Valsugana News n. 5/2021 Giugno

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Girovagando in Valsugana di Massimo Dalledonne

LA VIA DA BORGO ALLA VAL DI SELLA Ma chi lo dice che tutte le strade portano a Roma? Per chi abita a Borgo, infatti, sembrerebbe più logico rispondere così: tutte le strade portano in Sella, la valle beata, tanto cara ad Alcide Degasperi.

U

na valle, quella di Sella, che nei secoli scorsi era raggiungibile da Borgo salendo da Piagaro e località San Giorgio. Una strada oggi chiusa al transito, sconnessa e poco sicura, ma che in passato permetteva, al termine di una ripidissima salita nel tratto della Val della Croce, di arrivare fino all’Hotel Legno ed allo stabilimento. Come si legge nel terzo volume di Ausugum, a cura di don Armando Costa, “Questa strada non offre una comunicazione con altri comuni, ma ella è una strada di sommo vantaggio della popolazione, in quanto ella serve per condurre alle ubertose selve di Sella, l’abbondante legna per gli usi domestici, tanto da fuoco quanto da fabbrica, e dei foraggi per gli animali”. È un documento datato 1832. “Sella d’altronde serve di villeggiature nell’estate. Questa strada può essere divisa in cinque tronchi, cioè il primo dal Borgo

Massimo Segnana

La strada di sella al capitello di San Lorenzo negli anni 1900 (collezione Strobele dal libro La Valle di Sella di Aldo Masina)

fino in Piagaro, della lunghezza di pertiche 1000; il secondo da Piagaro a San Giorgio della lunghezza di pertiche 500; il terzo da quivi fino al Capitello di San Lorenzo della lunghezza di pertiche 800; il quarto sino alla valle della Croce sopra la lunghezza di pertiche 500. Da quest’ultimo punto sino alla cosiddetta Locanda nella lunghezza di pertiche 700”. In Sella vi si poteva arrivare anche con una seconda carrareccia. Così la definisce, nel suo libro dedicata alla valle di Sella, Aldo Masina. “Una strada molto ripida – si legge – che partiva da Olle e località Prae e che poi, attraverso il Dosso, si univa con quella principale vicino all’Hotel Legno”. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale tutto cambia. Nella piccola valle ci sono le truppe militari italiane e, per sfuggire alle cannonate au-

striache dalla Panarotta e dal colle di Sant’Osvaldo, viene deciso di mettere mano alla viabilità per trasportare, in massima sicurezza, materiali ed attrezzature dal fondovalle in quota. Così, come ricorda ancora il Masina, tra il 1915 ed il 1918 si costruirono ex-novo il tratto tra la frazione di Olle, la Trattoria alla Croce e località San Lorenzo. È la cosiddetta “starnova”, la strada principale che oggi tutti noi conosciamo. La strada provinciale che porta comodamente in Sella. Si tratta del primo tratto di strada. Dalla metà dell’800 esisteva già una via di collegamento tra Olle e la valle di Sella che però non rispecchiava l’attuale tracciato, una strada che si inerpicava sulla montagna ben prima del primo tornante oggi presente in località Caraco. Una volta finita la guerra

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