traffico urbano, riveste un ruolo importante nella generazione degli impatti negativi legati al trasporto, soprattutto a causa dell’inefficienza del sistema. Ciò si spiega considerando che i veicoli merci che viaggiano nelle aree urbane sono spesso costretti a frequenti fermate e ripartenze, a numerose soste e anche a consegne non a pieno carico. Emerge, quindi, la necessità di sviluppare un adeguato sistema di trasporto dei veicoli commerciali leggeri che, operando in condizioni di efficienza e in maniera efficace e veloce, garantisca i consumatori e soddisfi le loro esigenze. Riteniamo che possano essere tre i differenti ambiti di evoluzione/ intervento: - nuove tecnologie di trazione migliorative dal punto di vista delle emissioni inquinanti rispetto ai veicoli diesel tradizionali (veicoli ibridi, elettrici, a metano etc.), il che significa incrementare la quota di veicoli elettrici e ibridi, anche avvalendosi delle tecnologie più avanzate e affidabili in materia di refrigerazione dei vani merci, settore, quest’ultimo, al momento caratterizzato da notevoli criticità; - rendere i veicoli flessibili, e quindi maggiormente idonei ad essere inseriti in catene intermodali. Si tratta di una sfida che appartiene già al presente, sia per il crescente ruolo dei flussi di merci che, percorrendo lunghe distanze, giungono in prossimità dei centri urbani col modo ferroviario, sia per il crescente utilizzo di veicoli alternativi che già in diverse realtà cittadine effettuano le consegne dell’ultimo miglio; - pensare, in un futuro neanche troppo lontano, anche alla dotazione di equipaggiamenti/dispositivi aggiuntivi al fine di agevolare la tracciabilità di merci e veicoli, la limitazione delle emissioni nocive e l’incremento dei livelli di sicurezza, sia di tipo attivo che passivo.
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