Sommelier Toscana n.47

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TUSCAN PREVIEWS text Fabio Ceccarelli

STRUTTURA E VIVACITÀ

Chianti Classico. Prima volta della 2020, Riserve e Gran Selezione 2019 e 2018 First time 2020. Focus on the 2019 and 2018 Reserves and Grand Selections

L’

introduzione delle Unità Geografiche Aggiuntive è stata il leitmotiv dell’anteprima 2022 del Chianti Classico. I nomi di comuni o frazioni, che presto potranno essere specificati in etichetta per rafforzare il legame del vino del Gallo Nero col territorio d’origine: San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga,Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio. Il millesimo 2020, presentato per la prima volta, si dimostra assai promettente: i vini d’annata hanno quella giusta combinazione di struttura, freschezza e vivacità, tipica delle annate migliori.Tra gli assaggi di alcuni Chianti Classico 2020 che ci hanno convinto, citiamo il Retromarcia di Monte Bernardi.Tuttavia nella nostra degustazione ci siamo concentrati sulle tipologie evolute, Riserva e Gran Selezione, che insieme rappresentano il 43% della produzione della DOCG e costituiscono il 55% del suo valore economico. Se l’affinamento minimo è di 24 mesi per la Riserva e 30 per la Gran Selezione non mancano casi di affinamenti anche maggiori e abbiamo voluto tenerne conto nella selezione che segue, relativa a etichette di annate diverse, messe adesso sul mercato. Si tratta soprattutto di Gran Selezione e Riserva del 2018 e 2019. La 2019 è stata una vendemmia di successo per il clima caldo regolare che ha favorito sia la quantità che la qualità: sono vini generosi e immediati. È stata più complicata la 2018, a causa del clima un po’ capriccioso e tendenzialmente fresco, ma i vini sono eleganti e setosi.

The introduction of the “Unità Geografiche Aggiuntive” (Additional Geographical Units) was the leitmotif of the 2022 advance tasting event of Chianti Classico wines.The Consortium introduced the names of the towns that from now on can be explicitly mentioned on the wine label in order to strengthen Chianti wines’ bond with their land of origin. The 2020 vintage, introduced for the first time, proves to be quite promising: the wines feature the perfect combination of structure, freshness and liveliness, typical of the best vintages. Among the tastings of the 2020 Chianti Classico wines that we found the most convincing is Retromarcia by Monte Bernardi. However, during the tastings, we focused on the more evolved wine types, Riserva and Gran Selezione, which together account for 43% of the DOCG production and 55% of its economic value. If the minimum ageing time is 24 months for the Riserva wines and 30 months for the Gran Selezione, there are wines that age for even longer and we bore this in mind in the selection that follows, regarding different vintages now released on the market. We are mostly talking about the 2018 and 2019 Gran Selezione and Riserva vintages. 2019 was a successful harvest season because of the steady warm weather which ensured both good quantity and quality: the wines are generous and immediate. The 2018 vintage season was more challenging because of the slightly unpredictable and basically cool weather, but the wines are elegant and silky.

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