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ANNO XXXVIII – N. 391 – GENNAIO-FEBBRAIO 2020

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Agenzia web del mese Site by Site e l’anno della svolta

Key People Alessandro Bianca: una vita da innovatore

Social live agency del mese

MEDIA KEY SYNTHESIS - MENSILE PROFESSIONALE DI COMUNICAZIONE, MEDIA E MARKETING

Johannes: l’incontro tra brand e persone

Mensile professionale di Comunicazione, Media e Marketing – Gennaio-Febbraio 2020 - N. 391 - Euro 7

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EDITORIALE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

LA CAMPAGNA SPAZIALE PER FONDAZIONE OSPEDALE BUZZI

_IN COPERTINA LA CAMPAGNA DI COO’EE PER FONDAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI BUZZI DI MILANO.

CI PIACE COMINCIARE L’ANNO RIPORTANDO IN COVER L’IMMAGINE DI UNA MERITORIA CAMPAGNA PER LA FONDAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI BUZZI DI MILANO. LA BRILLANTE AGENZIA CHE L’HA REALIZZATA, LA COO’EE DI MAURO MIGLIORANZI, COMPIE TRENT’ANNI. LA CAMPAGNA SOCIALE SI EVIDENZIA PER LA STRATEGIA CREATIVA MOLTO INNOVATIVA CENTRATA SULL’ASSENZA DI GRAVITÀ: UNA CONDIZIONE FANTASCIENTIFICA, PERFETTA, DA TRASMETTERE AI BAMBINI, CONSIDERATI PROTAGONISTI E SUPEREROI DELLA MISSIONE SPAZIALE MENTRE IMMAGINANO E SOGNANO PUR ESSENDO NELLA LORO CAMERETTA D’OSPEDALE SENZA DOVER PENSARE AI PROBLEMI DELLA DEGENZA E DELLE TERAPIE. SI TRATTA CERTAMENTE DI UN PROGETTO CHE FARÀ PARLARE DI SÈ. DEL RESTO MIGLIORANZI NON È NUOVO A STUPIRE CON LE SUE CAMPAGNE. CON QUESTO FASCICOLO SIAMO ANCHE LIETI DI CELEBRARE I CINQUANT’ANNI DI ATTIVITÀ IN MARKETING COMMUNICATION DI UN GRANDE PROFESSIONISTA COME ALESSANDRO BIANCA CHE AVEVO CONOSCIUTO GIÀ NEGLI ANNI ’80 QUANDO ERA ANCORA A CAPO DELL’AGENZIA M.P.A. DA LUI STESSO FONDATA NEL 1968. CAMPAGNE PROMOZIONALI MEMORABILI COME QUELLA DI ‘CAPITAN DASH’ CHE SI PRESENTAVA NELLE CASE DELLE FAMIGLIE ITALIANE PREMIANDO LE PIÙ FEDELI CON 10.000 LIRE, CON CUI ALL’EPOCA SI POTEVANO COMPRARE UN BEL PO’ DI COSE. FRA I NUMEROSI PREMI VINTI NELLA SUA LUNGA E BRILLANTE CARRIERA FIGURA ANCHE UN PRESTIGIOSO HALL OF FAME DEL NOSTRO PROMOTION GLOBAL AWARD DEL 1998 COME RICONOSCIMENTO PER L’IMPEGNO PROFESSIONALE E IMPRENDITORIALE SPESO PER LO SVILUPPO DELLA PROMOZIONE IN ITALIA. E I CINQUANT’ANNI DI ATTIVITÀ NON SONO IL TRAGUARDO FINALE MA UNA RAMPA DI LANCIO PER NUOVE CAMPAGNE INNOVATIVE AFFIANCANDO CON IL SUO KNOW-HOW E I SUOI CONSIGLI I MANAGER DI PUBLIONE, CHE VEDE CRESCERE I FATTURATI ANNO DOPO ANNO. SYTE BY SYTE È LA WEB AGENCY DEL MESE GRAZIE AI SUCCESSI REGISTRATI NEL 2019 E ALLO SVILUPPO DI INNOVATIVI PROGETTI IN AMBITO VOICE, ADVOCACY E DIGITAL INVESTIGATION PREVISTI QUEST’ANNO. VI PROPONIAMO INOLTRE LA PRESENTAZIONE DI JOHANNES GUIDATA DA DANIELE LAZZARI E VITTORIO CASTELLI: UNA SOCIAL LIVE AGENCY CAPACE DI CONNETTERE PERSONE E BRAND TRA L’ONLINE E L’OFFLINE, CON SEDI A MILANO, PALERMO, ROMA E DUBAI. UN SERVIZIO SUGLI ULTIMI DATI TER HA MESSO IN EVIDENZA COME IL MEZZO RADIOFONICO ABBIA UN INDUBBIO SUCCESSO IN TERMINI DI ASCOLTI. AL PRIMO POSTO TROVIAMO COME SEMPRE RTL 102,5, MA QUESTA VOLTA SI EVIDENZIA LA FORTE CRESCITA DI RADIO FRECCIA (OLTRE IL MILIONE DI ASCOLTATORI +18,8%), DI VIRGIN RADIO (+ 8,3%) OLTRE A RMC CON UN + 5,2% E RADIO KISS KISS (+3,5%). VI SEGNALIAMO INOLTRE: UN REPORTAGE DAL CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS; UN ALTRO INTERESSANTE ARTICOLO DALLA FIERA DEL COMMERCIO ELETTRONICO DI MILANO; UN SERVIZIO SUL NUOVO POLO DEL FINTECH ITALIANO CREATO DA PLUG AND PLAY GRAZIE A NEXY E UNICREDIT; UN APPROFONDIMENTO SUGLI ULTIMI TREND DI DIGITAL WELLBEING; UN ARTICOLO SULLE ULTIME NOVITÀ DELL’INDAGINE AUDIOUTDOOR E UN SERVIZIO SULLE SOLUZIONI E LE INIZIATIVE PER IL ‘PLASTIC FREE’. INFINE, LE INTERVISTE AI DIRETTORI MARKETING E COMUNICAZIONE DI ALCUNE AZIENDE CONCLUDONO IL FASCICOLO. BUONA LETTURA. ROBERTO ALBANO

DIRETTORE RESPONSABILE E COORDINAMENTO EDITORIALE ROBERTO ALBANO ROBERTO.ALBANO@MEDIAKEY.IT, REDAZIONE@MEDIAKEY.IT COLLABORATORI FABIENNE AGLIARDI | RAUL ALVAREZ | PASQUALE BARBELLA | CLAUDIO BRANCA | LAURA CAMINADA MADELA CANEPA | MAURIZIO ERMISINO | ELISABETTA FLAMINI | HELEN ALBANO | EMANUELE GABARDI | GIANNI MARTINELLI CASTIGLIA MASELLA | MAURO MURERO | CLAUDIO NUTRITO | RICCARDO ROSSIELLO | BARBARA TOMASI | ALESSIA ZAMPANO IMPAGINAZIONE SARA BARILE SARA.BARILE@MEDIAKEY.IT | LUISA PAOLA BASSU LUISA.BASSU@MEDIAKEY.IT COMUNICAZIONE E PR ANNA MENEGHETTI ANNA.MENEGHETTI@MEDIAKEY.IT | UFFICIO COMMERCIALE PIERA PISCOZZI PIERA.PISCOZZI@MEDIAKEY.IT ORGANIZZAZIONE EVENTI: RESPONSABILE ROBERTO ALBANO | PRODUCER ASTRID FIORELLA ASTRID.FIORELLA@MEDIAKEY.IT SIMONA DAGNELLO SIMONA.DAGNELLO@MEDIAKEY.IT | SIMONA SACCONE SIMONA.SACCONE@MEDIAKEY.IT RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DATI ROBERTO ALBANO | AMMINISTRAZIONE/SEGRETERIA COMMERCIALE CARLA OGGIONI CARLA.OGGIONI@MEDIAKEY.IT UFFICIO ABBONAMENTI TIZIANA CERUTTI TIZIANA.CERUTTI@MEDIAKEY.IT STAMPA GALLI THIERRY STAMPA SRL - MILANO | DISTRIBUZIONE G.M.A. SAS | CONSEGNA MATERIALE 20 GG. PRIMA DEL MESE DI COPERTINA Direzione - Amministrazione - Redazione - Pubblicità

Via A. Romilli, 20/8 - 20139 Milano – Tel. 02 52.20.37.1 - Fax 02 55.21.30.37 – E-mail: info@mediakey.it – Sito internet: www.mediakey.tv La testata è registrata presso il Tribunale di Milano, n° 245/18.6.82 - Sped. in Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b - Legge 662/96-Filiale di Milano. Media Key S.r.l. è iscritta nel Registro Nazionale della Stampa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Servizio dell’Editoria, Divisione X Legge 5/8/1981 n. 416, Art. 11 con il N° 01397 Vol. 14 - Foglio 769 in data 21/11/84. È inoltre iscritta al ROC n. 29902.

Associato IAB Italia

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Associato USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)


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_ EDITORIALE LA CAMPAGNA SPAZIALE PER FONDAZIONE OSPEDALE BUZZI

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_ COVER STORY LA CREATIVITÀ SEMPRE AL CENTRO DELL’UNIVERSO COO’EE

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_ AGENZIA WEB DEL MESE SITE BY SITE: L’INVESTIGATION CONTINUA

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_ KEY PEOPLE ALESSANDRO BIANCA

Mensile professionale di Comunicazione, Media e Marketing Gennaio-Febbraio 2020 - N. 391 - Euro 7

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_ SOCIAL LIVE AGENCY DEL MESE JOHANNES: UN PONTE TRA BRAND E CUSTOMER EXPERIENCE

COVER STORY

SITE BY SITE: L’INVESTIGATION CONTINUA DOPO UN ANNO DI SUCCESSI, CON PREMI E RICONOSCIMENTI, SITE BY SITE APRE IL 2020 CON GRANDISSIME AMBIZIONI: ALL’AMPLIAMENTO DELLE SEDI, ALL’ARRIVO DI NUOVI TALENTI E AL POTENZIAMENTO DI ALCUNI DIPARTIMENTI, SI AFFIANCHERÀ LO SVILUPPO DI PROGETTI INNOVATIVI IN VOICE, ADVOCACY E DIGITAL INVESTIGATION.

LA CREATIVITÀ SEMPRE AL CENTRO DELL’UNIVERSO COO’EE DALLA CAMPAGNA SPAZIALE PER LA FONDAZIONE BUZZI AL PARADISO DELLE MELE DI VIP VAL VENOSTA: OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROGETTI FUTURI PER L’AGENZIA DEL ‘TOGLIERE, TOGLIERE, TOGLIERE’.

26 GREEN COMMUNICATION MARCA DEL DISTRIBUTORE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE

UN DOCUMENTO PRESENTA 10 MESSAGGI CHIAVE CHE DEFINISCONO LA SOSTENIBILITÀ E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA PER LA GDO, IN PARTICOLARE NELL’AMBITO DELLA MDD.

27 MARKETING DI RELAZIONE CARTA FEDELTÀ: CHI LA GRADISCE E CHI LA DIMENTICA... SECONDO UN’INDAGINE DI CRITEO L’IMPATTO DELLE CARTE E DEI PROGRAMMI NEL SETTORE TURISTICO È ANCORA SOSTANZIALMENTE LIMITATO.

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_ COMUNICAZIONE E CREATIVITÀ

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_ COMUNICAZIONE WEB

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_ FOCUS: GREEN COMMUNICATION MARCA DEL DISTRIBUTORE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE

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_ FOCUS: MARKETING DI RELAZIONE CARTA FEDELTÀ: CHI LA GRADISCE E CHI LA DIMENTICA...

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_ FOCUS: NUOVE TECNOLOGIE MI RIFACCIO LA FACCIA!

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_ CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS 2020 L’HIGH-TECH DOMINERÀ IL NUOVO DECENNIO

NUOVE TECNOLOGIE MI RIFACCIO LA FACCIA! OGGI L’AI RIESCE A CREARE DEEPFAKE CON IL VOLTO DI CHIUNQUE, CHE POSSONO VIOLARE LA PRIVACY DI UTENTI FAMOSI E MENO FAMOSI O, AL CONTRARIO, TUTELARLA.

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_ IL MERCATO RADIOFONICO UN ANNO A TUTTO VOLUME

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_ MILANO DIGITAL WEEK 2020 ESPLORIAMO LA ‘CITTÀ AUMENTATA’

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_ FINTECH HUB MILANO IN VIA MERAVIGLI IL NUOVO POLO DEL FINTECH ITALIANO

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ESPLORIAMO LA ‘CITTÀ AUMENTATA’

MILANO CITTÀPIATTAFORMA: DIGITALE, AUMENTATA, DISRUPTIVE. QUESTO IL CUORE DELLA MILANO DIGITAL WEEK 2020.

_ 4ECOMMERCE TRIONFA LA FIERA DEL COMMERCIO ELETTRONICO

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_ DIGITAL WELLBEING MINIMALISMO DIGITALE: COME VIVERE CONNESSI E FELICI

JOHANNES: UN PONTE TRA BRAND E CUSTOMER EXPERIENCE

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SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE”. COSÌ HANNO ACCERTATO GLI ORGANIZZATORI DI ‘4ECOMMERCE’, L’EVENTO DEDICATO AL COMMERCIO ELETTRONICO E ALLE SUE IMPLICAZIONI.

DA GOOGLE ALL’HOTEL EREMITO IN UMBRIA, ALLE TERME DI SATURNIA, È SEMPRE PIÙ DIFFUSO IL TENTATIVO DI SGANCIARE IL NOSTRO TEMPO DALLA SCHIAVITÙ DELL’‘ALWAYS ON’.

UN ANNO A TUTTO VOLUME

LA SOCIAL LIVE AGENCY PER CONOSCERE MEGLIO LE PROPRIE AUDIENCE E RAFFORZARE LA RELAZIONE CON IL BRAND, COLMANDO IL GAP TRA ESPERIENZA ‘DAL VIVO’ E ‘SUI SOCIAL’.

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TRIONFA LA FIERA DEL MINIMALISMO DIGITALE: COMMERCIO ELETTRONICO COME VIVERE CONNESSI E “UN SUCCESSO FELICI

I DATI SUGLI ASCOLTI E SULLA RACCOLTA PUBBLICITARIA DEL 2019 DIFFONDONO NELL’ETERE UN RITORNELLO GIÀ NOTO: IL LEGAME INDISSOLUBILE CHE OGNI EMITTENTE HA SAPUTO CREARE CON IL ‘SUO’ PUBBLICO CONSENTE ALLA RADIO DI NON PERDERE MAI IL POSTO IN PRIMA FILA NELLO SCENARIO COMUNICAZIONALE ITALIANO.

_ LOTTA ALLA PLASTICA UN 2020 ALL’INSEGNA DEL ‘PLASTIC FREE’

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_ IL MERCATO DELL’OUT OF HOME PAROLA CHIAVE: EVOLUZIONE

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_ AZIENDE E COMUNICAZIONE _ CIELO E TERRA VINI _ GRUPPO MONDELEZ INTERNATIONAL _ LATTERIA MONTELLO _ OPPO ITALIA _ TRANSITIONS

UN 2020 ALL’INSEGNA DEL ‘PLASTIC FREE’ 66

ADOTTARE UN DIVERSO PARADIGMA DI COMPORTAMENTO E DI CONSUMO PIÙ RESPONSABILE E ATTENTO ALL’USO DELLE PLASTICHE È IL NUOVO MANTRA CHE CARATTERIZZA L’ANNO APPENA INIZIATO.

_ LIBRI

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | COVER STORY

LA CREATIVITÀ SEMPRE AL CENTRO DELL’UNIVERSO COO’EE

COO’EE HA FIRMATO LA CAMPAGNA PER LA FONDAZIONE BUZZI, UN IMPEGNO CHE HA COINVOLTO TUTTA L’AGENZIA, ANCHE DAL PUNTO DI VISTA EMOTIVO E PERSONALE. DA QUESTO PROGETTO INIZIA L’INTERVISTA A MAURO MIGLIORANZI, CEO E FONDATORE DI COO’EE. Miglioranzi ricorda anche un altro traguardo importante per l’agenzia: i suoi primi 30 anni, che saranno celebrati con un evento.

#ASSENZADIGRAVITÀ È LA CAMPAGNA CHE COO’EE HA FIRMATO PER LA FONDAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI BUZZI. QUAL È STATO IL VOSTRO APPROCCIO A UN CLIENTE E A TEMI COSÌ PARTICOLARI? Beh, mi lasci dire che stiamo vivendo delle settimane davvero intense, è una campagna che ci ha coinvolti anima e corpo, e vorremmo che tutto questo successo e questa diffusione potessero prima di tutto spingere le persone a donare e a conoscere più da vicino la Fondazione Buzzi e le cose straordinarie che fa per il futuro dei nostri bambini. Per questo essere stati scelti come partner creativo di questo grande progetto ci rende ancora più orgogliosi. Da pubblicitario e comunicatore penso che una delle soddisfazioni più grandi del mio lavoro stia nel poter spendere le proprie energie e il proprio estro creativo per cause sociali e umane. Dove gli obiettivi non sono il fatturato o il posizionamento, ma la sensibilizzazione delle persone per costruire tutti insieme un futuro migliore per i meno abbienti. Quando si è presentata quest’occasione ci abbiamo creduto fortemente fin da subito. Tra riunioni, brainstorming, lacrime e abbracci oggi sosteniamo la Fondazione con una campagna spaziale in tutti i sensi, perché tutto ruota attorno al grande contenitore dello spazio e della gravità, quella che governa le leggi dello spazio ma allo stesso tempo anche quella che non deve più spaventare i bambini che ogni giorno devono affrontare con coraggio le terapie e la degenza in ospedale. Il nostro approccio creativo ha analizzato il tema con grande delicatezza ma con un obiettivo preciso: sensibilizzare le persone senza trasmettere un messaggio doloroso o basato sulla compassione forzata. Certo, il dolore e la sofferenza esistono e fanno parte quotidianamente di tutto il mondo, ed è proprio per questo che bisogna ribaltare la visione e guardare al futuro con positività, ottimismo e volontà di cambiare le cose.

DALLA CAMPAGNA SPAZIALE PER LA FONDAZIONE BUZZI AL PARADISO DELLE MELE DI VIP VAL VENOSTA: OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROGETTI FUTURI PER L’AGENZIA DEL ‘TOGLIERE, TOGLIERE, TOGLIERE’. DI BARBARA TOMASI

SALUTE DEI BAMBINI. MI PUÒ PARLARE DI COME AVETE SVILUPPATO UN CONCEPT COSÌ DELICATO? Siamo partiti da un pensiero molto semplice: i sogni dei bambini. La domanda ‘cosa vuoi fare da grande?’ in questo senso è rappresentativa. Tutti i bambini vivono di sogni. Tra quelli che immaginano e quelli che vogliono realizzare, c’è sempre un desiderio che vive in

IL VOSTRO OBIETTIVO PER LA NUOVA CAPITAL CAMPAIGN PER LA FONDAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI BUZZI È STATO QUELLO DI FAR CONOSCERE L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE PER IL FUTURO E LA #

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COVER STORY | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

purtroppo molto più grande di loro in cui la distrazione gioca un ruolo fondamentale. Per questo costruire un ospedale all’avanguardia è la missione più importante. Il contenitore comunicativo dello spazio raccoglie in maniera coerente questi elementi e permette una declinazione totale, multicanale, ma soprattutto incentrata sulla Fondazione Buzzi come un luogo spaziale, un centro di eccellenza e umanizzazione a livello internazionale, specializzato in una cosa straordinaria: il futuro dei bambini. Tantissimi anche i canali a supporto della campagna: affissioni, adv print, spot Tv e radio, una landing page ad hoc per la raccolta fondi, l’sms solidale, la campagna 5x1000 e la campagna lasciti. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta per dare un aiuto concreto. Ma non solo: sponsorizzazioni web e digital, video interviste e speciali in Tv su Rai, Canale 5, Mediafriends, Sky e Radio Italia Tv. L’adv print coinvolgerà testate come Vogue, Vanity Fair, DonnaModerna, Tu Style, e quotidiani come Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Il Giorno, Il Corriere della Sera, Milano e Finanza, Il Fatto Quotidiano. Elevatissima densità anche per le affissioni fisse e dinamiche, che saranno suddivise tra spazi metro, pensiline digitali, Bus, Tram, ledwall a Milano e in luoghi centrali della città, maxi e medi formati illuminati, e un maxiformato da 18 mq in piazza Gae Aulenti.

FONDAZIONE BUZZI È UN CLIENTE PARTICOLARE DEI TANTI CHE AVETE IN PORTFOLIO. MA ESISTE UN SETTORE CHE “VI PIACE DI PIÙ”? E QUELLO CON IL QUALE VORRESTE TANTO COLLABORARE, MA PER ORA NON CI SIETE ANCORA RIUSCITI? Oggi più che mai un’agenzia deve avere la capacità di essere camaleontica e sapersi adattare ogni giorno a nuove sfide, indipendentemente dalle affinità personali e professionali. In questo caso più che di soggettività potremmo parlare di riscontri: il settore del food and beverage è un ambito in cui lavoriamo con successo da tanti anni, assieme a quelli del manufacturing e del pharma. Solo per citare alcune tra le realtà più importanti con cui collaboriamo: con i Supermercati Rossetto ci lega una partnership che quest’anno compie 30 anni; VIP Val Venosta è uno dei maggiori produttori di mele su scala nazionale ed europea, e con loro è on air la campagna ‘Il Paradiso delle Mele’; le eccellenze italiane rappresentate dal Consorzio del

SOPRA E NELLA PAGINA PRECEDENTE, LA CAMPAGNA FIRMATA PER LA FONDAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI BUZZI. ognuno di loro. Diventare un calciatore, un supereroe, un astronauta. La verità è che tenere vivi i sogni dei bambini è il compito più difficile degli adulti. Lo spot della Fondazione Buzzi parla di questo: descrive il sogno di un bambino. Quello di andare nello spazio, di essere nella sua cameretta a immaginare tutto questo, senza dover pensare ai problemi della degenza e delle terapie da affrontare. Il tema è lo spazio, l’universo dei pianeti e dei corpi celesti che gravitano nella galassia. Una condizione fantascientifica, stimolante, multisensoriale che avvera i sogni di ogni bambino. Così è nato lo statement ‘Essere un grande’, che vuole essere una vera e propria missione da compiere: non solo diventare grande ma essere un grande, in tutti i sensi. Quando diciamo a qualcuno ‘sei un grande’, lo facciamo perché ha appena realizzato qualcosa di cui essere orgoglioso, che valga la pena raccontare a tutti. Come vincere con un coraggio da leoni la più dura delle malattie ed essere solo un bambino. La nostra missione è partita da qui e i comandanti saranno proprio i bambini: supereroi a tutti gli effetti per la forza con cui ogni giorno affrontano le cure e la degenza in ospedale. Per questo sono dei grandi come nessun altro.

MAURO MIGLIORANZI, CEO E FONDATORE DI COO’EE.

LA GRAVITÀ, INTESA COME LA FORZA MAGNETICA CHE REGOLA I MECCANISMI DELLO SPAZIO, MA ANCHE COME LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE, È AL CENTRO DEL PROGETTO. UN CONCETTO SUGGERITO DA COO’EE O DAL CLIENTE? È un’idea che è nata un giorno d’estate in macchina, mentre eravamo diretti da un cliente per un appuntamento. È sorta come tutte le buone idee, che arrivano nei momenti più inaspettati e sono come dei lampi nel buio. Dopo riflessioni e confronti, abbiamo deciso che l’assenza di gravità era non solo la condizione perfetta da trasmettere ai bambini, ma anche il messaggio più esaustivo per far comprendere a tutti che i piccoli vanno accompagnati in una grande missione, in un universo

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che eravamo e che siamo diventati grazie al lavoro e alla passione che mettiamo nel nostro lavoro. Come diceva Ezra Pound: se un uomo non è in grado di lottare per le proprie idee, o vale poco lui, o valgono poco le sue idee. Il 2019 è stato un anno estremamente positivo: l’anno degli anniversari delle grandi campagne. Nel mese di marzo ha preso forma il lavoro sull’identità aziendale di Ferrari BK, azienda leader nella produzione di pavimentazioni esterne, che ha racchiuso i 50 anni di attività in un marchio creato ad hoc che testimonia la solidità della partnership con Coo’ee. Giugno ha visto la realizzazione di un progetto di identità visiva per raccontare i 10 anni del Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena: un’ottica di rinnovamento visivo che si è sviluppata in linea con la ricerca e l’analisi del marchio originale. A novembre è proseguito il supporto strategico e creativo di Coo’ee Italia per il Consorzio del Prosciutto di Modena attraverso la progettazione del marchio rappresentativo dei 50 anni del Consorzio e lo sviluppo degli strumenti di comunicazione a supporto dell’evento celebrativo. La grande campagna è senza dubbio ‘Il Paradiso delle Mele’ di VIP Val Venosta: la rappresentazione ideale di un luogo magico, unico, dove crescono le mele più buone, più croccanti, più naturali, insomma, le migliori. Il posizionamento ha rimarcato con forza la magia di questo luogo, per questo abbiamo voluto crearlo, plasmarlo, attraverso una comunicazione emozionale che coinvolgesse tutti i sensi in un mix tra arte e creatività.

SECONDO VOI CI SONO DEI SETTORI DELLA COMUNICAZIONE IN CRESCITA? E PER CIÒ CHE RIGUARDA I COMPARTI MERCEOLOGICI?

TENERE VIVI I SOGNI DEI BAMBINI E ACCOMPAGNARLI NELLA GRANDE MISSIONE DELLA VITA: QUESTO IL COMPITO DEGLI ADULTI E IL VANTO DI UNA GRANDE REALTÀ COME FONDAZIONE OSPEDALE DEI BAMBINI BUZZI. Prosciutto di Modena e dell’Aceto Balsamico di Modena; BioFactor che si occupa della produzione di popcorn, arachidi e fagioli a coltivazione biologica; l’esperienza nella lavorazione della lamiera di Salvagnini e le soluzioni innovative per il foro finestra di Alpac. Insomma, la panoramica è ampia e in continua evoluzione, l’importante è farsi sempre trovare pronti. Per quanto riguarda, invece, il cliente con cui vorremmo collaborare... beh, non si dice. O meglio, si dirà quando accadrà.

DAL PARTICOLARE AL GENERALE. COME È ANDATO IL 2019? QUALI LE SFIDE PIÙ IMPORTANTI CHE DOVRETE AFFRONTARE E VINCERE IN FUTURO E QUALI OBIETTIVI VI PONETE PER IL 2020? L’obiettivo è sempre quello di migliorare, di dare di tutto e di più, di metterci al centro di questo enorme oceano che è la comunicazione pubblicitaria e di essere il porto più sicuro per tutte quelle barche che hanno bisogno di un attracco e di una direzione. La sfida è quotidiana: continuare a esserci senza disperderci e senza allontanarci da ciò

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Beh, in generale l’intera comunicazione è in crescita e i dati lo testimoniano: per esempio una recente indagine condotta da UNA ha sottolineato come le previsioni del 2019 abbiano stimato una crescita del settore della comunicazione di circa il 6%. L’evidenza che emerge dallo studio è la natura giovane del settore. La maggior parte delle società di comunicazione in Italia sono nate in anni recenti presumibilmente per effetto del boom creato dall’era digitale e hanno sede nel Nord Italia, in particolare a Milano. Ricollegandomi alla domanda, il digital è per l’appunto tra i settori che più di tutti sta dimostrando un’impennata notevole e si vede nei numeri, nei contenuti e nell’universo di utenti coinvolti in un mondo che possiamo tranquillamente definire parallelo a quello analogico. Lo stesso mondo che si spinge verso nuovi confini con la realtà aumentata e con nuove tecnologie che piano piano stanno automatizzando sempre di più la nostra vita integrandola con device di uso quotidiano. A fronte di tutto questo, è fondamentale esplorare tutte le forme della comunicazione. Nei singoli comparti merceologici, invece, penso che la sfida della crescita nel triennio 2019/2021 l’abbiano in mano i comparti legati all’eCommerce, all’automazione industriale, all’ICT e al turismo, mentre la rete e la tecnologia rappresentano l’occasione di rottura rispetto a uno scenario industriale altrimenti orientato alla prudenza. Uno scenario complesso, ma affrontabile con strumenti e conoscenza. Coo’ee è sempre alla finestra.

IN GENERALE QUAL È OGGI IL LIVELLO DI ORIGINALITÀ CREATIVA IN ITALIA? E COSA VI PIACE DI PIÙ IN QUESTO MOMENTO NELLA SCENA MEDIA NAZIONALE E INTERNAZIONALE? Senza dubbio la creatività in Italia oggi è ancora viva, è il cuore pulsante della comunicazione pubblicitaria. Nonostante sia al centro del lavoro quotidiano di migliaia di agenzie, spesso incontra le inevitabili resistenze della contemporaneità: tempi strettissimi, richieste continue, progresso tecnologico, multicanalità, e chi più ne ha più ne metta. Ma la verità è che un’agenzia che si reputi tale deve saper coniugare le diverse esigenze di clienti e collaboratori nel nome unico della creatività e quindi della riuscita di un buon lavoro. La consapevolezza delle difficoltà è il primo fondamentale passo per riuscire ad affron-

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tarle e ad andare oltre gli impedimenti quotidiani. Il segreto per non farsi travolgere da un mare di lavoro è saper nuotare bene.

QUEST’ANNO COO’EE ITALIA COMPIE I SUOI PRIMI 30 ANNI. COME LI FESTEGGERETE? Se siamo arrivati fino a qui è perché non siamo solo un’agenzia di comunicazione, siamo specialmente un contenitore di storie, persone, esperienze e progetti che sono partiti da lontano con un unico obiettivo: fare tanta strada e farla insieme. Entrare nel 2020 con 30 anni alle spalle è il modo migliore per dare un senso a questo viaggio. Il 2020 ha l’obiettivo di ripercorrere una storia che dal 1990 a oggi ha intrapreso tante direzioni. Nel lavoro come nella vita gli ostacoli ci sono e si affrontano: si cade e ci si rialza senza mai distogliere lo sguardo dall’arrivo, ma trasformandosi sempre. Partiamo dal nostro statement: ‘Togliere, togliere, togliere’. Un’essenzialità che in tutti questi anni ha abbracciato il lavoro quotidiano e ha dato una forma precisa ai progetti realizzati da Coo’ee. Un marchio di fabbrica che va di pari passo con l’indipendenza. Così ci si fa strada in un mercato sempre più saturo per cercare nuovi ‘oceani blu’ in cui muoversi con sicurezza e tranquillità, e in cui la creatività è sempre al centro di tutto: strategia, advertising, media, eventi e digital. Sigilleremo in un marchio celebrativo dei 30 anni dell’agenzia tutte le attività e gli eventi di comunicazione del 2020, spianando la strada a un grande evento che riunirà clienti, partner, colleghi e amici per festeggiare questo traguardo. Così festeggeremo i nostri 30 anni in un giorno.

OLTRE A QUESTO, QUALI NOVITÀ – NEW BUSINESS, PARTNERSHIP, NUOVE PROFESSIONALITÀ – CARATTERIZZERANNO IL PRIMO TRIMESTRE DEL 2020? Tra consultazioni e gare, il nostro lavoro si articola su più fronti: ci sono tante realtà che si rivolgono a noi perché spinte da una forte volontà di cambiamento; che sia per affidarci un progetto o anche solo per avere una visione del nostro approccio metodologico, il modo in cui affrontiamo le nuove sfide non cambia se non arricchendosi grazie al-

SOPRA, L’INVITO ALL’ESSENZIALITÀ, AL CUORE DELLA FILOSOFIA DI VITA DI COO’EE. SOTTO, IL PROGETTO PER VIP VAL VENOSTA, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON IL MINIATURISTA CLEMENS WIRTH. l’esperienza accumulata e ai feedback che riceviamo, fondamenta del nostro lavoro. Le novità più importanti del 2020 sono due: la prima è la gara vinta per VIP Val Venosta che ha visto il rinnovo triennale della partnership col brand di mele alto-atesino dopo una competizione creativa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i gruppi pubblicitari più importanti di bandiera italiana e tedesca. Così è nata la campagna citata ‘Il Paradiso delle Mele’, che è già on air ovunque. La seconda è ovviamente la capital campaign per la Fondazione Buzzi con l’incarico diretto ricevuto in estate ma on air ora, dopo la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 13 febbraio nella sala Leonardo Da Vinci del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. È stata la prima occasione ufficiale per presentare al pubblico l’impegno della Fondazione per i bambini e lo spot Tv di campagna. MK

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | AGENZIA WEB DEL MESE

SITE BY SITE: L’INVESTIGATION CONTINUA NELLA FOTO, ALBERTO BARACCO E NICOLA BRUNO, FONDATORI DI SITE BY SITE.

DOPO I SUCCESSI DEL 2019, ANNO CONTRADDISTINTO DA NUMEROSE INIZIATIVE GRATIFICATE DA PREMI E RICONOSCIMENTI E DALLA SODDISFAZIONE DELLE AZIENDE CLIENTI, SITE BY SITE HA APERTO IL 2020 CON GRANDISSIME AMBIZIONI: ALL’AMPLIAMENTO DELLE SEDI, ALL’ARRIVO DI NUOVI TALENTI E AL POTENZIAMENTO DI ALCUNI DIPARTIMENTI SI AFFIANCHERÀ LO SVILUPPO DI PROGETTI INNOVATIVI IN AMBITO VOICE, ADVOCACY E DIGITAL INVESTIGATION.

ORMAI DA CIRCA TRE DECADI SITE BY SITE, AGENZIA SPECIALIZZATA IN PROGETTI AZIENDALI DI INNOVAZIONE STRATEGICA, SUPPORTA LE AZIENDE NEL DEFINIRE E INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI SVILUPPO DIGITALE DI VALORE. Associata a IAB Italia e certificata da Google Premier Partner, essa opera sul mercato digitale italiano con le sue tre sedi di Padova, Milano e Pordenone e con il supporto di un team composto da una quarantina di esperti. Già reduce da un brillante 2019, la struttura si accinge a vivere un 2020 all’insegna della crescita e del consolidamento: si punterà anche sulla formazione del team e degli individui all’interno dell’azienda, con l’intento di offrire soluzioni digital sempre più innovative e sintoniche con le richieste di un mercato in continua trasformazione. Di questo e molto altro abbiamo parlato nella nostra intervista a Nicola Bruno, CEO e co-founder di Site by Site.

IL 2019 È STATO UN ANNO DI GRANDI SUCCESSI PER LA VOSTRA AGENZIA. POSSIAMO RICORDARE IN SINTESI ALCUNI DEI PRINCIPALI PROGETTI CHE AVETE IDEATO E REALIZZATO? L’anno da poco concluso, in effetti, è stato molto positivo per Site by Site: abbiamo dato vita a idee in cui credevamo fortemente, confermando così la continua crescita qualitativa che da sempre contraddistingue la nostra filosofia. Tanti sono stati i progetti che ci hanno resi orgogliosi e tanti quelli premiati in varie manifestazioni, come i recenti Media Stars 2019. Un esempio tra tutti è quello relativo a Don-

DI MAURO MURERO

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AGENZIA WEB DEL MESE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

ANITA SANTALUCIA, CONTENT MANAGER DI SITE BY SITE, HA DIRETTO IL PROGETTO DONNE.IT, VOLTO A CREARE UNA COMMUNITY ONLINE DEDICATA ALL’UNIVERSO FEMMINILE. ne.it - Io Siamo (due primi posti nelle categorie social media e siti internet per il No Profit all’evento appena citato), un’idea nata in collaborazione con Federcasalinghe e diretta dalla nostra Content Manager Anita Santalucia. Il progetto si è posto il preciso obiettivo di creare una community online di donne informate e di diffondere consapevolezza su argomenti di grande importanza personale e sociale. Siamo stati molto fieri di poter dar voce, attraverso questo format, a temi come la responsabilità genitoriale, l’amministrazione dei bilanci familiari o la conduzione di imprese e aziende di varia natura e di poter dunque rappresentare un sostegno e un punto di riferimento per tutto l’universo femminile. Non possiamo non citare anche altri progetti a cui teniamo molto e che hanno a loro volta avuto significativi riconoscimenti: è il caso di Rush (corporate identity), Flexform (creatività e advertising online) e Miele (Social Media).

inserimenti importanti (è aperta la ‘caccia ai talenti’: prevediamo l’ingresso di dieci nuove risorse, oltre la metà delle quali già operative entro il mese di marzo), passando attraverso il potenziamento di alcuni dipartimenti interni, tra cui quello creativo. Mi piace pensare alla nostra agenzia come a un luogo di incontro tra eccellenze e a un punto di riferimento per talenti: un ambiente in cui il lavoro viene inteso nella sua accezione più ampia, ovvero come creazione di valore e forma di appagamento dell’individuo. Lo definirei un hub culturale, a livello nazionale, nel campo dell’innovazione e della cultura digitale. Nell’ottica del benessere intellettuale, dedichiamo particolare attenzione al tema del ‘volerci bene’: crediamo infatti che il posto di lavoro debba essere anche e soprattutto un luogo di crescita personale. Vogliamo che chi sceglie di vivere parte della sua vita in Site by Site sia felice e percepisca il valore del suo contributo allo sviluppo dell’azienda come una crescita in primis personale. Ancora, nel 2020 continueremo – come ci eravamo prefissati – a sviluppare e consolidare progetti innovativi in ambito Voice, Advocacy e Digital Investigation.

DOMANDA D’OBBLIGO, VISTO CHE SIAMO ALL’INIZIO DELL’ANNO: ANCHE IL PROSSIMO FUTURO SARÀ CARATTERIZZATO DA NUOVE INIZIATIVE E DA PROGETTI PARTICOLARMENTE INNOVATIVI?

A PROPOSITO DI DIGITAL INVESTIGATION: QUAL È L’ESSENZA DI QUESTA VISION CHE, NEL CORSO DEL 2019, HA SOSTANZIALMENTE ACCOMPAGNATO TUTTA LA VOSTRA ATTIVITÀ PROGETTUALE?

Il 2020 sarà l’anno della svolta: si andrà dall’ampliamento degli uffici, a marzo nella sede di Padova e a luglio in quella di Milano, ad alcuni

Nell’ambito di un percorso di estremo approfondimento della cultura digitale, il nostro ‘laboratorio digitale’ ha come obiettivo quello di in-

IL PROGETTO DI COMUNICAZIONE PER RUSH, PREMIATO NELLA CATEGORIA ‘CORPORATE IDENTITY’, E IL PROGETTO PER MIELE, PREMIATO NELLA CATEGORIA ‘SOCIAL MEDIA’.

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vestire nel pensiero creativo, per offrire ai clienti soluzioni tecnologiche innovative in grado di rispondere con le idee alle esigenze sempre più diversificate dello scenario. Nel contesto della Digital Investigation proponiamo al mercato contenuti esclusivi grazie alla nostra collana di libri gialli, il primo dei quali è firmato dallo scrittore pulp Carlo Callegari ed è disponibile anche in formato e-book. Il progetto editoriale ha come obiettivo primario proprio quello di diffondere la cultura digital attraverso il romanzo. Anche la formazione del mercato e dei nostri interlocutori rimane un asset strategico: su questo fronte stiamo progettando una modalità unica per scoprire come costruire un digital budget tramite i principi della gamification. In quest’ottica, stiamo ultimando un ‘gioco in scatola’ attraverso il quale ci aspettiamo di aiutare i clienti a individuare insieme a noi strategie di marketing innovative. E non è finita: per il 2020 prevediamo la partecipazione a numerosi eventi, fra i quali il TED di Padova, del quale saremo sponsor e in cui verranno condivise idee finalizzate a stimolare la vita creativa della città.

CI PUÒ ILLUSTRARE ANCHE I PRINCIPALI PROGETTI RELATIVI AL VERSANTE DELLA VOICE TECHNOLOGY? In quest’ambito si prevede il consolidamento di Voice Branding, progetto imprenditoriale in rapida ascesa, creato insieme a Studio Vatore. Si tratta di una realtà recente, dedicata a favorire l’adozione di tecnologie vocali performanti per le aziende italiane. Con Voice Branding abbiamo anticipato e risposto prontamente a un’esigenza crescente del mercato, progettando e sviluppando per ogni tipologia di azienda Assistenti Vocali in grado di comunicare con le persone e di guidarle nelle loro scelte online. Più specificamente, si può citare l’esempio dell’assistente pensato ed elaborato per Ditano.com, azienda leader nel settore beauty: si tratta del primo progetto in Italia in cui un Assistente Vocale supporta la ricerca e la conversazione all’interno di una piattaforma e-commerce. La Voice interagisce con i clienti, guidandoli nella navigazione verso il prodotto più sintonico con le loro richieste ed esigenze. Inoltre, in occasione dell’ultimo Web Marketing Festival abbiamo ideato ‘E Mezza’, l’applicazione

RICCARDO BONETTO, ESPERTO IN TEMA ADVOCACY.

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ALESSIO POMARO, HEAD OF VOICE TECHNOLOGY DI SITE BY SITE, E IL PROGETTO PER DITANO.COM, IL PRIMO IN ITALIA IN CUI UN ASSISTENTE VOCALE GUIDA IL CLIENTE NELLA SCELTA DEL PRODOTTO PIÙ ADATTO A LUI.

vocale che ha permesso ai partecipanti all’evento di chiedere aiuto e di ottenere tutte le informazioni relative al Festival proprio attraverso la tecnologia vocale. Alessio Pomaro, che all’interno di Site by Site è il punto di riferimento in ambito ‘Voce’ ed è anche autore di un libro sulla Voice Technology in uscita nel prossimo settembre, afferma che il modo in cui gli utenti si approcciano alla Rete sta mutando sempre più rapidamente, cambiando le regole del gioco: ne deriva che la tecnologia vocale permetterà di anticipare i bisogni delle persone e, quindi, di personalizzare al meglio le proposte delle aziende al proprio pubblico. La voce e il linguaggio naturale, infatti, consentono di sviluppare relazioni più coinvolgenti tra brand e cliente, aumentando l’interazione e lo scambio di informazioni e migliorando la customer satisfaction.

IN SOSTANZA, UN 2020 ALL’INSEGNA DELL’AMBIZIONE E DEI PROGRAMMI DI ESPANSIONE: ‘ANNO DELLA SVOLTA’ NON SEMBRA DAVVERO UN’ESPRESSIONE ESAGERATA... Certamente... e non abbiamo ancora parlato di Advocacy! Il nostro sguardo volge sempre al futuro e in quest’ottica riteniamo sia fondamentale coinvolgere i dipendenti nella diffusione dei contenuti legati all’azienda e al settore di appartenenza. I principi dell’Advocacy sono semplici (anche se, purtroppo, secondo una stima di Hootsuite relativa alla fine del 2018 solo il 16% delle aziende italiane ha già investito in una strategia strutturata di Employee Advocacy): le persone hanno fiducia nei rapporti personali e, per quanto un brand sia conosciuto, è altamente improbabile che esso raggiunga lo stesso ‘grado di fiducia’ che caratterizza un rapporto tra individui. Riccardo Bonetto, il nostro esperto in tema Advocacy, sostiene che oggi siamo bombardati dalla pubblicità online e ‘l’umanizzazione’ di quest’ultima ha inciso ulteriormente sulla penetrazione: non stupisce che nell’84% dei casi, come attestano alcune ricerche, le ‘raccomandazioni’ da parte di una persona che si conosce valgano più di qualsiasi forma di comunicazione pubblicitaria. Il lavoratore, sentendosi ancora di più parte attiva, sarà il testimone principale della vera essenza del brand: è in quest’ottica che nel 2020 prevediamo la messa a punto di YEEA, una piattaforma proprietaria dedicata all’Employee Advocacy. In conclusione, quello da poco iniziato sarà per Site by Site un anno di ulteriore crescita e consolidamento: puntando sulla formazione del team e sulla crescita degli individui all’interno dell’azienda, siamo certi di riuscire a offrire soluzioni digital sempre più innovative e sintoniche con le richieste di un mercato in continua trasformazione, con la naturale conseguenza di attrarre le aziende e i brand che sapranno cogliere l’essenza del processo in atto... e vorranno trasformarsi insieme a noi! MK

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In Rai lo spo ort è di tutti. Con noi trasformi un’emozione e collettiva in una relazione e autentic a .


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ALESSANDRO BIANCA ALLA FINE DEGLI ANNI ’60, IL CONCETTO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA ERA ANCORA CONFINATO A UN RUOLO MARGINALE, PRATICAMENTE QUASI SCONOSCIUTO. MEZZO SECOLO DOPO LO SCENARIO È DEL TUTTO DIFFERENTE: IL MERITO È DI PROFESSIONISTI COME ALESSANDRO BIANCA, FONDATORE DI M.P.A., LA PRIMA AGENZIA ITALIANA DI MARKETING E SALES PROMOTION. LA SUA AVVENTURA PROFESSIONALE È SCANDITA DA INNUMEREVOLI SUCCESSI E ORIENTATA A PERSEGUIRE DUE OBIETTIVI PRIMARI: LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE. NELL’ILLUSTRARE I MOMENTI SALIENTI DELLA VITA PROFESSIONALE DI ALESSANDRO BIANCA C’È SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA. NON POTREBBE ESSERE ALTRIMENTI, CON MEZZO SECOLO DI PRESENZA AL VERTICE DEL MERCATO. Mezzo secolo di idee, intuizioni, successi, riconoscimenti. Di rapporti da partner e da consulente strategico, non certo da semplice ‘fornitore di servizi’. E anche di amicizie, come quella con l’Editore e Direttore di Media Key e quella con l’autore di questo articolo, che, per inciso, condivide con Bianca anche il grande amore per l’Inter (che Alessandro ha geneticamente trasferito a suo figlio Massimiliano). Proviamo a riassumere cinquant’anni di storia in poche pagine, anche se con l’assoluta certezza che quello che – per motivi di spazio – resterà fuori è come minimo pari a quello che riusciremo a citare e ricordare.

DALLA FORMAZIONE ALLA PROFESSIONE Il marketing e la comunicazione commerciale entrano nella vita di Alessandro Bianca quasi casualmente, sin dai primi anni dell’Università, quando un annuncio nella bacheca della Bocconi, pubblicato da una delle più importanti società di consulenza strategica di allora (Pietro Gennaro & Associati), invitava gli studenti a ‘guadagnare qualche soldo’ impegnandosi nella raccolta di interviste a beneficio delle prime e strutturate indagini di mercato. Furono le ricerche, infatti, a fare da trampolino di lancio per lo sviluppo e il successo delle imprese più illuminate dell’epoca, che avvertivano l’esigenza di consolidare professionalmente e metodologicamente la loro struttura e la loro presenza nel mercato dopo gli esaltanti anni Cinquanta, quelli della ripresa post-bellica delle attività produttive, preludio al fantastico boom economico nazionale del decennio seguente. Tra interviste industriali (le più impegnative, per la difficoltà di incontrare i manager e la diffidenza in metodiche gestionali, che molti definivano, salvo ricredersi successivamente, ‘americanate’) e colloqui con fa-

CINQUANT’ANNI DA INNOVATORE DI MAURO MURERO

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KEY PEOPLE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key A SINISTRA, IL MAILING DELLA FASE ‘TEST’ DELLA STORICA PROMOZIONE DI ‘CAPITAN DASH’, CHE CONTRIBUÌ A MODIFICARE LA STRUTTURA DEL MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER LAVATRICI. SOTTO E A DESTRA, ALCUNE DELLE PIÙ CLAMOROSE CAMPAGNE REALIZZATE PER COCA-COLA: LE MILLE Y10 MESSE IN PALIO NEL 1990; IL MILIONE DI PREMI DELL’ANNO SUCCESSIVO; I FANTASTICI PREMI DEI CONCORSI DEL 2002 LEGATI AL MONDO DEL CALCIO (‘SCATENA LA TUA PASSIONE’) E ALLA FERRARI (‘VINCI IL MITO’).

miglie, agricoltori, artigiani, titolari e manager di piccole, medie e grandi imprese, Alessandro Bianca ne fece non meno di diecimila, senza tuttavia trascurare gli studi. Nell’ambito delle collaborazioni avviate con alcuni istituti della Bocconi, i docenti potevano contare sull’esperienza di un allievo che, grazie anche alle ricerche di mercato, aveva potuto approfondire materie come la statistica, la matematica e, più in generale, l’economia d’impresa e identificare così il suo futuro percorso professionale, finalizzato a rendere sempre più in linea con le attese dei clienti gli atteggiamenti e i comportamenti dei target da attivare per il miglioramento del processo commerciale delle aziende. “È stato a causa di questa esperienza”, spiega il diretto interessato, “che avvertii l’esigenza di completare l’offerta del mondo del marketing e della comunicazione, dedicando le necessarie risorse sia agli stakeholder (venditori, agenti, rivenditori e grossisti, consulenti, esperti) sia agli utenti finali (consumatori di prodotti e beneficiari di servizi). Dopo la laurea, fu sorprendentemente agevole l’ingresso nel mondo del lavoro. Alcuni manager della stessa Pietro Gennaro & Associati o responsabili di altre società di ricerche di mercato, che si erano create all’inizio degli anni ‘60, non ebbero difficoltà a impiegarmi nella gestione dei loro progetti, sino ad accompagnarmi verso l’ingresso più stabile in un gruppo di consulenza italo-inglese, DeF Marketing Development. La mia capacità di intuire la struttura dei mercati e gli spazi disponibili per una più veloce crescita dei prodotti di marca convinse nel 1966 CPV Kenyon & Eckardt Italia (la maggiore agenzia di pubblicità del tempo) ad assumermi nel reparto marketing, per definire il posizionamento di un brand e la sintesi dei suoi valori concreti (plus) e di immagine (benefit), sintetizzati nella sua ‘anima’, che nella letteratura anglosassone prende spesso il nome di ‘insight’”. Ed è in questa parentesi che prende avvio il processo di profonda modifica metodologica del ruolo delle agenzie, chiamate a operare non solo sul fronte della domanda (la pubblicità) ma anche su quello dell’offerta (la promozione, nella sua accezione più ampia). Un primo momento di riflessione del mondo pubblicitario nei confronti delle promozioni e di un marketing integrato in ogni sua forma di sviluppo dei mercati è alla base della creazione, nel 1968, della prima agen-

SOPRA, LA CAMPAGNA OPEL CORSA JOY DEL 1993 CHE SPINSE I POSSIBILI ACQUIRENTI AD ANDARE IN CONCESSIONARIA PER PROVARE A VINCERE UNA DELLE AUTO IN PALIO, INSERENDO NEL LETTORE IL CD (DISTRIBUITO GRATUITAMENTE) E ASCOLTANDONE IL MESSAGGIO.

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zia specializzata in Italia: M.P.A., della quale Alessandro Bianca assume la presidenza. Arrivano subito due veri e propri ‘colpi’ tecnici e di efficacia: Bianca acquisisce tra i primi clienti Opel General Motors, per la quale, in occasione del lancio della Nuova Kadett, riempie gli show room della rete di concessionare, importando in Italia la tecnica ‘Apre la Chiave?’ (una chiave in lamierino incollata all’interno di un leaflet, allegato a un messaggio che comunicava che solo poche chiavi, rispetto a quelle distribuite, aprivano un lucchetto che dava diritto alla vincita della stessa auto o di uno dei premi di consolazione). Sempre tra i primi progetti spicca la promozione che modificò stabilmente la struttura del mercato dei detersivi per lavatrici, incentivando l’acquisto del fustino di Dash da parte di una aliquota assai rilevante delle famiglie italiane (che sfiorò il 50%, nel corso delle aree test che ne precedettero l’estensione a livello nazionale), in attesa della visita di Capitan Dash, con un buono acquisto da 10.000 lire, consegnato subito dopo aver verificato la presenza in casa del prodotto. Il più che promettente inizio dell’agenzia certifica la validità di un’intuizione confermata dai fatti: quella di trattare con grande professionalità e grande scrupolo qualitativo e quantitativo la promozione e alcuni dei suoi media specifici, come il packaging e il punto vendita. Strumenti tipici che con i contenuti promozionali permisero di inserire quest’area nella comunicazione commerciale d’impresa, con le relative competenze di marketing, con la dovuta creatività (di progetto e di informazione) e la corretta gestione economica, nel rispetto di una normativa legale e fiscale, non prevista dalle altre aree della comunicazione.

LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO Dal 1968 in poi, lo sviluppo dell’agenzia e il suo passaggio di proprietà a coloro che, con differenti e complementari responsabilità, vi operavano attivamente sono stati posti anche al servizio dello sviluppo di un intero comparto della comunicazione, che nel 1977 porta alla nascita dell’ASP (l’Associazione Italiana delle Agenzie di Promozione), diventata presto un punto di riferimento per le altre espressioni aggregative del settore. Insieme all’UPA, l’ASP in generale e Alessandro Bianca in particolare (Presidente dell’Associazione per molti mandati, prima della sua fusione per incorporazione in Assoprom, oggi UNA) hanno gestito il lungo negoziato con la Pubblica Amministrazione (Ministero delle Finanze e Ministero dell’Industria di allora) che ha portato, nel 1997 (Legge 27 dicembre 1977, articolo 19), all’abolizione della preventiva autorizzazione ministeriale, rinviando la revisione organica della materia al regolamento applicativo, di cui D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, pubblicato sulla G.U. il 13 dicembre 2001. Una prima, grande svolta quantitativa, che vede Bianca in prima linea nel coglierne tutte le potenzialità, si verifica quando, negli anni ‘80, le televisioni commerciali (soprattutto Mediaset e la sua concessionaria Publitalia ‘80) affiancano alla loro offerta di spazi tabellari anche gli spazi destinati alle telepromozioni: veri siparietti all’interno dei programmi di maggiore ascolto, grazie a una creatività concepita nel rispetto del programma contenitore e dei suoi protagonisti. “Per la loro struttura e la loro durata”, conferma Bianca, “le telepromozioni diventarono la voce di importanti attività promozionali e, forse, furono una delle motivazioni più rilevanti per le quali il mondo dell’advertising decise di partecipare direttamente anche a quella che era considerata ‘l’altra faccia della comunicazione’, forse meno nobile, senz’altro

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SOPRA, LE IMMAGINI EVOCATIVE DELLE CAMPAGNE PER I BASTONCINI FINDUS:‘I GRANDI CAPITANI DI MARE’ (GIFT IN PACK), CON LE AVVENTURE DEI PERSONAGGI STORICI E I CONCORSI NEI QUALI VINCERE, RISPETTIVAMENTE, ‘IL TESORO DI CAPITAN FINDUS’ E UNA ‘BORSA DI STUDIO’ DA REDIMERE ALLA MAGGIORE ETÀ DEL FIGLIO DEL PARTECIPANTE. INOLTRE, UNA DELLE PRIME IMMAGINI DEL SORRIDENTE E SEMPRE ATTUALISSIMO ‘CARLETTO’ DEI SOFFICINI FINDUS. A DESTRA, LA PAGINA WEB DI UNO DEI TANTI CONCERTI DEL CORNETTO FREEMUSIC FESTIVAL, NATI DAL CONNUBIO TRA CORNETTO ALGIDA E I BIG DELLA MUSICA ITALIANA E INTERNAZIONALE. più faticosa e meno remunerativa. La stessa M.P.A. decise nel 1989 di aderire alla proposta del Gruppo McCann Erickson di entrare a farne parte, senza perdere la sua vocazione professionale e la sua indipendenza gestionale”. Negli anni Settanta e Ottanta, a Opel e Procter& Gamble si affiancano, non solo come clienti ma più spesso come illuminati colleghi, i responsabili marketing di brand come Bassetti, Tissot e Omega, Eli Lilly, Findus, Algida ed Eldorado del Gruppo Unilever, Bayer, Dreher, Ferrarelle, Buitoni e Perugina, Yomo, Martini & Rossi, Coca Cola, tanto per citare i più importanti. Sono gli anni in cui, oltre ai progetti innovativi di cui si è già fatta una sintesi, si possono ricordare lo Spinacino Kid, protagonista, nel 1972, di un packaging open & win per l’incremento degli Spinaci Findus, coltivati e raccolti in Italia, nelle campagne romane; i Grandi Capitani del Mare, ovvero un In Pack Gift con il quale raccontare al target primario dei Bastoncini di Pesce Findus le avventure di indimenticabili personaggi storici. Nel 1975 vengono lanciati i Sofficini Findus, destinati a diventare uno dei pillar product della marca, nonostante un’iniziale resistenza del consumatore (le mamme responsabili d’acquisto) dovuta alla modalità di preparazione: il fritto, ritenuto pesante e poco adatto al ‘consumatore elettivo’. Nelle otto meravigliose farfalle riprodotte su una sottile lamina di PVC e completata da una basetta in cartone con il nome ALESSANDRO BIANCA RICEVE NEL 1998 IL PRESTIGIOSO ‘HALL OF FAME’ PER IL SUO IMPEGNO PROFESSIONALE E IMPRENDITORIALE.

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scientifico della farfalla e il suo habitat naturale, la mamma rivide un posizionamento della ricetta compatibile con le esigenze (di gusto e di capacità nutritiva) dei suoi piccoli: un posizionamento confermato qualche tempo dopo dai ‘cuccioli’ di alcuni simpaticissimi animaletti, diventati subito amici delle famiglie italiane nonché spunto strategico per la creazione, qualche anno dopo, dell’irripetibile e ancora attualissimo Carletto De Camaleontis.

L’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Con l’ingresso nel Gruppo McCann Erickson per Bianca e i suoi collaboratori inizia una fase nuova, nella quale la comunicazione integrata viene sempre filtrata attraverso le verifiche fatte all’interno della ruota della comunicazione, per classificare ciascuna delle aree operative disponibili e concentrare le risorse in quelle più utili ed efficaci. È del 1990 uno dei più ricchi concorsi mai organizzati in Italia: per Coca Cola vengono messe in palio 1.000 autovetture Y10, uno dei modelli di moda, a quel tempo, per il target elettivo della marca. L’anno successivo McCann Marketing Promotion (nuova ragione sociale della M.P.A., nel rispetto delle politiche di naming del gruppo) firma, sempre per Coca Cola, un concorso con un milione di premi in palio, per confermare il suo primato nel mercato delle bibite gassate. Nel 1993, per creare clamore intorno al lancio della nuova Opel Corsa Joy, si invita il pubblico a portare in concessionaria una vera CD Compilation di eccellente qualità musicale, allegata e distribuita gratuitamente da alcune delle più diffuse riviste italiane. Per Bianca è quasi un ritorno alle origini della sua M.P.A.: il CD vince una sfida in cui pochi credevano, ovvero quella di offrire all’utente finale un regalo d’immagine come strumento per poter vincere subito una Opel Corsa Joy. Bastava solo recarsi in concessionaria e, con l’assistenza del dealer, entrare nelle auto appositamente allestite con un lettore nel quale inserire il CD, attendere qualche secondo e sentire oltre al messaggio di benvenuto, un eventuale, ulteriore messaggio che comunicava la vincita di una delle auto in palio (o di uno degli altri premi del concorso). In ogni caso si raggiungeva l’obiettivo di far entrare in auto il potenziale cliente e di fargli valutare le qualità del nuovo modello, per prenderne in considerazione l’acquisto. La tenacia con la quale si era trovato il modo di rendere utile e ‘di valore’ lo strumento di partecipazione a un concorso risultò determinante per ripetere la meccanica promozionale, con nuove CD compilation “mirate” sui target dei progetti di comunicazione in molte analoghe manifestazioni di lancio o di rilancio di altri modelli Opel. Nel 1998 arriva per Bianca una grande soddisfazione personale: ai numerosi premi già vinti per le campagne progettate e realizzate per prestigiosi clienti si aggiunge quello di Global, testata del Gruppo Media Key, che gli assegna un ‘Hall of Fame’ come riconoscimento per l’impegno professionale e imprenditoriale speso per contribuire alla nascita e allo sviluppo di un comparto della comunicazione che le rilevazioni di-

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dei big della musica: basti citare l’esempio di Sting, presente per diversi anni e artefice di un’indimenticabile esibizione al Circo Massimo di Roma, davanti a mezzo milione di fan scatenati!”.

IL TERZO MILLENNIO: ANCORA PASSIONE... E QUALCOSA IN PIÙ!

SOPRA, ALESSANDRO BIANCA (PRESIDENTE), LORIS ZANELLI (CEO) ED ELENA BABINI (VICEPRESIDENTE) DI PUBLIONE. sponibili all’epoca mettevano ormai sullo stesso livello valoriale dell’advertising. “Ed è sempre in quegli anni”, precisa Bianca, “che l’apertura della rete internet al mondo del marketing e della comunicazione viene subito sfruttata dal comparto delle promozioni, che trova nel web marketing un efficace e duttile strumento di informazione, spesso mirato – con una precisione prima impensabile – sui target più selezionati. Di quella fase della mia carriera ricordo volentieri anche la collaborazione con il compianto Vittorio Salvetti, sfociata in brillanti telepromozioni all’interno di numerose puntate del Festivalbar e nell’invenzione del sodalizio tra la grande musica e Cornetto Algida, con i concerti del Cornetto Free Music Festival. Al fascino di questi ultimi non sfuggì nessuno

Dal 2007, esauriti sia il rapporto con McCann Worldgroup sia gli impegni istituzionali con l’associazione, Bianca avvia con l’agenzia PubliOne di Forlì una collaborazione che si consolida rapidamente, trasformandosi in un lavoro a tempo pieno. Il management dell’agenzia assimila rapidamente il rinnovato approccio professionale e imprenditoriale, riassunto nella subheadline del marchio (‘Partner strategico d’impresa’) e che modifica profondamente i cardini della proposta di consulenza ai clienti di allora e a quelli successivamente acquisiti. Anche le dimensioni dell’agenzia si sviluppano in stretto coordinamento con il suo crescente successo, così come la qualità e l’estensione dei servizi offerti. Nel corso delle presentazioni viene spesso utilizzato l’originale ma efficace concetto di ‘agenzia territoriale’, che può però contare su una consolidata metodologia di livello internazionale. Il rapporto con Arca, che gestisce i supermercati e gli ipermercati delle insegne A&O e Famila delle Regioni Emilia Romagna e Marche, diventa ancora più intenso e integra le iniziative di carattere promopubblicitario con progetti di Corporate Social Responsibility come quello correlato alla ‘Giornata mondiale dell’acqua’, nel quale con un contributo di soli due euro (raddoppiati dall’azienda) i clienti hanno, per anni, finanziato la costruzione di pozzi, di impianti d’irrigazione e di scuole nei territori più poveri della Somalia. Del resto, la Corporate Social Responsibility, insieme al continuo sviluppo dell’area Web & Social, ha rappresentato un tassello fondamentale del percorso evolutivo di PubliOne, in sintonia con l’atteggiamento di un consumatore sempre più attento alla solidarietà e alla sostenibilità dell’ambiente. Lo dimostra il contributo alla lotta contro l’odioso fenomeno del cyberbullismo posto alla base del progetto di comunicazione integrata ideato dall’agenzia per Unieuro nel 2016. I docufilm prodotti e presentati, con Polizia di Stato, in molte scuole e teatri italiani a studenti, insegnanti e famiglie, sono quanto mai attuali insieme con il libro distribuito presso i punti di vendita della catena Unieuro. “Si tratta di un progetto”, afferma orgogliosamente Bianca, “nel quale ritrovo quella vocazione alla qualità e all’innovazione che ha sempre caratterizzato il mio approccio professionale, in oltre 50 anni di carriera”. Particolarmente importante (e attuale) è stata ed è tuttora la sorprendente scalata del Vecchio Amaro del Capo delle Distillerie Caffo verso i vertici del suo mercato di riferimento e che, dopo aver conquistato l’Italia, grazie alla sua originale modalità di consumo ‘ghiacciato a – 20°’, creativamente elaborata nelle campagne d’agenzia e nei loro eventi collaterali, sta rapidamente imponendosi anche in molti altri Paesi del mondo. Ma non è finita qui: siamo certi che anche nel prossimo mezzo secolo Alessandro Bianca non si farà mancare altre idee da elaborare e concretizzare, altre innovazioni da regalare al mercato, altri successi ‘senza tempo’. MK

SOPRA, UN MESSAGGIO DELL’INIZIATIVA ‘FAI UN GESTO D’AMORE, DONA L’ACQUA’, REALIZZATA DA PUBLIONE PER A&O E FAMILA, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA DEL 2017. A FIANCO, L’ANNUNCIO STAMPA DELLA PIÙ RECENTE CAMPAGNA ‘VECCHIO AMARO DEL CAPO’, PIANIFICATA SOPRATTUTTO SU MOLTE TV NAZIONALI. A DESTRA: UNIEURO, POLIZIA DI STATO E AGENZIA SUL PALCO DI UNA DELLE PRESENTAZIONI DELLA CAMPAGNA ‘NO CYBERBULLISMO’, A DECINE DI MIGLIAIA DI STUDENTI, CON I LORO INSEGNANTI E LE LORO FAMIGLIE; IL LIBRO #CUORICONNESSI, FRUTTO DELLA CAMPAGNA E IN DISTRIBUZIONE PRESSO I PUNTI VENDITA DELLA CATENA UNIEURO.

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JOHANNES: UN PONTE TRA BRAND E CUSTOMER EXPERIENCE LA SOCIAL LIVE AGENCY PER CONOSCERE MEGLIO LE PROPRIE AUDIENCE E RAFFORZARE LA RELAZIONE CON IL BRAND, COLMANDO IL GAP TRA ESPERIENZA ‘DAL VIVO’ E ‘SUI SOCIAL’.

SOPRA, DANIELE LAZZARI E, SOTTO, VITTORIO CASTELLI, CO-FOUNDER DI JOHANNES.

DI CLAUDIO BRANCA

QUELLO DELLA CUSTOMER EXPERIENCE È UN TEMA CALDO, E PROBABILMENTE SARÀ IL TERRENO PIÙ INTERESSANTE SU CUI GRANDI BRAND E AGENZIE COMBATTERANNO LA BATTAGLIA PER L’ATTENZIONE E L’INTERESSE DELLE AUDIENCE NEL CORSO DI QUESTO 2020. Chi vincerà? Il brand che sarà capace di proporre alle proprie audience le esperienze più coinvolgenti, divertenti, emozionanti, significative e autentiche – colmando al meglio i gap che ancora li separano. Johannes è la Social Live Agency, con sedi a Milano, Palermo, Roma e Dubai, che ha fatto sua questa sfida già da diversi anni: ce la raccontano i founder Daniele Lazzari e Vittorio Castelli.

COMINCIAMO DAL PRINCIPIO: RACCONTATECI CHE COS’È JOHANNES, QUANDO È NATA E DA QUALE IDEA. Siamo vicini al nostro quinto compleanno: Johannes è nata verso la fine del 2015. Veniamo entrambi dal mondo dell’organizzazione eventi, e ci eravamo accorti di due cose. La prima: un importante gap da colmare tra la customer experience offline e quella online – in particolare sui social network. La seconda: la mancanza sul mercato di un’agenzia che sapesse porsi come punto di riferimento in questo ambito. Quello che vedevamo accadere durante eventi, anche di brand molto importanti, era una gran dispersione di engagement: delle persone che partecipavano agli eventi, e che il brand riusciva quindi a coinvolgere dal vivo, molte finivano per pubblicare contenuti attraverso i propri canali social senza usare gli hashtag ufficiali, modificandoli o sbagliandoli. L’engagement di questi utenti, invece di contribuire alla social media amplification dell’evento – e del brand – andava perduto. Abbiamo iniziato a proporre delle soluzioni a questo problema, fondando la Social Live Agency che non c’era.

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SOCIAL LIVE AGENCY DEL MESE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

QUAL È STATA LA PRIMA SOLUZIONE CHE AVETE PROPOSTO? La ‘Social Live Printer’, che è stata a lungo il nostro cavallo di battaglia e per la quale molti ci conoscono ancora oggi. La tecnologia e il meccanismo di ingaggio in fondo sono molto semplici: abbiamo un totem che si può completamente personalizzare in grado di stampare in diretta gli scatti condivisi su Instagram con il giusto tag. Il nostro nome, Johannes, è in effetti un riferimento all’inventore della stampa moderna, Johannes Gutenberg. Gli ospiti dell’evento hanno l’opportunità di portarsi a casa una stampa della propria foto con una cornice personalizzata, e per questo sono incoraggiati a usare il tag del brand e l’hashtag dell’evento per condividere i propri contenuti. Il brand così ottiene più ingaggio e intrattenimento per gli ospiti, un’amplificazione social dell’hashtag dell’evento e una maggiore visibilità dei suoi profili social.

VI DEFINITE ‘SOCIAL LIVE AGENCY’. CI SPIEGATE CHE COSA VUOL DIRE? Siamo una Social Live Agency perché creiamo esperienze in grado di connettere persone e brand tra l’online e l’offline. E nel farlo non ci limitiamo a colmare quel gap di cui parlavamo prima, ma aiutiamo i brand a cogliere tutte le opportunità che l’incontro con gli ospiti di un evento può offrire: non solo awareness e social amplification, ma anche lead generation, informazioni di contatto, integrazione omnichannel delle campagne pubblicitarie, e molto altro. Dopo la nostra Social Live Printer abbiamo lanciato molte altre soluzioni, sempre più ambiziose, creative ed evolute. Quello che ci rende unici è che non ci limitiamo a proporre dei supporti tecnologici, ma forniamo un servizio integrato: sicuramente uniamo alla tecnologia la nostra creatività nella progettazione di esperienze e installazioni multisensoriali con ampie possibilità d’uso. Oltre a questo, siamo molto attenti a tutto quello che ruota attorno alle nostre installazioni, e a quello che viene prima e dopo l’engagement dal vivo – dagli aspetti legali nella gestione dei dati raccolti alla reportistica.

POTETE RACCONTARCI QUALCHE SCENARIO D’USO E QUALCHE ESEMPIO DI ‘SOCIAL LIVE EXPERIENCE’?

loro scatti sui social network e rinforzato la campagna di comunicazione del brand all’interno della Fashion Week.

AVETE INTERCETTATO QUINDI IL PUBBLICO DELLA MILANO FASHION WEEK GIOCANDO ANCHE SULLA VOGLIA DELLE PERSONE DI METTERSI IN MOSTRA, DI DISEGNARE E CONDIVIDERE UN’IMMAGINE DI SÉ ATTRAVERSO UN SELFIE – E DI SENTIRSI AMMIRATE E FORSE UN PO’ INVIDIATE... ... Vivendo un’esperienza unica, esclusiva. È importante per un brand offrire esperienze di questo tipo, se si vogliono sfruttare appieno le opportunità di un evento live. Proprio in questi giorni siamo di ritorno da Dubai, dove abbiamo realizzato per Armani Privé un progetto custom basato sul nostro Social Mirror. Stiamo parlando del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, e di un club iconico disegnato da Giorgio Armani per incarnare tutto lo stile e l’essenza del suo brand. Abbiamo progettato un tunnel di specchi che conduce il visitatore dall’ingresso del grattacielo all’Armani Privè, e che richiama l’eleganza e lo stile del locale, incastonando un Social Mirror nelle pareti. Questo specchio è in realtà uno schermo multi-touch con effetti e grafiche personalizzate che porta l’esperienza del selfie a un nuovo livello. Il visitatore può personalizzare il suo scatto, scrivere, disegnare o aggiungere emoji e stampare la foto in tempo reale, oltre che riceverla in digitale per poterla condividere sui social. Il valore di una progettazione di questo tipo – in cui la tecnologia ha il suo peso, ma anche la creatività gioca un ruolo fondamentale – va oltre quello di una semplice ‘selfie machine’, e dei contatti che raccoglie: costruisce una relazione tra brand e visitatore mettendo entrambi al centro di un’esperienza coinvolgente ed esclusiva.

È UN APPROCCIO RISERVATO AL MONDO DEL LUSSO E DEI BRAND PIÙ ‘ESCLUSIVI’? Nient’affatto: tutti i consumatori desiderano esperienze uniche e coinvolgenti. Pensiamo al mondo del CrossFit, che per certi versi è agli antipodi del fashion. In occasione del CrossFit Italian Showdown 2019 – che è il più grande evento in Europa per questa disci-

Un esempio può essere uno dei prodotti che abbiamo sviluppato in seguito alla Social Live Printer: la Social GIF Machine. Durante la Milano Fashion Week 2019, abbiamo realizzato per un importante luxury brand un progetto speciale basato proprio su questa soluzione che è in grado di trasformare quattro scatti in una GIF animata con overlay personalizzabile. L’idea è stata quella di creare un'esperienza che permettesse all’ospite di entrare fisicamente dentro alla campagna di lancio del prodotto. Abbiamo realizzato una struttura ad hoc dotata di fotocamera che abbiamo sospeso in cima a una scaletta di metallo; abbiamo poi ricreato sul pavimento lo sfondo della campagna pubblicitaria del brand – uno scenario da film con i tetti dei grattacieli di New York – e invitato gli ospiti a vestire i panni dei modelli ritratti, posando per uno scatto sospesi sopra i tetti della Grande Mela. Il risultato: abbiamo offerto un’esperienza divertente per gli ospiti, ottenuto condivisioni brandizzate dei A DESTRA, DESK MIRROR, UNA DELLE TECNOLOGIE DI JOHANNES.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | SOCIAL LIVE AGENCY DEL MESE

SOCIAL MIRROR INCASTONATO IN UN TUNNEL CUSTOM REALIZZATO PER ARMANI PRIVÈ AL BURJ KHALIFA DI DUBAI. plina – abbiamo progettato per Reebok una ‘social area’ con una Pull-up GIF: una Social GIF machine integrata dentro una struttura da CrossFit. Una fotocamera inquadra l’ospite dall’alto verso il basso, ma in questo caso la struttura è una barra per fare sollevamenti, e gli atleti possono scattare una GIF animata mentre sono in sospensione su un fondale a loro scelta tra un mare di lava, una foresta innevata vista dall’elicottero o le fauci spalancate di uno squalo famelico – dei setting perfetti per gli amanti del fitness adrenalinico. Ancora una volta abbiamo unito analogico e digitale: gli ospiti hanno potuto stampare i propri scatti e riceverli in formato digitale per la condivisione sui social network. È stato un successo e molti venivano a chiederci quale sarebbe stato l’allestimento del giorno dopo per tornare e rivivere l’esperienza.

AVRETE VISTO IL VOSTRO PUBBLICO EVOLVERSI: IN CHE MODO? È PIÙ FACILE O PIÙ DIFFICILE COINVOLGERE LE PERSONE OGGI?

AL CENTRO DEL COINVOLGIMENTO ABBIAMO SEMPRE IL DIVERTIMENTO, LA SORPRESA, LA CURIOSITÀ, LA VOGLIA DI RACCONTARSI E DI CONDIVIDERE, L’EMOZIONE. NEL CORSO DI QUESTI CINQUE ANNI

Il pubblico si è sicuramente evoluto, e oggi è più facile coinvolgere le persone. Quello che è cambiato non sono tanto i desideri o le emozioni che possono motivare gli ospiti di un evento a interagire, quanto piuttosto la loro dimestichezza con gli strumenti digitali. Sono cadute tante barriere per quanto riguarda la tecnologia, e l’età o il background di una persona non sono più un problema. Durante le scorse festività natalizie abbiamo realizzato in Piazza Duomo a Milano un’applicazione con megawall che permetteva ai passanti di scattarsi una foto e di applicare dei filtri legati al Natale – in stile Instagram, per intenderci. Ha coinvolto più di 10mila persone, di ogni età e provenienza. Allo stesso modo oggi anche i nostri interlocutori, i partner e i clienti, sono molto preparati e consapevoli delle potenzialità dei nostri servizi: collaborare è sempre più facile e naturale, e anche per questo stiamo allargando i nostri orizzonti sempre più in là.

SOTTO, SKY SHOT REALIZZATO PER LA MILANO FASHION WEEK 2019 DALLA UNIT JOHANNES LAB.

A QUESTO PROPOSITO, SO CHE AVETE RECENTEMENTE CREATO UNA NUOVA UNIT, JOHANNES LAB. DI CHE COSA SI OCCUPA? Johannes Lab è una nuova tappa nel percorso di crescita ed evoluzione della nostra agency. In questi anni abbiamo lavorato molto per arricchire il nostro catalogo di tecnologie e soluzioni, e sicuramente con grande soddisfazione, ma sempre più spesso i nostri clienti ci hanno chiesto di unire alle realizzazioni tecnologiche anche un supporto più creativo ed esperienziale. Le nostre soluzioni non hanno mai voluto essere dei semplici photo-booth da eventi, e questa ambizione – che in fondo è la nostra anima ‘social live’ – si è dimostrata in perfetta sintonia con le nuove esigenze del mercato e con le richieste di progettazioni custom da parte dei clienti (vedi il progetto prima spiegato, realizzato in occasione della MFW). La unit Johannes Lab rappresenta per noi un importante traguardo – in termini di sviluppo della nostra offerta e delle nostre capacità – e l’inizio di un nuovo percorso – una nuova stagione per la nostra Social Live Agency.

QUAL È ALLORA LA VOSTRA PROSSIMA GRANDE SFIDA? La prospettiva esperienziale apre ai brand enormi opportunità per avvicinarsi ancora di più ai propri pubblici, conoscerli e capirli più in profondità, stringere una relazione più intensa, autentica e di lungo periodo. La nostra grande sfida è diventare il partner di riferimento per i brand in questo percorso. MK

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | NEWS: COMUNICAZIONE E CREATIVITA ̀

A MILANO TIRA UN’ARIA NUOVA. È ARIA G: IL NUOVO PROGETTO INTEGRATO FIRMATO SELECTION IL BRAND GOLIA È DA SEMPRE LEGATO AL RESPIRO, COME SINTETIZZATO DAL CLAIM RESPIRA GOLIA, HA IDEATO CON SELECTION UN PROGETTO PER PROMUOVERE IL RESPIRO IN CITTÀ. PRENDENDO SPUNTO DALL’AREA C, SELECTION HA IDEATO ARIA G: LA ZONA DEL RESPIRO LIBERO APERTA A TUTTI. OLTRE AL COINVOLGIMENTO DI INFLUENCER MOLTO SEGUITI IN CITTÀ COME THE COLORS OF MILANO, CONOSCO UN POSTO, MILANO DA SCROCCO E IL MILANESE IMBRUTTITO, IL DIBATTITO È PROSEGUITO SUI QUOTIDIANI, CHE HANNO PARLATO DEL TEMA MOLTO SENTITO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA. ARIA G È UN PROGETTO INTEGRATO PIANIFICATO IN OTTICA CROSS MEDIALE PER CREARE UN RACCONTO COERENTE E UNIFORME CHE COMPRENDE AFFISSIONE, DIGITAL PR, DIGITAL VIDEO, ATTIVAZIONE SOCIAL, E OTTIMIZZA L’UTILIZZO DI TUTTI I TOUCHPOINT. IL GREEN ADVERTISING DI ARIA G PREVEDE DUE MAXI AFFISSIONI SPECIALI – VISIBILI DAL 17 AL 29 FEBBRAIO IN CORSO VENEZIA E IN CORSO BUENOS AIRES – FATTE DI UN MATERIALE CHE RIDUCE LO SMOG, MIGLIORANDO LA QUALITÀ DEL RESPIRO: LA VERNICE AIRLITE.

IBL BANCA: SVELATA L’IDENTITÀ DEL BASSOTTO ‘MISTERIOSO’. UNA CAMPAGNA CON UNA FASE DI TEASING HA APERTO IL 2020 PER RATABASSOTTA Il Gruppo Bancario IBL Banca, leader in Italia nel settore dei finanziamenti tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione, presenta la prima campagna 2020 per il prodotto di finanziamento RataBassotta, articolata in due soggetti pubblicitari, di cui il primo caratterizzato da un’estrema essenzialità e in forma anonima. È infatti stato svelato solo dopo alcuni giorni il mistero sul bassotto avvistato in città e online. La creatività, on air sui circuiti della metropolitana di Roma e Milano, su free press e sul web, ha puntato a incuriosire il pubblico proponendo inizialmente l’immagine del bassotto e lo slogan “La piccola rata fa grande il prestito”, senza la presenza di logo o altri riferimenti. Solo in un secondo momento è uscita la versione completa della campagna in cui appaiono i dettagli dell’offerta e il logo del Gruppo Bancario IBL Banca. La campagna si inserisce nel solco dell’ironia e dell’originalità che accompagnano da diversi anni lo stile di comunicazione della banca. Il bassotto si riconferma testimonial del finanziamento RataBassotta, che con un gioco di parole punta a evidenziare la convenienza del prodotto. “Per la prima campagna dell’anno dedicata al prestito RataBassotta abbiamo scelto una formula che è una sintesi del nostro modo di comunicare, semplice e con un tocco di ironia. In questa occasione abbiamo deciso di utilizzare la tecnica del teaser per incuriosire il pubblico, senza ovviamente rinunciare al bassotto, testimonial del nostro prodotto ormai da più di dieci anni”, ha dichiarato Simone Lancioni, Responsabile Marketing di IBL Banca. La campagna è stata ideata e realizzata dall’agenzia Cabala.

FIBERING, UNA STARTUP DI SUCCESSO IN CAMPAGNA CON CASIRAGHI GRECO&

Nata a Torino nel 2014 dall’esperienza decennale di Dialogic, capitanata da Elio Romagnoli e dal CFO Ilenia De Bortoli, Fibering ha acquisito Six Comm Group e può offrire una gamma di servizi sempre più completa e diversificata, come comunica con la campagna stampa di casiraghi greco&. Con il suo marchio Fiberwide, mira a essere sempre più un punto di riferimento nazionale per la clientela B2B grazie a un’infrastruttura di rete su tutto il territorio nazionale, con l’erogazione di servizi professionali integrati, dalla fibra ottica al 5G, con una banda minima garantita e DDoS protection. In soli 5 anni, Fibering ha visto il suo fatturato salire del 1000% e ha accolto due nuovi soci: Enrico Toledo, Presidente di Fibering e CEO di Carioca, e Carlo Patetta Rotta, Business Development expert e Business Angel. Il rafforzamento societario ha consentito l’acquisizione di uno storico system integrator piemontese con licenza di operatore telefonico e ha determinato un attestamento di fatturato intorno ai 6 milioni di euro con una tendenza, nel breve termine, a sfondare il tetto dei 10 milioni di euro. Oltre a Torino, Fibering ha una sede a Milano e ne aprirà uno a Verona.

SCALDASOLE SI RILANCIA E TORNA A INVESTIRE IN COMUNICAZIONE È partita a inizio anno e continuerà fino alla prima settimana di febbraio un’importante campagna affissione di Scaldasole, su tutto il territorio nazionale, che si inserisce in un piano marketing strategico multicanale articolato in attività social, trade e consumer, e nelle consolidate media relation. La creatività è di Robilant Associati che ha già curato il naming e il restyling dei packaging Scaldasole. La concessionaria è IGPDecaux. Il brand, che da oltre trent’anni ha fatto del biologico il suo marchio di fabbrica, torna a investire in comunicazione con una campagna multisoggetto rivolta a un target giovane, moderno, attento all’innovazione e a cui non piace prendersi troppo sul serio. I protagonisti della creatività sono gli yogurt delle gamme Sogni, Ricorda il Gelato, Strabuono e Voglia Di. La campagna presidierà in modo capillare le principali città italiane, attraverso il circuito metro, pensiline e MUPI, selezionati per ottimizzare la sinergia con la distribuzione dei prodotti Scaldasole.

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NEWS: COMUNICAZIONE WEB | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

ONLINE LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE CORPORATE DI NATURA NUOVA È online la nuova versione di www.natura-nuova.com, il sito di Natura Nuova, azienda di riferimento a livello nazionale nella produzione di prodotti a base di frutta fresca e di proteine vegetali, con una forte specializzazione nel segmento biologico dove è presente da 25 anni. Rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, il sito realizzato dalla web agency Pomodoro risponde alle esigenze di Natura Nuova di dare slancio alla propria comunicazione corporate e maggiore visibilità ai valori e all’evoluzione che l’azienda ha avuto negli anni. Totalmente nuova è la sezione del blog Magazine che pubblica contenuti di qualità che spaziano dallo sport all’alimentazione al lifestyle, senza dimenticare argomenti specifici per mamme e bambini. Dal sito si accede anche ai canali Facebook e LinkedIn di Natura Nuova, coinvolti anch’essi in un restyling e in una nuova strategia social curata da La Content Academy, con contenuti narrativi e un codice visivo uniforme, coerente e riconoscibile, con logo Natura Nuova sempre presente in ogni post. Per accrescere la conoscenza del marchio da parte di nuovi utenti e rafforzare il legame con i consumatori già connessi al brand. Il logo ha ricevuto un piccolo ma sostanziale ritocco, realizzato dal visual designer Jona Sbarzaglia. Tutta l’attività di comunicazione di Natura Nuova è coordinata dall’ufficio marketing interno, formato dal responsabile Ivan Tabanelli, dalla brand manager Roberta Mazzotti e da Giada Chiarini.

ENI INNOVA IL MODO DI RACCONTARE L’ENERGIA SUL WEB Eni lancia il sito eni.com totalmente rinnovato, per raccontare in modo innovativo e autorevole, ma anche semplice e comprensibile, le attività del gruppo, il mondo dell’energia e le sfide della transizione energetica. Partendo da temi come la decarbonizzazione e l’economia circolare, passando dal racconto del contributo di Eni per una transizione equa, e arrivando alla geopolitica e all’innovazione tecnologica, il sito affianca contenuti proprietari e approfondimenti esterni per fornire informazioni chiare, complete e accurate. Il tutto senza rinunciare al proprio ruolo di punto di riferimento per le informazioni istituzionali. Grazie all’intelligenza artificiale, il motore di ricerca del sito è in grado di individuare le risposte più adeguate per l’audience. Dal testo al video con la nuova produzione di EniTV, dalle infografiche ai podcast e alle AMP stories per la versione mobile, tutte le possibilità espressive del digitale sono integrate per raccontare la trasformazione. Hanno lavorato al progetto la direzione comunicazione esterna e la funzione ICT di Eni, in collaborazione con alcune delle realtà più innovative del settore, riunite in un team coordinato da TBWA\Italia e Assist Digital: TBWA\Italia ha guidato la parte strategica, creato la content strategy e sviluppato i contenuti, mentre AssistDigital ha guidato il design della customer experience e la creatività dell'ecosistema digitale. StoryFactory ha sviluppato lo storytelling concept del sito, Jakala la data strategy e Ad Maiora si è focalizzata sulle attività SEO. La parte tecnologica è stata sviluppata in collaborazione con Reply per le attività di sistem integration ed Exprivia per l’application management.

L’APPROCCIO SOSTENIBILE LA MOLISANA DIVENTA SOCIAL La Molisana, della famiglia Ferro dal 2011 e 4° player del mercato, riconferma la sua anima green con la campagna social #pensiamoalfuturo, on air a febbraio e marzo e presente sui principali canali social con 5 mini-clip interpretate dai dipendenti dell’azienda che illustrano le principali azioni nate per crescere in maniera sempre più sostenibile: 1. Trigenerazione. L’innovativo sistema per la produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera che riduce le emissioni di CO2 del 30%, recuperando calore altrimenti disperso. 2. Packaging 100% riciclabile e trasformabile in plastica di seconda generazione. 3. Thermopest. Gli stabilimenti vengono sanificati in modo sicuro ed ecologico attraverso la ventilazione ad aria calda azzerando l’utilizzo di agenti chimici. 4. Pooling Pallet, l’innovativo sistema di logistica che consente di effettuare ogni anno circa 12mila spedizioni in meno e favorisce una riduzione di CO2 di 2.600 tonnellate. Per ogni pallet consegnato pieno è restituito un pallet carico che percorre la strada inversa, con una conseguente riduzione degli sprechi di materie prime. 5. Impianto fotovoltaico da 1.400 Kilowatt, per diventare completamente autonomi nella produzione energetica, trasformando l’energia solare in energia elettrica al 100% sostenibile.

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DIMMIDISÌ SEMPRE PIÙ SOCIAL CON LA STRATEGIA DIGITAL DI SOLUZIONE GROUP

IL PROGETTO DIGITAL DI SOLUZIONE GROUP PER DIMMIDISÌ, IN COLLABORAZIONE CON IL MARKETING AZIENDALE DE LA LINEA VERDE, HA PORTATO A PIÙ DI 15 MILIONI DI UTENTI, OLTRE 2 MILIONI DI VIEW, UNA CRESCITA DI 25MILA FAN E FOLLOWER TRA FACEBOOK E INSTAGRAM E UN TRAFFICO DI OLTRE 300MILA PERSONE SUI SITI AZIENDALI DIMMIDISÌ E LA LINEA VERDE. TRA LE CAMPAGNE DI SUCCESSO, IL PHOTOCONTEST ONLINE ‘LA MIA MAMMA È MAGICA’ CON LA REALIZZAZIONE DEL MINISITO, LA PIANIFICAZIONE FACEBOOK, UNA CAMPAGNA ADV GOOGLE E IL COINVOLGIMENTO, CON FATTORE MAMMA, DI 5 BLOGGER. OLTRE 3.300 I PARTECIPANTI, 540 I DISEGNI PUBBLICATI E OLTRE 1,5 MILIONI GLI UTENTI RAGGIUNTI. PIÙ RECENTE, LA CAMPAGNA DIGITAL PER IL LANCIO DELLE NUOVE ZUPPE ‘GUSTO D’ORIENTE’ SUL SET DI STARE IN CASA ‘IS THE NEW USCIRE’, CONCEPT DELL’INTERO PROGETTO. LE CREATOR DE @ITRENTENNI, HANNO RACCONTATO CON UN BRANDED CONTENT LE SCUSE CHE I TRENTENNI TROVANO PUR DI NON USCIRE, CON L’OBIETTIVO DI AMPLIARE IL PARCO ACQUIRENTI PRESENTANDO LE NUOVE REFERENZE IN UN CONTESTO DI CONSUMO ‘COOL’ IN CUI SI RICONOSCANO GLI UNDER 35. DA METÀ OTTOBRE 2019, IL VIDEO È STATO PUBBLICATO SUI CANALI SOCIAL DE I TRENTENNI E CONDIVISO SUL SITO E SUI SOCIAL DI DIMMIDISÌ. L’ATTIVITÀ DI DIGITAL MEDIA PLANNING, A CURA DI SOLUZIONE GROUP, È UN MIX DI SOCIAL MEDIA ADS E CAMPAGNE GOOGLE. POSITIVI ANCHE I RISULTATI DI LINKEDIN CON UN INCREMENTO DI VIEW DEL 50%.


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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | FOCUS

Green Communication

BARBARA TOMASI GIORNALISTA E REDATTRICE, COLLABORA CON TESTATE OFFLINE E ONLINE DI COMUNICAZIONE, MARKETING E GRANDE DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA E NON.

MARCA DEL DISTRIBUTORE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE UN DOCUMENTO PRESENTA 10 MESSAGGI CHIAVE CHE DEFINISCONO LA SOSTENIBILITÀ E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA PER LA GDO, IN PARTICOLARE NELL’AMBITO DELLA MDD.

SECONDO LA RICERCA PRESENTATA DURANTE IL CONVEGNO DI APERTURA DI MARCA, LA SOSTENIBILITÀ IN GDO È ORMAI IRRINUNCIABILE.

La distribuzione moderna è già impegnata nel campo della sostenibilità ambientale e sociale e sta sviluppando nuovi progetti. Il 60% dei gruppi della distribuzione – dato maggiore rispetto alla media nazionale – riconosce come strategica la sostenibilità, con obiettivi principali come riduzione della plastica, diminuzione delle emissioni, tutela del benessere animale, tracciabilità della filiera nei prodotti private label, o a Marca del Distributore (MDD). A sostenerlo il position paper Il contributo della Marca del Distributore alla sfida dello sviluppo sostenibile e del Paese presentato durante il convegno di apertura di Marca by BolognaFiere, che si è svolto a Bologna il 15 gennaio ed è stato anticipato ieri durante la conferenza stampa di The European House – Ambrosetti e Associazione Distribuzione Moderna. Il documento presenta 10 messaggi chiave che definiscono la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa per la Gdo e, in particolare, nell’ambito della MDD. I risultati illustrati nello studio emergono da interviste a business leader e da due survey, una ai vertici della distribuzione (che rappresentano l’84% del fatturato del settore), l’altra alle aziende fornitrici della distribuzione con un fatturato inferiore a 150 milioni di euro, integrate dall’analisi dei bilanci di un campione di 415 aziende partner della Marca del Distributore. Secondo la ricerca la sostenibilità nella Gdo è un dato di fatto. Già oggi, ad esempio, il supermercato medio sta sistematicamente riducendo i consumi di energia elettrica (–30% dal 2005 al 2017 e –2,9% nel 2018) e di acqua (112 milioni di litri in meno all’anno); ha inoltre aumentato il recupero di eccedenze alimentari attraverso donazioni (6 volte negli ultimi 7 anni). Il maggior dinamismo nel campo della sostenibilità si evidenzia nei prodotti a Marca del Distributore, settore che vale 10,8 miliardi di fatturato nel 2019 e il cui sviluppo negli ultimi 16 anni spiega l’80% della crescita realizzata nello stesso periodo dall’intera industria alimentare nel mercato domestico. Una sostenibilità che si evidenzia non solo nei prodotti, ma soprattutto nella filiera alimentata dai prodotti della MDD: l’analisi dei bilanci del campione rappresentativo delle aziende fornitrici della MDD negli ultimi 6 anni dimostra che queste ultime hanno performance economiche, occupazionali e reddituali migliori delle altre aziende del settore alimentare. Una performance che aumenta al crescere della quota di fatturato generato con la Marca del Distributore, a dimostrazione di quanto la MDD sia in grado di dare un impulso positivo a tutto l’indotto che coinvolge. Ma cos’è sostenibilità per la Gdo attraverso la MDD? ADM ha individuato una propria definizione, condivisa con The European House – Ambrosetti: il termine ‘sostenibilità’ esprime la volontà di essere di indirizzo per lo sviluppo sostenibile del Paese, di avere rapporti costruttivi con i fornitori per metterli nella condizione di fare investimenti in logica di sostenibilità, con la finalità di divenire essi stessi più sostenibili e di offrire prodotti coerenti con le nuove esigenze dei consumatori, generando in questo modo una filiera responsabile e attivando un circolo virtuoso da cui tutti, imprese, cittadini e società, traggano beneficio. “La Marca del Distributore ha un ruolo attivo di ‘educatore’ e garante della sostenibilità verso il consumatore, al quale offre una risposta concreta alla crescente richiesta di sostenibilità a prezzi accessibili”, ha dichiarato Valerio De Molli, managing partner e CEO di The European House – Ambrosetti. “Ha inoltre un ruolo di leadership, indirizzo e stimolo verso le 1.500 aziende partner della MDD”.

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FOCUS | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

Marketing di relazione

MAURO MURERO GIORNALISTA. COLLABORA CON NUMEROSE TESTATE SPECIALIZZATE IN MARKETING E COMUNICAZIONE D’IMPRESA E CON PERIODICI FINANZIARI GENERALISTI.

CARTA FEDELTÀ: CHI LA GRADISCE E CHI LA DIMENTICA... SECONDO UN’INDAGINE DI CRITEO L’IMPATTO DELLE CARTE E DEI PROGRAMMI NEL SETTORE TURISTICO È ANCORA SOSTANZIALMENTE LIMITATO.

IN TERMINI DI PRENOTAZIONI ONLINE DI VOLI O DI SOGGIORNI IN HOTEL, SONO POCHI I VIAGGIATORI CHE INDICANO COME MOTIVAZIONE IL POSSESSO DI UNA CARTA FEDELTÀ.

Qual è il parere dei consumatori italiani in merito al tema dei programmi fedeltà, con specifico riferimento al settore turistico? È questo il quesito primario cui ha inteso rispondere Criteo con la sua indagine ‘Why We Book’, presentata negli ultimi giorni dello scorso anno e dalla quale si evince che il gradimento generale è per ora superiore all’utilizzo effettivo. È emerso, ad esempio, che l’80% degli end user esprime un sostanziale apprezzamento per i programmi di fidelizzazione e i relativi vantaggi, soprattutto per quanto concerne le raccolte punti correlate alla prenotazione di hotel o di ‘miglia’ per i voli aerei. Ma all’atteggiamento favorevole non corrisponde il comportamento concreto dei consumatori stessi, visto che l’effettivo utilizzo di tali programmi è piuttosto basso in tutte le fasce di età: 19% fra i Boomers, 18% per la Gen X e 23% nell’ambito della Gen Z e dei Millenial, anche in virtù di una certa insofferenza a essere eccessivamente ‘bersagliati’ di proposte (le nuove generazioni, in particolare, sono propense ad abbandonare i programmi se ricevono troppe e-mail dalle agenzie di viaggio). Un altro dato emerso dalla ricerca è da ritenersi davvero singolare, anche se per certi versi sintonico con quanto fin qui espresso: la contrapposizione tra il gradimento generico dal lato teorico e lo scarso coinvolgimento dal lato pratico porta addirittura alcuni consumatori a... dimenticare di essersi iscritti a determinati programmi! Un apparente controsenso che, però, è ben lontano dal riguardare qualche singolo episodio isolato: se nel caso dei Boomers riguarda ‘solo’ un quarto degli individui, il 50% dei Millenial/Gen Z e il 56% degli appartenenti alla Gen X dichiara di ‘dimenticare spesso’ di avere aderito a un programma. Analizzando il comportamento dei consumatori italiani nel corso dell’anno solare da poco terminato, Criteo ha accertato che la spesa mediamente dedicata ai viaggi è sostanzialmente rimasta immutata, senza variazioni di rilievo in entrambe le direzioni (incremento e flessione), e che tale concetto è valido in modo trasversale per tutte le fasce anagrafiche. Al contempo, tra i Millenial e la Gen Z è comunque emersa una propensione ad accentuare i budget da destinare a questa attività, il che offre agli operatori del settore grandi opportunità di sviluppare nuovo business presso questa importante componente della popolazione. Ancora, secondo la ricerca i viaggiatori italiani acquistano voli online direttamente sui siti e sulle app delle compagnie aeree: la maggioranza relativa (35%) lo fa ‘per abitudine’, motivazione seguita a ruota da chi lo fa ‘per avere prezzi migliori’, ‘per fiducia nel brand’ e ‘perché è più semplice cambiare o cancellare voli già scelti’. Non va oltre il 10% la quota di chi utilizza questa modalità di acquisto online perché è membro di programmi ‘frequent flyer’. I dati non variano molto in relazione alle prenotazioni degli hotel o agli acquisti di pacchetti presso le agenzie di viaggio online: il 33% degli italiani prenota direttamente per convenienza di prezzo e il 30% per abitudine. Solo il 9% degli intervistati dichiara di acquistare direttamente sui siti degli hotel perché possiede una carta fedeltà.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | FOCUS

Nuove tecnologie

RICCARDO ROSSIELLO GIORNALISTA SPECIALIZZATO IN HIGH TECH, COLLABORA CON ISTITUTI DI RICERCA E RIVISTE DI SETTORE DEDICATE ALLA TELEVISIONE DIGITALE E ALLE NUOVE TECNOLOGIE APPLICATE AL MULTIMEDIA.

MI RIFACCIO LA FACCIA! I PROGRAMMI DI REFACEAI – APP NATE PER DIVERTIRE APPASSIONATI DI VIDEOGIOCHI E FREQUENTATORI DI VIDEOCHAT – POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER METTERE IN RETE DEEPFAKE DIFFICILI DA SMASCHERARE, CHE VIOLANO LA PRIVACY DI UTENTI FAMOSI E MENO FAMOSI; OPPURE, TUTTO AL CONTRARIO, PER TUTELARLI.

I NUOVI PROGRAMMI DI REFACEAI POSSONO ULTILIZZARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CREARE DEI DEEPFAKE.

In una puntata del vecchio telefilm del Tenente Colombo, ritrasmesso di recente dalla Rai, l’assassino si procurava un alibi, apparentemente di ferro, facendosi fotografare da un autovelox nell’ora del delitto. Alla fine però Colombo scopriva il trucco – in macchina era una complice con una foto dell’assassino sul viso, usata come una maschera – : l’immagine, essendo piatta, non generava le ombre caratteristiche di un viso vero. Oggi, grazie alle nuove tecnologie e alla potenza di calcolo dei computer di nuova generazione, non solo si potrebbe generare una maschera tridimensionale con una stampante 3D, assai più difficile da individuare, ma addirittura girare dei video sostituendo lineamenti e movenze con quelle di Leonardo DiCaprio o dell’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, Barak Obama. Una nuova frontiera dell’high tech, ma anche un micidiale propellente per le dilaganti fake news. Le prime notizie ufficiali risalgono al 2017, quando i ricercatori dell’Università di Washington annunciarono di aver intrapreso un programma per insegnare a un computer come campionare i movimenti della bocca osservando esclusivamente dei video online. Poi allo stesso volto venivano fatte pronunciare delle frasi da file audio rimontati ad hoc. Il risultato era molto realistico, ma il fine era comunque solo quello di rendere più divertenti videogiochi e videochat. Oggi con i programmi di RefaceAI, come Doublicat, si può utilizzare l’intelligenza artificiale per creare dei deepfake con il proprio volto. L’uso pratico è molto intuitivo: basta scattare un selfie e scegliere l’immagine in movimento (Gif) del personaggio in cui ci si vuole trasformare e il gioco è fatto. Ovviamente si può fare anche il contrario, e cioè diventare protagonisti di film o video famosi sostituendo il proprio viso a quello di altrettanti personaggi. NeoCortext, la software house che ha progettato questa app, assicura che i dati biometrici acquisiti non finiranno in un database e che anzi i selfie verranno cancellati immediatamente. Chi garantisce però che non siano gli stessi utenti a utilizzare l’applicazione per creare dei deepfake da disseminare in Rete? E allora, sono già scattate le contromisure. Amazon, Facebook e Microsoft hanno messo insieme una ‘Deepfake Detection Challenge’ – una sorta di lega anti deepfake – mentre Google ha condiviso un database contenente diversi filmati manipolati allo scopo di allenare i meccanismi di riconoscimento a smascherare i video contraffatti. C’è infine una startup israeliana, D-Id, che ha addirittura pensato di utilizzare i deepfake per... difendere la privacy! Video, deep learning e intelligenza artificiale, in altre parole, utilizzati insieme per creare un avatar di se stessi con i giusti attributi (gesti, genere, età ecc.), ma fattezze lievemente diverse. Una soluzione pensata non solo per l’utente finale, che vuole apparire, senza... apparire; ma per camuffare, ad esempio, persone riprese incidentalmente in un video (e quindi evitare di dovergli chiedere il consenso, come previsto dalla legge sulla privacy). Oppure per procedere liberamente, attraverso i comportamenti, all’analisi in tempo reale della clientela di un negozio per finalità di marketing o commerciali. La ‘smart anonymization’, così si chiama la tecnologia, serve appunto a oscurare l’identità delle persone nei video senza perdere al tempo stesso informazioni importanti. Non tutti però pensano che possa essere la panacea assoluta e che non esistano delle controindicazioni. Britt Paris, ricercatrice della Rutgers University, l’ha catalogato come l’ennesimo ‘esempio di ulteriore invasione della datificazione nella vita quotidiana’.

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Spoiler: il mistero del digitale per te non avrà più segreti.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS 2020

L’HIGH-TECH DOMINERÀ IL NUOVO DECENNIO IL CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS – CHE QUEST’ANNO SI È SVOLTO DAL 7 AL 10 GENNAIO – HA APERTO LA STAGIONE DELLE ESPOSIZIONI DEDICATE ALL’HIGH-TECH. ANCORA PIÙ ATTESO PERCHÉ IL PRIMO DEL NUOVO DECENNIO. DI RICCARDO ROSSIELLO CIRCA 170MILA VISITATORI PROFESSIONALI, OLTRE 4.400 ESPOSITORI, CIRCA 20MILA NUOVI PRODOTTI. QUESTI I NUMERI DEL CES 2020 CHE HA AVUTO IL COMPITO DI FAR NAVIGARE ADDETTI E NON ADDETTI AI LAVORI IN UN MARE DI DISPOSITIVI E ACCESSORI, CHE POTREBBERO APPRODARE PRESTO NELLE NOSTRE CASE. Cambieranno il nostro futuro o rappresenteranno solo degli esercizi di stile fini a se stessi, isolati come il messaggio in bottiglia di un naufrago? Saranno gli anni a venire e gli umori della società dei consumatori a decidere. Intanto la grande e piccola industria sforna idee a ciclo continuo come mai accaduto prima, dimostrando una straordinaria vitalità che aiuta l’economia a pensare positivo nonostante tutto. Un’occasione in più per parlare di questo appuntamento è stata poi la visita del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano: la prima partecipazione di un ministro italiano alla più importante Fiera mondiale dedicata all’innovazione (avvenimento che invece è sempre stato di routine per i rappresentanti degli altri Paesi europei). Non una semplice visita di rappresentanza, ma il palco scelto per fare un importante annuncio.

NASCE MADE.IT Oggetto dell’intervento è stato Made.IT: un programma rivolto a startup e Pmi, che si inserisce nelle azioni più articolate di Italia 2025, nato per fare da volano al settore tech e digital italiano, rendendo più innovativo il Paese attraverso cambiamenti strutturali dell’ecosistema (una delle sfide che il MID – il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione – ha ritenuto primarie).

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Carlo Ferro, Presidente dell’agenzia ITA, nell’intervento che ha preceduto quello del Ministro, ha parlato in dettaglio di tre direttive sulle tecnologie: come strumento innovativo nel marketing, dall’e-commerce alla blockchain ai big data negli eventi fieristici; come valorizzazione dei contenuti tecnologici che le aziende italiane portano sul mercato; e, infine, come elemento essenziale a supporto dei settori storici delle tre F (fashion, food, furniture). Due le direttrici principali di Made.IT: un programma di promozione delle aziende high-tech in Italia e all’estero; e una serie di provvedimenti normativi che semplifichino l’ecosistema legato all’innovazione in Italia. La promozione avverrà attraverso un evento annuale, la creazione di una piattaforma online e azioni di marketing mirate. I provvedimenti normativi invece si svilupperanno intorno al ‘diritto a innovare’, quindi con l’innovazione intesa come un bene comune da salvaguardare. Tra le barriere, per evitare sperpero di capitali, la limitazione del programma solo ad aziende la cui proprietà intellettuale è sviluppata in Italia, e che abbiano proprietà e controllo nel nostro Paese. Tra i capitoli specifici per le diverse realtà economico/industriali, uno sarà dedicato sicuramente alle startup, con programmi personalizzati e la creazione di un team che le affianchi nelle varie fasi di sviluppo. “Abbiamo voluto questo programma”, ha spiegato il Ministro Pisano, “perché vogliamo spingere manovre strutturali che rimangano all’interno del nostro Paese per facilitare l’innovazione, ma soprattutto perché vogliamo far diventare l’Italia il miglior Paese dove far nascere,

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CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS 2020 | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key PAOLA PISANO, IL MINISTRO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, HA PARTECIPATO A CES 2020 PER PRESENTARE MADE.IT, IL NUOVO PROGRAMMA PER FAVORIRE LE AZIENDE ITALIANE CHE FANNO INNOVAZIONE.

crescere, sviluppare un’azienda che produce innovazione”. L’appuntamento per la conferenza stampa di lancio di Made.IT è per il prossimo 30 aprile. Per allora ne sapremo sicuramente di più.

LE NOVITÀ MOBILE PRESENTI A LAS VEGAS Passiamo ora a una sintetica vetrina di quanto di più interessante mostrato a Los Angeles. A iniziare dall’unico settore tradizionalmente poco presente al CES – il mobile (inteso come smartphone & co) – che di solito preferisce la passerella del successivo Mobile World Congress di Barcellona (quest’anno in scena dal 24 al 27 febbraio), ma che quest’anno ha rappresentato l’eccezione, vista la straordinarietà dell’occasione. Samsung ha mostrato due top di gamma economici: Galaxy S10 Lite e Galaxy Note 10 Lite; e due prodotti di gamma midrange pensati per sostituire Galaxy A51 e A71, rinnovati nella linea (modulo fotocamera posteriore e il display Infinity-O con foro posto in alto al centro) e nell’hardware, basati su sistema operativo Android 10 con One UI 2.0. OnePlus, invece, ha puntato tutto su Concept One: uno smartphone prototipo, l’OP 7T Pro McLaren, in grado di oscurare in pochi istanti le fotocamere posteriori. Merito del vetro elettrocronico integrato nella back cover: lo stesso utilizzato dal costruttore automobilistico per il tettuccio della 720S Spider. Quasi inutile aggiungere che a dominare negli stand di carrier e operatori mobili – Verizon, Sprint, AT&T, Nokia ed Ericsson – era il 5G, già veloce, affidabile ed efficiente. Applicato alla connettività, ma anche ai trasporti, alla realtà aumentata e virtuale, fino alla salute digitale.

maggiore espansione, in effetti, a discapito della tradizionale televisione via etere e via satellite, sono quelli che utilizzano l’apparecchio Tv come terminale internet per fruire dei video on demand di Amazon Prime come di Netflix & Co. Altra variabile che inciderà pesantemente sull’aggiornamento del parco televisori sarà poi l’arrivo delle trasmissioni in standard 8K, che debutteranno con le Olimpiadi di Giappone 2020. Secondo Samsung, solo quest’anno, il mercato crescerà di 2 milioni di unità. Tutti i principali produttori mondiali hanno presentato dei modelli basati sull’Ultra HD. La citata Samsung con le tre serie dedicate – Q950TS (l’ammiraglia), Q900 e Q800 – in una configurazione che fa sparire le tradizionali cornici (rapporto con lo schermo del 99% e spessore di appena 15 millimetri!) e che usa intelligenza artificiale e machine learning per applicare il massimo upscaling (la conversione di un segnale in una definizione maggiore). TCL con la nuova serie QLED 8K X91 ha ricevuto il massimo riconoscimento dall’International Data Group (IDG) al CES 2020. Tra le caratteristiche più interessanti, la tecnologia Local Dimming, capace di controllare la retroilluminazione per ottenere contrasti superiori e immagini ultra-vivide. In Europa li vedremo in commercio nel secondo trimestre 2020. Sony ha presentato la serie ZH8, dotata di una tecnologia denominata 8K X-Reality PRO, che ha il compito di avvicinare alla qualità 8K anche immagini trasmesse in 4K e 2K; mentre si affida al Full Array LED per rendere più luminosi i punti chiari e ancora più scuri quelli bui. LG si è sbizzarrita implementando l’8K su tecnologia LCD, NanoCell e OLED: ben sei serie di nuovi Tv, tra cui la ZX, nata proprio per l’8K, e gli OLED RX, schermi arrotolabili da 65 pollici immaginati per sostituire proiettori e grandi schermi tradizionali (un sogno da quasi 60mila dollari!).

VENTO IN POPPA VERSO L’8K Tra i grandi protagonisti a Las Vegas meritano un posto d’onore gli schermi piatti, la cui primitiva funzione di televisore sta venendo sempre più offuscata dalle molteplici possibilità della sua anima hub. I mercati in CON OP 7T PRO MCLAREN, ONE PLUS HA DATO VITA A UNO SMARTPHONE ANDROID CON CARATTERISTICHE TECNICHE DI AVANGUARDIA.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS 2020

SEMPRE PIÙ AUTOMOTIVE Altro settore che sta attirando grandissima attenzione e investimenti è quello dell’automotive. Non è dato ancora capire, però, quando potrà concretamente trovare un impiego sulle strade attuali (anch’esse da adeguare, se non addirittura ripensare, per offrire servizi e funzioni davvero evoluti). Al CES, per alimentare la ridda dei numeri, erano presenti nove dei principali produttori di auto del mondo: Audi, BMW, Daimler Mercedes, FCA, Ford, Honda, Hyundai, Nissan e Toyota. Mentre sono stati oltre 150 gli espositori di tecnologia applicata ai veicoli: auto connesse, guida autonoma e concept machine. Tantissimi i produttori di sensori presenti a Las Vegas (tra cui anche Qualcomm e Sony) e una miriade le aziende che proponevano software per l’automotive. Tra le auto più ammirate: la concept car Mercedes Vision AVTR, una vettura dotata di quattro motori controllabili singolarmente, ruote indipendenti e in grado di muoversi lateralmente di circa 30 gradi (caratteristica già battezzata ‘movimento del granchio’); la Audi AI:ME, una macchina a guida autonoma già vista ad aprile al Salone di Shangai, con gruppi ottici a led inseriti persino nel passaruota e nelle parti più alte della vettura, per illuminare a 360 gradi e proiettare messaggi sull’asfalto; e la Sony Vision S, un’auto che molto probabilmente non vedremo mai sulle strade, ma che il gigante giapponese ha realizzato in pochi mesi come contenitore per le sue soluzioni tecnologiche legate all’infotainment e alla guida autonoma, e quindi come pura vetrina; Nissan, da parte sua,

ha mostrato una concept car molto vicina ai modelli già in produzione, ma dotata di un’avveniristica tecnologia per insonorizzare l’abitacolo e ridurre il peso dei materiali fonoassorbenti. L’impressione avuta girando tra gli stand del CES 2020 è che anche per l’automobile tradizionale sia venuto il momento di fare un coraggioso salto tecnologico in avanti come quello già salutato nei comparti della telefonia cellulare e degli schermi Tv: nell’auto del futuro saranno i software e gli aggiornamenti a fare la differenza, con tanto di app da scaricare per espandere le funzionalità. Che il domani sarà all’insegna delle novità l’ha dimostrato anche l’annuncio della casa automobilistica Toyota, che ha rivelato di volersi cimentare nientemeno che nella costruzione di un prototipo di ‘città del

CES 2020 HA ACCOLTO I PRINCIPALI PRODUTTORI MONDIALI DI AUTO E MOLTE AZIENDE SPECIALIZZATE IN SOFTWARE PER L’AUTOMOTIVE.

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CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS 2020 | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key A SINISTRA, LG OLED RX, LO SCHERMO ARROTOLABILE DA 65 POLLICI. SOTTO, THINKPAD X1 DI LENOVO.

futuro’. Il suo nome sarà Woven City, si tratterà di un ecosistema completamente connesso e alimentato, e sorgerà su un’area di 70 ettari alla base del monte Fuji in Giappone.

NOTEBOOK: COMPAGNI DIGITALI Al CES 2020 non potevano mancare i notebook di nuova generazione, magari da utilizzare durante un viaggio in un’auto a guida autonoma o da interfacciare con smarphone e Tv. Il produttore più innovativo è stato Lenovo che nelle sue vetrine sfoggiava il ThinkBook Plus, un modello dotato di schermo esterno e-Ink che ridefinisce il concetto stesso di notebook; e il ThinkPad X1 Fold che, salvo sorprese, sarà il primo laptop pieghevole al mondo (in commercio, forse, dal 2021). Anche Dell, con i suoi Concept Ori, Concept Duet e Concept UFO, ha puntato su prototipi basati su ibrido tecnologico: un pieghevole con display OLED, una sorta di Surface Neo rivisitato con due display da oltre 13 pollici, e un notebook pensato per il videogaming, quindi grande e potente. Samsung ha mostrato tre modelli ‘Book’ particolarmente innovativi: Book Flex, dotato di cerniera che permette di ruotare il diplay di 360°, supporto alla S Pen e versioni con schermo da 13 e 15 pollici; Book Ion, con linee tradizionali, sobrie ed eleganti, ma dotato di un cuore estremamente potente; Book S, che punta su connettività e grande autonomia. E poi ancora: LG, Acer, MSI, Asus…

dalle colonnine anche le sedie a rotelle elettriche. Oppure, scegliendo tra le altre proposte Enel X, progetti mirati alla costruzione di un ecosistema di prodotti e servizi che spaziavano dalla mobilità elettrica alle smart city (l’area espositiva dedicata a questo settore a CES 2020 era più grande di quasi il 25% rispetto 2019!). C’erano soluzioni per l’accumulo di energia con batterie a ioni di litio dotati di un software intelligente DER.OS per l’ottimizzazione dei consumi e la partecipazione ai programmi di Demand Response. Pensato per la smart home poi, Homix mostrava come gestire riscaldamento, sicurezza e illuminazione riducendo i consumi e garantendo facilità d’uso. In netta crescita la categoria Health & Wellness, che ha visto aumentare le presenze di quasi il 25% (oltre 135 le aziende espositrici). Segno che le tecnologie digitali per la salute destano interesse e fanno business: dalla terapia digitale, passando per i dispositivi indossabili, fino al monitoraggio remoto dei pazienti. E, infine, come ogni anno, non sono mancate le proposte davvero bizzarre e in apparenza improbabili. Come quella di Impossible Foods: Impossible Pork, finta carne di maiale di origine vegetale. Lo scanner lanciato da Olive Healthcare per misurare la massa grassa sugli addominali. O ancora l’apparecchio di Bzigo che sfrutta infrarossi e laser per individuare le zanzare. Per finire con la stampante a getto d’inchiostro per tatuaggi temporanei, un’idea della coreana Prinker, che in soli tre minuti è in grado di imprimere sulla pelle bellissimi disegni che durano un solo giorno. Ebbene sì, a Las Vegas c’era anche questo! MK

IL MONDO È VARIO Intorno ai pianeti fin qui menzionati, ruotavano a Las Vegas tantissime tecnologie satellite in cerca di un loro spazio. Progetti altamente originali e innovativi. Come Enel X JuiceAbility, per ricaricare

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | IL MERCATO RADIOFONICO

UN ANNO A TUTTO VOLUME I DATI SUGLI ASCOLTI E SULLA RACCOLTA PUBBLICITARIA DEL 2019 DIFFONDONO NELL’ETERE UN RITORNELLO GIÀ NOTO: IL LEGAME INDISSOLUBILE CHE OGNI EMITTENTE HA SAPUTO CREARE CON IL ‘SUO’ PUBBLICO CONSENTE ALLA RADIO DI NON PERDERE MAI IL POSTO IN PRIMA FILA NELLO SCENARIO COMUNICAZIONALE ITALIANO. DI MAURO MURERO

(Photo: Depositphotos, sjirkaejc)

UN’AUDIENCE DI 34,8 MILIONI DI ASCOLTATORI NEL GIORNO MEDIO E UN INCREMENTO DELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA NELL’ORDINE DEL +1,7% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE. I numeri con cui le fonti TER e FCP-Assoradio delineano lo stato dell’arte della radiofonia italiana alla fine del 2019 sono di tutto rispetto e assegnano al mezzo in esame, per l’ennesima volta, un posto in prima fila nel media mix, particolarmente degno di nota se si pensa alla costanza con cui viene conservato nel corso del tempo, quasi indipendentemente dalle ‘avversità’ che si abbattono periodicamente sullo scenario comunicazionale nel suo complesso. Nel corso di questa analisi ci concentreremo soprattutto sull’indagine TER – Tavolo Editori Radio che, come accennato, ha quantificato in poco meno di 35 milioni di individui (+0,4% rispetto al 2018) lo zoccolo duro dei ‘fedelissimi’ che si sintonizzano quotidianamente sulla loro emittente preferita. A riguardo ricordiamo anche che lo scorso gennaio, pochi giorni prima del rilascio dei dati relativi al 2019, si sono concluse le iscrizioni all’edizione del 2020 (hanno aderito 267 emittenti: 17 nazionali e 250 locali), che sarà costituita da due indagini condotte mediante interviste telefoniche; la ricerca principale si baserà su 120.000 interviste (suddivise in quattro trimestri da 30.000 ciascuno), che saranno realizzate da GfK Italia e Ipsos, mentre l’indagine parallela (20.000 interviste) sarà svolta da Doxa.

Come sottolinea il Presidente di RTL 102.5, Lorenzo Suraci, l’emittente principale del Gruppo “mantiene l’assoluta leadership nel campo della radiofonia italiana, con circa due milioni di distacco rispetto ai più diretti concorrenti: se si considera che Radiofreccia registra la crescita più alta tra le radio nazionali (+18,5%) e che Radio Zeta mantiene il suo trend positivo, possiamo affermare che il nostro è il più importante polo radiofonico italiano, con oltre nove milioni di ascoltatori al giorno. RTL 102.5, le sue piattaforme digitali, il nuovo ambiente RTL.IT su cui stiamo lavorando in questo ultimo periodo, il prossimo lancio del nostro Digital Space, il suono perfetto che abbiamo regalato ai radioascoltatori grazie alla nostra battaglia pionieristica sul DAB ormai diventato realtà in tutte le autovetture, il successo degli ascolti della radiovisione in simulcast 24h su 24h: sono questi gli ingredienti cui dobbiamo il nostro primato e l’affetto di un pubblico che non smetteremo mai di ringraziare”. LORENZO SURACI, PRESIDENTE DI RTL 102.5.

RANKING: I ‘SOLITI NOTI’ Vediamo dunque più da vicino i nomi delle emittenti che nel corso dello scorso anno solare sono state messe in cima alle preferenze degli ascoltatori italiani. Le novità rispetto alle edizioni precedenti sono tutt’altro che eclatanti e il primo posto assoluto, in particolare, rimane saldamente nelle mani di RTL 102.5 che, pur a fronte di un calo contingente in rapporto al risultato del 2018 (una circostanza che, per inciso, accomuna – fa eccezione solo Radio DeeJay – ben cinque delle prime sei emittenti del ranking), continua a viaggiare su livelli non avvicinabili dagli altri competitor.

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IL MERCATO RADIOFONICO | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

PAOLO SALVADERI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI RADIOMEDIASET.

INDAGINE TER ASCOLTI TOTALI 2019

Buone notizie anche per RadioMediaset, cui fanno capo le attività radiofoniche del Gruppo del Biscione (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio): a parere dell’Amministratore Delegato Paolo Salvaderi “questa rilevazione conferma la leadership del Gruppo, con un incremento dei già solidi risultati dei nostri brand sia nel giorno medio sia nel quarto d’ora medio. Una particolare menzione va ai risultati di R101, Virgin Radio e Radio Monte Carlo, che hanno registrato una performance importante, a conferma del lavoro di rafforzamento sul positioning intrapreso negli ultimi anni”. Tra le emittenti di vertice, RDS è invece quella che segna la crescita maggiore nel confronto tra il primo e il secondo semestre del 2019. “Nella seconda metà dell’anno”, spiega Eduardo Montefusco, Presidente di RDS, “abbiamo registrato un incremento sia nel giorno medio (+1,2%) sia nel quarto d’ora (+1,5%), il che conferma la forza delle attività e dei progetti del Gruppo. I risultati sono frutto del lavoro di squadra, incentrato sulla progettualità e sull’organizzazione delle diverse unità della struttura e finalizzato ad arricchire la proposta dedicata al nostro pubblico: musica, eventi, esibizioni per un’offerta di multi-intrattenimento che pone RDS al centro del panorama dell’entertainment company italiano. Parliamo di cultura, spettacolo, opinioni, notizie ed eventi, per far vivere ai nostri ascoltatori esperienze uniche e farli sentire sempre ‘al centro’; innovazione, digital trasformation, talent acquisition e attenzione al territorio sono alcuni degli asset su cui la company incentra la sua identità, grazie a professionisti e speaker che ogni giorno mettono la loro creatività al servizio degli ascoltatori”. A essere soddisfatto è anche Mario Volanti, Editore e Presidente di

Totale 2018

Totale 2019

Var. %

RTL 102.5

7.727

7.404

–4,2

RDS

5.563

5.486

–1,4

Radio Deejay

5.049

5.196

+2,9

Radio Italia

5.217

5.145

–1,4

Radio 105

4.677

4.603

–1,6

Rai Radio Uno

3.794

3.657

–3,6

Radio Kiss Kiss

2.872

2.972

+3,5

Virgin Radio

2.623

2.841

+8,3

Rai Radio Due

2.587

2.586

+0,0

Radio 24

2.281

2.345

+2,8

R101

2.039

2.125

+4,2

M2O

1.583

1.681

+6,2

Radio Capital

1.561

1.598

+2,4 +5,2

RMC

1.392

1.464

Rai RadioTre

1.297

1.274

–1,8

Radio Freccia

1.036

1.228

+18,85

811

829

+2,2

34.703

34.849

+0,4

Isoradio Totale ascoltatori radio

FONTE: ELABORAZIONE BRAND NEWS SU DATI TER (TAVOLO EDITORI RADIO).

Radio Italia, una delle quattro emittenti che sono state in grado di superare la soglia simbolica (ma anche molto concreta...) dei cinque milioni di ascoltatori. “Radio Italia conferma anche per il 2019 il proprio posizionamento”, sostiene Volanti: “nei sette giorni, in riferimento al secondo semestre, abbiamo superato i 17 milioni di ascoltatori, quindi posso effettivamente dichiararmi soddisfatto! Gli sforzi indirizzati al miglioramento delle nostre performance continuano giorno dopo giorno e anche il 2020 ci vedrà molto attivi su tutti i fronti: dal palinsesto agli eventi e alle grandi collaborazioni, con un occhio particolare – come sempre – per la componente live. Inoltre, seguiremo da vicino la Nazionale Italiana di Calcio (della quale, in campo radiofonico, siamo partner esclusivi dal 2005), che il Commissario Tecnico Roberto Mancini guiderà ai prossimi Campionati Europei di Calcio, ovviamente con la speranza di condividere insieme un grande risultato”. MARIO VOLANTI, EDITORE E PRESIDENTE DI RADIO ITALIA.

EDUARDO MONTEFUSCO, PRESIDENTE DI RDS.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | IL MERCATO RADIOFONICO

LUCIA NIESPOLO, PRESIDENTE DEL GRUPPO RADIO KISS KISS.

FEDERICO SILVESTRI, DIRETTORE GENERALE DI 24 ORE SYSTEM E DIRETTORE DIVISIONE AREA RADIO 24.

Nell’ambito della Top Ten degli ascolti quotidiani, dopo la già citata Virgin Radio (artefice di un eclatante +8,3%) la crescita più sensibile nel confronto 2019 vs 2018 è quella di Radio Kiss Kiss (+3,5% e settimo posto nel ranking, davanti alla stessa Virgin e a Rai RadioDue). “Siamo proiettati verso un futuro perfetto”, afferma Lucia Niespolo, Presidente del Gruppo Radio Kiss Kiss: “l’emittente con la più alta crescita di share dell’ultimo decennio è oggi una grande realtà italiana che – finalmente – raccoglie ciò che ha seminato nel tempo, raggiungendo quel tanto sospirato numero perfetto, quel ‘tre’ (3,1 milioni di ascoltatori nel giorno medio, dato riferito al secondo semestre 2019) che ci consente di guardare al futuro e che, contestualmente, ci proietta nella dimensione che evidentemente meritiamo. Per Radio Kiss Kiss gli ultimi dieci anni sono stati vissuti all’insegna di una vera e propria escalation di emozioni, lavoro, scelte e risultati sempre vincenti. Detto questo, non bisogna considerare la performance come un traguardo, bensì come un grande incentivo a fare sempre meglio e ancora di più!”. Anche Lucia Niespolo, al pari di altri operatori, mette l’accento sul concetto di ‘spirito di gruppo’, sottolineando: “la mia squadra ha lavorato sodo, con idee innovative che hanno consentito, ogni giorno, di far breccia nel cuore degli ascoltatori. E quando la testa, il cuore e la professionalità riescono a far fronte comune, nessun ostacolo è insuperabile. Oggi godiamo, finalmente, di un risultato meritato, sudato, studiato. Voglio dire grazie a tutti i nostri uomini, conduttori, fonici, giornalisti, tecnici, tutta la squadra che oggi vede finalmente

premiati i suoi sforzi; ora ci attendono nuove sfide, con la consapevolezza che i nuovi anni ’20 avranno una grande protagonista in Radio Kiss Kiss! Proprio a suggello dell’ascesa è giunta l’accensione del canale televisivo nazionale Kiss Kiss Tv, al numero 158 del digitale terrestre, 727 di Sky e 65 TV Sat”. In chiusura della top ten, ecco un altro risultato di primissimo piano: il nuovo record storico di Radio 24, che raggiunge quota 2.345.000 ascoltatori nel giorno medio e fa registrare un incremento del +2,8% sul totale annuo (e in riferimento al solo secondo semestre il dato è il più alto in assoluto nella storia dell’emittente: 2.384.000 ascoltatori nel giorno medio). “I dati confermano la forza di Radio 24 e del Gruppo 24 ORE, che ha fatto della multimedialità il suo tratto distintivo: dal digitale al quotidiano cartaceo, passando per i video e l’agenzia di stampa Radiocor”, commenta Fabio Tamburini, Direttore dell’emittente e del Gruppo 24 ORE: “il progetto editoriale di Radio 24, leader tra le emittenti d’informazione, è un successo unico nel panorama radiofonico italiano e si è rivelato vincente per la qualità dei contenuti”. “Accanto a questi risultati”, aggiunge Federico Silvestri, Direttore Generale di 24 ORE System e Direttore Divisione Area Radio 24, “si affianca anche il record sul quarto d’ora medio del 2019, con un trend sempre in crescita sia nel semestre sia su base annua. È un dato particolarmente importante sul fronte della raccolta pubblicitaria e siamo orgogliosi di consegnare al mercato valore editoriale e maggior copertura di pubblico e di frequenza di ascolto”.

PUBBLICITÀ: 2019 A +1,7% In chiusura vediamo anche qualche dato più specifico relativo al trend degli investimenti pubblicitari destinati al mezzo, sulla base del monitoraggio mensile effettuato dall’Osservatorio FCP-Assoradio. Il fatturato pubblicitario del singolo mese di dicembre 2019 ha registrato una flessione del –4,3% nel confronto con il corrispondente mese del 2018: la battuta d’arresto non ha inciso sul saldo positivo del totale anno, visto che il 2019, come detto in apertura di questa analisi, è stato archiviato con un delta del +1,7% rispetto al totale 2018. Come sottolinea il Presidente di FCP-Assoradio, Fausto Amorese, “in sede di chiusura d’anno il mezzo resta ampiamente in terreno positivo; la flessione di dicembre è spiegabile con l’andamento non lineare che ha caratterizzato l’andamento del mercato pubblicitario durante lo scorso anno solare e con il fatto che nel 2018 il mese di dicembre era stato particolarmente positivo (+7,9% rispetto all’anno precedente). Nell’ultima parte dell’anno, tra i settori che hanno investito maggiormente sul mezzo si possono segnalare Finanza/Assicurazioni, Alimentari, Moto/Veicoli, Bevande/Alcolici, Gestione casa e Turismo/Viaggi”. MK

FAUSTO AMORESE, PRESIDENTE DI FCP-ASSORADIO.

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MILANO DIGITAL WEEK 2020 | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

ESPLORIAMO LA ‘CITTÀ AUMENTATA’

MILANO CITTÀ-PIATTAFORMA: DIGITALE, AUMENTATA, DISRUPTIVE. QUESTO IL CUORE DELLA MILANO DIGITAL WEEK 2020. DI CLAUDIO BRANCA

LA MILANO DIGITAL WEEK 2020 – MDW2020 PER GLI AMICI – È ALLE PORTE, E IL PIATTO SI PROSPETTA DAVVERO RICCO. IL TEMA DI QUEST’ANNO, ‘MILANO CITTÀ AUMENTATA’, È ESTREMAMENTE VASTO: IL RITRATTO DELLE AMBIZIONI DI UNA CITTÀ – MILANO – CHE MIRA A MANTENERE E ACCRESCERE IL PROPRIO RUOLO DI THOUGHT LEADER E DI INFLUENTE LABORATORIO PER L’INNOVAZIONE URBANA A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO. L’edizione 2019 aveva visto un pubblico di 85mila partecipanti riversarsi su oltre 500 eventi, con 300 organizzazioni coinvolte, e l’edizione 2020 punta a replicare lo stesso successo. ‘Città Aumentata’ rilancia la sfida e vuole consolidare questo tessuto digitale in profondità ed estensione, continuando da un lato a esplorare le nuove prospettive e opportunità della trasformazione digitale, dall’altro a fare in modo che le loro ricadute siano accessibili e comprensibili per tutti i cittadini: dagli imprenditori agli studenti, dai professionisti alla pubblica amministrazione. La Call for Proposal ha chiamato tutta la cittadinanza a contribuire alla stesura del programma di questa terza edizione – programma completo online sul sito ufficiale dell’iniziativa a partire da fine febbraio. Confermata la sede principale della Milano Digital Week, BASE Milano, in affiancamento agli spazi della Triennale di Milano e del MUST – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Andiamo subito a scoprire questo nuovo triangolo della digital innovation che abbraccia il centro di Milano, e gli eventi principali previsti nelle sedi-cardine: da BASE al Cimitero Monumentale, dalla Triennale al MUBA – Museo dei Bambini Milano – a Cascina Cuccagna.

per ospitare keynote speech e incontri-dibattito con gli esperti del presente e del futuro del lavoro. Tra gli altri si alterneranno Stefano Mirti (l’era del post-lavoro), Donatella Sciuto (lavoro al femminile) e Francesco Samorè (etica della formazione). Nel pomeriggio BASE ospiterà una rassegna di workshop di formazione coordinati da varie realtà, come Nexi, ENI, Digitally, Talent Garden e tanti altri. I temi. Il presente e il futuro del lavoro, l’avvento dell’automazione, le nuove mansioni, il futuro del neoliberismo, le competenze digitali e la servitizzazione.

BASE – HACKAGOALS Le attività. 10 hackathon dedicate a 10 dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’ONU – l’agenda sottoscritta da tutti i membri delle Nazioni Unite nel 2015, con gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 per la pace e la prosperità del Pianeta e delle persone. Hackagoals sarà il più grande hackathon urbano del mondo, e metterà il software del pensiero e della conoscenza al servizio della comunità – i cittadini della città-piattaforma Milano. I temi. Gender Equality e le sue problematiche, Quality Education e nuove competenze digitali, Sustainable Cities and Communities, Partnership per raggiungere gli obiettivi degli SGD, la salvaguardia del nostro ecosistema globale, Decent work and Economic Growth – l’equilibrio tra diritti e conflitti, energia pulita e accessibile, innovazione sostenibile e che produca reale valore, Zero Hunger, Good Health and Well-Being, consumo e produzione più sostenibili.

BASE – FABBRICA DEL LAVORO

BASE, SPAZIO LOUNGE – IAB GAME CHANGERS

Le attività. In occasione della Milano Digital Week 2020, BASE si trasforma nella ‘Fabbrica del Lavoro’ – una fabbrica di pensiero e innovazione, che offrirà tre giornate immersive di riflessione attorno ai concetti di lavoro ‘aumentato’ e lavoro ‘diminuito’. L’hardware materico della fabbrica, incarnato dallo spazio dell’exAnsaldo, incontra il software del lavoro immateriale, del pensiero,

Le attività. Una serata di talk con i protagonisti della digital disruption: come cambiano le regole del gioco e come vincere le sfide del futuro grazie al digitale. Appuntamento presso lo Spazio Lounge di BASE. I temi. Il digitale e le grandi sfide che stanno rimodellando la nostra attualità: economia, tecnologia, comunicazione, politica.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | MILANO DIGITAL WEEK 2020 NELLA PAGINA, FAMOSI ROBOT DELLA STORIA DEL CINEMA. INTELLIGENZA ARTIFICIALE E REALTÀ AUMENTATA SARANNO AL CENTRO DELLA PROSSIMA EDIZIONE DI MILANO DIGITAL WEEK. gazine, Federico Boni, sociologo dell’Università degli Studi di Milano e Ivano Eberini, esperto di morte digitale.

PALAZZO CLERICI E SEDE STUDIO GATTAI E IGENIUS – INTELLIGENZA, POLITICA E REALTÀ AUMENTATA

CARIPLO FACTORY (BASE, TERZO PIANO) – KEYNOTE SPEECH Le attività. La traversata in barca a vela di Greta Thunberg per il summit dell’ONU sul clima a New York ha ricordato al mondo che anche il viaggio di un’attivista ecologista ha un impatto sul clima e sulla salute del Pianeta. Il format di Keynote Speech pensato per questa edizione della MDW2020 mira ad abbattere le emissioni di CO2 legate allo spostamento fisico dei relatori facendo alternare sul palco di Cariplo Factory (al terzo piano di BASE) relatori in carne e ossa e ‘ologrammatici’. I contributi di molti speaker saranno infatti pre-registrati e i loro video andranno a formare l’archivio digitale di Milano Digital Week 2020. I temi. Si spazia dalla datacrazia (il governo dei dati) a reti neurali e assistenti vocali, dall’impatto sociale aumentato al digital content per la Generazione Z, dall’Intelligenza Artificiale nella vita quotidiana ai videogiochi come lavoro: lo spettro tematico è davvero ampio e variegato.

Le attività. Dibattiti, incontri e workshop su temi di geopolitica digitale, cybersecurity e fintech. I temi. Presso il quartier generale Milano Digital Week del fintech, la sede di Studio Gattai e iGenius, si parlerà di smart contracts e blockchain. Palazzo Clerici, sede dell’ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale –, diventerà invece il salotto della politica aumentata, con dibattiti e workshop su geopolitica digitale e cybersecurity. Le applicazioni della realtà aumentata e di quella virtuale: dall’utilizzo in orbita per aumentare il senso di privacy degli astronauti a quello nelle carceri per migliorare il senso di benessere dei detenuti.

CASCINA CUCCAGNA – CASCINA AUMENTATA E FOODTECH Le attività. Cascina Cuccagna diventa una ‘Cascina Aumentata’, il Foodtech Hub della MDW2020 – un vero e proprio polo divulgativo animato da hackathon, talk, mostre e riflessioni. I temi. Il cibo e l’innovazione digitale: food policy, tecnologie alimentari e innovazione sostenibile.

MUST E MUBA – EDUCATION Le attività. Tornando al tema della quality education – uno dei 17 Sustainable Development Goals dell’agenda ONU per il 2030 – i ragazzi delle scuole superiori potranno confrontarsi con le nuove modalità di apprendimento grazie a quiz e attività online realizzate con il supporto di WeSchool e Redooc. Matematica, italiano e nuove competenze digitali – ‘imparare a imparare’ è la parola d’ordine per la formazione del futuro. MUST (Museo della Scienza e della Tecnologia) e MUBA (Museo dei Bambini) saranno le sedi della Milano Digital Week dedicate ai più piccoli. I temi. Al MUST troveremo una serie di attività e laboratori legati al mondo del digitale e alla realtà virtuale. Al MUBA laboratori didattici interattivi per aiutare i bambini a muovere i loro primi passi nel mondo del coding.

CIMITERO MONUMENTALE – DIGITAL DEATH, AL DI LÀ DELLA MORTE Le attività. Nell’era della rivoluzione digitale e dei social media, anche l’ineludibile ha cambiato volto. In che modo? Il Cimitero Monumentale di Milano farà da sfondo a un dibattito sul tema della Digital Death. I temi. Dai profili erede di Facebook (forse il più grande cimitero del mondo) ai social network per ectoplasmi, fino ai funerali in streaming, si ragionerà sul nuovo approccio dell’essere umano nei confronti della morte nell’era dei social media. Con Davide Sisto, filosofo dell’Università degli Studi di Torino, Dario Alì, autore ed editore di Kabul Ma-

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MILANO DIGITAL WEEK 2020 | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key UNO DEI MOMENTI RAPPRESENTATIVI DI MILANO DIGITAL WEEK 2019. terà al Teatro Triennale un Live Magazine – un giornale dal vivo, nel quale invece di girare le pagine si assiste a uno spettacolo – completamente dedicato ai temi del digitale: fotografi, fumettisti, registi o scrittori si susseguiranno sul palco per raccontare, con parole, suoni e immagini, delle storie: 10 minuti a storia, per 100 minuti in totale di rivista da ‘sfogliare’ live. I temi. Tra le lectio magistralis in programma nel Salone d’Onore della Triennale di Milano, Giulio Sapelli parlerà della ‘cultura del lavoro’, Chiara Volpato rifletterà sul problema delle disuguaglianze in Italia, Alessandro Rosina discuterà di demografia e società, mentre Rita Cucchiara parlerà di robotica.

TRIENNALE MILANO – ARTE E PERFORMANCE Le attività. In occasione della Milano Digital Week 2020 Triennale Milano diventa il polo di riferimento per l’arte performativa legata al digitale, con tre appuntamenti con l’arte e una rassegna di lectio magistralis. L’installazione interattiva ‘To the moon’ di Laurie Anderson – prima artista in residenza presso l’agenzia spaziale NASA – e HsinChien Huang – ingegnere e new media artist – scaglierà lo spettatore lontano dalla Terra, facendolo camminare sulla superficie lunare e fluttuare fra detriti spaziali. Sarà inaugurato anche il progetto DNA, di AIRC e dei Deproducers, con la collaborazione del filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e la consulenza scientifica del professore e ricercatore Pier Paolo Di Fiore: lo spettacolo offrirà al pubblico un’esperienza immersiva, con brani musicali inediti e immagini suggestive, ripercorrendo la storia che accomuna ogni essere umano, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell’Homo sapiens, fino alle nuove conquiste della genetica – un viaggio in teatro alla scoperta del valore della ricerca scientifica. Milano Digital Week por-

COME ESPLORARE LA CITTÀ-PIATTAFORMA DELLA MILANO DIGITAL WEEK 2020? Un palinsesto estremamente variegato per temi, format, location, destinatari – e questi sono solo i primi eventi confermati. La Milano Digital Week 2020 sembra voler lanciare al pubblico, in scala urbana, la stessa sfida che ci lanciano il web e la rivoluzione digitale della conoscenza: non perdere la bussola davanti a una mole di occasioni di apprendimento, confronto e riprogettazione di gran lunga superiori a quanto le nostre capacità individuali possano umanamente elaborare. E forse l’idea stessa di città-piattaforma ci suggerisce per questa iniziativa una modalità di fruizione diversa dalle altre: navigare e partecipare, interagire e farsi coinvolgere, lasciandoci alle spalle la confortante illusione di poter arrivare a conoscere e comprendere esaustivamente il mondo (digitale) che abitiamo. MK

LA MAPPA CON LE SEDI DEI PRINCIPALI EVENTI IN PROGRAMMA PER MILANO DIGITAL WEEK 2020.

Cimitero Monumentale

iGenius Triennale Milano

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

MUBA • Museo dei Bambini Milano

Cascina Cuccagna

Base Milano

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FINTECH HUB MILANO | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

IN VIA MERAVIGLI IL NUOVO POLO DEL FINTECH ITALIANO CREATO DA PLUG AND PLAY CON I FOUNDING PARTNER NEXI E UNICREDIT, SARÀ UN PONTE TRA ITALIA, EUROPA E SILICON VALLEY – PER ESPORTARE E IMPORTARE INNOVAZIONE TECNOLOGICA D’ECCELLENZA. DI CLAUDIO BRANCA PLUG AND PLAY, LA PIÙ GRANDE PIATTAFORMA DI OPEN INNOVATION AL MONDO, PRESENTA FINTECH HUB. IL PROGETTO PUNTA DA UN LATO AD ATTRARRE IN ITALIA L’ECCELLENZA DELL’INNOVAZIONE IN AMBITO FINTECH – STARTUP E TALENTI DA TUTTO IL MONDO, PER GENERARE BUSINESS E COLMARE IL GAP CHE IL NOSTRO PAESE ANCORA SCONTA IN QUESTO AMBITO – DALL’ALTRO AD ACCELERARE E SUPPORTARE LA CRESCITA DELLE NOSTRE NUOVE ECCELLENZE, AIUTANDOLE A RAGGIUNGERE I MERCATI GLOBALI E CONTRIBUENDO ALLO SVILUPPO DELL’ECOSISTEMA FINTECH ITALIANO. A presentare il progetto Andrea Zorzetto (Managing Partner di Plug and Play Italy), i due founding partner, rappresentati da Roberto Catanzaro (Business Development, Digital, Innovation & Strategy Director di Nexi) e Marco Pusterla (Head of Innovation Orchestration & Fintech Strategy di UniCredit), e l’Assessora alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici di Milano Roberta Cocco. Quattro voci che ben rappresentano la vocazione di questo progetto e la sua grande sfida: gettare le basi per un ecosistema di innovazione capace di generare nuove opportunità per le startup fintech, per le corporate del settore, per l’economia italiana – in una virtuosa convergenza di interessi tra player di scale diverse nel privato e nel pubblico. Un modello agile, concreto, scalabile e replicabile, per l’Open Innovation. ANDREA ZORZETTO, MANAGING PARTNER DI PLUG AND PLAY ITALY. A SINISTRA, UN MOMENTO DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI PLUG AND PLAY.

L’INNOVATION PLATFORM DI PLUG AND PLAY Capirsi bene quando si parla di nuove idee e approcci non è mai facile. Per questo abbiamo preso in prestito l’espediente dell’avvocato del film Philadelphia – interpretato da Denzel Washington – chiedendo ad Andrea Zorzetto di spiegarci “come se lo stessi raccontando a un bambino di dieci anni” che cos’è l’Innovation Platform di Plug and Play e in che modo supporta la Corporate Innovation. “Immagina una grande azienda italiana, come Lavazza”, già partner del primo programma di Plug and Play dedicato al food and beverage fuori dalla Silicon Valley, “un’azienda tradizionale che fa caffè da tanti anni, ma che ha anche bisogno di nuove tecnologie se vuole continuare a farlo bene, o magari farlo anche meglio. Hanno bisogno di innovazione, ma fare innovazione è molto difficile. Noi aiutiamo le startup, piccole imprese che hanno idee nuove e inventano nuove soluzioni, a conoscere le grandi aziende che ne hanno bisogno e ad aiutarsi a vicenda”. Questa è un po’ l’idea di fondo: Plug and Play offre programmi di accelerazione alle startup e le mette in contatto con le giuste corporation – quelle che hanno uno specifico bisogno di innovazione a cui rispondere. Oltre a questa accurata attività di matching e facilitazione, Plug and Play investe direttamente nelle startup, e le aiuta a diventare investment-ready.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | FINTECH HUB MILANO

FINTECH HUB E MILANO IL PUNTO DI VISTA DELL’ASSESSORA A TRASFORMAZIONE DIGITALE E SERVIZI CIVICI DEL COMUNE DI MILANO, ROBERTA COCCO.

QUAL È IL VALORE DI LANCIARE UN FINTECH HUB PROPRIO A MILANO? PER IL COMUNE DI MILANO È MOLTO IMPORTANTE ESSERE UN CATALIZZATORE, CAPACE DI FAR CONVERGERE TUTTE LE FORZE E LE POTENZIALITÀ PIÙ ATTIVE SULLA CITTÀ : PARLIAMO DI ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE , CENTRI DI RICERCA, FONDAZIONI, ASSOCIAZIONI... VOGLIAMO COINVOLGERE TUTTE QUESTE REALTÀ PERCHÉ DIVENTINO VOLANO DI ECONOMIA, DI SVILUPPO E INNOVAZIONE, DI INCLUSIONE SOCIALE E DI INTEGRAZIONE – CHE SONO I NOSTRI TEMI PIÙ IMPORTANTI. IL FINTECH HUB DI MILANO RENDE POSSIBILE UNA CONVERGENZA SU DUE FRONTI: IL PRIMO È RACCHIUSO NEL SUO ESSERE UN ‘HUB’ – UNA NUOVA MODALITÀ DI FARE ECONOMIA E IMPRESA, FONDATA SULLA CAPACITÀ DI ATTRARRE FORZE DIVERSE E METTERLE A FATTOR COMUNE –, IL SECONDO È QUELLO DELLA FINANZA, CHE È CERTAMENTE UNO DEI SETTORI DI ECCELLENZA DI MILANO. LAVORARE INSIEME A CHI PROMUOVE LA NASCITA DI QUESTO GENERE DI LUOGHI FISICI È CORONARE LE NOSTRE INTENZIONI DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO: DA UN LATO L’INNOVAZIONE, TECNOLOGICA E DIGITALE, PERMETTE DI FAR ESPLODERE TUTTO IL POTENZIALE DI OGNI ATTORE IN GIOCO, DALL’ALTRO IL LUOGO FISICO PERMETTE ALLE SINGOLE PERSONE DI DARE IL MEGLIO, GRAZIE A TUTTI QUEI MECCANISMI VIRTUOSI PROPRI DEL COWORKING, DELLA CONDIVISIONE DELLE CONOSCENZE, DELLA FORMAZIONE, DEL CODESIGN. SIAMO IN UN MONDO TALMENTE IN ESPANSIONE , CHE OGGI C ’ È SPAZIO PER TUTTI . Q UESTI LUOGHI DI AGGREGAZIONE PERMETTONO DI LAVORARE INSIEME CON DEI MACRO-OBIETTIVI, PER POI RITAGLIARSI IL PROPRIO SPAZIO DI BUSINESS . È IL NUOVO MODELLO DELL’ ECONOMIA MODERNA , E PER IL NOSTRO COMUNE UN’OCCASIONE PERFETTA PER ASSOLVERE ALLA PROPRIA FUNZIONE: VALORIZ-

UNA CULTURA DIGITALE CHE DEVE USCIRE DALLA STASI IN CUI DA TROPPO TEMPO È FERMA . È GIÀ DA TEMPO CHE LA CITTÀ DI M ILANO LAVORA IN QUESTA DIREZIONE: ABBIAMO SPERIMENTATO TRA I PRIMI PAGOPA, ABBIAMO PROMOSSO CON CONVINZIONE L’USO DELLO SPID, ABBIAMO CONDIVISO CON ALTRE CITTÀ IL NOSTRO FASCICOLO DIGITALE DEL CITTADINO E OGNI EVENTO È UN’OCCASIONE PER COINVOLGERE I NETWORK DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CHE LAVORANO SUL DIGITALE. ANCHE NEL CORSO DELLA MILANO DIGITAL WEEK 2020 ABBIAMO PREVISTO DELLE SESSIONI SPECIFICHE PER GLI ASSESSORI CHE SI OCCUPANO DEL DIGITALE IN ALTRI COMUNI, PER LAVORARE INSIEME E CONDIVIDERE LE MIGLIORI PRATICHE.

VISTA LA FORZA DI QUESTO MODELLO, QUALE NUOVO ‘HUB’ POTREBBE NASCERE A MILANO? CREDO CHE QUESTO METODO DI LAVORO POTREBBE ESSERE APPLICATO DAVVERO A QUALSIASI SETTORE PROFESSIONALE. SE UTILIZZATO CORRETTAMENTE, POTREBBE DIVENTARE UN METODO VALIDO DAL MONDO DELLA MODA A QUELLO DELLA MOBILITÀ, DAL SOCIALE ALL’EDUCAZIONE. QUELLO CHE PORTA RISULTATI SARÀ VALORIZZATO, E SARÀ FATTO UN FINE-TUNING SUGLI ASPETTI DA MIGLIORARE. SIAMO DAVANTI A UN ESPERIMENTO INTERESSANTE E PROMETTENTE – UN TEST DAVVERO DI ALTO LIVELLO.

ZARE TUTTE LE RISORSE IN CAMPO PER IL PROGRESSO E IL BENE COMUNE. UN MODELLO CHE CI AUGURIAMO SIA CONDIVISO – E ANCHE COPIATO. PERCHÉ, AL GIORNO D’OGGI, SE SI PARTE CON L’INTENZIONE DI VOLER TENERE STRETTA LA PROPRIA IDEA, UN PROGETTO FALLISCE SICURAMENTE. ESSERE COPIATI, INVECE, È UN INDICATORE CERTO DI SUCCESSO.

QUAL È L’AMBIZIONE DI MILANO OGGI? A LIVELLO LOCALE VOGLIAMO FAR CONVERGERE TUTTE LE ENERGIE POSITIVE PER LA CRESCITA E LO SVILUPPO DI MILANO. VOGLIAMO FARE UN BUON LAVORO QUI , PER POI CONDIVIDERLO . A LIVELLO NAZIONALE VOGLIAMO COLLABORARE CON TUTTI E METTERE LE NOSTRE ESPERIENZE E LE NOSTRE SOLUZIONI A DISPOSIZIONE DELLE ALTRE CITTÀ, DEL GOVERNO E DELLE ALTRE REALTÀ EUROPEE CON CUI LAVORIAMO DA TEMPO. PROPORCI COME MOTORE DI UN’ACCELERAZIONE, DELL’ECONOMIA ITALIANA E DI

COME SI APPLICA QUESTO MODELLO AL FINTECH HUB DI MILANO? Nexi e UniCredit sono i founding partner dell’Hub di Milano, ed entrambe hanno i propri focus di innovazione. Attraverso una serie di eventi, Fintech Hub chiamerà a Milano le migliori start up che a livello internazionale stanno innovando in queste aree – importando quindi nel mercato italiano la migliore innovazione fintech esistente sulla piazza. Questo è un potente strumento di Corporate Innovation, perché oltre a portare nuove soluzioni porta una nuova cultura: logiche agili di trial and error, fail fast e scale fast per i prodotti e le soluzioni che superano la fase di validazione – logiche molto divergenti dalle classiche dinamiche verticali delle grandi aziende. Una contaminazione che può rendere la cultura organizzativa più agile

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molto più rapidamente e con maggiore efficacia di mille corsi messi insieme. Correndo al fianco delle startup, le aziende riescono a velocizzare processi interni di innovazione normalmente molto lenti, superando così uno dei più grandi ostacoli alla Corporate Innovation. Un modello sperimentato e ben rodato, che mette il Fintech Hub di Milano in connessione con la rete paneuropea di Open Innovation nata a Francoforte, dove Nexi e UniCredit erano già coinvolti in qualità di anchor partner.

I FOUNDING PARTNER: NEXI E UNICREDIT Perché Nexi e UniCredit hanno scelto di essere founding partner di Fintech Hub Milano? Il filo rosso che collega il progetto di Francoforte a quello di Milano

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FINTECH HUB MILANO | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

non è solo quello dell’esportazione e della replica di un modello, ma l’estensione nell’ecosistema italiano di una stessa piattaforma, ed espressione della medesima volontà di innovare. Roberto Catanzaro (Business, Development, Digital Innovation & Strategy Director di Nexi) sottoscrive con convinzione questa scelta. “Una convinzione semplicissima, ma difficilissima da attuare: la volontà di portare in Italia il meglio dell’innovazione internazionale nel settore dei pagamenti digitali – che è il nostro core business –, ma più in generale nel fintech, la tecnologia applicata alla finanza. E magari aiutare le eccellenze italiane a scalare per andare all’estero”. Nexi è la PayTech leader in Italia, e attraverso la sua tecnologia connette banche, punti vendita e cittadini, rendendo possibili i pagamenti digitali. La digitalizzazione e l’evoluzione appartengono alla mission stessa di Nexi: “rendere digitale ogni pagamento e agevolare lo sviluppo della digitalizzazione del nostro Paese”. Una logica di ecosistema, quindi, come carta vincente per innovare in modo più solido e più ampio, per costruire partnership incisive e rendere possibili nuovi modelli di business più fluidi, capaci di accrescere il valore dei servizi offerti ai clienti. “Non si può fare tutto da soli”, tema ripreso anche dall’Assessora Roberta Cocco, e questa consapevolezza di fondo accomuna tutti i player coinvolti dalla piattaforma di Open Innovation Fintech Hub. Per Nexi l’opportunità diretta è quella di estendere il proprio ecosistema di app e servizi per le banche partner con nuovi servizi digitali, ideati e sviluppati dalle startup che intercetteranno grazie a Fintech Hub. Per la startup è l’occasione di trovare, attraverso l’enabler Nexi, dei veri sbocchi sul mercato. Per entrambi, e per i rispettivi clienti, è uno scenario win-win reso possibile da questo modello di Open Innovation – e dalla piattaforma di Fintech Hub. Marco Pusterla (Head of Innovation Orchestration & Fintech Strategy di UniCredit) rilancia le sfide che UniCredit aveva già scelto di sottoscrivere nell’aprile 2019, mettendosi in gioco assieme a Plug and Play con il Food and Beverage Hub, e prima ancora come anchor partner del Fintech Hub di Francoforte. “Quella di partecipare all’ecosistema di Plug and Play non è stata una scelta scontata”, ha dichiarato in conferenza stampa, “e Plug and Play non è stato l’unico attore che abbiamo incontrato. È stata una scelta consapevole, e molti aspetti ci piacciono del loro approccio”. Tra i fattori decisivi: dalla presenza di altri player europei, oltre a UniCredit, al fatto che Plug and Play non chieda equity o fee alle startup, ma ai partner corporate. E ancora, la concretezza di un approccio multidisciplinare e di un’esperienza trasversale alle diverse industry: “il fintech in Italia è rimasto molto indietro rispetto ad altri settori, e alcune sfide che abbiamo sul tavolo oggi sono quelle che altri hanno già affrontato dieci anni fa – per questo lo sguardo di chi ha già innovato, testato e verificato delle soluzioni in altre industry è ancora più prezioso per il nostro settore”. ‘Concretezza’ e ‘solidità’ sono le parole d’ordine che rendono possibile, oltre che necessaria, l’evoluzione di una banca, del sistema bancario nel suo insieme e di tutto l’ecosistema economico. Per UniCredit portare in Fintech Hub i propri bisogni è un modo molto concreto di contribuire al progetto: “portando i bisogni che noi abbiamo, e che i nostri clienti hanno, aiutiamo il progetto a guardare alla sostanza – a un’innovazione che superi le buzzwords, per portare soluzioni mature, e opportunità reali per l’intero ecosistema italiano”. Una banca ha tanti bisogni, e “quella che vede il cliente finale è solo la punta dell’iceberg: concretezza è innovare in risposta a tutti i bisogni di una banca, e non solo a quelli che si possono mettere in mostra”. “L’apertura dell’Hub di Milano è un tassello importante di un percorso fatto insieme, che è cominciato con Francoforte ed è proseguito a Milano, con il Food and Beverage Hub prima e con il Fintech Hub oggi. È un ottimo risultato, frutto di una buona combinazione di intenti, e per noi esprime la volontà di essere presenti su questa sfida a Milano, e per l’Italia”. Una sfida che è di business e di cultura – per l’im-

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SOPRA, ROBERTO CATANZARO, BUSINESS DEVELOPMENT, DIGITAL, INNOVATION & STRATEGY DIRECTOR DI NEXI. SOTTO, MARCO PUSTERLA, HEAD OF INNOVATION ORCHESTRATION & FINTECH STRATEGY DI UNICREDIT.

presa e per il Paese – e avere degli strumenti e dei modelli solidi è fondamentale per poterla affrontare.

LA VISIONE CONDIVISA L’impegno a capire l’evoluzione in corso nei mercati, e a promuovere un’innovazione trasversale e di sistema, è una visione forte e condivisa, in Fintech Hub, da parte di tutti i player. Importare le migliori startup del settore fintech dall’estero, oltre a supportare quelle locali nel tentativo di affacciarsi all’estero, è il prerequisito fondamentale perché l’Italia non resti indietro. Anche perché entrare in contatto con un più alto livello di competizione è il modo migliore di stimolare le imprese innovative italiane, e aiutarle a puntare più in alto. Un valore aggiunto per tutto l’ecosistema – fintech, ma non solo – e un importante strumento di Corporate Innovation. Il centro di questo ecosistema, Milano, ribadisce il proprio ruolo di città-piattaforma e riafferma la propria leadership di pensiero e innovazione, culturale oltre che di business, sempre più al servizio dell’intero Paese. MK

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TRIONFA LA FIERA DEL COMMERCIO ELETTRONICO

“UN SUCCESSO SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE”. COSÌ HANNO ACCERTATO, DATI ALLA MANO, GLI ORGANIZZATORI DI ‘4ECOMMERCE’, CHE SI LEGGE ‘FOR ECOMMERCE’, EVENTO TRA I PIÙ ATTESI SULL’UTILIZZO DEL COMMERCIO ELETTRONICO E SU TUTTE LE SUE IMPLICAZIONI, DA TEMPO ACCRESCIUTE IN MODO ESPONENZIALE. CONVEGNO DI SCENA AL TALENT GARDEN CALABIANA DI MILANO IL 23 GENNAIO DI QUEST’ANNO. RECORD DI PARTECIPAZIONI. DI ELISABETTA FLAMINI TANTE LE MANIFESTAZIONI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE DEDICATE AL COMMERCIO ELETTRONICO DI CUI SI PARLA DI CONTINUO, MA ‘4ECOMMERCE’, CHE SI LEGGE APPUNTO ‘FOR’, CIOÈ ‘A VANTAGGIO DELL’ECOMMERCE’, È UNA DI QUELLE CHE SI SONO DISTINTE FIN DAGLI ESORDI, NELL’ESTATE DEL 2017, PER EFFICACIA, CAPACITÀ INFORMATIVA E PERCHÉ ‘NON OFFRE SOLUZIONI’. Come spiega Roberto Fumarola di Quaplà, uno dei tre organizzatori, “ha sempre puntato sulle case histories narrate da speaker selezionatissimi, su esempi concreti, sulla possibilità di fare networking”, dunque di incontrarsi, conoscersi, scambiarsi conoscenze sull’argomento in base a un format di comprovato successo. Giunto per questo meritatamente alla sua terza edizione. Questo terzo incontro, tenutosi giovedì 23 gennaio al Talent Garden Calabiana di Milano, rete internazionale di spazi di coworking, ha ospitato 450 partecipanti, distinti tra esperti di eCommerce, Marketing Manager (circa 300), 250 iscritti ai 9 workshop in programma, agenzie e immancabili sponsor. Oltre

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ai 30 speaker, scelti per parlare di trend e scenari futuri dell’eCommerce, che sempre son partiti da esperienze personali. Quattordici le case history presentate, 15 le conferenze tenute, 350 gli incontri one to one certificati a fine giornata tra i presenti e, novità di quest’anno, otto premi consegnati ai vincitori di altrettante categorie, selezionati da una giuria di qualità. Gli organizzatori, infine, sono stati fieri di aver scelto solo speaker che avessero molto da dire a livello esperienziale, narratori di storie decisamente sui generis. Così come si son detti orgogliosi d’aver scelto tra i 40 candidati ai premi di categoria solo gli otto reputati davvero eccellenti. Risultato? Entusiasmo e apprezzamenti continui dal pubblico in sala, cioè quanto di più gratificante per il team organizzativo di ‘4eCommerce’. Una squadra coesa e affiatata, composta da: Marianna Chillau, CEO e co-founder di Transactionale, Davide Lugli, CEO & co-founder di Competitoor, Marco Albonetti, CEO di Intergic, aggiuntosi al team solo quest’anno, oltre a Roberto Fumarola, organizzatore di 4eC e CEO & founder di Qaplà.

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4ECOMMERCE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

E, a fronte di un feedback così positivo, i fantastici quattro hanno già iniziato a pensare all’edizione 2021, con tutte le possibili novità da inserire in questo stesso, valido format.

INCONTRO AL VIA: RISPETTATO IL PROGRAMMA E CENTRATO L’OBIETTIVO La moderatrice Chiara Brughera, milanese, 32enne ha aperto l’incontro, introducendo brevemente sul palco anche la sua esperienza avviata quando, dopo cinque anni trascorsi proprio al Talent Garden, si era sganciata per lanciare un progetto chiamato ‘SheTech’. Oggi è CEO di questa associazione a promozione sociale, nata per supportare le donne nel mondo della tecnologia, del digital e dell’imprenditoria, accertato che nel nostro Paese solo il 18% di donne iscritte all’università sceglie materie Stem. La giovane poi dell’eCommerce è una veterana. Per questo le è stato affidato il compito di presentare il ricco programma della kermesse, così articolato: al mattino, hanno avuto luogo 14 conferenze, tenute per lo più da CEO di aziende altamente innovative, che si sono alternati sul palco partendo dalla loro esperienza e presentando i risultati derivanti dall’uso di strategie e tecnologie per il settore del commercio; nel pomeriggio, predisposte tre sale per nove workshop, da subito sold out, si sono alternati esperti di settore per l’approfondimento di alcuni aspetti legati alla marketing automation, alle strategie SEO per gli eCommerce, alla customer journey. E hanno partecipato le seguenti aziende: Competitoor, Transactionale, Fattoretto, Qaplà, Vtex, Intergic, Dmcommerce e PonyU. Presente poi un’area espositiva dov’è stato possibile visionare servizi e tecnologie, sempre al servizio dell’eCommerce. Poi, accanto all’area espositiva, al ciclo di conferenze, tavole rotonde e workshop, è risultata interessante la possibilità per tutto il pomeriggio di fissare incontri one to one con fornitori e partner dell’evento, per approfondire tecnologie e servizi per dar vita a nuove opportunità di business. Dopo un aperitivo di networking ha avuto luogo, infine, l’attesa consegna dei Premi 4eCom. Sono stati otto a ricevere l’ambita statuetta, scelti tra i migliori siti italiani di eCommerce e valutati da una giuria di qualità, composta da personalità molto influenti nel mondo digital, tra cui: Paola Bonomo, Advisor e Business Angel, Giulia Chiari, Head of Partnership AliExpress gruppo Alibaba, Valentina De Nicola, Head of eCommerce di Facebook, Veronica Diquattro, Executive Vice President Southern Europe di DAZN, Francesca Gabrielli, CEO di Assist Digital, Elena Lavezzi, Head of Southern Europe di Revolut e alcuni altri. Quest’ultima iniziativa è risultata importante, oltre che per l’innegabile riconoscimento e valorizzazione delle eccellenze made in Italy, per l’impronta green impressa alla kermesse. Si è stabilito, infatti, che ogni azienda candidata dovesse provvedere a piantare un albero (da frutto), in Paesi che lo consentissero a costi contenuti (solo Kenia e Costa Rica, per questa volta). Tra le novità dell’edizione 2020, ha spiccato l’ingresso nel team organizzativo di Marco Albonetti, CEO di Intergic, al fianco dei primi tre, già ideatori e fondatori dell’evento. È risultato pienamente centrato l’obiettivo prefissato all’atto dell’approntamento di questa nuova edizione, di creare cioè un evento più che mai con decisa vocazione interattiva, che ponesse al centro le relazioni professionali e il contatto tra persone. Molto funzionale per il suo conseguimento è stato a ogni modo, come rimarcato al termine anche da Marianna Chillau, proprio l’inserimento nel programma dei momenti più conviviali.

SOPRA, CHIARA BRUGHERA, MODERATRICE DI 4EC E CEO DI SHETECH. SOTTO, MAXIMILIAN LANARO E GABRIELE CONTILLI DI COMPETITOOR, CHE HANNO INTRODOTTO IL CONCETTO DI DYNAMIC PRICING. so a sé, una case history degna di approfondimenti, ma di cui comunque, per motivi di spazio, daremo qui cenni sommari rinviandovi al sito per tutte le informazioni utili. Partiamo dall’ordine cronologico di ingresso dei CEO in sala. In apertura, Marco Macari, CEO di ITTWeb, nata nel 2000, ha presentato una web app moderna e integrabile su qualsiasi CSM per la realizzazione di un configuratore per MTM shop, azienda leader nella distribuzione dei tappetini per auto, volta a personalizzare il prodotto in modo semplice. Ha spiegato dunque gli usi dell’app, le obiezioni rivolte via web dai clienti e il margine di perfezionamento

A CUORE APERTO SUL PALCO Si sono avvicendati sul palco i protagonisti previsti nel programma mattutino, con il compito dichiarato di illustrare esempi concreti di eCommerce di successo sperimentati in azienda, con tanto di risultati ottenuti. Nessuna autoreferenzialità, come nell’intento di 4eCom fin dagli esordi, ma solo il vivo desiderio di confrontarsi, crescere, scambiarsi tra esperti di settore. Ciascuno un ca-

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MARCO ALBONETTI (A SINISTRA), CEO DI INTERGIC, E SALVATORE COBUZIO (SOPRA) DI INTERGIC E FOUNDER DI MARTHA’S COTTAGE.

dell’applicazione grazie ai loro suggerimenti, per un prodotto assolutamente ad hoc. Gli han fatto seguito Maximilian Lanaro e Gabriele Contilli di Competitoor, introducendo il concept di dinamic pricing, argomento mai affrontato in precedenza: per cercare di stabilire un prezzo dopo aver analizzato i competitor, si è calcolato che la scelta non debba cadere banalmente su quello più basso rispetto al loro, ma su uno dettato da

criteri specifici individuati via app, che ne garantiscano una marginalità inattesa, magari però sul lungo raggio, pure più remunerativa di quella ottenuta nel primo caso. Poi è stata la volta di Intergic con Marco Albonetti e Salvatore Cobuzio, azienda esistente da una decina d’anni con l’intento di aiutare le imprese italiane a entrare in contatto con le migliori tecnologie internazionali in ambito eCommerce e digital marketing. Cobuzio ha raccontato la storia di Martha’s Cottage, di cui è anche founder. A seguire Qaplà, con Roberto Fumarola e Marco Di Filippo di Amicafarmacia che hanno raccontato un’altra storia davvero esemplare, incentrata sugli acquisti online con ricorso ai corrieri. “Quante volte vi sarà capitato di ordinare online un farmaco o un prodotto di cura del corpo?”, ha chiesto Fumarola in esordio. Tra l’ordine e il suo arrivo si può però incappare in una sorta d’ansia per l’attesa, attestata da un intensificarsi dello scambio di mail tra ordinante e corriere. E allora:

SOPRA, DA SINISTRA, ROBERTO FUMAROLA DI QAPLÀ E MARCO DI FILIPPO DI AMICAFARMACIA, CHE HANNO PARLATO DI INSERZIONI PUBBLICITARIE NELLE E-MAIL DI RISPOSTA.

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ANTONIO SAPIENZA DI TIMESQUARE E MARIANNA CHILLAU DI TRANSACTIONALE, UNO DEI QUATTRO ORGANIZZATORI DELL’EVENTO.

l’inserimento di un’inserzione pubblicitaria nelle e-mail di risposta della farmacia, volutamente comunque non invasiva, può risultare molto efficace in termini di visibilità di nuovi prodotti, così che la pagina di tracking viene monetizzata, si fa responsabile di un aumento di fatturato e si “evita di impazzire con troppi corrieri”, ha concluso il portavoce di Qaplà. Poi è stata la volta di Massimo Fattoretto, che ha illustrato come SEO&Digital PR abbiano reso BirredaManicomio.com il leader delle birre in Italia nel giro di soli due anni. Marianna Chillau di Transactionale, uno dei quattro organizzatori dell’evento, ricordiamolo, insieme a Raoul Cuppone si è dilettata invece nel descrivere il caso di TimeSquare e di come l’azienda nel giro di due anni abbia registrato un notevole fatturato. Un business case di gran valore, partito da una piccola realtà del Sud Italia e ripreso di recente anche dal Sole 24 Ore, che lo ha inserito in una top 200 delle realtà italiane con maggior crescita negli ultimi cinque anni. Verso le 11, un siparietto a tema dell’attore Samuel Osman dal titolo ‘l’eCommerce visto dall’utente’ ha alleggerito la mattinata, raccontando, tra l’ilarità generale, il dialogo tra un utente medio e il robot Alexio, con tutti gli equivoci comunicazionali e la conseguente ironia del caso. Molto divertente... e verosimile. Poi, la giornata è filata come un treno, con tutti gli altri ospiti mattutini di peso, fino ad arrivare, dopo gli incontri one to one fissati per il pomeriggio e dopo i nove workshop pomeridiani che hanno avuto luogo in tre distinte sale, a un ultimo momento molto atteso: la consegna a otto talentuosi eCommerce, giudicati tra i migliori d’Italia, del Premio 4eCom, dopo una severa valutazione di una giuria equanime e rigorosa. Ogni premiato si era classificato al primo posto nella categoria di appartenenza e l’assegnazione della statuetta, vissuta quasi con la trepidazione della consegna di un Oscar, ha emozionato e divertito protagonisti e presenti dalle 19 in poi. Anche qui, tutto come da programma. Elenchiamoli, allora. Sottolineando che la prima voce si riferisce alla categoria di appartenenza e la seconda al nome dell’eCommere. I finalisti sono visibili anche all’indirizzo premio.4ecom.it: 1 – Miglior Visibilità 1 – Gioiapura 2 – Miglior User Experience 1 – Efarma 3 – Miglior Servizio Clienti 1 – Family Nation

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4 – Maggior Crescita 1 – Ventis 5 – Miglior Sviluppo Omnichannel 1 – Thun 6 – Miglior Strategia Cross Border 1 – Drestige 7 – Miglior Sito Emergente 1 – Piedomont Delights 8 – Best of the Best 1 – Deghi Ciascuno meriterebbe una trattazione più che approfondita, ma, per ora, limitiamoci a una nota di merito rivolta a Deghi, risultata migliore di tutte le altre, vincitrice nella categoria ‘Best of the Best’. MK RAOUL CUPPONE HA ILLUSTRATO CON MARIANNA CHILLAU LA CASE HISTORY DI TIMESQUARE.

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MINIMALISMO DIGITALE: COME VIVERE CONNESSI E FELICI DA GOOGLE ALL’HOTEL EREMITO IN UMBRIA, ALLE TERME DI SATURNIA, È SEMPRE PIÙ DIFFUSO IL TREND CHE SPINGE A FAVORIRE IL RECUPERO DEL CONTROLLO DEL NOSTRO TEMPO SGANCIATO DALLA SCHIAVITÙ DELL’’ALWAYS ON’. DI ALESSIA ZAMPANO GOOGLE ENVELOPE SI AVVOLGE INTORNO ALLO SMARTPHONE E NE RIDUCE LE FUNZIONI A QUELLE BASILARI.

SI CHIAMA DIGITAL WELLBEING EXPERIMENTS ED È L’INIZIATIVA OPEN SOURCE ATTRAVERSO CUI GOOGLE METTE A DISPOSIZIONE DELLE PERSONE IDEE E STRUMENTI PER IMPARARE A INTEGRARE IN MODO PIÙ SALUTARE LA TECNOLOGIA ALL’INTERNO DELLA VITA QUOTIDIANA. In cosa consiste? Screen Stopwatch, ad esempio, è una app che quantifica le volte in cui sblocchiamo lo smartphone nell’arco di una giornata. Un’altra app, We Flip, permette di disconnettersi dalla tecnologia in gruppo, per passare insieme il tempo offline. Quando tutti sono riuniti, si attiva lo switch e la sessione può cominciare senza distrazioni. La prima persona che sbloccherà il telefono ne decreterà la fine. L’ultima lanciata in ordine di tempo è Envelope, un’app ma non solo. Si tratta, infatti, di una busta – un formato pdf stampabile – che, avvolta intorno allo smartphone, ne riduce le funzioni a quelle basilari, come inviare o ricevere telefonate oppure scattare foto e girare video.

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L’ispirazione è arrivata constatando che molte persone hanno cominciato a dotarsi di telefoni basic da utilizzare in vacanza o nei weekend per prendersi una pausa dall’always-on. Tutte le app sono scaricabili dal Play Store ed Envelope per ora è supportata solo dai cellulari Google Pixel 3°. Quello che spinge aziende come Google a occuparsi del benessere digitale dei suoi utenti è un sentimento che da qualche anno a questa parte ha cominciato a farsi strada anche tra le persone più giovani, quelle che con la connessione perenne ci sono nate o cresciute. Una delle principali paure contemporanee è, senza dubbio, quella di essere tagliati fuori, Fear of Missing Out o FOMO, come la chiamano con uno dei soliti, efficaci acronimi gli anglofoni: la paura, per capirci, di rimanere senza batteria o senza una connessione wifi. Secondo una ricerca effettuata su 1.000 appartenenti alla Gen Z dal Center for Generation Kinetics nel 2018, il 31% si sente a disagio a stare più di

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DIGITAL WELLBEING | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

mezz’ora lontano dal suo smartphone. È pur vero, però, che un po’ alla volta anche la sensazione opposta, Joy of Missing Out o JOMO, sta lentamente ma inesorabilmente prendendo piede. È sempre del 2018 il dato secondo cui la percentuale di Millennial che, anche in vacanza, erano sempre online è passata dal 68 al 38% in un solo anno. L’esempio di Google, oltre a essere un segno di quanto l’azienda sia sempre attenta a monitorare il polso del mercato, rappresenta un’interessante testimonianza del fatto che ad accompagnare gli individui in questo percorso di maggiore consapevolezza nell’uso della tecnologia siano proprio i marchi e le aziende che operano in questo settore. Quella a cui stiamo assistendo, in pratica, è una sorta di presa di coscienza del fatto che la pervasività della tecnologia rischia di distrarci dalle cose che contano veramente e che le per- SOPRA, HOTEL EREMITO, META DI LUSSO ED EREMITAGGIO, PENSATO PER OSPITARE CHI HA sone, ben lungi dal volerci rinunciare, de- BISOGNO DI STACCARE DAL DIGITALE E IMMERGERSI NELLA NATURA. SOTTO, IL MASSAGGIO DEGITALIZZANTE DI TERME DI SATURNIA PER ALLEVIARE I DOLORI MUSCOLARI DI CHI ASSUME siderano riuscire a trovare con essa un saPOSIZIONI SBAGLIATE A CAUSA DI UN ECCESSIVO UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DIGITALI. no e personale bilanciamento. Ed è proprio questa la direzione in cui il trend del digital detox sta andando, contaminando a poco a poco le diverse esperienze di consumo. Da qualche anno a questa parte l’onda ha cominciato a investire il settore Travel & Leisure. Sono sempre di più, infatti, le strutture alberghiere, anche molto esclusive, nelle quali l’assenza di rete viene considerata un valore aggiunto anziché una pecca, nell’ottica di una ridefinizione del concetto di lusso sempre più identificato dalle persone con valori immateriali quali il silenzio o il tempo, ‘liberato’ dalla schiavitù dell’essere raggiungibili sempre e da chiunque. L’Hotel Eremito, ‘da qualche parte in Umbria’ (come recita l’home page del sito web), è stato uno dei design hotel pionieri della disconnessione. Qui Marcello Murzilli, già fondatore del marchio iconico degli anni Ottanta El Charro, ha recuperato un monastero del ‘300 e l’ha trasformato in una meta di eremitaggio di lusso per chi, da solo o in smartphone e/o e-reader a bordo piscina; i dispositivi sono vietati compagnia, sente il bisogno di staccare dal mondo digitale per riconanche nella Spa del Mandarin Oriental di New York dove gli ospiti nettersi con la natura, le persone care, o semplicemente se stesso. Nelin vena di disintossicazione possono richiedere una stanza senza le camere, ma sarebbe meglio definirle ‘celluzze’, così come negli spaconnessione. zi comuni, il wifi è assente, i clienti sono invitati a lasciare i loro device Alle Terme di Saturnia dallo scorso ottobre no wifi fa anche rima con alla reception o nelle stanze e a godersi passeggiate nei boschi – l’hotel wellness. Qui i professionisti della Beauty Clinic hanno messo a punto si affaccia su una valle patrimonio dell’Unesco –, sessioni di yoga, letun Massaggio Degitalizzante, studiato appositamente per alleviare ture mattutine o silent dinner a lume di candela. tensioni e contratture muscolari legate a tutte quelle azioni poco naSulla stessa scia, chi vuole soggiornare all’Ayana Resort & Spa di turali a cui le tecnologie ci costringono, come incastrare il telefono tra Bali, uno fra i più lussuosi dell’Indonesia, deve rinunciare a portare orecchio e spalla per parlare senza mani, allungare il braccio fuori dal letto per afferrare lo smartphone (pare che per il 70% delle persone sia il primo gesto della giornata) o semplicemente stare ore seduti davanti allo schermo del PC. Le manipolazioni profonde e mirate del massaggio nelle zone di collo, spalle, braccia e in generale su tutta la muscolatura paravertebrale della colonna riportano la tonicità a A FIANCO, IL RISTORANTE LUCKY CAT DI LONDRA, PROGETTATO PER SCORAGGIARE LA TENDENZA A CONDIVIDERE CONTINUAMENTE SUI SOCIAL LE FOTO DEI PIATTI.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | DIGITAL WELLBEING A FIANCO, IL RISTORANTE E BAR MARCUS DEL FOUR SEASON DI MONTREAL, IN CUI L’AMBIENTE È PROGETTATO PER FAVORIRE LE RELAZIONI INTIME TRA GLI OSPITI E FARLI VIVERE NEL QUI E ORA.

livello ottimale, riattivando e stimolando i centri nervosi nonché riossigenando i tessuti eliminando le tossine in eccesso. Seguendo l’esempio di alcuni caffè di New York, e degli Stati Uniti in generale, che hanno cominciato ad adottare una politica anti-net all’interno dei loro spazi già in tempi non sospetti a favore di un’esperienza sensorialmente e relazionalmente più appagante, anche il mondo della ristorazione sta muovendo passi in questo senso, nell’intento di riportare l’attenzione delle persone sul qui e ora senza l’urgenza di documentare sui social l’ultima scoperta gastronomica. La tecnica del behavioural nudge è la più utilizzata e consiste nel dare un piccolo incentivo, una spintarella, per abdicare, almeno per il tempo di un pasto, alla tentazione digitale. Chi resiste, ad esempio, viene ricompensato con un dessert gratuito nei locali americani della catena belga Le Pain Quotidien, mentre a Beirut il ristorante Bedivere Eatery and Tavern applica uno sconto del 10% a chi lascia il telefonino in custodia alla cassa. Un’idea simile già nel 2017 è stata al centro della campagna di sensibilizzazione Phone Off messa a punto da McDonald’s a Singapore, dove la catena di fast food aveva posizionato all’ingresso dei locali degli speciali armadietti dotati di chiavi in cui i clienti potevano temporaneamente rinchiudere il cellulare e concentrarsi su cibo, divertimento e comunicazione. In particolare, quella contro la mania del food porn (le fotografie dei piatti ossessivamente condivise sui social, principalmente Instagram) è una battaglia che sta a cuore a molti chef e ristoratori che cercano di scoraggiare quest’abitudine all’interno dei loro locali anche se in evidente controtendenza. Oggi, infatti, il design e l’arredo di bar, bistrot e ristoranti viene studiato per essere il più ‘instagramabile’ possibile, a suon di wallpaper dai colori pastello e superfici dalle fantasie geometriche e dall’estetica acchiappascatti. Eppure qualcosa sta cambiando e alcuni locali di recente apertura sono, invece, deliberatamente progettati in un’ottica anti-Instagram. Lucky Cat, il nuovo ristorante di Gordon Ramsay aperto a Londra a giugno dello scorso anno, si di-

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stingue, ad esempio, per i colori scuri dei suoi arredi e le luci soffuse che creano un’atmosfera poco adatta a essere fotografata. Lo studio Afroditi Krassa, autore del progetto, ha intenzionalmente utilizzato materiali classici e poco appariscenti per disincentivare le persone a condividerne le immagini su Instagram, pur di non farlo diventare l’ennesimo locale ultra-fotogenico ma deludente quando lo si visita dal vivo. Gli architetti hanno, quindi, privilegiato gli elementi tattili rispetto a quelli visuali e puntato sulla ricchezza delle texture piuttosto che sull’utilizzo di grafiche accattivanti, dando vita a un design stratificato, i cui dettagli si rivelano e apprezzano visita dopo visita. In-situ e non dallo schermo di uno smartphone. La stessa filosofia è stata applicata al design sensuale di Marcus, il restaurant & bar del Four Season di Montreal, inaugurato la primavera scorsa. Qui, infatti, l’ambiente è stato studiato per favorire le interazioni intime tra le persone e vivere ‘nel momento’, come affermano i designer dell’Atelier Zébulon Perron che l’hanno realizzato. Insomma, il messaggio che si vuole lanciare è di andare oltre le esperienze preconfezionate a uso e consumo dei social e incoraggiare le persone a godere di esperienze autentiche e non vissute attraverso le lenti di un telefono, a beneficio di sensi e socializzazione. Di una cosa possiamo essere certi, però: la tecnologia è qui per restare e pensare di staccare completamente la spina è a dir poco irrealistico. E allora, in estrema sintesi, cosa possiamo fare affinché non prenda il sopravvento alienandoci dalle nostre stesse vite? Secondo Cal Newport, professore di computer science e saggista, autore di Digital Minimalism (Roi Edizioni, 2019), possiamo tornare ad avere il pieno controllo del nostro tempo ed emanciparci dai nostri dispositivi digitali decidendo senza condizionamenti quali sono le attività che realmente hanno valore per noi e ci rendono felici. Conversare con calma e tranquillità senza lanciare sguardi furtivi al cellulare, perdersi nella lettura di un buon libro o di una corsa mattutina, rimanere informati ma non sopraffatti dalle news, insomma non sperimentare FOMO alcuna. È questo il minimalismo digitale. Condividendo il suo percorso e qualche regola di buon senso, Cal spiega come adottarlo per fare un passo indietro e ripensare il nostro rapporto con la tecnologia in maniera attiva e soprattutto vantaggiosa per noi. MK IL LIBRO MINIMALISMO DIGITALE DI CAL NEWPORT PROMUOVE IL RECUPERO DEL PIENO CONTROLLO DEL NOSTRO TEMPO E L’EMANCIPAZIONE DAI DISPOSITIVI DIGITALI.

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LOTTA ALLA PLASTICA | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

ADOTTARE UN DIVERSO PARADIGMA DI COMPORTAMENTO E DI CONSUMO PIÙ RESPONSABILE E ATTENTO ALL’USO DELLE PLASTICHE È IL NUOVO MANTRA CHE CARATTERIZZA L’ANNO APPENA INIZIATO.

(Photo: Depositphotos, elenaruban@ua.fm)

DI BARBARA TOMASI

UN 2020 ALL’INSEGNA DEL ‘PLASTIC FREE’ NEL 2019 LA LOTTA ALLA PLASTICA HA INIZIATO A ESSERE AL CENTRO DI UN AMPIO DIBATTITO MEDIATICO E POLITICO. IN PARTICOLARE, NEL VECCHIO CONTINENTE CI SONO UNA COSTANTE ATTENZIONE E UNA RICERCA CONTINUA DI SOLUZIONI E FINANZIAMENTI PER ACCELERARE MODELLI DI PACKAGING E SOLUZIONI DIVERSE. A partire dalla lotta alla plastica monouso, vale a dire piatti, bicchieri, posate, cannucce, ma anche bastoncini per le orecchie, bottiglie, fla-

coni, e così via. Una lotta che coinvolge comuni e regioni, stabilimenti balneari e sagre paesane, scuole e uffici, seguendo le indicazioni della direttiva europea, che ha come obiettivo l’eliminazione di questo tipo di prodotti entro il 2021. Sono infatti, secondo le stime, ben otto i milioni di tonnellate di plastica che finiscono ogni anno negli oceani e le previsioni dicono che entro il 2050, se non si interviene con urgenza, negli oceani avremo più plastica che pesci. Verso l’abolizione della plastica monouso si sta muovendo anche il Ministero dell’Ambiente, che ha promosso un’intesa con WWF e Federalberghi per la sottoscrizione di un protocollo per estendere su scala nazionale gli hotel plastic free, inclusi quelli dei parchi nazionali, a partire dalle confezioni cortesia di shampoo e bagnoschiuma. Seguendo questa direttiva gli alberghi eviterebbero così di usare ogni anno circa 200mila flaconcini di plastica per l’igiene personale.

LA FILOSOFIA ‘FREE FROM PLASTIC’ È sempre più alto il numero delle aziende che stanno adottando la filosofia ‘free from plastic’. Alcune catene della grande distribuzione hanno eliminato l’acqua confezionata in bottiglie in Pet, altre hanno sostituito le confezioni in plastica con L’INIZIATIVA ‘RACCOGLIAMO UN MARE DI PLASTICA’, LANCIATA DA PROCTER & GAMBLE A FAVORE DI LIFEGATE PLASTICLESS SUL PORTALE DI AMAZON.

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contenitori in cartone, altre hanno messo al bando bicchieri, piatti, posate monouso. Ricorre, inoltre, la sostituzione negli uffici e nelle scuole delle bottigliette in plastica con borracce in acciaio, fino alla creazione di vere e proprie linee di prodotti green senza imballaggi in plastica. Nestlé, ad esempio, come ha ricordato il nuovo Presidente e Amministratore Delegato Italia e Malta del Gruppo Nestlé Marco Travaglia, è sempre più focalizzata su alcuni obiettivi riguardanti il packaging – entro il 2025 il 100% delle confezioni sarà riciclabile o riutilizzabile – e le emissioni. “Il nostro gruppo prevede di investire a livello mondiale 2 miliardi di franchi svizzeri (1,87 miliardi di euro) per il passaggio dalla plastica vergine a quella riciclata e per l'innovazione. In Italia l’impegno si aggira intorno ai 250 milioni”. Grazie a Procter & Gamble avranno una nuova vita le plastiche raccolte dal mare con dispositivo Seabin, inaugurato a fine gennaio a Fiumicino nell’ambito dell’iniziativa PlasticLess di LifeGate. Presso il molo di Tecnomar, circolo nautico a due chilometri dalla Fiumara Grande (la foce naturale del Tevere), lo speciale cestino sarà in azione in maniera permanente per catturare fino a 500 kg di rifiuti all’anno (circa 1,5 kg al giorno) tra quelli che il fiume convoglia nel Mar Tirreno. Tutto è partito dall’iniziativa ‘Raccogliamo un mare di plastica’, che P&G ha lanciato a favore di LifeGate PlasticLess sul portale Amazon: tra il 16 settembre e il 20 ottobre 2019, chi ha acquistato prodotti P&G su amazon.it (per un valore complessivo di almeno 30 euro) ha garantito la raccolta dell’equivalente di 100 cannucce di plastica da parte del Seabin. In occasione dell’inaugurazione del Seabin, Procter & Gamble ha presentato anche gli obiettivi del piano ‘Ambition 2030’, che agirà a più livelli: i brand e le abitudini di consumo, la filiera di produzione e approvvigionamento, partnership con le maggiori organizzazioni esperte in sostenibilità e il coinvolgimento dei dipendenti dell’azienda. Tra i traguardi il 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili, la riduzione del 50% di emissioni di gas serra, e l’approvvigionamento del 100% dell’elettricità da fonti rinnovabili. Lo scorso anno il brand di gelati Carte d’Or, parte del gruppo Unilever, ha lanciato sul mercato italiano le nuove vaschette riciclabili e compostabili caratterizzate da una particolare composizione: alla base di carta certificata PEFC è stato aggiunto uno strato di bioplastica (acido polilattico, PLA) ottenuta dagli scarti del mais per renderla impermeabile. Al termine dell’utilizzo il contenitore può essere utilizzato per il riciclo della carta o inserito nei sistemi di compostaggio industriale. Una novità che ha inizialmente riguardato le 12 varianti della Linea Classici Carte d’Or e quindi la Linea Affogati. Entro il 2021 il passaggio interesserà tutte le altre linee. La nuova vaschetta segue la strategia ‘No, less, better plastic’ di Unilever per ridurre la plastica dai propri prodotti, che proseguirà sulla base di obiettivi progressivi.

LA NUOVA VASCHETTA CARTE D’OR, COMPLETAMENTE RICICLABILE E COMPOSTABILE.

Non solo le aziende ma anche le istituzioni stanno scoprendosi sempre più attente a evitare oggetti in plastica. Lanciato qualche tempo fa, ‘Milano Plastic Free – Milano dice basta alla plastica!’ è un progetto che coinvolge l’amministrazione meneghina in collaborazione con Legambiente e con il sostegno di Confcommercio per promuovere gli esercizi commerciali della città che volontariamente decidono di ridurre l’uso degli imballaggi e della plastica usa e getta. Milano Plastic Free si rivolge alle aziende, alle associazioni e ai cittadini, coinvolgendoli in una serie di attività per dire addio alla plastica monouso e arrivare preparati al 2021, quando entreranno in vigore le nuove norme europee che metteranno al bando molti oggetti usa e getta, che costituiscono il 49% dei rifiuti marini. Il comprensorio sciistico di Pejo 3000, sulle montagne del Trentino, è invece da questo inverno la prima ski area totalmente plastic free al mondo. Dopo la messa al bando di cannucce, piatti e stoviglie in plastica dai rifugi, Pejo 3000 prosegue infatti il percorso per allargare all’intera area il progetto plastic free. Già quest’anno saranno eliminate 45mila bottigliette in Pet, pari a 900 kg di plastica, 15mila bicchieri, 5mila cannucce e 12mila bustine di ketchup e maionese.

COSA NE PENSANO I CONSUMATORI Rispetto dell’ambiente ed ecologia del prodotto sono gli elementi principali emersi da una ricerca effettuata lo scorso maggio da Nextplora su incarico del brand della detergenza ecologica Winni’s, su quali saranno i comportamenti d’acquisto nei prossimi 10 anni, per quanto riguarda i prodotti sostenibili per la pulizia della casa e del bucato, e per comprendere la relazione dei consumatori con temi ambientali ed ecologici. Oggi le scelte d’acquisto sono influenzate soprattutto da efficacia (56%), profumo (37%) e formato/quantità (31%), mentre il tema del rispetto dell’ambiente con il 24% è il 4° elemento citato. E tra 10 anni quali saranno, invece, i fattori che influenzeranno le scelte d’acquisto? Chiedendo alle persone di proiettarsi nel 2029 la situazione cambia: rispetto dell’ambiente (40%) ed ecologia del prodotto (36%) diventeranno i principali elementi considerati nel processo decisionale. Seguiti da efficacia (ancora 36%), confezione riciclabile (28%), naturale senza conservanti e coloranti (25%). Sale al 79% (dal 54% del 2019) la quota di intervistati che indica almeno un elemento ‘green’ tra i fattori di influenza nella scelta. Ma qual è l’opinione dei consumatori in merito alle aziende che mostrano un impegno ambientale, etico e sociale? Circa 8 consumatori su 10 credono nell’utilità delle scelte sostenibili delle aziende per costruire un mondo più pulito domani. Chi già acquista prodotti eco ha un’opinione più positiva. MK A SINISTRA, IL PROGETTO MILANO PLASTIC FREE DEL COMUNE DI MILANO, IN COLLABORAZIONE CON LEGAMBIENTE E SOSTENUTO DA CONFCOMMERCIO, SOSTIENE GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SCELGONO DI RIDURRE L’IMPIEGO DI PLASTICA.

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PAROLA CHIAVE: EVOLUZIONE LA PRESENTAZIONE DELLE ULTIME NOVITÀ LEGATE ALL’INDAGINE AUDIOUTDOOR – CONSIDERATA TRA LE PIÙ EVOLUTE E INNOVATIVE A LIVELLO MONDIALE – RIBADISCE LA VOLONTÀ DI RENDERNE CONTINUATIVO IL PROCESSO EVOLUTIVO, PER TENERE IL PASSO CON LO SVILUPPO DEL MERCATO E CON LE NUOVE ESIGENZE DI PIANIFICAZIONE. DI VITTORIO ROSSINI

ERA UN PUBBLICO RILEVANTE SIA DAL PUNTO DI VISTA QUANTITATIVO SIA IN TERMINI DI CAPACITÀ DI RAPPRESENTARE LE VARIE COMPONENTI DELLO SCENARIO COMUNICAZIONALE, QUELLO PRESENTE LO SCORSO 29 GENNAIO AL CENTRO SVIZZERO DI MILANO IN OCCASIONE DEL CONVEGNO ‘AUDIOUTDOOR – OUT OF HOME ON THE MOVE’. Il tema centrale dell’incontro era l’evoluzione della ricerca AudiOutdoor (organismo costituito da Upa, AssAP Servizi di Una, AAPI e dagli operatori Clear Channel, IGPDecaux e Ipas) sull’audience dell’Out of Home, mezzo protagonista di un costante percorso innovativo e che ogni giorno fa scoprire ai cittadini e ai consumatori nuove forme di comunicazione. L’intervento di apertura è stato affidato al Presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, che ha definito l’Out of Home come “un mezzo di comunicazione che, senza clamori, sta compiendo da anni grandi passi verso performance sempre maggiori e sempre più misurabili. In tutte le sue ormai articolate vesti, esso ravviva e illumina le nostre città, le rende allegre e meno spoglie. Depero, uno dei precursori dell’affissione, definiva la pubblicità come una forma d’arte popolare che vive nelle strade, mentre ‘l’altra arte’ resta sepolta nei musei. La pubblicità esterna è spesso la parte nobile del nostro panorama quotidiano, un elemento del paesaggio che è femminile non solo come sostantivo, ma anche perché simbolo di seduzione, di sensualità, di fascino, di incanto. I grandi luoghi di passaggio (le stazioni, le metropolitane, gli aeroporti) sarebbero dei ‘non luoghi’ se fossero privi della più grande

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LORENZO SASSOLI DE BIANCHI, PRESIDENTE DI UPA.

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innovazione dell’outdoor, i videowall, diventati ormai fonte di intrattenimento e di riempimento delle attese”. Altro tema affrontato dal Presidente di Upa è quello legato al compito primario di chi ‘fa pubblicità’, che è quello di costruire e rafforzare le marche. Oltre a contribuire a rendere più vive le nostre città le aziende, ovviamente, devono anche puntare a ottimizzare al massimo i loro investimenti: da qui la fondamentale importanza di avere a disposizione strumenti sempre più sofisticati per misurare l’efficacia delle campagne. Si avverte la necessità di metriche uniche, condivise tra tutti gli operatori del settore e certificate da terzi, di cui tutti possano essere convinti al di là di ogni dubbio. “È per questo che sono nate le indagini ‘Audi’”, ha precisato Sassoli de Bianchi, “ed è per questo che raccomandiamo alle aziende associate di fare le loro scelte sulla base dei dati prodotti proprio dal sistema Audi, senza prendere pezzi eterogenei di ricerche (in parte non prodotti da terzi) e mescolarli tra loro. La grande arena delle Audi è il nostro ‘territorio di confronto’ e dobbiamo basare le nostre decisioni sull’intero ciclo di una campagna: non solo sulla scelta degli spazi e sulla profilazione dei target, ma anche sulla valutazione delle audience ottenute al momento della campagna, ovvero sulla cosiddetta post-valutazione. Mi rallegro per il grande passo avanti compiuto da AudiOutdoor nel realizzare una nuovissima tecnica di misurazione, che non è solo geolocalizzazione ma misura anche il contatto visivo, aumentando la precisione dei dati e rendendo così più performanti le nostre campagne. Le città del futuro, percorse – speriamo presto – da mezzi elettrici, saranno più silenziose e avremo quindi una maggiore propensione a osservare quanto ci sta attorno. Oggi la tecnologia è diventata parte integrante dell’affissione e ne ha aumentato le potenzialità: i video che catturano l’attenzione della gente, i prodotti che si materializzano sugli schermi permettono di arrivare a livelli di creatività fino a oggi impensabili. Sto infatti vedendo da un po’ di tempo campagne Out of Home molto valide in termini di fantasia, di arte, di grafica e di colori... e che vengono commentate dalle persone che aspettano un tram, che prendono la bicicletta e che usano il car sharing, incuriosendo chi attende un treno o un aereo. È un bel segnale di vitalità di un mezzo che stiamo re-imparando a utilizzare con più inventiva, con più idee e con più immaginazione, creando maggiore impatto e ravvivando le nostre città. La pubblicità, se la astraiamo dalle sue urgenze comunicative, si presenta spesso sotto forma di piccoli saggi condensati sulla vita delle persone, con le loro abitudini, le aspirazioni, i problemi, le soluzioni concepibili. Se la guardiamo un po’ da lontano, ci accorgia-

GIOVANNA MAGGIONI, PRESIDENTE DI AUDIOUTDOOR. mo che perde in superficialità e acquista anche una imprevedibile profondità interpretativa. In quest’ottica l’affissione, che affonda le sue radici nella storia della comunicazione (quando il futurismo chiamava i manifesti ‘quadri pubblicitari’ e De Chirico definiva il muro tappezzato di pubblicità ‘una sorpresa metafisica’), ha oggi davanti a sé, più di ogni altro mezzo, un grande e ancora inesplorato futuro”.

UN PASSO AVANTI In qualità di Presidente di AudiOutdoor, Giovanna Maggioni ha avuto il compito di introdurre gli altri relatori e di anticipare l’essenza dei loro interventi sottolineando l’ampia gamma di tematiche da essi toccate e analizzate, ma anche e soprattutto quelli di soffermarsi sulle concause primarie che hanno spinto le parti in causa a organizzare l’evento e di illustrare il ‘nuovo volto’ dell’indagine sull’esposizione al mezzo. Maggioni ha affermato che “questo nuovo impianto di misurazione, che permetterà di calcolare l’audience della campagna superando il concetto di ‘valore medio’, rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto a IL NUOVO IMPIANTO DI MISURAZIONE SULL’AUDIENCE DELL’OUT OF HOME ARRICCHISCE ULTERIORMENTE LE MODIFICHE CHE NEGLI ULTIMI ANNI AVEVANO RESO POSSIBILE UNA PIANIFICAZIONE MULTIMEDIALE CAPACE DI COMBINARE STATICA, DINAMICA, METROPOLITANE E AEROPORTI.

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IL MERCATO DELL’OUT OF HOME | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

MICHELE CASALI, COORDINATORE DEL COMITATO TECNICO DI AUDIOUTDOOR.

PAOLO LORENZONI, COUNTRY MARKETING DIRECTOR ITALY DI NETFLIX.

quanto già realizzato qualche anno fa, quando venne reso disponibile per il mercato un dato multi-ambiente per una pianificazione multimediale in grado di incrociare contemporaneamente statica, dinamica, metropolitane e aeroporti. Lo studio delle mappe e del territorio, nonché dei movimenti sociali, economici e fisici che su di esso si compiono, costituisce un segnale di grande dinamismo, che l’outdoor interpreta in tutte le sue forme. Un confronto tra Clear Channel, IGPDecaux e Ipas, le tre società che da tempo sostengono il principio di una ricerca omogenea e condivisa per il mezzo insieme con Upa e Una, fornendo il loro pieno supporto ad AudiOutdoor, ha permesso di individuare – sempre in relazione al concetto di ‘evoluzione’ – anche quegli aspetti e quegli elementi che ciascuna concessionaria sta mettendo sul campo, nell’ottica di un futuro che è sempre più presente”. Vediamo dunque più da vicino i contenuti salienti degli interventi delle tre strutture citate dal Presidente di AudiOutdoor. Nel corso della sua presentazione Giovanni Uboldi, Commercial and Marketing Director di IGPDecaux, ha ricordato che “il mezzo Out of Home, negli ultimi anni, si è dimostrato resiliente alla straordinaria crescita registrata da internet. La comunicazione esterna vanta oggi una serie di caratteristiche intrinseche che ne fanno un mezzo in grado, anche in prospettiva futura, di intercettare una domanda oggi inespressa – in particolare in Italia – e, quindi, di crescere sempre di più, in un’ottica di multicanalità, nell’ambito delle pianificazioni media dei clienti”. Dal canto suo Stefania Di Giacomo, Commercial Director Italy di Ipas Group, ha sottolineato come la pluricitata ‘evoluzione’ si attui concretamente “ripartendo dalla centralità della comunicazione esterna tradizionale e con il coinvolgimento delle masse attraverso la capillarità del mezzo Out of Home e del messaggio comunicativo, declinato nelle sue forme più innovative. L’Outdoor tradizionale non arretra: è a sua volta in continua evoluzione e si avvale del digitale per veicolare la pubblicità on-the-road in maniera intelligente e accattivante”. Emanuela Cirillo, Product Director di Clear Channel, ha spiegato al pubblico del Centro Svizzero di Miano che “l’Out of Home è l’unico mezzo potente e capillare che porta i brand in piazza, creando un’in-

terazione diretta con il consumatore. Creatività e innovazione rappresentano le leve sulle quali le marche devono agire per poter sfruttare al meglio le potenzialità del mezzo. L’evoluzione di AudiOutdoor in direzione di una currency unica, certificata e condivisa porterà al mercato maggior qualità e valore”.

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SVILUPPO SENZA SOSTE La presentazione della nuova implementazione dell’indagine, che permetterà una post-valutazione delle campagne e ulteriori fasi successive che l’organismo preposto alla rilevazione dell’audience ha già impostato, è stata affidata a Michele Casali, coordinatore del Comitato Tecnico di AudiOutdoor. “L’indagine”, ha premesso Casali, “è già tra le più evolute e innovative a livello mondiale; detto questo, lo sviluppo del mercato e le nuove esigenze di pianificazione rendono necessario fare in modo che il suo processo evolutivo sia continuo e senza soste. In quest’ottica le nuove fonti dati e gli sviluppi tecnologici apportati danno una spinta importante verso un ulteriore miglioramento delle modalità di pianificazione dell’Out of Home”. Fra i numerosi interventi che hanno caratterizzato l’appuntamento milanese spicca ad esempio quello di Paolo Lorenzoni, Country Marketing Director Italy di Netflix, che ha coinvolto il pubblico in sala mostrando campagne innovative e provocatorie ideate dal canale televisivo non tradizionale (con grande ritorno in termini di commenti social e visualizzazioni) proprio grazie alle opportunità offerte da un utilizzo non convenzionale dell’Out of Home. Quando si parla di uno dei vari comparti del media mix, qualunque esso sia, è impossibile non affrontare anche il fondamentale tema dell’originalità creativa. In rappresentanza di UNA (che, come ricordato, è fra le associazioni cui fa capo AudiOutdoor), è toccato a Michele Mariani, Direttore Creativo Esecutivo di Armando Testa, analizzare il ruolo specifico della creatività e spiegare come conquistare l’attenzione del pubblico, bombardato ogni giorno da tantissime immagini, in uno scenario “che cambia molto velocemente e in cui le marche scelgono di prendere posizione anche su temi sensibili, ad esempio quello della responsabilità sociale”. MK

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Noi non facciamo contrratti. Noi facciamo un giuram mento. Giuriamo per Bill Bernbach, Dav avid Ogilvy, y, Leeo Burnett e tutti gli dei e le dee della comunicazione, chiamandoli a testimoni, che eseguiremo, ben oltre le nostre fo forze e i nostri orari di lavoro, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare come un partner ogni impresa che ci sceglie e di vivere ogni gioia e ogni dolore insiieme a lei.

www.publione.it

Milano • ForlÏ • Napoli


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PAOLA CIELO, RESPONSABILE COMUNICAZIONE E PR DI CIELO E TERRA VINI

DANIELE DE GRANDIS, EXECUTIVE DIRECTOR DI OPPO ITALIA

GIOVANNA SOLITO, RESPONSABILE MARKETING PHILADELPHIA ITALIA DI GRUPPO – MONDELEZ INTERNATIONAL

ALESSANDRA BARZAGHI, COUNTRY TRANSITIONS DIRECTOR ITALY DI TRANSITIONS

LUCA GALUPPO, DIRETTORE MARKETING DI NONNO NANNI DI LATTERIA MONTELLO

AZIENDE E COMUNICAZIONE


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AZIENDE E COMUNICAZIONE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

CIELO E TERRA VINI PAOLA CIELO, RESPONSABILE COMUNICAZIONE E PR

NELL’ULTIMO ANNO È AUMENTATA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI. QUALI SONO LE STRATEGIE SU CUI PUNTATE PER INCENTIVARE I CONSUMI? Sull’aumentata fiducia dei consumatori sarei prudente, è vero che i consumi nella Gdo nel primo quadrimestre del 2019 sono cresciuti del 2%, ma i dati in realtà ci parlano di uno scenario stabile con oscillazioni sensibili in positivo e in negativo. Cielo e Terra è un’azienda vinicola presente in Italia esclusivamente attraverso il canale della distribuzione organizzata, in primis con il brand Freschello che rappresenta il vino in bottiglia da 0.75 l. più venduto. Incentivare i consumi per noi significa offrire quello che il mercato cerca, per questo abbiamo introdotto nella nostra gamma Freschello Bio, spumante ottenuto da uve di agricoltura biologica, e lavorare in sinergia con i nostri partner commerciali con azioni push che seguono il loro calendario promozionale.

PER RISPONDERE AL MEGLIO ALLE RICHIESTE DI AZIENDE/CLIENTI, COME DEVE OPERARE OGGI UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE? Nonostante i grandi cambiamenti avvenuti con il digitale, la risposta è sempre e solo una, deve essere un’agenzia orientata al cliente. Sembrerà banale, ma nella nostra esperienza più volte abbiamo collaborato con agenzie che non hanno saputo interpretare l’azienda, le persone, la cultura diffusa. Il contributo di un’agenzia è quello di favorire la crescita di un brand utilizzando gli strumenti più idonei. Senza una profonda condivisione, senza empatia, non si costruisce nulla.

ducia è diventata un asset strategico da cui non si può prescindere. Questo ha significato abbandonare l’approccio unilaterale e autoreferenziale degli anni passati e aprirsi al dialogo, con tutte le criticità che ciò comporta, quindi ascoltare, leggere i comportamenti per fornire risposte allineate, coinvolgere oltre il prodotto. Un grande impegno.

CI PUÒ PARLARE DELL’ULTIMA CAMPAGNA DELLA SUA SOCIETÀ E DELL’AGENZIA CON CUI L’HA REALIZZATA? La nostra ultima campagna ha scelto i social media per comunicare Freschello con un nuovo linguaggio, più giovane, ironico e autentico. ‘Gli eroi di ogni giorno’ rappresentano il mondo Freschello, dallo studente, a chi lavora, alle mamme e papà, alla casalinga, agli amici, tutti alle prese con il dilemma del work-life balance. Sono protagonisti di racconti di vita quotidiana che, superati felicemente i mille impegni e lo stress di ogni giorno, si rilassano gustandosi un calice di ottimo vino. L’importante investimento del brand è preludio a un coinvolgimento crescente del consumatore che a breve vedrà anche il lancio di un contest online collegato all’attuale campagna, in parte fotografica e in parte animata, in cui si susseguono i diversi protagonisti ‘di ogni giorno’, e alla presentazione del nuovo sito. In questo progetto abbiamo collaborato per i contenuti con NetworkPR, una rete di professioniste indipendenti con expertise nel food&wine, per la parte digital con Bentobox.

QUALI NOVITÀ E INIZIATIVE SONO PREVISTE PER IL PROSSIMO FUTURO?

INTERNET E TECNOLOGIA HANNO RADICALMENTE CAMBIATO IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE. IN CHE MISURA TUTTO CIÒ HA INFLUITO PER L’AZIENDA? Per un’azienda storicamente tradizionale come la nostra non è stato facile cambiare linguaggio e approccio al mercato. Distribuire attraverso la Gdo un tempo significava avere a che fare con i numeri, lo chiamavamo mass market, oggi la relazione con il cliente è sempre più personale e la fi-

‘EROI DI OGNI GIORNO’ È L’ULTIMA CAMPAGNA SOCIAL CON UN NUOVO LINGUAGGIO RIVOLTO A STUDENTI, LAVORATORI E GENITORI ALLE PRESE CON I RITMI FRENETICI DEL QUOTIDIANO.

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Implementeremo la nostra attività sui social per creare più engagement e allargare la community a cui indirizzeremo all’inizio del prossimo anno il contest ‘E tu, che eroe sei?’, come azione di chiusura della campagna in corso. In parallelo continueremo a comunicare con il trade, su periodici specializzati e magazine online, perché non dimentichiamo che il primo nostro cliente rimane il buyer, con il suo difficile compito di orientarsi in un settore affollato che a sua volta, deve dare solide garanzie di qualità e sicurezza. MK


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GRUPPO MONDELEZ INTERNATIONAL GIOVANNA SOLITO, RESPONSABILE MARKETING PHILADELPHIA ITALIA NELL’ULTIMO ANNO È AUMENTATA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI. QUALI SONO LE STRATEGIE SU CUI PUNTATE PER INCENTIVARE I CONSUMI?

mood ‘cremoso’ di Philadelphia. Su tutti questi mezzi abbiamo cercato di rendere il messaggio #staycremoso rilevante utilizzando il linguaggio proprio del mezzo.

Per un brand affermato e storico come Philadelphia coltivare il rapporto di fiducia con i consumatori è vitale. A tal fine continuiamo a parlare dei valori storici che contraddistinguono la marca, come familiarità e positività, rivedendoli in chiave moderna per essere sempre più rilevanti anche per le generazioni più giovani. Un esempio è la nuova campagna ‘Ci sono molti modi per sentirsi una famiglia. Philadelphia, l’amore è il primo ingrediente’ che ha portato il concetto di famiglia oltre i legami di parentela. Contemporaneamente, Philadelphia continua a dare spazio alle ricette facendo leva sulla sua versatilità e capacità di ispirare nuovi usi, sia attraverso canali tradizionali sia puntando a rafforzare la presenza nel canale del fuori casa, moltiplicando così le occasioni di incontro con i consumatori. Un’altra leva importante è l’innovazione e Philadelphia è da sempre attenta a rispondere alle esigenze dei consumatori e ai nuovi trend emergenti, ne sono esempio: l’ampliamento dell’offerta con formati più piccoli e monoporzioni che rispondono al crescente numero di nuclei familiari ristretti e a una sempre maggiore attenzione al portion control; la nuova linea benessere (Philadelphia Light, Senza Lattosio, Yogurt alla Greca e Active), creata per chi si vuole bene senza rinunciare al gusto; il lancio di nuovi flavor con un’ampia offerta di gusti unici e innovativi.

Philadelphia è sempre stato pioniere nella sua storia di comunicazione nel celebrare i valori di inclusività e familiarità sin dai tempi di Kaori, protagonista degli spot negli anni ‘90. Nel 2019, abbiamo deciso di celebrare nuovamente questi valori con il lancio della campagna pubblicitaria ‘Ci sono molti modi per sentirsi una famiglia. Philadelphia, l’amore è il primo ingrediente’, rivedendoli in chiave moderna per parlare anche alle nuove generazioni. Nel 2020 Philadelphia continua a investire sul valore del brand e punta proprio sulla cremosità, caratteristica unica che contraddistingue il prodotto, con una nuova activation multichannel #staycremoso realizzata in collaborazione con Carat e YAM112003, un’idea che mette al centro proprio la ‘cremosità’ intesa non solo come questione di gusto ma di come ti gusti la vita, generando una piccola rivoluzione quotidiana che celebra la positività e l’amore in tutte le sue forme. #staycremoso rappresenta un corraggioso e distintivo modo di comunicare nel mondo dei formaggi freschi e, grazie a un tone of voice fresco e moderno e a un invito diretto, ha la forza di coinvolgere e conquistare anche i target più giovani.

PER RISPONDERE AL MEGLIO ALLE RICHIESTE DI AZIENDE/CLIENTI, COME DEVE OPERARE OGGI UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE?

QUALI NOVITÀ E INIZIATIVE SONO PREVISTE PER IL PROSSIMO FUTURO?

Il moltiplicarsi di canali di comunicazione digitali e social ha aperto nuove opportunità per i brand, che ora possono essere più vicini e comunicare in maniera più diretta e incisiva con i loro consumatori. Per cavalcare questi cambiamenti è importante che le agenzie di comunicazione offrano competenze diversificate in grado di alimentare tutti i canali di comunicazione, con la capacità di integrare tra loro i vari mezzi per seguire il percorso del consumatore in maniera coerente e sempre accattivante.

Il nostro obiettivo è portare #staycremoso nel corso dei prossimi mesi dappertutto: su mezzi classici, sul digital, coinvolgendo influencer e con appuntamenti on field, nelle stazioni, in punto vendita... insomma non manca nulla! Continueremo ad avere dinamicità di portafoglio, a ispirare i nostri consumatori e a stupirli. MK

CI PUÒ PARLARE DELL’ULTIMA CAMPAGNA DELLA SUA SOCIETÀ E DELL’AGENZIA CON CUI L’HA REALIZZATA?

INTERNET E TECNOLOGIA HANNO RADICALMENTE CAMBIATO IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE. IN CHE MISURA TUTTO CIÒ HA INFLUITO PER L’AZIENDA? Internet e tecnologia insieme permettono di ‘personalizzare’ i messaggi e di intercettare il consumatore diverse volte nel corso della giornata; è quindi importante che il messaggio resti coerente e fedele con il brand, utilizzando in maniera accattivante il linguaggio specifico di ogni singolo mezzo di comunicazione. Parlando nello specifico dell’activation #staycremoso, la multicanalità è essenziale per contagiare con una carica di positività e inclusività tutti gli italiani, con presenza sia su mezzi classici sia su quelli digitali, come ad esempio Waze, Spotify, Instagram, Facebook, e attivando anche noti influencer in linea con il

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SOPRA, LA NUOVA CAMPAGNA MULTICANALE #STAYCREMOSO, IN COLLABORAZIONE CON CARAT E YAM112003.

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AZIENDE E COMUNICAZIONE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

LATTERIA MONTELLO LUCA GALUPPO, DIRETTORE MARKETING DI NONNO NANNI NELL’ULTIMO ANNO È AUMENTATA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI. QUALI SONO LE STRATEGIE SU CUI PUNTATE PER INCENTIVARE I CONSUMI? Innanzitutto la fiducia e la fedeltà dei consumatori si conquistano offrendo un prodotto buono, di qualità, che stimola il riacquisto. In secondo luogo, oggigiorno, la rassicurazione del consumatore è fondamentale, e passa anche attraverso dei codici di comunicazione coerenti nel tempo e soprattutto allineati ai valori di marca. Nonni Nanni ha sempre mantenuto un linguaggio familiare, accogliente, pur adattandolo ai molteplici canali di comunicazione. Non solo, per noi è importante fornire al consumatore sempre nuove ispirazioni e favorire nuove occasioni d’uso. Si assiste a una crescente destrutturazione dei pasti; da qui, la volontà di tematizzare alcune occasioni d’uso che abbiamo chiamato ‘Oggi Piadina!’ e ‘Oggi Caprese!’, per stimolare nuovi utilizzi dei nostri prodotti.

PER RISPONDERE AL MEGLIO ALLE RICHIESTE DI AZIENDE/CLIENTI, COME DEVE OPERARE OGGI UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE? L’agenzia di comunicazione deve essere, per prima cosa, innovatrice. È fondamentale che sia capace di cogliere le opportunità e le potenzialità dei nuovi canali di comunicazione e le sappia tradurre in idee creative coerenti con l’identità del brand. Nonno Nanni si avvale, da anni, del supporto di diverse agenzie, ciascuna con il proprio ruolo e la propria expertise. Ma, oggi, i confini tra una area di competenza e l’altra sono sempre più labili con aree di overlap, per questo è necessario che le realtà lavorino in maniera integrata, ma soprattutto con un atteggiamento flessibile e collaborativo.

dio alla stampa, dalle piattaforme digital alle attività di in-store promotion. La comunicazione, oltre a creare awareness sul lancio di prodotto, vuole avere anche un ruolo educativo, spiegando al consumatore le caratteristiche e il ciclo di vita virtuoso del materiale compostabile. La creatività della campagna stampa e radio è di Saatchi&Saatchi, mentre la campagna digital è affidata a Caffeina.

QUALI NOVITÀ E INIZIATIVE SONO PREVISTE PER IL PROSSIMO FUTURO? Abbiamo in programma diverse iniziative; quella più imminente è dedicata a ‘Oggi Piadina!’. Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo voluto replicare con un nuovo concept che vede lo Squaquerello Nonno Nanni incontrare gli ingredienti tipici regionali in una sorta di viaggio alla scoperta delle eccellenze italiane. Il progetto prevede un mix di comunicazione integrata su più mezzi: Tv, digital e attività point of sale. Nel resto dell’anno faremo altri eventi di questo tipo, con temi nuovi e ingaggianti, e continueremo a presiedere la festa dei nonni con una valenza sociale e andando a coinvolgere ancora di più gli utenti della rete. MK

INTERNET E TECNOLOGIA HANNO RADICALMENTE CAMBIATO IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE. IN CHE MISURA TUTTO CIÒ HA INFLUITO PER L’AZIENDA? Il digital ha aumentato esponenzialmente l’attività di content creation da parte del brand. Questo implica un flusso di lavoro quotidiano e un impegno consistente e costante da parte dell’azienda. D’altro canto, le nuove piattaforme digitali ci hanno consentito di avere un approccio più diretto e vicino ai consumatori, senza più barriere o filtri. Sono aumentate le opportunità di comunicazione, che diventano più mirate e in grado di raggiungere meglio il target giovane, oggi meno ricettivo ai messaggi dei media tradizionali. Si ha inoltre la possibilità di amplificare la comunicazione relativa a eventi e attività on field che hanno una ricaduta, non più solo a livello territoriale, ma coinvolgono sempre più utenti connessi alla rete.

CI PUÒ PARLARE DELL’ULTIMA CAMPAGNA DELLA SUA SOCIETÀ E DELL’AGENZIA CON CUI L’HA REALIZZATA? A inizio febbraio abbiamo lanciato una campagna multicanale a supporto del lancio dello Stracchino 100g con packaging biodegradabile e compostabile. Abbiamo attivato un mix di comunicazione che toccherà diversi touchpoint e coinvolgerà per più mesi media differenti: dalla ra-

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SOPRA, LA CAMPAGNA DI LANCIO DELLO STRACCHINO 100G CON PACKAGING BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE.

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media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | AZIENDE E COMUNICAZIONE

OPPO ITALIA DANIELE DE GRANDIS, EXECUTIVE DIRECTOR

NELL’ULTIMO ANNO È AUMENTATA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI. QUALI SONO LE STRATEGIE SU CUI PUNTATE PER INCENTIVARE I CONSUMI? OPPO è presente in Italia e in Europa da circa un anno e mezzo. Dal nostro arrivo tanto è stato fatto ma la strada è ancora in salita. Siamo cresciuti e abbiamo conquistato progressivamente quote di mercato, fronteggiando competitor di rilievo. Abbiamo consolidato la nostra presenza in Europa e ora operiamo in 10 paesi europei, mentre continuiamo a espanderci e porre le basi per la crescita: i piani di espansione per il mercato europeo prevedono l’arrivo di OPPO in Germania, Portogallo e Belgio nel 2020. Abbiamo scoperto che quando le persone provano i nostri prodotti, si innamorano rapidamente di loro. Questo avviene in gran parte grazie all’attenzione che poniamo in tre aree chiave: innovazione, design e consumatore finale. Il nostro principale obiettivo in questo momento è continuare a sostenere l’awareness e far conoscere la qualità dei nostri telefoni per stimolare le vendite, oltre a perseguire una politica commerciale e distributiva che ci permetta di essere presenti nel retail. Stiamo lavorando molto in questa direzione e da subito abbiamo creato partnership prestigiose (come quella con la casa automobilistica Lamborghini) e avviato sponsorizzazioni strategiche in ambito sportivo e dell’arte.

PER RISPONDERE AL MEGLIO ALLE RICHIESTE DI AZIENDE/CLIENTI, COME DEVE OPERARE OGGI UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE? Deve essere flessibile, avere un buon problem solving e conoscere il mercato in cui opera il cliente. Essere attenta ai nuovi trend per saperli cavalcare e offrire consulenza a 360°, per cogliere opportunità diverse che possano fare la differenza.

INTERNET E TECNOLOGIA HANNO RADICALMENTE CAMBIATO IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE. IN CHE MISURA TUTTO CIÒ HA INFLUITO PER L’AZIENDA? Essendo un brand di telefonia internet e tecnologia sono la linfa che ci tiene in vita. Tanto più che ci rivolgiamo a un target giovane di Millenial e Generazione Z, nati e cresciuti con lo smartphone in mano. Per noi il web è fondamentale, sappiamo quanto sia rilevante per avere informazioni/suggerimenti di acquisto, per questo cerchiamo di presidiarlo al meglio. Abbiamo investito, dal lancio del brand, in attività di digital marketing e da subito abbiamo usato gli influencer sia a livello locale sia a livello global per sostenere le innovazioni di prodotto. Oggi pianifichiamo sui media digitali e lavoriamo in primis sulle testate verticali e generaliste online.

mance, soprattutto legate alla fotografia, anche notturna. Tra le svariate attività messe in pista per presentarlo al mercato, tra eventi internazionali e locali, abbiamo chiuso in Italia la sponsorizzazione del Mudec Photo per la mostra fotografica di Erwitt Elliott, dove abbiamo organizzato anche alcuni workshop di fotografia con la partecipazione di influencer ed esperti di fama nazionale. Non ultimo, anche un concorso sempre a tema fotografico. La progettazione è quasi sempre interna, poi ci affiancano diverse agenzie e partner per aiutarci, ognuno per i suoi ambiti di competenza, a presentare l’iniziativa sul mercato. Il nostro principale partner per la comunicazione è Weber Shandwick che ci segue sia a livello internazionale sia su livello locale. Per gli eventi abbiamo un pool di agenzie che ci supporta in funzione dell’evento che realizziamo. Negli ultimi mesi, oltre alla partnership con il Mudec Photo per la mostra ‘Elliott Erwitt. Family’ (dal 16 ottobre 2019 al 15 marzo 2020), per OPPO Reno2 e The Color Run qui in Italia, abbiamo lanciato diverse iniziative come il social casting ‘Live the Race’ per vivere un’esperienza unica al Lamborghini Super Trofeo a Misano o ancora #AceTheShot invitando la mobile generation a fotografare la prima volta nella storia il torneo di Wimbledon con lo smartphone OPPO Reno 5G. La creatività è stata protagonista anche degli OPPO Creators Awards 2019 con la campagna ‘See Beyond’ che ha generato milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti e che ha attirato migliaia di fotografi con un grande potenziale permettendo ai più giovani e talentuosi di mostrare i propri lavori ed esprimersi al meglio. In occasione di Halloween, abbiamo realizzato #Reno2DarkChallenge, un contest che permetterà a 5 fortunati in tutti i paesi aderenti di vincere un nuovo OPPO Reno2 e, in coerenza con la nostra anima creativa, di partecipare a una masterclass in videomaking e fotografia a Parigi.

QUALI NOVITÀ E INIZIATIVE SONO PREVISTE PER IL PROSSIMO FUTURO? Ci saranno dei nuovi lanci nel 2020 e continueremo a investire sull’innovazione e sul design dei prodotti. Non ci annoieremo, rimanete sintonizzati per scoprire le nostre novità! MK

CON IL LANCIO DEL CONTEST #RENO2DARKCHALLENGE, I VINCITORI HANNO IN OMAGGIO IL NUOVO OPPO RENO 2 E UNA MASTERCLASS IN VIDEOMAKING E FOTOGRAFIA.

CI PUÒ PARLARE DELL’ULTIMA CAMPAGNA DELLA SUA SOCIETÀ E DELL’AGENZIA CON CUI L’HA REALIZZATA? Alla fine del 2019 abbiamo lanciato la serie Reno2 (disponibile anche nella versione Z). Un prodotto molto interessante e dalle alte perfor-

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AZIENDE E COMUNICAZIONE | GENNAIO-FEBBRAIO 2020 media key

TRANSITIONS ALESSANDRA BARZAGHI, COUNTRY TRANSITIONS DIRECTOR ITALY

NELL’ULTIMO ANNO È AUMENTATA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI. QUALI SONO LE STRATEGIE SU CUI PUNTATE PER INCENTIVARE I CONSUMI? Transitions, brand leader nel settore delle lenti fotocromatiche, vanta una brand awareness del 63% in Italia; con più di 30 anni di innovazione e una stima di circa 70 milioni di portatori nel mondo (stima interna Transitions basata sul quantitativo di lenti vendute con un tasso di rinnovo di 2,8 anni), oggi è la marca di riferimento nella sua categoria. È un brand molto dinamico nel mercato italiano e da più di tre anni siamo attivi con un’interessante strategia di rinnovamento della brand identity, culminata con il lancio della nuova immagine nell’autunno del 2018. Per incentivare i nuovi consumatori, oltre a offrire indubitabili benefici per chi indossa Transitions, dobbiamo essere anche ‘desiderabili, cool’.

PER RISPONDERE AL MEGLIO ALLE RICHIESTE DI AZIENDE/CLIENTI, COME DEVE OPERARE OGGI UN’AGENZIA DI COMUNICAZIONE?

interpreta l’aspetto fashion e i colori; Digital Modern Family (@digitalmodernfamily), famiglia di fotografi, scorcio realistico della società occidentale, darà spazio all’esperienza lifestyle di Transitions indossato da mamma, papà e figlia; Giovanni Masiero (@giovannimasiero), modello e sportivo, interpreta l’anima sport-glamour del brand; infine, il geek Jacopo D’Alesio (@jakidale), youtuber di e-games che esprimerà la componente di tecnologia geniale di Transitions.

QUALI NOVITÀ E INIZIATIVE SONO PREVISTE PER IL PROSSIMO FUTURO? Transitions è un brand dinamico e molte sono le novità all’orizzonte. L’inizio del 2020 vedrà l’arrivo della nuova generazione, Transitions Signature Gen 8, che promette un vero salto tecnologico per un significativo avanzamento nella performance: ancora più reattive nello scurirsi e nello schiarirsi e colori più intensi. MK

Supporto nella visione strategica, multicanalità, flessibilità e time to market sono gli asset chiave, dal mio punto di vista.

INTERNET E TECNOLOGIA HANNO RADICALMENTE CAMBIATO IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE. IN CHE MISURA TUTTO CIÒ HA INFLUITO PER L’AZIENDA? Se vogliamo rivolgerci efficacemente a nuove categorie di consumatori, penso per esempio ai target più giovani come i Millennials, non possiamo fare a meno di trovare leve di ingaggio che vadano ben oltre i meri contenuti di prodotto e utilizzare i loro canali di comunicazione. Da questo punto di vista i social network sono un terreno di gioco sfidante e tremendamente interessante.

CI PUÒ PARLARE DELL’ULTIMA CAMPAGNA DELLA SUA SOCIETÀ E DELL’AGENZIA CON CUI L’HA REALIZZATA? L’ultimo progetto in ordine temporale è la campagna Transitions #Lovelight, una campagna di influencer marketing che prende vita con un interessante binomio online-offline: sui social network – Instagram e Facebook – e in una selezione di Centri Ottici Italiani. #Lovelight nasce dall’ottima collaborazione con IPG media brands e, in particolare, con il team di Reprise che ci ha supportato validamente in questa magnifica avventura. Ha come interprete principale una top influencer da un milione di follower: Federica Pellegrini. Con i suoi 31 anni rientra perfettamente nel target Millennials ma, cosa ancora più importante, è in grande sinergia con i valori del brand: se Federica è master of water, recordwoman, dinamica e versatile, simbolo di uno stile di vita salutare e di una bellezza chic e anticonformista, la tecnologia Transitions è master of light, dinamica e ‘intelligente alla luce’. Completano la squadra quattro influencer con un seguito di circa 200K-250K follower che rispecchiano altrettanti cluster di stile e approccio ai consumi e che interpreteranno Transitions da differenti angolazioni: Irene Colzi (@ireneccloset)

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IN SINERGIA CON I VALORI DEL BRAND E ADATTA AL TARGET MILLENNIAL, FEDERICA PELLEGRINI È LA TESTIMONIAL DELL’ULTIMA CAMPAGNA.

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_Libri 391 OK.qxp_Layout 1 25/02/20 18:12 Pagina 66

media key GENNAIO-FEBBRAIO 2020 | LIBRI

COME AGIRE IN MODO SICURO NEL MONDO PUBBLICITARIO È STATO PUBBLICATO DIRITTO DELLA PUBBLICITÀ. TUTELE E CONTENZIOSO, IL MANUALE EDITO DA GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE SUI RISCHI LEGALI DELLA COMUNICAZIONE. Gianluca De Cristofaro, curatore nonché autore del volume insieme ad Alessia Ajelli, Isabel Bassanelli, Lorella Rita Bianchi, Chiara Bocchi, Filiberto E. Brozzetti, Francesco de Rugeriis, Federica Furlan, Miriam Loro Piana e Alessia Placchi, rompe finalmente il silenzio letterario calato sul tema negli ultimi anni, facendo il punto sul diritto della pubblicità a partire dall’esame delle fonti del diritto per poi passare all’analisi dei principi cardine avvalendosi di una nutrita collezione di celebri e recenti decisioni relative ad alcune delle più discusse campagne di comunicazione. Il principio di lealtà della comunicazione commerciale, di divieto di violenza e volgarità, del rispetto della dignità della persona e delle convinzioni morali e civili. E ancora: l’analisi delle diverse fattispecie di pubblicità ingannevole, in particolare il principio di riconoscibilità della pubblicità che, se in passato era messo a rischio dalla pubblicità redazionale o dal product placement (quando non era ancora regolamentato), oggi è messo a repentaglio dall’influencer marketing e, più in generale, dal native advertising. Il testo affronta poi la materia della pubblicità comparativa e denigratoria, per concentrarsi successivamente sulla tutela della creazione pubblicitaria e sui limiti dell’uso di contenuti di terzi, prendendo in esame anche i fenomeni dell’ambush marketing e del real time marketing. Prima di chiudere con un focus sulla regolamentazione delle manifestazioni a premio, tema tuttora attuale, passa in rassegna i principali aspetti del contenzioso pubblicitario e del rapporto tra marketing e protezione dei dati personali, diventato più difficile da quando il flusso di informazioni tra consumatore e impresa non è più unidirezionale. Il rigore giuridico proprio di un manuale di diritto e il taglio estremamente pratico con frequente richiamo alla casistica rendono il libro di grande interesse per i giuristi esperti della materia ma anche per gli altri operatori che, a diverso titolo, lavorano nel mondo della pubblicità. Diritto della Pubblicità. Tutele e contenzioso non pone nessun ‘paletto’ all’estro, piuttosto rappresenta uno strumento di training ‘preventivo’ per aiutare account e creativi a considerare eventuali profili di rischio di una campagna di comunicazione già in fase di progettazione permettendogli così di agire in modo sicuro.

DIRITTO DELLA PUBBLICITÀ. TUTELE E CONTENZIOSO DI GIANLUCA DE CRISTOFARO EDITORE GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE 353 PP., 36,00 EURO

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#CUORICONNESSI - STORIE DI VITE ON-LINE E DI CYBERBULLISMO DI LUCA PAGLIERI NUOVA CANTELLI EDITORE

IL LIBRO NASCE DALLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE SUL TEMA DEL CYBERBULLISMO, REALIZZATA A PARTIRE DAL 2016 DA POLIZIA DI STATO E UNIEURO PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE, PER CUI SONO STATI INCONTRATI OLTRE 30MILA STUDENTI IN 42 TAPPE IN TUTTA ITALIA. MESSAGGI, IMMAGINI E VIDEO CARICATI IN RETE SI DIFFONDONO IN MANIERA INCONTROLLATA E RESTANO PRESENTI NEL WEB PER SEMPRE, CREANDO PROBLEMATICHE CHE POSSONO AVERE RISVOLTI DRAMMATICI NELLA VITA DEI RAGAZZI. IL LIBRO È GRATUITO E DISPONIBILE NEI NEGOZI UNIEURO DAL 7 FEBBRAIO, GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E CYBERBULLISMO, E IN FORMATO DIGITALE SUL SITO CUORICONNESSI.IT. E SARÀ INVIATO A 7.500 SCUOLE ITALIANE, ABBINATO ALLA CAMPAGNA OMNICANALE A COPERTURA DI RADIO, TV, STAMPA E DIGITAL NAZIONALI.

HUMAN-CENTRIC MARKETING. PRIMA DI CONSUMATORI, SIAMO TUTTI PERSONE DI MATTEO RINALDI EDIZIONI FRANCO ANGELI – 168 PP., 22,00 EURO

LE AZIENDE DI MAGGIOR SUCCESSO HANNO UNA COSA IN COMUNE: ANZICHÉ CHIAMARE CONSUMATORI I PROPRI CLIENTI, LI CONCEPISCONO PRIMA DI TUTTO COME PERSONE, CON LE LORO VITE, BISOGNI, DESIDERI E PAURE. CON I CONTRIBUTI DI RICCARDO POZZOLI, RICARDO TRAVASSOS, FRANCESCO MUGLIA, DARIO GARGIULO, FRANCESCO SODANO, ROBERTO ZEPPONI, L’AUTORE AFFRONTA IL LATO UMANO DEL MARKETING, CHE RIESCE A EMOZIONARE E CONTRIBUISCE A MIGLIORARE LA VITA DELLE PERSONE, PER FARLE SENTIRE MEGLIO CON SE STESSE E CON GLI ALTRI. UN MANUALE D’ISTRUZIONI INSOLITO, PRATICO E DIVERTENTE RIVOLTO A CEO, MARKETING DIRECTOR DI MULTINAZIONALI, PROPRIETARI DI PICCOLE ATTIVITÀ COMMERCIALI, STUDENTI AGLI ULTIMI ANNI DI UNIVERSITÀ PER CREARE STRATEGIE DI MARKETING HUMAN-CENTRIC FACENDO CRESCERE IL BUSINESS IN MANIERA ESPONENZIALE. È UN LIBRO PER CHI NON INTENDE FERMARSI IN SUPERFICIE, MA CHE CON LE SUE STRATEGIE DI MARKETING VUOLE ANDARE A FONDO.


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LIBRI

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pages 66-68

IL MERCATO DELL’OUT OF HOME PAROLA CHIAVE: EVOLUZIONE

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pages 55-58

AZIENDE E COMUNICAZIONE _ CIELO E TERRA VINI _ GRUPPO MONDELEZ INTERNATIONAL _ LATTERIA MONTELLO _ OPPO ITALIA _ TRANSITIONS

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LOTTA ALLA PLASTICA UN 2020 ALL’INSEGNA DEL ‘PLASTIC FREE

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4ECOMMERCE TRIONFA LA FIERA DEL COMMERCIO ELETTRONICO

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DIGITAL WELLBEING MINIMALISMO DIGITALE: COME VIVERE CONNESSI E FELICI

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MILANO DIGITAL WEEK 2020 ESPLORIAMO LA ‘CITTÀ AUMENTATA

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FINTECH HUB MILANO IN VIA MERAVIGLI IL NUOVO POLO DEL FINTECH ITALIANO

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FOCUS: NUOVE TECNOLOGIE MI RIFACCIO LA FACCIA

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CONSUMER ELECTRONIC SHOW DI LAS VEGAS 2020 L’HIGH-TECH DOMINERÀ IL NUOVO DECENNIO

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IL MERCATO RADIOFONICO UN ANNO A TUTTO VOLUME

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COMUNICAZIONE WEB

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COVER STORY LA CREATIVITÀ SEMPRE AL CENTRO DELL’UNIVERSO COO’EE

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SOCIAL LIVE AGENCY DEL MESE JOHANNES: UN PONTE TRA BRAND E CUSTOMER EXPERIENCE

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COMUNICAZIONE E CREATIVITÀ

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KEY PEOPLE ALESSANDRO BIANCA

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AGENZIA WEB DEL MESE SITE BY SITE: L’INVESTIGATION CONTINUA

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