D O S S I E R
LE VOCI dei CONSIGLIERI Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo OMCeO, che si sono tenute nello scorso settembre hanno visto una grande affluenza alle urne. Sono stati 2086 i medici votanti, e 640 gli odontoiatri (che hanno raggiunto il quorum in seconda convocazione il 19-20 settembre). L’elevato numero di medici che si sono recati nella sede di via Capruzzi a votare i propri rappresentanti - un migliaio di presenze in più rispetto a tre anni fa - sono il segno di una voglia di partecipazione rispetto al futuro della professione e ai passi che devono essere fatti dall’Ordine. La maggioranza delle preferenze sono andate alla lista del Presidente uscente Filippo Anelli, con una percentuale del 70% contro il 23,5% circa della lista avversaria. Rinnovata la composizione del Consiglio, anche dal punto di vista generazionale, con l’ingresso di giovani. In questo numero del Notiziario abbiamo chiesto ad alcuni membri del nuovo Consiglio - che si insedierà dal 1° gennaio 2021 - di raccontare quali saranno le priorità dell’Ordine sia sul fronte della professione che del loro ambito specifico di attività.
GIANDOMENICO STELLACCI • Medico ospedaliero
P
reciso che la mia non è una elezione, ma una conferma. Io con tutti i vecchi consiglieri ricandidati siamo stato riconfermati, insieme al nostro presidente Anelli. Questo vuol significare che il nostro lavoro è stato apprezzato. Per questo vorrei continuare nel solco di quanto fatto nel triennio pre-
cedente. • Tutela della immagine del medico: difesa dalle cause proditorie, dagli attacchi di giornali a caccia di scoop. Ma anche dalle pubbliche amministrazioni che si scaricano di responsabilità addossandole ai colleghi. Inoltre, spesso non tutelano i colleghi in questo momento di grande difficoltà e pericolo. • Scomparsa dell’imbuto formativo: per ogni laureato ci deve essere la possibilità di avere sbocco in un corso di specializzazione o di medicina di base. • Applicazione reale della legge contro la violenza verso gli operatori sanitari. Per quanto riguarda invece le priorità del settore in cui opero, per me indicare il preciso settore in cui opero risulta molto difficile. Sono specialista in radiodiagnostica e radioterapia, con esperienza principale sulle diagnostiche pesanti (RM e TC) e ho lavorato per molti anni in un reparto di urgenza in ambito radiologico. Ora dirigo il reparto di radiologia di un ospedale pediatrico. Se devo pensare a qualcosa di specifico è la tutela dei medici di prima linea, PS, 118, radiologie d’urgenza e la tutela dei colleghi ospedalieri ed univer-
sitari non apicali, che molto spesso vengono lasciati al fronte da soli.
Tra le priorità la tutela dei medici di prima linea, PS, 118, radiologie d’urgenza e la tutela dei colleghi ospedalieri ed universitari non apicali, che molto spesso vengono lasciati al fronte da soli.
34 | Notiziario | Dicembre 2020