THE ORIGINS OF ROME

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antica ci ha tramandato a proposito dei Tarquinii, e soprattutto di Servio Tullio: figure sostanzialmente analoghe a quelle dei tiranni greci. L’estensione a tutto il Latium vetus di norme analoghe, documentate dalla scomparsa del lusso funerario, sembra alludere a un potere in grado di esprimersi oltre i limiti di un’unica città: ciò fa pensare all’esistenza di un coordinamento non solo religioso, ma politico, o forse meglio all’estensione del dominio della città più potente, Roma, sul resto del Lazio. È precisamente quello che afferma la tradizione antica, che ricorda un’egemonia dei Tarquinii sulla Lega Latina, forse troppo affrettatamente messa in dubbio. Vale la pena di ricordare, a questo proposito, che le dimensioni fisiche (e quindi anche demografiche e militari) della città di età arcaica appaiono incomparabili con quelle dei centri latini, anche dei più potenti: l’estensione di Ardea e Satricum non sorpassa i 40 ettari, e anche più ridotta è quella di Tuscolo. Si tratta di dimensioni inferiori a un decimo di quelle della Roma contemporanea. Un ulteriore elemento va sottolineato: la sparizione dei corredi funerari è perfettamente contemporanea all’apparizione della grande architettura monumentale, particolarmente di quella templare, che ha inizio poco dopo il 600 a.C.: ciò può significare solo che le risorse in precedenza rivolte al lusso «privato», quindi intese a incrementare il prestigio e il potere delle aristocrazie gentilizie, vengono ora dirottate al settore dell’attività edilizia «pubblica». Sarebbe difficile vedere in questo un fenomeno spontaneo: esso rivela in realtà la presenza di una forte autorità centrale, in

10. Rilievo grafico della Pianta marmorea Severiana relativa all’Esquilino. Al n. 593 è indicato il recinto circolare arcaico.

grado di indirizzare le scelte cruciali, a partire da quelle economiche, verso realizzazioni di carattere civico, «pubblico». Ancora una volta, un chiaro sintomo della nascita della città, e quindi della «politica». Da un simile quadro di austerità emerge un’unica eccezione, che proprio per questa sua singolarità richiede un esame dettagliato. Si tratta di un grande recinto circolare (figg. 1011), del diametro di circa 16 metri, scoperto alla

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11. Pianta del recinto circolare arcaico e dell’altare dell’Esquilino.

12. In alto, urna di peperino e cinerario marmoreo dalla necropoli dell’Esquilino (Musei Capitolini, Centrale Montemartini). In basso, restituzioni grafiche.

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