dalla scelta di un sistema di mercati per firenze capitale alla chiamata di giuseppe mengoni
Il nuovo mercato centrale nei Camaldoli di San Lorenzo A nome della commissione Straordinaria il nuovo gonfaloniere Luigi Guglielmo de Cambray Digny presenta al Consiglio Generale il piano dell’ingegnere capo dell’Uffizio d’Arte Luigi Del Sarto per trasferire il Mercato Vecchio nei Camaldoli di San Lorenzo: «un luogo facilmente accessibile a tutti i trasporti e più conveniente per molti riguardi»9. Si ritiene infatti che l’ampliamento urbano avrà luogo soprattutto in riva destra dell’Arno, pertanto il nuovo mercato verrebbe a trovarsi comunque nel centro della città. Le perplessità concernenti la carenza di acqua nell’area designata, la necessità di informare la comunità e la mancanza di alloggi per i residenti coinvolti dalle espropriazioni, che appartengono alle classi più disagiate, sono presto arginate10, perciò si delibera di costruire il nuovo edificio nello spazio delimitato dalle vie dell’Ariento, Panicale, Chiara, Sant’Antonino e attraversato da via Romita, sollecitando il Prefetto a trasmettere il progetto al Governo per ottenere l’atteso decreto di esproprio per opere pubbliche11. Lo stesso gonfaloniere Cambray Digny si adopera poi affinché l’amico consigliere Peruzzi sia ammesso fra i membri della commissione Straordinaria12 su designazione dello zio, il senatore marchese Carlo Torrigiani, senza alcuna obiezione della controparte13. Ubaldino inizia così la scalata all’interno del municipio fiorentino, consolidando nel contempo un ruolo chiave nell’affare «Nuovi Mercati». Il piano di massima richiesto a Poggi viene riprodotto dalla Litografia Toscana in una mappa della città corredata di un elenco sintetico delle operazioni da effettuarsi14 (fig. 29). Il documento, oltre al «piano di ingrandimento» predisposto dall’architetto, contiene il «piano d’allineamento interno della vecchia Città» elaborato da Del Sarto, dal quale emerge la prospettiva di ben quattro mercati coperti, di cui uno centrale da costruirsi in San Lorenzo, più altri tre dei quali non si chiarisce l’ubicazione per servire la corona di nuovi quartieri residenziali previsti attorno al circuito delle mura (da abbattere). Ciò impone la rettifica di un’informazione errata, tramandata dalla storiografia a partire dallo studio di Fei, in cui si sostiene come già nell’adunanza Consiliare del 18 novembre 1864 si fosse stabilita la costruzione di due mercati succursali specificandone anche il luogo15.
ASCFi, Comunità di Firenze, Deliberazioni Consiliari, CA 102, Ad. 28 gennaio 1865. All’interno del consesso municipale solo occasionalmente i rappresentanti della Sinistra democratica svolgevano una funzione oppositiva nei confronti della Destra al governo e, quando ciò accadeva, il loro intervento si limitava a sollevare critiche su questioni minuziose senza palesare alcun interesse per i problemi reali degli strati subalterni della popolazione, i primi a essere colpiti dalle speculazioni edilizie cui si stava dando corso. Cfr. P. Redi, Espansione e speculazione edilizia in Firenze capitale, in G. Pansini, La Toscana nell’Italia Unita. Aspetti e momenti di storia toscana, 1861-1945, URPT, Firenze 1962, pp. 453-471. 11 ASCFi, Comune di Firenze, Mercati delle vettovaglie, CF 7334, fsc. 17, 21 febbraio 1865; ASFi, Prefettura di Firenze 18651952, Protocollo Generale, f. 2, n. 3615 e f. 3, n. 6237. 12 Supra Prodromi, nota 2. 13 ASCFi, Comunità di Firenze, Deliberazioni Consiliari, CA 103, Ad. 11 febbraio 1865. 14 Pianta geometrica della Città di Firenze e Topografia de’ suoi Contorni con i Progetti di Ampliamento, di Riduzione e Allargamento delle strade, Litografia Toscana, Aprile 1865. Cfr. Detti, Firenze scomparsa, cit., pp. 36 ss. 15 Fei, Nascita e sviluppo di Firenze, cit., p. 24. 9
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