Alessandro Varisco Ceo Twinset
negozi evolvono in veri
e propri hub esperienziali e tecnologici
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on è vero che il retail sia morto con la pandemia, ma dovrà cambiare pelle e soprattutto le aziende dovranno modificare il loro approccio, grazie anche all’omnicanalità. Non serviranno più, almeno per il nostro segmento - quello che chiamo “alternative to luxury” - mega store nelle grandi città, ma bisognerà pensare a spazi più funzionali, con un rapporto bilanciato tra personale, dimensione e prodotto, considerando l’indispensabile interazione con l’online che, per esempio, consente di non avere in negozio tutto l’assortimento. Noi contiamo al mondo 110 monomarca diretti e un’ottantina in franchising. L’evidente calo verticale del traffico causato
Lo store è l’unico touch point che consente al cliente un’esperienza visiva, sensoriale e al brand di
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trasferire al meglio i propri valori
dall’emergenza sanitaria, in parte è stato compensato da una maggiore conversione dell’e-commerce, anche se a conti fatti il 2020 si è chiuso con una flessione di oltre il 30% delle vendite. L’impatto negativo non è stato causato solo dai lockdown, ma anche dalle chiusure di centri commerciali e outlet center nei weekend, giornate che di solito producono metà del fatturato della settimana. Tra l’altro, pure l’omnicanalità senza il traffico non funziona. Abbiamo quindi pensato come contattare direttamente i consumatori, partendo da un termine poco usato durante la pandemia: la gentilezza. Ovvero, la vera vicinanza e il
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retail trends
2021
vero customer service nei confronti della clientela. Così abbiamo creato la “scatola gentile”, con all’interno 8 capi, e l’abbiamo recapitata ai nostri clienti, scrivendo: non ci vediamo da un po’ di tempo, mandiamo questi abiti da provare senza impegno. Il risultato? Complessivamente abbiamo venduto più della metà delle proposte. Questo fa capire il vero significato della partnership con il cliente. Se il prodotto resta il baricentro, nel post pandemia però non basterà più: l’azienda dovrà, a maggior ragione, comunicare il proprio sistema valoriale che, oltre a essere coerente con il dna, non può prescindere dalla sostenibilità. Di fatto, l’emergenza attuale, ci ha fatto ulteriormente capire quando sia indispensabile essere più flessibili e veloci per affrontare tempestivamente i cambiamenti. Punteremo pertanto sempre più sulla tecnologia, implementando la digitalizzazione a monte e a valle: dalla prototipia avatar e 3D agli avatar di produzione per arrivare a quelli da usare per sfilate e comunicazione, fino all’accelerazione sulla omnicanalità. Una strategia che influenzerà anche lo sviluppo retail. L’idea è di optare per spazi di dimensioni più razionalizzate, nell’ordine dei 120 metri quadrati, e farli diventare veri e propri hub, supportati dal centro logistico. Valorizzando un fatto innegabile: il negozio è l’unico touch point che consente al consumatore un’esperienza visiva, sensoriale ed è il canale più facile per
Foto Settimio Benedusi
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