LA DESCRIZIONE
LE MIE VACANZE DAI NONNI Eccomi qui in auto con mamma e papà. Ci inerpichiamo per le cur ve strette di queste strade deserte e assolate, tra colline verdissime e campi di girasole in basso. Poi finalmente vediamo l’indicazione Agriturismo Le Rose e ci immergiamo nella stretta galleria verde che è il sentiero dei nonni. All’ultima cur va papà suona il clacson per avvertire del nostro arrivo. Ed ecco la casa, i nonni che si affrettano al cancello e Nerone che scodinzola. Di questa casa mi piace tutto: i muri spessi che mantengono fresche le stanze, il pergolato di rose che fa da tetto profumato al grande tavolo dove si mangia quando ci sono gli ospiti, la mia camera affacciata sulla valle. La cucina che sa di buono, di frutta e delle torte che la nonna prepara ogni giorno. E infine mi piace il silenzio, che è un silenzio speciale, rumoroso: il vento che muove le foglie, le api che ronzano, gli uccelli chiacchieroni, le cicale che si corteggiano, le rane che gracidano. E Nerone, un cagnone simile a un terranova. Quando lo accarezzo sento tra le dita il suo pelo liscio, morbido e caldo. Invece di abbaiare, borbotta come una caffettiera sul fuoco. Il cane, alla prospettiva di una passeggiata nei boschi, ha cominciato a girarmi intorno scodinzolando forsennatamente. È sempre stato un vero amico, ma da quando sono finalmente diventato più alto di lui gli voglio ancora più bene. – Forza, Nerone, andiamo – e abbiamo preso la strada per le cascatelle. Un’annusata ai fiori, uno scatto alla rincorsa di chissà chi, un ritorno ciondolando e, dopo varie ripetizioni di questa sequenza, siamo arrivati alla polla d’acqua creata dalle piccole cascate. Le vacanze dai nonni iniziano davvero solo quando mi levo le scarpe da ginnastica e immergo i piedi nell’acqua freddissima. Per Nerone è un segnale: si butta in acqua anche lui, salta, nuota, poi torna e, prima che riesca ad allontanarlo, si scuote spruzzandomi completamente. G. Alvisi, Piccolissimo me , Piemme
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