I signori del vento di Franco Zadra
I SIGNORI del VENTO
S
e siete di quelli fermamente convinti che “tenere i piedi per terra” sia la condizione ovvia e più sicura per attraversare i nostri giorni ricchi di vita e di emozioni, allora non iniziate a leggere questo articolo, ma soprattutto tenetevi lontani dalla bella pubblicazione del libro di Maurizio Bottegal, nato a Zurigo nel 1962, “Signori del vento, la (mia) storia del parapendio fra aneddoti e curiosità”, pub-
blicato da Dbs-Smaa di Seren del Grappa (BL), agosto 2021. Potreste, infatti, vedervi d'un tratto espropriati delle vostre certezze e desiderosi di conoscere quel mondo al quale sentite già di voler appartenere, con tutta la vostra anima. Volare! Un desiderio scritto nel Dna del genere umano, da Icaro in poi, ma che forse, proprio per la fine fatta da quel primo mitico aeronauta, avvicinatosi troppo al sole che sciolse la cera che teneva incollate le penne d'uccello alla struttura alare autocostruita, facendolo precipitare rovinosamente al suolo, fa desistere la maggiorparte di noi dal solo pensarci. Ma l'attuale paracadute da lancio è più vicino alle “ali d'aquila” di biblica memoria, da sempre
sinonimo di sicurezza e di forza, un'ala direzionabile per decollare dai pendii montani, con ormai una efficienza aerodinamica che consente, con quasi la stessa facilità di andare in bicicletta, dei veri e propri voli sfruttando le correnti d'aria calda, le termiche, per poter guadagnare quota e surfare
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