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i mercati coperti di giuseppe mengoni • rita panattoni
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Figg. 81-82 Giuseppe Mengoni, Mercato Centrale di San Lorenzo, Firenze, 1870-1874: via dell’Ariento, via Sant’Antonino (SABAP FI-PT-PO: n. 24964, n. 62565, anno 1963).
Descrivere per conoscere8
Il mercato Centrale di San Lorenzo Il progetto di Mengoni prevede che il nuovo mercato principale copra una superficie di oltre 6.000 mq, estesa per 88,9 m sui fronti (comprese le doppie rampe) prospicienti lo slargo di via Chiara (nord) e via dell’Ariento (sud) e sviluppata per 69 m sui fianchi lungo le vie Sant’Antonino (est) e Panicale (ovest). Il mercato Centrale di San Lorenzo ha dunque i fronti più lunghi dei fianchi identificando un’area rettangolare che si approssima a quella di un quadrato. Le facciate principali hanno infatti uno sviluppo netto di 81 m (tolti 4 m per parte occupati dalle rampe) contro i 69 m di quelle laterali, dove su progetto di Enrico Presenti si costruiscono due ali porticate di quindici arcate. Impostate su colonne con base attica e capitello dorico, le ali accoglieranno botteghe al piano terra e alloggi ai tre piani superiori9. Quando si decreterà la chiusura del Mercato Vecchio (1881), il nuovo impianto sarà corredato di una lunga pensilina sulla piazza antistante per ospitare altre attività legate alla vendita dei commestibili10, costituita da un’armatura metallica con copertura di tegole11 (figg. 81-83). La netta separazione dell’edificio di servizio dalle vie perimetrali, opportunamente allargate e rettificate per regolarizzare l’area di intervento in funzione della più intensa circolazione legata anche alla Stazione, è assicurata da un solido basamento ad arcate in pietra e muratura che circonda la struttura con una larghezza massima alla base di 1,5 m e un’altezza costante di 14 m12, concluso da una trabeazione 8 Ad oggi mancava una descrizione analitica dei mercati fiorentini di Mengoni, malgrado ciò alcune letture hanno contribuito alla stesura di questa parte (supra Storiografia dei mercati coperti di Giuseppe Mengoni. Temi e problemi, note 46-48). Per il resto, abbiamo utilizzato le fonti primarie: la Descrizione generale del Progetto, accompagnata dalle tavole (ridotte da 36 a 10 da integrare con le 11 pubblicate nella Raccolta delle migliori fabbriche Antiche e Moderne di Firenze, 1880) e completata dal Capitolato e Oneri speciali per la esecuzione delle Opere (ASCFi, Mercati delle Vettovaglie, CF 7334, fsc. 1), e la Relazione della Commissione per lo studio del Progetto Mengoni per la costruzione dei Mercati delle Vettovaglie (Atti del Consiglio comunale di Firenze dell’anno 1870, cit., Ad. 25 febbraio 1870). 9 La richiesta o l’opportunità di costruire nuovi alloggi condusse il Comune, proprietario degli immobili (Atti del Consiglio Comunale di Firenze dell’anno 1872, cit., Ad. 12 aprile 1872, p. 260), a rinunciare alle terrazze, previste in fase di progetto. Sulla questione sono in corso approfondimenti. 10 In particolare quelle che richiedevano l’uso del fuoco, vietate all’interno della nuova attrezzatura ma legate alla tradizione culinaria fiorentina. 11 La «tettoia in ferro», rimossa nel corso dei restauri degli anni Settanta-Ottanta, è stata da poco ripristinata con uno sviluppo decisamente ridotto che ne altera la struttura originaria vanificandone la funzione. 12 Poi leggermente rialzata (infra nota 41).