Pandemia e Cultura
L’arte al tempo del Covid Isabella RAMELLA
“Questi nostri bravi artisti che ci divertono tanto…” con questa frase il nostro Premier Giuseppe Conte, pur non volendo, e proprio perché non volendo, non sembra confinare le arti nel concetto di spettacolo e i suoi fruitori in quello di semplici spettatori di un evento? E se è lui, indiscutibilmente uomo di cultura, a pronunciarla in questo momento storico, stretti nella morsa della pandemia, ecco che forse noi tutti dovremmo interrogare più a fondo il nostro pensiero. Il DPCM del 16 ottobre giustamente lascia aperte le attività essenziali, volte a soddisfare i nostri bisogni primari, mentre tra i primi a esser chiusi sono i teatri, i cinema, i musei tanto che sembri “quasi” che l’operare artistico rientri nel novero delle atti54