Marco Lazzoni MAN
Ci troviamo nel bel mezzo di una transizione energetica senza precedenti e mai come in passato è auspicabile affrontare le sfide che abbiamo di fronte con un sano pragmatismo. Questo perché l’obiettivo della sostenibilità, che sempre più riempie le agende della politica, dell’industria e dell’opinione pubblica, non si può limitare a semplici considerazioni ambientaliste ma deve assumere una connotazione anche economica e sociale. Di fronte dunque alla tentazione di cedere a facili entusiasmi o false demonizzazioni, è necessario trovare un equilibrio che utilizzando le diverse tecnologie a disposizione consenta di ridurre significativamente o azzerare le emissioni nocive e clima alteranti, salvaguardare le attività produttive e garantire la riqualificazione di tutte le figure professionali destinate a sparire dal mercato. Quale costruttore leader di mercato, MAN sta responsabilmente monitorando e testando tutte le opzioni possibili che consentono di massimizzare il rapporto costi/benefici sia nel breve sia nel medio-lungo periodo. La centralità del trasporto su gomma, soprattutto in considerazione della specificità morfologica del nostro Paese, non è in discussione. I mega trend che stanno investendo tutto il comparto della mobilità, dalla guida autonoma alla digitalizzazione per finire con l’introduzione di forme sempre più pulite di trazione, ci consentiranno di integrare in maniera sempre più sostenibile il trasporto merci e passeggeri nelle dinamiche sociali. D’altronde, abbiamo spesso assistito in passato ad una levata di scudi da parte dell’opinione pubblica per ridurre il numero di camion in autostrada al fine di aumentare la sicurezza o bloccare il traffico nei centri cittadini per ridurre l’inquinamento. Che fine farebbero queste campagne demagogiche se domani mattina i mezzi garantissero zero emissioni e fossero guidati da sistemi di intelligenza artificiali che annullano il rischio di collisioni? Senza contare che un utilizzo più efficiente dei mezzi in circolazione ne ridurrebbe probabilmente anche la densità a fronte di veicoli spesso inutilizzati e viaggi a vuoto. Certamente lo scenario di una consegna dell’ultimo miglio fatta con droni volanti è molto suggestiva ma salvo pensare che il panorama non ne guadagnerebbe, resto convinto dell’idea che a livello energetico sia più dispendioso (e quindi meno sostenibile per definizione) alzare da terra un veicolo per spostarlo da A a B piuttosto che muoverlo sulla superficie. 85