Medicina & Salute di Laura Fratini
La comunicazione nella coppia "La comunicazione parte non dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta. Quindi per far funzionare una coppia, si deve iniziare con una buona comunicazione, che vuol dire predisporsi all’ascolto’’
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e persone quindi vivono le relazioni sentimentali non solo sulla base degli aspetti “pragmatici” e coscienti della relazione con l’altro, ma anche in funzione delle rappresentazioni interne, i modelli, che hanno costruito nel corso dell’esistenza all’interno dei rapporti più significativi. La propria storia d’attaccamento, ci da gli strumenti, giusti o sbagliati che siano, per stare in relazione con l’altro, a questo si aggiunge le esperienze che facciamo e che abbiamo fatto nelle precedenti relazioni sentimentali. Ma qual è il meccanismo attraverso il quale avviene la scelta di una persona piuttosto che di un’altra? Cosa del proprio bagaglio personale peserà maggiormente nell’effettuare la scelta? il partner, l’amato, è sempre, in parte, usato narcisisticamente come un contenitore per alcune parti di noi. Possiamo proiettare sull’altro parti angoscianti di noi e vedere in lui una parte complementare. Questo processo può dimostrarsi evolutivo, quando il rapporto con il partner permette di riconoscere e bonificare le parti di noi che abbiamo fino a quel momento respinto e che ci mettevano ansia o angoscia. Nella scelta della nostra metà della mela influisce molto il modello di coppia che ci portiamo dentro, così come l’abbiamo interiorizzato sulla base della nostra esperienza con i genitori. La scelta del partner è importante perché è il punto di partenza per una relazione che potrà funzionare in un
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augana
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futuro. Questo però non è il solo punto fondamentale, la comunicazione all’interno della coppia è una parte essenziale per il buon funzionamento. Proviamo a vedere quali potrebbero essere i punti per un dialogo fallimentare: ● il puntualizzare, quando cioè un partner tende a puntualizzare condizioni, sensazioni, emozioni del rapporto di coppia indicando all’altro come dovrebbe essere la relazione, è probabile che in lui/lei nasca la voglia di trasgredire alle regole della relazione; ● il recriminare, ovvero il protestare in maniera energica puntualizzando le colpe del partner, ciò tende a creare, nella persona che si sente accusata, una reazione emotiva di ribellione; ● il rinfacciare, inteso come il vittimismo da parte di uno dei partner, favorisce l’esasperazione dei conflitti, questo raramente cambia il comportamento dell’altro che anzi si indispone a tal punto da peggiorare il comportamento in discussione; ● il predicare, quando uno dei partner critica e giudica l’altro indicando ciò che è giusto e cosa non lo è a livello morale, la reazione dell’altro è quella di suscitare la voglia di trasgredire le regole morali impostegli. Il classico “Te l’avevo detto!” (che provoca ed irrita il partner), il “Lo faccio solo per te” ( porta il partner in debito per qualcosa), il “Lascia…faccio io” (infastidisce ed indispone); ● il “biasimare”, ovvero il complimen-
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tarsi affermando che l’altro avrebbe potuto fare di meglio. Tenere bene a mente questi punti sarebbe importante per non incorrere negli errori che poi, a lungo andare, sfaldano la coppia. Allo stesso modo è importante evidenziare quali potrebbero essere i punti di forza e di successo per far si che la comunicazione sia efficace: Domandare piuttosto che affermare: domande strategicamente costruite con al loro interno le alternative di risposta verso cui vogliamo guidare il nostro partner. Così si arriva ad una congiunzione di vedute, evitando contrasti e resistenze al cambiamento; Chiedere verifica piuttosto che sentenziare: parafrasare due o più risposte ricevute è un modo per rafforzare ciò che si sta costruendo, rendendo più rapido il processo verso il cambiamento costruttivo della situazione problematica; Evocare piuttosto che spiegare: saper toccare le corde emotive del nostro interlocutore ancor prima che influenzare le sue capacità cognitive. La capacità di evocare sensazioni ed emozioni intense è lo strumento persuasivo più potente di qualunque forma logica e razionale dell’argomentare; Agire piuttosto che pensare: per ottenere un cambiamento reale è indispensabile non solo capire ma essere in grado di agire diversamente.
* Dott.ssa Laura Fratini Psicologa-Psicoterapeuta Studio, Piazzale Europa, 7 - Trento Tel. 339 2365808