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MILANO, NUDO
UN PROGETTO INTEGRALE
PER LA SPESA ZERO WASTE UN ANNO DI LAVORO PER UN PROGETTO SISTEMATICO, NITIDO E TOTALE CHE PARTE DA UN OGGETTO E ARRIVA A DEFINIRE LO SPAZIO. NUDO È UN NUOVO FORMAT RIPETIBILE E SCALABILE, PARTE DELL’ECOSISTEMA ECORNATURASÌ, SVILUPPATO DA STUDIO FRANCESCO FACCIN
Francesco Faccin Spostando continuamente il campo di applicazione tra progettazione industriale, produzione indipendente, gallerie e didattica, Francesco Faccin (Milano, 1977) crede nel design senza confini: «Mi interessa il design che innesca relazioni, riflessioni e dibattito, soprattutto ciò che nasce da una ricerca approfondita e va oltre l’oggetto in sé. Il design è una fantastica opportunità per approfondire il nostro rapporto con il mondo che ci circonda, oltre che uno strumento formidabile per connettere ambiti e discipline apparentemente lontani». Dopo aver collaborato con Enzo Mari e il liutaio Francesco Rivolta, Faccin apre il proprio studio nel 2007. Dal 2009 al 2015 è stato consulente di Michele De Lucchi. Attualmente tiene un corso di product design presso la Libera Università di Bolzano, oltre a insegnare in molte altre università italiane e straniere. Lo studio collabora stabilmente con clienti come gallerie di design (Rossana Orlandi, Nilufar), aziende private, istituzioni pubbliche, ong. wwwfrancescofaccin.it
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Il progetto nasce da una sinergia tra EcorNaturaSì, lo studio di consulenza Hublab e Studio Francesco Faccin con l’obiettivo di realizzare un format di negozi di quartiere di piccole dimensioni, facilmente scalabile. I prodotti arrivano al consumatore con la minima confezione necessaria e, ove possibile, senza. Di qui il nome Nudo. Fin dal brief di progetto, Nudo è stata la parola guida per i contenuti teorici fondativi del format e nello sviluppo del progetto in tutte le sue declinazioni, che si dispiegano con un’estetica onesta e coerente. Il format, come racconta Francesco Faccin, è infatti «nato con lo stesso atteggiamento che pongo verso un prodotto di design e parla una lingua meticcia, allo stesso tempo urbana e contadina, ancestrale e contemporanea, fatta di sistemi complessi e di elementi semplici». Lo studio, che ha avuto carta bianca dal com-