MATTIA CAPUCCI si occupa di previsioni di potenza, gestione esponenti di carico, calcoli di stabilità ed assetto e redige lo Stability Booklet.

ROBERTO V. MENTO responsabile del Technologies & Certification Department, valuta e sceglie le più avanzate soluzioni tecnologiche presenti sul mercato; si interfaccia coi Registri di Classifica e gli Enti Notificati. ANDREA AGRUSTA fondatore dello studio e precursore di soluzioni Idrodinamiche innovative, ha saputo coniugare al meglio le competenze del Team di ingegneri di cui è a capo. EDOARDO BARBETTI si occupa di sviluppare l’impiantistica

di bordo e della realizzazione di modelli tridimensionali. MARLENA DAPCIC esperta in design nautico, si occupa della gestione dei piani generali e della realizzazione di sofisticati render fotorealistici. FABIO MARZULLI direttore tecnico dello studio e responsabile dell’Hydrodynamics & Propulsion Department, modella e analizza forme di carena e appendici, ottimizzandole con l’ausilio di simulazioni CFD e prove in vasca.

From left to right: GIOVANNI DE PALO head of the Structures & Plants Department, he develops the best structural solutions, from the hull frame to the choice of materials. FRANCESCO GOBBETTI. He deals with administrative and company accounting. MATTIA CAPUCCI. He deals with power predictions, management of weight budget, stability and trim calculations and prepares the Stability Booklet. ROBERTO V.MENTO head of the

Technologies & Certification Department, he assesses and selects the most cutting-edge technological solutions on the market; he deals with the Classification Registers and the Notified Bodies. ANDREA AGRUSTA founder of the studio and pioneer of innovative hydrodynamic solutions. He has been able to combine the skills of his team of engineers to the best of his ability. EDOARDO BARBETTI. He deals with the development of on-board systems and the

creation of three-dimensional models. MARLENA DAPCIC. Specialist in nautical design, she oversees the management of general plans and the realization of sophisticated photorealistic renderings. FABIO MARZULLI. Technical director of the Studio and responsible for the Hydrodynamics & Propulsion department, he moulds and analyses the hull and appendages shapes, optimizing them with the help of CFD simulations and towing tank tests.

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Il sommergibile progettato da NavalHEAD, costruito in materiale composito, vetroresina e fibra di carbonio, si muove grazie ad un sistema propulsivo ibrido: diesel in superficie ed elettrico in immersione. The submersible designed by NavalHEAD, made from composite material, fibreglass and carbon fibre, is powered by a hybrid propulsion system: diesel on the surface and electric underwater.

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I always say that our aim here is to create the boat of the future». That sounds great. But it must also be very demanding. «We want to offer new ideas in every aspect of boat design, including structural solutions, for the materials and the hulls. We do a lot of work on hydrodynamics. And we’re not afraid of being a bit daring and presenting new solutions to our clients. While design has evolved a lot over recent years, technical yacht design is very structured and still tied to old methods». It’s easy to make a lot of allowances for such a desire to invent things. You’re also very young... «We’re young. But we’re very experienced. I’ve been doing this job for thirteen years, and I’ve designed sailing and motor boats, large and small. I’ve worked as an external studio, but also within yards themselves, both small and large, such as Fincantieri. Experiences like these make you grow a lot. If we see that a client has a few concerns about a ‘strange’ idea, we try it out in the tank and if something goes wrong we cover the costs of the trial, the model and the test. We like to convey our passion. We really believe in what we do and this is obvious, people can see it». At this point, the key question is one that comes naturally. What will this boat of the future be like? What are the main concepts behind its design? «It has to be truly liveable. It has to sail well and be eco-friendly. But these are three concepts that need to be explained in depth...». Go

ahead. «Firstly, it should be remembered that our primary objective is that the owner is comfortable on board. They’re used to very high standards in their everyday life and we need to be able to recreate them. However, boats are made for sailing. They have to be real boats. They can’t be floating villas, which are just too heavy, with excessively solid bows. It may seem an unsolvable contradiction, but if you can start out with a technical design that adopts a global approach from the beginning, then you can do it. The client’s wishes are obvious from the outset, you impose some limits, and from then on everything is conceived and designed on that basis». There is still the issue of the eco-friendly boat. It often sounds a lot more like a marketing message than a real objective. «You should be aware that it’s not just a question of using an electric motor. The problem is much broader. It’s not the fuel that matters, but the ability to create a yacht with energy costs that are as low as possible. We work on everything: weight, shape, propulsion, external and internal lines. On every single screw. Going back to what we were saying earlier, it needs to be designed with this in mind from the very outset». But do owners understand and appreciate all this? «We have to work on it, patiently. But when they rediscover the beauty of sailing, then they become excited about it».


ANDREA AGRUSTA NavalHEAD

Il progetto Houseboat è strutturato per essere ad alta efficienza energetica e tecnologica, è una villa posata su una piattaforma multiscafo, connubio perfetto tra la passione per la navigazione e l’appagamento di un alloggio domestico. L’imbarcazione è marcata ISO CE categoria di navigazione C. Il design è stato sviluppato insieme allo studio RB seArch. The Houseboat project has been developed to be energy and technological efficient, it is a villa placed on a multihull platform, a perfect combination between the passion for navigation and the satisfaction of a domestic accommodation. The boat is certificated ISO EC in C category. The design was developed together with the RB seArch Studio.

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Oggi NavalHEAD vanta COLLABORAZIONI CON I PRINCIPALI CANTIERI NAVALI e nautici sul mercato, con un portfolio di mezzi veramente variegato. Today NavalHEAD WORKS ALONGSIDE THE MAIN SHIP AND YACHT YARDS on the market, with a highly varied portfolio of vessels.

Passions Design object

Car

Song

Movie

Lamborghini Miura

Jaguar E-type (1961)

Sweet Child o’mine (Guns ‘n Roses)

Ritorno al futuro

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ANDREA AGRUSTA NavalHEAD

La sfida di oggi di Agrusta è quella di dimostrare che si può fare un prodotto che, pur essendo apparentemente più complesso, si costruisce più facilmente, pesa di meno, non costa di più, ma rende molto di più come nel caso dell’Ilumen 28 M di Dominator.

Today Agrusta faces the challenge of demonstrating that it is possible to make a product that, while seemingly more complex, is actually easier to build, weighs less, does not cost more, but performs much better, as in the case of the Ilumen 28 M from Dominator.

A ritual question: we know that every boat represents a “piece of its designer’s heart”. If you had to choose, is there one you’re particularly fond of? «One that I remember very fondly is the Maxi Dolphin 51 Power, built when I still worked at Studio Starkel. I put these concepts into practice for the first time in this limited-edition motor boat. It was very light, one of the first with IPS, with two 435-hp engines and a speed of 37 knots. It was in 2005 and our direct competitor had to fit two in-line 1,100-hp engines to achieve the same speed. We were even too modern. This was still the era of yachting excess, when very few people thought about saving on horsepower and litres per hour. In fact, some owners asked us how it would work with such low power». This is a period of major growth for you. You’re working on

a lot of projects. «Yes, starting with Ilumen. We’ll shortly be launching Zalanka and Cadet V, which have the same shape but a very different philosophy behind them and a different propulsion system, one with a Reintjes pod drive system and the other with in-line transmissions. We’re also working on a 32-metre and a 38-metre fibreglass yacht. What’s more, we have a metal 38-metre yacht and a 33-feet craft for a Slovenian owner. Aside from traditional boats, we’re designing a five-man leisure submersible at an affordable price for holiday resorts and, lastly, we have a major commission for 168 houseboats from the Venetian lagoon. However, in this case too they’re not just floating houses, but catamarans that can actually sail. They’re 11.5 metres long by 6.5 metres wide, assigned to C category». n

Book

City

Artist

Pet

La Divina Commedia

Florence

Leonardo da Vinci

Jack Russell Terrier June-Giugno June-Giugno2018 2018 BARCHE

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VALERIO RIVELLINI

Valerio Rivellini La grande passione per il mare è l’energia che muove il motore dello Studio Tecnico Rivellini, specializzato in engineering, yacht design, refitting e materiali compositi A great love of the sea is the driving force behind Studio Tecnico Rivellini, which specialises in engineering, yacht design, refitting and composite materials by Carla Pagani

C

Ci sono oggetti di design che ci colpiscono non appena li vediamo. Ne restiamo folgorati e ammaliati, senza nemmeno sapere perché. A fare la differenza è un valore aggiunto invisibile all’occhio che rende quell’oggetto assolutamente unico. È ciò che accade quando si vede per la prima volta una barca progettata da Valerio Rivellini, diventato famoso in tutto il mondo per il suo Evo 43 dalle linee futuristiche e minimaliste.

Napoletano, sorridente, pieno di energia. Il suo studio, nato nel 2009, è specializzato in yacht design, engineering, refitting e materiali compositi. Lo incontriamo in una splendida giornata di primavera. Passiamo per caso nelle vicinanze del Circolo Canottieri di Napoli. La sua avventura inizia lì, quando ha solo sei anni. È insieme al padre e vede in mare un optimist: è subito amore. Si allena e inizia presto a gareggiare. Poi arrivano le regate laser. Tante soddisfazioni. In seguito diventa istruttore e a 19 anni inizia a fare lo skipper. Nel frattempo studia ingegneria navale. Subito dopo la laurea inizia a lavorare per grandi cantieri. «La vita a volte ti mette di fronte a delle scelte difficili. Per me invece è stato tutto molto naturale», ci dice mentre inanella divertito un aneddoto dietro l’altro. Il suo è un profilo inusuale nel panorama italiano. Già, perché di ingegneri creativi che fanno design ce ne sono pochi. «Conoscere sin dall’inizio l’impatto di determinate scelte estetiche ti consente di progettare in modo completamente diverso. Essere ingegnere June-Giugno 2018

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ti permette di trovare prima e meglio la soluzione tecnica che traduce al meglio la tua idea». È questo l’ingrediente segreto per ottenere imbarcazioni praticamente perfette. Tutto è previsto e calcolato al millimetro sin dal principio. «Tutto è curato nei minimi dettagli. E poi osare dal punto di vista estetico ti spinge a innovare anche dal punto di vista tecnologico e costruttivo», aggiunge sorridendo. «Una maniglia può diventare un rubinetto. Un tavolo può divenire una piscina. Le spalliere possono diventare ombreggianti per ripararsi dal sole. Una soluzione estetica è anche una soluzione tecnica e funzionale». Lavorare anche in ambiti diversi da quello nautico allarga lo sguardo e apre un mondo sconfinato di possibilità. Rivellini infatti si occupa anche di industrial e car design. La betoniera prodotta per Delta è un piccolo gioiello. Per non parlare della bicicletta W Bike in legno lamellare e carbonio dalle linee avveniristiche,

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super leggera. Ogni progetto è una sfida. «Non ha alcun senso per me dire “non si può fare”». Le idee migliori gli vengono di notte. Il mattino dopo arriva in studio e inizia a lavorarci su con la sua squadra, composta da giovanissimi designer, architetti e ingegneri. Le sue barche sono ultra moderne e classiche allo stesso tempo. A guardarle si ha l’impressione di essere davanti a un grande Lego componibile che si può trasformare all’infinito: un luogo delle meraviglie dove tutto è possibile. «Cerco di portare le idee di modularità e di multifuzionalità anche nella progettazione di imbarcazioni da diporto di piccole dimensioni. Evo 43 può cambiare in mille modi, proprio come accade nei mega yacht. Bisogna poter vivere la barca come si vuole, con il massimo grado di libertà, con un semplice comando». Già, basta un cellulare e una app. «Chiunque salga su una barca che ho progettato deve poter dire “è facile”. Bisogna sentirsi come a casa».

Anche la barca a vela può diventare comoda, semplice, familiare, come dimostra Rivale 78, concept di 24 metri fatto di minimalismo e linee retrò. «Abbiamo voluto usare lo splendido timone a ruota grande. Di solito è poco pratico, intralcia, ma noi lo abbiamo rivoluzionato: ci si può passare sotto». Parola d’ordine: funzionalità. Ma senza dimenticare mai la tradizione. «Quando disegniamo non dobbiamo mai dimenticare da dove veniamo». Su Rivale 78 Rivellini ha mescolato magistralmente l’antico e il moderno: la tuga è fatta come i lucernari dell’Ottocento ma è costruita in fibra di carbonio. E poi c’è il contatto diretto con il mare. Per Rivellini è fondamentale: «Andare in acqua deve essere semplice». Basti pensare alla lunga plancetta di poppa del grande progetto a cui sta lavorando ora: Vita 78. «Lo specchio di poppa è in acqua mentre la prua è la zona di manovra», ci spiega. «Si può andare in mare facilmente senza dover usare i gonfiabili». Un’altra rivoluzione targata Rivellini. Certain designer objects make an impression on us as soon as we see them. We are struck and captivated by them,


VALERIO RIVELLINI

Al centro, W Bike, bicicletta in legno lamellare. Sopra, il tender del sailor yacht Rivale 78’. A fianco, la nave da diporto Vita di 78 metri di lunghezza caratterizzata da linee molto nette. Sotto, uno scorcio della suite armatoriale del Vita. In the middle, W Bike, a bike made of plate wood. Above, the tender of the sailor yacht Rivale 78’. At the side, the 78 meter long pleasure ship Vita, characterized by sleek lines. Below, a view of the owner suite on board Vita.

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Evo CC.

without even knowing why. What makes the difference is an added value that is invisible to the eye, yet makes that object truly unique. This is always the case upon first seeing a boat designed by Valerio Rivellini, who became world famous for his Evo 43 with its futuristic and minimalist lines. This Neapolitan designer is always smiling and full of energy. His studio, established in 2009, specialises in yacht design, engineering, refitting and composite materials. We meet him on a beautiful spring day. We happen to pass by the Circolo Canottieri di Napoli, where his story began at the age of just 6. When there with his father he saw an Optimist dinghy in the sea: it was love at first sight. He trained hard and soon began competing. Then he started taking part in laser regattas. He performed consistently well. He went on to become an instructor, before becoming a skipper at the age of 19. In the meantime he studied naval

Con Rivale 78’ Rivellini esprimere la sua idea di barca a vela: spazi ampi, aree leisure e tutta la vivibilità necessaria per godere comodamente di una giornata di mare con i propri ospiti. Through the Rivale 78’, Rivellini expresses his idea about sailboats: wide spaces, leisure areas and plenty of room to comfortably enjoy a day at sea with your guests.

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engineering. Immediately after getting his degree he started working for some major yards. «Life sometimes presents you with difficult decisions. However, it all came very naturally to me», he tells us as he regales us with one anecdote after another. His profile is an unusual one on the Italian scene. Indeed, there are very few creative engineers who are also designers. «Knowing the impact of certain aesthetic choices from the outset enables you to design things in a completely different way. Being an engineer makes it much quicker to find a better technical solution, able to implement your idea in the best possible way». This is the secret behind achieving practically perfect boats. Everything is predicted and calculated with pinpoint accuracy from the start. «I look after everything, down to the very smallest detail. What is more, being visually daring also pushes you to be innovative from a technological and constructive point of view»,

he adds smiling. «A handle can become a tap. A table can become a pool. Backrests can be turned into sunshades. An aesthetic solution is also a technical and functional solution». Working in other sectors expands one’s horizons and opens up an endless world of possibilities. In fact, Rivellini also works in industrial and car design. The cement mixer produced for Delta is a little gem. Not to mention the ultra-light W Bike bicycle in laminate wood and carbon, with its futuristic design. Every project is a challenge. «It makes no sense for me to say ‘it can’t be done’». The best ideas come at night. The following morning he arrives at the studio and gets to work on them with his team of young designers, architects and engineers. His boats are both extremely modern and classical at the same time. When looking at them, one has the impression of looking at a large-scale Lego creation that can be endlessly transformed: a wonderland where


VALERIO RIVELLINI

Evo 43 HT - photo by Andrea Muscatello. June-Giugno June-Giugno2018 2018 BARCHE

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Sopra, il Blue Ice T Type progettato per Sea Engineering, open di 11 metri dalla spiccata vocazione sportiva equipaggiato con due motori Volvo Penta di 300 cavalli ciascuno. Above, the Blue Ice T Type designed for Sea Engineering, an 11 meter long open boat, featuring sporty lines and equipped with two Volvo Penta engines of 300 hp each.

everything is possible. «I try to bring ideas of modular and multifunctional design to small yachts too. Evo 43 can change in a thousand ways, just like a mega yacht. You have to be able to use your boat in the way you want, with the greatest possible freedom, at the touch of a button». Indeed, a mobile and an app are all you need. «Anyone who steps aboard a boat I have designed has to be able to say ‘it’s easy’. They have to feel at home». Even a sailing boat can be comfortable, simple and homely,

as demonstrated by the Rivale 78, a 24-metre concept yacht with a minimalist, retro design. «We wanted to use a beautiful large wheel rudder. It’s not usually very practical, it gets in the way, but we revolutionised it: you can walk under it». Functionality is key, albeit without forgetting tradition. «When we design we should never forget where we come from». Rivellini has created a masterful blend of ancient and modern on the Rivale 78: the deckhouse is built like 19th-century skylights,

but in carbon fibre. And then there is the direct contact with the sea. This is fundamental for Rivellini: «Getting into the water has to be simple». A great example is the long pilot bridge in the stern of the large project he is working on at the moment: Vita 78. «The transom is in the water while the bow is the manoeuvring zone», he explains. «It’s easy to get into the sea without having to use inflatables». Another revolution from Rivellini. n

Passions Design object

Car

Song

Movie

Vespa

Aston Martin Vantage

U2, Where the streets have no name

La ricerca della felicità, Gabriele Muccino

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VALERIO RIVELLINI

Da sinistra a destra, Pasquale Salzillo, designer; Nino Amendola, ingegnere; Valerio Rivellini, ingegnere; Angela Maisto, architetto; Stefano Vicari, designer.

Book

City

Artist

Animal

Moby Dick, Melville

Barcellona

Alexander Milov

Horse

From left to right: Pasquale Salzillo, designer; Nino Amendola, engineer; Valerio Rivellini, engineer; Angela Maisto, architect; Stefano Vicari, designer.

June-Giugno June-Giugno2018 2018

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Dare to be Different

Se77antasette è un concept yacht progettato per il cantiere Benetti dal designer Fernando Romero Se77antasette is a concept yacht designed for Benetti by designer Fernando Romero by Francesco Michienzi

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Benetti SE77ANTASETTE

77m

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U

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Una sorta di tuffo in un futuro possibile o un oggetto irreale o fantascientifico? Se77antasette, concept yacht progettato da Fernando Romero per il cantiere Benetti, è una sorta di viaggio in un mondo possibile e auspicabile, una specie di architettura onirica che al solo sguardo ci fa sentire preistorici. Siamo incerti se definire art design questa nave da diporto, dove si esprime un’interazione perfetta tra luci ed ombre attraverso l’utilizzo del colore ed i contrasti materici, oppure iscriverla al design organico che si ispira alle forme degli esseri viventi. Sullo sfondo c’è un’interpretazione darwiniana del design: la natura persegue la

perfezione delle forme organiche, ovvero, la selezione naturale premia la forma più adatta al luogo che ogni essere vivente occupa in un ecosistema. Le forme inadeguate soccombono e scompaiono. In Se77antasette le forme sono morbide, sinuose, curve, avvolgenti perché gli esseri viventi non hanno spigoli. Se77antasette si allontana dall’idea tradizionale di yacht e si caratterizza per un design che unisce linee continue con geometrie che si ispirano all’habitat marino, creando una connessione armonica tra tutti i ponti, gli elementi di design e l’ambiente circostante. A livello visivo, questa dinamica unione forma un corpo unico che sembra


Benetti SE77ANTASETTE

Pensato per le esigenze di un business man, lo yacht si presta anche per incontri di lavoro, grazie a un’area dedicata con una vista a 270 gradi sul mare, dove il proprietario può organizzare meeting, presentazioni o riunioni private. Designed for the needs of a business man, the yacht is also suitable for business meetings thanks to a dedicated area with a 270-degree view of the sea where the owner can organize private or general meetings and hold presentations.

intagliato nella struttura dell’imbarcazione, offrendo delle originali proporzioni spaziali che esaltano l’unione con la natura e il mare. Fernando Romero, fondatore di Fr-Ee, commenta: «Se77antasette nasce dall’analisi del Dna di Benetti e al tempo stesso dalla riflessione su ulteriori scenari che le nuove tecnologie hanno reso possibili, permettendoci di creare un’esperienza di navigazione completamente nuova... le linee sinuose e gli spazi contigui hanno generato un sofisticato ecosistema di programmi e collegamento senza soluzione di continuità. Questa straordinaria collaborazione ha visto Fr-Ee e Benetti unire con successo la

nostra esperienza collettiva per realizzare un superyacht all’avanguardia, una nuova forma di arte per il 21esimo secolo». La nave si caratterizza anche per l’uso di tecnologia avanzata sia per i sistemi propulsivi, sia per quelli di controllo della navigazione. Le antenne radar, solitamente visibili sopra lo yacht, sono integrate e invisibili. Gli ingegneri di Benetti hanno collaborato con esperti fornitori aeronautici e nautici per studiare un modo di nascondere all’interno della cupola di vetro superiore i dispositivi di navigazione, senza compromettere il controllo dell’imbarcazione e la sicurezza del proprietario, dei suoi ospiti e

dell’equipaggio. Per quanto riguarda i sistemi di propulsione, la configurazione finale prevede 5 generatori Caterpillar a velocità variabile che consentono di sfruttare appieno la potenza raggiungibile dal motore diesel. Con questa configurazione è stato possibile contenere l’intera sala motori su un solo livello, sotto il ponte inferiore, consentendo così di riservare l’intero lower deck agli alloggi. Se77antasette stupisce per l’estrema adattabilità delle aree alle differenti esigenze di vita di bordo. Il ponte di ingresso a poppa, con tre aperture complete, si trasforma in una enorme terrazza sul mare circostante June-Giugno 2018

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La nave può accogliere a bordo 2 ospiti, mentre nel ponte inferiore possono alloggiare 19 membri dell’equipaggio. The ship can welcome 12 guests, whilst on the lower decks there is room for 19 crew members.

diventando un’esclusiva Spa completamente dedicata al relax. La possibilità di aprirsi al mare o rimanere uno spazio chiuso e intimo la rende una delle zone più esclusive a bordo. Qui gli ospiti posso rilassarsi nella piscina di acqua dolce, ricevere un massaggio o utilizzarla come palestra o per lavorare in un ambiente rilassante. La zona giorno centrale di Se77antasette, con doppia altezza nel cuore della nave e un collegamento visivo tra ogni ponte, crea un’apertura e degli spazi ineguagliabili per la maggior parte degli yacht di questa dimensione. Questo salone può essere completamente trasformato a seconda di come viene utilizzato: per la prima colazione con la famiglia nella zona pranzo aperta, in sala cinema, in un teatro o in una pista da ballo con palla stroboscopica al centro e postazione DJ per le feste con gli amici. La master suite del Se77antasette, a prua del ponte principale, è un appartamento di 100 metri quadri di grandezza ai quali si aggiungono 140 m2 di area privata esterna da godere in completa privacy. Al suo interno è previsto uno studio/ufficio altamente 96 BARCHE

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tecnologico per connettersi da ogni parte del mondo. Il letto in legno montato su misura è situato al centro della stanza con divani su entrami i lati e cabina armadio. Il grande bagno in marmo ha vista mare e stanze private per doccia e toilette. Sul terrazzo di prua si trova, oltre a comodi divani, una piscina privata profonda 1,5 metri. Questo spazio, grazie a un sistema di sollevamento del pavimento, può essere all’occorrenza trasformato in eliporto. Le due cabine vip e le quattro cabine ospiti si trovano sul ponte inferiore. Le prime due, con cabina armadio e bagno per lui e lei, hanno una vetrata scorrevole dal pavimento al soffitto che consente l’accesso alla terrazza privata dotata di sistema telescopico. Le guest, invece, si trovano a centro nave e anche questi ambienti godono di una vetrata in cui è inserita una struttura sinusoidale che può fungere da seduta e da tavolo per godere la massima vista sul mare. L’osservatorio, sul ponte superiore, è lo spazio più nascosto e intimo di Se77antasette. Questo è composto da lastre di vetro da 8,5 m l’una, che sono

state sottoposte a severe sollecitazioni per assicurarne la resistenza. I montanti integrano condotti per l’aria condizionata, per avere sempre un ambiente climatizzato, mentre durante la notte la cupola può diventare uno schermo per realtà aumentata controllato da comandi vocali e sensori di movimento, per avere la posizione dello scafo e una vista mozzafiato del cielo stellato. Lungo 77 metri e largo 14,20 metri, sarà equipaggiato con 5 generatori Caterpillar a velocità variabile, 4xC32 (1048 ekW @ 2300 rpm) e un C18 (563 ekW @ 2100 rpm) collegati a due coppie di pod a eliche controrotanti (1700 kW ciascuno), guidati da motori a magneti permanenti. I generatori a velocità variabile consentono di sfruttare appieno tutta la potenza del motore diesel e, in più, richiedono meno spazio nella sala macchine. Un altro vantaggio dei generatori a velocità variabile è una migliore distribuzione dei carichi nelle diverse modalità operative. Questo complesso a velocità variabile comporta, inoltre, una riduzione delle emissioni di scarico.


Benetti SE77ANTASETTE

A leap into the future or something from science fiction? Se77antasette, a concept yacht designed for Benetti by Fernando Romero, is like a voyage into a possible and better world, a kind of dreamlike architecture that makes us feel prehistoric. We are tempted to define this pleasure boat as art, with its perfect interaction between light and shadows through the use of colour and contrasting materials. Or perhaps it should be described as “organic design”, inspired by the shapes of living beings. There is an underlying Darwinian understanding of design: nature pursues perfection in organic forms. That is to say, natural selection rewards the most suitable form of every living being for the place that it occupies within an ecosystem. Unsuitable shapes simply disappear. Se77antasette has soft, sinuous, curves and enveloping shapes because living beings have no edges. Se77antasette breaks away from the traditional concept of yachts that subscribe to a rigid horizontal order, featuring a revolutionary design in which

flowing lines are combined with complex structures that draw their inspiration from the marine habitat, creating harmonious connections between all decks, design features, and the surrounding environment. Visually, this dynamic union between decks creates a single body that seems carved into the structure of the boat, offering original spatial proportions that enhance the close relationship between nature and the sea. Fernando Romero, founder of Fr-Ee, said: «Se77antasette is the result of analysing the DNA of Benetti and considering the possibilities that new technologies have enabled, allowing us to create an entirely new yachting experience…the sinuous lines and contiguous spaces have engendered a seamless and sophisticated ecosystem of programmes and connectivity. This extraordinary collaboration has seen Fr-Ee and Benetti successfully pool together our collective expertise to create a state-of-the-art superyacht, a new craft for the 21st century». This ship is characterized by the use of highly advanced technology for both its

propulsion and navigation systems. The radar equipment, which is usually in full view on top of yachts, is totally integrated and invisible here. Benetti’s engineers have worked with leading aerospace and marine suppliers to devise a new way to hide the navigation equipment inside a glass dome, without compromising the control of the yacht and the safety of the owners, their guests and the crew. With regard to propulsion, the final configuration has 5 variable speed Caterpillar generators which make it possible to use the full power available from the diesel engine. With this configuration, it was possible to keep the entire engine room on only one level, under the lower deck, allowing the lower deck to be completely dedicated to accommodation. Se77antasette stands out for the extreme adaptability of its spaces according to the needs of life on board. The stern entry deck, with three complete openings, can turn into a huge terrace overlooking the surrounding sea an exclusive spa area entirely becoming dedicated to rest and relaxation. June-Giugno 2018

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photo by Ramiro Chaves.

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The ability to open up and embrace the sea or remain a closed, intimate space makes this one of the most exclusive areas aboard. Here guests can relax in the freshwater swimming pool and enjoy a massage, or alternatively use it as a gym or a place to work in a relaxing environment. The central living area on the Se77antasette, with a double-height space in the heart of the ship and a visual connection between each deck, opens up to create spaces that are unprecedented for most yachts of this size. Depending on its use, the saloon can turn into an open dining area for breakfast with all the family, into a screening room, into a theatre or into a dance floor with a strobe light disco ball in the middle and a DJ station for partying with friends. The master suite on the Se77antasette, situated in the forward area of the main deck, is a 100-square-metre apartment, plus 140 square metres of private outdoor space to enjoy in complete seclusion. Inside there are plans for a hi-tech studio/office to stay connected from anywhere in the world. The made-to-measure wooden bed is in the centre

Il sistema di propulsione garantisce una velocità massima di circa 16 nodi e un’autonomia di 5.000 MIGLIA NAUTICHE A 12 NODI DI ANDATURA. At 12 knots, the propulsion system delivers a top speed of 16 knots and A RANGE OF 5,000 MILES.

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of the room, with sofas on either side and a walk-in wardrobe. The large marble bathroom has a view of the sea and a separate private shower and toilet. The terrace in the bow is furnished with comfortable sofas and even has a private 1.5 metre deep swimming pool. The space is also equipped with a floor-lifting system that transforms it into a heliport to land and take off. The two VIP cabins and four guest cabins are on the lower deck. The first two, with a walk-in wardrobe and his & her bathroom, have a full-height sliding glass panel that provides access to the private terrace, fitted with a telescopic system. The guest accommodation, on the other hand, is at amidships and it too has a glass panel fitted with a sinusoidal structure that can act as a seat and table, offering a view of the sea like no other. The observatory, on the upper deck, is the best hidden and most intimate space on Se77antasette. It consists of 8.5 m long glass slabs on which strict stress tests have been performed to guarantee their strength. The uprights contain air conditioning ducts to keep the temperature and humidity constantly under control, while at night the dome can be used as an augmented reality screen, controlled by voice commands and movement sensors, so to always be informed of the position of the hull and admire a breath-taking view of the starry sky. 77 meters long and 14.20 meters wide, it will be fitted with 5 variable speed Caterpillar generators, 4xC32 (1048 ekW @ 2300 rpm) and one C18 (563 ekW @ 2100 rpm) coupled with two twin counter-rotating screws pods (1700kw each), driven by permanent magnet motors. The variable speed generators allow the use of the full power available from the diesel engine and in addition require less space in the engine room. Another advantage of the variable speed generators is the efficiency in sharing loads through the various operational modes (cruise, anchor...). This power flexibility means lower exhaust emissions. n



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CUSTOM LINE 106’

Il 106 piedi, disegnato da Francesco Paszkowski, ripropone gli stessi stilemi alla base della filosofia progettuale del Custom Line 120’ The new 106-footer, designed by Francesco Paszkowski, shows the same stylistic features as the ones, which represent the project of the Custom Line 120’ by Massimo Longoni

La suite armatoriale a tutto baglio è larga 6,50 metri ed è dotata di zone storage, due dressing room, un grande bagno con doppi servizi e una doccia centrale. The fullbeam owner suire is 6.50 meters wide and features a storage area, two dressing rooms, a large bathroom with dual facilities and a central shower.

Francesco Paszkowski. 100 BARCHE

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Francesco Paszkowski ha raccontato così il carattere stilistico del modello: «Sorella più piccola del 120’, il 106’ ripropone gli stessi stilemi nel segno del rinnovo e della continuità alla base della filosofia progettuale del Custom Line 120’, il primo modello della gamma planante

affidato per il restyling al nostro studio realizzato in collaborazione con Ferretti Group Strategic Product Committee and Engineering Department». Gli interni sono stati sviluppati in collaborazione con Margherita Casprini, in uno stile che si spira ai codici dell’arredamento

domestico di lusso. «Nel progetto del 106’ – ha proseguito Paszkowski – sono stati enfatizzati alcuni tratti distintivi del marchio ed introdotto originali elementi stilistici, una sintesi focalizzata ad abbattere i confini fra esterno ed interno come è evidente in più punti.


ROLLA

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«La linea slanciata dello yacht è stata rinforzata dalla fascia unica di finestrature a scafo e sul ponte principale. Mentre l’assenza della falchetta e lo studio complessivo di vetrate “maggiorate” sottolineano la volontà di enfatizzare il comfort a bordo attraverso un contatto più ravvicinato con il mare». «The sleek line of the yacht has been reinforced by one long windows on the main deck. At the same time the absence of gunwales and the design of wider windows underline the choice of increased comfort on board through a closer contact with the sea». Francesco Paszkowski

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Le soluzioni tecniche e l’intero progetto delle linee esterne e interne sono strettamente legati fra loro come parti di un unico impianto architettonico, in cui forma e funzione sono perfettamente bilanciati». Francesco Paszkowski has summarized the stylistic feature of the new model: «As little sister of the 120’, the new 106 shows the same stylistic features in the sign of renewal and continuity

which are at the base of the design philosophy of the Custom Line 120’, the first model of the new planing range our studio developed in partnership with Ferretti Group Strategic Product Committee and Engineering Department». Margherita Casprini has contributed to the interiors. The layout and décor choices draw inspiration from the most up-to-date luxury lifestyle. «In the project of the new

106’ – said Paszkowski – some distinctive characteristics of the brand were enhanced and combined with new stylistic features. A mix focused to join the exteriors with the interiors, as can be seen in many areas. The new technical solutions and the overall new exterior look are closely integrated as seamless components of a single architectural design in which form and function are balanced». n



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OKEAN YACHTS

I progetti della gamma Okean di Paolo Ferragni sono il frutto di uno scambio di vedute con il costruttore brasiliano Amilton Gutierrez e con i due imprenditori e appassionati di nautica, Nercio e Katia Fernandez The Okean model penned by Paolo Ferragni, with the Brazilian boat builder, Amilton Gutierrez in collaboration with two entrepreneurs and yacht lovers, Nercio and Katia Fernandez by Marco Camagni L’idea è stata quella di realizzare una gamma di navette veloci, spaziose e con un alto grado di customizzazione. Il progetto è stato realizzato in 3d, testato in vasca navale, elaborato con Cfd e calcoli idrodinamici, costruito in fresatura e taglio laser, e ottimizzato in ogni fase della costruzione tramite moke up, realizzato da maestranze esperte di costruzione di yacht e megayacht, in composito tradizionale, carbonio ed

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infusione. Gli armatori chiedono navette veloci, per questa ragione abbiamo sviluppato una scafo per ottenere forme di carena con un’idrodinamica adatta sia per navigazioni tra i 12 e 16 nodi sia per top speed sui 26 nodi con due Ips 600 e 23 nodi con trasmissione in V drive. Il mood di tutto il progetto è stato la relazione esterno/interno che doveva essere continua, senza quasi interruzioni visive, con una sovrastruttura che dovesse fluttuare su piccoli pilasti di carbonio per rendere l’interno estremamente luminoso e con un senso di libertà assoluta.



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stesso concetto di luminosità libertà e freschezza anche alle cabine interne. Ogni dettaglio del progetto è stato testato e pensato per ottenere queste soluzioni tecniche che fossero anche fattibili e rapide da costruire

Okean 56’.

360° di vetro con portali laterali apribili, porta di poppa a tutta larghezza e finestra bar sul lato di sinistra. L’apertura della falchetta laterale sia a dritta che a sinistra nave, per azzerare ogni interruzione visiva verso il mare, ha chiuso il cerchio. Una barca pensata per avere una visone ininterrotta del mare, enormi spazi da vivere sia in coperta sia sottocoperta. Le grandi vetrate a scafo conferiscono lo

Okean 50’. 106 BARCHE

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Our concept is creating fast, spacious and custom yachts: 3D, tank test, Cfd simulation and hydrodynamic calculations, milling and laser cutting patterns, ideal moke up construction, highlyexperienced and skilled yachts and megayacht builders using carbon composite infusion processing systems. The need to meet Yacht owners’ demand for ever faster shuttles, pushed the designers to design hull shapes with increasingly higher performance and a hydrodynamic design for navigation keeping the speed between 12 to 16 knots and a top speed of 26 knots, powered with twin 600 Ips drive units and a speed of 23 knots with V-Drive Transmission. The main deck is uninterrupted from the salon to the aft deck with old-out hull sides aft that increase deck space. It also allows the galley and salon, which are already open to the aft deck, to further connect to the elements via starboard-side, sole-to-ceiling window and a portside window offering a 360° view. An open flybridge adds to the yacht’s outdoor focus. The open concept enhances the feeling of freedom while onboard. At the heart of these methods, during the design thinking process, there is a need to test out the solutions implemented within the current design to create a solution that is viable,but also quick to build as fast as possible. n

Il cantiere ha iniziato la costruzione di un modello da 80 piedi. Per la prossima stagione sono previsti un modello di 66’ e una gamma di barche open. Già costruite 5 unità di 50’. The 80 Luxury Motor Yacht is set to launch in the coming months, later the Okean 66 will make its debut with a range of open models. 5 Okean 50 yachts already on display.



SHIPYARDS

Rosetti Superyachts Abbiamo incontrato a Palm Beach Fulvio Dodich, amministratore delegato di Rosetti Superyachts, cantiere navale con sede a Ravenna che ha presentato due nuovi progetti di 85 e 48 metri In Palm Beach we met Fulvio Dodich, the Managing Director of Rosetti Superyachts, the naval yard based in Ravenna, which has presented two new projects, for an 85-metre and a 48-metre boat by Fabio Bonini

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ROSETTI SUPERYACHTS

Giornata piuttosto fresca per essere a Palm Beach in Florida. Ma l’atmosfera si scalda subito con un buon espresso e con l’arrivo solare di Fulvio Dodich, a capo di Rosetti Superyachts, pronto per lanciare nel “Marine Universe”, come piace a lui definire la globalità del settore, una serie di nuovi concept con caratteristiche uniche per un mercato in continua crescita. Fulvio Dodich, per chi non conosce bene la sua storia, ci può raccontare i passaggi che l’hanno portata da Ferretti a Rosetti? Tra Ferretti e Rosetti nel mezzo ci sono stati un bel numero di anni: dal 2007 al 2017 se ne contano dieci. In quei dieci c’è stato un passaggio per Sanlorenzo di circa due anni, c’è stato tanto lavoro fatto con i fondi di investimento per sette anni guardando anche opportunità nautiche, ma non solo, sino ad arrivare a Rosetti a marzo dello scorso anno quando, dopo un meeting in Rosetti, abbiamo deciso di far partire questo progetto in cui noi crediamo moltissimo. Esistono pochissimi cantieri al mondo che hanno la storia di Rosetti. Questa certamente sarà una chiave di successo notevole a cui si aggiunge la mia esperienza nel mondo dello yachting. Quale sarà la vera sfida per un cantiere che è superskilled nella costruzione di barche da lavoro entrare in un ambiente già piuttosto saturo? La grande sfida sta soltanto nel far capire al cliente che chi è in grado di garantire sicurezza a persone che lavorano in mare 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno è in grado di dare tantissima sicurezza dal punto di vista costruttivo e di vita di bordo anche allo yachting. Il passaggio dal navale commerciale allo yachting in realtà è relativamente

semplice perché quello che va aggiunto è falegnameria e quindi interior design di cui io conosco tutti i maggiori fornitori italiani e anche esteri, che sono subcontractors, e quindi il lavoro alla fine viene sviluppato da loro insieme al cantiere. Home entertainment e domotica di bordo, anche in questo caso abbiamo i fornitori migliori sui quali possiamo contare; poi la stuccatura e verniciatura per le quali si usano i migliori prodotti esistenti sul mercato ed ultimo, ma non ultimo, l’assistenza dove siamo fortissimi. Chi è abituato a far service per imbarcazioni commerciali di fronte ad un prioblema non può dire: “Salve, ci vediamo tra due giorni”. Quindi non esiste un problema vero di passaggio dalla nautica commerciale, esiste invece un grandissimo vantaggio dato dalla nautica commerciale che è abituata ad avere una serie di attenzioni su temi veri di sicurezza, di abitabilità, di navigabilità in mari anche formati quindi in condizioni difficilissime che non tutti quelli che operano nello yachting conoscono. Io vedo solo vantaggi. Prima presentazione negli Stati Uniti: avete individuato questo mercato come il primo mercato di riferimento? Mi faccia fare una battuta: il mercato di riferimento si chiama Galassia quindi il nostro mercato di riferimento è il mondo come recita la nostra mission “essere l’eccellenza dell’universo marino”. Noi non dobbiamo pensare di avere delle frontiere, il pensiero deve essere libero e quando si fanno progetti bisogna pensare a livelli altissimi. Porsi dei limiti o dal punto di vista distributivo commerciale o di tipologia del cliente diviso per zone geografiche significa pensare in piccolo e non si può pensare in piccolo se si vogliono realizzare grandi progetti.

Supply Vessel 48. June-Giugno 2018

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SHIPYARDS

Abbiamo scritto nel numero di marzo di Barche del Supply Vessel di 85 metri, ma la gamma dell’offerta da cosa sarà composta? La gamma dell’offerta è composta da quattro famiglie di imbarcazioni: Supply Vessel Yacht, Explorer, Superyacht e Support Vessel con collaborazioni già consolidate con piattaforme Diesel elettriche con Rolls Royce. La gamma è già articolata, ma ne parleremo nei mesi a venire, non voglio raccontarvi tutto oggi. In sintesi posso dire che un altro punto della nostra mission è costruire navi in grado di navigare i sette mari in condizioni estreme. Stiamo realizzando un’imbarcazione destinata alla Kamchatka per uso esclusivamente diportistico, ma decisamente estremo con temperature che arrivano a meno 25 gradi e anche lì c’è chi ha voglia di andare in barca e che, come nel caso del nostro cliente, va a fare pesca allo squalo o al tonno oppure caccia all’orso. Considering it is Palm Beach in Florida, it’s a fairly cold day. But the atmosphere quickly warms up with a nice espresso and the cheerful arrival of Fulvio Dodich who heads Rosetti Superyachts and is ready to launch in the “Marine Universe”, as he likes to call the sector, a series of new concepts

with unique characteristics for a market that is continually growing. Fulvio Dodich, for people who don’t know much about you, can you tell us how you went from Ferretti to Rosetti? There were quite a few years between Ferretti and Rosetti: the whole decade from 2007 to 2017. Of those ten years, around two were spent with Sanlorenzo, and I did a lot of work with investment funds for seven years, when we were also looking at opportunities in the nautical area, as well as other things, until the point when I joined Rosetti in March last year when, after a meeting at Rosetti, we decided to launch this project which we firmly believe in. Very few yards in the world have a history like Rosetti’s. This is something that will definitely be an important element contributing to our success, supported by my experience in the yachting world. What will be the real challenge for a yard which is highly skilled in building working boats when it breaks into a sector that is already fairly saturated? The big challenge is only in conveying to the client the fact that a company that is able to guarantee safety for people who work at sea 24 hours a day, 365 days a year, can also provide very high levels of

security from a construction point of view and onboard living to yachting as well. The move from commercial boats to yachting is actually fairly simple because what has to be added is carpentry and thus interior design: and I know the best Italian and even overseas designers in this area, who are our subcontractors, and so the work in the end is done by them together with the yard. In home entertainment and onboard systems as well, we have the best suppliers, who we can rely on. Then there is painting and plastering, for which we use the best products on the market. And last but not least, there is customer service, another area in which we are particularly strong. When confronted by a problem, people who are accustomed to providing service for commercial vessels can’t say: “Hi there, we’ll see you in a couple of days.” So there is no real problem in the move from the commercial nautical world. On the other hand, there are very significant advantages that come from that world, where people are used to having to deliver on serious issues, safety, liveability, handling at sea, including rough sea, so in very challenging conditions that not everybody who works in yachting has experience of. So I only see advantages. This is your first presentation in the

Caratterizzato dal sobrio design esterno e dalle lunghe finestrature, il 48 metri Supply Vessel è stato progettato per restare sotto i 500GT. Motorizzato con una coppia di MTU 12V 2000 M72 di 1080 kW ciascuno o con due CAT C32 di 970 kW, raggiungerà una velocità massima di 16 nodi e una di crociera di 14 nodi. 110 BARCHE

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Characterized by a simple external design and long windows, the 48 meter Supply Vessel has been designed to remain under the 500GT. Equipped with twin MTUs 12 V 2000 M72 developing an outlet mechanical power of 1080 kW each or two CATs C32 of 970 kW, this vessel will reach a top speed of 16 knots and a cruising speed of 14 knots.



SHIPYARDS L’85 metri Superyacht avrà una stazza internazionale di circa 2.700GT. Si basa sulla stessa piattaforma tecnica realizzata da Rolls Royce per l’85m Supply Vessel, con minime modifiche per andare incontro alla differente distribuzione dei pesi della sovrastruttura, il suo elegante design esterno ne rivela un utilizzo molto diverso. The 85 meter long Superyacht will have a Gross Tonnage of 2700 GT. It’s developed on the same technical platform used by Rolls Royce for the 85m Supply Vessel, with just minimal changes to meet the different distribution of the superstructure weights. It’s refined external design reveals away a very different use.

United States: have you identified this market as your main one? Let me make a joke: the market of reference is called the Galaxy, so our market of reference is the world, as our mission statement says: “to be excellent in the Marine Universe.” We shouldn’t think about borders: thought should be free and when you do projects, you have to think at very high levels. Imposing limits, either from a commercial distribution viewpoint or in terms of client type divided by geographical area means

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thinking small, and you can’t think small if you want to execute big projects. In Barche March issue we wrote about the 85-metre Supply Vessel, but what will make up the range? The range is made up of four families of boats: Supply Vessel Yachts, Explorers, Superyachts and Support Vessels with a wellestablished relationship with Rolls Royce on diesel electric platforms. The product range has already been laid out, but we will talk about it in the coming months as I don’t want to tell

you all about it today. To sum up, I can say that another point in our mission is building ships that can sail the seven seas in extreme conditions. We are building a vessel destined for use in Kamchatka. It will exclusively be used for pleasure, but will have to cope with decidedly extreme conditions, given that the temperature can reach 25o Celsius below zero. But even in those conditions there are people who want to go out in a boat and who, as is the case of our client, want to go shark or tuna fishing, or hunt bears. n



EVENTS

Una barca in CITTÀ A Yacht in the CITY 114 BARCHE

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AZIMUT YACHTS

Dolce Vita 3.0, Yachting in Milan. Azimut Yachts ha presentato alla triennale di Milano il suo S7 in occasione della Design Week Dolce Vita 3.0, Yachting in Milan. During the Design Week, at the Triennale in Milan, Azimut Yachts presented the S7 by Rebecca Gentilini - photo by Andrea Muscatello June-Giugno 2018

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EVENTS

Nella foto al centro, tra Paolo e Giovanna Vitelli, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha voluto rendere omaggio a questo connubio tra design e ingegneria diportistica. In the middle, between Paolo and Giovanna Vitelli, there is Giuseppe Sala, mayor of Milan, who wanted to pay tribute to this bond between design and pleasure boating engineering.

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I

In occasione della Design Week di Milano Azimut Yachts, grazie all’ installazione all’ingresso della Triennale dello yacht S7 di ventuno metri di lunghezza, ha offerto ai numerosi visitatori l’opportunità di cogliere i legami tra nautica, arte e design. L’attitudine al continuo rinnovamento e la capacità di superare le consuetudini si sono concretizzati in proficue collaborazioni con designer e architetti provenienti da esperienze in vari ambiti. Proprio alla Triennale nel Teatro dell’Arte, Giovanna Vitelli ha brevemente

AZIMUT YACHTS

ripercorso la storia quasi cinquantenaria di Azimut fatta anche dalla rottura delle regole tradizionali, della voglia di cambiare l’ordine costituito delle cose e dal contaminare il settore con elementi inattesi. «Da una decina di anni ci siamo messi alla ricerca, fuori dal settore, di architetti di punta che introducessero sui nostri yacht un nuovo linguaggio, con codici stilistici completamente differenti, espresso da progetti evoluti e contemporanei. Abbiamo così creato nuovi paradigmi che sposano l’oggetto barca con le più recenti evoluzioni stilistiche e di lifestyle, assecondando un modo di vivere più attuale e contemporaneo di utilizzare gli spazi a bordo». Giovanna Vitelli ha poi sottolineato come tutto questo sia avvenuto senza perdere di vista l’obiettivo imprescindibile che la barca continui a rimanere una barca, non un appartamento o un hotel, con il suo perfetto equilibrio in relazione con l’ambiente circostante, senza snaturarne lo stile di vita che le appartiene. Per questo Azimut Yachts ha scelto di operare in un rapporto di continuo scambio tra il cantiere e i suoi designer, perché il know-how dell’oggetto

Alberto Mancini ha firmato l’Azimut S10, una barca di grande impatto emotivo. Alberto Mancini has designed the Azimut S10, a boat of great effect.

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EVENTS Vincenzo De Cotiis per il Magellano 25 metri ha puntato sulla fluidità spaziale e su un uso inedito della vetroresina. Appositamente nobilitata per conferire un raffinato contrasto materico unita a materiali più pregiati, come l’ottone e il legno cannettato, mutuati dai long range d’epoca. Designing the Magellano 25 Meters, Vincenzo De Cotiis has focused on spatial fluidity and an unprecedented use of fiberglass. Specially ennobled to give a refined material contrast combined with the finest materials like brass and cannulated wood, borrowed from the vintage.

L’Azimut S10 e Magellano 25 metri sono attesi per il 2019, anno in cui Azimut Yacht festeggerà il suo cinquantenario. The Azimut S10 and Magellano 25 Meters are expected for 2019, the year in which Azimut Yacht will celebrate its 50th anniversary.

marino si fondi con lo stile più adeguato e innovativo adatto a declinarlo. «Spesso è una tensione continua – ha raccontato Giovanna Vitelli, che nel Gruppo Azimut Benetti è responsabile proprio dello sviluppo prodotto – perché il dialogo a volte non è semplice, eppure noi continuiamo a farlo perché crediamo in questo rapporto proficuo: un mutuo scambio tra il cantiere che conosce l’essenza marinara dell’oggetto, i bisogni dell’armatore e lo stile portato dall’architetto. Solo così la forma, con le sue funzioni stilistiche, contempera la funzione». In questo contesto sono state presentate le nuove collaborazioni del cantiere con Alberto Mancini e Vincenzo De Cotiis, che hanno illustrato con entusiasmo e passione le loro creazioni. Mancini è autore degli esterni dell’Azimut S10, nuova flagship della Collezione S, mentre a Vincenzo De Cotiis Architects sono stati affidati gli interni del Magellano 25 metri, Collezione Azimut Grande. During the Milan Design Week, thanks to the setting of the twenty-one meter long S7 yacht located at the entrance of the Triennale, Azimut Yachts offered the numerous visitors the opportunity to note the links between navigation, art and design. The inclination to continuous renewal and the ability to overcome the customs have in fact resulted in profitable collaborations with designers and architects coming from different fields. It was at the Triennale in the Theatre of the Art in Milan that Giovanna Vitelli briefly reviewed the almost fiftyyear history of the brand: from breaking traditional rules to the desire to change the order of things, up to contaminating the nautical field with unexpected elements. «For about ten years now, we have been searching, out of the boating sector, for

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leading architects to introduce a new language on our yachts, with completely different stylistic codes, expressed by evolving and contemporary projects. We have thus created new paradigms that embrace the boat object with the most recent stylistic and lifestyle evolutions, following a more contemporary and current way of living the spaces on board». Giovanna Vitelli then underlined how all this happened without losing sight of the unavoidable objective that the boat continues to remain a boat, not an apartment or a hotel, with its perfect balance in relation to the surrounding environment, without distorting its lifestyle. For this reason Azimut Yachts has chosen to work in a relationship of continuous exchange between the shipyard and its designers, so that the know-how of the marine object is blended with the most appropriate and innovative style. Giovanna Vitelli, who in the Azimut | Benetti Group is the person responsible for product development, said: «It is often a continuous tension because dialogue is sometimes not easy, yet we continue to do so because we believe in this fruitful relationship: a mutual exchange between the shipyard that knows the maritime essence of the object, the owner’s needs and the style brought by the architect. Only in this way does the form, with its stylistic functions, contemplate the function». During the event, the new and exclusive collaborations of the shipyard with Alberto Mancini and Vincenzo De Cotiis were announced. They illustrated their creations with enthusiasm and passion. Mancini is the author of the exterior of the Azimut S10, the new flagship of the S Collection, while Vincenzo De Cotiis Architects has been entrusted with the interiors of the Magellano 25 meters, which is a part of Azimut Grande Collection. n



TRIALS AND TESTS

Adrenalina PURA Pure ADRENALIN

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PERSHING 9X

Lo stile è quello inconfondibile di tutti i Pershing che il designer Fulvio De Simoni ha sempre mantenuto attuale interpretando in modo impeccabile le necessità degli armatori di oggi. Le performance sono entusiasmanti, 80 tonnellate che volano a 43 nodi non sono il frutto del caso, ma del lavoro degli uomini dell’engineering di Ferretti Group

28.14m Featuring the unmistakable, up-to-the-minute style of all the Pershings designed by Fulvio De Simoni, who interprets the needs of today’s boat owners in truly impeccable fashion. Its exciting performance sees 80 tonnes travel at a speed of 43 knots thanks to the hard work of the Ferretti Group engineering team by Francesco Michienzi - photo by Alberto Cocchi

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L TRIALS AND TESTS

La noia è figlia della monotonia, un sentimento dal quale si cerca di fuggire nei modi più vari. Se pensiamo alle barche, a quello che rappresentano per i loro armatori, possiamo trovare numerosissimi spunti per sfuggirla. Ci sono coloro che amano navigare lentamente per godersi la natura stessa del viaggio alla scoperta di luoghi incontaminati. Ci sono altri armatori che al piacere di navigare verso rotte sconosciute aggiungono anche il brivido della velocità. Quando si naviga con mare formato a 30 nodi di media le sensazioni di piacere si moltiplicano e l’adrenalina sale al massimo. Quando si superano i 40 nodi le emozioni ti avvolgono. Piacere e controllo della potenza si sommano in un turbinio indescrivibile. In poche parole: via dalla monotonia e via dalla noia. Giancarlo Lisotti ci aspetta in banchina a La Spezia per una delle prove più interessanti della mia stagione nautica. Sono sempre un po’ emozionato quando esco in barca con il comandante dei comandanti. Lui è un po’ la mia guida spirituale in fatto di pilotaggio. Mi accompagna per mano a scoprire tutti i segreti più interessanti di una barca. Di lui mi fido ciecamente anche quando mi spinge a dare tutta la barra a dritta in piena velocità. Sa il fatto suo e l’esperienza che ha maturato sulle barche veloci è la garanzia che puoi andare sul sicuro. Insieme abbiamo provato tutti i Pershing degli ultimi 15 anni, dal mitico 115 con le turbine, passando dal 108 con tre motori o il 64 versione militare, con cui abbiamo superato i 50 nodi, fino al 9X di oggi. Prima di uscire in mare aperto facciamo un test di manovra per verificare l’uso del joystick. La barca trasla, avanza, arretra e gira su se stessa come un giocattolo al punto che anche un bambino potrebbe fare la manovra di ormeggio. Nel frattempo i motori arrivano alla temperatura ideale di esercizio e io non vedo l’ora di affondare la manetta per vedere l’effetto che fa. Una sensazione di potenza assoluta. Circa ottanta tonnellate di massa che affrontano le onde con la facilità di un razzo sparato su Marte. Il rapporto peso potenza è di 15 chilogrammi per ogni cavallo a disposizione. Complessivamente i due Mtu 16 cilindri a V, serie 2000 M96L a 2450 giri al minuto, hanno 5276 cavalli. Come trasmissioni abbiamo il sistema di propulsione surface drive Top System con eliche di superficie Rolla a sei pale. A bordo siamo in 12 persone e abbiamo il 40 per cento dei liquidi tra acqua e gasolio. In circa 20 secondi siamo in planata, partendo da fermi, con una velocità di uscita di 17 nodi con i motori a 1450 giri minuto.

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PERSHING 9X

Il decoro di bordo del primo Pershing 9X è stato personalizzato dall’armatore, che ha selezionato alcune fra le più celebri firme del design Made in Italy. The on board decor of the first Pershing 9X has been chosen by the owner himself, who has selected some of the most famous design brands Made in Italy.

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TRIALS AND TESTS

Diamo tutta manetta e in un minuto e venti secondi stiamo andando al massimo, il cuore sale in gola e nelle mani senti la potenza di 80 mila chilogrammi che affrontano le onde come la lama rovente di un coltello in un panetto di burro gelato. Il Gps segna 43,01 nodi con i motori a 2450 giri al minuto. Non dimenticate che ci troviamo a bordo di uno yacht di 28 metri di lunghezza e 6,2 di larghezza. Come di consueto navighiamo a tutte le andature dal massimo al minimo e poi ancora dal minimo al massimo. A 1600 giri entra in funzione la prima turbina del motore e con solo 100 giri in più guadagniamo circa 5 nodi arrivando a 24 nodi. A questa andatura abbiamo il miglior rapporto litri consumati per ogni miglio percorso, circa 18,3 litri, l’autonomia è di quasi 500 miglia nautiche. A 2000 giri entra in funzione la seconda turbina e la velocità supera i 30 nodi. Con il permesso e sotto l’occhio vigile del comandante facciamo una virata con la barra tutta a dritta e in soli 45 secondi tracciamo nel mare un cerchio perfetto con un diametro di circa 80 metri. Portiamo la barra tutta a sinistra e disegniamo il nostro 8. Uno scafo eccellente costruito per emozionare l’armatore e i suoi ospiti in totale sicurezza. Facile da pilotare grazie anche al supporto del sistema Easy Set che regola l’assetto in modo ottimale determinando automaticamente la posizione 124 BARCHE

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PERSHING 9X

La suite padronale full beam si trova a mezza nave, mentre la cabina vip è a prua estrema. Lungo il corridoio si entra nelle due cabine ospiti, matrimoniale a sinistra con 2 letti singoli traslanti e doppia a dritta The full beam master suite is amidships, whilst the VIP cabin is at the extreme bow. Along the corridor one enters the two guest cabins, a double on the left with two moving single beds and a double starboard

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TRIALS AND TESTS

dei trim e degli interceptor a baionetta. La barca è dotata anche di stabilizzatori giroscopici Seakeeper Ng9 che abbiamo tenuto attivi fino a 30 nodi di velocità per mantenere un assetto ottimale, sono particolarmente utili nei lunghi trasferimenti a basse velocità e nelle soste in rada. La barca è un concentrato di tecnologia che gli uomini del Dipartimento Engineering del Gruppo Ferretti hanno valorizzato al massimo. Boredom is the offspring of monotony, a feeling that we try to avoid in various different ways. When we think of boats and what they represent to their owners, we can find many ways to evade it. There are those who love to travel slowly, enjoying the very essence of a journey in discovery of unspoilt places. Meanwhile, other owners like to set sail to unknown destinations, accompanied by the thrill of speed. When sailing a moderate sea at an average speed of 30 knots, feelings of pleasure are multiplied and adrenalin hits the roof. And when you exceed 40 knots your emotions overwhelm you. Pleasure and power control merge and become one in an indescribable whirlwind. In short: far removed from monotony and boredom. Giancarlo Lisotti awaits us on the quayside in La Spezia for one of this season’s most interesting yacht test drives. 126 BARCHE

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PERSHING 9X

PRESTAZIONI

TEST RESULTS Pershing - Ferretti Group www.pershing-yacht.com PROGETTO Design Fulvio De Simoni • Architettura navale Dipartimento Engineering Ferretti Group SCAFO lunghezza ft 28,14 m • larghezza massima 6,23 m • immersione 1,65 m • dislocamento vuoto 68 t • dislocamento pieno carico 79,40 t • Capacità serbatoio carburante 9000 l • Capacità serbatoio acqua 1200 l MOTORE 2 Mtu 16V 2000 M96L • Potenza 1939 kW • Numero di cilindri 16 in linea • Alesaggio per corsa 135 mm X 156 mm • Cilindrata 35,7 cc • Regime di rotazione massimo 2450/min • Peso 3160 kg CERTIFICAZIONE CE Categoria A • RINa Classe B + F + Aa (sound emission) PREZZO A partire da 7.140.000 €, Iva esclusa

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

Velocità in NODI

Autonomia mn //Range nm

490 20.6 Rapporto lung./larg. //L/W

4.5

Speed in knots

La Spezia calmo//calm 5 nodi//kn SW 0,6 m 12 3000 l 700 l Rolla Mtu 16V 2000 M96L

Consumi Lt/h

Fuel consumption L/h

Rpm

43.01

Rapporto peso kg potenza kW //Mass /outlet power

Località//Place Mare//Sea state Vento forza//Wind speed Direzione//Wind Direction Altezza onda//Wave hight Persone a bordo//Number of people on board Combustibile imbarcato//Fuel volume on board Acqua imbarcata//Water volume on board Eliche//Propellers Motore//Engines

max//top speed

Giri/min Engine rotational speed 1/min 600 914 1400 1500 1600 1800 2000 2200 2400 2450

8.60

600

60

10.90

914

130

14.10

1400

310

19.30

1500

374

24.10

1600

442

26.90

1800

542

30.80

2000

710

37.90

2200

886

41.20

2400

972

43.01

2450

1038

Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 8.60 10.90 14.10 19.30 24.10 26.90 30.80 37.90 41.20 43.01

60 130 310 374 442 542 710 886 972 1038

6.9 11.9 22.1 19.3 18.3 20.1 23.05 23.37 23.59 24

1290 754 406 464 490 446 390 384 381 373

54.9 55.0 57.1 59.9 63.1 63.9 66.9 68.1 69.8 70.6

PROJECT Fulvio De Simoni (design) • Ferretti Group Engineering Department (Naval architecture) HULL LOA 28.14m • Maximum beam 6.23m • Draft 1.65m • Ligh mass displacement 68 t • Full mass displacement 79.40 t • Fuel tank volumes 9000 l • Water tank volume 1200 l MAIN PROPULSION 2 Mtu 16V 2000 M96L • Outlet mechanical power 1939 kW • Number of cylinders 16 in line • Bore & Stroke 135 mm X 156mm • Total swept volume 35.7 cc • Maximal rotational speed 2450/min • Weight 3160 kg CERTIFICATON EC CATEGORY A RINa Class B + F + Aa (sound emission) PRICE starting from 7.140.000 € (Exclusive VAT)

La forma della carena è a geometria variabile con pattini di sostentamento. Il deadrise a poppa è di 12,5°. La barca è costruita tutta in infusione. Per lo scafo e coperta è stato utilizzato carbonio e vetro-E più resina vinilestere, per la sovrastruttura esclusivamente carbonio. The shape of the hull is of variable geometry with spray rails. The hull deadrise angle at stern is of 12.5 °. The boat is built by infusion. For the hull and superstructure carbon and E-glass plus vinylester resin have been used. The superstructure is exclusively made of carbon. June-Giugno 2018

BARCHE 127


TRIALS AND TESTS

Con i due motori Mtu di 2638 cavalli ciascuno abbiamo toccato la velocità massima di 43 nodi. A 24 l’autonomia è di 490 miglia nautiche. With two Mtu engines of 2638 hp each we reached the maximum speed of 43 knots. At 24 knots the range is of 490 nautical miles.

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I’m always a bit excited when I get to go out to sea with the captain of captains. He could be described as my spiritual guide when it comes to steering. He talks me through all of a boat’s most fascinating secrets. I trust him blindly, even when he encourages me to go full speed ahead. He knows what he’s doing and the experience he has gained on fast boats means that we’re in safe hands. Together we have tested all the Pershings of the last fifteen years, from the legendary 115 with turbines to the 108 with its three engines and the 64 military version, in which we travelled at over 50 knots, all the way up to today’s 9X. Before heading into the open sea, we carry out a manoeuvre test to check how the joystick works. The boat shifts, moves forward, goes back and turns around upon itself like a toy, to the point that even a child could moor it. In the meantime, the engines reach the ideal running temperature and I can’t wait to go at full throttle to see what effect it has. A sensation of total power. Around 80 tonnes of weight that tackle the waves with all the ease of a rocket fired to Mars. The weight-power ratio is 15 kilograms per every unit of available horsepower. In total, the two MTU V16 engines, series 2000 M96L at 2450 r.p.m., amount to 5276 hp. In terms of transmission, we have the Top System surface drive propulsion system with Rolla six-blade surface-piercing propellers. There are twelve of us on board and we have filled up the water and diesel tanks to 40% capacity. We go from stationary to planing within around 20 seconds, with a starting speed of 17 knots and engines at 1450 r.p.m. We push the throttle right down and within one minute and twenty seconds

we’re travelling at full speed, with our hearts in our mouths and our hands feeling the power of 80,000 kg tackling the waves like the red-hot blade of a knife through frozen butter. The GPS records 43.01 knots with the engines at 2450 r.p.m. Don’t forget that we’re on board a yacht that is 28 metres long and 6.2 metres wide. As usual, we travel at all speeds, from maximum to minimum and then back again. At 1600 r.p.m. the engine’s first turbine cuts in and, at just 100 r.p.m more, we gain around 5 knots, reaching a speed of 24 knots. We have the best possible fuel economy at this pace, consuming around 18.3 litres per mile, with a range of almost 500 miles. At 2000 r.p.m. the second turbine cuts in and the speed exceeds 30 knots. With the captain’s permission, and under his watchful eye, we go about with the rudder full to the right and in just 45 seconds we carve out a perfect circle in the sea with a diameter of around 80 metres. We then push the rudder full to the left and complete our figure of eight. An excellent hull built to delight the owner and their guests in total safety. It is also easy to steer thanks to the support of the Easy Set system, which regulates the trim in an optimum fashion, automatically determining the position of the trims and the interceptor blades. The boat is also fitted with Seakeeper Ng9 gyro stabilisers that we kept active up to a speed of 30 knots to maintain an optimum trim. They are particularly useful in long transfers at low speeds and when stopping off in the harbour. The boat is jam-packed with technology, taken to the very highest levels by the Ferretti Group’s engineering team. n



PREVIEW

Contemporary IDEA Dal più grande cantiere da diporto spagnolo un 24 metri elegante, dall’interessante lay-out degli interni. In sala macchine due MAN V12-1550, per una velocità massima di 33 nodi

The largest Spanish yachting yard has produced an elegant 24-metre boat, with an interesting interior layout. In the engine room there are two MAN V12-1550, giving a top speed of 33 knots by Luca Sordelli

24.93m

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ASTONDOA 80 Flybridge

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BARCHE 131


PREVIEW

A dominare la scena sul main-deck è il grande salone open-space che si allunga fino alla postazione di pilotaggio. Prevalgono i colori chiari e una grande luminosità. On the main-deck the large open space saloon is the main feature, which extends to the steering station. Light colours and great brightness prevail.

M

Moderno, aggressivo, Astondoa 80 Flybridge è uno yacht contemporaneo, di quelli che non può non far girare la testa. Il cantiere interpreta bene, con una bella originalità, le tendenze più attuali nel realizzare barche nel super competitivo segmento al limite dei 24 metri di lunghezza e lo fa con la forza di chi ha una storia molto, molto antica. Si parte infatti dal 1916, in un piccolo negozio di ferramenta, a Portugalete, nei Paesi Baschi Spagnoli. Si arriva all’oggi, al più grande cantiere da diporto spagnolo: quattro sedi produttive,

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ASTONDOA 80 Flybridge

la principale a Santa Pola, a due passi da Alicante. Nel mezzo due guerre mondiali, durante le quali il cantiere si è dedicato alla realizzazione di mezzi militari di soccorso. Momenti di grandi successi, crisi superate e capacità di adeguarsi alle trasformazioni di cento anni di nautica da diporto. Questo 80’ arriva a fare da ammiraglia della gamma flybridge, una delle cinque di Astondoa che produce scafi dai 18 ai 60 metri di lunghezza, in vetroresina e in acciaio. Si struttura su tre ponti, con un’organizzazione estremamente funzionale degli spazi. Al centro di tutto c’è il main deck, dove regna uno sconfinato openspace arredato in colori chiari e caldi, con ai lati le due murate dalle alte finestrature. Questo primo ambiente, a cui si accede subito dal pozzetto, non può non emozionare: se l’obiettivo era creare un’assoluta continuità tra il dentro e il fuori, si può dire che è stato assolutamente centrato. È un salone che percorre quasi interamente questo ponte e dà una bella sensazione di grandezza, ma anche leggerezza. Dominano linee perpendicolari, tutto è molto semplice, estremamente raffinato.

Al ponte inferiore è dedicata tutta la zona notte, con la SUITE ARMATORIALE a centro barca che sfrutta al 100% i sei metri di larghezza dello scafo. On the lower-deck there’s the sleeping area. The full beam MASTER SUITE amidships makes the most of the six meter width 100%.

Aiuta molto la posizione avanzata della timoneria e della cucina, non separate dal resto del ponte. Il risultato è una vista ininterrotta sul mare da poppa fino a prua. Una scelta nel complesso estrema e che richiama i layout solitamente scelti su yacht più grandi. Astondoa, da sempre, lascia però ampia possibilità di personalizzazione ai suoi armatori e, ad esempio, su un altro esemplare di Astondoa 80 i proprietari hanno scelto una soluzione opposta, molto “all’americana”, con il bancone della cucina che affaccia direttamente sul pozzetto. Il ponte inferiore è completamente dedicato alla zona notte. La suite armatoriale è a centro barca e sfrutta al 100% i sei metri di baglio massimo dell’Astondoa 80. Dispone di un grande bagno e una cabina armadio alle spalle del letto. Come sul ponte principale i temi dominanti sono i colori chiari, il tono caldo del legno di quercia e la grande luminosità assicurata dalle ampie finestrature laterali. Poco più a prua troviamo le due cabine per gli ospiti con letti separati, poi la grande cabina VIP, con il tradizionale taglio a V, con letto centrale. June-Giugno 2018

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PREVIEW

Sul flybridge l’hard top è aggressivamente inclinato verso prua, la sua parte centrale, in tessuto, è apribile. Su questo ponte ci sono ben due banconi bar. On the flybridge the hard top is aggressively inclined towards the bow, its central part, made of fabric, can be opened. This deck features two bar counters.

Tutte le cabine ospiti hanno il proprio bagno compresa quella del comandante che ha un ingresso separato dalla plancia di poppa. Da qui si accede anche alla sala macchine dove ci sono due MAN da dodici cilindri a V da 1140 kW ciascuno che fanno viaggiare l’Astondoa 80 ad una velocità massima di 32/33 nodi e ad una media in crociera di 25. Il fly è ben diviso in due aree, quella più a prua protetta dall’hard top con la parte centrale apribile in tessuto e quella più a poppa, il regno di chi vuole dedicarsi all’abbronzatura, con quattro grandi letti prendisole. Modern and aggressive, the Astondoa 80 Flybridge is a contemporary yacht of a kind that cannot help but turn heads. With a nice dose of originality, the yard does a good job of picking up on the latest trends in making boats in the super competitive segment for boats of up to 24 metres and it does it with the strength that comes from people who have a very, very long history. One that starts back in 1916, in a small hardware shop, in Portugalete, in the Spanish Basque Country. And it has come down to today, as the largest Spanish 134 BARCHE

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ASTONDOA 80 Flybridge

SCHEDA TECNICA ASTONDOA YACHTS Santa Pola, Spagna Tel (+34) 965 413 702 astondoa@astondoa.com www.astondoa.com

Progetto: Astondoa (Design esterno e architettura navale) • Cristiano Gatto Design Team (Interior design & decor) Scafo: Lunghezza f.t. 24,93m • Baglio massimo 6m • Immersione 1,08m • Dislocamento a vuoto

TECHNICAL DATA 50 t - Dislocamento a pieno carico 60 t • Riserva carburante 5.800 l • Riserva acqua1.100 l • Materiale di costruzione VTR Carena a V 14° dedrise Motori: 2 x MAN V12-1550 da 1140 kW ognuno

Project: Astondoa (Exterior Design and naval architecture) • Cristiano Gatto Design Team (Interior Design & Decor) Hull: LOA 24.93m • Maximum Beam 6m • Draft 1.08m • Light mass displacement 50 t • Full

mass displacement 60 t • Fuel tank volume 5800 l • Water tank volume 1100 l • Building material VTR • V-shaped hull 14° deadrise MAIN PROPULSION: 2 MAN V12-1550 of 1140 kW each

Velocità massima 33 nodi //Maximum speed 33 knots Velocità di crociera 25 nodi //Cruising speed 25 knots

yachting yard: there are four production bases, the main one being at Santa Pola, not far from Alicante. It has seen two world wars, during which the yard focussed on making military rescue vessels. There have been times of great success, crises that have been overcome and the ability to fit into a hundred years of changes in the yachting world. This 80-footer arrives to play the role of flagship in the flybridge range, which is one of the five made by Astondoa. The yard produces boats from 18 to 60 metres in length in fibreglass and steel. The 80 Flybridge is built over three decks, with an extremely functional organisation of the areas. The main deck is the main feature and is dominated by an extensive open-space area in warm, clear colours, with high windows on the sides. This is the first room that you reach from the cockpit, and it is extremely impressive: if the goal was to create complete June-Giugno 2018

BARCHE 135


PREVIEW

continuity between inside and out, you could say that it has been completely achieved. It is a living room that covers nearly the entire deck, and it gives a great feeling of space, but also of lightness. Perpendicular lines are predominant, and everything is very simple and extremely elegant. Having the steering position set well forwards helps, as does the galley, which isn’t separated from the rest of the bridge. This produces an uninterrupted view of the sea from stern to bow. Overall it is an extreme choice, and one which recalls layouts which are normally used on larger yachts. However, Astondoa has always left considerable scope for owner customisation, and – for example – on another version of the Astondoa 80 the owners have chosen to have things the other way round, in a very American approach, with the galley counter looking straight onto the cockpit. The lower deck is completely taken up by sleeping area. The owner’s suite is amidships and takes full advantage of the Astondoa 80’s six-metre maximum beam. It has a large bathroom and a walk-in wardrobe behind the bed. As on the main deck, the main features are the light colours, the warmth of oak and the large amount of light provided by the large side windows. Further forwards, there are two guest cabins with twin beds, and then the big VIP cabin, with the traditional V-shape, and a bed in the middle. All the guest cabins have their own bathroom, including the captain’s one, which has a separate entrance from the stern. From there you can also get to the engine room, where there are two V-12 MANs developing an outlet mechanical power of 1140 kW each that give the Astondoa 80 a top speed of 32/33 knots, and an average cruising speed of 25 knots. The flybridge is nicely divided into two areas. The part furthest forward is protected by the hard top with a fabric central section, which can be opened, while the part further aft is the place for sunbathing, with four large sun-loungers. n 136 BARCHE

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TRIALS AND TESTS

Ricomincio da te LET’S START again

Frutto della collaborazione tra l’ufficio tecnico del cantiere per carena e linee d’acqua con Neo Design di Marco Biaggi e Filippo Salvetti che si sono invece occupati di coperta e interni, il nuovo 50 piedi ha il compito di rilanciare la gamma Atlantis di Azimut As the result of the partnership between the yard’s technical department – for the hull and the waterlines – and the Neo Design studio run by Marco Biaggi and Filippo Salvetti. The aim of the 50 footer is to relaunch the Azimut Atlantis range by Niccolò Volpati

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AZIMUT ATLANTIS 51

16.18m

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BARCHE 139


TRIALS AND TESTS

La timoneria è morbida, tanto che sembra di danzare sull’acqua. Virate e contro virate danno la sensazione di essere un pattinatore sul ghiaccio che compie evoluzioni armoniose e belle da vedere. L’accelerazione non è bruciante, ma progressiva e anche questa caratteristica contribuisce alla sensazione di armonia. Atlantis 51 mi è piaciuto soprattutto per come naviga. La potenza è giusta. In sala macchine ci sono due IPS 800 con i motori Volvo da 600 cv. Con la manetta del gas tutta abbassata abbiamo superato i 34 nodi e per planare ne bastavano poco più di 13. Qui, se si vuole, si naviga senza spendere troppo, altrimenti si schiaccia e si ottiene una velocità maggiore. A regime di crociera, infatti, i consumi sono in linea con imbarcazioni molto parche nei consumi, ma, in più, offre anche un range più ampio di andature. Qualche esempio? Alla

L

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massima i litri ora necessari per entrambi i motori sono 241, mentre in planata minima solo 84. Per navigare a 20 nodi ne servono 125 e a 25 nodi circa 160 litri. Ma ci sono altri numeri che spiegano forse la buona sensazione che si prova al timone. La barca non è un peso piuma, il dislocamento a pieno carico supera i 22 mila chili. Anche per questo serve una coppia di propulsori da 600 cv. Il baglio è decisamente ampio perché misura quattro metri e mezzo. Il baricentro è piuttosto basso, visto che siamo su un hardtop senza il fly e l’altezza di costruzione dalla linea di galleggiamento è di poco più di tre metri e mezzo. Infine, c’è l’angolo di deadrise della carena che a poppa misura 13,6° e a centro barca si stringe fino a 16,8°. Il risultato dell’operazione non è un numero, ma una sensazione. Si naviga bene, la barca è maneggevole, s’inclina il giusto quando si vira a tutta barra, la carena è sempre ben piantata sull’acqua e fende bene le onde di scia delle


AZIMUT ATLANTIS 51

Il Main Deck è stato concepito come una grande area lounge “open air”. Oltre ai classici e ampi spazi prendisole, presenti sia a poppa che a prua, questo ponte è stato arredato per creare un sofisticato salotto dedicato al relax, velocemente convertibile in dinette per il pranzo.

navi che entrano nel porto di Savona. Il merito è tutto nell’equilibrio e nell’armonia di tutti gli elementi: peso, linea di carena, baglio e potenza dei motori. Neo Design che ha curato interni e coperta ha fatto davvero un buon lavoro. Sono riusciti a ottimizzare gli spazi a disposizione, grazie anche a delle scelte azzeccate. Sottocoperta ci sono tre cabine e già questo non è proprio consueto su un 50 piedi. E sono perfino di dimensioni generose. Non si picchia mai la testa e le cuccette non sono adatte solo per fotomodelle anoressiche, ma la loro larghezza garantisce di poter passare notti tranquille. L’armatoriale è a prua e quindi è anche distante dalla sala macchine e più silenziosa in navigazione. A centro barca ci sono altri due locali, uno con letti sovrapposti e uno con letti singoli, ma delle due cuccette, una si sposta in modo da poter scegliere di trasformarla in matrimoniale. I bagni sono altrettanto voluminosi, entrambi con box doccia separato, ma i due ambienti

The Main deck has been designed like a large “open air” lounge area. In addition to the classic wide sunbathing areas, both at bow and astern, this deck features a sophisticated living area for relaxation, which can quickly turn into a dinette for launch.

meglio riusciti sono la zona pranzo e il main deck. La zona pranzo è in basso, sfrutta pertanto il disimpegno delle cabine. La cucina è ampia con frigoriferi e fuochi di dimensioni casalinghe e, soprattutto, è ampio il divanetto a U con tavolo apribile. Il main deck è tutto open dedicato all’area living, oltre che alla postazione di guida. Qui si ha una vera continuità tra esterno e interno visto che non c’è il portellone a poppa. Molte le sedute e i divanetti, comode sia in navigazione, sia durante le soste in rada. Ottime anche le vetrate grandi e davvero trasparenti che permettono una forte illuminazione naturale. Chi vuole rovinare l’armonia di tutto ciò, può comunque optare per una versione (optional) che prevede un portellone che separa l’interno dal pozzetto. Gli unici due particolari che non mi hanno convinto sono la mancanza di un tientibene sul profilo laterale dell’hardtop e il gavone dell’áncora. I passavanti sono sufficientemente larghi e la battagliola

abbastanza alta, ma se ci fosse stato anche un tientibene sopra le vetrate laterali si sarebbe potuto avere un secondo appiglio per un accesso a prua ancor più sicuro. Il gavone dell’áncora è ampio e dalla prua verticale esce l’áncora quasi come se si trattasse di un occhio di cubìa. Il verricello ad asse verticale si trova all’interno e poggia su un basamento in vetroresina. Questo basamento segue il percorso della catena dell’ancora, ma è forse troppo sottile. Quando si dà fondo all’áncora o la si salpa con un po’ di onda è possibile che sia molto sollecitato. Se lo strato di vetroresina fosse stato un po’ più spesso avrebbe avuto più robustezza. The steering is soft, so much so that it seems as if the boat dances across the water. Turns going one way and the other give you the feeling of skating across the ice, as you perform elegant manoeuvres, which look nice. It doesn’t burn away when June-Giugno 2018

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TRIALS AND TESTS

PRESTAZIONI

TEST RESULTS AZIMUT YACHTS Via Martin Luther King 9/11 I-10051 Avigliana (TO) Tel +39 011 93161 www.azimutyachts.com Progetto: Neo Design (interni e coperta) • Ufficio tecnico Azimut Yachts (carena) Scafo: Lunghezza ft 16,18m • lunghezza scafo 14,47m • larghezza 4,55m • pescaggio a pieno carico 1,30m • dislocamento a pieno carico 22.300 kg • serbatoi carburante 1.440 l • serbatoi acqua 450 l Motore: 2xIPS800 D8 Volvo Penta • 4 tempi diesel, iniezione diretta • potenza 441 kW (600 cv) • 6 cilindri in linea • cilindrata 7,7 litri • alesaggio per corsa 110mm x135mm • rapporto di compressione 16,5:1 • regime di rotazione 3.000/ minuto • peso a secco 840 kg Certificazione CE: cat. B per 12 persone Prezzo: 700.000 €, Iva esclusa (versione base)

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

Località//Place Mare//Sea state Vento forza//Wind speed Persone a bordo//Number of people on board Carburante imbarcato//Fuel volume on board Acqua imbarcata//Water volume on board

Velocità in NODI

Speed in knots

Savona calmo//calm 0 10 500 l 110 l

Consumi Lt/h

Fuel consumption L/h

Rpm

34.2

5.1

600

5,5

7.9

1000

17

Autonomia mn //Range nm

9.5

1250

31

10.6

1500

56

13.2

1750

84

17.5

2000

110

21.7

2250

140

26.6

2500

172

31.0

2750

212

34.2

2900

241

230 Rapporto peso kg potenza kW //Mass /outlet power

25.2 Rapporto lung./larg. //L/W

3.5 142 BARCHE

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max//top speed

Giri/min Engine rotational speed 1/min 600 1000 1250 1500 1750 2000 2250 2500 2750 2900

Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 5.1 5,5 1.07 1335 62 7.9 17 2.15 669 66 9.5 31 3.26 441 67 10.6 56 5.28 272 69 13.2 84 6.36 226 71 17.5 110 6.28 229 73 21.7 140 6.45 223 74 26.6 172 6.46 222 78 31.0 212 6.83 210 78 34.2 241 7.04 204 78

Project: Neo Design (Interiors and deck) • Azimut Yachts Technical Department (hull) Hull: LOA 16.18m • Length 14.47m • Beam 4.55m • Draft (full load)1.30m • Full mass displacement 22300 kg • Fuel tank volume 1440 l • Water tank volume 450 l Main Propulsion: 2xIPS800 D8 Volvo Penta • 4 stroke diesel • direct injection • 441 kW (600 hp) • 6 cylinders in line • Swept volume 7.7 l • Bore 6 Stroke 110mm X 135mm • Compression ratio 16.5:1 • Maximal rotational speed 3000/min • Dry Weight 840 kg EC Certification: CAT B – 12 people Price: 700,000 € Exclusive VAT (as standard)

In sala macchine c’è una coppia di motori turbodiesel Volpo Penta D8 di 600 cavalli ciascuno con trasmissione Ips con cui abbiamo navigato a 34,2 nodi di velocità massima. In the engine room there are two Volvo Penta D8 turbodiesel engines of 600 hp each and IPS transmission, with which we reached a maximum speed of 34.2 knots.


AZIMUT ATLANTIS 51

accelerating, but it is progressive and that is another element which contributes to the feeling of harmony. The thing that I liked above all others about the Atlantis 51 was how it sails. It has the right amount of power. There are two Volvo IPS 800s developing 600 hp in the engine room. When we opened the throttle right up we did more than 34 knots, and we only needed just over 13 to plane. You can travel without spending a lot like that; otherwise you can really push it and move faster. Actually, at cruising speed, consumption figures are in line with those of vessels that are particularly thrifty, but on top it offers a wider range of speeds. What about some examples? At top speed 241 litres an hour are needed, while at minimum planing speed that figure goes down to just 84. To do 20 knots you need 125 litres an

Gli interni prevedono, in aggiunta alle tre cabine, una dinette con tavolo richiudibile centrale e una cucina completamente accessoriata. L’armatoriale, disposta a prua, è caratterizzata da una zona a tutta altezza, un vanity con pouff e una piccola libreria. In addition to the three cabins, the interiors feature a dinette with a foldable table in the middle and a fully-equipped galley. The owner cabin is forward and it’s characterized by a full height area, a dressing table with pouff and a small bookcase.

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TRIALS AND TESTS

hour and at 25 knots around 160 litres. But it is other figures that perhaps best explain the good feeling that you get at the helm. The boat isn’t exactly a featherweight, and fully loaded the displacement exceeds 22,000 kilos. That is another reason why a pair of 600 hp engines are required. The beam is definitely sizeable, at four and a half metres. The centre of gravity is fairly low, given that we are in a hardtop without a flybridge and the superstructure rises three and a half metres above the waterline. Finally, there is the hull’s deadrise angle, which in the bows is 13.6 degrees and amidships rises to 16.8 degrees. The result isn’t a mere number; it is a feeling. The boat sails well, and handles well. It tilts just the right amount when you take a

hard turn, and the hull is always well settled on the water and pushes aside the bow waves from the ships that enter Savona harbour. That is because of the balance and harmony between all the elements: weight, hull lines, beam size and engine power. Neo Design did a very good job designing the interiors and the deck. They managed to optimise the space available, making some good choices. Below decks there are three cabins, and that is itself already not usual for a 50-footer. And they are even of a good size. You don’t ever bang your head, and the bunks aren’t just for anorexic models but are actually wide enough to spend a comfortable night. The owners’ cabin is in the bow, and so is also some way from the engine room, and quieter

when under way. There are two other cabins amidships, one with bunk beds and one with twin beds which can be turned into a double bed. The bathrooms are likewise fairly large and both have separate shower cabins, but the areas which have been done best are the dining area and the main deck. The dining area is below, so it takes advantage of the passageway between the cabins. The galley is spacious, with household-size fridges and cooking ranges, and – most of all – there is a large U-shaped sofa with a table that folds out. The main deck is completely open, and is put over to the living area, as well as the steering position. Here we find real continuity between the exterior and the interior, given that there is no external door in the stern. There are a lot of seats and sofas, which are comfortable both when under way, and when moored. The large and truly transparent windows are excellent, as they provide a strong source of natural light. But anybody who, regardless of this, wants to ruin all this harmony can opt for a version with a door to divide the interior from cockpit. The only two details which I didn’t find convincing were the lack of a grab bar on the side of the hardtop and the anchor storage. The walksides are wide enough and the handrails high enough, but if there had also been a grab bar above the side windows, then there would have been something else to hang on to, so getting forward would have been safer still. The anchor storage area is large, and the anchor comes out of the vertical prow almost as if it were a hawsehole. The vertical axis winch is inside and is fixed to a glass fibre base. This baseplate follows the course of the anchor, but is perhaps too thin. n

La vivibilità e il comfort di bordo è garantito anche dal garage che ospita un tender jet di 3,25 metri di lunghezza. Both liveability and comfort onboard are ensured by the garage too, which hosts a 3.25 meter long tender jet.

144 BARCHE

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TRIALS AND TESTS

Mi diverto un mondo I really ENJOYED myself!

15.78m

146 BARCHE

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BÉNÉTEAU GRAN TURISMO 50 SportFly

Pochi chili e pochi Euro in più per avere un ponte in più. Il GT50 SportFly di Bénéteau ha ancora più spazio a disposizione della versione HardTop An extra deck, without adding much extra weight or costing to much more. The Bénéteau GT50 SportFly has even more space available than the HardTop version by Nicolò Volpati - photo by Nicolas Claris

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BARCHE 147


TRIALS AND TESTS

148 BARCHE

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BÉNÉTEAU GRAN TURISMO 50 SportFly

M

Mare calmo, poco vento. Sono sul fly del nuovo GranTurismo 50 di Bénéteau che è riuscita ad aggiungere un “piano” aumentando il peso complessivo dell’imbarcazione di solo 300 kg. Esiste, infatti, anche la versione HardTop di questo modello. La carena è identica, così come i due layout disponibili per gli interni, ma c’è più spazio sopra la dinette. Il fly non è enorme e questo permette di mantenere un profilo piuttosto sportivo. C’è tutto quello che serve, a cominciare dalla seconda postazione di comando. La visuale è ovviamente ottimale, ma non mi convince molto l’ergonomia. La seduta è un po’ troppo distante dalla plancia e risulta piuttosto incassata. La mia “pancetta” complica le cose. È vero che dovrei dimagrire, ma c’è anche chi è messo peggio di me. Qualche centimetro in più in altezza sotto la seduta del timoniere avrebbe giovato. I motori sono gli stessi per entrambe le versioni. Si tratta di due IPS 600 di Volvo con due D6 da 435 cv ciascuno. L’accelerazione non è male: in sei secondi la carena è fuori dall’acqua e in 25 si arriva alla massima velocità. È piacevole la manovrabilità sia ai bassi regimi,

Grazie a due Volvo Penta IPS 600 la barca ha una velocità di circa 28 nodi. La carena è dotata di AIRSTEP per affrontare confortevolmente il mare formato. Thanks to two Volvo Penta IPS 600 the boat reaches a maximum speed of about 28 knots. With the AIRSTEP the hull can comfortably face rough seas.

sia a velocità sostenuta. Merito, ovviamente, oltre che delle linee d’acqua, dei due piedi pivottanti con eliche traenti. Anche le virate strette con la manetta del gas tutta abbassata non sono un problema. I piedi Volvo, infatti, hanno l’autolimitazione che permette di non stringere eccessivamente e così, quando in navigazione, ci si trova sul fly, non si ha mai la sensazione di cadere di sotto. Confortanti i dati dei consumi. Al minimo di planata, per entrambi i motori servono 90 litri e alla massima velocità ne bastano meno di 170. Quello che mi ha convinto meno è la velocità. Alla massima non siamo arrivati a 28 nodi. Un dato sufficiente per una barca comfort da crociera in famiglia, ma non esaltante. In alternativa si poteva mettere a disposizione una seconda coppia di motori più potenti, ma il cantiere francese non dà questa possibilità. L’obiettivo è stato quello di rendere più simili possibile le due versioni. E, in effetti, questo modello con il fly pesa solo 300 kg in più e costa solo 20 mila Euro in più rispetto alla versione HardTop. Una coppia di motori più potenti avrebbe determinato anche un prezzo più elevato. Quello che invece mi ha colpito June-Giugno 2018

BARCHE 149


TRIALS AND TESTS

Sotto coperta ci sono la cabina armatoriale a tutto baglio, la cabina vip a prua e una dinette con una cucina ad angolo. Per gli interni sono stati scelti legni di noce con venature a poro chiuso, verniciati o laccati, tessuti di rivestimenti in similpelle effetto buccia di pesca e piano di lavoro in corian. Underdeck there is the full beam owner cabin, the Vip cabin forward and a dinette with a corner galley. For the interiors, walnut woods with closed-pore, varnished or lacquered veins, leather effect peel peach-effect upholstery and corian worktop were chosen.

150 BARCHE

Giugno-June 2018

molto favorevolmente sono interni e coperta, disegnati, rispettivamente da Andreani Design e Nuvolari&Lenard. Gli interni sono caratterizzati da un grande salone perché tutto lo spazio disponibile è dedicato solo alla plancia e all’area living. La cucina si trova più in basso, nel disimpegno dell’area notte. In questo modo, la cucina gode di più “aria” e di un piano di lavoro molto ampio. I volumi sono ben ottimizzati anche nella cabina armatoriale e mi è piaciuta la soluzione del bagno. Il lavandino, infatti, si affaccia in cabina e non si trova in un locale separato. Questo consente di avere altri due locali separati, uno per il wc e uno per la doccia. In questo modo si sfruttano tutti i centimetri a disposizione, realizzando ambienti ampi e confortevoli. La stessa filosofia è riproposta negli spazi aperti. Tutto è forse influenzato dalla presenza, non comune per barche di queste dimensioni, del garage per il tender. Nonostante questa presenza “ingombrante” né gli interni, né il pozzetto risultano sacrificati. Anzi, se non mi avessero fatto notare che c’era il garage, non me ne sarei nemmeno accorto. È un’esigenza che arriva su esplicita richiesta dei dealer Bénéteau ed è comprensibile. Una barca di 50 piedi se ha uno spazio dedicato per il tender con un sistema pratico di alaggio e varo, si vende più facilmente.


BÉNÉTEAU GRAN TURISMO 50 SportFly

PRESTAZIONI

TEST RESULTS BÉNÉTEAU Saint Hilaire de Riez France www.beneteau.com Progetto: Bénéteau Power Boats (architettura navale) • Nuvolari&Lenard (exterior design) • Andreani Design (interior design) Scafo: Lunghezza fuoritutto 15,78m • lunghezza scafo 14,17m • larghezza massima 4,40m • pescaggio 0,90m • dislocamento 13.935 kg • serbatoi carburante 1.300 l • serbatoi acqua 400 l Motore: 2xD6 Volvo Penta IPS600 • ciclo operativo 4 tempi • 6 cilindri • alesaggio per corsa 103mm x110mm • rapporto di compressione 17,5:1 • cilindrata 5,5 l • potenza 307 kW (435 cv) • regime di rotazione massimo 3500 giri/minuto • peso a secco 901 kg Certificazione CE: Cat. B per 12 persone • Cat. C per 12 persone Prezzo: 545.000 €, Iva esclusa

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

Velocità in NODI

3.6

Fuel consumption L/h

1000

6.0

8.3

1500

22

9.9

2000

42

13.7

2640

92

19.1

3000

120

22.8

3350

138

25.7

3500

152

max//top speed

27.9

3600

168

Giri/min Engine rotational speed 1/min

Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB

219

Rapporto lung./larg. //L/W

Consumi Lt/h

6.0

Autonomia mn //Range nm

22.8

Speed in knots

Port Ginesta, Barcellona – Spain calmo//calm brezza inferiore ai 5 nodi//breeze less than 5 knots 6 900 l

Rpm

27.9

Rapporto peso kg potenza kW //Mass outlet power

Località//Place Mare//Sea state Vento//Wind force Persone a bordo//Numebr of people on board Carburante imbarcato//Fuel volume on board

1000 1500 2000 2640 3000 3350 3500 3600

6.0 8.3 9.9 13.7 19.1 22.8 25.7 27.9

6.0 22 42 92 120 138 152 168

1.00 2.65 4.24 6.71 6.28 6.05 5.91 6.02

1300 490 306 193 206 214 219 215

58 59 64 67 68 72 73 76

Project: Bénéteau Power Boats (naval architecture) • Nuvolari & Lenard (exterior design) • Andreani Design (interior design) Hull: LOA 15.78m • Length 14.17m • Maximum beam 4.40m • Draft 0.90m • Displacement 13935 kg • Fuel tank volume 1300 l • Water tank volume 400 l Main propulsion: 2xD6 Volvo Penta IPS600 • 4 stroke • 6 cylinders • Bore&Stroke 103mm x110mm • Compression ratio 17.5:1 • Swept volume 5.5 l • Oulet mechanical power 307 kW (435 hp) • maximum rotational speed 3500/min • Dry weight 901 kg EC Certification: CAT B 12 people – CAT C 12 people Price: 545,000 € Exclusive VAT

Da 0 a planata in 6 secondi Gliding time span of 6s from 0 to glide Da 0 a velocità massima in 25 secondi Gliding time of 25s for a speed change from 0 to 27.9 knots (top speed)

June-Giugno 2018

BARCHE 151


TRIALS AND TESTS

The sea is calm and there isn’t much wind. I am on the flydeck of the new GranTurismo 50 by Bénéteau, which has managed to add an extra “floor” while only increasing the overall weight of the vessel by 300 kg. There is a HardTop version of this model. The hull is identical, as are the two layouts available for the interiors, but there is more space above the dinette. The flybridge isn’t enormous and that allows it to keep a fairly sporty profile. There’s everything you need, starting from the second steering position. The view is obviously excellent, but I don’t find the ergonomics very convincing. The seat is a bit too far away from the control panel and is a bit too recessed. And my tummy complicates things. It is true that I should lose weight, but there are people who are worse than me. So a few extra

centimetres in height under the driving seat would have been appreciated. The engines are the same for both versions. They are two Volvo IPS 600s, with two D6s developing 435 hp each. The acceleration isn’t bad: in six seconds the hull comes out of the water and it takes 25 to get to top speed. The manoeuvrability is pleasing, both at low and high speed. In addition to the water lines, that is obviously because of the two pivoting bow thrusters with pull propeller. Tight turns with the throttle right open are no problem. The Volvo bow thrusters have self-limiters, which mean that one can’t push too hard, and so when you are under way and sitting on the flybridge, you never get the feeling that you are going to fall off. The fuel consumption figures are reassuring. At minimum planing speed, 90 litres are

needed for both engines and at top speed you need less than 170. What I found less convincing was the speed. We weren’t even doing 28 knots at top speed. That’s enough for a comfortable family cruising boat, but it’s not particularly exciting. As an alternative, they could have offered a second pair of more powerful engines, but the French yard doesn’t give that option. The aim is to make the two versions as similar as possible. And actually this model with the flybridge only weighs 300 kg more and only costs 20,000 euros more than the HardTop version. A more powerful pair of engines would have meant a higher price. On the other hand, I was very impressed by the interiors and the deck, which were designed by Andreani Design and Nuvolari&Lenard respectively. The interiors feature a large saloon, because all the available space is given over to the bridge and the living area. The galley can be found lower down, in the hall of the cabin area. That way the galley has more room and a very large working space. The volumes have also been very well optimised in the owner’s cabin as well, and I liked the bathroom solution. The washbasin is actually in the cabin itself, and not in a separate room. That means that there can be two further separate rooms, one for the WC and one for the shower, allowing all the area available to be fully used and wide and the creation of comfortable rooms. The same approach has been used in the open areas. Everything is perhaps rather influenced by the presence, which is not very common on boats of this size, of a garage for the tender. Despite this sizeable volume in the interior, not even the cockpit suffers. Actually, if I hadn’t been told that there was a garage, I would never have noticed it. It was a specific request that came from the Bénéteau dealers, and it makes sense. A 50-foot boat with an area specially for the tender and a practical launch and recovery system is easy to sell. n

La cucina esterna dispone di un piano di lavoro e di un grill posizionati verso la poppa della barca attrezzata con una grande piattaforma bagno a immersione e un garage per il tender. The outdoor kitchenette has a worktop and a grill positioned towards the stern of the boat, which is equipped with a large diving bath platform and a garage for the tender.

152 BARCHE

Giugno-June 2018



TRIALS AND TESTS

Super STRONG

11.30m

154 BARCHE

Gennaio-January 2018 Giugno-June 2018


NUOVA JOLLY PRINCE 38 CC

Tanti volumi, tanta potenza. Il feeling di guida è eccezionale, la stabilità sull’acqua altrettanto. Il nuovo maxirib di Nuova Jolly è semplice da condurre ed esaltante allo stesso tempo A lot of space and a lot of power. The feeling while driving is exceptional, as is stability on the water. The new Nuova Jolly maxi rib is simple to handle yet also exhilarating by Niccolò Volpati photo by Andrea Muscatello

January-Gennaio June-Giugno 2018 2018 BARCHE

155


TRIALS AND TESTS

A prima vista sembra un open, ma in realtà nasconde una cabina matrimoniale con un bagno non separato. L’allestimento con la consolle centrale permette di muoversi agevolmente. Sia a prua, sia a poppa, le aree living si possono trasformare in due grandi zone prendisole.

156 BARCHE

Giugno-June 2018

At first sight, it looks like an open boat, but it actually has double berth with a wc. The central console is set up so that you can get around easily. Both fore and aft, the living areas can turn into two large sun areas.

I

Il lago è piatto. Non c’è un filo di vento e nemmeno un centimetro d’onda. Non c’è nemmeno tanto traffico. Basso, se non bassissimo, il rischio d’incrociare la rotta di un altro natante. Nonostante questo non sono del tutto tranquillo. Sono a bordo di un maxi rib: il Prince 38 Center Consolle di Nuova Jolly. L’irrequietezza è data da quello che si trova a poppa. Ci sono due bestioni, i Verado di 400 cavalli ciascuno. Non sono esattamente attaccati allo specchio di poppa, nel senso che sono montati su un braket di alluminio e quindi “esterni” al battello. È una soluzione che permette di avere una spinta ancora migliore e, soprattutto, permette al cantiere, con pochissime modifiche, di proporre il maxi gommone con i fuoribordo oppure con i piedi poppieri. Inizio a navigare e ad affondare la manetta. La progressione è impressionante così come l’accelerazione: in meno di 3 secondi si plana e in meno di 12 si arriva alla massima. Già, la massima. E quale sarebbe? 57 nodi! 56,9, per la precisione. Alla faccia del battello da crociera per famiglie

numerose o per tanti amici. In realtà, dopo un po’ di virate, allunghi, accelerazioni e decelerazioni, la preoccupazione iniziale svanisce. La dote migliore di questo gommone è la stabilità. Le prestazioni fanno gridare: Wow! Ma quello che mi colpisce è la sensazione di sicurezza. Il feeling alla guida è eccezionale. La virata è ben calibrata. Non è strettissima, ma risponde bene alle inversioni di rotta. La timoneria di Mercury è confortevole e precisa allo stesso tempo. È per questo che non ho paura a virare a tutta barra anche quando schizzo a 57 nodi. Merito della carena, dei tubolari, del baglio. I tubolari sono parecchio voluminosi perché arrivano a 69 centimetri. La carena ha un bell’angolo di deadrise, ma i tubolari che sono appoggiati sull’acqua quando il battello naviga in dislocamento, aiutano molto nella stabilizzazione. Appena si plana, i tubolari assolvono alla loro funzione stabilizzatrice. Lo si nota anche dalla scia e dagli sbuffi laterali. Sollevano poca acqua, segno che si trovano all’altezza giusta. Si appoggiano sulla superficie in virata, ma non fanno attrito durante la navigazione. La larghezza del battello è di ben 380 cm. Parecchio, anche se la lunghezza è di 11,30. Tanto baglio, anche a poppa, permette di sentirsi sempre piantati sull’acqua. Anche quando si vira a tutta velocità o si fanno virate e contro virate all’improvviso, navigando a zigzag. Tanti cavalli a poppa consentono di poter scegliere l’andatura preferita. Per planare, infatti, bastano poco più di 11 nodi con un consumo totale di 32,7 litri/ora. Tra il minimo di planata e la massima velocità ci sono più di 45 nodi di differenza. Un range davvero molto ampio, all’interno del quale scegliere, a seconda delle condizioni, l’andatura di crociera più adatta. Nemmeno i consumi variano molto: si passa dai 283 litri totali a 7000 giri ai 32.7 del minimo di planata. A 30 nodi il consumo è di 80 litri, mentre a 25 ne servono poco più di 60. Numeri più che accettabili, visto che siamo a bordo di un maxi rib di 11,30 metri. Tutti i dati di questo gommone sono confortanti. Il serbatoio del carburante ha 700 litri di capienza. Tradotto significa che si può navigare a poco meno di 30 nodi con un’autonomia di 300 miglia. E con 300 miglia si attraversa il Mediterraneo. I 69 centimetri di tubolare permettono di usufruire di tante sedute comode, ma nei dieci metri di lunghezza interna per i 2,30 di larghezza interna, c’è spazio per due aree living trasformabili in prendisole a prua e a poppa. A poppavia della seduta del timoniere c’è un mobile cucina con frigo, lavello e spazio per un grill o dei fuochi. Ci sono anche degli interni, con un divanetto che, con l’aggiunta di un cuscino centrale, si trasforma in cuccetta matrimoniale. Inoltre, la consolle centrale permette di muoversi a bordo con estrema facilità. I passavanti laterali sono sufficientemente ampi, non mancano i tientibene e, se non bastasse, ci sono comunque i tubolari sopra i quali si può salire. La prua ha una maxi delfiniera che permette di salire e scendere senza difficoltà quando si è ormeggiati di prua in banchina. Per chi si accontenta di una decina di nodi in meno di velocità massima, si può optare per una coppia di Verado da 300 cavalli.


NUOVA JOLLY PRINCE 38 CC

PRESTAZIONI

TEST RESULTS NUOVA JOLLY MARINE Srl Via Bologna 3/5 I-20060 Bussero (MI) Tel +39 02 95334031 www.nuovajollymarine. com/it infojolly@nuovajolly.it Progetto: Ufficio tecnico del cantiere Scafo: Lunghezza fuori tutto 11,30m • larghezza massima 3,80m • lunghezza interna 10,00m • larghezza interna 2,30m • diametro tubolari 0,69 m • 6 compartimenti • dislocamento 3.200 kg • serbatoio carburante 700 litri • serbatoio acqua 150 litri • potenza massima installabile 2x400 cv Motore: 2x400R Mercury Verado • potenza 298 kW (400 cv) • 6 cilindri in linea • cilidrata 2,6 litri • rapporto di riduzione 1,75:1 • regime di rotazione massimo 6.4007.000 giri/minuto • peso a secco 303 kg Certificazione CE: cat. B per 18 persone Prezzo: versione dinette da 118.500 € + Iva solo scafo

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max nodi //Top speed knots

56.9

Velocità in NODI

Rapporto lung./larg. //L/W

2.9

Consumi Lt/h

Fuel consumption L/h

Rpm 2450

32.7

17.8

3000

47.4

21.0

3500

56.4

31.0

4500

83.6

36.7

5000

114

47.1

6000

158

51.0

6500

205

56.9

7000

283

260 7.6

Speed in knots

Lago Maggiore//Lake Maggiore 3 350 l piatto//flat 0 0

minimo di planata 11.5 //minimum speed to glide

Autonomia mn //Range na mi

Rapporto peso potenza kg //Mass kW /outlet power

Località//Place Persone a bordo//Number of people on board Carburante imbarcato//Fuel volume on board Condizioni lago//Lake state Onde//Waves Vento//Wind force

max//top speed

Giri/min Engine rotational speed 1/min 2450 3000 3500 4500 5000 6000 6500 7000

Project: Shipyard technical department Hull: LOA 11.30m • Maximum beam 3.80m • Internal length 10.00m • Internal beam 2.30m • Tube diameter 0.69m • 6 compartments • Displacement 3200 kg • Fuel tank volume 700 l • Water tank volume 150 l • Maximum power rated 2x400 hp Main propulsion: 2x400R Mercury Verado • 298 kW (400 hp) • 6 cylinders in line • Swept volume 2.6 l • Gear ratio 1.75:1 • Maximal rotational speed 6400/min • 7000/min • Dry weight 303 kg EC Certification: CAT B • 18 people Price: Dinette Version starting from 118.500 € (Exclusive VAT) - bare boat

Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 11.5 17.8 21.0 31.0 36.7 47.1 51.0 56.9

32.7 47.4 56.4 83.6 114 158 205 283

2.84 2.66 2.68 2.69 3.10 3.35 4.01 4.97

246 262 260 259 225 208 174 140

70 73 76 81 82 87 88 89

June-Giugno 2018

BARCHE 157


TRIALS AND TESTS

Colpisce soprattutto la spinta e la velocità di punta visto che a poppa, sui braket in alluminio sono montati due bestioni. Si tratta di due Mercury Racing da 400 cv, la massima potenza consentita. Ma colpisce anche la “tenuta di strada”, nel senso dell’aderenza all’acqua, perfino in virata alla massima velocità. Merito delle linee della carena e di un baglio pronunciato che conferisce al battello grande stabilità.

The maxi rib has striking acceleration and top speed, with two Mercury Racing of 400 hp – the top power allowed- mounted on the aluminium brackets. But the “road holding” of the boat is also impressive, in that it holds to the water well, even when turning at top speed. That is thanks to the hull lines and the substantial beam, which gives the boat great stability.

The lake is flat. There isn’t a breath of wind and the waves aren’t even a centimetre high. And there isn’t even very much traffic. The danger of crossing the path of another boat is low, not to say very low. Despite that, I am not at all at ease. I am on board a maxi rib: the Prince 38 Center Consolle by Nuova Jolly. My restlessness stems from what we have in the stern: two Verados developing 400 hp each. They aren’t exactly fixed to the transom, in that they are mounted on an aluminium bracket and thus external to the boat. This is a solution which means that you can have even better thrust and, most of all, it allows the yard – with very few modifications – to offer the maxi rib with outboards or rather with stern drives. I start out and open the throttle right up. The acceleration and the way it progresses really has an impact: in less than three seconds, we are planning and in less than 12 we reach top speed. Yes, top speed already. And what is that then? 57 knots! 56.9 to be precise. Cruisers for large families or for a lot of friends can eat their hearts out. Actually, after a few turns, straight sections, bursts of acceleration and de-acceleration, my initial worry disappears. The best thing about this inflatable is its stability. The performance makes you want to shout “Wow!” But what really strikes me is the feeling of safety. The feeling when at the helm is exceptional. The turns are well measured. They aren’t too tight but rather respond well to a change of direction. The Mercury steering gear is comfortable and precise at the same time. That is why I am not afraid to go into a full turn even when I am zipping around at 57 knots. That is thanks to the hull, and the tubes. The tubes are particularly large, a full 69 centimetres. The hull has a good deadrise angle, but the tubes that sit on the water when the boat is in displacement mode help a lot with stabilisation. Just as soon as the boat starts to plane, the tubes carry out their role as stabilisers. You can also see that from the wake and the splashes at the side. Not a lot of water is produced, which is a sign that they are at the right height. When you are

turning, they sit on the water, but they don’t create friction when under way. The boat is a full 380 cm wide. Which is a lot, even though it is 11.30 metres long. So it is a very broad beam, even in the stern, which means you always feel as if you are well settled on the water. Even when you turn at full speed, or you do turns and suddenly turn back again, zigzagging. All the horsepower in the stern means you can choose the speed you want. And you actually only need 11 knots to plane, with fuel consumption at 32.7 litres an hour. There are over 45 knots difference between the minimum to glide and the top speed. It is a very wide range within which to choose, according to conditions, the most suitable cruising speed. Fuel consumption doesn’t even vary much: you go from 283 litres an hour at 7,000 rpm to 32.7 litres per hour at minimum planning speed. At 30 knots, you burn 80 litres, while at 25 you need just over 60. Those figures are more than just acceptable, given that we are on board an 11.30 metre maxi rib. All the figures for this inflatable are reassuring. The fuel tank holds 700 litres. That means you have a range of 300 nautical miles going at just under 30 knots. And 300 miles means you can cross the Mediterranean. The 69 centimetre tubes means there is lots of comfortable seating, but in the ten metres of internal length by 2.3 metres of internal width, there is room for two living areas, which can turn into sun decks both fore and aft. Aft of the driving seat there is a kitchenette with a fridge, kitchen sink and space for a grill or a cooker. There are also below decks areas, with a sofa that – with the addition of a central cushion – converts into a double berths. The central console also means that you can get around really easily. The gangways are wide enough, they have grab bars and, if that were not enough, one can climb onto the tubes. The bow has a large dolphin striker, which means you can get on and off without any problems when you are moored by the bows at the quayside. People who are happy with a lower top speed - a reduction of about ten knots can opt for a pair of 300 hp Verados. n

La costruzione è in fibra di vetro “Rowing Mat” con disposizione incrociata, la carena così risulta molto rigida. Con la V profonda a prua e un angolo di deadrise più aperto verso poppa, la carena è sempre ben piantata sull’acqua anche a 57 nodi di velocità. I tubolari sono in Hypalon, con un diametro di 69 cm e i comparti sono sei. The boat is built in“Rowing Mat” cross-woven fibreglass, so the hull is very rigid. With the deep V in the stern and a deadrise angle, which is more open to the stern, the hull is always nicely settled on the water, even at 57 knots. The tubes are made of Hypalon, with a diameter of 69 cm and six sections. 158 BARCHE

Giugno-June 2018



ENGINES

160 BARCHE

Giugno-June 2018


STERNDRIVE Engines Versus OUTBOARDS

Dentro o FUORI? IN or OUT? I nuovi fuoribordo hanno sempre più cavalli e gli entrofuoribordo sono ancora più piccoli e leggeri. Qual è la scelta per la vostra imbarcazione? The new outboards have ever more horse power and the sterndrives are ever smaller and lighter. What is the right choice for your boat? by Niccolò Volpati

June-Giugno 2018

BARCHE 161


L ENGINES

La domanda è antica come un raduno di barche d’epoca. Quasi tutti nella vita, almeno una volta, abbiamo partecipato a una discussione su quale sia la motorizzazione migliore. Un bel piede poppiero con il propulsore nel vano e la spiaggetta di poppa, oppure un potente fuoribordo, tutto rinchiuso sotto la calandra, agganciato allo specchio? Il dubbio amletico è stato già ampiamente dibattuto da esperti, tecnici, diportisti della domenica e capitani di lungo corso. E allora perché, anche noi, sentiamo il bisogno di aggiungerci alla discussione? Perché le cose sono cambiate, nel senso che i motori non sono più gli stessi di alcuni anni fa. Una volta si installavano i fuoribordo solo fino a una certa dimensione di barca o gommone. Se la lunghezza aumentava, si doveva passare per forza a un entrofuoribordo. Oggi non è più così, perché i piedi poppieri sono sempre meno ingombranti, meno pesanti e capaci di entrare in vani motore di piccole dimensioni, mentre i fuoribordo sono sempre più potenti, basti pensare ai 627 cavalli di Seven Marine, l’azienda inglese acquisita da Volvo Penta. Seven Marine rappresenta la punta di un iceberg, ma non è che le altre case costruttrici siano tanto da meno. Oltre a Mercury, che è arrivata a 400 cv, ci sono Suzuki e Yamaha che hanno i 350 a listino e perfino Honda sta studiando un nuovo modello da 350 che dovrebbe fare il suo debutto al Miami Boat Show del prossimo anno. E i nuovi V6 di Mercury che sono stati presentati a febbraio? È fantascienza pensare che in un prossimo futuro, a tanta cubatura, venga aggiunto un compressore volumetrico e si arrivi a molti più cavalli di quelli di cui si dispone oggi? Proviamo, allora, alla luce di una crescita dei fuoribordo verso l’alto e degli entrofuoribordo verso il basso, a trattare l’argomento. E cerchiamo di farlo dati alla mano, confrontando cioè, le performance che abbiamo registrato durante i nostri test. Performance Per accelerazione e velocità di punta, i fuoribordo ne escono sicuramente meglio. La teoria è supportata dalla pratica. Prendiamo in esame due barche molto simili per dimensioni e per potenza dei motori: Ranieri Next 370 con due Mercury da 400 cv ciascuno e Invictus 370 GT con due MerCruiser da 370 cv. È vero che il modello di Ranieri ha 60 cv in più, ma l’accelerazione è stata molto bruciante. In meno di 4 secondi planava e ha raggiunto la massima in 22. Invictus con gli entrofuoribuordo ha impiegato 7 secondi per sollevare la carena e 27 per arrivare alla massima. Cambiano anche i consumi perché

162 BARCHE

Giugno-June 2018

Il Ranieri 370 Next con due motori fuoribordo Mercury Racing da 400 cv ciascuno plana in 3,8 secondi e ha una velocità massima di 44,3 nodi. La barca ha una massa di 6200 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 7,75 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. The Ranieri 370 Next glides in 3.8 seconds and has a maximum speed of 44.3 knots thanks to two Mercury Racing outboard engines of 400 hp each.

i due Verado a tutta manetta consumano 285 litri/ora in totale, mentre i due MerCruiser ne bevono poco più della metà, ovvero 158 litri/ ora. La domanda da porsi è: quanto spesso si va alla massima velocità? La barca viene usata per uscite in giornata o per navigazioni più a lungo raggio? Nel caso sia la crociera a prevalere, non è detto che un piede poppiero non sia meglio di un fuoribordo, soprattutto sotto l’aspetto dei consumi. Inoltre, è più facile che un propulsore montato all’interno di un vano motore abbia un assetto migliore. Per contro, a parità di potenza, ha un peso maggiore rispetto a un fuoribordo. Per quanto concerne la manovrabilità, ormai entrambe


STERNDRIVE Engines Versus OUTBOARDS

le motorizzazioni dispongono di joystick di manovra. Pertanto chi ha una doppia installazione, potrà, con l’aggiunta di un bel po’ di soldi sul prezzo di listino, avvalersi di questa tecnologia. Consumi Un motore che spinge più di un altro, ma consuma meno non l’hanno ancora inventato. Molte cose possono influire sui consumi, a cominciare dall’assetto, dalle eliche, dal numero dei passeggeri a bordo, fino alle condizioni del mare. Nonostante questo, generalizzando, si può dire che, soprattutto ai medi regimi e a velocità di crociera, è possibile che un entrofuoribordo consumi meno di un fuoribordo. Prendiamo ad esempio il Flyer 8.8 di Bénéteau con 2x200 Suzuki e Aquilia di I.C. Yacht con 2x220 cv Volvo Penta. Quest’ultima misura mezzo metro in più rispetto a quella del cantiere francese, ma i pesi sono simili, visto che a vuoto la differenza è di appena 100 kg. I consumi con i due entrofuoribordo di Volvo sono più contenuti. A 25 nodi il risparmio è di circa 20 litri/ora. I due Suzuki necessitano di 60 litri, mentre i due piedi poppieri si accontentano di 40. A 30 nodi la differenza è ancor più evidente: più di 100 litri con i fuoribordo e poco oltre i 50 con i due Volvo. Carburante Per i consumi si deve tener conto anche del tipo di carburante: diesel o benzina? Nel mondo fuoribordo, il primo alimentato a gasolio fu Ruggerini Marine circa trent’anni fa, ma non ebbe grande successo. Recentemente è ritornato in auge. C’è la tedesca Neander Shark, prodotta in collaborazione con Selva Marine e distribuita da Yanmar, Mercury che ha lanciato lo scorso anno il 175 dsi e l’inglese Cox con il suo modello diesel da 300 cv. Sulla carta pesa più o meno come il V8 di Yamaha, ma le dimensioni sono davvero esagerate.

Peso e ingombri non ci fanno pensare che i fuoribordo diesel possano avere una diffusione di massa nel diporto. Nascono spesso come forniture militari che poi vengono convertite ad uso civile, ma sono indicati soprattutto per battelli pneumatici o imbarcazioni commerciali o da lavoro che macinano tante ore di moto all’anno. Diverso, anche se solo in parte, il discorso per quanto riguarda gli entrofuoribordo. Anche in questo caso si può scegliere tra diesel o benzina perché molti sono i piedi poppieri alimentati da propulsori di un tipo o dell’altro. È comunque valido il consiglio di riflettere sulle miglia che presumibilmente si percorreranno. Un EFB diesel è più costoso di un benzina e quindi il gioco vale la candela solo se si pensa di navigare molto, altrimenti il costo iniziale non viene compensato dal risparmio di prezzo del carburante. La differenza di costo tra un modello diesel e un benzina per un’imbarcazione di circa dieci metri di lunghezza, può arrivare o superare anche i 20 mila Euro. Ne vale la pena? Con 20.000 € si comprano più di 12.000 litri di benzina. Quanto ci impiegate a consumare 12.000 litri di carburante? Tre, quattro o dieci anni? La scelta tra diesel e benzina dipende anche da quanto si usa la barca. Certo, dati alla mano, se non si guarda il listino prezzi, non c’è paragone. Un esempio concreto arriva dal 747 Mirage di Frauscher. Abbiamo avuto l’opportunità di provarlo con MerCruiser 350 MAG e un Mercury Diesel TDI 4.2. Barche identiche, motori diversi. Entrambi entrofuoribordo, ma il diesel da 370 cv e il benzina da 300. Il diesel ha vinto a mani basse e non solo per i 70 cv in più. Ha spinto il 747 Mirage fino a 50 nodi, mentre con il benzina ci siamo fermati a 44 e consuma anche meno. A 40 nodi di velocità il diesel aveva bisogno di 52 litri/ora, mentre il benzina ne consumava 76. Le

prestazioni in accelerazione erano molto allineate: solo un secondo di differenza sia per planare, sia per raggiungere la massima velocità. Quindi? Meglio il diesel? Sì, se non si prende in considerazione il prezzo. A listino il MerCruiser benzina costava poco più di 20.000 € Iva inclusa, mentre il diesel superava i 52.000.

L’Invictus 370 GT con due Mercury Diesel 4.2L di 370 cavalli ciascuno plana in 7 secondi e ha una velocità massima di 42,6 nodi. La barca ha una massa di 6900 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 9,3 chilogrammi per ogni cavallo disponibile.

The Invictus 370 Gt glides in 7 seconds and has a maximum speed of 42.6 knots thanks to two Mercury Diesel 4.2L of 370 hp each. The full mass displacement is of 6900 kilograms and the Mass to power ratio is of 9.3 kilograms to each hp.

June-Giugno 2018

BARCHE 163


ENGINES

L’Aquilia di I.C. Yacht con due motori entrofuoribordo Volvo Penta TD di 220 cavalli ciascuno plana in 9 secondi e ha una velocità massima di 41 nodi. La barca ha una massa di 3600 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 7,9 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. The Aquilia by I.C. Yacht glides in 9 seconds and has a maximum speed of 41 knots thanks to two Volvo Penta TD sterndrive engines of 220 hp each. The full mass displacement is of 3600 kilograms and the mass to power ratio is of 7.9 kilograms to each hp.

I vantaggi dell’entrofuoribordo • a poppa si può installare la classica piattaforma • motore quasi invisibile perché inserito nel vano • più difficile da rubare rispetto a un fuoribordo • mediamente più silenzioso se l’insonorizzazione del vano è stata fatta a regola d’arte

The advantages of the sterndrive • a classic platform can be

installed at the stern • motor nearly invisible as it rests in an engine locker • harder to steal when compared with an outboard • quieter on average if the soundproofing has been properly installed in the engine locker

I vantaggi del fuoribordo • manutenzione più semplice e meno costosa • più facile rimotorizzare • più leggeri a parità di potenza • niente ingombri nel vano motore

164 BARCHE

Giugno-June 2018


STERNDRIVE Engines Versus OUTBOARDS

Manutenzione Lo scontro, in questo caso, è vinto dal motore fuoribordo. L’entrofuoribordo contempla più interventi ed è soggetto a maggior usura. Le cuffie, per esempio, sia quelle che proteggono il giunto cardanico, sia quelle che riparano il gas di scarico, soffrono la corrosione marina. Ogni due anni circa, vanno sostituite. Nel caso in cui si navighi in acqua dolce, la durata, ovviamente, aumenta sensibilmente, arrivando magari a quattro o cinque anni. I vantaggi del fuoribordo, inoltre, sono che spesso il piede, anche quando la barca o gommone è in acqua, può essere sollevato e rimanere all’asciutto. Il piede poppiero, invece, ha bisogno di una buona antivegetativa per evitare incrostazioni e denti di cane. Con una corretta manutenzione e un tagliando ogni 100 ore con sostituzione di liquidi, filtro e candele, rendono il fuoribordo quasi indistruttibile, in particolare se l’inverno lo passa all’asciutto e al coperto. Anche l’entrofuoribordo dà ampie garanzie di durata con l’invernaggio e la manutenzione ordinaria, però questa è certamente più costosa. Ingombri Anche per quanto concerne gli ingombri esistono pregi e difetti per ciascuna motorizzazione. Il piede poppiero regala la possibilità di un’ampia spiaggetta di poppa. Il propulsore è tutto nel vano motore e il piede è immerso in acqua. Il tutto quindi può essere ricoperto aumentando le superfici calpestabili e realizzando una piattaforma molto comoda per entrare e uscire dall’acqua. La stessa cosa può essere considerata un difetto. Trovandosi nel vano motore, infatti, ci sarà meno spazio da dedicare ai gavoni. La differenza essenziale è forse tutta qui. De gustibus. I diportisti che vogliono il pozzetto sgombro, magari per la pesca o per le attività sportive in generale, saranno più orientati verso il fuoribordo. Coloro i quali, invece, prediligono l’uso crocieristico dell’imbarcazione, troveranno maggior soddisfazione

con un entrofuoribordo ricoperto da una spiaggetta a poppa. Ancor più di una volta, nella scelta di miglior motorizzazione, contano le preferenze e il tipo di utilizzo che s’intende fare del battello o della barca. Non ci sono più le scelte imposte, quando se si aveva uno scafo di piccole dimensioni ci si doveva orientare per forza verso i fuoribordo e se l’imbarcazione aumentava di lunghezza, l’unica motorizzazione possibile diventava il piede poppiero. Oggi, grazie ai nuovi modelli di fuoribordo ed entrofuoribordo, la scelta spetta a voi (o al cantiere). The question is as old as a gathering of period boats. Nearly all of us in life, at least once, have joined in a discussion on which is the best engine. A fine outdrive with the engine unit in the compartment and a swimming platform aft, or a powerful outboard, all enclosed under the cowling,

affixed to the transom? This Hamlet like doubt has already been widely debated by experts, technicians, Sunday sailors and master mariners. So why do even we feel the need to add our thoughts to the discussion? Because things have changed, meaning that engines are no longer the same as they were years ago. Once, outboards were only installed on boats of a certain size, or on inflatables. If the length increased, one unavoidably had move onto a sterndrive. These days it is no longer so because the sterndrives are ever less bulky, less heavy and capable of fitting into engine locker with small dimensions, while the outboards are ever more powerful. Just think of the 627 horse power engine of Seven Marine, the British company acquired by Volvo Penta. Seven Marine might be the tip of the iceberg, but don’t imagine that the other manufacturers are any less relevant. In addition to Mercury which has gone up

Il Bénéteau Flyer 8.8 con due motori fuoribordo Suzuki di 200 cavalli ciascuno plana in 4 secondi e ha una velocità massima di 37,6 nodi. La barca ha una massa di 3600 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 9 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. The Bénéteau Flyer 8.8 glides in 4 seconds and has a maximum speed of 37.6 knots thanks to two Suzuki outboard engines of 200 hp each. The full mass displacement is of 3600 kilograms and the mass to power ratio is of 9 kilograms to each hp.

The advantages of an outboard • simpler and cheaper

maintenance • easier to change the motor • lighter for the same power • no encumbrance of an engine locker

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BARCHE 165


ENGINES

Il 747 Mirage di Frauscher con un motore MerCruiser a benzina di 300 cavalli plana in 3 secondi e ha una velocità massima di 44,2 nodi. La barca ha una massa di 3600 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 7,8 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. The 747 Mirage by Frauscher glides in 3 seconds and has a maximum speed of 44.2 knots thanks to a petrol MerCruiser engine of 300 hp. The full mass displacement is of 3600 kilograms and the mass to power ratio is of 7.8 kilograms to each hp.

to 400 hp, there are Suzuki and Yamaha which have their 350s on their product list, end even Honda are developing a new 350 model which should make its debut at next year’s Miami Boat Show. And the new V6 Mercurys that were introduced in February? Is it science fiction to think that in the near future and with so much cubic capacity, that a supercharger could be added, producing so much more horse power than that available today? Let us try then, in light of the growth of outboards upwards and sterndrives downwards, to address this topic; and let us try to do so with the facts to hand, that is, by comparing the performances recorded during our tests. Performance For acceleration and top speeds, the outboards certainly come out top. The theory is supported by experience. We shall use two very similar boats in terms of size and engine power: A Ranieri Next 370 with two Mercurys, each of 400 HP, and an Invictus 370 GT with two 370 HP MerCruisers. It is true that the Ranieri model has 60 HP more and the acceleration was very rapid. In less than 4 seconds, it planed, and it reached its maximum in 22. The Invictus with its sterndrive took 7 seconds to lift the hull, and 27 to reach maximum. Consumption also differs as the two Verados at full throttle

747 MIRAGE DI FRAUSCHER CONFRONTO A 20, 30 E 40 NODI DI VELOCITÀ 747 Mirage by Frauscher speed comparison at 20 30 and 40 knots MD TDI 4.2 (Diesel) Giri/min Engine rotational speed 1/min 2190 2920 3500

Velocità kn Boat speed in knots 20 30 40

Rumore su scala A (in plancia) dB Consumi totali l/h Sound level on scale A Total Fuel consumption (at the dashboard) dB (as volume flow) l/h 82 16,4 86 30,1 88 52

MerCruiser 350 MAG (benzina//petrol) Giri/min Velocità kn Engine rotational Boat speed 1/min speed in knots 2600 20 3600 30 4500 40

Rumore su scala A (in plancia) dB Consumi totali l/h Sound level on scale A Total Fuel consumption (at the dashboard) dB (as volume flow) l/h 79 24,0 82 45,1 85 76

Il 747 Mirage di Frauscher con un motore Mercury Diesel TDI 4.2 di 370 cavalli plana in 4 secondi e ha una velocità massima di 50 nodi. La barca ha una massa di 3600 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 7,8 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. The 747 Mirage by Frauscher glides in 4 seconds and has a maximum speed of 50 knots thanks to a Mercury Diesel TDI 4.2 engine of 370 hp. The full mass displacement is of 3600 kilograms and the mass to power ratio is of 7.8 kilograms to each hp. 166 BARCHE

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consume 285 litres/hour in all, while the two MerCruisers burn just over half, that is 158 litres/hour. The question we should ask ourselves is this: How often do we go at maximum speed? Is the boat used for a day’s outing, or for more long-range trips? In the case that cruises prevail, a sterndrive could well be more appropriate than an outboard, above all from the point of view of consumption. Furthermore, a propulsion unit mounted within an engine compartment could result in a better layout. To counter that, power for power, it weighs more than an outboard. With regard to manoeuvrability, they both on the other hand use a handling joystick. For which, those with a double installation could, with the provision of a deal of money over the list price, make use of this technology. Consumption An engine which thrusts more than another, but which consumes less fuel has not yet been invented. Many things can affect consumption, starting with the layout, the propellers, the number of passengers on board, right up to the state of the sea. Notwithstanding, in general terms, it can be said that, particularly at average and cruising speeds, it is possible that a sterndrive consumes less than an outboard. Let us for example take the Bénéteau Flyer 8.8 with two 200 Suzukis and the Aquilia of I.C. Yacht with two 220 HP Volvo Pentas. This last measures half a metre more compared with the French boatyard product, but the weights are similar given that, unladen, the difference is barely 100 kg. Consumption with the two Volvo sterndrives is more modest. At 25 knots, the saving is some 20 litres/hour. The two Suzukis need 60 litres, while the two sterndrives a happy with 40. At 30 knots, the difference is even more evident: 100 litres more with the outboard and just over 50 with the two Volvos. Fuel With regard to consumption, the type of fuel must also be taken into account: Diesel or petrol? The first to be fuelled with Diesel in the world of outboards was Ruggerini Marine some thirty years ago, but it was not a great success. Recently, it has come back into prominence. There is the German Neander Shark, produced in collaboration with Selva Marine and distributed by Yanmar; last year, Mercury launched the 175 DSI and the English Cox came out with its 300 HP diesel model. On paper, it weighs more or less the same as the Yamaha V8, but the dimensions are really excessive. Weight and dimensions do help us to believe that the diesel outboard could not enjoy mass distribution in the pleasure market. Often, they appear as military supplies which are then converted for civilian use, but they are above all suitable for inflatable boats or for commercial and work vessels which rack up so many hours of use per year. The matter of sterndrives is different, even if only in part. Even in this case, one can choose between diesel or petrol because many sterndrives are driven by one type of propulsion or the other. It is nevertheless valid to heed the advice of reflecting on the miles one is likely to cover. An EFB diesel is more expensive that a petrol


STERNDRIVE Engines Versus OUTBOARDS Il Fiart Seawalker 33 con due motori fuoribordo Suzuki di 300 cavalli ciascuno plana in 3 secondi e ha una velocità massima di 44,8 nodi. La barca ha una massa di 5700 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 9,5 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. The Fiart Seawalker 33 glides in 3 seconds and has a maximum speed of 44.8 knots thanks to twin outboard Suzuki engines of 300 hp. The full mass displacement is of 5700 kilograms and the mass to power ratio is of 9.5 kilograms to each hp.

motor and, therefore, is only worth considering if one intends to do a lot of running or the initial cost would not be compensated for by the price of the fuel. The cost difference between a diesel model and a petrol one for a boat of some ten metres in length may come to, or exceed, 20 thousand euros. Is it worth it? With 20,000 Euros, you will buy more than 12,000 litres of petrol. Over how long are we about to use 12,000 litres of fuel; three, four or even ten years? The choice between diesel and petrol depends how much one uses the boat. Certainly, with the data to hand, if we pay no heed to the price list, there is no comparison. A concrete example is the 747 Mirage by Frauscher. We had the opportunity of trying it out with a MerCruiser 350 MAG and a Mercury Diesel TDI 4.2. Identical boats, different engines. Both sterndrives, but the diesel develops 370 HP and the petrol engine 300. The diesel won hands down and not just because of the additional 70 HP. It thrust the 747 Mirage up to 50 knots, while the petrol version stopped at 44, and it even consumes less. At a speed of 40 knots, the diesel needed 52 litres/hour, while the petrol engine consumed 76. The acceleration performances were much aligned: only one second of difference, both for planing and for reaching maximum speed. Therefore, is the diesel better? Yes, if the price is not taken into account. The list price of the MerCruiser was not much more that 20,000 € including VAT, while the diesel exceeded 52,000. Maintenance The contest in this case was won by the outboard engine. The sterndrive requires more care and is subject to greater wear. For example, the sleeves which protect the universal joint, as well as the one separating the exhaust gasses, suffer from sea water corrosion. They need to be changed every two years approximately. Obviously, for those undertaking freshwater navigation the life increases significantly, even as far as four or five years. Furthermore, the advantages of the

outboard are that often the lower unit can be lifted out of the water and remain dry, even when the boat or inflatable is in the water. On the other hand, the sterndrive needs good anti-fouling treatment to avoid foulings and barnacles. With correct maintenance and a service every 100 hours with changes of liquids, filters and spark plugs, the outboard becomes almost indestructible, in particular if it is stored in the dry under cover for the winter. The sterndrive also guarantees a long life if it is wintered and with ordinary maintenance, but it is certainly more expensive. Dimensions Even with regard to dimensions, there are plusses and minuses for each type of engine. The outdrive offers the possibility of an ample swimming platform. The motor is completely within the engine locker with the drive unit immersed in water. Therefore, the whole can be covered over, increasing the treadable surface and offering the possibility of a platform which it really easy to enter and get out of the water. That same advantage may also be considered a disadvantage. Indeed, needing an engine locker leaves less space on board for storing. The essential difference therefore may be just that. De gustibus. Sportsmen wanting a freed-up cockpit, perhaps for fishing of for sporting activities in general, will be more inclined towards an outboard. On the other hand, those preferring to use the boat for cruising will get greater satisfaction with a sterndrive covered over by a swimming platform at the stern. Again, and more than once, in choosing the best type of engine, preferences in terms of type of use to be made of the craft or boat are important. No longer do we have that situation of choices being imposed, when a small hull essentially had to have an outboard, or a longer boat perforce had to have an sterndrive. These days, thanks to new outboard and sterndrive models, the choice rests with you (or the boatyard). n

Il Fiart Seawalker 33 con due motori entrofuoribordo Volvo Penta di 220 cavalli ciascuno plana in 9 secondi e ha una velocità massima di 36,2 nodi. La barca ha una massa di 5900 chilogrammi a pieno carico e un rapporto peso potenza di 13,4 chilogrammi per ogni cavallo disponibile.

The Fiart Seawalker 33 glides in 9 seconds and has a maximum speed of 36.2 knots thanks to two sterndrive Volvo Penta engines of 220 hp. The full mass displacement is of 5900 kilograms and the mass to power ratio is of 13.4 kilograms to each hp.

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TRIALS AND TESTS

Volumi sorprendenti A surprising amount of SPACE

Comoda, confortevole, con volumi molto generosi. La piccola del cantiere Jeanneau non ama però i venti leggeri Comfortable, easy, with a very generous amount of space. But the smallest boat produced by the Jeanneau yard doesn’t much like light winds by Niccolò Volpati

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P

JEANNEAU SUN ODYSSEY 319

“Preferisce le brezze medio-forti”. Quante volte, magari durante un salone nautico, avete sentito dare questa definizione di una barca a vela da crociera? Il primo pensiero che mi è venuto in mente, stando a bordo del nuovo trenta piedi di Jeanneau, è stato “Chissà come naviga?”. A bordo eravamo in cinque e tutti di una stazza notevole e, soprattutto, non avevamo il Code 0, ma solo randa e genoa. È vero che si trattava del performance pack e quindi delle vele più performanti, ma il Golfo di Cannes ci ha riservato per tutto il pomeriggio solo brezze leggere. Il vento ballava tra sette e otto nodi, quindi non la migliore condizione per uno scafo di nove metri e mezzo che pesa

più di 5.100 kg e ha 47,6 m2 di tela. Quando il vento ha superato gli otto nodi, la barca è riuscita a superare i quattro di velocità di bolina, sia stretta, sia larga. Non così male, anzi, accettabile. Meno bene quando, allontanandoci dalla costa, l’intensità del vento è scesa intorno ai sette. Il Gps, infatti, segnava una velocità di 3,8 nodi e non c’era verso di farla salire. Anche la sensazione non era particolarmente buona perché sembrava più di galleggiare anziché navigare. La barca con poca aria non prendeva il suo passo e faticava a risalire le onde di meno di mezzo metro. Non credo dipenda solo dal peso. Non è leggera, ma nemmeno pesantissima. Più o meno simile con altri modelli da crociera

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BARCHE 169


TRIALS AND TESTS

pura o, al massimo, poche centinaia di chili sopra. Il problema è forse dato dalle linee d’acqua che non sono state fatte per dare il meglio di sé con poco vento. Il progetto è interamente di Jeanneau ed è frutto della collaborazione con il cantiere polacco Delphia. L’allestimento della coperta è tradizionale, ma tutto è a portata di mano. Ci sono due winch ai lati del pozzetto, piuttosto comodi da raggiungere anche per il timoniere e altri due vicino al tambuccio. Le pale del timone sono due, anche perché il baglio è di quasi tre metri e mezzo e si trova piuttosto spostato verso poppa, quindi c’è spazio a sufficienza per due pale. La ruota invece è una sola, collocata su una colonnina al centro del pozzetto. Il look sembra un po’ quello delle barche degli anni ’80, ma del resto siamo a bordo di una barca da crociera e non da regata. Non avrebbe avuto senso il timone a barra e non c’era molto spazio per una doppia ruota. La colonnina centrale del timone ospita a pruavia un tavolino ribaltabile e apribile. Tanto anche lo spazio nei gavoni. Quello per le bombole del gas ne ospita addirittura due e sotto le panche del pozzetto ce ne sono altri dove riporre cime, áncora di rispetto, parabordi e molto altro ancora. Ottima la soluzione salva spazio per la tagliola perché si appoggia sul tambuccio e quando lo si fa scorrere per accedere sottocoperta, entrambi rimangono sotto la tuga, uno sopra l’altro. Non si deve pertanto riporre la tagliola in un gavone che solitamente viene sommersa da qualsiasi altra cosa e quando serve si deve prima svuotare tutto il gavone per raggiungerla. Sun Odyssey 319 non sarà un fulmine con brezze leggere ma, per contro, ha dei volumi decisamente sorprendenti per uno scafo omologato natante. Anzi, questo è ancor meno del limite perché raggiunge i fatidici 9,99 metri solo con tutta la delfiniera, mentre lo scafo vero e proprio misura 944 cm. Sottocoperta impressiona l’abitabilità, dato che un po’ ovunque supera sempre i 185 cm d’altezza, la tanta luce naturale in dinette e le dimensioni delle cabine. Ce ne sono due, una a prua e una a poppa. Quella di prua ha una cuccetta larga 140 cm e quella di poppa arriva addirittura a 160 cm con il letto posto in senso longitudinale e non per il baglio. L’altro vantaggio di una cuccetta pruapoppa, oltre alla larghezza, è che in cabina c’è parecchia aria, sia all’entrata, sia sopra il letto. Infine, ci sono altre due cuccette singole che si ricavano dai divanetti lineari della dinette. Anche queste hanno misure più che sufficienti, visto che la lunghezza è di 190 cm e la larghezza poco meno di 80. Per completare il comfort in crociera ci sono le dimensioni generose del bagno e del tavolo da carteggio. Anche la cucina ha un buon piano di lavoro e un frigorifero a pozzo capiente. Si poteva migliorare il sistema di apertura del frigo perché un portello è sgombro e funziona tutto bene, mentre l’altro ha sopra di esso i pensili della cucina e quindi l’apertura non è esattamente agevole. Rientrando verso il porto di Cannes, abbiamo modo di testare anche le performance del motore. Si tratta di un 20 cv Yanmar che svolge egregiamente il suo compito, dato che alla massima velocità è riuscito a superare 170 BARCHE

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abbondantemente i sette nodi e in crociera, senza sforzare troppo il propulsore, si attesta tranquillamente intorno ai sei e mezzo. Mi tornano alla mente i saggi consigli di un vecchio velista di Grado che per primo mi portò a navigare su un cabinato. Quando l’aria non era particolarmente tesa e a vela si galleggiava troppo, mi diceva: “Attacca il genoa di ferro, altrimenti non arriviamo più”. Il genoa di ferro era il motore. “It prefers winds that are medium to strong”. How many times, perhaps during a boat show, have you heard that description being applied to a cruising sailing boat? The first thought that came to mind when I was on board Jeanneau’s new thirty-footer was “I wonder how it sails?”. There were five of us on board, all of us fairly large, and – most of all – we didn’t have a Code 0, but just the mainsail and the genoa. It was a performance pack and so with better performing sails, but the Gulf of Cannes had only light breezes in store for us all afternoon. The wind bounced around between seven and eight knots, so not the best conditions for a nine and a half metre boat which weighs over 5,100 kg and has 47.6 square metres of sail. When the wind went over eight knots, the boat managed to exceed four knots, by sailing close hauled and then a close reach. Not that bad, and it is actually acceptable. But it wasn’t so good when we moved away from the coast and the wind fell to seven knots. The GPS system actually showed 3.8 knots and there was no way of increasing it. The feeling was also not especially good because it felt more as if we were drifting rather than sailing. Without much wind the boat didn’t find its way, and had difficulty in getting over waves that were less than half a metre high. I don’t think it only depends on weight. It isn’t light, but neither is it very heavy. So it is more or less similar to other pure cruiser models, or – at the most – a few hundred kilos heavier. The problem is perhaps created by the waterlines


JEANNEAU SUN ODYSSEY 319

Volumi molto generosi, anzi, quasi sorprendenti. Le cuccette matrimoniali di prua e di poppa sono molto larghe. Comode anche le due singole che si ricavano dai divanetti della dinette. In tutto ci possono dormire ben sei persone.

The available space is very generous, surprisingly so. The double cabins fore and aft are very wide. The two single berths which can be obtained from the sofas in the dinette, are also comfortable. A total of up to six people can sleep on the boat. June-Giugno 2018

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TRIALS AND TESTS

PRESTAZIONI

TEST RESULTS

JEANNEAU Les Herbiers France info@jeanneau.it www.jeanneau.com Progetto: Jeanneau Design Scafo: Lunghezza fuori tutto 9,99m • lunghezza fuori tutto senza delfiniera 9,80m • lunghezza scafo 9,44m • lunghezza al galleggiamento 9,09m • baglio massimo 3,46 m • dislocamento a vuoto 5.100 kg • pescaggio 1,85m • serbatoio acqua 150 l • serbatoio carburante 100 l • sup. velica totale 47,6 m2 Motore: Yanmar 3YM20 • potenza 15,3 kW (21 cv) • 3 cilindri • alesaggio per corsa 70mm x74mm • cilindrata 0,854 l • regime di rotazione massimo 32003600 giri/minuto • peso 144 kg • piede saildrive • elica tre pale fisse Certificazione CE: Cat. A Prezzo: 71.600 €, Iva esclusa

CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST

Velocità max di bolina nodi //Hauling max speed in knots

4.5 Superficie velica m2 //Sailing surface m2

47.6

Località//Place Onda//Waves Vento//Wind force Persone a bordo//Numebr of people onboard Carburante imbarcato//Fuel volume onboard

Cannes 30 cm leggero tra 7 e 8 nodi//Breeze between 7 and 8 knots 5 40 l

PRESTAZIONI A MOTORE UNDER POWER PERFORMANCE Giri/min Velocità kn Rumore su scala A (cabina poppa) dB Engine rotational Boat Sound level on scale A speed 1/min speed in knots (at the cabin astern) dB 1000 1.6 61 1500 2.5 65 2000 4.0 68 2500 4.7 71 3000 5.6 74 3500 6.4 74 3900 7.3 79

Il diagramma racconta di una barca capace di stringere abbastanza bene il vento. Per le andature, i risultati migliori li ottiene alle portanti e al traverso.

The plan shows a boat which can sail well close to the wind. It performs best sailing downwind or on a beam reach.

Rapporto lung./larg. //L/W

2.8 Dislocamento ton //Displacement t

5.1 172 BARCHE

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PRESTAZIONI A VELA UNDER SAIL PERFORMANCE Andatura Point of sail Bolina stretta//Close wind Bolina//On the wind Bolina larga//Close reach Traverso//Beam reach

Angolo Angle 35° 45° 60° 90°

Velocità Nodi Speed knots 4,2 3,8 4,5 3,8

Vento Reale Nodi Real Wind knots 8,6 7,6 8,0 7,2

Note Remarks

Project: Jeanneau Design Hull: LOA 9.99m • LOA without the dolphin striker 9.80m • Length 9.44m • waterline length 9.09m • Maximum beam 3.46 m • Light mass displacement 5100 kg • Draft 1.85m • Water tank volume 150 l • Fuel tank volume 100 l • Sailing surface area 47.6 m2 Main propulsion: Yanmar 3YM20 • Outlet mechanical power 15.3 kW (21 hp) • 3 cylinders • Bore&Stroke 70mm x74mm • Swept volume 0.854 l • maximum rotational speed 3200/ min-3600/min • weight 144 kg • Saildrive • Three blades propeller EC Certification: CAT. A Price: 71,600 €, Exclusive VAT


JEANNEAU SUN ODYSSEY 319

which haven’t been designed to yield the best without much wind. The project was entirely done by Jeanneau and was the product of a partnership with the Polish yard Delphia. The deck is fitted out in a traditional way, but everything is to hand. There are two winches either side of the cockpit, which are fairly comfortable to reach, even for the helmsman, and two others close to the companionway. There are two rudder blades, in part because the boat is nearly three and a half metres wide, and the greatest width is somewhat shifted towards the stern, so there is enough space for the two rudders. There is, however, only one wheel and it is fixed to a column in the middle of the cockpit. It creates a look which is a bit like that of boats from the 1980s, but we are also on a cruiser and not a regatta boat. It wouldn’t make sense to have a tiller, and there wasn’t a lot of space to have two wheels. The aft part of the central wheel column houses a folding table that can be opened up. There is also a lot of space available in the lockers. The one designed for gas canisters actually holds two of them, and underneath the benches in the cockpit there are two others where you can store ropes, the spare anchor, fenders and a lot more besides. The spacesaving solution for the hatch is excellent, because it rests on the companionway, and when you slide it away to go below, both remain under the deckhouse, one above the other. So there is thus no need to store the hatch in a locker that is normally stuffed with all kinds of other things, and when it is needed the whole locker has got to be emptied to get hold of it. Sun Odyssey 319

may not go like lightning in light winds, but – in its favour – it has some very surprising volumes for a vessel that is classed as a small pleasure boat. Actually it is still less than the limit, because it reaches the fateful 9.99 metres only when all of the dolphin striker is included, while what is actually the hull measures 944 cm. The feeling of comfort below is very striking, given that the headroom almost everywhere exceeds 185 cm, there is a lot of natural light in the dinette and the cabins are large. There are two cabins, one forward and one aft. The forward one has a 140 cm-wide berth, and the stern one is a full 160 cm, with the bed positioned longitudinally and not along the beam. The other advantage of having the berth placed on the fore-aft axis, as well as the width, is that there is a lot of room in the cabin, both at the entrance and above the bed. Finally, there are two other single berths, which can be converted from the sofas in the dinette. These two are more than large enough, given that they are 190 cm long and just under 80 cm wide. To finish off the cruise in comfort there are the generously sized bathroom and the large chart table. The galley also has a good work surface and a spacious chest fridge. The opening mechanism for the fridge could have been done better, because one of the doors is accessible and works fine, but the other has cabinets above it, and so it isn’t exactly easy to open. Going back into Cannes harbour, we tried out the engine. It is a 20 hp Yanmar, which did its job exceptionally well, given that we got a top speed of well over seven knots and when cruising, without forcing

the engine too much, we easily clocked up six and a half knots. The wise counsel of a veteran sailor from Grado who was the first person to take me sailing in a cabin cruiser came back to me. When the wind wasn’t especially strong, and we drifted too much when using the sails, he said to me: “Fit the iron genoa, otherwise we won’t get there”. The iron genoa was the engine. n

Comoda la delfiniera che riesce a ospitare due frulloni: uno per il genoa e uno per il Code 0. L’attrezzatura di coperta e a portata di mano. Tanto lo spazio all’interno dei gavoni del pozzetto. The dolphin striker is useful, as it manages to house two furlers: one for the genoa and one for the Code 0. The deck equipment is close at hand. There is a lot of space in the cockpit lockers.

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CHARTER Aslec.

È LORA DEL CHARTER

Per chi vuole provare la magica esperienza della navigazione senza l’impegno dell’acquisto di una barca, ecco una nuova rubrica con qualche consiglio per noleggiare il mezzo ideale per fantastiche vacanze in mare

IT’S TIME TO CHARTER

For those who want to try the magical experience of sailing, but without the burden of buying a yacht, here’s a new column with some advice on hiring the ideal boat for fabulous holidays at sea by Désirée Sormani

Un superyacht firmato

Si apre la stagione in Mediterraneo e, chi non vede l’ora di levare le ancore, a Cala Galera (GR) può salire a bordo di Aslec, un superyacht di 45 metri disegnato da Tommaso Spadolini e costruito da Rossinavi nel 2012. Caratterizzato da uno scafo grigio dalle line moderne, prua dritta e ampi spazi esterni, lo yacht accoglie 12 ospiti in 5 cabine lussuose. Gli interni sono dell’interior designer francese Remi Tessier. Il decor è raffinato con uno stile contemporaneo dove l’attenzione al dettaglio è al centro del progetto. Molti particolari sono stati realizzati in fibra di carbonio, mentre dai cielini e dalle pareti 174 BARCHE

Giugno-June 2018

spiccano rivestimenti in foglia oro. Il servizio di altissimo livello è garantito da 8 uomini d’equipaggio. Per quanto riguarda le performance, due motori Caterpillar spingono Aslec a una velocità massima di 16 nodi, mentre quella di crociera è di 15 nodi. L’intrattenimento è affidato a un impianto audio video con controllo globale estremamente intuitivo nell’utilizzo. Dotato delle più recenti tecnologie, dispone di sistema Kaleidescape per l’on-demand, Lutron per la gestione domotica, mentre Apple con AirPlay integrato per il completo controllo dell’audio. Per charterizzare Aslec il costo parte da 100.000 a 250.000€ a settimana a seconda del periodo.

Per informazioni segreteria@am-charter.com, www.am-charter.com

A designer superyacht

The season’s beginning in the Mediterranean, and if you can’t wait to weigh anchor in Cala Galera (GR), you can step aboard Aslec, a 45-metre superyacht designed by Tommaso Spadolini and built in 2012 by Rossi Navi. Featuring a modern-style grey hull, a plumb bow and a spacious interior, the yacht can accommodate 12 guests in 5 luxury cabins. Interiors are by French designer Remi Tessier. The decor is elegant contemporary style with attention to detail at the heart. Many features are made in

carbon fibre, while ceilings and walls display gold-leaf covered detailing. Onboard service is top level and ensured by a crew of eight. As for performance, two Caterpillar engines give Aslec a maximum speed of 16 knots and a cruising speed of 15 knots. Entertainment is provided by a centrally-controlled audio-visual system which is highly intuitive and user-friendly. Equipped with the latest technology, the yacht has Kaleidescape for on-demand content, Lutron for lighting control and Apple AirPlay for total control of audio. The cost of chartering Aslec varies from 100,000 to 250,000 euros a week depending on date. Info: segreteria@am-charter.com, www.am-charter.com



CHARTER

Kanga per navigare nel design

Si parla di Wally Yachts e si pensa subito a qualcosa di avveniristico. In effetti una crociera a bordo di M/Y Kanga potrebbe risultare una nuova esperienza, non solo in fatto di design, ma anche di performance e soprattutto comfort. Kanga (Ex Wally Ace) è stato costruito nel 2012, ha un baglio di 7,75 metri e può accogliere 9 ospiti in 4 cabine. È gestito da un equipaggio di 5 persone. Impressionante la vastità di teak usato sui ponti, dove si trovano tante aree conviviali. Naviga in Sardegna, Sud della Francia, ma anche Spagna, Baleari.

DOLCE VITA alle Andamane

Scoprire il mare delle Andamane a bordo di un superyacht può essere davvero un’esperienza unica: Dolce Vita, varato nel 2017, è un 33 metri che offre accoglienti e lussuosi ambienti di bordo. Dispone di tre cabine ospiti e una master cabin a tutto baglio. Questo Numarine 105HT ha una velocità di crociera di 25 nodi e raggiunge massime di 30 nodi grazie a due Cat di 1925 cv. Gestito dalla società di charter Asia Marine

È arrivata Legenda Legenda è un Mondomarine di 41 metri entrato questa primavera nella Charter fleet di Imperial. Varato nel 2009 è stato disegnato da Luca Dini, che ne ha seguito anche le opere di refit nel 2016, e da a Cor D. Rover. Disponibile nel Mediterraneo, dispone di due grandi saloni e una splendida sala cinema di bordo. Può ospitare 10 passeggeri in cinque cabine tra cui una master suite a tutto baglio. A bordo c’è un equipaggio di 7 persone. Per informazioni: s.bailet@imperial-yachts.com; www.imperial-yachts.com 176 BARCHE

Giugno-June 2018

The arrival of Legenda

Legenda is a 41-metre Mondomarine which joined the Imperial charter fleet this spring. Launched in 2009, she was designed by Luca Dini, who also oversaw the refit in 2016, and by Cor D. Rover. Available in the Mediterranean, she has two large saloons and a splendid on-board cinema. She can accommodate 10 passengers in five cabins, one of which is a full-beam master suite. Service is provided by a crew of 7. Info: s.bailet@imperial-yachts.com; www.imperial-yachts.com

Il prezzo a settimana parte da 50.000 euro. E se poi vi piace, potete anche acquistarlo perché è in vendita a 4.000.000 euro. Per info Floating Life (sia per il charter sia per la vendita) m.maiano@floatinglife.com; www.floatinglife.com/project/ kanga-2/

Kanga for a a journey into design

When we talk about Wally Yachts we immediately think of something futuristic. And indeed, a cruise on board M/Y Kanga could be a brand new experience, not only in terms of design, but also performance and, above all, comfort. Kanga

può essere noleggiato al costo di 55.000 euro alla settimana. Per informazioni: info@asiamarine.com; www.asiamarine.com

DOLCE VITA in the Andaman Islands

Exploring the sea around the Andamans on board a superyacht can be a truly unique experience: Dolce Vita, launched in 2017, is a 33-metre superyacht offering comfortable and luxurious accommodation.

(formerly Wally Ace) was built in 2012, has a beam of 7.75 metres and can accommodate 9 guests in 4 cabins. The boat is staffed by a crew of five. An impressive amount of teak is used on the decks, which provide numerous social areas. Kanga sails in Sardinia, the south of France, Spain and the Balearics. Price per week starts from 50,000 euros. And if you like her, you can even buy her, because she’s for sale at 4,000,000 euros. Info: Floating Life (both for charter and sale) m.maiano@floatinglife.com www.floatinglife.com/project/ kanga-2/

The yacht has three guest cabins and a full-beam master cabin. This Numarine 105HT has a cruising speed of 25 knots and can achieve a maximum of 30 knots, thanks to two 1925 hp Cat engines. Managed by charter company Asia Marine, she can be hired at a weekly cost of 55,000 euros. Info: info@asiamarine.com; www.asiamarine.com





BROKERAGE SECTION FERRETTI 850

FAIRLINE SQUADRON 850

Length 85’ 9”, Beam 20’ 7”, Built 2018, Engines MAN V12 1900HP, Draft 6’ 6”, Top Speed 32 Knots, $5,750,000

Length 66’ 11’’, Beam 17’ 2”, Built 2015, Engines Caterpillar, PRICE: $1,599,000

u Florida Yachts International

u Florida Yachts International

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

BENETEAU - 57

VAIVEN

Lunghezza fuori tutto: 17.60 m, Larghezza: 4,98 m, Dislocamento: 21500 kg Prezzo: 359.000,00 €

Length 114 ft, Beam 24 ft, Draft 6 ft, Built 1995 | 2017, Construction Aluminium, Engines 2 x Deutz (1,500HP), Cruising speed 15 Kn, Asking Price $3,250,000 USD u Northrop & Johnson +34 971 707 900 www.northropandjohnson.com

u

EURO SAIL YACHT

+ 39 0431 70 610 +39 346 37 88 888 info@eurosailyacht.com

Dalla Pietà DP 58’ HT

Dalla Pietà DP 72’ HT

GB 46 CL

GB 47EU

Notika 25 m

Mostes Offshore 31

Year 2006. Engines: MAN CR - 2 X 1100 HP - 560 hours. Very good conditions, Full optional. LOA: 18,67 mt, BEAM: 5,00 mt. Price Euro 440.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2006. Engines: Caterpillar C32 X 1675 HP – 1500 hours. Full optional. LOA: 23,02 mt, BEAM: 5,81 mt. Price Euro 950.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

2005 2 x 450 Cummins 2 cabine 2 bagni galley down EUR 385.000 u Giaroli sas + 41 79 5524951, + 39 337 704059 info@giaroli.it, www.giaroli.it

2011 2 x 500 Cummins 3 cabine 2 bagni EUR 540.000 u Giaroli sas + 41 79 5524951, + 39 337 704059 info@giaroli.it, www.giaroli.it

L.O.A 25 m, Year Built/Refit 1996/2011 Crusing Speed 18 Knots Guests 10 Cabines 1X Master, 2X VIP, 2X Twin Crew 2 Location Turkey BrokerEliad Hagiladi, € 490,000

Anno 2012. Visibile a Como in capannone. Offshore è caratterizzato da una linea sportiva ma al contempo elegante. Prezzo € 107.000,00.

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

180 BARCHE

Giugno-June 2018

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

u

YACHT MARINE LTD

www.yacht-marine.com +905439538678 eliad@yacht-marine.com

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com


BROKERAGE SECTION DR NO NO Length 163 ft, Beam 31 ft, Draft 10 ft, Built 1998 | 2018, ASKING PRICE € 10,500,000 (Approx $13,021,000) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

MYTHOS Length 72 ft, Beam 18 ft, Draft 6 ft, Built 2003 | 2017 Construction GRP, Cruising speed 22 Knots, Builder Sanlorenzo ASKING PRICE € 990,000 (Approx $1,228,000 ) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

Sanlorenzo SL82

Ferretti Yachts 880

Dominator 780 S

Year: 2007 Length: 24,95m Engines: 2 x CAT 1670hp Max speed: 30 knots Lying: France € 1.300.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

Year: 2004, ength: 27,03m Engines: 2 x MTU 2000hp Max speed: 31 knots Lying: Spain € 1.600.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

Year: 2009, Length: 23,95m Engines: 2 x MAN 1800hp Max speed: 28 knots Lying: Greece € 1.990.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

BENIGUET Shipyard: Garcia, France Type: Garcia 86 QR Year: 2005, Cabins: 5, LOA: 26.33 m, Beam: 6.85 m, Draft: 2.5/4 m Asking € 1 495 000 EUR

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

BRIO Length 125 ft, Beam 24 ft, Draft 8 ft, Displacement 125 tonnes, Gross Tonnage 277, Built 1988 | 2017, Construction Aluminium, Engines 2 x Deutz (1,479HP), ASKING PRICE $5,995,000 USD u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

Sunseeker Portofino 46

Astondoa 72 GLX

Menorquin 120

Anno: 2003, motori: 2x480 hp Volvo, Prezzo: 179.000 € u Mercedes Morales Tlf: 914175943 www.marinayacht.com mercedesmorales@ marinayacht.com

Anno 2000, motori: 2 Man D2842 LE 406 882 kW 650.000 € u Mercedes Morales Tlf: 914175943 www.marinayacht.com mercedesmorales@ marinayacht.com

Anno: 2006, Motori: 2x240 HP Yanmar, 165.000 € u Mercedes Morales Tlf: 914175943 www.marinayacht.com mercedesmorales@ marinayacht.com

June-Giugno 2018

BARCHE 181


BROKERAGE SECTION

Wallynano MkII Pilgrim, 2016, € 295.000 + Iva. u Michele Antonini +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com

DELTA CARBON 54

SHU SHE

Length 59 ft, Beam 15 ft, Draft 5 ft, Built 2018, Construction Carbon Fibre, Cruising speed 32 Knots, Builder Delta Power Boats Exterior designer, Lars Modin ASKING PRICE $2,154,368 USD u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

Length 101 ft, Beam 25 ft, Draft 4 ft, Displacement 105 short ton Built 2009, Engines 2 x MTU (2,400HP), Builder Azimut. ASKING PRICE € 3,995,000 (Approx $4,954,000) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

DUFOUR YACHT - 36 CC Lunghezza fuori tutto: 11.10 m, Larghezza: 3,77 m, Anno di costruzione: 2001 Prezzo: 53.000,00 €

u

EURO SAIL YACHT

+ 39 0431 70 610 +39 346 37 88 888 info@eurosailyacht.com

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS Ci occupiamo per l’intero arco dell’anno del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela. We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea. Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it 182 BARCHE

Giugno-June 2018

MY SOO TOO Length 96 ft, Beam 22 ft Draft 7 ft, Built 2015 Engines 2 x MTU (2,635HP) Cruising speed 27 Knots Builder Ferretti, ASKING PRICE € 5,450,000 (Approx $6,758,000) u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com


BROKERAGE SECTION

Abati 46 Newport - Anno 2008 2 x 550 MAN EB TD - € 320.000

Linssen GS 380 Sedan - Anno 2004 2 x 75 Volvo Penta EB - TD - € 220.000

Pursuit OS 375 - Anno 2008 3 x 300 Mercury Verado FB B - € 199.000 + iva

FA TT U

RA

BI LE

Cayman 52 wa - Anno 2005 2 x 710 Caterpillar EB TD - € 179.000

IMBARCAZIONI NUOVE DA MOTORIZZARE DC 7 Elite DC 9 Elite DC 14 SL Fly

I&P Mira 37 - Anno 2009 2 x 300 Volvo Penta EFB TD - € 109.000

Wellcraft 35 Scarab - Anno 2010 3 x 350 Mercury Verado FB B - € 119.000

Kelt White Shark 285 - Anno 2006 2 x 275 Mercury Verado FB B - € 69.000

Sessa Dorado 36 - Anno 2009 2 x 260 Yanmar EB TD - € 110.000

Sessa C35 - Anno 2008 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 100.000

USATO GARANTITO DC 7 SEDAN

1978

1 x 130 hp d Volvo

DC 7 SEDAN

1980

1 x 160 hp Volvo td efb (1982)

DC 12

1997

2 x 400 hp Iveco td

DC 18 Fly

2003

2 x 1050 Man TD

Gozzo 30’

1992

1 x 304 hp Caterpillar td eb

Sciallino 33

1989

2 x 200 hp Volvo diesel

Cigala Bertinetti

1990

2 x 380 hp Caterpillar td

Sarca 13 Fly

1979

2x270 Cummins diesel

Sea Ray 275 Sundancer - Anno 2006 1 x 300 Mercruiser EFB B - € 44.000

June-Giugno 2018

BARCHE 183


BROKERAGE SECTION

s.r.l. Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l.

Choose a specialist to insure your boat Agency AIG Europe Limited Via Balduzzi, 26 - 27036 Mortara (PV), Mobile +39 329 4790656 / +39 335 8182838, +39 329 4790655 +39 335 5964856 Office +39 0384 93295, Fax +39 0384 93297, E-mail: info@safsrl.org - p.farina@safsrl.org

130’ Westport Tri-Deck

76’ Lazzara

Length: 130 feet, Year: 2003 Name: Vision, Type: Luxury Yacht Cruise Speed: 22 Knots. Price: $8,500,000 Location: Ft. Lauderdale FL u United Yacht Sales united@unitedyacht.com www.unitedyacht.com

Length: 76 feet, Builder: Lazzara Year: 1994, Name: LA VIE Type: Flybridge, Price: $495,000 Vessel Location: Pensacola FL USA u United Yacht Sales united@unitedyacht.com www.unitedyacht.com

70’ Azimut Flybridge

65’ Viking Sports Length: 65 feet, Year: 2002 Cruise Speed: 30 KTS, Max Speed: 34 KTS Price: $869,000 Location: Stuart FL u United Yacht Sales united@unitedyacht.com www.unitedyacht.com

Length: 70 feet, Year: 2013, Cruise Speed: 26 Knots, Max Speed: 34 Knots Price: $1,799,000 Location: Puerto Vallarta Mexico u United Yacht Sales united@unitedyacht.com l’intero arco dell’anno www.unitedyacht.com

TRASFERIMENTI YACHT TRANFERS

Ci occupiamo per del trasferimento via mare d’imbarcazioni e navi da diporto a motore e vela. We take care the whole year to transfer motor and sailing boats, by sea.

Sarnico Spider 46 Gts Ht Anno costr. 2012, imm. 2013; mt. 14,65; 2x480 hp Cummins; ore moto 285 ca; ottime condizioni unico proprietario; 2 cabine con n. 5 posti letto. Vis. Campania

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it

Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. 38 +39 348 info.inmar@gmail.com Tiara Yachts 3800 Open Cigarette Top Gun Gt1250078 Airon |Marine 425 Sunseeker| Portofino 47 Costr. 2005, imm. 2006; mt. Anno 2007; mt. 12.65; 2x600 Anno 2004 visibile in Liguria, Anno 2008: Vera imbarcazione www.inmar.it 13,18; 2x550 hp Cummins; ore moto 1700 ca; ottime condizioni; 1 cabina; bagno; dinette trasformabile. Vis. Sud Adriatico

u

Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it

hp Mercury; ore moto 175 ca; perfette condizioni; cabina con n. 2 posti letto, wc marino. Visibile Campania

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Yacht Service Rapallo

+393358263146 commerciale@ yachtservicerapallo.it

vicino La Spezia. Area pozzetto molto ampia. Volvo Penta D62x350 hp con consumi bassi. Prezzo € 119.000,00 iva pagata.

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

sportiva motorizzata volvo D9 common rail 575 hp in linea d’asse. Leasing in essere. Visibile in Liguria. Prezzo € 300.000,00.

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Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

PERIZIE EXPERTISES Come periti ed Esperti garantiamo un servizio di perizia finalizzato alla determinazione del corretto valore dell’unità e/o trovare gli eventuali vizi occulti. As Expert and Surveyor, we can provide our service in expertises in order to define the correct value of vessels and / or find possible hidden damages. Inmar snc | Via Orsato, 30 30175 Marghera - Venezia | fax +39 041 8020034 | cell. +39.329.0907407 | cell. +39 348 1250078 | info.inmar@gmail.com | www.inmar.it 184 BARCHE

Giugno-June 2018

Fairline Phantom 48 Anno 2008, model year 2009. Bellissima Motori VOLVO PENTA D9 575 solo 400 ore di moto leasing € 360.000 iva agevolata.

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com


BROKERAGE SECTION

GB53RP

690 Marquis

Enterprise Marine 46

Manò Marine 28.50

OCEAN PEARL

Nomad IV

2011, Leght 17,61, Beam 5,40, Draft 1,34, 2 x 715 Cummins, Cruising speed 18 Knots, € 1.350.000 u Giaroli sas + 41 79 5524951, + 39 337 704059 info@giaroli.it, www.giaroli.it

Length 69’, Beam 17’ 11”, Built 2007, Engines Twin MTU, Draft 5’ 4”, Number of Cabins: 4, $1,199,000

Del 2006. Spazi interni ampi. Rimasta dal 2012 al 2016 in capannone, eseguiti molti lavori di preparazione. Prezzo € 195.000,00.

Anno 2009 immatricolata 2010 2 x 225 Mercruiser – Imbarcazione ben accessoriata – Possibile Natante € 65.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Year: 2000 (refit 2016), Cabins:5, LOA: 33.50m, Beam: 16.50m, Draft: 2.00m, Flag: Doha, Qatar Located: Barcelona, Spain. New Asking Price: 2 950 000 EUR

Year: 2013, Cabins:4, LOA: 30.48 m, Beam: 8.30 m, Draft: 3.505.90 m, Flag:Malta Located: Saint Mandrier, South of France, New Asking Price: € 5 900 000 EUR

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

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Valbroker

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Bernard Gallay

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Bernard Gallay

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SOUTHERN STAR

AZIMUT 80

Year:2004, Cabins: 3, LOA: 23.95 m, Beam: 5.91 m, Draft: 3.80 m, Flag: Italy, Asking Price: € 1 800 000 EUR

Length: 80 ft, Year: 2008, Draft: 5 ft 11 in, Number of Engines:2, Hull Material: Fiberglass. $ 1,699,000

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

LORD DICKIE Year: 2009, Refit: 2018, LOA: 22.00m, Beam: 11.80m Flag: Gibraltar, Located: Port Napolean, South of France. Asking Price: € 790 000 EUR

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

DUFOUR - 412 GRAND LARGE Lunghezza fuori tutto: 12.70 m, Larghezza: 4,20 m, Dislocamento: 8940 kg, Prezzo: 187.000,00 € + IVA

u

EURO SAIL YACHT

+ 39 0431 70 610 +39 346 37 88 888 info@eurosailyacht.com

June-Giugno 2018

BARCHE 185



BROKERAGE SECTION

Serenity 19 M

Le Pash 29 m

Imago 48

Admiral 30

Boogaloo

AB Yachts 92

L.O.A 19.2 m, Year Built/Refit 1991/2008, Crusing Speed 8 Knots, Guests 6 Cabines 1X Master, 2X Twin Crew 2 Asking price - 290,000 Euros

L.O.A 29 m, Year Built/Refit 2008 Crusing Speed 10 Knots Guests 8 Cabines 1X Master, 2X VIP, 2X Twin Crew 5, € 1,990,000

Costr 2013; mt. 14.50; 2x600 hp Cummins ore moto 0 ca; 2 cabine; 2 bagni; dinette; ampio pozzetto; elica di prua; passerella; A/C caldo e freddo; bimini. Visibile Lombardia u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Anno 2000 - mt. 30,80 - MTU 2x2283 hp - ore 1700 - full optional - n.5 cabine Euro 1.200.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Year: 2007, Refit: January 2018. LOA: 15.85m, Beam: 5.25m, Draft:4.25m Flag: French Located: Brittany, Asking Price: € 345 000 EUR

LOA: 26,80 mt (87,93 ft) BEAM: 6,45 mt (21,16 ft) Price Euro 2.300.000,00 (plus VAT on ongoing lease) u Giorgio Dalla Pietà –

u

YACHT MARINE LTD

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YACHT MARINE LTD

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Bernard Gallay

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Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

FERRETTI ALTURA 690

LEOPARD 3

L.O.A 21 m / 68.90 ft Metirial GRP, Year Built/Refit 2009, Crusing Speed 29 Knots, Guests 6 Cabines 1X Master, 1X VIP, 1X Twin Crew 2.

Year: 2007, Cabins: 3, LOA: 30.00 m, Beam: 6.80 m, Draft: 5.50 m Flag: United Kingdom Located: Palma, Spain, Asking Price: € 3 250 000 EUR

u

YACHT MARINE LTD

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Sunreef 114 Year: 2010, Size 111 FT, Beam 42 FT, Draft 8.2 FT, Engine Model Cummins 455HP, Price € 4,975,000 u NG YACHTING info@ngyachting.com www.ngyachting.com

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Bernard Gallay

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SEALINE SC 47 2008 2x Cummins 480 sistema joystick zeus, soft top scorrevole, 2 cabine, 2 bagni, visibile Liguria, leasing in essere. € 300.000,00.

u

Valbroker

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June-Giugno 2018

BARCHE 187


BROKERAGE SECTION

Amaalta

M/Y Cerri C1004

M/Y Zamolxis

Nautor Swan 48R

Windy 27 Solano

Pascoe SY10

Year: 1981, Cabins: 4, LOA: 26.10 m, Beam: 4.60 m, Draft: 3.37 m Flag: Isle of Man, Located: Port Napoleon, South of France New Asking Price: € 150 000 EUR

Length 31.10 m, Beam 7.25 m Draft 1.26 m, Cruising Speed 32 Kn, Max Speed 40 Kn, Fuel Consumption 700 lt/h, 2 x MTU 16V, € 8.800.000 / VAT Excluded

Length 35 m, Beam 7,40 m, Draft 2 m, Gross Tonnage 117 t, Max Speed 26,4 Kn, Fuel Consumption 530 lt/h, € 4.000.000 / VAT Excluded

LOA: 14.84m, LWL: 12.77m Beam: 4.29m, Engine: 1 Volvo Penta MD22 (57hp) Diesel, Price: £255,000, VAT paid u Berthon International Yacht Brokers +44 (0)1590 679222 brokers@berthon.co.uk www.berthon.co.uk

Year Built: 2018, LOA: 8.24m Beam: 2.18m, Engine: 1 Volvo V8-430 Diesel (10 hours), Price: £164,950, VAT paid u Berthon International Yacht Brokers +44 (0)1590 679222 brokers@berthon.co.uk www.berthon.co.uk

Year Built: 2007, LOA: 10m Beam: 2.80m, Engine: 2 Mercury Verado (300hp) Petrol, Price: £85,000, VAT paid u Berthon International Yacht Brokers +44 (0)1590 679222 brokers@berthon.co.uk www.berthon.co.uk

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Bernard Gallay

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u

Ffloating Life

+41 91 6823306 c.mazza@floatinglife.com www.floatinglife.com

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Ffloating Life

+41 91 6823306 c.mazza@floatinglife.com www.floatinglife.com

M/Y SVETLANA 27 m

CHECKMATE

LOA - 27.2 m, Beam - 7.2 m,Draft - 2.9 m, Displacement - 155 ton Main Engines - 2 X SCANIA 750 hp. Fuel Capacity - 30,000 Liter Asking price - 1,900,000 Euro u YACHT MARINE LTD +905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine.com

Length 145 ft, Beam 30 ft, Draft 9 ft, Displacement 390 tonnes Gross Tonnage 456, Built 2013 Construction Fiberglass Cruising speed 14 Knots ASKING PRICE $17,400,000 USD u Northrop & Johnson +1 954 522 3344 press@northropandjohnson.com

BRUNELLO

AXAR

Length: 34.95m, Beam: 7.44m Gross Tonnage: 247 Tonnes Built: 2003 | 2015, Construction: GRP, Engines: 2 x CAT (1,400HP) Asking price $5,800,000

Year: 2010, LOA: 12.19m Beam: 4.50m, Draft: 3.00m Flag: France, Located: Le Havre, Normandy, France, New Asking Price: € 175 000 EUR, VAT PAID

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Camper & Nicholsons

fconstantino@ camperandnicholsons.com www.camperandnicholsons.com

188 BARCHE

Giugno-June 2018

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Bernard Gallay

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BROKERAGE SECTION

GIGRECA Year: 1974, Refit: 2001 & 2007 Sleeps: 12, LOA: 45.0 m Beam: 7.47 m, Draft: 3.20 m Asking Price : € 6 000 000 EUR

u

Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

ST.DAVID LENGTH 60m, BEAM 10.4m, BUILT / REFITTED 2008 / 2017, 6 Cabins / 12 Guests New asking price of € 22,500,000 VAT unpaid u WEST NAUTICAL +44 7866 446 702 jerri.murtagh@westnautical.com www.westnautical.com

Itama 45

DP 48’ HT

Anno 1987 – 2 x 735 GM Sbarcati e revisionati 2016. Scafo blu – Ben accessoriata e in ottime condizioni € 90.000,00 Tratt. u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

LOA: 15,21 mt (49,90 ft) BEAM: 4,27 mt (14,00 ft) Price Euro 220.000,00 u Giorgio Dalla Pietà –

2011, € 1.300.000,00 Vat paid (no commissions). TWIN SOUL 6 is arguably one of the highestspecified Mylius ever built.

Archipelago

u

Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

3337489281, michele@ grabauinternational.com

Mangusta 80’ Open

50’ Fairline Phantom

Maxi Dolphin MD51 P

2003: € 580.000,00. Ultraluxurious rocket-ship from Overmarine in 2003. Twin 2,000hp MTUs with low hours and Arneson surface drivers power this floating luxury apartment to speeds well in excess of 40 knots.

Length: 50 feet, Year: 2008, Cruise Speed: 25 Knots, Max Speed: 30 Knots, Engine Details: 2 x Volvo D-12 Price: $499,000 Location: Palm Beach Gardens FL u United Yacht Sales united@unitedyacht.com www.unitedyacht.com

2010, € 525.000,00 Ex VAT, Hull No.4 of the semi-custom Maxi Dolphin MD51 series to designs by Roberto Starkel. Configured for superyacht tender / weekender duties with a supremely practical interior and cockpit configuration.

u

Michele Antonini

3337489281, michele@ grabauinternational.com

Mylius 19,95

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Michele Antonini

Michele Antonini

3337489281, michele@ grabauinternational.com

LAGOON 620 2016, No. of Cabins 5, Size 62 FT Beam 32.83 FT, Draft 5.08 FT, Dry Weight 71089 US GAL No. of Engines 2 Price $2,075,996 u NG YACHTING info@ngyachting.com www.ngyachting.com

DARK STAR OF LONDON Year: 1982, Refit:2000, 2008 & 2016 Cabins: 5 double, 1 crew LOA: 27.50 m, Beam: 5.80 m, Price: € 890 000 EUR

u

Bernard Gallay

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June-Giugno 2018

BARCHE 189


BROKERAGE SECTION

Cyrano De Bergerac

Zalmon

Sealyon

Celestial Hope

Seven Sins

Rainbow

Length 38.99M/127’11” Builder CAMPER & NICHOLSONS Built/Refit 1993/2016 Guests 10. Price € 4,600,000 (APPROX. $ 5,604,000)

LENGTH 40.3 m, BEAM 8.70m, DRAFT 4.20m, YEAR 2000, LAST REFIT 2016, Area Palma De Mallorca - Spain, Asking Price Eur 7,300,000

LENGTH 61.8 m, BEAM 11.80m, Year Built 2009, Cruising Speed 15 kn, Builder VSY, Exterior Designer Espen Oino, Espen Oino International, Asking Price EUR 29,500,000

LENGTH 47m, Year Built 2008, Cruising Speed 18 kn, Beam 8.50 m, Builder Heesen, Exterior Designer Omega Architects, Asking Price EUR 19,500,000

Length 52 M, Beam 9.3 M, Draft 2.65 M, Engines TWIN CAT 3512C 4,000HP TOTAL, Cruising Speed 15 Knots, Max speed 17 Knots, Asking price 32,000,000 EUR

Length 39.95 M, Beam 6.37 M Draft 4.9 M, Engines Scania di 12 59 M, Displacement 176 TN, Max speed 11 KNOTS, asking price 10,500,000 EUR

OCEAN INDEPENDENCE

Telephone: +41 44 390 25 75 www.oceanindependence.com

u YACHTING PARTNERS INTERNATIONAL

u YACHTING PARTNERS INTERNATIONAL

ma@ypigroup.com www.ypiyachts.com

ma@ypigroup.com www.ypiyachts.com

u

FRASER YACHTS

T +34 971 700 445 M +34 654 74 14 26 www.fraseryachts.com

u

OCEAN INDEPENDENCE

Telephone: +41 44 390 25 75 www.oceanindependence.com

u

Telephone: +41 44 390 25 75 www.oceanindependence.com

FERRETTI Queen of Sheba

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OCEAN INDEPENDENCE

BLUE DIAMOND

LOA: 34 mt, BEAM: 7,07 mt, Cruising speed: 22 knots, Max speed: 26 knots Asking price of €4,850,000 u West Nautical +44 7866 446 702 jerri.murtagh@westnautical.com www.westnautical.com

Year: 2004/2017, Cabins: 4 LOA: 30 m, Beam: 6.99 m Draft: 3.50m to 5.20 m (lifting keel), Located: Palma de Mallorca

M/Y SUNSET

Ferretti Altura 690

L.O.A 25 m / 82.02 ft Metirial GRP Year Built/Refit 1996/2011 Crusing Speed 18 Knots Guests 10 Cabines 1X Master, 2X VIP, 2X Twin Crew 2. € 395,000

L.O.A 21 m / 68.90 ft Metirial GRP Year Built/Refit 2009 Crusing Speed 29 Knots Guests 6 Cabines 1X Master, 1X VIP, 1X Twin Crew 2.€ 720,000

u

YACHT MARINE LTD

+905439538678 eliad@yacht-marine.com www.yacht-marine.com

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Bernard Gallay

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YACHT MARINE LTD

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M V 2 w 190 BARCHE

Giugno-June 2018

A

U


BROKERAGE SECTION GIGRECA

DAMAHWIL

Shipyard: The Italian Sea Group Architect: Jacques Fauroux Year: 2015, Cabins:5, LOA: 23,15 m, Beam: 5,90 m, Draft: 2,93 m Asking Price: € 2 300 000 EUR

Shipyard: Manufacturer, Architect: Ed Dubois, Year: 2010, Cabins: 4, LOA: 36.98m, Beam: 8.36m, Draft: 3.73m, Asking Price: € 4 995 000 EUR

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Bernard Gallay

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Bernard Gallay

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

+33 (0)4 67 66 39 93. info@bernard-gallay.com www.bernard-gallay.com

STRIKER 62

CLORINDA

Length 62 ft, Beam 21 ft, Draft 4 ft, Built 1986, Builder Hakvoort Scheepswerf. TENDERS 1 Nautica 14-foot hard-bottomed RIB with 50hp outboard ASKING PRICE. $290,000 USD u Northrop & Johnson +34 971 707 900 www.northropandjohnson.com

Length 120 ft, Beam 24 ft Draft 4 ft, Displacement 170 tonnes, Built 2017, Construction GRP, Engines 3 x MTU (2,399HP) Cruising speed 27 Knots ASKING PRICE € 11,900,000 u Northrop & Johnson +34 971 707 900 www.northropandjohnson.com

Uniesse Marine 75’ HT

Airon Marine 325 S

Uniesse Marine 40

Magnum 45 FD

Colombo 26 Vantage

Dominator 680 S

Year 2010. Caterpillar C32 X 1927 HP – 550 hours. Full optional. LOA: 23,96 mt. BEAM: 5,70 mt. Price € 1.150.000,00 (plus VAT) u Giorgio Dalla Pietà –

Anno 2005 – 2 x 190 Volvo Penta D6 del 2006. Imbarcazione ben accessoriata e in ottimo stato – NATANTE € 60.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 1993, prezzo € 77.000,00. Imbarcazione tenuta in modo attento dall’armatore.Motori 2 x 435 Hp - Caterpillar 3208 TA-435.

Anno 1986 – 2 x 680 MAN + ASD (Rifatti a 0 ore nel 2008) Bben accessoriata e in ottime condizioni. € 195.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 1996 ; mt. 7,63; 1x330 hp Mercury; ore moto 390 ca; ottime condizioni; cabina a V a prua; mobile servizio pozzetto; moquette pozzetto e cabina; Vis. Sarnico u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

200.000 EURO u MEDUSA

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

YACHTAUKTIONEN ma.fink@medusayachtauktionen.com www.medusa-yachtauktionen. com

La Marina del Lago Maggiore

Marina di Verbella srl Via delle Ferriere, 15 - tel. +39 0331/92.11.08 21018 Sesto Calende (VA) Lago Maggiore www.verbella.it

APERTI ANCHE I FESTIVI E LA DOMENICA - GIORNO DI CHIUSURA MERCOLEDÌ Unica MARINA dei Laghi, Certificata Ri.Na. “MARINA EXCELLENCE”

June-Giugno 2018

BARCHE 191


BROKERAGE SECTION CONAM 58 HT SPORT Anno costr 2004; mt 16,46; 2x1050 hp Caterpillar; ore moto 665 ca; buone condizioni; cabina armatore matrimoniale; n.2 cabine; dinette trasformabile. Visibile Toscana u Yacht Service Rapallo +393358263146 commerciale@yachtservicerapallo.it

FAIRLINE 65 L.O.A 20.41 m, Year Built/Refit 2010 Crusing Speed 25 Knots Guests 6 Cabines 1X Master, 1X VIP, 1X Double Crew 2, € 890,000

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Black Shark

Bertram 630

Leopard 32

Year: 1982, Cabins: 3, LOA: 23.19 m, Beam: 6.09 m, Draft: 3.96 m Flag: Guernsey, Located: Monaco Asking Price : € 390 000 EUR

2007/08, m.20,35, MTU 2x1823 hp, ore 700, 2 generatori, bow thruster, stabilizzatori giroscopici, 3 cabine + crew. € 935.000,00 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

2006, m.32,16, Mtu 3x2400 hp, ore 280, 4 cabine + crew. € 2.300.000,00+IVA u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

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Bernard Gallay

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SANLORENZO SL 62 Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. Euro 810.000 u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

FERRETTI CUSTOM LINE NAVETTA 26 Year: 2008, Length: 26,22m Engines: 2 x MAN 900hp Max speed: 16 knots Lying: Spain, € 2.600.000 u TRIDENT YACHT ALLIANCE + 44 (0) 207 523 5313 info@trident-yacht.com www.trident-yacht.com

Sealine S34

Tornado 45 S

Riva 72 Splendida

Anno 2003. Imbarcazione da noi venduta nuova nel 2004; usata solo su lago fino al 2010, successivamente spostata su fiume Magra a La Spezia. Prezzo € 92.000,00.

Anno 2011 - 2 x 370 Volvo Penta D6 Scafo bianco - Pochissime ore di moto. Perfetta – Unico Proprietario – Leasing in corso € 200.000,00 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Bellissimo modello di Riva Coupé del 2000. Motori 2x MAN 1300 hp. Barca bellissima, unica, molto curata visibile il Liguria. Prezzo ribassato a 550.000,00 €

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192 BARCHE

Giugno-June 2018

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Valbroker

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