Il cinema in controluce di Katia Cont
“Pasqualino sette bellezze”
S
eduta in una vecchia trattoria romana, di quelle dove mangi come a casa della nonna, scorgo all’improvviso un viso conosciuto. Un viso familiare, di quelli che hai già visto parecchie volte, di quelli che conosci. Senti di sapere molto su quella persona eppure non riesci a localizzarlo nella mente. Ad un certo punto, però, l’illuminazione. È Giannini. Sì, Giancarlo Giannini, l’attore! Improvvisamente un velo di timidezza mi accompagna lo sguardo mentre lo riguardo intimorita. Non sono una persona che quando vede un attore o un personaggio famoso gli si fionda addosso, lo trovo indelicato. Ma Giancarlo Giannini è un colosso del Cinema Italiano, è la storia del cinema Italiano! Lo collego ai nomi più importanti della favola cinematografica del nostro Paese. È una persona che potrebbe scrivere l’enciclopedia del Cinema. Eppure sono li con un piatto di puntarelle davanti a me che lo guardo e penso…che, seduto al tavolo a fianco a me, assieme ad un signore con il suo stesso stile che li fa sembrare quasi fratelli, c’è Giancarlo Giannini. Finisco la mia cena. Un paio di volte i nostri sguardi si sono incrociati, e lui ha sicuramente capito che l’ho riconosciuto e penserà: “Ecco adesso quella viene a stressarmi mentre mangio per chiedermi l’autografo”. Mi alzo, vado a pagare e prima di uscire mi volto e con coraggio vado verso di lui. “Mi permette di stringerle la mano?” – chiedo - “certamente” risponde lui. Si alza addirittura, e allora aggiungo: “Lei è il più grande di tutti!”. Lui si gira verso il signore che aveva al tavolo e gli dice: “Vedi? Te lo dico sempre anche io! Ora lo
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dice anche lei, vedi che ho ragione?” Poi mi guarda e mi dice sorridendo: “Lui è il mio manager, oggi mi hai aiutato in una buona causa!”. Felice e sorridente me ne vado. E’ un ricordo di qualche anno fa, ma ancora indelebile. Ho sempre riconosciuto in lui un talento fuori dal comune e un segno attoriale che ha in qualche modo segnato un cambio nel modo di recitare fino a quel momento. Attore per caso, la sua formazione non è certo quella canonica che porta alla recitazione, nasce infatti come perito elettronico. Anche se la sua formazione scolastica può sembrare completamente scollegata da quella dell’attore, in realtà Giannini ha tenuto a precisare in diverse occasioni che nella vita tutto è collegato, proprio come nei transistor. Ha dichiarato di analizzare ogni suo personaggio nel dettaglio fino a concepirlo come diagramma, ognuno con i suoi momenti e con le reazioni che
Pasqualino Settebellezze - Manifesto (da Metropolita Magazine)
Rossana Podestà e Giancarlo Giannini (1973 - da Wikipedia)