319
Il «portavoce del militarismo» Friedrich von Bernhardi tra Der nächste Krieg e Strategiestreit di Giovanni Punzo «Der ewige Friede ist ein Traum und zwar nicht einmal ein schöner Traum. Der Krieg ist ein Element der von Gott eingesetzten Ordnung. Die edelsten Tugenden des Menschen entfalten sich daselbst: der Mut und die Entsagung, die treue Pflichterfüllung und der Geist der Aufopferung. Der Soldat gibt sein Leben hin. Ohne den Krieg würde die Welt in Fäulnis geraten und sich im Materialismus verlieren» (Helmut von Moltke)1. «Der Krieg und der Mut haben mehr große Dinge getan als die Nächstliebe. Nicht eurer Mitleiden, sondern eure Tapferkeit rettete bisher die Verunglückten. Was ist gut? fragte ihr. Tapfer sein ist gut», (F. Nietzsche, Also sprach Zarathustra, Erst. Teil, 10. Rede)2.
T
Deutschland und der nächste Krieg: un terribile libro ra i personaggi che affollano il primo capitolo di Cannoni d’a1. gosto, Barbara Tuchman inserisce Friedrich Adolf Julius von Bernhardi (1849-1930) definito «spokeman of militarism» («portavoce del militarismo»)3 sottolineandone principalmente il ruolo di
1 «La pace eterna è un sogno e nemmeno un bel sogno. La guerra è un elemento dell’ordine stabilito da Dio. Le più nobili virtù umane si sviluppano in sé: il coraggio e la rinuncia, il fedele compimento del dovere e lo spirito di abnegazione. Il soldato dona la propria vita. Senza la guerra il mondo si corromperebbe e si perderebbe nel materialismo», (Helmut Moltke il Vecchio) 2 «La guerra e il coraggio hanno prodotto più cose grandi che l’amore per il prossimo. Non la vostra compassione, ma il vostro valore vi salvò finora dalle sciagure. Vi chiedete cosa sia buono? Essere valorosi lo è», Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, i parte, decimo discorso; citazione riportata su frontespizio dell’edizione del 1915 (edizione di guerra) di Deutschland und der nächste Krieg. 3 B. Tuchman (1912-1989), Guns of August, 1963 (Bompiani, 1998, pp. 16 e 21-22.