Racconto
Diritto alla felicità Lucia COLARIETI
Le case di Licola mare s’infilano tra i canneti del litorale in mezzo a strade polverose di sabbia, sono costruzioni basse corrose dalla salsedine, l’aria salmastra pervade i cortili tristi e il lungomare è costeggiato da una sequela di stabilimenti balneari che chiudono la vista all’orizzonte. Il piccolo borgo a mezz’ora di auto dalla grande città potrebbe essere una ridente cittadina, dal clima temperato e luogo di riposo e contatto con la natura, ma non lo è. Le strutture ricettive, che d’estate raccolgono i cittadini in cerca di refrigerio, si erigono come castelli protetti da mura e reti, all’esterno rimane lo squallore di una società civile che non c’è. 68