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i mercati coperti di giuseppe mengoni • rita panattoni
[…] la forma e la materia che si trovava preferita formava una tal dissonanza coll’aspetto delle nostre Fabbriche Civili (escludendo anche le monumentali) da non potermi persuadere che potesse senza un manifesto sconcio dell’arte, e senza alterare troppo sensibilmente le nostre abitudini, ed il nostro modo di vedere, applicare presso di noi simili costruzioni senza portarvi quelle modificazioni che le diverse condizioni del nostro paese avessero per avventura potuto suggerire. Ed infatti se è uno dei più belli, ed utili trovati dell’arte la Copertura per intiero a cristalli di alcune Strade, dove più frequente è il commercio di articoli di lusso […] non è, per noi almeno, altrettanto apprezzabile quando si tratti di Mercati di Vettovaglie, nei quali il loggiato adempie a tutte le condizioni desiderate, perché mentre preserva le persone e le cose dalle intemperie tanto quanto è necessario, perché non rechino grave incomodo, ivi mantengono quella aerazione che atteso la specie e la quantità delle esalazioni che vi si producono, rendesi ottima a dissiparle ed a renderle innocue. E, così quanto alla parte artistica di tale edifizio non bisogna dissimularsi che una fabbrica la quale fosse costituita totalmente in ferro anche nella parte esterna, non sarebbe presso di noi certamente tollerabile se non altro pel confronto odioso che se ne farebbe colle altre fabbriche della nostra civile Architettura, mentre non cade dubbio che la costruzione in ferro giudiziosamente adottata per l’interno, risparmia lo spazio, porta economia nella spesa, rende più spedito il lavoro, e scioglie più facilmente non poche delle difficoltà che pur troppo s’incontrano nella disposizione degli usi di Stabilimenti del genere di quello del quale si tratta27.
Con l’apertura della IX legislatura nel Salone dei Cinquecento (18 novembre 1865) Firenze è ormai a tutti gli effetti la nuova capitale del Regno. La definizione di un sistema di mercati coperti Fra i primi provvedimenti si annuncia la realizzazione di due mercati rionali da affiancare a quello principale, per i quali si individuano la zona orientale prossima al nuovo quartiere della Mattonaia e quella compresa tra le vie Sant’Agostino e Maffia nell’Oltrarno28, anche se quest’ultima sarà presto scartata in favore di un «terreno ortivo», prossimo ai macelli e al borgo industriale del Pignone, situato nell’«infelice Quartiere» di San Frediano, segnato dalle «luride Vie de’ Camaldoli»29. Sarà allora che la commissione Lavori stabilirà la dislocazione del sistema dei nuovi mercati, riponendo aspettative diverse nelle aree scelte per i due succursali, destinati allo sviluppo di zone marginali, dunque riservati a un bacino di utenti diverso da quello del mercato principale in San Lorenzo. Successivamente Del Sarto presenta il piano «per il riordinamento delle comunicazioni interne della Città antica» specificandone i limiti di pertinenza rispetto a quello di Poggi: […] Il Piano Regolatore […] resta compreso dentro le attuali mura urbane, anzi dentro la linea interna del Viale che deve Circondare la Città considerata dentro gli attuali confini, alla qual linea s’innesta il Piano Regolatore di ampliamento; ed in esso il sottoscritto ha procurato di comprendere tutti quei progetti che già erano parzialmente approvati o in via di approvazione, quelli che sui concerti tenuti con la S.V. Illustrissima dovevano essere presi principalmente di mira, ed altri che il Voto pubblico e studi approfonditi avevano dimostrato che potessero riuscire veramente di Pubblica utilità30.
ASCFi, Comune di Firenze, Mercati delle vettovaglie, CF 7334, fsc. 5, Nuovo Mercato delle Vettovaglie. Rapporto, 10 novembre 1865, inedito: Tesi di Dottorato, Appendice documentaria, 2, pp. 296-302. 28 Relazione del Sindaco Conte de Cambray Digny alla Giunta Comunale di Firenze letta nell’Adunanza del 20 Gennaio 1866, Tipografia di G. Barbéra, Firenze 1866. 29 Atti del Consiglio comunale di Firenze dell’anno 1865-66, cit., Ad. 9 marzo 1866, Piano Regolatore Edilizio (Allegato A). 30 ASCFi, Comune di Firenze, Mercati delle vettovaglie, CF 7334, fsc. 17. 27