MA G
In copertina/cover:
Joaquin Morodo, Gallina est ocultum Gallus
Mixed media 150x100 in versione digitale
Acquarello, olio, acrílico, scanner e tavoletta digitale
2022
In copertina/cover:
Joaquin Morodo, Gallina est ocultum Gallus
Mixed media 150x100 in versione digitale
Acquarello, olio, acrílico, scanner e tavoletta digitale
2022
Progetto Editoriale page 6
Cool Agenda page 8
Hip-hop, 50 anni di un fenomeno nato nel Bronx page 46
Digital nomadi: un fenomeno in evoluzione page 80
“Is there life after Tomorrowland?” page 64
Luxury Real Estate
Real Estate
First Class House page 84
Real Estate Denis Andrian page 102
In
Il
posto più straordinario al mondo SOCOTRA page 76 Ivan Cattaneo Una vita per l’arte page 50 Donne page 54 Festa di donne page 57 Architettura come vita page 68 Perri Gioiellieri Orafi dal 1896 page 58 Eccellenze nel mondo, In terra di gallura page 60 Laura Biancalani, Andrea Bocelli Foundation page 72 Lndc Animal Protection lancia lo spot “In difesa degli animali” page 112 conversation Mr. Brainwash page 20 Mauro Balata L’Avvocato Presidente page 42 Davide Campagna “Cottoaldente” page 34 YO! Nancy Brilli page 38 Muraless Art Hotel page 24 Joaquin Morodo La mia arte è l’ossessione di vivere ad alta voce page 14 Scontrocorrente page 12 Francesco Panella, Brooklyn Man da Trastevere page 28Antonella Carlucci - FOUNDER FIRST CLASS HOUSE
Art Director Giuseppe Gastone Pasella gastone.pasella@firstclasshouse.it Editor in Chief Chiara Poggi
chiara.poggi@firstclassmag.it
Editing
Chiara Poggi, Sabrina Tassini, Gastone Giuseppe Pasella, Antonella Carlucci, Atula Viaggi, Greta Zuccoli
Translation Mariele Rubolino
Thanks to Andrea Bocelli Foundation, Anna Perri, Ivan Cattaneo, Denis Andrian, Mauro Balata, Marco Francioso, Loris Innocenti
Graphic Project Back Adv - Creative Studio
Print Ciani Artigrafiche S.r.l.
Cari lettori, Siamo lieti di presentarvi il nuovo numero di First Class Mag, un viaggio intorno alla bellezza, tra eventi indimenticabili, personaggi di spicco e mete da sogno. Tutto ha inizio come sempre con la Cool Agenda del 2023, con i migliori eventi e le nuove esperienze da fare nel mondo quest’anno.
Il talentuoso artista di copertina di questo numero, Joaquin Morodo, svela i segreti che si celano dietro le sue opere, mentre Davide Campagna ci introduce nel suo universo fatto di cibo e fitness. Francesco Panella ci guida in un viaggio enogastronomico ricco di autenticità e passione attraverso Little Big Italy. L’icona del cinema, Nancy Brilli, ci mostra il suo percorso artistico e la sua dedizione alla recitazione.
Abbiamo avuto l’onore di intervistare Mauro Balata, il presidente della lega calcio di Serie B, che ci parla del suo ruolo di leadership nel guidare l’evoluzione della serie cadetta. Ivan Cattaneo, da sempre artista eclettico, apre le porte del suo universo musicale e artistico. Sottolineiamo l’importanza della sostenibilità e vi invitiamo a esplorare il mondo in armonia con l’ambiente circostante. Scoprite quindi come viaggiare in modo responsabile, preservando le bellezze naturali e culturali delle destinazioni che visiterete.
Infine, come sempre, abbiamo dedicato uno spazio importante alle nostre dimore eccezionali: proprietà prestigiose dislocate in tutto il mondo. Una panoramica di luoghi dove il lusso si fonde con il buon vivere.
Buona lettura!
Dear readers,
We are delighted to present to you the new issue of First Class Mag, a journey around beauty, with unforgettable events, prominent personalities, and dream destinations. Everything begins, as always, with the Cool Agenda of 2023, the best events and new experiences in the world this year.
The talented cover artist of this issue, Joaquin Morodo, unveils the secrets behind his works, while Davide Campagna takes us into his world of food and fitness. Francesco Panella guides us on an enogastronomic journey full of authenticity and passion through Little Big Italy. The cinema icon, Nancy Brilli, reveals her artistic path and dedication to acting.
We had the honor of interviewing Mauro Balata, the president of Serie B football league, who talks about his leadership role in guiding the evolution of the second division. Ivan Cattaneo, an eclectic artist, opens the doors to his music and artistic universe. As always, we emphasize the importance of sustainability and invite you to explore the world in harmony with the surrounding environment. Discover how to travel responsibly, preserving the natural and cultural beauties of the destinations you will visit.
Lastly, as always, we have dedicated an important space to our exceptional homes: prestigious properties located around the world. A panoramic view of places where luxury merges with the art of living.
Enjoy your reading!
First Class Mag, che ormai vanta una straordinaria storia di 8 anni, e con una divulgazione di circa 10.000 copie annue, si rinnova con un nuovo e importante progetto editoriale.
Fondato da Antonella Carlucci, tutt’oggi editrice, da sempre affiancata dal direttore responsabile della testata Chiara Poggi, il magazine ha da questo numero un nuovo direttore artistico, l’architetto Giuseppe Gastone Pasella.
Tra l’architetto e l’editrice è infatti nata un’importante joint venture, che vede Giuseppe Gastone Pasella anche responsabile del settore architettura e design della prestigiosa First Class House (luxury real estate), operante nel settore della consulenza immobiliare attraverso un’importante rete di collegamenti, che la vede presente in più di 80 paesi al mondo.
Giuseppe Gastone Pasella, forte di esperienze internazionali, definisce il “nuovo magazine”: trasversale e irriverente, modaiolo, trendy pettegolo e di gran classe nella forma e nel contenuto. “Piattaforma di partenza” mossa dall’entusiasmo di raccontare una nazione unica nel panorama mondiale, e vincente, anche affiancata da altre realtà globali.
Sarà presente anche in alcune edicole e presso le sedi degli sponsor a un prezzo di copertina di 10 euro per circa 110 pagine, consultabile anche via web, con link interattivi che condurranno ad approfondimenti e ai siti aziendali degli sponsor, che entreranno a far parte di questo prestigioso “club”.
First Class Mag, which now boasts an extraordinary 8-year history and a circulation of approximately 10,000 copies per year, is undergoing a renewal with a new and important editorial project.
Founded by Antonella Carlucci, who is still the publisher, always supported by the editor-in-chief Chiara Poggi, the magazine now has a new artistic director, architect Giuseppe Gastone Pasella.
An important joint venture has indeed been established between the architect and the publisher, with Giuseppe Gastone Pasella also taking responsibility for the architecture and design sector of the prestigious First Class House (luxury real estate), operating in real estate consulting through a significant network of connections present in over 80 countries worldwide.
Drawing on his international experience, Giuseppe Gastone Pasella describes the «new magazine» as transversal and irreverent, fashionable, trendy, and of great class in form and content. It will serve as a launching platform driven by the enthusiasm to portray a unique and successful nation on the global stage, alongside other global realities.
The magazine will be available in selected newsstands and sponsor locations at a cover price of 10 euros for approximately 110 pages. It will also be accessible via the web, with interactive links leading to in-depth articles and the sponsors› company websites, becoming part of this prestigious “club”.
IL DIRETTORE ARTISTICO GIUSEPPE GASTONE PASELLA E L’EDITRICE ANTONELLA CARLUCCII contenuti, dal prossimo numero, (alcuni dei quali sponsorizzabili):
• Lettera dell’editore: strap line del retro copertina. l’editore racconterà in poche righe la “mission” del numero, con un saluto ai lettori.
• Scontrocorrente: critica, dialogo su un fatto o evento, fra “femminile di sinistra” e “maschile, di destra”.
• L’architettura del mese: un’attenta identificazione di tutto ciò che è “luxury house”, compresa la “vera qualità architettonica”, dalla casa del pescatore a quella del contadino.
• Real estate: una carrellata degli “affari” del mese: i casali, i vigneti, le residenze importanti, selezionate in Italia e all’estero.
• Economia: pagina dedicata a consigli su investimenti: servizi bancari, fiduciari advisory, consulenza evoluta e personalizzata, analisi patrimoniali e servizi alle imprese.
• Il personaggio del mese: un servizio dedicato a imprenditori, artigiani, professionisti, chef, musicisti e cantanti, personaggi del piccolo schermo, con particolare attenzione al mondo femminile.
• Il luogo del mese: il racconto di un luogo con le proprie caratteristiche e peculiarità, raccontato dai personaggi del contesto. (Servizio sponsorizzabile rivolto anche agli enti pubblici per la promozione del territorio).
• Lo chef del mese: un servizio dedicato agli chef “particolari” , che racconteranno l’attività all’interno del proprio ristorante, con confidenze, dettagli e “pettegolezzi”.
• Il piatto del mese: un piatto tipico della cucina italiana o internazionale, raccontato con foto, dettagli e dovizia di particolari, compresa l’emozione!
• Il vino del mese: racconto di un vino o di una cantina d’eccellenza, con intervista al produttore, direttamente nell’azienda.
• Lo stilista del mese: il racconto di uno stilista, emergente o di gran moda, con curiosità, segreti, vizi e abitudini.
• L’artista del mese: foto in copertina di un’opera d’arte, fornita dall’artista o dalla galleria, e un servizio dedicato.
• Sport & fitness: una pagina dedicata allo sport e alla salute.
• Musica: 2 pagine con due realtà a confronto: musica di ultima generazione & folclore, tra jazz e gregoriano.
SI INTENDONO RAGGUNGERE 7 USCITE L’ANNO
1 GENNAIO - FEBBRAIO
2 MARZO - APRILE
3 MAGGIO - GIUGNO
4 LUGLIO - AGOSTO
5 SETTEMBRE
6 OTTOBRE - NOVEMBRE
7 DICEMBRE
Starting from the next issue, the contents will include the following (some of which are sponsorable):
• Publisher›s Letter: strap line on the back cover. In a few lines, the publisher will share the mission of the issue and greet the readers.
• Against the Current: Criticism and dialogue on a fact or event between «left-wing femininity» and «right-wing masculinity.»
• Architecture of the Month: A careful identification of everything related to «luxury houses,» including «true architectural quality,» ranging from the fisherman›s cottage to the farmer›s house.
• Real Estate: An overview of the «deals» of the month, including farmhouses, vineyards, and important residences selected in Italy and abroad.
• Economy: A page dedicated to investment advice, banking services, fiduciary advisory, advanced and personalized consultancy, asset analysis, and business services.
• Person of the Month: A feature dedicated to entrepreneurs, artisans, professionals, chefs, musicians, singers, and TV personalities, with particular attention to the female world.
• Place of the Month: The story of a place with its characteristics and peculiarities, as told by the people in the context. (This service can be sponsored and aimed at public entities for territorial promotion.)
• Chef of the Month: A feature dedicated to «unique» chefs who will share their activities within their restaurants, along with confessions, details, and «gossip.»
• Dish of the Month: A typical Italian or international dish, presented with photos, details, and rich descriptions, including the emotional aspect!
• Wine of the Month: A story about an excellent wine or winery, with an interview with the producer, conducted directly at the company.
• Designer of the Month: The story of an emerging or renowned fashion designer, including curiosities, secrets, vices, and habits.
• Artist of the Month: Cover photo featuring an artwork provided by the artist or gallery, accompanied by a dedicated feature.
• Sports & Fitness: A page dedicated to sports and health.
• Music: Two pages comparing two realities: the latest generation of music and folklore, ranging from jazz to Gregorian chants. THERE
Sebbene la scoperta della tomba di Tutankhamon sia avvenuta il 4 novembre 1922, l’Egitto celebra il centenario della sua scoperta nel 2023, in concomitanza con l’apertura, finalmente, del nuovo Grande Museo Egizio, il più grande museo archeologico del mondo con oltre 100.000 reperti. All’orizzonte e già in costruzione c’è anche la creazione della controversa nuova capitale amministrativa dell’Egitto, a Est del Cairo, che sostituirà l’attuale complesso come centro del governo, sfoggiando con orgoglio la torre più alta dell’Africa e il Green River Park di 35 chilometri, progettato per imitare la forma del Nilo. Ci sono quindi molti motivi per visitare l’Egitto quest’anno.
La Capitale italiana della Cultura, un’idea lanciata nel 2014, vuole promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale italiano con progetti e attività. Ora per la prima volta sono due le città scelte come Capitale Italiana della Cultura, un riconoscimento della loro vitalità culturale nonostante quanto vissuto durante la pandemia. Questa nuova iniziativa di Bergamo e Brescia significa l’avvio di un progetto di ampio respiro per affrontare le sfide contemporanee incentrate su cultura, sostenibilità, valorizzazione del patrimonio artistico, benessere e innovazione. Bergamo e Brescia diventano un’unica città “illuminata” e un’unica capitale. Quest’anno ci sono quattro assi tematici: città e natura, tesori nascosti, la città che inventa e la cultura come cura.
Although the discovery of Tutankhamun’s tomb occurred on November 4, 1922, Egypt celebrates the centenary of its discovery in 2023, coinciding with the opening of the new Great Egyptian Museum: the largest museum archaeological world with over 100,000 historical finds.
On the horizon and already under construction, there is also the creation of the controversial new administrative capital of Egypt, East Cairo. This new capital will replace the current complex becoming the center of government, proudly displaying the highest tower in Africa and the Green River Park of 35 kilometers, designed to imitate the shape of the Nile. This year there are many reasons for visit Egypt.
The Italian Capital of Culture, an idea launched in 2014, aims to enhance the Italian cultural heritage with projects and activities. For the first time ever, two cities had been chosen as the Italian Capital of Culture, as a recognition of their cultural vitality despite what they experienced during the pandemic.
Bergamo and Brescia new initiative is the start of a wide-ranging project to address contemporary challenges focused on culture, sustainability, enhancement of the artistic heritage, well-being and innovation. Bergamo and Brescia become one “illuminated” city and one capital. This year there are four thematic axes: city and nature, hidden treasures, the city that invents and culture as a cure.
2023 2023The best events and new experiences in the world this year
I migliori eventi e le nuove esperienze da fare nel mondo quest’anno
Nella notte che precede il 21 giugno migliaia di persone si radunano davanti al monumento megalitico di Stonehenge, nel Wiltshire, in Inghilterra, per celebrare il sole.
Turisti, studiosi, neopagani, moderni druidi o semplici curiosi attendono l’alba tra celebrazioni medievali e rievocazioni storiche. Quando il sole sorge i suoi raggi battono diretti sulla pietra centrale, la Heel Stone.
Nato negli anni ’70, il festival è oggi il più famoso del Regno Unito: viene trasmesso in diretta alla TV e coperto da numerose stazioni radio, diventando l’argomento del giorno per molte settimane a seguire. Una sorta di Sanremo italiana in salsa hippie inglese. Benché noto per la sua musica, il festival offre anche spettacoli di danza, teatro, circo, cabaret e altre forme d’arte. Accaparrarsi i biglietti non è semplice, anzi! Si racconta sia più facile trovare un biglietto d’oro in una barretta di cioccolato, ma se sei uno dei fortunati, non dimenticare di mettere in valigia gli stivali di gomma: in Inghilterra, si sa, piove sempre ed il terreno è noto per diventare subito un vero e proprio pantano.
On the night before the 21th of June, thousands of people gather in front of the megalithic monument in Stonehenge, Wiltshire, England, to celebrate the sun. Tourists, scholars, Neopagans, modern druids or simple onlookers await the sunrise experiencing in the meantime medieval celebrations and historical reenactments. When the sun rises, its rays hit the center stone, the Heel Stone. For this reason, many claim that the site was once a sort of astronomical observatory: it seems that the order of the stones has been studied with care to tune in to the first rays of the summer solstice.
Born in the 70s, the festival is now the most famous in the UK: it is broadcasted live on TV and covered by numerous radio stations, becoming the topic of day for many weeks to follow. A kind of Italian Sanremo in English hippie-sauce. Although being known for its music, the festival also offers dance performances, theatre, circus, cabaret and further art forms.
Buying tickets is not easy! Indeed, it is said that it is easier to find a golden ticket in a chocolate bar. But if you’re one of the lucky ones, don’t forget to pack your wellies: in England, as you probably know, it rains always and the ground is known to become immediately a real quagmire.
I migliori eventi e le nuove esperienze da fare nel mondo quest’anno
La città di Furano si trova nel centro di Hokkaido ed è affettuosamente descritta come l’ombelico dell’isola. Da qui, oltre che dal legame del festival con il Santuario Heso, scaturì la scintilla che diede origine al matsuri Hokkai Heso (che significa, appunto, ombelico). I partecipanti dipingono volti comici sulla metà superiore del loro corpo, per poi sfilare per la città portando colore e vivacità nei dintorni. Per due giorni la città è in festa, tra cerimonie, parate musicali, beer party e dance competition. Inoltre in estate, Furano stupisce i visitatori per i suoi sconfinati campi di lavanda, un “mare” irresistibile da godere passeggiando. Il periodo migliore per osservare la fioritura è proprio luglio.
Adelaide
Illuminate Adelaide è un evento invernale annuale che si tiene ogni luglio ad Adelaide, nell’Australia Meridionale. Include eventi gratuiti e con biglietto presentati da artisti e compagnie locali, nazionali e internazionali. Nelle sue quattro notti Il festival szlcelebra la luce, il design, l’installazione d’arte e la performance dal vivo. Il nuovo grande evento invernale australiano è un faro, un invito, uno spettacolo in tutta la città che ti sfida a scrollarti di dosso la tristezza invernale e riaccendere un senso di meraviglia..
The city of Furano is located in the center of Hokkaido and is fondly described as the “navel of the island”. From here, besides the link of the festival with the Sanctuary Heso, originates the spark that gave rise to matsuri Hokkai Heso (which means “navel”). Participants paint comic faces on the upper half of their body, and then parade through the city bringing color and liveliness in the surroundings. For two days the city is celebrating, including ceremonies, music parades, beer parties and dance competitions. Moreover, during the summer Furano amazes visitors for its endless fields of lavender, an irresistible “sea” to enjoy while walking. The best period to witness their blossoming is, undeniably, July.
Adelaide
Illuminate Adelaide is an annual winter event held every July at Adelaide, South Australia. This festival includes free and paid tickets events hosted by local, national and international artists and companies. In its four nights the festival celebrates light, design, installation of art and live performances. Australia’s new big winter event is a beacon, an invitation, a show in the whole city that challenges people to shake off the winter sadness and reawaken a sense of wonder.
The best events and new experiences in the world this year
Cercare di estrapolare tutti i dj superstar che si esibiranno a Tomorrowland 2023, il festival di musica dance elettronica più bello e famoso del mondo, è un’impresa epica. Ma scorrendo la lista infinita di nomi saltano all’occhio Hardwell, Amelie Lens, Armin van Buuren, Nina Kraviz, Paul Kalkbrenner e i nostri resident Martin Garrix, Tiësto, Vintage Culture, Meduza e Purple Disco Machine. “Ascendo” (questo il nome del tema di quest’anno), sarà la prima edizione accompagnata da un romanzo fantasy che ripercorrerà le origini del tema scelto. Gli organizzatori l’hanno definita “la chiave per sbloccare un’experience mai vista in un festival musicale”. In molti sostengono che il sito un tempo fosse una sorta di osservatorio astronomico: sembra infatti che l’ordinamento delle pietre sia stato studiato con cura per sintonizzarsi con i primi raggi del solstizio d’estate.
La Festa dei Fantasmi Affamati (中 zhōng yuán jié), meglio conosciuta anche come Hungry Ghost Festival, è una festa tradizionale cinese celebrata il quindicesimo giorno del settimo mese lunare. Una festa solenne, la Festa dei Fantasmi rappresenta le connessioni tra i vivi e i morti, tra terra e cielo, e tra corpo e anima. Per le comunità cinesi in Malesia (soprattutto Chinatown) e Singapore (in particolare Penang e Melaka), Hungry Ghost Month costituisce, anche un’occasione seria e riflessiva per fare offerte di cibo e denaro bruciato per la preghiera ai defunti per placarli. Vengono allestiti palchi per intrattenere i fantasmi (e anche i vivi) con musica e spettacoli teatrali.
Trying to extrapolate all of the superstar DJs that are going to perform at 2023 Tomorrowland, the most beautiful and famous electronic dance music festival in the world, is tough. Scrolling the participants’ list, Hardwell, Amelie Lens, Armin van Buuren, Nina Kraviz, Paul Kalkbrenner and our resident Martin Garrix, Tiësto, Vintage Culture, Meduza and Purple Disco Machine stand out. “Ascendo” (this is the name of this year’s theme), will be the first edition accompanied by a fantasy novel that will trace the origins of this theme. The organizers called it “the key to unlocking an experience never seen in a music festival”.
The Hungry Ghost Festival (中 元 节 zhōng yuán jié), is a traditional Chinese festival celebrated on the 15th day of the seventh lunar month. The Ghost Festival, a solemn celebration, represents the connections between the living and the dead, between earth and sky, and between body and soul. For the Chinese communities in Malaysia (especially Chinatown) and Singapore (in particular Penang and Melaka), Hungry Ghost Month also constitutes a serious and reflective opportunity to make offerings of food and money burned for the prayer to the dead to appease them. Stages are set up to entertain the ghosts (and also the living) with music and theater performances.
Cavaliere del lavoro, grande imprenditore che ha permesso di far conoscere il genio e la capacità italiana all’estero, forse, più di chiunque altro. Statista, amante del bello e costruttore straordinario e lungimirante.
A Milano 2 e 3 anche i bambini possono circolare a piedi indisturbati, a rischio “urbano” vicino allo zero. Qualità ambientale elevata, misure di contenimento acustico su strade concepite “a piani”. idee “d’avanguardia”, naturali e di concezione straordinaria.
Quattro miliardi di fatturato, praticamente sempre in crescita, 15.000 dipendenti. Cuore grande e con un altruismo. Ipocrisia politica “zero”.
Forse la pletora di contorno, esclusi pochi, non era all’altezza. Ma per stare dietro a così elevati ideali di liberismo e vera democrazia, ci vuole capacità che pochi hanno. Noi cresciuti da sempre con la “voglia di fare”, di metterci in gioco, d’inventarci le sfide con la speranza e un po’ di certezza, di vincerle.
Noi da sempre, con la meritocrazia nel sangue, chiunque vinca e chiunque perda!
Chi nel “grande”, chi nel proprio “piccolo”. Questa però, forse, non è prerogativa dei politici. Ma chissà che prima o poi le cose cambino davvero. Il mio e nostro più sincero cordoglio, alla famiglia e a tutti gli italiani, che come me, hanno perso un punto di riferimento.
Difficile poter dare una definizione netta su ciò che è stato Silvio Berlusconi. Io appartengo alla schiera che l’ha sempre chiamato “Dottore” e non “Cavaliere”. Per noi che lavoravamo a Telemilano 58 prima e poi a Canale5, Italia1 e Rete4 è sempre stato “il Dottore”. Per gli altri che l’hanno conosciuto non per motivi di lavoro, Silvio Berlusconi era “il Cavaliere” o altri appellativi a scelta affibbiati da chi lo vedeva come un nemico da abbattere. Ecco, noi dei primi tempi del suo percorso imprenditoriale possiamo solo dire: grazie Dottore, ci hai cambiato la vita! E Mediaset dei primi tempi non era formata da dipendenti di una sola parte politica, c’erano colleghi giornalisti di sinistrissima, moderati di centro ed anche qualcuno di destra. Ma tutti convinti che questo signore, che ci aveva insegnato a pensare in grande, ci aveva dato la possibilità di un lavoro che era anche divertimento, un lavoro in cui non metteva becco, lasciando a tutti la libertà di esprimersi al meglio senza sue interferenze ideologiche. Un lavoro nuovo che ha contribuito per molti a raggiungere la sicurezza economica. Poi Silvio Berlusconi è entrato in politica ma quella è un’altra storia. E veniamo agli altri, a quelli che pensavamo che chiamarlo Dottore fosse un atto di piaggeria, a quelli che “il Cavaliere” non è mai andato a genio. L’Italia, e non solo, è un Paese ancorato alle contrade, tipo Palio di Siena: chi non è con me è contro di me. Alla faccia della dialettica! Son convinto sia inutile discutere per dare la corretta definizione di chi è stato Berlusconi. Ognuno si terrà la propria, formata con occhio indulgente o al contrario con occhio da nemico. E ognuno sarà sempre sicuro che la propria idea sia quella corretta. Non solo l’Italia è il Paese delle fazioni, anche tutto il Mondo è Paese. Fra 50 anni nei libri di storia, cartacei o digitali che siano, nel bene o nel male si parlerà di Berlusconi. Questa è una certezza.
Cavaliere del lavoro, a great entrepreneur who allowed Italian genius and ability to be known abroad, perhaps more than anyone else. Statesman, lover of beauty, extraordinary and visionary builder. In Milano 2 and 3, even children can walk undisturbed, with the risk of urban dangers close to zero. High environmental quality, noise containment measures on well-designed roads. Avant-garde ideas, natural and extraordinary in conception. Four billion in turnover, practically always growing, with 15,000 employees. A big heart and altruism. “Zero” political hypocrisy. Perhaps the surrounding plethora, with few exceptions, was not up to par. But to uphold such lofty ideals of liberalism and true democracy, it takes a capacity that few possess. We, who have always been raised with the “desire to do,” to put ourselves in the game, to invent challenges with hope and a bit of certainty, to win them. We, who have always had meritocracy in our blood, whoever wins and whoever loses! Whether in the “big” or in our own “small” way. However, this may not be a prerogative of politicians. But who knows, maybe one day things will truly change.
My deepest condolences, to the family and to all Italians who, like me, have lost a reference point.
It is difficult to give a clear definition of what Silvio Berlusconi was. I belong to the group that has always called him “Dottore” (Doctor) and not “Cavaliere” (Knight). For those of us who worked at Telemilano 58 first and then at Canale5, Italia1, and Rete4, he has always been “il Dottore.” For others who knew him not for work-related reasons, Silvio Berlusconi was “il Cavaliere” or other appellations chosen by those who saw him as an enemy to be brought down. Well, we, from the early days of his entrepreneurial journey, can only say: thank you, Dottore, you changed our lives! And Mediaset in its early days was not composed of employees from a single political side; there were leftwing journalists, moderate centrists, and even some right-wing colleagues. But all of us were convinced that this gentleman, who had taught us to think big, had given us the opportunity for a job that was also fun, a job in which he did not interfere, leaving everyone the freedom to express themselves to the best of their abilities without his ideological interference. It was a new job that contributed to the economic security of many. Then Silvio Berlusconi entered politics, but that is another story. And now, let’s talk about the others, those who thought that calling him Dottore was an act of flattery, those who never liked “il Cavaliere.” Italy, and not only Italy, is a country anchored to factions, like the Palio di Siena: if you’re not with me, you’re against me. To hell with dialectics! I am convinced that it is useless to argue about giving the correct definition of who Berlusconi was. Everyone will stick to their own definition, formed with either an indulgent eye or, on the contrary, an eye of an enemy. And everyone will always be sure that their idea is the correct one. Italy is not only a country of factions, the whole world is the same. In 50 years, in history books, whether in print or digital, for better or worse, Berlusconi will be discussed. That is certain.
My art is the obsession of living aloud
Sabrina TassiniCatching up with Joaquin Morodo
Classe 1984, madrileno e con personalità da vendere.
Joaquín Morodo Garcia sorprende per la sua instancabile poliedricità. Una qualità che sin dalla più giovane età lo porta a coltivare passioni in campo artistico, trasformandole oggi in vere e proprie attività. Vanta due lauree - Legge e International Business -, è coinvolto in numerose iniziative sociali a difesa dei diritti umani e ha dato vita a diverse start-up nei settori più differenti – medicina naturale, footwear e marketing. Da oltre vent’anni collabora con il mondo della moda e del lusso, ma l’ambito in cui lo troviamo protagonista sulla rampa di lancio è senza dubbio l’arte, che interpreta attraverso opere in cui riferimenti colti, attualità e provocazioni convivono con efficacia. La sua “compagna inseparabile? “La musica”, ci risponde. È infatti anche cantante, songwriter e produttore musicale. Lo abbiamo conosciuto al Fuorisalone 2022, durante il suo debutto italiano con l’installazione multisensoriale di digital art HUMANO. Ci ha da subito travolto con la sua creatività sfaccettata e il suo carattere camaleontico.
Class of 1984, Madrileño and with personality to sell.
Joaquín Morodo Garcia astonishes for his versatileness. A talent that leads him from the earliest age to cultivate artistic passions, metamorphosing them today into real activities. Double-majored in laws and international business, he is involved in countless social activities defending human rights and he gave birth to several start-ups operating in a disparate range of sectors- natural medicine, footwear and marketing. For over twenty years he has joined forces with the fashion and luxury world, but his main field, his take off point is indeed art, performed through pieces in which cultural references, current events and provocations coexist in perfect harmony.
Morodo’s “inseparable companion?” “Music”, he answers. Effectively, he is also a singer, songwriter and music producer. We got to know him at Fuorisalone 2022, during his Italian debut with his digital art multisensory installation HUMANO. Promptly, he overwhelmed us with his multifaceted creativity and its chameleon-like character.
Arte. Cosa significa per te e come descriveresti la tua?
Glaze. Per me l’arte è l’ossessione di vivere ad alta voce. La mia arte è per tutti, ma letta in modo approfondito è rivolta a un pubblico colto. È qualcosa che dovrebbe disturbare chi è a suo agio e confortare chi è invece “disturbato”. È l’arma che ho a disposizione per parlare con me stesso e con gli altri. Infine, vuole essere una chiamata alla riflessione.
Pittura, musica, modeling: in che modo riesci a conciliare le tue tante passioni e professioni?
L’organizzazione è il segreto del successo. Bisogna rendersi conto che siamo qui di passaggio, ed organizzarmi per ottimizzare al massimo il tempo è per me prioritario. Tutte queste mie attività contribuiscono a coltivare la mia apertura mentale che non sarebbe possibile senza dedizione, sforzo e soprattutto organizzazione. Essere consapevoli (ed organizzati) del tempo che abbiamo a disposizione è la chiave per poter coltivare le diverse attività che si vogliono svolgere in questa vita.
C’è un artista o un personaggio a cui ti ispiri in particolare?
Sarebbe una lista infinita. Dopo aver creato le basi studiando per decenni la storia, oggi continuo ad essere concentrato nella ricerca e nello studio della mia anima.
Trai dal passato gli spunti per le tue opere ma la tua arte è fortemente digital, quindi proiettata verso il futuro. Ci puoi spiegare il perché di questa scelta?
La mia arte non è soltanto digital, anzi, nasce sempre in maniera analogica e al momento continuerà così.
Da Madrid, tua città natale, a Milano, passando per Parigi, Londra e New York: quale luogo trovi più stimolante e perché hai deciso di fermarti in Italia?
Tutto il mondo è paese. Queste grandi città hanno una grandissima offerta culturale e non solo. Ma al momento l’Italia è per me il posto più stimolante, il più bello al mondo. Ho deciso di andare
Art. What does it mean to you and how would you describe yours?
Glaze. Personally, art is the obsession of living aloud. My art is for everyone, but if you read it deeply it is addressed to an educated audience. It is something that should disturb those who are comfortable and to comfort those who are “disturbed”. It is the weapon that I can use both to talk with myself and with others. Eventually, my art wants to be a call to reflection.
Painting, music and modeling: how can you match all of your passions and professions?
Organization is the key to success. We need to be aware that we are just passing through and, for me, being organized in order to maximize time is a priority. All of my activities contribute in helping me to cultivate my open mind that wouldn’t be possible without dedication, effort and most of all organization. Being aware (and methodic) of the time we have at our disposal is the key to reach the various goals that we want to achieve in this life.
Is there an artist or a public figure you are inspired by?
There are plenty of them. After creating the basis for studying history for decades, today I am still focusing on research and on studying my own soul.
You draw from the past the inspiration for your works, but your art is strongly digital, as it is to say, projected towards the future. Can you explain the reasons behind this choice?
My art is not solely digital. On the contrary, it is always born by way of analogy and at the moment it will keep going like this.
From Madrid, your hometown, to Milan and then Paris, London and New York: which is the place that you find more stimulating and why did you decide to stay in Italy?
The world is a village. These big cities represent a great cultural offer and not only. However, for me, at the moment Italy is the most stimulating place and the most beautiful in the world. I
alla ricerca delle basi artistiche, linguistiche, sociali, culturali e rinascimentali. Partendo da queste sto costruendo una solidità professionale che spero possa essere utile come eredità per la mia famiglia e le future generazioni. La sintonia che sento con questo paese e quello che porta alla mia persona è al momento più elevata rispetto ad altre città. Sento e so di essere anche italiano.
Sei cresciuto a pane e cultura, in un contesto familiare eclettico. In che modo questo ha influenzato il tuo percorso?
Senz’altro questo ha segnato la mia persona in ambito psicologico, artistico, umanistico e culturale in maniera esponenziale fino alla adolescenza, con i suoi pro e contro. Da quel momento in poi la scelta di intraprendere la mia strada ha determinato il luogo e la posizione in cui mi trovo oggi. Sono grato, molto grato per aver ricevuto dei valori che ritengo siano fondamentali, ma credo si debba anche avere il coraggio e l’autocritica per continuare a crescere non fermandosi agli insegnamenti del passato.
Sei poliedrico e sfaccettato, ci sono altri ambiti che vorresti esplorare?
L’ambito culturale in tutte le sue forme. Diciamo che sono e sarò impegnato in questo macro settore. Sto già lavorando per applicare in maniera riconoscibile le mie idee all’interno del mondo della moda e del design, ad esempio.
L’opera e la canzone a cui sei più affezionato?
Ce ne sono tantissime ma ad oggi direi Gallina est Gallus (Joaquin Morodo 2022, copertina di questo numero) e I don’t believe in you (The Glaze Friendz).
Raccontaci un tuo sogno nel cassetto e un progetto che vorresti concretizzare in futuro…
Voltaire disse una volta: “La politica è il mezzo che hanno gli uomini senza valore per comandare gli uomini senza memoria”. Vorrei partecipare alla costruzione di almeno un ospedale e una università per dare un contributo rilevante alla memoria e al progresso dell’umanità.
decided to start looking for the artistic, linguistic, social, cultural and renaissance principles. Starting from these I am building a professional solidity that I hope will be useful as an inheritance for my family and future generations. The connection I feel with this country and what it brings to my person is at the moment higher than in other cities. I feel and know I’m also Italian.
You grow up on bread and culture, in an eclectic family context. How did this influence your journey?
Incontestably, this has marked me in the psychological, artistic, humanistic and cultural fields exponentially until adolescence, with its pros and cons. From that moment on, the choice to go my own way determined the place and the position I am in today. I am grateful, very grateful for having received values that I believe are fundamental, but I also believe that we must have the courage and self-criticism to continue to grow by not stopping at the lessons of the past.
You are versatile and multifaceted, there are other areas you would like to explore?
The cultural field in each of its forms. Let’s say that I am and I will continue being engaged in this macro industry. I’m already working on recognizably applying my ideas to the fashion and design world, for example.
Is there a piece or a song you’re more fond of?
There are plenty, but until today I would say Gallina est Gallus (Joaquin Morodo 2022, cover of this edition) and I don’t believe in you (The Glaze Friendz).
Could you tell us one of your secret wishes and a project that you would like to realize in the future?
Voltaire once said ‘Politics is the means that worthless men have to command men without memory’.
I would like to be a part of the building of at least one hospital and one university in order to give a relevant contribution to the memory and progress of mankind.
Un insegnamento di cui fai tesoro per la vita e per la carriera artistica?
Alzarsi e non mollare.
Qual è il concept dell’opera che hai realizzato per la copertina di questo numero?
Come sempre per “parlare” utilizzo il simbolismo. Da Vinci scrisse: “L’allegrezza è appropriata al gallo, che d’ogni piccola cosa si rallegra e canta con vari e scherzanti movimenti”. Il gallo rappresenta in sé la gioia, la certezza della luce, il desiderio di essere attivi, l’annuncio del sole che sale da Oriente. La Rinascita di un Nuovo Giorno. Si dice che quando il gallo canta all’alba allontani gli spiriti maligni. Anche se non canta solo all’alba ma durante tutto l’arco del giorno, la principale funzione del suo canto è quella di dichiarare la propria presenza e affermare la proprio supremazia sul suo territorio e sulle galline. Nell’opera ci sono, come al solito, elementi e spiegazioni discretamente mimetizzate. Musica da osservare. L’opera fa un riferimento diretto alla trasformazione e gioca implicitamente ed esplicitamente con la dualità e con il raggiungimento degli obiettivi.
God Save The Glaze
“The Glaze” sembra un motto ricorrente, anche nel tuo progetto musicale. Raccontaci meglio del tuo rapporto con la musica… La musica è la mia vita, le mie giornate, i miei pensieri. Non posso concepire di vivere, crescere e creare senza di lei. È una compagna inseparabile. Tutte le mie collezioni sono legate a dischi e canzoni create da me e dalla mia band The Glaze Friendz, composta anche dal giovane e brillante Andrea Cuoco, aka Kid Riff. Ma The Glaze Friendz è più di una band. È un’espressione artistica integrale, una filosofia di vita, è talento libero, inarrestabile, romantico e irriverente.
A lesson that you treasure for life and for the rest of your artistic career?
Get up and don’t give up.
What’s the concept of the piece of art you realized for the cover of this edition?
As always, to “speak” I always use symbolism.
Da Vinci wrote ‘The joy is appropriate to the cock, that of every little thing rejoices and sings with various and joking movements’. The cock symbolizes joy itself, the certainty of light, the desire of being active, the announcement of the sun rising from the East. The rebirth of a New Day. People say that when the cock sings at dawn, it banishes evil spirits. Even if it doesn’t sing only at dawn but throughout the whole day, its singing primarily function is to affirm its presence and its supremacy over the territory and over the hens. In the piece there are, as always, elements and explanations discreetly camouflaged. Music that needs to be observed. The piece makes a direct reference to transformation and implicitly and explicitly plays with duality and the achievement of goals.
God Save The Glaze
“The Glaze” sounds like a recurring motto, even in your musical project. Tell us more about your relationship with music… Music is my life, my days, my thoughts. I cannot conceive of living, growing and creating without it. It is an inseparable confidant. All my collections are related to records and songs created by my band and me “The Glaze Friendz”, also composed by the young and brilliant Andrea Cuoco, aka Kid Riff. But The Glaze Friendz is more than a band. It is an integral artistic expression, a philosophy of life, a free, unstoppable, romantic and irreverent talent.
Thierry Guetta, aka Mr. Brainwash - colui che molti pensano essere Banksy in seguito al successo del documentario “Exit through the gift shop” candidato agli Oscar nel 2011 -, è un fiume in piena. Di una rara, autentica e vibrante energia che esprime a suon di sorrisi e tramite un’iconica poetica dei buoni sentimenti che non teme i superlativi assoluti.
Una di quelle persone “normali” - come più volte ci tiene a precisarmi con enfasi - in grado di trasmettere una potente quiete, la stessa che dice di percepire per le strade di Verona, alle cui porte realizza una delle sue prime opere europee: la facciata del Muraless Art HoteI. Il nostro incontro avviene proprio all’interno di questa struttura ricettiva che si presenta come un museo vivente di arte urbana grazie alle sue 94 stanze tematiche firmate da cinquanta street artist di fama internazionale. Ha appena concluso una visita della città ed è entusiasta.
Ti è piaciuta?
Decisamente! È la prima volta che vengo a Verona in tutta la mia vita ed è un grande onore per me essere qui. Conosco la storia di Romeo e Giulietta ma non avevo idea di dove fosse ambientata, così ho fatto un piccolo tour e mi è parso davvero incredibile. Non è neppure immaginabile che qualcosa del genere possa esistere. Tutto così tranquillo e piacevole che viene voglia di passarci più tempo. In realtà l’Italia intera mi trasmette questa sensazione, ci sono così tanti posti che non si conoscono nemmeno ma che avranno sicuramente qualcosa di bellissimo da offrire.
Thierry Guetta, aka Mr. Brainwash – tho one who many believe to be Banksy, after the success of the documentary “Exit through the gift shop”, Oscars candidate in 2011- is like a river in flood. Of a rare, authentic and vibrant energy that expresses, through smiles and an iconic poetic, good feelings that don’t fear the superlatives absolute.
One of those “normal” people - as he often points out to me with emphasis - able to convey a powerful tranquillity, the same that he says he perceives in the streets of Verona, at whose doors he realized one of his first European works: the facade of the Muraless Art Hotel. Our meeting takes place right inside this accommodation facility, that presents itself as a living museum of urban art thanks to its 94 thematic rooms, signed by fifty internationally renowned street artists. He has just finished visiting the city and he is thrilled.
Definitely! It is the first time I have come to Verona in my life, and it is a great honor for me to be here. I know the story of Romeo and Juliet but I had no idea where it was set, so I did a little tour and it felt really amazing. It’s not even imaginable that something like this exists. All so quiet and pleasant, that you want to spend more time in here. Actually, Italy in general gives me this feeling. There are so many places that you don’t even know but that will certainly have something beautiful to offer you.
Come il muraless art hotel…potremmo reputarlo una vera e propria opera site specific?
Sì assolutamente e riunire così tanti artisti diversi ma tutti accomunati da un “unico amore” è già di per sé una grande opera d’arte. È questo il vero potere dell’arte, la connessione tra le persone, che diventa anche collaborazione. Quando ho saputo che sarebbero stati coinvolti circa 50 artisti italiani che avrebbero lavorato assieme per realizzare le stanze dell’hotel, ho pensato subito che fosse un’idea meravigliosa ed è proprio per questo che ho accettato di prenderne parte. Anche se tutti loro sono dentro e io, l’unico straniero, sono all’esterno. Mi hanno lasciato fuori! (ride). Ad ogni modo, mi piace essere coinvolto in progetti in cui le persone fanno quello che amano, portando la propria diversità in un lavoro collettivo, aiutandosi reciprocamente per rendere il mondo migliore. È un concetto grandioso!
La street art è un linguaggio universale che non conosce confini geografici, ma da los angeles, dove vivi e lavori da tempo, alla campagna di verona c’è una notevole differenza. Hai dovuto adattare la tua arte ad un contesto così diverso?
No, ho seguito il mio istinto. Non si può mai sapere dove e cosa succederà. Dopo l’incontro con l’Art Advisor del progetto, Luigi Leardini, ho semplicemente pensato di realizzare qualcosa con il cuore, aprendolo per questo progetto e spero che questo venga percepito. In generale, cerco di fare tutto quello che posso per dare e trasmettere energia agli altri. Anche senza sapere di preciso come e perché, ma solo canalizzando questa forza attraverso l’arte. Venire qua di persona e vedere il risultato finale, scoprire cioè come questa energia si sia riversata sui muri, è incredibile, non trovi? L’arte è amore e libertà d’espressione ed è qualcosa di bellissimo. Proprio come è bellissima Verona.
QUINDI NON SOLO “MILAN IS BEAUTIFUL”
(prima personale italiana organizzata nel 2019 ndr)
Certo che no, anche Verona is beautiful. In realtà la bellezza è ovunque! Perché alla fine, la vita in sè è bellissima.
As the muraless art hotel… could we consider it a real sitespecific work of art?
Yes, absolutely. And bringing together so many different artists, but all united by “one love”, is already a great work of art itself. This is the true power of art, the connection between people, which also becomes collaboration. When I heard that about 50 Italian artists would be involved to work together to create the hotel rooms, I immediately thought it was a wonderful idea, and that’s why I agreed to be a part of it. Even though all of them are inside and I, the only stranger, am outside. They left me out! (laughs). Anyway, I like being involved in projects where people do what they love to do, bringing their diversity into a collective work, helping each other to make the world a better place. It’s a great concept!
Street art is an universal language that doesn’t know geographical boundaries. But from los angeles, where you live and work, to the countryside of verona there’s a big difference. Did you have to adapt your art to a context that is so different? No, I followed my instincts. You never know where and what will happen. After meeting with the Art Advisor of the project, Luigi Leardini, I simply thought of making something with my own heart, opening it for this project, and I hope that this will be perceived. In general, I try to do everything I can to give and transmit energy to other people. Even without knowing exactly how and why, but only channeling this force through art. Coming here in person and seeing the end result, finding out how this energy poured on the walls, it’s incredible, isn’t it? Art is love and freedom of expression, and it is something beautiful. Just like Verona.
(first italian solo show, organized in 2019) Of course not, Verona is also beautiful. Being honest, beauty is everywhere! Because in the end, life itself is beautiful.
A proposito di “life is beautiful”, i buoni sentimenti sono il leitmotiv della tua arte…
Non si tratta solo di arte, è uno stile di vita. Focalizzandoci sull’amore e sulla positività non possiamo di certo sbagliare. Per me ogni nuovo giorno è come una nuova vita che inizia, ed è proprio questo che lo rende bellissimo. Anche dietro le cose negative si nasconde un lato positivo ed è quello che mi sforzo sempre di fare, guardare oltre per trovare il buono in ogni situazione. Sono un grande sognatore e faccio accadere nella mia mente tutto quello che desidero, ma più il tempo passa più mi rendo conto che tutti i miei sogni diventano reali per davvero. Dobbiamo continuare a sognare perché ciò che desideriamo può diventare realtà ed è proprio quello che sta succedendo a me! Bisogna crederci sul serio, perché tutto è possibile.
Quindi è un “lavaggio del cervello” in chiave positiva quello che vuoi proporci? In che modo il tuo pseudonimo si lega alle tue opere?
C’è stata un’epoca in cui l’arte era troppo seria e in quel momento poteva andare bene così, ma sento che ora le persone, i bambini, tutti quanti, necessitano di messaggi positivi. Di andare avanti e sapere che andrà tutto bene, di percepire buone vibrazioni proprio come quelle che trasmettono i colori o frasi quali “Never Give Up”, “Love Is The Answer”, “Life Is Beautiful”, “Follow Your Dreams”. Non mi reputo un filosofo dell’arte, sono una persona normale, faccio semplicemente quello che amo e amo quello che faccio. Ma voglio essere il vostro brainwash. Qualunque cosa possa “lavarvi il cervello” io la farò.
Messaggi, o meglio, icone, che ricorrono anche sulla facciata di questo hotel…
Sì, perché sono parte della mia arte. Che caratterizzino la facciata di un hotel, i muri per la strada o altri luoghi non fa differenza. Sono soggetti noti a tutti voi, in tutto il mondo, iconici e rappresentativi di quello che faccio.
E se altri volessero “sporcarla”? Potremmo pensarla come un’opera “aperta”?
Non sono geloso del mio lavoro. L’opera è all’esterno, le persone possono fare quello che vogliono. Se qualcuno volesse disegnarci sopra qualcosa di intelligente, potrei trovarlo bello. D’altronde è una metafora di vita: le cose cambiano di continuo, a volte anche in meglio.
Street art fuori, uno stile piu’ luxury dentro: non è una contraddizione?
No, alla fine sempre di arte si tratta. C’è arte fuori e arte dentro, arte sul soffitto, arte sui muri, arte persino sul pavimento. È arte, punto. Non ci deve interessare dov’è o in quale veste si presenta. L’arte è arte, non possiamo inscatolarla. È libertà e la libertà può trovarsi ovunque. In un museo, nella casa di qualcuno, nella metro, in un bus, per strada. Non potremo mai dire che dovrebbe stare in un posto piuttosto che in un altro, o in che modo dovrebbe starci. L’arte, in tutte le sue forme, non conosce regole.
Speaking of “life is beautiful,” good feelings are the leitmotif of your art...
It’s not just about art, it’s more like a lifestyle. By focusing on love and positivity, we can’t go wrong. For me every new day is like a new life starting, and that’s what makes it beautiful. Even behind negative things hides a positive side, and that’s what I always aim to do, look beyond to find the good in every situation.
I am a great dreamer, and I make everything I want happen in my mind. But the more time passes, the more I realize that all my dreams become real. We have to keep dreaming, because what we desire can come true and that’s what is happening to me! You have to believe it, because anything is possible.
So, is it a “brain wash”, in a positive key, that you want to offer us?
There was a time when art was too serious, and at that time it could work, but I feel that now people, children, everyone, need positive messages to go on and know that everything will be fine, to perceive good vibrations, just like those that transmit colors or phrases such as “Never Give Up”, “Love Is The Answer”, “Life Is Beautiful”, “Follow Your Dreams”. I don’t consider myself an art philosopher, I’m a normal person, I just do what I love and I love what I’m doing. But I want to be your Brainwash. Anything that can “wash your brains”, I will do.
Messages, or rather, icons, that recur even on the facade of this hotel...
Yes, because they are part of my art. Whether they characterize the facade of a hotel, the walls on the street or other places, it makes no difference. They are subjects known to all of you, all over the world, iconic and representative of what I do.
And if others wanted to “dirty it”? Could we think of it as an “open” work?
I’m not jealous of my work. The piece is on the outside, and people can do whatever they want. If someone wanted to draw something clever on it, I might even find it beautiful. On the other hand, it is a metaphor for life: things are constantly changing, sometimes for the better.
Street art outside, a more luxury style inside: isn’t it a contradiction?
No, at the end of the day it’s always art we are talking abbout. There’s art outside and art inside, art on the ceiling, art on the walls, art even on the floors. It’s art, period. Art is art, we can’t box it. It’s freedom, and freedom can be anywhere: in a museum, in someone’s house, in the subway, in a bus, on the street. We can never say that it should be in one place rather than another, or how it should be there. Art, in all its forms, knows no rules.
Tanto da evolversi in continuazione…per la tua street art, ad esempio, quale futuro intravedi?
La strada è il naturale percorso di questa corrente artistica. È aperta a tutti ed è questo il suo bello. Non c’è una galleria o qualcuno che dovrà approvare quello che fai ogni volta che ti svegli, puoi fare quello che vuoi. Ma per quanto mi riguarda, la mia arte evolve, appunto, e va ovunque. Ho aperto un museo a Los Angeles, precisamente a Beverly Hills. Sono uno dei primi artisti ad aprirne uno proprio. Non voglio più essere soltanto e necessariamente “sulla strada” ma anche in altri luoghi. La “street”, comunque, rimarrà sempre una parte del mio amore.
Con il mercato dell’arte che rapporto hai?
Non mi interessa. È vero, esiste un mercato come esiste un business, ma non mi importa. Nel corso degli anni ho raccolto molti fondi, milioni di dollari, che sono serviti per aiutare circa cinquanta o sessanta associazioni. Ciò che trovo veramente importante è continuare a fare quello che amo e raccogliere altrettanto per aiutare ancora. È la motivazione che mi fa alzare la mattina, quella che mi fa proseguire. Non intendo smettere di crescere, proprio perché più aiuto e più vorrei aiutare. Non mi fermerò mai.
C’è un’opera a cui sei particolarmente affezionato? Quella che non ho ancora realizzato. È senza dubbio la mia preferita. In generale, non mi sento affezionato a qualche opera in particolare, penso che facciano tutte parte del puzzle della mia vita. Probabilmente se mi rifacessi questa domanda in futuro, all’età di 95 anni, potrei essere in grado di risponderti ma per il momento penso ai miei lavori come un genitore pensa ai propri figli: li amo tutti.
Da obama al papa, che peraltro consideri un tuo grande amico, cosa ti piace o trovi d’ispirazione in questi personaggi? Che sono persone normali. Persone che riescono a vederti dentro, capire chi sei veramente. Persone con cui si instaura immediatamente un contatto visivo, una sintonia. Proprio come è accaduto con il Papa già durante il nostro primo incontro. In quella occasione gli consegnai una scultura “Life is beautiful” tenendo in mano una bomboletta spray con su scritto “Pope” e scattai una foto: c’era l’arte e c’era il Papa…insomma una vera Pope Art! Prima di incontrarlo per la seconda volta, dissi che a quel punto avrei voluto dipingere assieme a lui. Mi hanno tutti chiesto se fossi matto, ma nella vita non otterrai mai nulla se non chiedi, e infatti il Papa accettò. Comprammo tutto l’occorrente ma alla fine lui preferì dipingere direttamente sul retro della mia giacca, fece una sorta di croce antica. La terza volta mi sono presentato con un plexiglass e gli ho chiesto se potesse disegnarmi un corazón. Gli ho dato il pennello ed è stato divertente, mi ha stupito perché di solito quando realizzo un cuore lo faccio in due tratti distinti, mentre lui partendo da un lato lo ha disegnato in un unico tratto. In un colpo solo ha fatto uno splendido Pope-heart! Ma negli anni mi è capitato di collaborare con tantissime personalità, da Madonna al Dalai Lama, da Jay-Z a Rihanna, arrivando ad un punto in cui ho compreso che sono semplicemente persone, proprio come tutti noi. Mi sono anche chiesto come abbia fatto ad incontrare così tanti personaggi e coinvolgere così tanta gente con il mio lavoro. Credo che la spiegazione stia nel fatto che rimango sempre me stesso.
E banksy, cosa rappresenta per te?
Chi? Chi? Cosa?
BANKSY…
La banca? Ah, la banca, sì. La banca applaude!
Ma non so chi sia. Francesco lo sa, devi chiedere al Papa. Lui lo conosce.
So Much That It’s Constantly Evolving... For Your Street Art, For Example, What Future Do You See?
The road is the natural path of this artistic current. It is open to everyone, and this is its beauty. There is no gallery or someone who will have to approve what you do every time you wake up. You can do whatever you want. But as for me, my art evolves, and goes everywhere. I opened a museum in Los Angeles, precisely in Beverly Hills. I am one of the first artists to open one of their own. I don’t want to be alone and necessarily “on the streets” anymore, but also in other places. The “street”, however, will always remain a part of my essence.
What is your relationship with the art market?
I don’t care. Truth is that there is a market, as there is a business, but I don’t care. Over the years, I have raised many funds, millions of dollars, which have served to help about fifty or sixty associations. What I really find important, is to keep doing what I love and collect as much to help again. It’s the motivation that wakes me up in the morning, that keeps me going. I’m not going to stop growing, because more I help the more I want to keep doing it. I’ll never stop. I don’t care.
Is there a work you are particularly fond of?
The one I haven’t realized yet. It’s definitely my favorite. In general, I don’t feel attached to any particular work, I think they are all part of the puzzle of my life. Probably if you ask me this question in the future, at the age of 95, I might be able to answer you, but for now I think about my jobs as a parent thinks about their children: I love them all.
From obama to the pope, who, moreover, you consider a great friend of yours, what do you like or do you find inspiration in these characters?
That they are normal people. People who can see inside you, understand who you really are. People with whom you can immediately establish a visual contact, a harmony. Just as it happened with the Pope already during our first encounter. On that occasion, I gave him a sculpture “Life is beautiful”, holding a spray can with “Pope” wrote on it, and I took a photo: there was art and there was the Pope... In short, a real Pope Art! Before meeting him for the second time, I said that at that point I wanted to paint with him. They all asked me if I was insane, but in life you will never get anything if you do not ask, and in fact the Pope accepted. We bought everything we needed, but in the end he preferred to paint directly on the back of my jacket, making a kind of ancient cross. The third time, I showed up with a plexiglass and asked him if he could draw me a corazón. I gave him the brush and it was fun. It amazed me, because usually, when I make a heart, I do it in two distinct strokes, while he drew it starting from one side in only one stroke. In one fell swoop, he made a gorgeous Pope-heart!
But, over the years I’ve been collaborating with a lot of people, from Madonna to the Dalai Lama, from Jay-Z to Rihanna, getting to a point where I realized that they’re just normal people, just like all of us.
I also wondered how did I magaged to meet so many characters and involve so many people with my work. I guess the reason is that I’m still myself.
And banksy, what does he mean to you? What did you say? Who? What?
BANKSY...
The bank? Ah, the bank, yes. The bank applauds! But I don’t know who he is. Francis knows, you have to ask the Pope. He’s the one who knows him.
Attraverso 94 stanze tematiche Muraless Art Hotel celebra il genio e l’eccellenza italiana in ogni settore: vino, opera lirica, cinema, motori, arte, architettura, design, storia, scienza, cibo, moda e musica. Una nuova struttura ricettiva nata nel circondario di Verona dal sogno di Gianmaria Villa di ridare vita all’ex Hotel Cristallo. Un intervento che ha avviato una radicale riqualificazione nel segno del linguaggio e dei caratteri espressivi dell’Arte, per esaltare l’eccellenza italiana. Grazie all’amicizia con l’Art Advisor Luigi Leardini si è intrapreso un percorso che ha portato allo studio e allo sviluppo del nuovo concept hotel. Un viaggio tra strumenti e tecniche creative (dall’areosol art allo stencil, dal paste up alla pittura a mano libera), tra stili e forme espressive (dal lettering al modelling 3D, dalla grafica alla fotografia digitale, dal fumetto all’illustrazione), tra linguaggi e codici moderni (dal figurativo all’astratto, dall’iperrealismo fino all’anamorfosi). Protagonisti di questa genesi, sono writer di fama internazionale, chiamati a interpretare con il loro estro creativo, le eccellenze che il Bel Paese vanta nei settori più svariati. Con questo approccio l’hotel, il cui nome evidenzia l’assenza di confini nel linguaggio dell’arte, punta ad essere un quadro senza cornici, un contenitore leggero e trasparente e al contempo potente ed esplosivo del genio italiano a più livelli.
Among 94 tematic rooms, Muraless Art Hotel celebrates the Italian genius and excellence in every sector: wine, opera, cinema, vehicles, art, architecture, design, history, science, food, fashion and music.
A brand new accommodation facility born in the district of Verona from Gianmaria Villa’s dream to make a revival of the former Hotel Cristallo. An intervention that has inducted a radical upgrading in the field of language and of Art expressive characters, to enhance Italian excellence. Thanks to his friendship with Luigi Leandrini, an art advisor, it was possible to undertake a journey that led to studying and developing a new concept for the hotel. Together, they navigated between tools and creative techniques (from aerosol art to stencil, from paste up to freehand painting), styles and forms of expression (from lettering to 3D modeling, from graphic to digital photography, from cartoons to illustration), between means of communication and modern codes (from figurative to abstract, from hyperrealism to anamorphosis).
Main characters of this genesis are international writers, called to interpret, with their creative flair, the assorted excellencies of the Bel Paese (Italy). By this approach, the Hotel, which name highlights the absence of boundaries in the artistic language, aspires to become a painting without frames, a light and seethrough container that is at the same time powerful and explosive,
Il progetto, interamente coordinato dal Project Manager Laura Sancassani, nella fase di interior (personalizzazione camere) è stato elaborato dalla curatrice e critica d’arte Chiara Canali in collaborazione con la Galleria d’arte di Milano “Deodato Arte”. Grazie a questa formidabile unione, Muraless può vantare opere dei principali writer nazionali e, fiore all’occhiello, di Mr. Brainwash, che ha realizzato un’opera unica, site specific per Muraless Art Hotel. Thierry Guetta è uno degli street artist più richiesti e riconosciuti a livello internazionale, le sue quotazioni sono in continua crescita. Dopo il successo del documentario candidato agli Oscar “Exit through the gift shop” (2010), realizzato in collaborazione con Banksy, la domanda sorge spontanea “Mr Brainwash é Banksy?” Per molti la risposta è sì.
Il progetto d’hotellerie
Muraless Hotel è un Art Hotel 4 stelle, destinato a una clientela business e bleisure. La sua vicinanza all’autostrada, alla Fiera di Verona e al centro storico, lo rendono il luogo ideale per chi viaggia per lavoro e desidera prolungare il proprio soggiorno per visitare la città scaligera. Offre 94 stanze, distribuite su 3 piani, arredate in stile urban e dotate di tutti i comfort. A realizzarle e a curarne gli interni hanno contribuito più di 50 street artist di fama internazionale che con il loro personalissimo stile hanno interpretato la loro visione del Made in Italy. Ogni camera è diversa dall’altra e permette ad ogni soggiorno di immergersi in una nuova atmosfera che alterna mood rilassanti ad altri energizzanti a seconda del tema. Moda, musica, motori, vino e design, ciascuno ha la possibilità di abbracciare la propria passione e di viverla in una dimensione inedita. Sono stati chiamati alle armi – dalla curatrice Chiara Canali coadiuvata da Andrea Zamengo – le storiche firme del writing italiano (Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms, MrFijodoor) i nomi della Street Art e del Muralismo (Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5, Ale Puro) e gli esponenti delle nuove generazioni (Chill Surrealism, Luogocomune, Rise, Soler). Non mancano le quote rosa che annoverano protagoniste femminili del calibro di Coquelicot Mafille, Nais, Senso, Octofly.
a sign of the Italian multi-level genius. The project, fully coordinated by the Project Manager Laura Sancassani, was elaborated by the songwriter and art critic Chiara Canali, along with Milan Art Gallery “Deodato Arte”, during the customisation of the rooms. In the light of this union, Muraless can rely on the artistic works made by the most famous national writers and by the flagship Mr. Brainwash. This writer realized a one-of-akind piece, site-specific for the Muraless Art Hotel. Thierry Guetta is one of the most valued and worldwide recognised street artists, and his prices are constantly growing. After the success of the Oscar candidate documentary “Exit through the gift shop” (2010), realized in collaboration with Banksy, the question arises: “Is Mr. Brainwash Banksy?” for several people the answer is positive.
The hotellerie Project
Muraless Hotel is a 4 star Art Hotel, destined to a business and leisure clientele. This Hotel is the ideal accommodation for people who need to do business trips or for the ones that desire to extend their stay in the city that once was of the Della Scala Family, because of its proximity to the highway. It offers 94 rooms, spread over 3 floors, furnished in urban style and equipped with all comforts. More than 50 street artists of international renown have contributed to the realization and care of the interiors, who with their very personal style have interpreted their vision of Made in Italy. Each room is different from the other and allows people to immerse themselves in a new atmosphere that alternates both relaxing and energizing moods depending on the theme. Fashion, music, engines, wine and design, everyone has the opportunity to embrace their passion and live it through a new dimension. Historic signatures of the Italian writing (Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms, MrFijodoor) the names of Street Art and Muralism (Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5, Ale Puro) and the exponents of the new generations (Chill Surrealism, Luogocomune, Rise, Soler) were summoned by by the curator Chiara Canali, assisted by Andrea Zamengo. There is no shortage of women presence, that include female protagonists such as Coquelicot Mafille, Nais, Senso, Octofly.
Dagli spazi comuni alle camere, la struttura accompagna l’ospite in un personalissimo viaggio tra fantasia e realtà. Una strada di colore culmina nell’ingresso dove il pavimento della hall è protagonista grazie al dipinto di Agron Hoti, artista visuale contemporaneo di fama internazionale che con la sua tecnica crea esplosioni di colore di rara energia. L’albergo offre anche due sale riunioni con adiacente un Lounge Bar, per un servizio di welcome e coffee break, oltre che di aperitivi pre and after dinner. Spazi ideali per ospitare convention aziendali o per ispirare attività di workshop e coworking.
From the common areas to the rooms, the structure accompanies the guest in a very personal journey between fantasy and reality. A colorful street culminates in the entrance hall where the lobby floor is the protagonist thanks to Agron Hoti’s painting, contemporary visual artist of international fame who, with his technique, creates rare energy explosions of color. The hotel also offers two meeting rooms with an adjacent Lounge Bar, for a welcome and coffee break service, as well as pre and after dinner aperitifs. For this reason the HOtel is perfect to host business conventions or to inspire workshops and coworking activities.
Le stanze
Ogni stanza racconta un tema, un episodio, un soggetto, un personaggio tra i più iconici della cultura italiana nei diversi campi in cui la nostra nazione ha saputo eccellere nel corso della storia. Si sviluppa così un’esperienza totalmente immersiva e polisensoriale, tra ricettività alberghiera e valorizzazione del territorio e della cultura del genio italiano. Passando da una stanza all’altra si possono contemplare i classici dell’arte italiana quali Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, Tiepolo, Canova, Modigliani, De Chirico e Depero; si rimane inebriati dalle scenografie e dalle atmosfere della Turandot, della Traviata, del Rigoletto, del Barbiere di Siviglia e di Madama Butterfly; si può fare un tuffo nella storia della Roma dei mosaici pompeiani o dei Papi oppure si può scoprire la storia dei grandi navigatori e, ancora, commemorare episodi di vita dantesca; si possono conoscere le invenzioni di alcuni celebri scienziati italiani come Guglielmo Marconi (radio), Alessandro Volta (pila), Antonio Meucci (telefono); Margherita Hack. Per gli amanti del cinema, è d’obbligo osservare le vicende di alcuni attori come Monica Vitti, Anna Magnani, Massimo Troisi o smascherare i retroscena sul set di alcuni registi come Sergio Leone, Federico Fellini o Pier Paolo Pasolini. E ancora moda, motori, design ed enogastronomia, con le avvolgenti stanze dedicate ad alcuni prodotti tipici italiani quali la pizza, il gelato, il caffè, il tortellino e, naturalmente, il Pandoro di Verona.
Each room represents a story, an episode, a subject, one of the most iconic character of the italian culture in different fields in which our nation has always excelled during history Thus, it develops a totally immersive and multi-sensory experience, between hotel accommodation and enhancement of the territory and the culture of the italian genius. Passing from one room to another you can contemplate the classics of Italian art such as Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, Tiepolo, Canova, Modigliani, De Chirico e Depero; people remain inebriated by the scenography and the atmospheres of Turandot, La Traviata, Rigoletto, Barbiere di Siviglia and Madama Butterfly. moreover, they can take a dip in the history of Rome of Pompeian mosaics or Popes or you can discover the history of great navigators and, furthermore, commemorate episodes of Dante’s life; you can learn about the inventions of some famous Italian scientists such as Guglielmo Marconi (radio), Alessandro Volta (battery), Antonio Meucci (phone); Margherita Hack. For film lovers, it is a must to observe the events of some actors such as Monica Vitti, Anna Magnani, Massimo Troisi or unmask the backstage on the set of some directors such as Sergio Leone, Federico Fellini or Pier Paolo Pasolini. And also fashion, engines, design and food and wine, with the enveloping rooms dedicated to some typical Italian products such as pizza, icecream, coffee, tortellini and, of course, Pandoro di Verona.
La facciata di Mr. Brainwash
Completa il progetto la facciata esterna, a cura di uno dei principali writer internazionali, Mr. Brainwash, in collaborazione con la Galleria d’arte Deodato Arte di Milano. La sua carriera è esplosa grazie alla partecipazione al famoso documentario “Exit Through the Gift Shop” di Banksy dove ha seguito, con la telecamera, le avventure dei più famosi street artist al mondo. I suoi lavori sono intrisi di riferimenti alla Pop Art, alla storia dell’arte e anche alle opere di altri artisti. Se l’ispirazione più diretta è l’arte del collega Banksy, non mancano riferimenti ad Andy Warhol e Keith Haring, ai supereroi dei fumetti, ai classici della Disney e alle icone della storia classica e moderna. La Monna Lisa, Marilyn Monroe, Albert Einstein che regge un cartello con la scritta Love is the Answer, Mickey Mouse e Minnie che si abbracciano sono i simboli eterni di amore e rispetto reciproco che compaiono anche nell’intervento di Mr. Brainwash sulla facciata del Muraless Art Hotel.
The project is completed by the external facade, curated by one of the leading international writers, Mr. Brainwash, in collaboration with the Deodato Arte Gallery in Milan. His career exploded thanks to the participation in Banksy’s famous documentary “Exit Through the Gift Shop” where he followed, with the camera, the adventures of the most famous street artists in the world. His works are imbued with references to Pop Art, to the history of art and also to the works of others artists. If the most direct inspiration is the art of his colleague Banksy, there are also references to Andy Warhol and Keith Haring, comic book superheroes, Disney classics and icons of classical and modern history. The Mona Lisa, Marilyn Monroe, Albert Einstein holding a sign that says Love is the Answer, Mickey Mouse and Minnie embracing are the eternal symbols of love and mutual respect, that also appear in the intervention of Mr. Brainwash on the facade of the Muraless Art Hotel.
Francesco Panella, imprenditore, scrittore, comunicatore, erede di quelle quattro generazioni che a Trastevere, con il ristorante Antica Pesa, mettono in mostra da oltre un secolo la vera tradizione romana. Francesco insieme ai suoi fratelli ha reso omaggio alla grigia e alla amatriciana all around the world, da New York e Doha. Con il programma Little big Italy ha dimostrato che si può mangiare bene italiano anche in giro per il mondo. Abbiamo parlato con estremo piacere e simpatia, approfondendo storie, aneddoti ed esperienze, fuori e dentro le cucine.
Imprenditore, personaggio televisivo, scritture, consulente. Come si potrebbe sintetizzare Francesco Panella in poche parole?
Appassionato della vita, in cerca sempre di nuovi spunti. Mi piace svegliarmi ogni mattina col sorriso cercando di riempirmi di cose belle.
Come è nata la scelta degli Stati Uniti?
Gli Stati Uniti mi hanno stimolato perché a Roma ho avuto modo di conoscere tantissime persone americane che son venute nei nostri ristoranti. Mi è piaciuto il loro modo di confrontarsi e il loro punto di vista sulla vita. Per me è stato quasi normale cercare di capire cosa accadesse dall’altra parte del mondo.
Esiste ancora il sogno americano?
Per come lo si intendeva una volta non esiste più. L’accesso al credito molto facile per le nuove generazioni, la globalizzazione, la velocizzazione delle informazioni, fa sì che ogni persona, in ogni luogo del mondo possa trovare la sua idea e la propria forma di auto- prodursi. Gli Stati Uniti sono ancora una terra che dà tantissimi aiuti, anche a livello di motivazioni, ma ormai “l’America” si può trovare ovunque.
Gli statunitensi non sono conosciuti per essere dei grandi chef. Attraverso i tuoi libri istruisci gli americani alla cucina?
Con semplicità e passione cerchiamo di trasmettere le caratteristiche della cucina italiana, quelle della famiglia, della convivialità, del sedersi intorno a un tavolo e parlare di quello che mangiamo, della verdura, del minestrone, di una ricetta. Invece l’americano usa il pranzo o la cena come un evento dove catalizzare il poco tempo che ha a disposizione parlando di lavoro. La competitività è mostruosa, non c’è quella “value” familiare che noi abbiamo.
Francesco Panella, businessman, writer, communicator, heir of that four generations who in Trastevere, with the restaurant Antica Pesa, showed from more than a century the real roman tradition. With his brothers, Francesco paid tribute to the Gricia and Amatriciana all around the world, from New York to Doha. Using the tv program Little Big Italy, he showed that it is possible to eat tasty Italian food worldwide. We talked with him with extreme pleasure and affinity, delving into stories, anecdotes and experiences, both inside and outside the kitchen.
Business man, television personality, writer and consultant. How could Francesco Panella be described in a nutshell?
Passionate about life, always looking for new starting points. Every morning I like to wake up with a smile, trying to surround myself with beautiful things.
How was the idea of the United States conceived?
The United States inspired me because in Rome I had the opportunity to meet numerous American people that used to come to our restaurants. I really liked their way of confronting themselves and their point of view on life. For me, it became almost natural trying to figure out what was going on on the other side of the world.
Is the “American dream” still a real thing?
As it was contemplated in the past, it does not exist anymore. Presently, access to credit is extremely simple for new generations. Globalization, the speeding up of diffusion of information, makes it possible for anyone, on any side of the world to be in the position to find their own ideas, their own way to success and their own self-producing method.
American people are not famous for being excellent chefs. Through your books, do you teach them how to properly cook?
We attempt to pass down with passion and simplicity all of the characteristics of Italian cuisine, family, conviviality, of sitting together at the table talking about what we are eating, of vegetables, of mistestrone, of a recipe. Instead, Americans use lunch and dinner time as an excuse for catalyzing their limited time to talk about work. The competitiveness is monstrous, there is no such family value as us Italians have.
Cosa ci possono insegnare gli americani in cucina?
Il senso di organizzazione e il saper capire quali siano le priorità.
Una cosa sugli americani all’estero che ti ha stupito?
Quando vengono in Italia non ordinano piatti come gli spaghetti Alfredo o la pizza con l’ananas, ma si godono la nostra vera cucina proprio allo stesso modo in cui lo facciamo noi.
Un vip e il suo piatto preferito del tuo menù?
Il risotto con i funghi di Richard Gere, ma anche gli spaghetti cacio e pepe di Madonna.
Negli Stati Uniti riporti la stessa cucina dell’Antica Pesa?
La cucina è la stessa, le nostre ricette vanno incontro alla stagionalità, quello che la natura ci offre facciamo. Quindi se a New York troviamo un prodotto diverso rispetto a Roma, alcune ricette le adattiamo di conseguenza.
Cosa ci dice riguardo la scelta di fondare l’Antica Pesa Doha, che ha vinto anche il Food&Travel Arabia Gcc Award come miglior ristorante italiano del Qatar?
È stato un bellissimo percorso durato 5 anni, poi ho dato spazio ad altre priorità. Il mio percorso era finito quando ho capito che il mio staff non era più felice di viverci, siamo molto distanti e diversi culturalmente la qualità della vita non era più ottimale.
C’è qualche ingrediente che fin da un secolo fa non è mai mancato? Cacio e pepe, immancabili dall’apertura fino a oggi.
What can American people teach us about cuisine?
The sense of organization and knowing what the priorities are.
What is something that has surprised you about Americans abroad? Whenever they come to Italy, they do not order Spaghetti Alfredo or pineapple on pizza. Instead, they enjoy our real cuisine in the same way Italians do.
Could you name a VIP and their favorite dish on your menu?
Richard Gere’s risotto ai funghi and Madonna’s spaghetti cacio e pepe.
In the United States, do you reproduce the same cuisine of the Antica Pesa?
The cuisine is always the same, our recipes vary with seasons. What nature offers us, we use it. For this reason, if in New York we find a product that is different from what we find in Rome, we readapt some recipes.
What can you tell us about the choice of founding the Antica Pesa Doha, winner of the Food&Travel Arabia Gcc Award as best italian restaurant in Qatar?
It has been an incredible experience, lasted 5 years but then I focused on other priorities. I realized that my journey had come to an end when I figured out that my staff was not enthusiastic anymore. We are very culturally different and the life tenor was no longer optimal.
Are there some ingredients that have been a must since centuries? Cacio e pepe, ever-present from the opening until now.
Qual è la particolarità del vostro cacio e pepe?
Sempre la ricerca dell’ingrediente, che per noi è tutto. Andiamo a studiare i pecorini nei caseifici, prestiamo grande attenzione anche alla scelta del pepe. Non lasciamo nulla al caso.
Per il pubblico è evidentemente un piacere seguire Little Big Italy ma per te, dopo sei edizioni, come descriveresti questo programma?
Un modo per raccontare viaggiando una parte dell’Italia che non tutti conoscono. Un viaggio di sapori e passioni, un diverso modo di comunicare il nostro Paese all’estero.. Il fulcro è il viaggio, ma anche i sentimenti, che fuoriescono dalle interviste con gli expat, ma soprattutto con queste famiglie pazzesche che si sono trasferite e che vogliono rappresentare l’Italia fuori dall’Italia.
Qual è la cosa peggiore in assoluto che hai assaggiato in un ristorante italiano all’estero?
Purtroppo i piatti tipici come le lasagne. gli spaghetti, la pizza. Si vedono lasagne con mille strati, ognuno con la panna al posto della besciamella. Negli spaghetti spesso viene messo talmente tanto aglio che non si sente più nemmeno il vero sapore del pomodoro. Nella pizza manca la perfezione dei nostri impasti, la grande ricerca che i pizzaioli stanno facendo sulle farine. E quindi spesso è indigeribile.
E allora ce la dai tu una ricetta tipicamente italiana, anzi, autenticamente romana?
Ma certo, sfogliate pagine e la troverete!
What is the peculiarity of your Cacio e Pepe?
The search for the right ingredient is always everything for us. We go study pecorino in cheese factories, paying a lot of attention also in choosing pepper. Nothing is left to chance.
For the audience watching Little Big Italy on tv is indeed a pleasure. But, how would you describe it after six editions?
I would describe it as a way of telling while traveling a side of Italy that is not that known. A journey made of flavors and passions, an unique way of displaying our country abroad. The journey is the fulcrum, but also the feelings leaking from interviews with expats, but above all, interviews with families that moved in America and are now willing to represent Italy outside of Italy.
What is the worst thing ever that you have tasted in an Italian restaurant abroad?
Sadly, traditional dishes such as Lasagna, Spaghetti and Pizza. You can find Lasagne with thousands of layers, each with cream instead of besciamella. Moreover, Spaghetti is commonly cooked by adding so much garlic that you can’t even taste the tomatoes. For what concerns Pizza, the perfection of our doughs is what is missing and also the enormous research that pizzaioli are making on flours. For these reasons, the pizza here is usually indigestible.
Then, would you give us a real and typical Italian recipe, actually, authentically Roman?
Of course, take a look at the pages of my books and you will find them!
Orgoglio gastronomico di Amatrice, le cui campagne fornivano il pecorino e il guanciale, questo piatto, modificato sin troppo nel corso degli anni, si è affermato entro le mura di Roma grazie ai tanti cuochi amatriciani che la abitavano e ha finito per diventare un simbolo della cucina romanesca. È un diretto discendente della Gricia, alla quale vengono aggiunti il pomodoro e il peperoncino, elementi che diventano comuni sulle tavole popolari solo molto tempo dopo la scoperta delle Americhe.
Gastronomic pride of Amatrice, whose countryside used to offer pecorino cheese and guanciale, this dish, extremely modified over the years, established itself within Roma walls thanks to several amatrician cookers that used to inhabit it and ended up becoming an emblem of Roman cuisine. It is a direct descendant of the Gricia, to which tomato and chilli are added, elements that become commonplace on popular tables only long after the discovery of the Americas.
Ingredienti
600 g di pomodori pelati
200 g di guanciale
25 cl di vino bianco
150 g di pecorino grattugiato
500 g di pasta (schiaffoni)
pepe nero q.b.
Procedimento
Passate i pomodori pelati e lasciateli da parte. In una padella rosolate lentamente il guanciale tagliato a listarelle, avendo cura di mescolarlo spesso per ottenere una doratura uniforme. Appena sarà dorato (mediamente dopo circa 5 minuti di cottura), togliete dalla padella la metà del guanciale e tenetela da parte, poi aggiungete a ciò che resta un pizzico di pepe nero e sfumate con il vino bianco. Appena il vino sarà evaporato, versate in padella anche la passata di pomodori e lasciate andare a fuoco lento per 20 minuti circa, finché la salsa non sarà abbastanza tirata. A quel punto aggiustate eventualmente il sale (considerando che va aggiunto il pecorino) e il pepe nero.
Nel frattempo, lessate la pasta in acqua bollente, scolatela un minuto o due prima che sia al dente e mettetela nella padella con la salsa. Lasciate legare per un minuto circa, poi spegnete il fuoco e aggiungete il pecorino, mantecando per qualche secondo.
Per finire
Impiattate guarnendo con il guanciale croccante che avevate tenuto da parte e un ulteriore spolverata di formaggio.
Ingredients
peeled tomatoes 600g
guanciale 200g
white wine 25cl
grated pecorino cheese 150g
pasta (schiaffoni) 500g
black pepper (as much as you want)
Method
Mash the peeled tomatoes and leave them aside. In a pan, gently sauté the guanciale cut into tiny strips minding to mix it constantly in order to obtain a uniform browning. As soon as browned (at least after 5 minutes), remove half of the cooked guanciale from the pan and set it aside. Then, add a pinch of black pepper and deglaze with white wine. As soon as the wine evaporates, pour in the same pan the mashed tomatoes and let it simmer for 20 minutes, until you have a thick sauce.
After that, adjust with salt (keeping in mind that pecorino still needs to be added) and black pepper.
In the meantime, boil the pasta in hot water, drain it one to two minutes earlier before it becomes al dente and put the pasta in the pan with the sauce. Let it sit for a minute or less, then turn off the stove and add pecorino cheese, creaming it for some seconds.
Serve garnishing with the left crispy guanciale and another sprinkling of cheese.
Sei uno degli influencer di food e sport più amati e seguiti sul web come Cottoaldente. Come nasce questa idea?
Cotto al dente è nato con l’obiettivo di condividere la mia passione per il cibo e il mio percorso di fitness. Tutto è cominciato per gioco quando un’amica mi ha chiesto di curare la sezione cucina del suo blog, ma ho presto scoperto di essere così appassionato a questo mondo da voler aprire una pagina tutta mia, in cui condividere le mie ricette preferite e il mio percorso di allenamento.
Sei Bolognese DOC. Il tuo luogo preferito di Bologna dove andare a correre?
Sono di parte, ma per me Bologna è una città molto bella e mi piace molto correre nei suoi numerosi parchi, come ad esempio i giardini Margherita. Tuttavia il mio posto preferito per correre a Bologna è San Luca, da dove si può ammirare una vista panoramica mozzafiato della città.
Cosa sono i circuiti di food-fitness e come si applicano?
I circuiti di cibo e fitness sono un tipo di programma di allenamento che combina l’esercizio fisico con la nutrizione, allo scopo di offrire un approccio completo per migliorare la salute e il benessere. Ad esempio, un circuito di cibo e fitness potrebbe includere un allenamento ad alta intensità, seguito da un pasto ricco e ben bilanciato per aiutare il corpo a recuperare dalle fatiche dell’esercizio e ripristinare l’energia necessaria.
You are one of the most loved and followed food and sports influencer on the web as Cottoaldente. How did you come up with this idea?
Cottoaldente was born with the aim of sharing my passion for food and my fitness journey. It all started as a game when a friend of mine asked me to take care of the cooking section of his blog. Eventually, I discovered I was so passionate about this world that I wanted to open a page of my own, to share my favorite recipes and my training journey.
You are a true Bolognese. Your favorite place in Bologna to go for a run?
It might sound biased, but for me Bologna is a very nice city and I really like to run in its many parks, such as the Margherita gardens. However, my favorite place to run in Bologna is San Luca because you can admire a breathtaking panoramic view of the city.
What are food-fitness circuits and how do they work?
Food and fitness circuits are a typology of training program that combines exercise with nutrition in order to offer a comprehensive approach aiming to improve health and well-being. For example, a food and fitness circuit could include a high intensity workout, followed by a rich and well-balanced meal to help the body recover from the exertions of exercise and restore the energy needed.
Faccia a faccia con l’influencer di cibo e fitness, che condivide le sue ricette e i suoi allenamenti sui canali social Cottoaldente.
Face to face with the food and fitness influencer, who shares his recipes and his workouts on social media page Cottoaldente.
Bastano davvero 21 giorni per ottenere un corpo tonico e asciutto? Il segreto?
Secondo alcuni studi, il corpo umano richiede circa 21 giorni per abituarsi al cambiamento. È proprio da qui che nasce l’idea di proporre un metodo che aiuti ad adottare uno stile di vita sano attraverso esercizio fisico e una dieta equilibrata per almeno 21 giorni. Questo periodo è essenziale per abituare il corpo alla nuova routine, ma è altrettanto importante continuare a seguire il programma con costanza anche dopo questi primi 21 giorni.
Nel mio libro “Il metodo cotto al dente”, propongo programmi di tre settimane (più una di mantenimento) che includono esercizi e dieta personalizzati per chi inizia, per chi è a un livello intermedio e per gli sportivi più accaniti. Nel libro, sono inclusi anche piani alimentari dettagliati per ogni pasto della giornata, dalla colazione alla cena, oltre ad allenamenti mirati per raggiungere i propri obiettivi.
Is it real that 21 days are enough to get a toned and dry body?
What is the secret?
According to some studies, the human body takes about 21 days to get used to changes. It is from here that the idea of proposing a method that helps to adopt a healthy lifestyle through exercise and a balanced diet for at least 21 days is born. This period is essential for the body to become accustomed to a brand new routine, but it is equally important to continue to follow the program consistently even after these first 21 days.
In my book “Il Metodo Cotto al Dente”, I suggest three-week programs (plus a maintenance diet) that include exercises and diet customized nutrition plans for beginners, for those who are at an intermediate level and for the most avid sportsperson. Detailed meal plans for every meal of the day are, moreover, included in the book, from breakfast to dinner, as well as targeted workouts that will lead you to achieve your goals.
Ci insegneresti un trucco per abbandonare le cattive abitudini alimentari e legate alla sedentarietà?
Il consiglio che posso dare è quello di fissarsi obiettivi a breve termine che siano semplici e aiutino a raggiungere un obiettivo più complesso a lungo termine.
Come si fa a trovare la giusta motivazione per svoltare?
Si trova dentro di noi stessi, deve venire dall’interno, da una passione o un’aspirazione che ci spinge a perseguire un obiettivo. Solo se abbiamo una visione chiara del nostro scopo e ci poniamo degli obiettivi realistici e concreti possiamo mantenere alta la motivazione nel lungo termine.
Proponi molto spesso piatti unici. Sono più facili da bilanciare?
Il piatto unico è un’ottima soluzione per garantire un bilanciamento nutrizionale adeguato, poiché consente di combinare verdure, proteine e carboidrati in modo equilibrato. Per seguire la regola del 50-25-25, la metà del piatto (cioè il 50%) dovrebbe essere costituita da ortaggi, verdure e frutta, mentre il 25% deve essere una fonte proteica sana, come legumi, pesce, molluschi, crostacei, latticini poco grassi, uova. Il restante 25% dello spazio dovrebbe essere dedicato ai carboidrati, preferibilmente sotto forma di cereali integrali in chicco, come riso, quinoa, amaranto, farro e orzo, o farine non raffinate o vegetali ad alto contenuto di amido, come patate e manioca. È importante anche includere una fonte di grassi sani per completare il pasto.
Quanti pasti al giorno?
Il numero di pasti consigliato al giorno è tre, ovvero colazione, pranzo e cena, tuttavia è importante non trascurare gli spuntini pre o post allenamento in base alla tipologia e alla quantità di attività svolta durante la giornata. Ovviamente bisogna tenere in considerazione che la quantità di pasti da assumere è una scelta individuale che dipende dalle esigenze personali di ogni persona e dalle proprie abitudini alimentari
Qual è il pasto più importante della giornata?
Io sconsiglio di saltare i pasti, saltare i pasti infatti può aumentare l’appetito al pasto successivo. Se si ha poco appetito, mangiare porzioni più piccole a intervalli regolari può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue
Quali consigli possiamo trovare nel tuo libro “Il metodo Cotto al dente”?
Una serie di consigli e suggerimenti per una dieta sana ed equilibrata, che combina più di 100 ricette e allenamenti da svolgere per rimanere in forma. Tra i prinicipali consigli vi suggerisco l’importanza di scegliere alimenti naturali e poco trasformati, prediligere cibi vegetali, limitare i grassi saturi e lo zucchero, mangiare con moderazione, fare esercizio fisico regolarmente e mantenere l’idratazione.
Una perfetta colazione prima di un workout mattutino?
La mia preferita in assoluto è quella che preparo per coccolarmi prima di uscire a fare un lungo di corsa (sui 20km): pane integrale ai cereali tostato in padella, burro d’arachidi fatto da me in precedenza (arachidi 100% tostate in forno e frullate), fettine di banana e scaglie di cioccolato. Ti dà una carica super!
Daresti un workout dedicato ai nostri lettori?
L’allenamento che ho scelto per voi è un “circuito amrap 5 + 5”, nei primi cinque minuti ci sono 8 ripetizioni di questi 4 esercizi: jumping jack, push up, squat e commando. Successivamente c’è un minuto di pausa, dopo partite con il secondo circuito amrap con 8 ripetizioni di questi 4 esercizi: affondo posteriore, crunch, sit up, skip.
Would you teach us a trick to give up bad eating habits and sedentary habits?
My advice would be to set short-term goals that are easier and could help to achieve a more complex long-term objective.
How do you find the right motivation to change?
It is inside ourselves, it must come from within, from a passion or aspiration that pushes us to pursue a goal. Only having a clear vision of our purpose and set realistic and concrete goals we are able to keep being high motivated over the long term.
You often propose single dishes. Are they easier to balance? Single dishes are a great solution to ensure a proper nutritional balance, since it allows you to combine vegetables, proteins and carbohydrates proportionally.
In order to follow the rule of 50-25-25, half of the meal (that is to say 50%) should consist of greens, vegetables and fruits, while 25% must be a healthy protein source, such as legumes, fish, shellfish, crustaceans, low-fat dairy products, eggs. The remaining 25% of the space should be left to carbohydrates, preferably in the form of whole grain cereals, such as rice, quinoa, amaranth, spelt and barley, or unrefined flours or vegetables high in starch, such as potatoes and cassava. It is also important to include a source of healthy fats to complete your meal.
How many meals a day?
The recommended number of meals per day is three: breakfast, lunch and dinner. However, it is important not to neglect preor post-workout snacks, according to the type and amount of activity done during the day. Obviously we must take into account that the amount of meals to be taken is an individual choice that depends purely on personal needs of each person and their eating habits.
What is the most important meal of the day?
I do not recommend skipping meals. Actually, skipping meals can increase appetite at the next one.
If you happen to have little appetite, eating smaller portions at regular intervals can help to maintain stable blood sugar levels.
What suggestions can we find in your book “Il Metodo Cotto al Dente”?
A series of clues and advice for a healthy and balanced diet, combining more than 100 recipes and workouts to perform so as to stay in shape. Among the main advice I suggest the importance of choosing natural and unprocessed foods, prefer plant foods, limiting saturated fats and sugar, eating in moderation, exercising regularly and maintaining hydration.
A perfect breakfast before a morning workout?
My absolute favorite is the one I prepare to treat myself before going out to make a long run (about 20km): whole grain bread with cereals toasted in a pan, peanut butter made by me previously (100% toasted peanuts in the oven and blended) banana slices and chocolate chips. It gives you a super strong charge!
Would you give a workout dedicated to our readers?
The training that I chose for the readers is a “amrap circuit 5 + 5”, in the first five minutes there are 8 repetitions of these 4 exercises: jumping jack, push up, squat and commando. Then there is a minute break, subsequently start with the second amrap circuit with 8 repetitions of these 4 exercises: reverse lunge, crunch, sit up, skip.
Quando è nato il suo amore per il cinema?
Ben dopo l’inizio del primo film. Allora mi sembravano tutti matti.
Lei ha avuto una infanzia difficile. Qual è la persona che le è stata più vicina in quegli anni e qual è il ricordo più bello?
Una grande solitudine.
Mi sono stati vicino, intorno, dentro, i libri.
Adesso è single, ma quali sono le caratteristiche che oggi cerca in un uomo?
Eleganza, intelligenza, senso dell’umorismo, talento. E vitalità per due.
La sua storia d’amore più bella?
Un pezzetto di ognuna.
E quella più tormentata?
Un paio, da non ricordare.
La simpatia è una dote che possiede da sempre o l’ha sviluppata nel corso degli anni?
Grazie. Mi piace sentirmelo dire. Credo sia una dote di famiglia.
Di lei si dice sempre: “attrice di talento, dotata di grande intelligenza scenica”. Ma invece qual è il suo peggior difetto? La pigrizia.
When was your lover for cinema born?
Far after the film’s release, at that time I thought that everyone was crazy.
You had a rough childhood. Who is the person that was closer to you during those years and what is your fondest memory? A great loneliness. Books where the closer ones, both around and inside me.
You are now single, but could you tell us which characteristics are you looking for in a man?
Elegance, intelligence, humor, talent… and vitality for both.
You most beautiful love story? A piece of each I have had.
And the most tormented one?
A couple, not worth remembering.
Sympathy is something that you have always had or something you developed during the years?
Thank you, I like to hear it.
I believe it is something that runs in the family.
About you, people always say “talented actress, gifted of powerful scenic intelligence”. But what is your flaw? Laziness
Il ricordo più bello della sua carriera di attrice?
Tutte le sere, dopo lo spettacolo, l’applauso del pubblico.
E il più brutto?
I due anni di totale chiusura del covid.
Compagni di scuola è la commedia-cult che la consacrò al grande pubblico. È stato difficile mettere insieme tanti attori famosi?
Credo di si, ma Carlo è un formidabile direttore d’attori.
Ci racconta qualche aneddoto nato sul set?
Per esempio il personaggio del macellaio Finocchiaro, era interpretato da un amico di Verdone, che di solito vendeva enciclopedie. Faceva morir dal ridere, era proprio come nel film.
Qual è il film che ricorda con maggior piacere?
Febbre da cavallo-la mandrakata. Erano tutti talmente bravi da sembrare una passeggiata.
E quello in cui si è sentita “fuori ruolo”? Non mi è successo, per fortuna
Qual è un ruolo che le piacerebbe interpretare? Una barbona.
Qual è il regista con cui ha più amato lavorare? Marco Sciaccaluga.
C’è un regista con cui inveve non si è creato un feeling? Sì, e non ne parleremo.
Ha preso ispirazione da qualche attrice del passato? No, ma Anna Magnani, Virna Lisi, Giulietta Masina sono le mie preferite.
Gassman diceva che per essere dei grandi attori, bisogna essere dei grandi bugiardi. Cosa pensa a riguardo? Vero.
Riesce a tenere lontano dalla macchina da presa la sua vita privata o preferisce un rapporto di “aderenza” tra personalità e personaggio interpretato? Se sì non pensa che ciò porti ad un suo coinvolgimento emotivo?
Il lavoro finisce con l’ultimo ciack. A casa ci torna Nancy, mai il personaggio.
Cosa rappresenta per lei il teatro oggi?
Una grande parte del mio lavoro. Un posto dove sono riuscita a costruire molto.
Che cosa le dà il teatro che il cinema non le dà e viceversa?
Sono tecniche diverse. Il teatro succede esattamente nel momento in cui lo vedi, e ha bisogno di gesti più ampi, di più corpo, il video ha la meravigliosa possibilità del primo piano, di poter comunicare moltissimo facendo pochissimo.
La nostra rivista si chiama First Class Mag. Per noi “First Class” significa vivere una vita sostenibile, circondarsi di bellezza e di eccellenza ma non di lusso.
Qual è il suo modo di vivere “First Class”? Esattamente così.
One of your most beautiful memories about being an actress? Each night, after each show, people’s applause.
And the worst?
The two years covid general closure.
Compagni di Scuola is the cult comedy that introduced you to the general audience. Was it difficult to gather together so many famous actors?
I think it was, but Carlo is a formidable actors’ director.
Would you like to narrate us some anecdotes born on set? For instance, the character of the butcher Finocchiaro, was played by a friend of Verdone, that usually used to sell encyclopedias. It was hilarious, as it was in the film.
What is a film that you fondly remember?
Febbre da cavallo-la mandrakata. Everyone was so talented that it looked like an easy task.
And one you felt like you did not fit? It never happened, luckily.
Is there a role you would like to play? A tramp
Who is the director you loved the most working with? Marco Sciaccalunga
Instead, there is a director you did not get along with? Yes, and we will not talk about this.
Have you ever been inspired by an actress of the past? No, but Anna Magnani, Virna Lisi and Giulietta Masina are my favourites.
Gassman used to argue that in order to become great actors, you need to be a great liar. What do you think about this? That is true.
Are you able to divide your private life from your public one, or do you prefer a more coherent relationship between your true self and the character you are playing? If so, don’t you think that in this way you could be too invested? Work ends with the final clapperboard. The one who comes home is Nancy not the character that I play.
What is for you the theatre today?
A big part of my job. A place where I succeeded to achieve many things.
What can theatre give to you that cinema cannot?
Both imply different techniques. Theatre happens in the moment you are watching it, and it needs more sweeping gestures, more body. While cinema offers a close-up and you can communicate doing the bare minimum.
Our magazine is called First Class Mag. For us “First Class” means living a sustainable life and surround ourselves with beauty and excellence, but not luxury.
What is your way of living “First Class”? Exactly like this.
Ho avuto il piacere d’incontrare, il caro amico Mauro Balata, eletto alla Presidenza della Lega Serie B nel 2017.
L’Avvocato cassazionista, già procuratore federale interregionale della Figc e da qualche mese membro del Comitato di presidenza della Federazione (l’organo decisionale ristretto del calcio italiano), al suo insediamento disse “Siamo e rimarremo un movimento innovatore, con l’obiettivo di far crescere il calcio puntando su giovani, etica e rispetto”. I risultati, i nuovi e vecchi obiettivi e mire da raggiungere, per un Presidente che mira in alto, in una preziosa intervista a 360 gradi.
Ihad the pleasure of meeting my dear friend Mauro Balata , who was elected President of the Lega Serie B in 2017.
The Cassation lawyer, previously an interregional federal prosecutor of the FIGC and currently a member of the Presidency Committee of the Federation (the restricted decisionmaking body of Italian football), stated at his inauguration, ‘We are and will remain an innovative movement, with the aim of growing football by focusing on youth, ethics, and respect.’ In a comprehensive interview, he discusses the results, new and old objectives, and aspirations of a President aiming high.
Giuseppe Gastone Pasella“The Lawyer President”
Quali erano le urgenze da mettere mano quando venne eletto presidente?
C’era un prodotto da potenziare e portare all’estero creando valore economico da tradurre poi in valore sportivo. Oggi che siamo in cinque continenti diversi e oltre 50 Paesi nel mondo, possiamo ritenerci un soggetto internazionale e ambire a essere il baluardo del calcio nazionale grazie ai tanti calciatori italiani, fra cui moltissimi giovani, che giocano nel nostro campionato, proseguendo così una tradizione che ha creato tanti campioni e altri ne produrrà in futuro. Tutto questo in uno scenario che vede la B, secondo le società internazionali di statistica, il campionato più equilibrato d’Europa e quello con il più alto valore economico, dopo quello inglese, nella classifica delle seconde categorie calcistiche. Di pari passo abbiamo introdotto vari upgrade tecnologici, migliorando l’esperienza televisiva, investendo in tecniche produttive innovative e diversificando l’offerta su diverse piattaforme, rendendo così accessibile il nostro campionato a “tutte le tasche”. Abbiamo infine riportato il torneo al suo format naturale e ideale di partecipanti, eliminando le innaturali storture del passato, figlie di compromessi politici.
Gli stadi in Italia e nel mondo: cosa manca e qual è il futuro? Uno dei problemi più gravi e urgenti del calcio italiano è la modernizzazione delle infrastrutture che ci dovrebbe consentire di recuperare in maniera sostanziale anche competitività nei confronti di tutti gli altri campionati. Sono diversi i club di B che hanno iniziato il percorso di ristrutturazione o di realizzazione di nuovi stadi come abbiamo potuto verificare durante l’ultimo forum “La nuova legge stadi”, organizzato dalla Lega Serie B a Milano lo scorso marzo. Migliorare le infrastrutture è importante non solo dal punto di vista dell’accoglienza e della sicurezza, ma anche in termini di valori economici per inseguire quell’obiettivo a cui puntiamo, che si chiama sostenibilità. Senza questa grande sfida per il rinnovamento del patrimonio infrastrutturale, che dobbiamo affrontare tutti insieme, istituzioni pubbliche comprese, diventa impossibile confrontarsi con gli altri competitor internazionali che hanno già avviato da tempo questo percorso.
Calcio: solo business puro, o anche “umanità”?
Le società professionistiche di calcio sono vere e proprie aziende che danno lavoro a migliaia di famiglie e creano un indotto importante per le nostre città. Mi piace definirle una sorta di moltiplicatore keynesiano, della funzione della Serie BKT di valorizzazione dei territori, che crescono in visibilità, traendo un formidabile beneficio economico, culturale e sociale. Detto questo non dimentichiamoci mai però del grande patrimonio del calcio, costituito dai tifosi: senza di loro questo sport, che è il più bello del mondo, non esisterebbe. La B poi, che è il campionato dei territori, incarna magnificamente la passione autentica della gente verso la propria squadra vissuto nella quotidianità, fra le strade e nelle piazze. C’è poi un altro aspetto che mi piace ricordare e che afferisce alla sfera dell’umanità e della vicinanza del calcio alle persone, mi riferisco agli straordinari, direi unici, progetti sociali che mettiamo in campo ogni anno per stare vicino a chi soffre e dare una risposta alle emergenze. La Lega B per questo c’è e ci sarà sempre. Abbiamo una piattaforma esclusiva che si sviluppa attraverso la nostra impresa sociale ‘Big for people’ e che ha attivato fra l’altro progetti innovativi come B come Bambini e collaborazioni internazionali come con IFAD, agenzia specializzata dell’ONU che ha l’obiettivo di ridurre la povertà attraverso lo sviluppo dell’agricoltura.
L’incontro più “importante” di questi anni?
Ho avuto la fortuna in questi anni di incontrare molte persone: i presidenti innanzitutto ma anche molti professionisti e addetti ai lavori. Ciascuno di loro mi ha trasmesso un importante
What were the urgent matters to address when you were elected president?
There was a need to enhance and promote the product abroad, creating economic value that could be translated into sporting value. Today, with our presence in five different continents and over 50 countries worldwide, we can consider ourselves an international entity and aspire to be the stronghold of Italian football, thanks to the many Italian players, including numerous young talents, who play in our league. This continues a tradition that has produced many champions and will produce more in the future. In addition, according to international statistical companies, the Serie B is the most balanced league in Europe and the second most valuable league, after the English league, among the second-tier football divisions. Alongside this, we have introduced various technological upgrades, improving the television experience, investing in innovative production techniques, and diversifying our offerings on different platforms, thus making our league accessible to everyone. Finally, we have brought the tournament back to its natural and ideal format, eliminating the unnatural distortions of the past, which were the result of political compromises.
Stadiums in Italy and the world: what is missing and what does the future hold?
One of the most serious and urgent problems in Italian football is the modernization of infrastructure, which should substantially improve our competitiveness compared to other leagues. Several Serie B clubs have already begun the process of renovating or building new stadiums, as we have seen during the last “La nuova legge stadi” forum organized by the Lega Serie B in Milan last March. Improving infrastructure is important not only in terms of hospitality and safety but also in terms of economic value to pursue our goal of sustainability. Without this significant challenge of renewing our infrastructure, which we must face together, including public institutions, it becomes impossible to compete with other international competitors who have long started this process.
Football: just pure business, or also about “humanity”?
Professional football clubs are real companies that provide jobs for thousands of families and generate significant economic benefits for our cities. I like to define them as a sort of Keynesian multiplier, with Serie BKT’s role in enhancing the territories, increasing their visibility and deriving formidable economic, cultural, and social benefits. That being said, let’s never forget the great asset of football, which is the fans: without them, this sport, which is the most beautiful in the world, would not exist. Serie B, being the league of the territories, embodies the authentic passion of the people for their teams, experienced in everyday life, on the streets and in the squares. There is also another aspect that I like to remember, which relates to the sphere of humanity and the closeness of football to people. I am referring to the extraordinary and unique social projects that we implement every year to support those in need and respond to emergencies. Serie B is there for this reason, and it always will be. We have an exclusive platform developed through our social enterprise ‘Big for people,’ which has implemented innovative projects such as ‘B like Bambini’ and international collaborations, such as with IFAD, the UN specialized agency focused on reducing poverty through agricultural development.
The most “significant” encounter in recent years?
Over the years, I have had the privilege of meeting many people: presidents, professionals, and industry experts. Each of them has imparted valuable human experiences that have
patrimonio umano che mi ha aiutato nelle conoscenze di un mondo complesso, anche dal punto di vista valoriale, come primo rappresentante di una lega professionistica. Certo però non posso dimenticare l’immensa emozione vissuta in occasione dell’incontro con Sua Santità Papa Francesco, durante il quale sono stato letteralmente travolto dal suo forte carisma e da un enorme senso di fede, propri di una persona che con principi saldi porta avanti un importante compito di guida e riferimento pastorale per milioni di fedeli e non.
Stiamo investendo con grande forza ed efficacia nel mondo degli esports, dove siamo stati i primi a introdurre un campionato ufficiale, per venire incontro alle esigenze delle giovani generazioni che cercano nel calcio un intrattenimento moderno e adeguato ai loro bisogni. Il nostro lavoro inoltre è indirizzato sull’ulteriore miglioramento della tecnologia produttiva, su cui abbiamo già fortemente investito in questi anni, ma anche nelle “start up” di competenza e innovazione con tanti giovani talenti all’interno delle dinamiche sportive e manageriali. La volontà poi è di proseguire nello sviluppo del nostro brand a livello mondiale, che porti con sé una forte rivalutazione di quel modello di sistema calcistico italiano che fino a poco tempo fa era leader riconosciuto del movimento internazionale.
Diciamo che, se prendiamo come riferimento l’Italia, non si è stati capaci di sfruttare quel vantaggio che si era accumulato alcuni decenni fa quando eravamo il riferimento mondiale. Non siamo stati in grado di rinnovarci e ci siamo seduti sugli allori, interrompendo quel percorso che ci aveva garantito il ruolo di leadership del movimento calcistico internazionale. Ora c’è molta attesa per arrivare a quelle urgenti riforme che noi sollecitiamo da tanto, forse troppo, tempo; riforme necessarie per assicurare la modernizzazione e l’evoluzione fondamentali per recuperare quote di competitività. Riforme che devono prevedere anche un riordino della giustizia sportiva rendendola sempre più credibile e terza nonché tempestiva, avendo come riferimento principale il perimetro della competizione calcistica.
helped me understand the complexities, including the values, of being the representative of a professional league. However, I cannot forget the immense emotion I felt during my encounter with His Holiness Pope Francis. I was truly overwhelmed by his strong charisma and the immense sense of faith that he embodies as someone who carries out an important role as a guide and pastoral reference for millions of believers and nonbelievers alike.
We are investing with great strength and effectiveness in the world of esports. We were the first to introduce an official championship to meet the needs of the younger generations who seek modern and suitable entertainment in football. Our work is also focused on further improving production technology, which we have heavily invested in over the years, as well as nurturing competence and innovation through startups with many young talents involved in sports and management dynamics. Additionally, our aim is to continue developing our brand globally, which would bring about a reevaluation of the Italian football system that was once recognized as a leader in the international movement.
If we consider Italy as a reference point, we have not been able to capitalize on the advantage we accumulated decades ago when we were the global benchmark. We failed to renew ourselves and rested on our laurels, interrupting the path that had granted us the role of leading the international football movement. There is now great anticipation for urgent reforms that we have been advocating for a long time, perhaps too long. These reforms are necessary to ensure modernization and essential evolution to regain competitiveness. The reforms should also include a reorganization of sports justice, making it more credible, impartial, and timely, with football competition as the main focus. This reform process must be approached decisively. Our ideas on this matter are clear and well-defined, including revising the disciplinary system to protect the integrity of competitions and credibility.
Un processo di riforma che andrà affrontato con decisione: le nostre idee sono chiare e definite sul punto, anche in termini di rivisitazione dell’apparato sanzionatorio in funzione della tutela delle competizioni e della credibilità.
Cosa realmente è una “lega calcio” e cosa può fare un Presidente lungimirante?
Una lega calcistica non può limitarsi alla conduzione del campionato e alla commercializzazione dei diritti televisivi con la relativa distribuzione dei ricavi, ma deve porre le basi affinché la sfida sportiva possa essere equa e trasparente e l’immagine del torneo possa crescere e diventare appetibile per un pubblico sempre più vasto. In queste stagioni abbiamo lavorato molto sul brand Serie B e i ricavi sono quasi raddoppiati. Di ciò siamo orgogliosi, avendo come obiettivo pervenire a una reale dimensione di sana stabilità economica al fine di salvaguardare la parità competitiva. Vogliamo però che tutto ciò si coniughi con una crescita dell’appeal del campionato e delle gare.
Allo stesso modo abbiamo avanzato numerose proposte, talune accolte anche dalla Federazione, per garantire la regolarità e la pari condizione della competizione sportiva, puntando sulla credibilità e su nuove garanzie in sede di iscrizione al campionato, con meccanismi premiali che portino anche le società che faticano maggiormente ad allinearsi agli standard di efficienza e di sana gestione.
Un Presidente dev’essere più “Avvocato” o “Politico”?
Un presidente deve essere competente e conoscere e rappresentare le esigenze di tutti i club traducendole in fatti concreti; allo stesso modo deve essere in grado di leggere il futuro con attenzione e lungimiranza direi anche con un pizzico di lucida follia per non farsi travolgere e sorpassare in un mondo che viaggia velocissimo e che necessita di un continuo processo di studio, analisi e aggiornamento. Deve, inoltre, attraverso la massima professionalità garantire imparzialità e vicinanza verso tutte le associate. Un buon presidente poi deve trasmettere al proprio team il proprio carisma, forza ed entusiasmo oltre a trasferire quelli che sono i valori fondanti dell’associazione e gli obiettivi principali a cui tendere.
Infine un buon presidente deve ricordarsi che fuori dagli uffici della sua lega c’è un popolo di tifosi che va salvaguardato e tutelato in ogni modo, in quanto, lo dicevo anche prima, principale e fondamentale patrimonio del calcio.
What is a “football league” really, and what can a visionary President do?
A football league cannot merely focus on managing the championship and commercializing television rights with revenue distribution. It must establish the foundation for fair and transparent sporting competition, while also enhancing the image of the tournament and making it appealing to an increasingly wider audience. In recent seasons, we have worked extensively on the Serie B brand, and revenues have almost doubled. We take pride in this accomplishment as our objective is to achieve genuine financial stability to safeguard competitive parity. However, we want all this to be combined with the growth of the championship’s appeal and matches.
We have also proposed numerous measures, some of which have been accepted by the Federation, to ensure the regularity and equal conditions of sporting competitions. These proposals focus on credibility and introducing new guarantees for club registration, with rewarding mechanisms that support clubs struggling to align with efficiency and sound management standards.
A president of a football league must be more of a “lawyer” or a “politician”?
A president must be competent and understand and represent the needs of all the clubs, translating them into concrete actions. Similarly, they must have the ability to carefully and foresightfully read the future, perhaps even with a touch of clear madness, so as not to be overwhelmed and surpassed in a rapidly moving world that requires a continuous process of study, analysis, and updating. Furthermore, they must ensure impartiality and closeness to all member clubs with the utmost professionalism.
A good president must also transmit their own charisma, strength, and enthusiasm to their team, as well as instill the fundamental values of the association and the main objectives to strive for.
Lastly, a good president must remember that outside the offices of their league, there is a population of fans that must be safeguarded and protected in every way, as they are, as I mentioned before, the primary and essential heritage of football.
HIP-HOP, 50 YEARS OF A PHENOMENON BORN IN THE BRONX
Chiara PoggiUn genere musicale ma anche un universo estetico, dai primordi nel popolare e malfamato Bronx, fino a fenomeno globale. L’hip hop compie i suoi primi cinquant’anni proprio quest’anno, e una cifra così importante merita sia celebrazioni che riflessioni. Un traguardo significativo, i cui sviluppi nel corso di queste decadi vengono esplorati attraverso oltre 200 fotografie in mostra da Fotografiska a Park Avenue, NYC. ‘Hip Hop: Conscious, Unconscious’ il titolo della mostra realizzata in partnership con la rivista Mass Appeal, e curata da Sacha Jenkins e Sally Berman, responsabile creativo ed ex direttrice della fotografia della rivista, cattura tutti i momenti che hanno segnato la storia dell’Hip Hop, dalle sessioni improvvisate nel Bronx fino a diventare un fenomeno mondiale.
“I fotografi - ha spiegato Jenkins all’Ansa- erano, per così dire, le ostetriche che hanno aiutato sia coloro che ne erano parte sia quelli al di fuori a capirne il valore”. Gli scatti fotografici riportano negli anni ’70, quando a New York la criminalità impazzava ma la creatività era ai massimi livelli. Tutto ha avuto inizio ad una festa di ritorno a scuola di Cindy e Clive Campbell (alias DJ Kool Herc) tenutasi nella sala ricreativa del loro condominio nel Bronx, l’11 agosto 1973. Durante quel leggendario party, Herc ebbe una intuizione che si rivelò una delle scelte creative chiave della musica del XX secolo. Aveva capito quali fossero i brani o le parti di essi che la gente aspettava per scatenarsi. Il momento clou era la parte strumentale in cui tutti gli elementi scemavano a favore delle percussioni e del ritmo: il break. Da
Amusical genre but also an aesthetic universe, from the beginnings in the popular and infamous Bronx, to a global phenomenon. Hip hop is celebrating its first fifty years this year, and such an important number deserves both celebrations and reflections.
A significant achievement, whose developments over these decades are explored through over 200 photographs exposed by Fotografiska in Park Avenue, NYC. ‘Hip Hop: Conscious, Unconscious’ is the title of the exhibit organized in partnership with the magazine Mass Appeal, and curated by Sacha jenkins and Sally Berman, creative director and former magazine editor of the magazine, that catches all of the moments that have marked the history of Hip Hop, from improvised sessions in the Bronx to becoming a worldwide phenomenon.
‘Photographers- explained Jenkins to the Ansa- were, so to speak, the midwives that helped both the ones who were part of it, and those who were not, to understand its value’.
The photo shooted bring visitors back to the 70s, when in New York crime raged but creativity was at its highest levels. Everything started at a welcome-back party at Cindy and Clive Campbell’s school (alias DJ Kool Herc) held in the recreation room of their condo in the Bronx, August 11, 1973
During that legendary party, Herc had an intuition that turned out to be one of the key creative choices of XX century music. He had already understood what kind of songs and what part of them people were waiting for to romp to. The highlight was the instrumental part during which all of the elements faded in favor
quel momento di ispirazione è arrivato il concetto di breakbeat, quindi campionamento e tecnologia di produzione musicale, nonché ogni tipo di tecnica di produzione basata su loop. Lì, in quelli che all’epoca erano quartieri-ghetto per tutte le minoranze etniche, nasce la cultura hip hop, elemento di identificazione della cultura “black” e parte fondamentale della storia recente americana.
Dagli anni ’90 la popolarità dell’hip hop, è cresciuta in modo esponenziale negli Stati Uniti e nel mondo. È avvenuto in parte grazie al successo trasversale di musicisti come Jay-Z, Drake, Kanye West, Dr. Dre, Lauryn Hill, i compianti Tupac Shakur e Notorius B.I.G.. Nel 2017, l’hip hop e l’R&B – superarono negli Stati Uniti il rock per la prima volta, diventando la musica più ascoltata in assoluto. Tuttavia una recente riduzione delle quote di mercato e una flessione nel successo dei singoli e dei dischi hanno portato alcuni analisti a chiedersi se siano finiti gli anni del grande successo dell’hip hop. Al momento non possiamo dirlo, ma sebbene l’hip hop non arrivi in perfetta forma ai suoi primi 50, rimane tra i generi più ascoltati in assoluto, e ha molte carte da giocare per riprendersi il trono di genere più amato e suonato. Ma dire che l’hip hop è musica, è davvero riduttivo.
of percussion and rhythm: the break. From that inspirational moment was produced the concept of breakbeat, then sampling and music production technology, as well as any type of loopbased production technique. There, places that were ghetto neighborhoods for all the ethnic minorities established hip hop culture; an identification element of “black” culture and a fundamental part of American recent history.
From the nineties, Hip Hop popularity grew exponentially in the United States so as in the whole world. It was possible thanks to the success of musicians such as Jay-Z, Drake, Kanye West, Dr. Dre, Lauryn Hill, dear departed Tupac Shakur and Notorious B.I.G
In 2017, hip hop alongside with R&B surpassed rock music in the United States for the first time, becoming the most listened type of music ever
However, a recent decrease in market share and a decline in the success of singles and records have led some analysts to wonder if the years of the great success of hip hop are over. At the moment we can not say that, but although hip hop does not reach its fifties in perfect shape, it continues to be among the most listened genres ever, and has many cards to play to take back the most beloved and played genre throne. But saying that hip hop is music, is really reductive.
Likewise, fashion adapted to hip hop giving birth to a mix of different styles. It is more than a style, it is one of the more persuasive manifestations of culture and fashion of the twentyfirst century, from luxury brands to everyday clothing, that contributed to make streetwear, athleisure and logomania popular. American brands such as Ralph Lauren and Tommy Hilfiger, and European luxury fashion houses such as Gucci, Louis Vuitton and Versace addressed the hip hop generation in their own way. A turning point occurred in 2004 when Sean Combs won the Menswear Designer of the Year Award from the Council of Fashion Designers of America. He was one of the first black designers to win this prize and showed to the
Anche la moda si è adattata all’hip hop dando vita a un mix di stili diversi. È più di uno stile, è una delle manifestazioni più pervasive della cultura e della moda del ventunesimo secolo, dalle griffe di lusso all’abbigliamento di tutti i giorni, che ha reso popolare lo streetwear, l’athleisure e la logomania. Marchi americani come Ralph Lauren e Tommy Hilfiger, e case di lusso europee come Gucci, Louis Vuitton e Versace si sono rivolte alla generazione hip hop a modo loro. Un momento di svolta si è verificato nel 2004 quando Sean Combs ha vinto il Menswear Designer of the Year Award dal Council of Fashion Designers of America. È stato il primo designer nero a ottenere questo premio e ha mostrato all’industria che la moda hip hop non solo era diversa da quella che si aspettavano, ma che non poteva più essere ignorata. Oggi i riferimenti hip hop sono pervasivi, gli artisti hip hop conferiscono rilevanza ed esposizione ai marchi di moda e i designer immersi nella cultura, da Virgil Abloh a Pharrell Williams e Rihanna, sono rispettato se non venerati, nel settore. Proprio su questo aspetto di concentra la seconda mosta dell’anno dedicata all’hip hop, dal titolo: Fresh, Fly, and Fabulous: Fifty Years of Hip Hop Style del Fashion Institute of Technology di New York, che dall’8 febbraio esplora questo stile rivoluzionario e influente con oltre 100 capi e accessori iconici. Non solo: questa è in assoluto la prima volta che il museo esamina la moda esclusivamente attraverso un genere musicale, mettendosi in mostra e dandosi un po’ di arie, a 50 anni in maniera ancora più sfacciata.
industry that hip hop fashion was not only different from what we thought, but also that it could no longer be ignored. Today, hip hop references are pervasive. Indeed, hip hop artists give relevance and exposure to fashion brands and designers immersed in culture, from Virgil Abloh to Pharrell Williams and Rihanna, are respected if not revered, in the industry. Precisely on this aspect focuses the second exhibit of the year, dedicated to hip hop, entitled: Fresh, Fly, and Fabulous: Fifty Years of Hip Hop Style of the Fashion Institute of Technology in New York. This event, since February 8th, explores this revolutionary and influential style with over 100 iconic garments and accessories. Beside that, this is the first time ever that the museum examines fashion exclusively through a musical genre, showing off at 50 years, in an even more brazen way.
Ivan Cattaneo, cantante poliedrico e pittore. Si appresta ad inaugurare la prossima mostra a Prato, una delle cinque, sei mostre personali che organizza all’anno. Poi sarà la volta di Zurigo, Forlì, Milano e poi Napoli.
Ivan cosa racconti nelle tue opere?
La mia arte inizia da quando ero bambino e ritagliavo e incollavo di tutto. Ora le mie opere sono principalmente occhi e bocche applicati su spazi pittorici: è un pò la pittura che rimangia la fotografia. E gli occhi e la bocca, a seconda di dove sono posizionati, hanno un valore simbolico e un’identità differente, come una “tabellina artistica” e priva di sessualità definita, senza genere, in una fluidità continua che va oltre il colore della pelle, l’origine.
Ivan Cattaneo, multifaceted singer and painter. He is preparing to inaugurate his next exhibition in Prato, one of the five, six solo exhibitions he organizes every year. Then it will be exposed in Zurich, Forlì, Milan and then in Naples.
Ivan what do you tell in your pieces?
My art blossomed when I was a kid and I used to cut and glue everything. Now my works are mainly eyes and mouths applied on pictorial spaces: it’s a bit like painting is reneging photography. And the eyes and the mouth, depending on where they are placed, have a symbolic value and a different identity, like an “artistic table” and devoid of defined sexuality, without gender, in a continuous fluidity that goes beyond the color of the skin, or one’s origin.
La mia architettura è piena di sessualità, le tue opere?
Anche per me il sesso è importante e fatto di ruoli spesso ben precisi ma sempre “fluidi”. Per me LGBT negli anni Ottanta era Polisex.
In architettura gli occhi e la bocca sono le finestre e il portone d’ingresso. Nella tua pittura?
Gli occhi sono lo specchio dell’anima, sono la parte che ti collega e fa emergere il tuo profondo. La bocca è il bacio, il nutrimento, anche sessuale, il rapportarsi all’altro, come due portali. Parlando del rapporto fra musica e pittura, quando dipingi la relazione è fra te e la tela, non ci sono intermediari. Tu dipingi, fai quello che vuoi, e il prodotto è quello. Quando fai il musicista o il cantante, hai a che fare con orchestrali, arrangiatori, tecnici del suono, e se non sei un cantautore hai quello che ti fa la musica, o il testo. Per cui attraverso questo “passaggio di mani”, puoi arrivare ad un risultato che spesso non è quello che ti aspettavi. La pittura rimane così, salvo qualche caso. Bob Dylan, ad esempio, che è anche pittore, con chitarra e voce senza “intermediari” suonava e cantava definendo perfettamente il tutto, come in un quadro.
Se dovessi raccontarti con una parola… Sono un curioso sperimentatore. Una volta un grande critico musicale mi disse che giocavo con la musica come un bambino col “piccolo chimico”. È la cosa più vicina alla mia realtà. Dalla zebra a pois a tutti gli esperimenti successivi, ma sempre con rispetto. Anche “la BAMBOLINA”, l’ho cambiata, ma rispettava la memoria collettiva, come anche BANG BANG; il RAGAZZO DI STRADA. Altri non lo fanno. L’altro giorno ho sentito uno che cantava YESTERDAY e ho impiegato 5 minuti per riconoscerla.
My architecture is full of sexuality, and your pieces? For me too, sex is important, and made up of often precise but always “fluid” roles. For me, LGBT in the eighties was Polisex.
In architecture, eyes and mouth are the windows and the front door. What about your paintings?
The eyes are the mirror of the soul, the part that connects you and brings out your deepness. The mouth is the kiss, the nourishment, also sexual, the addressing to the other, like two portals. Speaking of the relationship between music and painting, when you paint, the relationship is between you and the canvas, there are no intermediaries. You paint, you do what you want, and that’s the final product. When you become a musician or a singer, you’re dealing with orchestras, arrangers, sound engineers, and if you’re not a songwriter, you have those who make the music, or the lyrics for you. And because of that, you can reach to a result that is often not what you expected. The painting remains like this, except for a few cases. Bob Dylan, for example, who is also a painter, with his guitar and his voice played and sang perfectly defining the whole, as in a painting, without “intermediaries”.
If you had to describe yourself in a word?
I’m a curious experimenter. A great music critic once told me that I played with music like a child plays with his “piccolo chimico” set. It’s the closest thing to my reality. From the zebra a pois, to all subsequent experiments, but always with respect. Also “la BAMBOLINA”, I changed it, but it still respected the collective memory, as well as BANG BANG; il RAGAZZO DI STRADA. Others do not do it. The other day, I heard someone singing YESTERDAY, and it took me 5 minutes to recognize it.
Nasci prima musicista o pittore?
Prima pittore. Ho fatto anche il liceo artistico uscendo con il massimo dei voti e poi sono partito per Londra, dove ho conosciuto personaggi bellissimi nei favolosi anni ’70: da Roxy Music, a David Bowie, fino a Cat Stevens. Ero amico di Mark Edward, produttore di Bowie, Brian Eno, deii Jethro Trull. Avevo 20 anni e lui 30, e mi fece conoscere quelli che chiamo, “effetti speciali”.
Essere “omosessuale” ti ha aiutato o no?
Beh, in quel periodo era molto pericoloso esserlo, sondavi un terreno poco conosciuto, ma dall’altra parte rappresentavi l’unicità, per cui c’era un aspetto positivo. Mentre oggi essere gay è praticamente nella norma. Ma prima di tutto c’era la musica. Qualcuno mi accusò di non aver mai scritto una canzone gay. “Non ne ho bisogno - gli dissi - gay sono io e il mio punto di vista nasce da lì. Sarebbe stato da ruffiani fare la canzone per i gay. I Pooh hanno scritto Pierre…
Colore dominante? Se la tua musica avesse un colore?
Blu, che penso sia il colore della musica, come il blues. Nei quadri il nero, molto bianco e anche rosso.
Cosa formalizza le tue opere?
Ti leggo un aforisma del mio libro. “Così a caso i miei volti sono anche scheletri scarni che come gli angeli non hanno sesso che come scheletri e angeli non hanno sesso”. Sui miei quadri ci attaccherei di tutto se potessi, anche me stesso. I miei amici mi chiamano “Mister Vinavil”. Io attacco tante cose, sono un po’ un accumulatore seriale, mi piace il polimaterico. Ma i caratteri principali restano gli occhi e la bocca, anche se la bocca ultimamente è andata un po’ scemando, perché in fondo è un buco. A me i galleristi dicono: “mi raccomando non fare
You are firstly a musician or a painter?
I born as a painter. I also went to art school, graduated with top marks, and then I went to London, where I met beautiful people in the fabulous ‘70s: from Roxy Music, to David Bowie, to Cat Stevens. I was friends with Mark Edward, producer of Bowie, Brian Eno, Jethro Trull. I was 20 and he was 30, and he introduced me to what I call, “special effects”.
Did being “homosexual” help you or not?
Well, at that time it was very dangerous to be. You were exploring an unknown field, but on the other hand you represented uniqueness, so there was a good thing. Instead, being gay today is pretty much the norm. But for me, the most important thing was music. Someone accused me of never writing a gay song. “I don’t need it - I told him - I’m gay, and my point of view comes from there. It would have been pandering to do the song for gays. The Pooh wrote Pierre...
If your music had a color which would have been the dominant one?
Blue, which I think is the color of the music, like the blues. In paintings, maybe, black, a lot of white and also red.
What formalizes your works?
I’ll read you an aphorism from my book. “So randomly my faces are also skinny skeletons that like angels have no sex like skeletons and angels have no sex”. On my paintings I would glue everything if I could, even myself. My friends call me “Mister Vinavil”.
I glue many things, I’m a bit of a serial accumulator, I like polymaterials. But the main characters are always the eyes and the mouth, even if the mouth has lately been a bit disappeared, because at the end of the day it is still hole. Gallery owners
cose sconce, perché non si vendono più. La materia è importante perché si rifà a un momento importante. Dico sempre che oggi Andy Warhol non avrebbe senso coi suoi multipli in una società dove è tutto replicato. Nel mondo attuale il valore vero è la reliquia. Questo quadro ce l’ho solo io. Adesso tutti scaricano da internet. L’altro giorno ho fatto un NFT di un quadro, perché mi ha praticamente costretto la gallerista. Ma io in questo tipo d’arte non credo, e ho dato anche il quadro vero. In un mondo in cui tutto è duplicabile, il quadro non lo è. Come un concerto che ha la sua sacralità. Viviamo in una società “plastificata”. Il valore di Andy Warhol è stato quello di anticipare “le repliche”. Lui diceva: “in futuro saranno tutti famosi per 15 minuti”. Ha sbagliato solo il tempo, perché oggi su TikTok o altro, sono tutti famosi, anche per un secondo. Ha più valore chi tiene alla propria privacy. Voi insistete sulla “carta”, cosa che è controcorrente. Il mio prossimo disco avrà la copertina personalizzabile, completabile da chi la compra visto che oggi l’artista va a firmare la copia del disco venduto per renderlo unico. Oggi vale la reliquia. Il design, può essere seriale, l’artista fa le cose per se stesso. Sono un patito dei mercatini: compro gli oggetti e li assemblo, un po’ come faceva il dottor Frankenstein.
La collaborazione con un altro artista?
Non n’interessa. I discografici oggi, cercano di accoppiare due artisti, ma lo trovo penoso. È difficile che nasca qualcosa d’incredibile. Posso capire Raf e Tozzi, ma il resto no.
Progetti musicali?
Sto preparando un disco per l’estate e uno spettacolo teatrale, si chiamerà Titanic Orchestra.
Parliamo d’amore?
L’amore si fa, non se ne parla.
always say to me, “Don’t do dirty stuff, because they don’t sell anymore”. The material is important, because it refers to an important moment. I always say that today Andy Warhol would not make sense with his multiples in a society where everything is replicable. In today’s world, the true value is the relic. This painting is only for me. Now everyone is downloading from the internet. The other day I did an NFT of a painting, because the gallery owner practically forced me to. But I don’t believe in this kind of art, and I also gave away the real painting. In a world where everything can be duplicated, the painting is not. Like a concert that has its sacredness. We live in a “laminated” society. The value of Andy Warhol was to anticipate “replicas”. He said: “in the future they will all be famous for 15 minutes”. He just missed the time, because today on TikTok or other platforms, everyone can be famous, even for a second. Who cares about their privacy is more valuable. You insist on the “card”, which is counter-current. My next album will have a customizable cover, which can be completed by the buyer since today the artist signs the sold copy to make it unique. Today the relic is worth it. Design can be serial, the artist does things for himself. I’m a fan of flea markets: I buy things and assemble them, a bit like Dr Frankenstein did.
A collaboration with another artist?
I really don’t care. Record companies today, they try to pair two artists, but I find it painful. It’s hard to see anything incredible coming out. I can understand Raf and Tozzi, but not the rest.
Any musical projects?
I’m writing a record for the summer and a theatre play called Titanic Orchestra.
Let’s talk about love?
People make love, they don’t talk about it.
Donne di petalo
rigorosamente levigate dal vento austere nella trama del tempo fluide
e stranamente rumorose sviluppo di curve in parabole soffiate bramose e sospese fra vita ed opulenza
sature di tutto
rigogliosamente addobbate di natura
frantumate in rapporti sbagliati ricche
libere di suono, vibrate in scoscesi sentieri di sentimenti e umori planando su storie e pelle di velluto. i profumi della vita
vi cercano e vi trovano
mescolandosi a graffi di straordinaria potenza
sfiorate le scienze
la statica e il dovere, l’amore e la gioia in cronaca plastica, ancheggiando fra rugiade di tacchi vertiginosi vero potere di tutto.
Women of flowers
Precisely refined by the wind
Austere in the plot of time
Fluid
And surprisingly noisy Blooming of curves in blown parabolas Greedy and hanging between life and opulence
Overflowing
Abundantly decorated with nature shatter into wrong relationships wealthy free of sound, you vibrate in steep paths of feelings and moods gliding on stories and velvet skin. The scent of life
Look for you and find you Blending with scratches
Of extraordinary intensity
You lightly touch the sciences
The statics and the duty, Love and joy
In malleable chronicle, waddling among dews of vertiginous heels true power of everything.
Struttura di potenza e irreprensibile “ragion d’essere”: il mito corre sui fili e sul verbo.
Non è facile da “uomo” comunicare la forza delle donne, soprattutto quando esausti, vinti, vincenti o pieni di progetti, rileviamo il potere, per nulla latente, di questi incredibili “esseri viventi”.
”L’oggetto di desiderio” è ormai da tempo, diventato conoscere il vostro segreto, nell’affrontare la vita e qualsiasi situazione, sofferenza o rancore, amore, amicizia, o solidarietà. Appare tutto come una straordinaria irrazionalità, forse troppo razionale, ma sicuramente misteriosa.
Navigate apparentemente “a vista”, seguendo oscure tracce che forse nessuno saprà ricondurre a sistema. I vostri splendidi e indecifrabili meccanismi vi portano a valutare tutto in tempo reale, senza perdere niente, ma spesso, forse volutamente, confondete una montagna con una bicicletta, magari perché in quel momento, probabilmente realizzate oscuri pensieri, che restano ipotesi di vittoria, che regolarmente realizzate e a cui neanche studi sulla meccanica quantistica potrebbero dare soluzione.
Storia come biologia, matematica come filosofia o modo di vivere.
Ipotizzate soluzioni straordinarie, spesso prive di logica e sintassi. Lavatrici di problemi, occultate o vomitate sentimenti che nessuno capirà quanto v’appartengano. Sfidate la statica, la storia, i ricordi, i sentimenti, argomentando di sistemi colti, frattali, lucida labbra, scarpe, profumi metafisica e astrologia.
Siete la rappresentazione vivente dell’equazione di Shrödinger.
Ma fate la storia, e pochi se ne accorgono.
Structure of power and irreproachable “reason of being”: the myth runs on the threads and on the verb. It is not easy as a “man” to communicate the strength of women, especially when exhausted, defeated, winning or full of projects, we detect the power, not latent at all, of these incredible “living beings”.
Our “object of desire” has now become knowing how women manage to deal with life and any situation, suffering or resentment, love, friendship, or solidarity. What is your secret? It all appears as an extraordinary irrationality, maybe too rational, but definitely mysterious.
You seem to be apparently floating “on sight”, following obscure traces that, perhaps, no one will be able to trace back to the system. Your beautiful and indecipherable mechanisms lead you to evaluate everything in real time, without losing anything, but often, perhaps deliberately, you confuse a mountain with a bicycle. Perhaps because at that moment you probably realize dark thoughts, that remain hypothesis of victory, that you regularly realize and to which not even studies on the quantum mechanics could give solution.
History as biology, mathematics as philosophy or way of living. You imagine extraordinary solutions, often lacking of logic and syntax. Washing machine loaded with problems, you women conceal or vomit feelings that no one will understand how much they do belong to you. You challenge statics, history, memories, feelings, discussing about cultured systems, fractal, lipsticks, shoes, perfumes, metaphysics and astrology.
You are the living representation of Shrödinger’s equation.
You make history, and only few people are aware of that.
Ci chiediamo chi possa non regredire di fronte a beceri concetti, per nulla giustificati e giustificabili, che v’hanno visto in una “storia”, scritta da chi, forse un po’ distratto v’ha relegato più spesso a una presenza di secondo piano, pittosto che a quella di attrici.
Da Peggy Guggenheim a Madre Teresa di Calcutta, da Maria Montessori a Marie Curie e Anna Bolena, da Marie-JosephRose Fascher de la Pagerie (Bonaparte) a Christine Lagarde, da Fabiola Giannotti a Noemi Campbell, da Ada Lovelace Byron a Anita Borg e Coco Chanel, da Caterina de’ Medici a Cleopatra, da Bertha Benz a Isabella d’Este e Caterina d’Aragona a un altro milione di donne straordinarie, dalle mamme d’Africa a chi, sgomitando spesso in un mondo che ci permettiamo di definire becero, lotta per raggiungere dignità e giusto riconoscimento.
Sapete giocare, soffrire e amare come nessuno, sempre pronte a quasi tutto, purtroppo anche a morire, capire e sperare in situazioni sbagliate e malate. Ma siete convinte di modellare il futuro come pochi, di costruire sistemi morfogenetici di rapporti inesistenti, sbagliati. Vivete fra cultura e sentimenti, straordinario istinto materno e voglia di gestire la società come una famiglia, come quando sostenete i torti “a ragione” delle vostre scelte, sfiorando l’incredibile, valutando fatti vistosi chiari e manifesti come “casuali”. Ma riuscite anche a sostenere il contrario con una lucidità’ straordinaria.
Percepire il vostro mondo, dai profumi all’arroganza, dalla cultura al mistero, la dolcezza che riuscite spesso a mettere in atto, ci rende attoniti e incapaci di giustificarvi. Ma avete i vostri motivi e sempre, vi avvolge il giusto privilegio d’essere donne.
Sostenni tempo fa che “se le DONNE avessero le chiese, andrei a pregare tutti i giorni”, immaginando chiese colorate, profumate e piene di tutto.
History has always been written far too absent-mindedly. That is the reason why we wonder who cannot regress in front of beastly concepts, not at all justified and justifiable, that have seen you in “history” only as a background presence, instead of seeing you as the main actresses. From Peggy Guggenheim to Mother Teresa of Calcutta, from Maria Montessori to Marie Curie and Anne Boleyn, from Marie-Joseph - Rose Fascher de la Pagerie (Bonaparte) to Christine Lagarde, from Fabiola Giannotti to Noemi Campbell, from Ada Lovelace Byron to Anita Borg and Coco Chanel, from Caterina de’ Medici to Cleopatra, from Bertha Benz to Isabella d’Este and Catherine of Aragon to another million extraordinary women. From the mothers of Africa to who, often struggling in a world that we allow ourselves to define beastly, fights to achieve dignity and proper recognition.
You know how to play, suffer and love like no one else can, and you are always ready for almost everything, unfortunately also to die, understand and hope in wrong and sick situations. I don’t know how, you are convinced to shape the future like few, to build morphogenetic systems out of non-existent, wrong relationships. You live between culture and feelings, extraordinary maternal instinct and desire to manage society as a family, in the same way as when you claim the wrongs “rightly” of your choices, almost touching the incredible, evaluating clear and obvious showy facts as “random”. But you can also support the opposite, with an extraordinary lucidity.
Perceiving your world, from perfumes to arrogance, from culture to mystery, the sweetness that you can often put in place, makes us astonished and unable to justify you. But you have your reasons and you are always surrounded by the privilege of being a woman.
Long ago, I claimed that in WOMEN had churches, I would have gone to pray every day in the place I visualized colorful, scented and full of anything you can think of.
“Festa di donne” di Giuseppe Gastone Pasella è un elogio. Un turbinio di colori pervade la visione del fruitore, che in un primo momento si trova così destabilizzato, quasi spaesato. Ma la visione cambia, si distorce e si ricompone, ed ecco che appaiono forme nascoste che guidano l’occhio in un viaggio all’interno della tela.
La sensazione è quella umana quindi; quella di spaesamento e confusione provata nell’attimo dell’incontro con un altro essere umano, e quella invece della razionalità e del riconoscimento che prevale nel mentre si conosce lo stesso individuo.
Al termine dell’atto dell’osservare l’opera, si ha la sensazione di riconoscere il tutto; il quadro diventa “amico” dell’osservatore. Gastone si fa così artefice di un moto dell’anima che pone la Donna nella sua sensualità e intelligenza al centro della tematica. Non una condizione futile ma ben sì molto più ampia e pura; perché se W.Shakespeare scrisse “Quale autore al mondo potrà insegnarvi la bellezza come uno sguardo di una donna?”, l’artista qui amplia il concetto precludendo la Donna in tutte le sue forme e fasi.
Ciò che questa opera ci fa notare ed assimilare non ha eguali in ognuno di noi; il titolo stesso ci indica la via, ma può essere inteso in molteplici dimensioni e attimi. Pervade così l’emozione o la sensazione? Il ruolo delle emozioni si fa protagonista, come in una Festa.
Loris Innocenti“Festa di donne” by Giuseppe Gastone Pasella is a tribute.
A whirlwind of colors permeates the viewer’s vision, initially leaving them destabilized, almost disoriented. But the vision changes, distorts, and recomposes itself, revealing hidden forms that guide the eye on a journey within the canvas. The sensation is undeniably human: the disorientation and confusion experienced in the moment of encountering another human being, and the subsequent rationality and recognition that prevail as we get to know that same individual.
At the end of the act of observing the artwork, there is a sense of recognition of the whole; the painting becomes a “friend” to the observer. Gastone thus becomes the creator of a movement of the soul that places Woman, with her sensuality and intelligence, at the center of the theme. It is not a trivial condition but rather something much broader and purer. Just as W. Shakespeare wrote, “What author in the world can teach you about beauty like the gaze of a woman?” the artist here expands the concept, encompassing Woman in all her forms and phases.
What this artwork makes us notice and assimilate is unparalleled within each of us. The title itself indicates the way, but it can be understood in multiple dimensions and moments. Thus, does it evoke emotion or sensation? The role of emotions takes center stage, as in a celebration.
Loris Innocenti 2022 Acrilico e Olio su tela 100x100 cmPerri – golden jewelers since 1896
Quella dei Perri è una vera dinastia artigiana che trasmette da ben 4 generazioni l’esperienza dell’antica lavorazione di gioielli. Oggi il laboratorio orafo e gioielleria opera in Corigliano Rossano, dove il maestro orafo Antonio Perri e la figlia Anna continuano a tramandare l’arte orafa e a creare gioielli accostando storia e creatività contemporanea.
Nel 1896 Gennaro Perri fonda la prima fabbrica di oreficeria a Cirò. La vostra storia inizia così?
Sì , 4 generazioni di orafi e amanti del gioiello fatto a mano. Il mio bisnonno aprì la prima piccola fabbrica di oreficeria a Ciro, in Calabria. Mio nonno, trasferitosi per amore a Campana, in un piccolo paese alle falde della Sila, creava i gioielli della tradizione orafa calabrese, che si acquistavano solitamente per i matrimoni o per eventi importanti. Io, mio fratello Alberto e mio padre Antonio, Maestro orafo di grande esperienza e saggezza, portiamo avanti la stessa tradizione, sostenendo e promulgando l’artigianato orafo come patrimonio artistico calabrese.
Perri, is a true artisan dynasty that has transmitted, for four generations, the experience of the ancient jewelry. Today, the goldsmith and jewelry laboratories are located in Corigliano Rossano. Here, the master goldsmith Antonio Perri, and his daughter Anna continue to hand down the goldsmith’s art and create jewelry combining history and contemporary creativity.
In 1896, Gennaro Perri founded the first goldsmith’s factory in Cirò. Does your story begin like this, doesn’t it?
Yes, four generations of goldsmiths and lovers of handmade jewelry. My great-grandfather opened the first small goldsmith’s factory in Cirò, Calabria. My grandfather, who moved for love to Campana in a small village at the foot of the Sila, created the jewels representing the Calabrian goldsmith tradition, which were usually purchased for weddings or important events. Me, my brother Alberto and my father Antonio, master goldsmith of great experience and wisdom, are the ones carrying on that same tradition, supporting and promulgating the goldsmith craft as an artistic Calabria heritage.
Da cosa trae ispirazione la vostra tradizione orafa?
Dalla Magna Grecia. Ogni gioiello viene modellato prevalentemente a mano e decorato da una armonia di filigrane, spirali, foglie, petali, perline scaramazze infilate in un sottilissimo filo d’oro e cucite su di esso con grande pazienza e precisione proprio come un ricamo, rendendolo unico e irripetibile. Accanto alla lavorazione artigianale affianchiamo quella di ultima generazione. Mio fratello Alberto, architetto e abilissimo designer, è responsabile della progettazione e del disegno in 3D. Attraverso questa tecnica, la prototipazazione, realizziamo gioielli di design moderno e dalle forme più estrose.
Come parte la progettazione di un gioiello e cosa raccontano le vostre creazioni?
I gioielli prendono forma dalla nostra fantasia cercando sempre forme diverse e accostamenti di colori e di pietre. In genere ci lasciamo ispirare dalle forme armoniose del passato reinterpretandole secondo tendenze del momento Quando, invece, creiamo un gioiello su commissione lasciamo che sia il cliente stesso a raccontarci quello che desidera, i suoi gusti e le sue aspettative, cosi da creare un gioiello personalizzato.
La creazione di un gioiello nasce dalle pietre su cui si va a lavorare, o viceversa c’è un’idea di fondo che prescinde dalle pietre che verranno utilizzate?
Entrambe le cose. Spesso acquistiamo delle pietre perché attirati dalla loro forma o colore e su queste creiamo il gioiello esaltandone la bellezza e la particolarità. In altri casi invece nasce prima l’idea del gioiello e poi si cerca la pietra che più si adatta.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Accanto al negozio fisico, dove i clienti possono visionare le nostre creazioni, stiamo perfezionando e ampliando il nostro negozio online.
What is that inspires your goldsmith tradition?
We take a lot from the Magna Grecia. Each jewel is mainly shaped by hand and decorated with a harmony of watermarks, spirals, leaves, petals, beads of the scaramazze type, threaded in a very thin gold thread and sewn on it with great patience and precision just like an embroidery, making it unique and unrepeatable. In addition to the craftsmanship, we support the latest generation. My brother Alberto, an architect and talented designer, is responsible for designing and drawing in 3D. Through this technique called prototyping, we create modern design jewelry of the most whimsical shapes.
How does the design of a jewel start, and what do your creations narrate?
The jewels take shape from our imagination, as we are always looking for different shapes and combinations of colors and stones. To the contrary, when we are asked to create a piece of jewelry on commission, we always let the customer tell us what they want, their tastes and expectations, we let them tell us what they want, so as to create a personalized jewel.
The process of creating a jewel begins from the stones you are going to shape, or, vice versa, there is an initial idea that doesn’t depend on the shape of the stones that will be used? Both of those things are correct. We often buy stones because we are attracted by their shape or color, and starting from this we create the jewel enhancing its beauty and uniqueness. In other cases, instead, the idea of the jewel comes first, and then you look for the stone that best fits.
What are your plans for the future?
Apart from the physical store, where customers can view our creations, we are now perfecting and expanding our online store
EXCELLENCE IN THE WORLD, IN THE LAND OF GALLURA
Con l’editrice siamo andati a visitare, accompagnati da Ugo, uno dei fratelli Molinas (persona squisita gentile e competente), lo stabilimento di Calangianus di questo rampante Gruppo Industriale radicato nel territorio, e conosciuto in tutto il mondo.È stata una grande sorpresa (non per me che vanto vecchi e radicati rapporti col territorio) toccare con mano un processo produttivo tanto ricco di “emozioni”.
Tutte le fasi di lavorazione di questa straordinaria materia prima necessitano di conoscenze straordinarie, che possiede solo chi, col sughero, ci ha convissuto da sempre.
Dal reperimento della materia prima allo stabilire o ipotizzare la qualità e il rendimento di una corteccia prima di “bucalla”, che nel dialetto locale significa “estrarla” dalla pianta, costituisce già la prima variabile di un processo straordinario, che finisce col più raffinato controllo di qualità, effettuato con le più raffinate tecnologie disponibili, permette a questa preziosa azienda di portare in tutto il mondo qualità ed eccellenza.
With the publisher, we visited, accompanied by Ugo, one of the Molinas brothers (a kind and competent person), the Calangianus plant of this thriving Industrial Group rooted in the territory and known worldwide. It was a great surprise (not for me, as I boast old and deep-rooted relationships with the territory) to experience firsthand a production process so rich in “emotions”.
All the processing stages of this extraordinary raw material require extraordinary knowledge, possessed only by those who have always lived with cork.
From the procurement of the raw material to establishing or hypothesizing the quality and yield of a bark before “bucalla,” which means “extracting” it from the tree in the local dialect, already constitutes the first variable of an extraordinary process that ends with the most refined quality control, carried out with the most sophisticated available technologies, allowing this precious company to bring quality and excellence worldwide.
Il Sugherificio Molinas, non arriva solo nelle tavole di tutto il mondo, arriva anche nelle aziende calzaturiere e farmaceutiche più prestigiose. Ma non solo. Il Sugherificio Molinas, è leader nella produzione di pannelli in granulato destinati alla bioedilizia.
Non sempre riesce a “sfruttare” la natura senza danneggiarla. In questo caso, strano a dirsi, si avvantaggia la natura, producendo economia e benessere. Riteniamo a buon diritto, che in questo caso “l’uomo” raccolga gli interessi, elargiti dalla natura. Processo senza il quale, si realizzerebbe una contrazione del ciclo vitale della quercia.
D’altronde, in questo straordinario territorio e paese che si chiama Calangianus, borgo ai piedi del monte Limbara, a 40 km dalle splendide spiagge di Porto Cervo, da sempre s’è prodotta economia vera con grande competenza e sostenibilità ambientale, innata, affatto modaiola!
É sufficiente fare una passeggiata per le fantastiche campagne circostanti, fitte di querce, per restare invasi e avvolti da panorami incredibili, ruscelli, suoni, profumi colori e sensazioni unici al mondo, per un godimento che non esito a definire olistico.
Perche qui, la natura non “la si rispetta”, è una compagna di vita
Alcuni numeri del gruppo Molinas, che oltre al sughero, opera nel settore alberghiero con strutture di altissimo prestigio, nella portualità e nei cantieri nautici.
Nel 2021 raggiunge un fatturato di oltre 36 milioni di euro (+18,2% rispetto all’anno precedente) con una produzione di circa 2 miliardi di tappi, (+10% rispetto al 2020). Azienda leader con mercato principale, quello italiano (in crescita annua di oltre il 22%) e i paesi in cui ssi è registrato il maggior sviluppo, la Cina (+3,6%) e il Sud America (+8,7%).
Un team di oltre 200 dipendenti, di cui il 75% è rappresentato da personale esperto e qualificato, in grado di assicurare che i prodotti siano realizzati secondo precisi standard qualitativi. Il resto del personale, è rappresentato da giovani apprendisti, per garantire il ricambio generazionale, indispensabile per garantire il know-how all’interno dell’azienda. Da notare che ben il 51% delle posizioni di responsabilità, sono di appannaggio delle donne. Questa è l’imprenditoria italiana, rimasta in Italia, col know-how italiano.
The Molinas Cork Factory doesn’t only reach the tables worldwide but also the most prestigious footwear and pharmaceutical companies. But that’s not all. The Molinas Cork Factory is a leader in the production of granulated panels for bio-construction.
It doesn’t always manage to “exploit” nature without damaging it. In this case, strangely enough, nature benefits by producing economy and well-being. We rightly believe that in this case, “man” reaps the interests bestowed by nature, a process without which there would be a contraction of the oak’s life cycle.
After all, in this extraordinary territory and village called Calangianus, at the foot of Mount Limbara, 40 km from the beautiful beaches of Porto Cervo, genuine economy has always been produced with great competence and environmental sustainability, innate and far from being trendy!
Just taking a walk through the fantastic surrounding countryside, dense with oak trees, is enough to be invaded and enveloped by incredible landscapes, streams, sounds, scents, colors, and unique sensations in the world, for a enjoyment that I don’t hesitate to define as holistic.
Here, nature is not “respected”, it is a life companion. Some numbers of the Molinas group, which, in addition to cork, operates in the hotel industry with highly prestigious establishments, in port services, and in yacht shipyards.
In 2021, it achieved a turnover of over 36 million euros (+18.2% compared to the previous year) with a production of about 2 billion corks (+10% compared to 2020). As a leading company, its main market is Italy (with an annual growth of over 22%), followed by the countries where the highest development has been recorded: China (+3.6%) and South America (+8.7%).
A team of over 200 employees, of which 75% is represented by experienced and qualified personnel, ensures that products are made according to precise quality standards. The remaining staff consists of young apprentices to ensure generational turnover, which is essential for preserving the company’s knowhow. It is worth noting that 51% of management positions are held by women This is Italian entrepreneurship that has remained in Italy, with Italian know-how.
Un’ambientazione unica, aftermovie spettacolari, una riconoscibilità senza eguali. Tomorowland è il festival di musica dance elettronica più bello e famoso del mondo. Ogni anno, a fine luglio, attira in un grande parco tra Anversa e Bruxelles, in Belgio, 200 mila persone provenienti da ogni paese.
L’idea alla base è stata geniale: i fratelli Beers, organizzatori dell’evento insieme alla ID&T – società olandese attiva nel settore dell’intrattenimento dagli anni Novanta – hanno creato un prodotto unico - di cui l’ambientazione fantasy è l’aspetto più iconico - in grado di sopravvivere alla concorrenza. Ogni anno il tema cambia e l’attenzione per le scenografie è
Unique location, spectacular aftermovies, an awareness like no other. Tomorrowland is the most beautiful and famous festival of electronic and dance music in the whole world. Each year at the end of July, Tomorrowland draws more than 200 thousand people from all across the world, in a gigantic park located between Anversa and Bruxelles.
The initial idea was brilliant: the Beers brothers, organizers of the event together with ID&T- a Dutch company working in the entertainment industry since the Nineteens- created a one-of-a-kind product -primarily known for its fantasy setting- that is able to withstand competition. Year after year,
sempre altissima. Tutto deve dare l’idea di un mondo onirico, finalizzato a far vivere ai partecipanti un’esperienza mistica in un luogo da fiaba, all’interno di un mondo popolato da giostre, figuranti e attrazioni. Accompagnato da 12 ore di musica giornaliere, ognuno può viverlo liberamente, cartina alla mano. Sembra di essere in un gigantesco luna park, e infatti Tomorrowland è definito la Disneyland dei festival. Quest’anno l’appuntamento è per il fine settimana dal 21 al 23 luglio 2023 e quello successivo dal 28 al 30 dello stesso mese.
Cercare di estrapolare tutti i dj superstar che si esibiranno a Tomorrowland 2023 è un’impresa epica. Ma scorrendo la lista infinita di nomi saltano all’occhio Hardwell, Amelie Lens, Armin van Buuren, Nina Kraviz, Paul Kalkbrenner e i nostri resident Martin Garrix, Tiësto, Vintage Culture, Meduza e Purple Disco Machine.
A portare alta la bandiera italiana sul Main Stage di uno dei palchi più spettacolari del mondo ci penseranno i Tale of Us e Anfisa Letyago (di origini siberiane ma napoletana d’adozione).
Ma quello ciò che sorprende a Tomorrowland è la varietà incredibile della sua clientela. Si va dal teenager che balla a petto nudo fino alla coppia di mezza età insospettabile, che birra alla mano di scatena davanti ai dj preferiti. Ma la cosa davvero incredibile è che il tutto è ammantato da una forma di estrema educazione. In confronto alla quantità di partecipanti, i problemi che si verificano sono pochi e questo è dovuto a una forma di tolleranza zero verso chiunque cerchi di toccare o danneggiare gli allestimenti nel parco e un forte senso del rispetto delle regole tipico di quei Paesi del Nord Europa dove gli eventi EDM sono particolarmente diffusi.
È come se ci si immergesse in un universo ricco di colori, forme, spazi da vivere con uno spirito di fratellanza che può essere riassunto nel motto del Tomorrowland, PLUR (Peace, Love, Unity, Respect). Il festival ha costruito la sua fama unicamente sul passaparola in internet, senza nessuna forma classica di pubblicità in tv o annunci in radio, ma grazie solo ai social media.
the concept changes and the attention to the scenographic setting is always exceptional. Everything has to bring the audience into a dreamlike world, having the aim to make participants live a mystical experience in a fairytale place, in an environment full of rides, pageants and attractions. With 12 hours of non-stop music, anyone can experience it in their own way, with a map in their hand. Tomorrowland feels like being in a huge lunapark, for this reason this event is also called the Disney of music festivals. This year, it will be held for the weekend from July 21 th to the 23 th and the next weekend of the same month from the 28 th to the 30 th .
Trying to extrapolate all of the superstar DJs that are going to perform at 2023 Tomorrowland is tough. Scrolling the participants’ list Hardwell, Amelie Lens, Armin van Buuren, Nina Kraviz, Paul Kalkbrenner and our residents Martin Garrix, Tiesto, Vintage Culture, Meduza and Purple disco Machine stand out.
The mission to represent Italy on the Main Stage of one of the most impressive stages worldwide is up to Tale of Us and Anfisa Letyago (Siberian origins but raised in Naples).
What is amazing about Tomorrowland is its incredible range of customers: from shirtless dancing teenagers to unexpected middle-aged couples with beers in hand going wild listening to their favorite DJs. Above all, what makes this experience incredible is that everyone is deeply polite. In comparison to the amount of participants, the problems that occur are few thanks to a zero-tolerance towards those who try to damage the park settings and a strong sense of respect for the rules, typical of Northern Europe Countries where EDMs festivals are widely common.
It is like diving in a colorful universe, full of shapes, spaces to live with a brotherhood spirit, which can be enclosed in Tomorrowland motto: PLUR (peace, Love, Unity, Respect). This festival became notorious thanks to the word-of-mouth on the internet, without any kind of classical television or radio advertisement, just social media power.
Partecipare richiede un mix di velocità e fortuna: eccezion fatta per i ticket per i Global Journey – i pacchetti viaggio organizzati da Tomorrowland, acquistabili direttamente sul sito sei mesi prima, necessitano di una pre-registrazione che consente di mettersi in lista d’attesa. Agli acquirenti viene poi spedito a casa un cofanetto contenente un bracciale elettronico. Una volta attivato inserendo i propri dati, diventa il biglietto valido per l’ingresso a Tomorrowland. Quello stesso bracciale, per tutta la permanenza dello spettatore, diventa il suo portafogli virtuale sul quale caricare i pearls, la valuta ufficiale con cui pagare all’interno del parco. 20 euro corrispondono a 13 pearls. Ci sono circa 120 stand gastronomici che offrono differenti tipologie di cibi, dallo street food ai piatti serviti in ristoranti stellati e cucinati dai migliori chef del Paese. Tutti questi aspetti, a partire dalle scenografie, passando per la location e per la vasta offerta musicale hanno ridefinito il concetto di festival associato al Tomorrowland.
“Is there life after Tomorrowland?”, dice uno dei tanti striscioni esposti durante l’ultima edizione. Le bandiere di tutto il mondo esposte fiere rappresentano la forza di un festival che riesce ad abbattere ogni tipo di barriera, musicale, politica e sociale.
Participating involves both speed and luck: not considering the Global Journey Tickets - travel packages organized directly by Tomorrowland available on the official website, need a pre-registration that allows users to get on the waiting list. A package containing an electronic bracelet is then sent to purchasers. Once activated by entering your data, it becomes the ticket for Tomorrowland.
The bracelet, for the whole festival, becomes your virtual wallet on which to load the perls, the official currency for paying in the park. 20 euros correspond to 13 perls. The event hosts an average of 120 food stands offering different types of dishes: from street food to meals prepared in Michelin-star restaurants and cooked by the best chefs of the country. All of these aspects, starting from the scenography and continuing with the venue and the large musical offering, have been redefining the concept associated with Tomorrowland.
“Is there life after Tomorrowland?”, says one of the banners hung during the last edition. The flags of the world exhibited represent the strength of a festival that manages to break down all kinds of barriers, both musical, political and social.
Diceva un mio docente all’università: “ragazzi, ricordate che se sbaglia un medico, piangono due persone per due giorni, se sbaglia un architetto, possono piangere intere generazioni”. Aggiunsi molto timidamente: “professore, vale anche il contrario?” Convinto com’ero che fare architettura fosse una straordinaria missione che poteva portare benefici in termini di qualità di vita, risorse intellettuali economiche e sociali.
Un collega italiano di fama mondiale, sostiene (a ragione) che abbiamo l’importante - e aggiungo gravoso - incarico di modificare la crosta terrestre!
Architettura dunque a cavallo fra racconto arte e storia futura, funzione e godimento bilaterale fra chi, è artefice del progetto e l’individuo o la collettività destinata a fruirne.
Spesso in un tentativo di planare su paradigmi a volte strutturati di convenzione, molto di raro, intrisi di passione e competenza, disegnamo il sistema di una vita sospesa fra asseveramento del potere o logiche formali a perseguire amore, sogni, chimere o gradi funzionali non sempre identificabili.
Once, one of my professors at the university said: “boys, remember that if a doctor makes a mistake, two people cry for two days, if an architect makes mistakes, entire generations can cry”. I added very timidly: “Professor, is also true the opposite?” convinced as I was that studying architecture was an extraordinary mission that could bring benefits in terms of quality of life, economic and social intellectual resources.
One of my world-renowned Italian colleague, claims that we have the important – and, let me add, onerous- task to modify the earth’s crust.
Architecture, therefore, straddling the narrative between art and future history, function and bilateral enjoyment between those who is the architect of the project, and the individual or the community destined to who can make use of it.
Frequently, in an attempt to glide on sometimes structured paradigms of convention, very rare, imbued with passion and competence, we design the system of a life suspended between the asseveration of power or formal logics to pursue love, dreams, chimeras or functional degrees not always identifiable.
Rimane altrettanto vero che per fare un grande Architetto ci vuole sempre un grande Committente. Ma ci sono ancora i Piero, Giovanni, Lorenzo de’ Medici, i Leone X, Clemente VII, Ludovico il Moro, Enea Silvio Piccolomini? Forse l’ultimo grande Committente tra i contemporanei è stato Steve Jobs a incaricare il grande Norman Foster affinché desse “forma” al potere tecnologico, con dei “biglietti da visita” milionari e straordinari?
Forse si … considerando che il co - fondatore della Apple è stato profondamente ispirato dall’architettura, e dal design del Bauhaus. E sicuramente la percezione che l’intersezione tra arte, tecnologia e “quasi sogno” l’avrebbero condotto ad un potere tecnologico ed economico straordinario e planetario. E forse per sempre.
La composizione architettonica, è spesso intrisa di poca dignità culturale e meccanicismi grammaticali dettati in molti casi da leziosi piani regolatori, (parlo ovviamente dell’Italia) e raramente riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato sperato o presunto, restando lontano da “venustas firmitas e utilitas” (i valori architettonici imprescindibili e codificati da Vitruvio).
Rimpiangere le “commissioni dell’Ornato” a riguardo, sembra del tutto lecito, laddove ci troviamo inscatolati da sistemi a dir poco coercitivi, che negano il bello, l’opera d’arte e solista, e la vera “Architettura”, figlia del proprio tempo.
Perché essere spesso costretti a restare racchiusi dentro finti stilemi di finte tipologie, erroneamente confuse col processo morfogenetico che ne produce la definizione formale, intrisa di evoluzione sociale ed economica, conduce ad un cunicolo dove “l’Arte e la Tecnica” del costruire, svaniscono inevitabilmente, lasciando il posto alle solite “scatole” vuote di tutto.
Trovo lapalissiano affermare come nessuna delle grandi opere d’arte nate dal genio straordinario e creativo dei giganti dell’Architettura, sarebbe mai potuto essere assentito oggi! Possiamo pensare a Falling Water di Frank Lloyd Wright, che avrebbe a dir poco fatto urlare i detrattori dell’antropizzazione della natura a tutti i costi; o al grattacielo della Pan Am di Walter Gropius che interrompe Park Avenue, o all’indisciplinato “Terragni”, che presentava un progetto “tradizionale” e realizzava un altro edificio, convinto com’era che il vero progetto non sarebbe stato approvato.
It remains equally true that in order to become a great Architect it always takes a great Client. But are there still Piero, Giovanni, Lorenzo de’ Medici, Leone X, Clemente VII, Ludovico il Moro, Enea Silvio Piccolomini? Perhaps, the last great Client among contemporaries was Steve Jobs who commissioned the great Norman Foster to give “form” to technological power, with millionaire and extraordinary “business cards”? Maybe it is true... whereas the co-founder of Apple has been deeply inspired by the architecture and design of the Bauhaus. And certainly the perception that the intersection of art, technology and “almost dream” would lead him to an extraordinary and planetary technological and economic power. And maybe forever.
The architectural composition is often imbued with little cultural dignity and grammatical mechanisms dictated in many cases by gleeful regulatory plans, (I speak of course of Italy) and rarely manages to achieve the goal hoped or presumed, staying away from “venustas firmitas e utilitas” (the essential architectural values codified by Vitruvio).
Regretting the “commissions of Ornato” for this reason seems quite legitimate, wherever we find ourselves boxed by systems nothing short of coercive, which deny the beautiful, the work of art and solo, and the true “Architecture”, daughter of his time.
Because being often forced to remain enclosed in fake styles of fake types, erroneously confused with the morphogenetic process that produces the formal definition, steeped in social and economic evolution, leads to a tunnel where “Art and Technology” of building, inevitably vanish, giving way to the usual empty “boxes” of everything.
I find it self-evident to say that none of the great works of art born from the extraordinary and creative giants of Architecture, could never have been accepted today!
We can think of Frank Lloyd Wright’s Falling Water, which would have made the detractors of the anthropization of nature scream at all costs; or Walter Gropius’s Pan Am skyscraper interrupting Park Avenue, or the undisciplined “Terragni”, which presented a “traditional” project and built another building, convinced that the real project would not be approved.
E il Padiglione tedesco di Mies van der Rohe a Barcellona? Lo stesso Mies venne denunciato per la Farnsworth House a sud di Chicago. E che dire del One UN Plaza di Kevin Roche, il Gallaratese di Paolo Portoghesi, la straordinaria chiesa sull’autostrada di Michelucci, l’ospedale nazionale Ayub a Dacca Luis L Kahn per non scomodare Le Corbusier a Chandigarh.
Non possiamo evitare di toccare il tasto del “dove” si costruisce, dei letti dei fiumi che sono come un’autostrada poco trafficata in alcune ore, in cui qualcuno potrebbe sentirsi autorizzato a “piantare” una tenda al centro della carreggiata, sperando di restare indenne e tranquillo.
Amiamo la storia, che è la nostra vera ricchezza, e dobbiamo preservarla con i giusti vincoli di tutela. Ma il nuovo è nuovo. L’architettura è un linguaggio. E copiare il passato, equivale al ripetere “frasi” uguali in contesti diversi e in continuo cambiamento da quando l’uomo è comparso sulla terra. Le scoperte, la tecnologia e il continuo divenire dell’essere umano richiedono sempre nuove forme e contenuti. Chi è a corto di idee e di competenze può sicuramente affrontare altre branche, libere e disponibili del processo edilizio.
Le identità straordinarie dei luoghi necessitano di conoscenze storiche dei sistemi che le hanno generate, non i risultati dell’apparenza. Invece, spesso si assume come identitario, il prodotto di una progettazione sbagliata per indisponibilità di veri progettisti “locali”, o di scelte figlie della disponibilità economica della committenza. Dico questo per un range che va dall’architettura così detta “minore”, alle grandi opere monumentali.
Voglio chiudere questa piccola riflessione con una citazione di Mies van der Rohe
Nella sua forma più semplice l’architettura è ancorata a considerazioni assolutamente funzionali, ma può ascendere attraverso tutti i livelli di considerazione fino alla più alta sfera di esistenza spirituale, nel regno della pura arte.
And the German Mies van der Rohe Pavilion in Barcelona? Mies himself was reported for the Farnsworth House south of Chicago. And what about the One UN Plaza by Kevin Roche, the Gallaratese by Paolo Portoghesi, the extraordinary church on the Michelucci highway, the Ayub National Hospital in Dhaka Luis L Kahn not to bother Le Corbusier in Chandigarh.
We cannot avoid touching the button of the “where” you build, of the river beds that are like a highway little busy in a few hours, where someone might feel entitled to “pitch” a tent in the middle of the roadway, hoping to stay unscathed and calm.
We love history, which is our true wealth, and we must preserve it with the right bonds of protection. But the new is new. Architecture is a language. And to copy the past is to repeat the same “sentences” in different contexts and in continuous change since man appeared on earth. Discoveries, technology and continuous “becoming” of the human being always require new forms and contents. Those who are short of ideas and skills can certainly face other free and available branches of the building process. The extraordinary identities of places require historical knowledge of the systems that generated them, not the results of appearance. Instead, it is often assumed as an identity, the product of a wrong design due to the unavailability of true “local” designers, or of choices born from the economic availability of the client. I say this for a range that goes from the so-called “minor” architecture to the great monumental works.
I want to close this little reflection with a quote from Mies van der Rohe:
In its simplest form, architecture is anchored to absolutely functional considerations, but it can ascend through all levels of consideration to the highest sphere of spiritual existence in the realm of pure art.
La Andrea Bocelli Foundation nasce per aiutare le persone in difficoltà a causa di malattie, condizioni di povertà ed emarginazione sociale promuovendo e sostenendo progetti nazionali e internazionali che favoriscano il superamento di tali barriere e la piena espressione del proprio potenziale. Abbiamo parlato con il presidente Laura Biancalani.
The Andrea Bocelli Foundation was created to help people in difficulty due to diseases, poverty and social exclusion by promoting and supporting national and international projects that aim to overcome such barriers and encourage the full expression of people’s potential. We have spoken with President Laura Biancalani.
Chiara PoggiI risultati ottenuti dalla ABF dalla sua fondazione nel 2011 sono straordinari. Molti sono i suoi progetti legati al campo dell’educazione. Qual è stata la spinta che vi ha portato verso questo ambito?
Il nostro fondatore ama citare una frase di Don Milani “la lingua e solo la lingua rende uguali. Uguale è chi sa esprimersi ed intendere l’espressione altrui”.
È sull’educazione che si fonda la speranza sia a livello individuale e a livello collettivo, che si costruisce l’essere umano nelle sue più alte potenzialità, ma anche la coscienza collettiva, il futuro di un Paese.
L’educazione è un’arma potente, forse quella più potente che si possa usare per l’empowerment delle persone e delle comunità.
Come procede il progetto di inserimento a scuola dei bambini ucraini?
I bambini delle famiglie ucraine che hanno deciso di fermarsi in Italia e che abbiamo accolto nelle scuole ABF lo scorso anno si sono inseriti molto bene. Grazie alle nostre mediatrici culturali i bambini si sono inseriti naturalmente e comprendono e parlano l’italiano. In questo processo di integrazione ha avuto un ruolo anche la costruzione del Coro Voices of Italy in cui cantano insieme bambini italiani dell’area del cratere del terremoto 2016 e alcuni dei bambini ucraini accolti.
Le piccole scuole delle aree terremotate insieme alle comunità sono state incredibili nell’accoglienza, replicando il modello creato subito dopo il terremoto. Hanno aperto ogni piccolo spazio comunitario a disposizione impegnandosi per molte settimane nel preparare pasti e costruire comunità.
State aiutando anche i genitori dei bambini ucraini inserendoli nel mondo del lavoro…
Abbiamo aiutato oltre cinquanta profughi a trovare una casa e un lavoro dallo scorso marzo.
The results obtained by ABF since its foundation in 2011 are extraordinary. Many of its projects are, indeed, related to the field of education. What was the thrust that led you towards this area?
Our founder likes to quote Don Milani “la lingua e solo la lingua rende uguali. Uguale è chi sa esprimersi ed intendere l’espressione altrui” (the language and only the language makes the same. The same is who can express and understand the expression of others). It is on education that hope is based, both at the individual and at the collective level. It is also on education that it is built the human being in its highest potential, but also the collective consciousness, the future of a country.
Education is a powerful weapon, perhaps the most powerful one that can be used for people and community’s empowerment.
How is the project for the inclusion of Ukrainian children in school going?
The children of Ukrainian families who decided to stay in Italy and who we welcomed in ABF schools have been very well integrated since last year. Thanks to our cultural mediators, the children have fitted naturally in the environment and now they understand and speak Italian. In this process of integration played an important role the construction of the Voices of Italy Choir, in which Italian children from the 2016 earthquake area and some of the Ukrainian children can sing together. The small schools in the earthquake areas along with the communities were incredible in the hospitality, replicating the model created immediately after the earthquake. They opened up every little community space they had and spent many weeks preparing meals and developing communities.
You are also helping the parents of Ukrainian children by placing them in the working world...
We have helped over fifty refugees find a home and a job since last March.
Alcuni di loro hanno deciso di tornare in patria per riunirsi alle famiglie.
Il processo di integrazione delle persone rimaste è stato completato e quasi la totalità ha un lavoro ed è in grado di comunicare nella nostra lingua.
Alcune di loro hanno lavorato o lavorano nei progetti ABF. Olena in particolare è arrivata a Marzo 2022 ed è diventata conoscendo anche l’italiano, la mediatrice culturale nella scuola di Muccia. Si prende cura quotidianamente dell’integrazione dei bambini a scuola. Marina invece, con il nostro staff si è occupata e si occupa dell’integrazione degli adulti che oramai stanno diventando completamente indipendenti.
Da dove nasce l’idea del progetto per un nuovo Hub educativo a Sforzacosta, in provincia di Macerata?
La Fondazione lavora nei territori colpiti dal sisma del 2016 già dall’anno immediatamente successivo, durante il quale abbiamo iniziato i sopralluoghi per la prima scuola che abbiamo ricostruito e inaugurato a Sarnano nel 2018. A questa sono seguite la scuola dell’infanzia e primaria di Muccia nel 2019 e l’Accademia della Musica “Franco Corelli” di Camerino nel 2020. Stiamo inoltre in fase di inizio della ricostruzione di un nuovo istituto superiore professionale a San Ginesio (progetto misto pubblico-privato da 9 milioni di euro).
Abbiamo inoltre voluto cogliere una nuova sfida nel territorio marchigiano con il progetto dell’Hub Educativo 0-11 di Sforzacosta.
Questo intervento non si limiterà alla ricostruzione di una nuova scuola dell’infanzia ma unirà a questa una riqualificazione del plesso scolastico già esistente attraverso cui lavoreremo per la creazione di un modello rigenerazione urbana che passi dalla creazione oltre la scuola, di laboratori di STEM, arte, musica accessibili fuori orario scolastico da bambini e famiglie oltre a interventi sulla mobilità e sviluppo di mobilità dolce che uniscano la periferia alla città.
Some of them decided to return to their homeland to rejoin their families.
The process of integration of the remaining people has been fulfilled and almost everybody has a job and is able to communicate using our language.
Some of them have worked or are still working in ABF projects. Olena, in particular, arrived in March 2022 and become, because she learned Italian, the cultural mediator in the school of Muccia. She takes care of the daily integration of children at school. Marina instead, with our staff has taken care of and still deals with the integration of adults who are now becoming completely independent.
Where did the idea of the project for a new educational Hub come from in Sforzacosta, in the province of Macerata?
The Foundation works in the areas affected by the earthquake of 2016 immediately from the following year, during which we began inspections for the first school that we rebuilt and inaugurated in Sarnano in 2018. This was followed by the kindergarten and primary school of Muccia in 2019 and the Music Academy “Franco Corelli” of Camerino in 2020. We are also in the beginning of the reconstruction of a new Istituto Professionale in San Ginesio (9-million-euro public-private joint project).
We also wanted to take on a new challenge in the Marche region with the Hub Project Educational 0-11 of Sforzacosta.
This intervention will not be limited to the reconstruction of a new kindergarten, but will combine this retraining of the already existing school complex through which we will work for the creation of a urban regeneration model that passes from the creation beyond the school, of STEM laboratories, art, music accessible even outside school hours by children and families as well as interventions on mobility and development of soft mobility that will unite the suburbs and the city.
Quali sono le altre attuali iniziative dell’Andrea Bocelli Foundation?
Attualmente, insieme all’Hub Educativo 0-11 di SforzacostaMacerata, apriremo presto il cantiere dell’ABF Educational Center presso l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Questo progetto sarà il primo centro educativo multidisciplinare in un ospedale pediatrico, in cui i piccoli pazienti potranno imparare e scoprire non
What are the other current initiatives of the Andrea Bocelli Foundation?
Presently, with the Hub Educative 0-11 of Sforzacosta - Macerata, we will soon open the yard of the ABF Educational Center at the Meyer Pediatric Hospital in Florence. This project will be the first multidisciplinary educational center in a pediatric hospital, where young patients will learn and discover not solely carrying out the
solo svolgendo le normali attività didattiche ma anche partecipando a ambienti e laboratori che parino i linguaggi dell’arte, della musica e delle STEM. Lo scorso 14 Marzo abbiamo posto la prima pietra della struttura, alla presenza del fondatore Andrea Bocelli e del Vicepresidente ABF Veronica Berti, insieme agli amici sostenitori del progetto Maria Manetti Shrem, Famiglia Stefano Ricci e Simona Zito, General Manager Chopard Italia.
Parallelamente a questi interventi stiamo portando avanti il Digital Lab, progetto che porta nelle scuole statali e nelle scuole in ospedale degli ospedali pediatrici italiani una biblioteca di devices digitaliABF TeachBus – a supporto dell’educazione, ma non solo: ABF si impegna a formare e mettere in campo la figura dell’Atelierista, un professionista altamente qualificato, che ha il compito di seguire docenti e studenti nell’apprendimento learning by doing dell’alfabetizzazione digitale.
Nella nostra sede operativa del Complesso di San Firenze abbiamo attivato l’ABF GlobaLab, laboratorio vocazionale per giovani tra i 16 e i 25 anni. I ragazzi, selezionati tramite scuole, istituzioni per l’orientamento ed un concorso di idee, hanno l’occasione di seguire a incontri e workshop con esperti del settore educativo, dell’imprenditoria, dell’arte e di poter partecipare a viaggi-esperienza all’estero. Questo progetto ha come scopo principale la costruzione delle condizioni per far emergere le capacità potenziali di ciascuno, che offrano ai giovani opportunità di orientamento e crescita, di costruzione consapevole del proprio progetto di vita.
Se dovesse descrivere usando poche parole, l’anima della ABF? ABF è un laboratorio vivo, in continua evoluzione, dove l’obiettivo comune è quello di creare opportunità di crescita per chi si trova in condizioni di svantaggio economico e sociale, garantendo l’accesso ad un’educazione equa e di qualità in linea con il goal 4.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Education for sustainable development and global citizenship). La Andrea Bocelli Foundation è fatta di persone che insieme scrivono storie di empowerment, perché come dice il nostro fondatore “da soli si può tanto, ma insieme si può molto di più”.
normal teaching activities but also participating in environments and laboratories that will involve the languages of art, music and STEM. Last 14 March we laid the foundation stone of this structure, in the presence of the founder Andrea Bocelli and the Vice-President ABF Veronica Berti, together with the supporter friends of the project Maria Manetti Shrem, Family Stefano Ricci and Simona Zito, General Manager Chopard Italia.
Alongside with these interventions, we are carrying out the Digital Lab, a project that leads to normal schools and schools in pediatric hospitals a library full of digital devices – ABF TeachBus - to support education, but not only: ABF is committed to training and putting into practice the figure of the Atelierista, a highly qualified professional, which is responsible for following teachers and students in learning by doing of digital literacy. In our headquarters of the San Firenze Complex we have activated the ABF GlobaLab, vocational laboratory for young people between 16 and 25 years. Children, selected through schools, institutions for orientation and a competition of ideas, have the opportunity to follow meetings and workshops with experts of the educational field, entrepreneurship, art and are able to participate in travel-experience abroad. This project has as its main purpose the construction of conditions to bring out the potential capabilities of everyone, offering young people opportunities for guidance and growth, conscious construction of their own life plan.
If you had to describe in a few words, the soul of ABF?
ABF is a living laboratory, constantly evolving, where the common goal is to create opportunities for growth for those who find themselves in conditions of economic and social disadvantage, ensuring access to a fair and quality education in line with the goal 4.7 of the 2030 Agenda of the United Nations (Education for sustainable development and global citizenship). The Andrea Bocelli Foundation is made up of people who write empowerment stories together, because, as our founder says “da soli si può tanto, ma insieme si può molto di più” (you can do so much on your own, but together you can much more).
A250 chilometri dal Corno d’Africa, a quasi 400 dalle coste d’Arabia, unico luogo di sosta lungo le grandi rotte di navigazione dall’India verso il Mediterraneo, multiculturale porta d’ingresso al Mar Rosso, sorge Socotra, isola straordinaria, affascinante, misteriosa e poco conosciuta , che solo di recente ha aperto le sue porte al turismo internazionale.
Socotra, an extraordinary and fascinating island 250 kilometers from the Horn of Africa, almost 400 from the coast of Arabia. It is the only place to stop along the great navigation routes from India to the Mediterranean and a multicultural gateway to the Red Sea. Fascinating, mysterious and little known , which only recently opened its doors to international tourism.
Socotra è forse il posto più straordinario al mondo. Abitata da un popolo dalle origini antiche e diviso in un centinaio di tribù, un sangue misto di indiani, africani, arabi, greci e portoghesi, che parlano una lingua di origine sud-semitica senza scrittura. È straordinaria anche per il suo isolamento, che l’ha portata praticamente intatta da millenni fino al 1999, quando è stato aperto il suo piccolissimo aeroporto. In lingua sanscrita Socotra significa Isola della Felicità. Nel 2003 ha ottenuto il riconoscimento di Riserva umana e della biosfera e dal 2008 fa parte delle meraviglie UNESCO, da tutelare come Patrimonio dell’Umanità. Il suo lungo isolamento ha favorito la conservazione di piante “fossili”, di relitti botanici, appartenenti ad altre ere geologiche, dalle caratteristiche alquanto bizzarre, che tanti definiscono aliene. Incenso, diverse specie di aloe, alberi succulenti giganti, melograni, alberi di mirra e cetriolo che crescono selvaggi tra le dune e i terreni aridi. La vera attrazione di Socotra però sono la rosa del deserto , che con la sua forma particolare ricorda la zampa di un elefante, e l’albero del sangue di drago . un arbusto che risale a più di 300 anni fa e prende il nome dalla sua suggestiva resina di colore rosso, detta proprio sangue di drago , che crea uno spettacolo visivo spontaneo unico sulla Terra. Gli abitanti utilizzano questa sostanza naturale come colorante per tingere la ceramica e nelle medicinale tradizionali. Sull’isola dello Yemen convivono 192 specie di uccelli, 253 specie di coralli che formano la barriera corallina, 730 specie di pesci costieri e 300 specie di granchi, aragoste e gamberetti: lo zigolo di Socotra, il granchio fantasma, il cormorano di Socotra, l’uccello solare di Socotra, l’avvoltoio egiziano, la tartaruga caretta sono solo alcuni degli esemplari presenti.
Socotra is probably one of the most fascinating place existing. Inhabited by people of ancient origins and divided into a hundred tribes, a mixed blood of Indians, Africans, Arabs, Greeks and Portuguese, who speak a language of South-Semitic origin without a written language. It is also extraordinary for its isolation, which has brought it virtually intact for millennia until 1999, when its tiny airport was opened. In Sanskrit language, Socotra means Island of Happiness. In 2003, the island received recognition of human reserve and biosphere, and since 2008 is part of the UNESCO wonders, implying that it needs to be to be protected as a World Heritage Site. Its long isolation has favored the conservation of “fossil” plants, of botanical wrecks, belonging to other geological eras, with rather bizarre characteristics, which many define as alien. Incense, different species of aloe, giant succulent trees, pomegranates, myrrh trees and cucumbers growing wild among the dunes and arid soils. However, the real attractions of Socotra are the desert rose , which, with its particular shape, recalls the foot of an elephant, and the dragon blood tree , a shrub that dates back more than 300 years ago, and takes its name from its striking red resin, called dragon’s blood, which creates a unique spontaneous visual spectacle on Earth. The inhabitants use this natural substance as a method of dying ceramics and it is also implied in traditional medicines. On the island of Yemen live 192 species of birds, 253 species of coral that form the coral reef, 730 species of coastal fish and 300 species of crabs, lobsters and shrimps: the bunting of Socotra, the ghost crab, the cormorant of Socotra, the solar bird of Socotra, the Egyptian vulture, the Caretta turtle are just some of the specimens present.
Dal 2018 vi si sono insediati gli Emirati Arabi Uniti, che, senza aver mai ufficialmente reclamato l’isola, la controllano di fatto economicamente e militarmente, fornendole energia elettrica h24 nella capitale, carburante, aiuti alimentari e sanitari. Oltre che ad essere una destinazione molto promettente da un punto di vista turistico, Socotra è soprattutto un avamposto strategico per controllare i flussi commerciali che transitano dal golfo di Aden da e per il Mar Rosso.
L’isola è nota sin dall’antichità grazie a personaggi quali Virgilio , che si riferiva all’oasi con il termine Panchaia (l’isola dalle sabbie fertili d’incenso profumato), a Filostrato di Lemmo , che la nominava parlando dell’araba fenice, l’uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri grazie al magico incenso di socotra, e secoli anche l’esploratore Marco Polo
Since 2018, the United Arab Emirates have settled there, and, without having officially reclaimed the island, effectively control it both economically and militarily, supplying it with 24-hour electricity in the capital, fuel, food and health aid. Apart from being a very promising destination from a touristic point of view, Socotra is, above all, a strategic outpost to control the trade flows transiting from the Gulf of Aden to and from the Red Sea.
The island has been known since ancient times thanks to characters such as Virgil, who referred to Socotra with the term Panchaia (the island with the fertile sands of fragrant incense), Philostratus of Lemmus , who named it while talking about the phoenix, the mythological bird that rises from its ashes thanks to the magic incense of the isle, and centuries also the explorer Marco Polo
Socotra è un luogo difficile, remoto, faticoso da raggiungere. Ad oggi, l’unico modo per arrivarci in maniera sicura con passaporto occidentale è tramite volo charter umanitario con partenza da Abu Dhabi. L’obbiettivo numero uno del volo resta ovviamente quello di portare aiuti umanitari sull’isola, ma di fatto sembra vengano autorizzati 90 turisti a settimana. In quanto charter non è possibile prenotare utilizzando i consueti siti di ricerca voli: il biglietto va quindi acquistato tramite agenzia o intermediari e si aggira intorno ai 780€ (850$ a/r). Il viaggio evita accuratamente lo spazio aereo yemenita, sorvolando solo Emirati, Oman e Mar Arabico. Il consiglio è di evitare il classico viaggio fai da te e rivolgersi a professionisti del settore turistico. Tra le tante realtà che si occupano di organizzare viaggi a Socotra c’è Welcome to Socotra, fondata da due ragazzi italiani arrivati sull’isola nel 2014, ma su internet è facile trovare altri organi competenti così da godersi una vacanza su quest’isola mozzafiato senza pensieri e stress.
Un viaggio a Socotra non è tuttavia adatto a tutti. Qui non esistono resort di lusso, ma solo cinque alberghi con servizi molto spartani, che portano a preferire una tenda a pieno contatto con la natura incontaminata. Per raggiungere alcuni dei luoghi più belli dell’isola è necessario fare dei brevi trekking su sentieri rocciosi e non segnalati.
La copertura internet è praticamente inesistente e non c’è mai elettricità fuori Hadibu (piccolo agglomerato urbano e capoluogo dell’isola), se non quella dell’accendisigari delle jeep. Anche l’offerta in termini di cibo è molto limitata: si mangia pesce e riso quasi tutti i giorni, o in alternativa pasta, pane, insalata di verdure, carne di capra o pollo una volta a settimana. La scelta alimentare a Socotra è limitatissima e bisogna adattarsi a mangiare quello che si trova sul mercato. Ad esempio i frutti facilmente reperibili sono solo mele, arance e a volte banane e anguria.
Socotra is a difficult, remote, tiring place to reach. Presently, the only way to get there safely with a Western passport is via humanitarian charter flight from Abu Dhabi. The number one aim of the flight is, obviously, to bring humanitarian aid to the island, but in fact it seems that 90 tourists are allowed a week.
As a charter, it is not possible to book a flight using the usual search sites: the ticket needs to be purchased through agencies or intermediaries, and is around 780 € (850$ a/r). The trip carefully avoids Yemeni airspace, flying over only the Emirates, Oman and the Arabian Sea.
A useful advice is to avoid the classic DIY trip and rely on tourism industry professionals. Among the many companies that organize trips to Socotra , there is Welcome to Socotra, founded by two Italian guys arrived on the island in 2014, but on the internet it is easy to find other competent bodies so as to enjoy a holiday on this breathtaking island, without any thoughts or stress.
However, a trip to Socotra is not suitable for everyone. There are no luxury resorts, but only five hotels with very basic services, which lead to prefer a tent in full contact with unspoiled nature. To reach some of the most beautiful locations on the island, it is necessary to do some short trekking on rocky and not marked paths.
Internet is practically non-existent, and there is never electricity outside Hadibu (a small urban agglomeration and capital of the island), apart from that of the cigarette lighter of the jeep. Food supply is also very limited: you eat fish and rice almost every day, or alternatively pasta, bread, vegetable salad, goat meat or chicken once a week. The choice of food in Socotra is very limited, and you have to adapt to eat what you can find on the market. For example, easily available fruits are only apples, oranges and, sometimes, bananas and watermelon.
Oggi sono molte le persone che riescono a lavorare in smart working e le procedure per ottenere visti sono sempre più semplici. iI remote working è una modalità di lavoro che appare normale e, molto spesso, addirittura preferita rispetto alla tradizionale concezione dell’attività in sede. Secondo le stime fatte dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali - ETS a fine 2022, i digital nomad nel mondo sarebbero 35 milioni, con un reddito pro capite medio di 1.800 $ al mese
Se si riunissero in unico luogo darebbero vita al 41° stato al mondo per numero di abitanti e al 38° più ricco (su più di 190 nazioni esistenti). Sebbene il nomadismo digitale non sia un fenomeno così recente – il termine “digital nomad” appare per la prima volta in una ricerca accademica del 1997 – è solo in questi anni che sta interessando una grossa fetta della popolazione. Questo è dovuto al fatto che molti lavori d’ufficio possono fare al PC e che i dati di piccole o grandi aziende sono accessibili ovunque via cloud.
Ma non è solo questo: è cambiata la mentalità. Le generazioni dei Millennial e quella Z se da un lato hanno molte incertezze, dall’altro sono molto più aperte e più libere.
Today, an increasing number of people is able to work from home, and the procedures for obtaining visas are even more simple. Remote working is a way of working that seems normal and, very often, even preferred to the traditional concept of the office activity. According to estimates made by the Italian Association of Digital Nomads - ETS at the end of 2022, digital nomads in the world would be 35 million, with an average per capita income of $ 1,800 per month.
In case digital nomads decided to meet in one place, they would create the 41st most populous state in the world and the 38th richest state (out of more than 190 existing nations). Although digital nomadism is not such a recent phenomenon, - the term “digital nomad” appeared for the first time in a 1997 academic research - it is only in these years that a large part of the population is becoming interested in it. This is due to the fact that many office jobs can be done online, on the computer, and that the data of small or large companies are accessible anywhere via cloud.
But it is not only this: the mentality has changed. Millennial and Generation Z have many uncertainties, but they sure are much more open and free than previous generations.
In più c’è lo spirito dell’uomo, migratorio per natura. Il bisogno di spostarsi, viaggiare e muoversi è innato. E poi tra le cause di questa crescita verticale dei lavoratori nomadi, anche la pandemia che tra il 2020 e il 2021 ha trasformato la vita di molte persone e di conseguenza anche delle aziende, molte delle quali hanno introdotto lo smart working
La categoria in cui si trovano più nomadi digitali è senz’altro quella dei lavoratori indipendenti. I settori prevalenti sono: tecnologia dell’informazione; servizi creativi; educazione; consulenza, coaching e ricerca; vendite, marketing e pubbliche relazioni; finanza e contabilità.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che possono intraprendere lo stile di vita del nomadismo digitale, i più fortunati sono gli impiegati delle aziende big.
Ma si può andare ovunque a lavorare? In realtà no: a parte in Europa, dove ci si può spostare liberamente come cittadini dell’area UE, altrove servono dei visti speciali e sempre più governi stanno mettendo a punto visti specifici per nomadi digitali, come per esempio il Brasile, il Portogallo e il Costa Rica. Ecco come funzionano alcuni di questi.
In addition, there is the spirit of mankind, migratory by nature. The need to roam, travel and move is innate. Alongside, among the causes of this vertical growth of nomadic workers, there is also the pandemic, that between 2020 and 2021 has transformed many people’s lives and consequently also companies lives, many of which have introduced remote working.
The category in which most digital nomads are found is certainly that of the self-employed. The main areas are: information technology; creative services; education; consulting, coaching and research; sales; marketing and public relations; finance and accounting.
As for the employees who can undertake the lifestyle of digital nomadism, the luckiest ones are the employees of big companies.
But is it really possible to work everywhere? Not really: apart from Europe, where you can move freely as citizens of the EU area, elsewhere you need special visas, and gradually more governments are developing specific visas for digital nomads, such as Brazil, Portugal and Costa Rica. Here’s how some of these work.
In Brasile esistono norme per la concessione di visti e permessi di soggiorno temporanei per gli immigrati che non hanno un rapporto di lavoro in Brasile e la cui attività professionale può essere svolta a distanza per un periodo massimo di un anno, prorogabile per un periodo uguale. Ma dallo scorso anno il governo brasiliano ha disciplinato la concessione di visti temporanei per i nomadi digitali. Nel caso di un soggiorno fino a 90 giorni, il nomade digitale può entrare nel Paese come visitatore (turista), e deve soddisfare i requisiti adeguati alla sua condizione migratoria in base alla sua nazionalità. Per richiedere il visto, l’interessato deve presentare all’autorità consolare alcuni documenti che si possono reperire online.
Il Costa Rica, quindi, da un lato offre la possibilità di aprire un conto bancario in loco, cancella le imposte sul reddito, ritiene valida la patente di guida del Paese d’origine e non chiede tasse d’importazione su computer e altre attrezzature per il lavoro a distanza. Ma d’altra parte i richiedenti devono dimostrare di avere un reddito mensile di 3.000 dollari al mese (o 4.000 se ha una famiglia). Essendo un piccolo Paese, di 5 milioni di abitanti, il Costa Rica mira, per stessa ammissione del governo, ad aumentare la sua popolazione proprio grazie ai lavoratori nomadi.
In Brazil, there are rules for granting visas and temporary residence permits for immigrants who do not have an employment contract in Brazil and whose professional activity can be carried out remotely, for a maximum period of one year, extendable for an equal period. But since last year, the Brazilian government has regulated the granting of temporary visas for digital nomads. In the case of a stay of up to 90 days, the digital nomad can enter the country as a visitor (tourist), and must meet the appropriate requirements to his migration status according to his nationality. To apply for a visa, the person concerned must present to the consular authority some documents that can be found online.
Following, Costa Rica offers, on one hand, the possibility of opening a bank account on site, cancels income tax, considers valid the driving license of the country of origin and does not require import taxes on computers and other equipment for remote work. But on the other hand, applicants must prove that they have a monthly income of $3,000 per month (or 4,000 if they have a family). Being a small country of 5 million inhabitants, Costa Rica aims, by the same admission of the government, to increase its population thanks to nomadic workers.
Il sud est asiatico è da sempre una delle destinazioni preferite dai digital nomad. Costo della vita basso, temperature costanti, sicurezza. E Bali è pronta a diventare la capitale mondiale dei nomadi digitali, potendo contare su una buona diffusione del wi-fi e la sua splendida natura.
Il governo indonesiano ha deciso di sviluppare un visto per nomadi digitali, che può durare dai 60 ai 180 giorni. Il visto si chiama B211a ed è detto anche “socio-culturale”. Chi entra nel Paese chiedendo il visto per 60 giorni, può chiedere di estenderlo per altre due volte, consentendo così di fatto di poter stare a lavorare per sei mesi. Pare che il governo sia al lavoro per renderlo ancora più lungo, ma già sei mesi non sono pochi. Si richiede online, bisogna dimostrare di avere 2.000 $ di fondi, il biglietto di ritorno e si paga una tassa di ingresso.
Southeast Asia has always been one of the favorite destinations for digital nomads. Low cost of living, constant temperatures, safety. And Bali is ready to become the world capital of digital nomads, relying on a good diffusion of wi-fi and its beautiful nature.
The Indonesian government has decided to develop a digital nomad visa, which can last 60 to 180 days. The visa is called B211a, but is also known as “socio-cultural”. The one who enters the country applying for a visa for 60 days, can ask to extend it twice, thus allowing, in fact, to be able to work for six months. It seems that the government is working to make it even longer, but already six months are not a few. People can require it online, having to prove that they have $2,000 in funds, the return ticket and they need to pay an entrance fee.
Anche la Malesia ha intenzione di diventare un hub per i nomadi digitali, incentivando nel frattempo una rivoluzione digitale, promuovendo la mobilità professionale e il turismo digitale. Con una quota di iscrizione di 1.000 ringgit (220 $), il programma accoglie marketer e sviluppatori digitali, creatori di contenuti e professionisti delle tecnologie dell’informazione (IT) da tutto il mondo. Per molti Paesi (inclusa l’Italia) non è necessario un visto se non si superano i 90 giorni di permanenza.
Si può rimanere nel Paese fino a 12 mesi, invece, grazie a un pass digitale. I candidati devono avere un reddito minimo annuale di 24.000 $ e dimostrare di avere un contratto di lavoro attivo di tre mesi con un’azienda straniera o malese. Più contratti di breve durata conteranno per il raggiungimento del requisito minimo. Le persone a carico, come coniugi e figli, possono essere aggiunte alla domanda al costo annuale di 500 ringgit a persona. Il pass sarà inoltre rinnovabile per un altro anno.
Il Portogallo è uno dei tanti Paesi europei che hanno realizzato un visto per i digital nomad, per massimo cinque mesi. In questo caso, è da sottolineare che il visto è rivolto ai cittadini di Paesi extra UE, ma è un esempio di come anche l’Europa stia cercando di attirare nuova forza lavoro, cittadini e spese da parte di una forza lavoro che a quanto pare sarà sempre più numerosa.
Visto per nomadi digitali: l’elenco dei Paesi in cui è possibile richiederlo
Albania; Anguilla (UK); Antigua e Barbuda; Argentina; Australia; Bali; Bahamas; Barbados; Belize; Bermuda; Brasile; Capo Verde; Costa Rica; Cipro; Colombia; Croazia; Curacao; Ecuador; Dubai; Estonia; Georgia; Germania; Grenada; Islanda; Isole Cayman; Lituania; Malesia; Malta; Mauritius; Messico; Montenegro; Montserrat; Namibia; Norvegia; Panama; Portogallo; Repubblica Ceca; Repubblica Domenicana; Saint Lucia; Seychelles; Spagna; Sri Lanka; Taiwan; Ungheria.
E quelli in cui sarà possibile farlo a breve Goa (India); Grecia; Italia; Macedonia del Nord; Romania; Tailandia; Serbia; Sud Africa.
Similarly, Malaysia also aims to become a hub for digital nomads, encouraging in the meantime a digital revolution, promoting professional mobility and digital tourism. With a membership fee of $1,000 ($220), the program welcomes marketers and digital developers, content creators and information technology (IT) professionals from all around the world. For many countries (including Italy) you do not need a visa if you do not exceed 90 days of sojourn.
Instead, you can stay in the country for up to 12 months, thanks to a digital pass. Applicants must have a minimum annual income of $24,000, and prove that they have an active three-month employment contract with a foreign or Malaysian company. More short-term contracts will count towards achieving the minimum requirement. Dependent people, such as spouses and children, can be added to the application at an annual cost of 500 ringgit per person. The pass will also be renewable for another year.
Portugal is one of the many European countries that have introduced a visa for digital nomads, for a maximum of five months. In this case, it should be noted that the visa is addressed to citizens of non-EU countries, but it is an example of how Europe is also trying to attract new employees, citizens and expenses from a workforce that apparently will be increasingly numerous.
Digital nomads visa: list of the countries that allow you to apply for:
Albania; Anguilla (UK); Antigua and Barbuda; Argentina; Australia; Bali; Bahamas; Barbados; Belize; Bermuda; Brazil; Cape Verde; Costa Rica; Cyprus; Colombia; Croatia; Curacao; Ecuador; Dubai; Estonia; Georgia; Germany; Grenada; Iceland; Cayman Islands; Lithuania; Malaysia; Malta; Mauritius; Mexico; Montenegro; Montserrat; Namibia; Norway; Panama; Portugal; Czech Republic; Dominican Republic; Saint Lucia; Seychelles; Spain; Sri Lanka; Taiwan; Hungary.
And the one in which it will be possible in the future: Goa (India); Greece; Italy; North Macedonia; Romania; Thailand; Serbia; South Africa.
Straordinaria villa di nuova costruzione di circa 1030 mq fra residenza, ingresso e autorimessa. Straordinaria vista lago con piscina, esposizione molto soleggiata, con finiture extra lusso e tecnologie di ultima generazione full optional. 4 Piani di prestigio.
Extraordinary newly built villa. Approximately 1030 mq, including residence, entrance, and garage. Stunning lake view with swimming pool. Very sunny exposure, with luxury finishes and state-of-the-art technologies. Fully equipped with all the options. 4 Floors of prestige.
Nella campagna di Sovicille, incantevole borgo a 10 minuti dalla città di Siena, meraviglioso compendio immobiliare, con vista mozzafiato sulle colline senesi. Residenza principale con altri fabbricati da convertire. Perfetta da destinare a complesso turistico (agriturismo) con annessi laboratori eventuale ristorante, zona degustazione e produzione prodotti tipici.
Terreno da 4 a circa 6 ettari, 4 immobili dislocati in un contesto paesaggistico straordinario, in parte da riattare e in parte da ristrutturare, per un totale di circa 1.800 m2 (fra residenza stalle e depositi vari) incrementabili, in considerazione delle attuali altezze d’intradosso di alcun i corpi di fabbrica.
In the countryside of Sovicille, a charming village just 10 minutes from the city of Siena, there is a marvelous real estate complex with breathtaking views of the Sienese hills. The main residence is accompanied by other buildings that can be converted. It is perfect to be transformed into a tourist complex (agriturismo) with additional spaces for workshops, a potential restaurant, tasting area, and production of local products.
The property covers a land area of approximately 4 to 6 hectares, with four buildings situated in an extraordinary landscape. Some parts need renovation, while others require restoration, totaling approximately 1,800 m2 (including the residence, stables, and various storage spaces). There is also the potential to increase the total area, taking into consideration the current height of some of the structures’ interiors.
L’INTERNO (SIMULAZIONE PRIMA E DOPO) | THE INTERIOR (BEFORE AND AFTER SIMULATION)
LE STALLE (SIMULAZIONE PRIMA E DOPO) | THE STABLES (BEFORE AND AFTER SIMULATION)
IL FIENILE | THE BARNLA VILLA RISTRUTTURATA - RENDERING | THE RENOVATED VILLA
IL FIENILE RISTRUTTURATO (SIMULAZIONE FOTOGRAFICA) THE RENOVATED BARN (PHOTOREALISTIC SIMULATION)
FABBRICATI 1.800 M2 CIRCA
TERRENO 4 < 6 ETTARI
RICHIESTA € 850.000,00
BY ANTONELLA CARLUCCI SIENA – MILANOCinque piani fuori terra più piano interrato, ascensore, 25 camere con bagno.
Piano terra: ingresso reception, servizi, sala ristorante, cucina e locali di servizio;
Primo piano: 9 camere con servizi e terrazzo.
Piano secondo: 8 camere con servizi;
Piano terzo 8 camere con servizi;
Quarto piano: sale colazione, cucinino, servizi, locale sottotetto e locale tecnico;
Al piano interrato locali polifunzionali e servizi.
In the center of the splendid medieval village, there is a prestigious building, a historic palace from the 13th century.
It spans five floors above ground, plus a basement and an elevator, with 25 rooms, each with its own bathroom.
Ground floor: reception area, facilities, restaurant, kitchen, and service rooms;
First floor: 9 rooms with facilities and a terrace;
Second floor: 8 rooms with facilities;
Third floor: 8 rooms with facilities;
Fourth floor: breakfast rooms, a small kitchen, facilities, an attic space, and a utility room; In the basement, there are multipurpose rooms and facilities.
L’immobile, ricco di 8 secoli di storia, raccontata in tanti particolari, è pieno di fascino, e con un upgrade, puntuale e mirato, può trasformarsi in un piccolo luxury hotel, oppure si può destinare la struttura ad uso residenziale.
Totale mq: 1.700 Mq, 30 locali igienici, e 30 locali. 2 Vetrine su strada, e arredato
This property, rich with 8 centuries of history, is filled with fascinating details and holds immense charm. With a precise and targeted upgrade, it can be transformed into a small luxury hotel or be dedicated to residential use. The total area is 1,700 square meters, with 30 bathrooms and 30 rooms. It features two storefronts facing the street and comes furnished.
Nelle vicinanze: servizi e infrastrutture della zona, palestre, centri benessere, campi da calcio, complessi sportivi, campi da tennis, piste ciclabili, parco giochi, stazione ferroviaria, trasporti pubblici, scuole, uffici pubblici e postali
Nearby, there are various amenities and infrastructure facilities in the area, including gyms, wellness centers, soccer fields, sports complexes, tennis courts, bike paths, playgrounds, a train station, public transportation, schools, public offices, and post offices.
TOTALE MQ: 1.700 MQ, 30 LOCALI IGIENICI, E 30 LOCALI.
2 VETRINE SU STRADA, ARREDATO
4,0 MLN
BY ANTONELLA CARLUCCI SIENA – MILANO – COSTA SMERALDA INFO@FIRSTCLASSHOUSE.ITTHE PARADISE A FEW STEPS AWAY FROM OLBIA, COSTA SMERALDA, AND PORTO ROTONDO
Circondata dal mare, a 300°, uno splendido angolo di paradiso a due passi da Porto San Paolo. Immersa nella natura incontaminata, fra fiori e profumi mediterranei.
Circa 500 m2, divisi in tre unità (villa padronale, villa ospiti e dependance) con verande coperte e scoperte, tennis, piscina, accesso diretto alla spiaggia. Area disponibile per eliporto.
Surrounded by the sea, at 300 degrees, a splendid corner of paradise just a stone’s throw away from Porto San Paolo. Immersed in untouched nature, amidst flowers and mediterranean scents. Approximately 500 m², divided into three units (main villa, guest villa, and annex) with covered and uncovered verandas, tennis court, swimming pool, direct access to the beach. Helipad area available.
INGRESSO | ENTRANCE
ZONA CONVERSAZIONE | CONVERSATION AREA IL MARE | THE SEA VERANDA IL CAMINO | THE FIREPLACEVilla Tolomei Hotel & Resort, a pochi passi dal centro di Firenze, è una dimora storica rinascimentale trasformata in Hotel a 5 stelle, circondata da 20 ettari parco con vigneti e uliveti.
Gli ospiti saranno accolti in ampie camere e suite lussuose, affrescate con soffitti rinascimentali; potranno assaporare piatti toscani con ingredienti di propria produzione e rilassarsi nella piscina con vista panoramica sulle colline toscane.
Villa Tolomei Hotel & Resort, within walking distance from the center of Florence, it is a historic residence Renaissance transformed into a 5-star hotel, surrounded by 20 hectares park with vineyards and olive groves. Guests will be welcomed in spacious rooms and suites luxurious, frescoed with Renaissance ceilings; they will be able to savor Tuscan dishes with ingredients own production and relax in the pool with panoramic view of the Tuscan hills.
Villa vista mare affacciata su Porto Cervo
Villa vista mare in Cala di Volpe
Villa in Baja Santa Reparata Sardegna Villa vista mare nel cuore di Porto Cervo Costa Smeralda Costa SmeraldaIn costruzione meravigliosa villa dallo stile moderno che sorge in una posizione privilegiata a soli 150 mt dal mare e gode di un’incredibile vista sul tramonto, sulla macchia mediterranea e sui suggestivi affioramenti granitici della zona.
La villa si divide su due piani, organizzati in 4 camere da letto, 1 ampia zona living, 4 bagni, ampi spazi esterni e 2 posti auto. A completare questo gioiello residenziale la infinity pool vista mare dotata di un vetro laterale per un effetto scenografico. La spiaggia è raggiungibile in pochi minuti.
Under construction, a marvellous modern-style villa in a privileged position only 150 metres from the sea and enjoying an incredible view of the sunset, the Mediterranean maquis and the striking granite outcrops of the area.
The villa is divided on two floors, organised into 4 bedrooms, 1 large living area, 4 bathrooms, large outdoor spaces and 2 parking spaces. Completing this residential jewel is the sea-view infinity pool with side glass for a dramatic effect. The beach can be reached in a few minutes.
Scopri la bellezza del lusso moderno con questa importante villa situata nel cuore di Porto Cervo, in una posizione panoramica con una vista mozzafiato sul mare. Con una superficie di 900 mq, questa villa dispone di 6 camere da letto con bagno privato e camere di servizio per il personale. La zona giorno, di circa 200 mq, si apre direttamente su una grande veranda, una piscina a sfioro e una vista spettacolare sul mare.
La villa offre una spa, bagno turco, sauna e servizi igienici per il massimo relax. La villa è stata costruita con le più moderne tecniche di costruzione garantendo la massima qualità.
Discover the beauty of modern luxury with this prominent villa located in the heart of Porto Cervo, in a panoramic position with breathtaking sea views. With an area of 900 sqm, this villa has 6 en-suite bedrooms and service rooms for staff. The 200 sqm living area opens directly onto a large veranda, an infinity pool and a spectacular sea view.
The villa offers a spa, Turkish bath, sauna and toilet facilities for maximum relaxation. The villa was built with the most modern construction techniques guaranteeing the highest quality.
Costa Smeralda
Villa senza tempo, perfettamente incastonata nella roccia a formare un tutt’uno con le colline rocciose e verdeggianti circostanti, con vista sul mare.
La villa, disposta su tre livelli, offre la possibilità a ciascun ospite di accedere alla propria camera da letto con bagno da un ingresso indipendente. Spazi ampi, ricerca dei dettagli, forme sinuose, grande piscina. Equilibrio di forme e luce.
A timeless villa, perfectly set in the rock to form a whole with the surrounding rocky and verdant hills, overlooking the sea. The villa, arranged on three levels, offers each guest the possibility of accessing their own bedroom with bathroom from an independent entrance. Large spaces, attention to detail, sinuous shapes, large swimming pool. Balance of shapes and light.
Circondata da ulivi e vegetazione mediterranea spontanea, la villa con una vista mozzafiato su Cala di Volpe, offre una pace assoluta e la massima privacy. Grazie alle ampie finestre scorrevoli, il soggiorno, la cucina e il portico si uniscono in uno spazio pratico e confortevole. Le cinque camere da letto con bagno privato offrono un accesso diretto ed indipendente al giardino. La villa dispone anche di una zona spa con jacuzzi, bagno turco e sauna per garantire il massimo relax. Due camere da letto e due bagni per il personale, completano la villa per il massimo comfort.
Price/Prezzo: 10.000.000 €
Surrounded by olive trees and wild Mediterranean vegetation, the villa with a breathtaking view of Cala di Volpe offers absolute peace and privacy. Thanks to large sliding windows, the living room, kitchen and porch are united in a practical and comfortable space. The five en-suite bedrooms offer direct and independent access to the garden. The villa also has a spa area with jacuzzi, steam bath and sauna to ensure maximum relaxation.
Two bedrooms and two staff bathrooms complete the villa for maximum comfort.
ID. 7104504
“IN DIFESA DEGLI ANIMALI”.
WERTMULLER, VOCE DELLA CAMPAGNA, SI APPELLA AI CITTADINI:
«FATE UN CLICK CULTURALE».
LNDC Animal Protection celebra i propri 73 anni e lancia un nuovo spot che sintetizza l’urgenza di lottare per un pianeta dove ogni essere vivente abbia diritto alla vita, alla dignità e alla libertà. L’attore e doppiatore romano Massimo Wertmuller, da anni volto dell’Associazione, è la voce della Campagna: «Ogni animale ha una dignità che merita lo stesso rispetto offerto a un nostro simile. Troppi di loro non hanno voce, per questo voglio prestare la mia al fianco di una delle più autorevoli Associazioni animaliste italiane, per lanciare un messaggio universale: “Ogni animale faccia la sua parte, perché siamo tutti animali!”»
LNDC Animal Protection is celebrating its 73rd anniversary and launching a new campaign that encapsulates the urgency of fighting for a planet where every living being has the right to life, dignity, and freedom. Renowned Roman actor and voice-over artist Massimo Wertmuller, a long-standing face of the Association, lends his voice to the campaign, stating, “Every animal has a dignity that deserves the same respect we offer to our fellow human beings. Too many of them are voiceless, which is why I want to lend mine alongside one of Italy’s most authoritative animal welfare associations to send a universal message: ‘Every animal should play its part because we are all animals!’”
“In Defense of Animals”: Wertmuller Appeals to Citizens, Saying ‘Make a Cultural Click’”
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