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COVER STORY EVENTI IBRIDI
Il futuro dell’ibrido secondo NH
di NICOLETTA TOFFANO
Puntuale la risposta di NH Hotel Group alle nuove esigenze dettate dal mondo di meeting & eventi con Hybrid Meetings by NH. E oggi la compagnia spagnola pensa già ai nuovi sviluppi degli eventi ibridi
I
l debutto dell’innovativo servizio siglato NH, capace di unire la realtà virtuale a quella face to face, è avvenuto a fine gennaio, proprio testando un evento interno della Compagnia dal titolo “L’impatto della trasformazione digitale nel nuovo scenario del turismo”. Illustra Ambra Lee Agnoletti, director of business development NH Hotel Group Italia: «Per l’occasione abbiamo combinato l’incontro in presenza attraverso il collegamento delle tre hub presso NH Milano Congress Centre, NH Collection Roma Vittorio Veneto e NH Collection Madrid Colón con i sette panelist e la partecipazione da 26 città italiane collegate virtualmente». Un evento che ha mostrato tutta la potenzialità di Hybrid Meetings by NH, ossia un nuovo modo di realizzare incontri, eventi e congressi, con soluzioni potenziate di meeting ibridi progettate per una clientela, business e non, sempre più esigente nella ricerca di risposte smart e innovative. Grazie a uno staff interno qualificato e alla collaborazione di partner tecnologici d’eccezione – tra i quali Netick Group in Italia, Bmotion in Spagna, Avp e Cas in Belgio, Kfp in Germania e Austria, Acs nei Paesi Bassi – la Compagnia permette di organizzare riunioni, appuntamenti ed eventi raggiungendo un pubblico sempre più vasto da destinazioni diverse attraverso soluzioni che combinano l’incontro di persona e la partecipazione virtuale.
TECNOLOGIA E SICUREZZA Il tutto in totale sicurezza – grazie ai protocolli “Feel Safe At NH” – e con la stessa qualità che da sempre contraddistingue l’offerta e i servizi di NH Hotel Group. Ma in un momento di grandi cambiamenti, come quello che stiamo vivendo, a distanza di qualche mese dal lancio del nuovo prodotto, come sono cambiati gli scenari e quali necessità nuove sono emerse? Risponde Ambra Lee Agnoletti: «Abbiamo avuto una forte domanda di eventi ibridi nella prima parte dell’anno, che ha fatto da volano per la ripresa del settore. A partire dall’estate, abbiamo visto una decelerazione poiché c’era la forte volontà di tornare in presenza al cento per cento. Comunque penso che la modalità ibrida possa rimanere come una soluzione alternativa: i vantaggi sono indiscutibili come la possibilità di collegarsi con persone da varie parti del mondo e il rappresentare una soluzione di maggiore sostenibilità. Potrà rimanere anche come capitolo all’interno di un evento totalmente in presenza, dove si preveda anche solo un intervento da remoto. La parte ibrida può essere vista inoltre come una nuova forma di contenuto all’interno dell’evento perché crea comunque aspettativa, novità e a volte spettacolarità». indirizzi a fine rivista
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