L’editoriale del Direttore
Il governo dei migliori? Aldo AVALLONE
Il governo dei “migliori” dopo appena due mesi dall’insediamento appare già in difficoltà. Nato con due obiettivi prioritari – redigere il Recovery plan e far partire a pieno regime la campagna vaccinale – oggi è sostanzialmente fermo al palo su entrambi. La scadenza del 30 aprile, data entro cui bisognerà inviare il Piano all’Europa, si avvicina e di fatto non si sa ancora nulla sui progetti sui quali l’Italia intende investire i circa duecento miliardi del Recovery fund. Il rapporto con gli enti locali è molto conflittuale e dalle regioni stanno giungendo all’esecutivo soprattutto richieste rivendicative e prive di quello spirito di collaborazione che sarebbe assolutamente necessario in questa fase. All’orizzonte si profila l’ennesimo scontro tra centro e periferia su chi dovrà gestire il flusso di denari che arriverà dall’Europa e il rischio di una spesa poco efficace appare concreto. È proprio di questi ultimi giorni la denuncia da parte della Rete italiana Pace e Disarmo che stigmatizza la raccomandazione del Parlamento al governo per destinare una parte dei fondi, ben ventisette miliardi di euro, alla spesa militare per l’acquisto di nuove armi. È evidente che, se dovesse concretizzarsi questa proposta, sarebbero tagliate risorse ad altri settori più importanti. 3