NOTIZIE IN PILL LE a cura della REDAZIONE
MEDTRONIC: PROCEDURA MININVASIVA PER LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
In Italia l’ipertensione arteriosa colpisce oltre 15 milioni di persone e solo la metà ne è consapevole; l’OMS definisce l’ipertensione uno dei principali problemi di salute pubblica, che riguarda un miliardo di persone nel mondo e causa nove milioni di vittime l’anno. La nuova procedura Medtronic è destinata a regolare l’iperattività dei nervi che comunicano con il rene (da qui il nome di Denervazione renale o RDN). Durante la procedura, il dispositivo viene posizionato nelle arterie renali: controllato da un generatore di radiofrequenza, viene erogata energia per l’ablazione dei nervi vicini, per aiutare a controlla-
10 | Notiziario | Dicembre 2020
re la pressione sanguigna. Questa regolazione può favorire l’ottenimento di una riduzione duratura della pressione arteriosa. Il registro mondiale Symplicity, con oltre 2.800 pazienti, rappresenta oggi l’evidenza più solida sull’efficacia e sulla sicurezza del sistema per il controllo della pressione. Da questo registro è stato evidenziato che la terapia è in grado di ridurre significativamente i valori pressori nei pazienti con ipertensione non controllata fino a 3 anni post-procedura, indipendentemente dalla terapia farmacologica.
NUOVA SCOPERTA NELLO STUDIO DELL’ATROFIA MUSCOLARE SPINALE (SMA) All’Istituto di biofisica del Cnr di Trento uno studio europeo, che ha visto la partecipazione delle Univer-
sità di Trento, Utrecht, Edimburgo, l’Istituto Sloveno di Chimica e Immagina Biotechnology, ha individuato un meccanismo che ferma il processo di formazione delle proteine nelle persone affette da SMA. Il risultato è stato pubblicato su Nature Cell Biology. “Precedenti studi condotti dal nostro team avevano già dimostrato il coinvolgimento di questa proteina nella traduzione e l’impatto della sua perdita nella fase iniziale della malattia”, spiega Gabriella Viero, coordinatrice e co-autrice del lavoro. “Ora abbiamo scoperto come la mancanza di tale proteina “blocchi” il normale processo di formazione delle proteine, indispensabile per un corretto sviluppo dell’organismo. Aver individuato una precisa connessione tra la proteina SMN e l’attività dei ribosomi getta nuova luce sul meccanismo molecolare che caratterizza questa malattia, aprendo la strada alla progettazione di nuove terapie mirate”. Lo studio è stato finanziato da AFM Telethon (Francia), Telethon (Italia), Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Caritro.