Diario del Viaggiatore di Fiorenzo Malpaga
Yemen... Fra mistero e fascino Nel 2007 ho avuto l’opportunità di fare un viaggio nel misterioso, affascinate ed anche pericoloso, nello Yemen, stato posto nella parte meridionale della penisola arabica, circondato dal mar Rosso e in parte dall’oceano Indiano.
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toricamente lo Yemen è uno dei più antichi centri di civilizzazione del mondo, con insediamenti umani fin dal secondo millennio a.C., con molte alture e corsi d’acqua, (cosiddetti Wadi), un suolo fertile, alternato ad aree desertiche. I primi popoli che si insediarono furono i Sabei, e diversi regni si susseguirono (Sabà, Awsan ecc.). Gli antichi romani lo denominarono “Arabia felix”, per i redditizi traffici commerciali dei porti affacciati sull’oceano, snodo di collegamento marittimo dall’occidente verso l’India e l’estremo oriente. Subì prima l’influenza egiziana, e poi ottomana; negli anni recenti lo Yemen è stato coinvolti in guerre ed attentati, fra il nord ed il sud dello stato, con interventi militari molto forti da parte dell’Arabia Saudita , e di altri stati arabi, uniti a bombardamenti verso obiettivi civili ed ospedali. La religione prevalente è l’islam sunnita, la lingua nazionale è l’arabo. Uno dei paesi più poveri del mondo, con la situazione sanitaria gravissima, acuita dalla pandemia covid 19. Paese arabo avvolto nei misteri, dove l’islam appare nella versione più autentica; percorrendo i villaggi e le zone desertiche si ha la sensazione di essere tornati al medioevo, con le donne che indossano il Burqa la tunica nera e il velo che ne ricopre il capo, lasciando scoperti soltanto gli occhi; fotografarle è una offesa e le poche foto che ho potuto scattare le ho fatte di nascosto.
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Paese arabo avvolto nei misteri, dove l’islam appare nella versione più autentica; percorrendo i villaggi e le zone desertiche si ha la sensazione di essere tornati al medioevo, con le donne che indossano la tunica nera e il velo che ne ricopre il capo, lasciando scoperti soltanto gli occhi; fotografarle è una offesa e le poche foto che ho potuto scattare le ho fatte di nascosto. Ciò che risalta è soprattutto lo splendore della capitale Sana’a, l’armonia dei villaggi, delle forme, dei colori, delle costruzioni, delle finestre, con i loro riquadri tutti eguali e nel contempo diversi; non vi è edificio che si discosti dai colori e dalle forme tradizionali, il tutto armonizzato con le tonalità ocra della sabbia del deserto che le circonda, come usciti dalla novelle delle Mille e una notte. Le foto che unisco a questo scritto credo che esprimano le sensazioni e le impressioni che si offrono al viaggiatore. Pier Paolo Pasolini, nel suo saggio “Corpi e Luoghi”, afferma che “Lo Yemen architettonicamente è il paese più bello del mondo”. Il poeta e regista scelse lo Yemen quale scenografia per l’ambientazione del suo film del 1974 intitolato ”Il fiore delle mille e una notte” nel quale si racconta la fiaba fantasiosa e fantastica della lotta fra la vita e la morte. Una delle più belle e originali storie del Medio Oriente. Pasolini era un viaggiatore e si era innamorato dello Yemen. Purtroppo i viaggi in questo paese sono ancor oggi sono molto perico-
Anziano mendicante in Yemen
losi, sia per la guerra civile in atto, che per il rischio di sequestri a scopo di estorsione, da parte di bande criminali locali nei confronti dei pochi turisti che lo frequentano. Durante tutto il tour ci è stata assegnata una scorta armata, che ci ha accompagnati nelle varie escursioni. Pochi giorni dopo la nostra visita al famoso sito archeologico di Mareb, il mitico regno della regina di Saba, un gruppo di turisti spagnoli sono stati uccisi in un agguato condotto da fondamentalisti musulmani. La visita comunque di questo splendido paese, nonostante qualche rischio corso, ne è valsa la pena, per conoscere un luogo con cultura e tradizioni secolari, e per poter ammirare gli splendidi paesaggi e soprattutto le meravigliose costruzioni piene di fascino e di mistero.