N.29 FEBBRAIO 2020

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Parallasse

-------------------------------------------------------------------la rassegna stampa di Scomodo

Lo spostamento apparente di un oggetto causato da un cambiamento di posizione dell’osservatore è un effetto ottico noto come parallasse. Si tratta di un concetto potente, utile a descrivere il relativismo generato dalla molteplicità di interpretazioni dei fatti, soprattutto nell’industria dell’informazione. Spiegare questa molteplicità è l’obiettivo di questa rassegna stampa mensile.

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Kobe Per la prima volta in quasi tre anni di pubblicazione, questa rubrica necessita di una doverosa quanto dolorosa premessa. Per quanto possa apparire ridicolo agli occhi del lettore, l’argomento che verrà trattato in questo numero rappresenta forse il più difficile mai affrontato nel corso di questi 3 anni. La morte di Kobe Bryant ha lasciato un vuoto profondo nel cuore di centinaia di milioni di persone e, pur dopo diverso tempo, è ancora difficile riuscire a processare un simile lutto. Mai il qui presente redattore avrebbe voluto che questo argomento divenisse protagonista di questa rubrica: troppo forte è il dolore per la scomparsa di una delle più grandi personalità sportive della storia dell’umanità per poter parlare lucidamente della sua figura. In questi casi, l’unica soluzione dovrebbe essere il silenzio e la riflessione personale sul lascito che il Black Mamba ha concesso al mondo intero, ossia la sua inscalfibile mentalità che gli ha permesso di ergersi come uno dei più grandi cestisti di sempre. Sfortunatamente, a chiamarci in causa sono stati i giornali sportivi italiani, colpevoli di un’indegna commemorazione della morte di Bryant nelle prime pagine del giorno successivo a questa immensa tragedia, che oltre alla leggenda dei Lakers ha visto coinvolti la figlia Gianna ed altre sette persone.

Delle (prime) pagine indecenti In Italia, a dominare la categoria del giornalismo sportivo sono ben 3 testate: due istituzioni come la Gazzetta dello Sport e il Corriere delle Sport, mentre più staccato vediamo il giornale sportivo di Torino Tuttosport. Come è possibile evincere dai nomi dei quotidiani, queste pubblicazioni dovrebbero coprire all’interno ogni singolo evento sportivo accaduto nel corso del giorno precedente, ma questo di norma non accade poiché il panorama sportivo italiano a livello informativo è totalmente incentrato sul calcio, che vede il maggior bacino di tifosi ed appassionati e per questo permette ai giornali di ottenere migliori risultati a livello di vendite quotidiane. Per intenderci: se le prime pagine dei giornali sportive italiane fossero dedicate ogni volta al volley, probabilmente tutte queste testate sarebbero già fallite da un pezzo. Esistono però delle ovvie eccezioni, come un grande risultato a livello nazionale o di club in qualsiasi disciplina oppure, ed è questo il caso, un avvenimento sconvolgente come la morte di una grande icona mondiale del mondo sportivo. Le centinaia di migliaia di lettori che quotidianamente comprano questi giornali immaginavano che le aperture del 27 gennaio fossero totalmente dedicate alla scomparsa di Kobe, ma così non è stato: la notizia della morte della leggenda gialloviola è stata relegata nella parte alta della prima pagina Scomodo

Febbraio 2020


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