Italia Ornitologica - Numero 4 2020

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CANARINI DI FORMA E POSIZIONE ARRICCIATI

Parigino e AGI a confronto: il tronco Seconda parte di GIUSEPPE CORSA E LUIGI MOLLO

I

n questa seconda parte (prima parte pubblicata su I.O. n° 3 - Marzo/2019, ndr) esporremo – sempre sulla base dei Criteri di Giudizio di Forma e Posizione, Canarini Arricciati (ed. 2006) - le differenze che esistono fra il tronco o corpo di un canarino Arricciato di Parigi e quello di un Arricciato Gigante Italiano (AGI). Nel Parigino il corpo dovrebbe formare una sorta di fuso con gli estremi tronchi che, partendo dal collo, si allarga fino a raggiungere il massimo diametro in corrispondenza del petto per poi restringersi armoniosamente fino all’attacco della coda. Nell’AGI invece “il corpo deve avere la forma di un tronco di cono con la base più ampia verso la parte anteriore, e deve essere il più possibile compatto, molto ampio e profondo sia sul dorso sia sul petto. Il dorso ampio e ben pieno. Il petto sia largo e profondo conferente, un’ampia rotondità costituita dalla pettorina” (1). Il primo connotato da valutare è quindi la voluminosità del corpo. Senza modificare l’armonico rapporto fra le tre parti (testa, tronco e coda), il parigino deve mostrarsi elegante e slanciato ma non “lungo”, mentre l’AGI deve esibire una forma massiccia e maestosa. I vecchi allevatori sostenevano che l’AGI dovesse avere la forma dell’iconica bottiglia della Coca Cola capovolta (forma ampia e rotonda) e quindi profondamente diversa da quella di un Parigino, che deve essere affusolata. Come vedremo nella terza parte, sulla valutazione della forma del canarino gioca un ruolo importante la taglia e la qualità del piumaggio.

I vecchi allevatori sostenevano che l’AGI dovesse avere la forma dell’iconica bottiglia della Coca Cola capovolta (forma ampia e rotonda)

Il secondo connotato caratterizzante il corpo sono le arricciature. Le arricciature del tronco sono il mantello, i fianchi e lo jabot. Mantello e spalline. Per l’Arricciato di Parigi i criteri di giudizio, a pag. 53, recitano: “spalline ben spartite, simmetriche, voluminose ed estese a tutto il dorso, bouquet vaporoso e paracerco abbondante”. Il mantello che nasce dallo pterilio (2) dorsale è suddivi-

Fig. 1 - A destra il parigino con la sua forma affusolata, a sinistra l’AGI “in bottiglia”. La differenza di volume e di forma è evidente (disegni degli autori)

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