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__LIBRI CULTURA__ “ALCUNE PAROLE BISOGNA NON DIRLE MAI, PERCHÉ FANNO ACCADERE LE COSE”. Ma lo psichiatra ormai l’ha detta: «Potrebbe essere Alzheimer». Zia Camilla, che è stata trovata in piazza spaesata e svestita, si è ammalata di Alzheimer: il “tedesco”, con i progressivi deficit di memoria e il deterioramento delle funzioni esecutive, sgretola a colpi di falce la sua autonomia. Accanto a lei, attenta, vigile, partecipe, la nipote Andreina, mossa dalla riconoscenza che è anche amore di figlia, pure se la sua non è una madre biologica. Osserva prima con stupore, poi intuisce la difficile e sofferta realtà, infine comprende l’irreparabile e predispone la “cura” per la forza soverchiante della malattia. E la “cura” vuol dire qualcosa di tanto complesso e insieme tanto naturale, un modo di stare con la zia, “non c’era un piano, s’è costruito giorno per giorno”. In Adesso che sei qui Maria Pia Veladiano racconta questa vicenda molto personale nei momenti significativi che si intrecciano con una genealogia
L’AMORE DI + UNA NIPOTE, OLTRE OGNI COSA
familiare fatta di ADESSO CHE SEI QUI vincoli, affetti, feGUANDA rite, partendo dal 266 PAGINE 18,00 EURO trauma: «La maGiudizio di 50&Più: lattia mentale è un tradimento della vita amica» perché «riguarda noi, proprio noi e la vita di chi amiamo». Come in altri suoi romanzi alle prese Un romanzo intenso con la fede, il doche tratta un tema complesso lore, la diversità, con grazia. La vita accanto un pensiero forte a un malato di Alzheimer, muove le sue pagine che riesce tra paure e scelte con molta credibida affrontare lità narrativa a sciogliersi nella di Renato Minore misura e nei gesti di Andreina, alle prese con “la piccola perfezione di un mondo HO SOGNATO DI VIVERE! che viene riparato”, e coPOESIE GIOVANILI munque “c’è una vita possiCarmelo Bene bile per chi è malato, bella e Bompiani - 104 pagine: prezzo: 15 euro piena, anche se diversa”. E Giudizio di 50&Più: nel piccolo brusio comuniHo sognato di vivere! è una raccolta di poesie tario di parenti, amiche, altre scritte dal ’50 al ’58 nella casa d’infanzia dei zie: intorno alla prediletta dal nonni materni in Puglia e poi a Roma, dove Carmelo Bene si era “signor Alzheimer”, rentrasferito per studiare Legge. Un prezioso recupero, uno zoom de piena di sornella preistoria letteraria di un artista che si sta costruendo nelle prese e di versue posture e nei suoi incantamenti. Nel Bene ventenne possono ve narrativa affiorare gli incanti e le ossessioni autobiografiche con cui cresce la tenera, e si radica una certa mitologia della propria identità “otrantina”. dolorosa, Quella di «un piccolo paese nel cuore del Salento, con una natura anche potente e prepotente, un mare blu scuro e denso come lo spazio, lancinanrocce e scogli ora a picco ora distesi e pietre protese verso il te storia di cielo, che dalla primavera all’estate profumavano l’aria di essenze Adesso che preziose»: così scrive il nipote Stefano De Mattia, che ha curato la raccolta inseguendo l’immagine “del giovane Carmelo”. sei qui. MAGGIO 2021 I 53