In differenti versioni della leggenda Pan Gu viene aiutato nella separazione tra cielo e terra da quattro bestie mitiche: la tartaruga, il Qilin, la fenice e il dragone. Trascorsero altri 18 mila anni, Pan Gu nel frattempo era diventato un gigante fra cielo e terra, alto 45 mila km. Quando
finalmente cielo e terra si stabilizzarono senza più
riunirsi, Pan Gu poté finalmente riposarsi, tuttavia, sfinito a morte, non ebbe più l’energia di sostenersi, il suo corpo gigantesco crollò a terra e morì. Con la morte le varie parti del suo corpo si trasformarono. Il suo occhio destro divenne il Sole, il suo occhio sinistro la Luna, i suoi capelli diventarono pianeti e stelle, il suo respiro si trasformò in nuvole e in vento. Le braccia e le gambe diventarono le cinque principali catene montuose della Cina, i muscoli si trasformarono in terra fertile, la sua barba diventò un fitto bosco, i suoi peli erba e fiori, il sudore diventò la pioggia che rinfresca le terre. La sua carne divenne terreno, il suo sangue divenne fiumi e laghi, le sue ossa e i denti si tramutarono in rocce e alcune di esse divennero oro, argento, bronzo, ferro, giada e pietre preziose. Dai pidocchi che aveva sul corpo nacquero infine gli uomini e gli animali.
L’e e gia os i a da ui si o igi a la vita vie e du ue si oli a e te app ese tata o l’aspetto di un uovo. Non solo nel Taoismo, ma anche nella mitologia di molte religioni arcaiche (Fenici, Indù, Ro a i, e . è p ese te il ito dell’uovo os i o he, ella sua vale za os ogo i a, si oleggia l’u ità p i o diale dell’Esse e, la totalità pe fetta, i divisa, he p e ede la sepa azio e degli ele e ti e la o pa sa dell’u ive so ate iale a tutti a ifesto. III. IL MITO DI HOUYI In Cina esisteva da tempo immemore un “dualismo cosmologico” che metteva in opposizione due principi, da una parte la luce, il Sole e il fuoco, dall'altra il buio, la Luna e l'acqua.
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