Alle origini dell’archeologia televisiva volte i nazisti, ma anche i thug, una setta religiosa, che adora la dea Kālī e infine, in periodo di guerra fredda, lotta contro i Sovietici. Possiamo ritrovare lo stesso protagonista anche nella serie televisiva “Le avventure del giovane Indiana Jones”, ma anche nelle pagine di romanzi e fumetti, oltre che nel mondo virtuale di videogiochi e giochi di varia natura. La sua figura campeggia inoltre nel museo delle cere di Madame Tussaud. La fama di Indiana Jones, “un uomo dai molti talenti”, gli ha permesso nel 2003 di essere considerato dall’American Film Institute il 2° eroe più famoso del cinema. Lo scorso anno la rivista Empire lo ha eletto” il più grande personaggio cinematografico” e la sua figura, si ritrova nelle posizioni più alte, in molte altre classifiche. E proprio da questo personaggio ne sono scaturiti molti altri di archeologi-avventurieri negli anni a seguire, tra cui il più noto è forse Richard
“Rick” O’Connell, nei tre film intitolati “La mummia”. Anche tra i film di animazione per bambini, troviamo “Le avventure di Taddeo l’esploratore”, palese richiamo anche per l’uso del nome Taddeo Jones, trasposizione cinematografica dell’omonimo fumetto datato 2008. Il 29 giugno a Los Angeles avrà luogo l’asta “Entertainment Memorabilia”, che vedrà numerosi oggetti del cinema in vendita, tra cui la fedora, cioè il mitico cappello che Harrison Ford portava in testa nel film “Indiana Jones e il tempio maledetto”. Questo cimelio è stato valutato ben 250 mila dollari e d’altronde questo accessorio è a pieno titolo tra i più significativi dell’iconico abbigliamento di questo personaggio, insieme a frusta e giacca di pelle. Nel mese di luglio per la regia di James Mangold, Spielberg produttore, in Sicilia avranno inizio le riprese del quinto episodio, che vedranno la partecipazione del celebre
attore americano. Il film sarà nelle sale a luglio del prossimo anno e sarà sicuramente un nuovo emozionante capitolo del cinema dedicato all’archeologia.
Locandina di uno dei film (da Gli Archivi di Uruk - Wordpress. comItalia)
Attualità e Covid
DECRETO FINESTRE
S
i inizia a intravedere un ritorno alla normalità, se “accettiamo” il fatto che la vita prima del Covid fosse considerata tale. C’è chi spera di tornarci, chi invece intravede nella “lezione” pandemica delle opportunità. Si comincia dalle modalità di fruizione culturale alle quali ci eravamo ormai abituati. Dal teatro al cinema, tutto ci è arrivato tramite i canali web e informatici. Abbiamo visto conIl Ministro Dario Franceschini segnare Oscar, David di Donatello tramite tanti piccoli monitor uno attaccato all’altro. Il film natalizio lo abbiamo goduto dal divano di casa con tutta la famiglia, e questo naturalmente grazie alle piattaforme streaming che sicuramente hanno beneficiato in termini d’incassi da abbonamenti. Ma ora cambia tutto. Il Ministro della cultura, Dario Franceschini, ha firmato il nuovo “decreto finestre” che reintroduce l’obbligo di uscita in sala per i film che ricevono contributi dallo Stato. Con le nuove disposizioni i film potranno approdare sulle piattaforme streaming e in televisione dopo trenta giorni dalla prima proiezione al cinema. Fino al 31 dicembre 2021 i film potranno essere distribuiti sulle piattaforme dopo 30 giorni dall’uscita in sala. “In questa fase di ripartenza delle attività - ha detto Franceschini - è fondamentale sostenere le sale cinematografiche e allo stesso tempo riequilibrare le regole per evitare che il cinema italiano sia penalizzato rispetto a quello internazionale”. Sicuramente una boccata di ossigeno ai cinema che tanto hanno subito in questo anno e mezzo. (Katia Cont)
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