il piccolo 14 del 8/04/2023

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Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it TAJANI: «BERLUSCONI REAGISCE ALLE CURE SIAMO FIDUCIOSI» POLITICA a pagina 12 ELLY SCHLEIN ANNUNCIA LA NUOVA SEGRETERIA DEL PD POLITICA a pagina 12 ISSN 2724-4385 Anno VII • n° 14 • SABATO 8 APRILE 2023 Periodico • € 0,02 copia omaggio CREMONA Via antiche fornaci 18 0372 434 339 info@ferramentabarbieri.com RIPARAZIONE ZANZARIERE FORNITURA Zanzariere Tapparelle Veneziane Zanzariere Veneziane IL CASO - È polemica sull’utilizzo del “Vesuvio” di Stradivari in memoria di Gianluca Vialli Raineri a pagina 7
VIOLINO DELLA DISCORDIA IN BILICO SU UN SOTTILE STRATO DI GHIACCIO CRISI CLIMATICA Raineri alle pagine 4-5 ARRIVA DA TARANTO PER MAXI INTERVENTO SANITÀ Articolo a pagina 3 DISUGUAGLIANZE: POVERI TRIPLICATI ECONOMIA Fornasari a pagina 6 PUNTO NASCITA, NUOVI SPIRAGLI OGLIO PO Articolo a pagina 10 BASKET CALCIO VANOLI: A PRANZO IL MENÙ È PISTOIA SAMP-CREMO, SFIDA PER VIALLI Volpi a pagina 23 Varesi a pagina 25 xx a pagina 21 MARTA CAVALLI NON CORRE OGGI LA PARIGI-ROUBAIX CICLISMO Chiodo a pagina 26 ISTAT: GLI ITALIANI NON FANNO PIÙ FIGLI DEMOGRAFIA Galletti a pagina 9
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Il Gruppo Caritas Parrocchiale di Cavatigozzi, informa che sabato 15 (dalle 15:00 alle 19:00) e domenica 16 aprile 2023 (09:30-12:30 e 15:00-19:00) si terrà la prima edizione primaverile del Grande Mercato dell’Usato (GMU) di Cavatigozzi. Come al solito l’esposizione è nell’ex tea-

tro parrocchiale sito in Via Milano con ingresso nei pressi della scalinata che porta alla Chiesa. Tanto il materiale esposto suddiviso nelle seguenti categorie: bigiotteria, borsette/borse/borsoni/zaini, scarpe, giochi, giocattoli, casalinghi, libri di vario genere, varie (vecchia macchina da

scrivere, scarpiere, bicicletta, lampadari, piccoli elettrodomestici, materassi, biancheria, ecc.). Il tutto a prezzi veramente stracciati perché lo scopo dell’iniziativa è quello di raccogliere fondi per offrire aiuto alle persone e alle famiglie in stato di indigenza.

Da Taranto a Cremona per togliere un tumore di 4 chili

Da Taranto a Cremona per rimuovere un tumore di quattro chili. Il paziente è un sottoufficiale della Marina militare, che nel mese di febbraio ha scelto di rivolgersi all’Ospedale di Cremona per trattare una patologia oncologica diagnosticata durante un controllo urologico. Gli esami strumentali avevano evidenziato la presenza di una massa di circa 20 centimetri sopra il rene destro che lasciava pochi dubbi sulla strada da percorrere. Il primo contatto con la Chirurgia dell’Ospedale di Cremona è avvenuto su suggerimento di un conoscente, che qui si era rivolto in precedenza per un’operazione di questo tipo. «La chirurgia ai tumori del surrene è molto delicata», spiega il direttore della Chirurgia generale  Gian Luca Baiocchi. «Gli ormoni prodotti da queste ghiandole – in particolare adrenalina e cortisolo – hanno la capacità d’influenzare fortemente la pressione sanguigna del paziente, con sbalzi che rischiano di causare shock o arresto car-

LAVORO

IMPRESE EDILI: CONTROLLI, MULTE E SOSPENSIONI

Interventi straordinari delle forze dell’ordine, nei giorni scorsi, in diverse imprese edili del territorio. Per una di queste - con la presenza di un lavoratore (percettore di Reddito di cittadinanza) in nero - è scattata la sospensione dell’attività. Particolarmente incisive le sanzioni scattate a Soresina, che hanno portato all’emersione di illeciti anche penali.

La Guardia di Finanza ha riscontrato, per una delle imprese controllate, un’evasione fiscale per un totale di € 1.176.761,32.

Ulteriori sanzioni sono state comminate dall’A.T.S. Valpadana, dall’Ispettorato del Lavoro e dalla Polizia Locale, per violazione delle norme di igiene e sicurezza sul lavoro. In particolare, è stata contestata l’omessa redazione del piano operativo di sicurezza.

diaco. La massa del tumore –circa quattro chili – comportava altre complicanze, come la compressione del rene destro e dei vasi sanguigni circostanti». A fine febbraio, il paziente ha raggiunto Cremona per un primo incontro con tutti gli specialisti coinvolti, per valutare al meglio il caso e programmare l’inter-

vento a fine marzo. La fase di preparazione è stata seguita anche a distanza, in collaborazione con gli specialisti dell’Anestesia e dell’Endocrinologia. «Il rischio di emorragia durante la manipolazione del tumore era alto –afferma  Alessandro Liberto, anestesista – così come quello di causare picchi ipertensivi par-

ticolarmente forti. Per questo abbiamo preparato il paziente in modo da gestire eventuali variazioni durante le diverse fasi dell’intervento. L’intera équipe è stata formata per intervenire in caso di complicanze, che fortunatamente non si sono presentate. In seguito, ci siamo preoccupati di gestire il dolore postoperatorio, consentendo al paziente di muoversi in autonomia già pochi giorni dopo l’intervento». Come sottolinea l’endocrinologa  Letizia Maninetti, «In un caso così complesso, il confronto tra anestesista, chirurgo ed endocrinologo risulta fondamentale per la gestione appropriata delle possibili complicanze intra e post-operatorie. Alla luce del quadro clinico, abbiamo fornito tutte le indicazioni necessarie a controllare l’eventuale instabilità pressoria durante l’intervento, che ha richiesto interventi ad hoc. Nei giorni successivi abbiamo impostato una terapia sostitutiva, per riequilibrare la funzionalità della ghiandola surrenale rimanente, fino

EVENTI • La seconda edizione rinnovata in fiera a Cremona il 1 5 e 1 6 aprile

Cremona&Bricks, conto alla rovescia

Scalda i motori la seconda edizione di Cremona&Bricks, l’evento che attraverso i celebri mattoncini colorati promuove il valore formativo del gioco. La Manifestazione, organizzata da CremonaFiere in collaborazione con l’Associazione Cremona Bricks, si svolgerà in fiera a Cremona il 15 e 16 aprile, ampliandosi significativamente in termini espositivi e contenutistici. Diorami e MOC (My Own Creation) di tutti i tipi e per tutti i gusti, organizzati in aree tematiche (Area Pirati, Castello, Star Wars, Technic e Western solo per menzionarne alcune), lo spettacolare Diorama City che l’ Ass. Cremona Bricks riproporrà quest’anno ancora più in grande, raggiungendo il proprio record di costruzione, otto aree gioco per bambini di tutte le età, l’area

Mercatino e l’area Ravanata per i più tenaci appassionati e collezionisti, sono solo alcuni degli ingredienti che compongono la seconda edizione di Cremona&Bricks. Non mancherà naturalmente un ricco programma eventi con spettacoli e intrattenimento a tema Disney ed Harry Potter e una

rassegna di conferenze e appuntamenti dedicati agli appassionati del mondo bricks. Ampia e variegata anche l’area food (interna ed esterna) che permetterà alle famiglie di trascorrere l’intera giornata in fiera senza doversi preoccupare del pranzo o della merenda. Largo spazio anche alla formazione con approfondimenti per gli insegnanti, attività e laboratori per e con i ragazzi durante i giorni di Fiera e sperimentazione con LEGO® Education e discipline STEM. Il contest “Progetta una lezione STEM con LEGO® Education” lanciato da CremonaFiere in partnership con C2 Group, infatti, è già in corso e sta coinvolgendo 16 scuole primarie e secondarie. Informazioni e biglietti su www.cremonaebricks.it.

alla normalizzazione». L’intervento è durato circa quattro ore e si è concluso con ottimo esito, consentendo di preservare gli altri organi vicini. «Interventi di questo tipo rientrano nell’attività ordinaria –commenta Baiocchi – ma essere stati scelti tra i tanti centri italiani di alto livello è sicuramente motivo di orgoglio e testimonianza del valore dell’approccio multidisciplinare che caratterizza l’ospedale di Cremona». Una settimana più tardi il paziente è stato dimesso, e lunedì potrà prendere l’aereo per tornare a Taranto. «Sto bene –afferma Oronzo – Fin dal primo momento mi sono sentito tranquillo, fiducioso, in buone mani. Medici, infermieri e operatori sanitari si sono presi cura di me, mi sono sentito a casa». La rapida ripresa gli consentirà di riprendere presto il lavoro e le attività quotidiane «Non vedo l’ora – aggiunge – Avrò ancora qualche controllo da fare, ma ora posso tornare alla mia vita».

BORGO LORETO

29ESIMA RIMBORGATA, LE ISCRIZIONI SONO APERTE

Domenica 30 aprile si terrà a Borgo Loreto la 29esima Rimborgata. Una tradizione iniziata nel lontano 1978. Il programma prevede: ore 10,45 Ritrovo presso la Piazza don Amigoni; ore 11,00: Santa Messa per ricordare gli amici scomparsi; ore 12,15: pranzo in oratorio; ore 14,00: pomeriggio insieme. Le iscrizioni si ricevono telefonicamente o via WhatsApp, per motivi organizzativi e per consentire di mettere a punto tutti i dettagli entro il 20 aprile 2023. Per aderire alla giornata fare riferimento ai seguenti numeri: 3356658074 – Rodolfo; 3395343714 – Cesare. Anche la 29esima Rimborgata è aperta a tutti i Boghigiani del Vecchio e Nuovo Borgo e Amici del Borgo. Un’occasione per ritrovarsi e trascorrere del tempo insieme.

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DI
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LA STORIA • Un sottoufficiale della Marina militare sceglie il Maggiore per il delicato intervento: «Mi sono sentito in buone mani»
Un momento dell’intervento chirurgico. A fianco l’équipe medica, dall’alto Alessandro Liberto, Gian Luca Baiocchi e Letizia Maninetti

I passeggeri del Titanic preferivano ascoltare musica, piuttosto che tristi notizie sullo stato della nave. In fondo avevano pagato per quello, e poi quell’iceberg, se stavi chiuso nella sala da ballo, neanche lo vedevi.

E così l’orchestra continuava a suonare anche quando stava diventando impossibile persino mantenere l’equilibrio.

IL SILENZIO MEDIATICO

Se l’immagine di chi taglia il ramo su cui è seduto rende l’idea del comportamento umano nei confronti dell’ambiente in cui vive, l’immancabile riferimento al Titanic cerca di spiegare il motivo per il quale un’emergenza vitale per la sorte del pianeta non sia argomento principale nei dibattiti sui media. Non è che non se ne parli, o non se ne scriva sui giornali, ma l’impressione è che l’argomento abbia un po’ stancato, che i talk show raggranellino più audience parlando dei temi che a rotazione fanno notizia, almeno per qualche giorno, prima di passare ad altro: la dichiarazione choc del ministro, l’Europa che ci chiede qualcosa, la polemica sui cibi e via di questo passo, con la presenza di avversari politici che preferibilmente si parlano uno sopra l’altro. La sorte del pianeta è certamente un argomento che tocca tutti, ma preferiamo ripararci dietro la tranquillità di un grande fratello, di una partita di calcio, di uomini e donne per sbirciare tra le relazioni di coppia.

L’ULTIMO ALLARME Eppure le grida di allarme si ripetono e si fanno sempre più pressanti, ai più alti livelli. L’ultimo in ordine cronologico è quello lanciato alcuni giorni fa dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che ha presentato il nuovo rapporto Onu sul clima affermando senza mezzi termini che «il rapporto Ipcc è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica, una guida di sopravvivenza per l’umanità”. Parole degne di film apocalittici, ma non le uniche: sempre Guterres ha affermato: «L’umanità è in bilico su un sottile strato di ghiaccio, che si sta sciogliendo velocemente». Tutte metafore riuscite che rendono al meglio il tipo di richiamo: è finito il tempo delle parole e pure quello delle perplessità, è arrivato il momento del fare. Fare tutto ciò che è possibile.

GUTERRES (ONU)

«Il rapporto Ipcc è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica, una guida di sopravvivenza»

Sulla responsabilità umana della crisi climatica (e quindi sulla necessità che sia l’uomo a correggere) il rapporto Ipcc non avanza dubbi: “Gli esseri umani sono responsabili di quasi tutto il riscaldamento globale degli ultimi 200 anni e il tasso di aumento della temperatura nell’ultimo mezzo secolo è il più alto degli ultimi 2000 anni, mentre le concentrazioni di anidride carbonica sono al massimo da almeno due milioni di anni”.

Ma il rapporto si mostra ottimista sulla possibilità di recuperare terreno, anche se bisognerebbe esserne convinti: “Ci sono opzioni multiple, fattibili ed efficaci per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici causati dall'uomo, e sono disponibili ora”.

su uno strato di ghiaccio

Già 5 anni fa l’Ipcc aveva evidenziato l’importanza di mantenere il riscaldamento a un incremento massimo di 1,5 gradi rispetto al periodo pre-industriale, ma l’aumento ulteriore di gas serra ha ingigantito questa sfida. L’aumento di temperatura dovuto al fattore umano, continua il rapporto, è di 1,1 gradi, il che ha provocato gli eventi meteorologici estremi che

ben conosciamo. Per raggiungere l’obiettivo dovremmo ridurre le emissioni di quasi la metà entro il 2030, da qui la proposta di un patto di solidarietà per il clima. L’agenda prevede tra l’altro: nessun nuovo impianto di estrazione del carbone ed eliminazione graduale del carbone tra il 2030 e il 2040; elettricità con emissioni nette zero entro il 2035, stop a petrolio e gas,

spostare sussidi verso la transizione energetica.

LA MANO DELL’UOMO

Per la verità basta infilarsi in una discussione qualunque per rendersi conto che c’è grande scetticismo sul fatto che i cambiamenti climatici siano dovuti soprattutto alle attività umane. È vero: non sappiamo quanto il riscaldamen-

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In bilico

un argomento scomodo per i media

I TALK SHOW CATTURANO L’AUDIENCE CON ARGOMENTI CHE CAMBIANO

A ROTAZIONE, PIUTTOSTO CHE PARLANDO DI EMERGENZA CLIMATICA

A SPETTATORI CHE NON NE POSSONO PIÙ DI RICHIAMI

ghiaccio che si sta sciogliendo

to globale faccia parte dei cicli del pianeta e quanto sia opera dell’uomo, ma certamente il fattore umano incide (per l’Ipcc 1,1°C dal periodo pre-industriale), per questo è comunque importante un nostro intervento correttivo.

GLI ENORMI INTERESSI

A frenare gli interventi necessari non è solo lo scetticismo, ma an-

che una serie di interessi economici molto rilevanti. Si pensi solo alle compagnie petrolifere, chiamate a gestire un processo sulla carta svantaggioso (ma da tempo hanno orientato i loro interessi verso la produzione elettrica), agli allevatori che si oppongono a prescindere alla produzione di carne prodotta in vitro (le emissioni dovute agli allevamenti sono rilevanti). Costa anche investire in ricerca, ma se si trovasse una soluzione percorribile riferita all’idrogeno (al momento la sua produzione prevede comunque l’utilizzo di energia) avremmo vantaggi molto significativi. Costa al cittadino comune rinunciare all’auto e anche all’aereo a favore di soluzioni condivise, mezzi pubblici o la semplice bicicletta, costa anche sollecitare comportamenti sostenibili da parte dei cittadini (ad esempio nella raccolta rifiuti, nell’utilizzo di energie alternative e negli incentivi all’adozione di altre soluzioni che sarebbero più onerose senza l’intervento pubblico).

LA SICCITÀ

che non ci sono altri modi per agire non è giustificabile e, come dimostrano tanti esempi passati, non porta nemmeno consenso.

SEMI INVECE CHE ALBERI

Prefetto, presidente della Provincia, rappresentanti dell’agricoltura e dei consorzi di bonifica a confronto

LE ARMI SBAGLIATE

Un fattore che ci dà fiducia riguarda la sensibilità spiccata delle giovani generazioni verso il tema della sostenibilità ambientale. Sensibilità che a volte trovano modi discutibili per esprimersi, come per chi deturpa (sia pur in modo non irreparabile) opere d’arte. Affermare

Come ci scrive il lettore Leonardo Del Priore, capita anche che gli alberi siano piantati solo sulla carta, in modo da intercettare fondi destinati ad uno scopo nobile. Il pasticcio è stato svelato alcuni giorni fa dalla Corte dei Conti, e anche in questo caso ci sono di mezzo i fondi europei del Pnrr. Il Piano comprende risorse per ben 330 milioni di euro destinati alla “tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”: l’obiettivo è piantumare 6 milioni e 600mila alberi entro il 2024. I controlli dei Carabinieri hanno messo in luce gravi inadempienze in 14 città metropolitane, tra ritardi della piantumazione con soldi già incassati, l’inefficienza della messa a dimora e piante già secche, addirittura la piantumazione di semi invece che alberi (come emerso nella maggior parte dei casi). Il rischio a questo punto è quello di veder sfumare i fondi europei. “La verità - ci scrive Del Priore, ed è difficile dargli torto - è una sola: molti progetti nascono e si fanno per avere soldi, la destinazione di questi ultimi poi non ha mai una vera e propria progettualità fino all’ultimo euro”.

Quanto accaduto ci mostra però che alla base c’è una scarsa sensibilità di chi amministra il bene pubblico sull’importanza di raggiungere gli obiettivi stabiliti per ovviare alla crisi climatica. Come conclude amaramente il nostro lettore, è il “Pnrr all’italiana, spaghetti e mandolino”.

VERTICE SICCITA’

Ad inizio settimana il Prefetto Corrado Conforto Galli e il presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni hanno incontrato i rappresentanti dell’agricoltura e dei consorzi di bonifica e irrigazione per discutere della crisi idrica e della necessità di intervenire con risposte concrete ed efficaci. Tutti i rappresentanti intorno al tavolo hanno evidenziato la gravità della situazione, che si prefigura peggiore di quella dello scorso anno. Rispetto alle soluzioni nel medio-lungo periodo, si è espressa la necessità di una revisione normativa relativa al Deflusso ecologico e di una revisione della regolamentazione di gestione degli invasi

alpini. L’incontro si è chiuso con l’impegno di formalizzare già nei prossimi giorni le essenziali richieste del mondo agricolo in tema di crisi idrica, affinché il Prefetto se ne faccia portavoce nelle più alte sedi istituzionali. Anche il Governo giovedì si è mosso: il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per contrastare gli effetti della siccità. Verrà istituita una cabina di regia interministeriale presieduta da Giorgia

IN CONCLUSIONE

Le ultime generazioni hanno preso l’abitudine di avere benefici immediati pagandoli a debito, cioé rinviando gli oneri a chi verrà dopo. Gli esempi sono molteplici, dalle baby pensioni all’esplosione del debito pubblico. Siamo abituati insomma a consumare al bar dicendo che a pagare sarà chi passerà dopo di noi: un caffé sospeso al contrario. Sarebbe il massimo se, dopo aver compromesso il futuro delle nuove generazioni, gli togliessimo pure la Terra sotto i piedi.

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SOCIETÀ • Per il rapporto di Fondazione Cariplo la metà più povera ha solo il 2,5% del patrimonio totale: era il 10,2%

Contrastare le disuguaglianze, ricucire i legami delle comunità e creare società più inclusive. La grande sfida sociale, presente e futura, del nostro Paese viene così riassunta dal primo rapporto nazionale “Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze” stilato da Fondazione Cariplo.

L’esigenza di un rapporto sulle disuguaglianze è emersa da una riflessione approfondita durante e dopo la pandemia, davanti all’aumento delle diverse forme di povertà che colpiscono in particolare i giovani e le famiglie con figli piccoli. La popolazione italiana che vive in una condizione di povertà assoluta è quasi triplicata, passando da 1,9 milioni di persone nell’anno 2005 a 5,6 milioni nel 2021 e anche la popolazione in situazione di povertà relativa è aumentata fino a raggiungere l’11,1%.

Secondo Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, occorre innanzitutto sensibilizzare l’opinione pubblica sulle «diverse dimensioni della disuguaglianza per creare consapevolezza e portare il tema all’attenzione di tutti i cittadini e non solo dei soggetti dell’economia, degli attori istituzionali, delle organizzazioni non profit e, in generale, degli addetti ai lavori. Da anni assistiamo a una frammentazione crescente che crea un divario di futuro e di prospettiva di vita: è in questo spazio che perdiamo il potenziale umano di tanti ragazzi, di tanti lavoratori, di tanti cittadini del domani». Non c’è un’unica soluzione di fronte a questo fenomeno sociale sempre più allarmante e dilagante ma, in base a quanto emerso dallo studio, risulta urgente e fondamentale un ribaltamento di prospettiva con cui af-

Il Better Life Index (a destra) consente di confrontare il grado di benessere di diversi Paesi sulla base di più dimensioni. Osservando l’Italia, notiamo un Paese dalle differenti facce, con buoni risultati (al di sopra della media) per le condizioni generali di salute, l’equilibrio tra il lavoro e la vita privata e l’impegno civile, e risultati meno positivi (al di sotto della media) per il reddito, l’occupazione, la qualità dell’ambiente, le relazioni sociali, la soddisfazione per la vita e l’istruzione.

Crescono le disuguaglianze: triplicati i poveri in Italia

frontare il problema, a partire dalla «necessità di un’azione condivisa e di un atteggiamento proattivo perché le opportunità di futuro siano sempre più accessibili a tutti». Come? Liberando potenzialità e offrendo reali occasioni di crescita. «Se vogliamo scardinare la dinamica dove chi ha poche opportunità è destinato ad averne sempre meno, non possiamo attendere che siano proprio queste persone a prendere l’iniziativa, ma dobbiamo deliberatamente e tenacemente

“andare a cercarle”. In altre parole, siamo convinti che davanti a questa disuguaglianza di possibilità sia necessario passare da un atteggiamento di attesa a uno di iniziativa».

La ricerca traccia gli indicatori e i fattori principali che concorrono a generare la disuguaglianza

economica e di reddito e si concentra sull’impatto della disuguaglianza nei percorsi di apprendimento, nella costruzione della persona e della visione del “proprio posto nel mondo”.

DISUGUAGLIANZE DI REDDITO E DI PATRIMONIO

In Italia la metà più povera delle famiglie italiane ha visto ridursi la propria quota del patrimonio totale dal 10,2% al 2,5%, mentre lo 0,1% più ricco ha visto aumentare considerevolmente la propria quota dal 5,5% del 1995 all’attuale 9,2%. Si osserva anche, mediamente, che le famiglie italiane tendono ad essere cashpoor e asset-rich - relativamente sprovviste di liquidità disponibile e dotate di patrimoni di valore ma illiquidi – come evidenzia, ad esempio, il numero consi-

derevole di contribuenti che detengono una o più abitazioni nonostante percepiscano redditi relativamente bassi.

DISUGUAGLIANZE EDUCATIVE

È evidente la relazione tra livello di istruzione dei genitori e rendimento dei figli: tendenzialmente quanto più alto è il primo, maggiore ci si può attendere sia il secondo. Gli studenti dei licei hanno genitori mediamente più istruiti e più agiati rispetto a quelli degli istituti professionali o tecnici. La percentuale di studenti diplomati, con almeno un genitore laureato, passa dal 41,3% nei licei al 16,5% negli istituti tecnici e al 9,8% nei professionali. Allo stesso modo, la percentuale di diplomati i cui genitori appartengono alla classe sociale più elevata passa dal 30,5% nei

licei al 15,4% negli istituti tecnici e al 10,9% in quelli professionali. L’abbandono scolastico in Italia registra uno dei tassi più elevati nell’Unione Europea, pari al 13,1% (si tratta di circa 543.000 giovani), secondo i dati 2021 dell’Istat. Si tratta di un dato ben lontano dall’obiettivo del 9% prefissato dal Consiglio dell’Unione Europea per il 2030 e che, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, ci colloca in questa classifica al quartultimo posto in Europa. In conclusione, dal dossier è emerso che le disuguaglianze sono un fenomeno multifattoriale che include ambiti diversi, fra i quali quello economico, sociale, educativo e culturale. Esiste una compresenza tra diverse forme di esclusione e di “povertà” che toccano varie dimensioni della vita delle persone, tra le quali l’accesso al cibo e alle cure, l’educazione, il benessere soggettivo e la fiducia nel futuro e nella società.

6 Cronaca Sabato 8 Aprile 2023
BENEDETTA FORNASARI
5.5 8.6 3.6 9.3 5.8 9.7 5.6 10.0 4.9 9.2 5.0 9.8 6,6 8.9 8.3 9.5 5.5 10.0 8.0 9.9 9.4 OCSE Better Life Index Risultati dell’Italia rispetto agli altri Paesi Fonte: ww w.oecdbetterlifeindex.org Abitazione Reddito O upazione Relazioni sociali Istruzione Ambiente Impegno civile Salute Soddisfazione Sicurezza Equilibrio lavoro-vita

L’OMAGGIO • Il Maestro Benaglia accusa della mancata concessione la Soprintendenza, che si infuria. Comune e museo propongono l’Auditorium

Mentre Cremona si accinge ad aprire le sue porte a Casa Stradivari, si è accesa una polemica sull’utilizzo di uno strumento stradivariano, il Vesuvio, per omaggiare in Cattedrale il campione cremonese Gianluca Vialli

Tutto nasce dall’intenzione di un ensemble di Milano, l’Accademia Concertante d’Archi di Milano, di organizzare un evento in Cattedrale a Cremona in onore di Gianluca Vialli. Lo ha affermato il presidente e direttore dell’Accademia, il Maestro Mauro Ivano Benaglia, il quale ha riassunto la vicenda in un’intervista all’emittente televisiva Telecolor. Benaglia ha detto di aver prospettato al Comune di Cremona e alla Curia la sua idea, accolta con grande favore in particolare dal Vescovo che avrebbe addirittura proposto la data del 30 settembre per omaggiare in Cattedrale il campione. Poi sarebbe emerso un inghippo: la Sovrintendenza alle Belle Arti di Mantova avrebbe infatti espresso parere negativo per motivi di sicurezza. Benaglia si è detto inorridito: la proprietà del violino Vesuvio è del Comune, Vialli ebbe un ruolo di primo piano per far tornare lo strumento a Cremona, e Stradivari lo costruì perché lo si ascoltasse. Tenerlo in ostaggio in un’occasione del genere non sembra un fatto normale, ha concluso il Maestro lanciando un appello finale alla città. Appello che è stato raccolto anche da Gualtiero Nicolini, presidente di Anlai (Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana), il quale ha indirizzato una lettera al nostro giornale sottolineando il “silenzio inspiegabile della Sovrintendenza di Mantova che sarebbe competente sugli strumenti stradivariani”. Il tutto reso ancor più amaro dal fatto che, nel contempo, “sindaco e giunta incontravano i parenti del grande campione per concordare eventi per ricordarlo”.

A questo punto ci è sembrato corretto contattare il soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova, vale a dire Gabriele Barucca, il quale si è detto all’oscuro della fantomatica richiesta. Prima di rispondere in modo ufficiale, però, Barucca ha contattato il funzionario di Cremona, per verificare se almeno lui fosse a conoscenza della cosa, e dopo aver ricevuto la conferma che nessuno ha contattato la Soprintendenza di Mantova, ha affermato: «Al nostro indirizzo non è mai arrivata alcuna pratica, e

Il “Vesuvio” per Vialli E nasce la polemica

Per fare maggior luce, abbiamo contattato Fausto Cacciatori, conservatore del Museo del Violino: «Non voglio entrare in polemiche» ci ha risposto. Ma lei è al corrente di una richiesta per l’utilizzo del Vesuvio in omaggio a Vialli? «Ufficialmente non è arrivata alcuna richiesta». Sentiamo allora la direttrice del Museo del Violino Virginia Villa: «Conosco il Maestro Benaglia, da cui è partita la richiesta di fare un omaggio a Vialli suonando il Vesuvio. Nelle indicazioni del donatore era precisato che il Vesuvio fosse suonato qui da giovani, come avviene spesso, tanto che siamo l’unico museo che consente l’utilizzo degli strumenti, sia pur con grande attenzione. Portare il violino all’e-

IL RECUPERO

sterno è più complicato per una serie di motivi, ma è possibile, anche se credo il luogo ideale sia l’Auditorium. Abbiamo la fortuna di avere un posto del genere con un’acustica perfetta e tutte le condizioni di sicurezza sia ambientali che di conservazione. Insomma, se c’è un posto in cui queste cose si fanno è Cremona. Ma se il Comune, proprietario, concede lo strumento e verifica le condizioni non ci sono problemi». Sentiamo allora anche l’assessore comunale alla Cultura Luca Burgazzi: «Ho parlato proprio ieri col Maestro Benaglia che si trova negli Usa. L’iniziativa si inserisce negli eventi a ricordo di Vialli, per cui abbiamo incontrato la famiglia pochi giorni fa. Sappiamo che l’uso di uno Stradivari al di fuori dell’Auditorium è problematico per una serie di passaggi necessari. La mia proposta, che farò martedì a Benaglia, è di fare il concerto in Auditorium, il luogo ideale che non necessita nemmeno di permessi dalla Soprintendenza, ovviamente se la famiglia Vialli sarà d’accordo. Fare il concerto in Cattedrale sarebbe certamente più complesso».

IL 4 LUGLIO CI SARÀ L’INAUGURAZIONE DELL’ANTICA CASA DI STRADIVARI

Sopra e a destra due momenti della presentazione dei lavori di recupero di Casa Stradivari il 4 marzo 2022

mai nessuno dal Museo del Violino ci ha chiesto qualcosa, quindi non c’entriamo nulla, non siamo mai stati avvisati. Sono molto arrabbiato dall’uso improprio della Soprintendenza come parafulmine di qualsiasi situazione. È una barbarie, sono veramente stanco».

Una risposta piccata, anche perché, afferma il Soprintendente, non si sarebbe certo opposto per un’occasione del genere. Tanto più che «abbiamo organizzato un convengo sul restauro e catalogazione degli strumenti che si terrà a Cremona in settembre».

Sul citato legame di Vialli con lo strumento, va ricordato che nel 2005 il Comune di Cremona ricevette in donazione testamentaria il Vesuvio dal musicista Remo Lauricella, morto due anni prima. La procedura aveva però un costo significativo, che

si riuscì a contenere in 61.870 euro, cifra raccolta anche grazie ad alcune iniziative in città. Il violino si trovava da due anni già a Cremona, lasciato in consegna da Lauricella affinché fosse usato da giovani musicisti, e per ottenerlo definitivamente il sindaco Corada ebbe alcuni incontri con lo studio Berry & Berry (quale curatore testamentario) a Londra, incontri ai quali partecipò lo stesso Vialli, che già viveva a Londra. Il fatto poi che il soprannome più noto di Luca fosse quello “Stradivialli” coniato dalla penna di Gianni Brera lega ancor più tra di loro i due grandi cremonesi. Da qui si comprende come l’utilizzo di uno strumento di Stradivari, e in particolare quello per cui l’ex calciatore si era adoperato per farlo rientrare a Cremona, per omaggiare Luca sia un’idea del tutto appropriata.

Tornando invece a Casa Stradivari, il Comune ha reso nota la data dell’inaugurazione: sarà il prossimo 4 luglio, la data in cui, nel 1667, Antonio Stradivari fece il suo ingresso nell’edificio di corso Garibaldi assieme a Francesca Ferraboschi, che aveva appena sposato. Qui il genio cremonese allestì il suo primo laboratorio di liuteria. Dal prossimo autunno gli spazi di Casa Stradivari ritroveranno la loro antica vocazione: giovani liutai potranno frequentare un corso di 18 mesi per costruire strumenti ad arco, seguiti da Maestri di chiara fama internazionale: Bruce Carlsson, Marcello Ive, Primo Pistoni e Davide Sora Carlo Andrea Rozzi e Alessandro Voltini si occuperanno del progetto di analisi acustica degli strumenti nelle varie fasi di lavorazione, e il chimico Curzio Merlo dello studio delle vernici. Nel quadro del programma verranno inseriti seminari e approfondimenti aperti anche a tutta la comunità liutaria, in collaborazione con altre realtà del territorio. L’obiettivo è riportare l’antica dimora allo spirito che animò l’operato di Antonio Stradivari. Per questo alle attività della bottega al piano terra, si aggiungeranno quelle dedicate a giovani musicisti che si svolgeranno al primo piano. Il secondo piano sarà invece destinato alla residenza di un artista di fama internazionale.

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Cronaca
Sabato 8 Aprile 2023

GLI UOMINI CHE FECERO L’ITALIA/8 • Nato a Livorno, fu politico, scrittore e giornalista. Deputato nel primo Parlamento

I romanzi storici di Francesco Domenico Guerrazzi non influenzarono solo il loro tempo e non si limitarono all’apostolato nazionale, infatti lo spirito del combattivo livornese si esprime in tre generi artistici: il romanzo d’appendice, il teatro e, successivamente, il film storico. Guerrazzi si identifica in un profeta della morale nazionale, in un padre della Patria. Quando “L’Assedio di Firenze” apparve a Parigi nel 1836, sotto lo pseudonimo Anselmo Gualandi, Mazzini non esitò a definire l’autore “un titano, un po’ Aiace e un po’ Capaneo”. Il manicheismo storico dell’autore corrispondeva alla visione religiosa e messianica dell’apostolo; l’opposizione tra la virtù ed il vizio, tra il bene e il male, rientra tra gli schemi della sua mistica che faceva coincidere la redenzione con la vittoria, la salvezza con la gloria. A molti dei contemporanei e tra i posteri sfuggi l’estrema arditezza dei suoi libri, la novità di concezione e di struttura che creava un nuovo genere letterario, del tutto diverso dai precedenti: una nuova epica fondata su una fusione tra fantasia e storia, fra invenzione e racconto. Guerrazzi non si fermava davanti a considerazioni morali o di buon gusto, non rispettò convenzioni o tradizioni in voga. Con l’audacia intellettuale che lo contraddistinse, libero da ogni schema e vincolo, non esitò a combinare tutti gli elementi: mescolò l’eroico con l’orrido, amore e patriottismo, martirio e vendetta. Conoscitore della morbosità e della sensibilità umana, Guerrazzi fu il primo che abbinò il “romanzo a tesi” con le più oscure vicende sentimentali indagando le più basse passioni umane: la fortuna de “L’Assedio di Firenze” è legata alle vicende di Annalena più che al sacrificio di Francesco Ferrucci. Come nei grandi romanzi d’appendice di Victor Hugo o Emile Zola la sorte della libertà è spesso determinata da episodi violenti o avventurosi come un duello o una fuga. Il libro contiene in sé tutte le guide ideali e sentimentali delle generazioni mazziniane e garibaldine: la condanna di Impero e Papato o delle macchinazioni delle cancellerie a vantaggio della mistica del civismo patriottico, della severità repubblicana.

“L’Assedio di Firenze”, scritto nel carcere di Portoferraio, si dipana nel triangolo tra Livorno, l’Elba

Francesco Guerrazzi, eroismo e passioni umane

FRANCESCO DOMENICO GUERRAZZI (Livorno, 12/8/1804 - Cecina, 23/9/1873)

Nasce a Livorno da Francesco Donato e Teresa Ramponi in un quartiere popolare. Cresce attaccabrighe e violento finché fugge di casa. Nel 1821 studia Giurisprudenza a Pisa dove entra in amicizia con George Byron. Nel 1825 a Livorno scrive i primi versi di “Stanze alla memoria di Lord Byron”. In seguito compone “La battaglia di Benevento” e fonda il giornale “L’Indicatore livornese”, che nel 1830 viene soppresso. Nonostante ciò, lui viene nominato A c cademico della Labronica. Mandato a processo per l’elogio a un ufficiale napoleonico, viene confinato a Montepulciano dove inizia il romanzo “L’Assedio di Firenze” e dove incontra Giuseppe Mazzini. Affiliato alla “Giovine Italia”, nel 1832 è arrestato per cospirazione repubblicana e viene incarcerato a Portoferraio, dove completa l’opera “L’Assedio di Firenze”. Dal 1835, per una dozzina d’anni, si dedica ai nipoti rimasti orfani del padre Gualberto, fratello di Francesco, rallentando l’attività politica. Torna in scena tra il 1847 e il ’48 promuovendo i moti livornesi e chiedendo riforme sociali, la Costituzione e la partecipazione del Granducato alla guerra contro l’Austria. Arrestato e liberato, fu nominato deputato alla Costituente e poi Ministro dell’Interno. Dopo la sconfitta di Custoza, la caduta di Milano e l'armistizio di Salasco i livornesi invitarono Guerrazzi, che si trovava a Firenze, a tornare a Livorno per ristabilire l'ordine: Guerrazzi accettò. In seguito, il granduca affidò il governo a  Giuseppe Montanelli  e a Guerrazzi, ri-

e la Corsica, ove l’autore visse le sue passioni e le sue esperienze. Nonostante fu fischiato nel teatro di Livorno, inviso al popolo e odiato dagli aristocratici, Guerrazzi dominò il suo tempo con i suoi libri svelando i grandi “segreti” della storia italiana passata. Anche se i suoi scritti sono diventati quasi introvabili, sopravvivono il suo spirito ed il suo gusto. A modo suo fu uno dei progenitori dell’Italia moderna.

Il tribolo e la delusione dello scrittore trovano perfetto riscontro nella vicenda del Guerrazzi politico. Il “suo” anno è il 1849, l’anno di tutte le delusioni

spettivamente Presidente e Ministro degli Interni. Nel 1849 la Toscana subì l'influenza della Repubblica Romana: a Firenze si elesse un governo provvisorio con Guerrazzi, Montanelli e Giuseppe Mazzoni ma fu soprattutto Guerrazzi che si oppose alla fusione. Dopo la sconfitta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, Guerrazzi assunse una specie di dittatura che mantenne per quindici giorni. Il 12 aprile 1849 scoppiò così una sommossa popolare e fu destituito e imprigionato con l'accusa di lesa maestà: fu inviato in esilio in Corsica. Nel 1853, mentre era in attesa del giudizio definitivo, scrisse il romanzo “Beatrice Cenci. Storia del secolo XVI” . Negli anni della prigionia corsa scrisse varie opere ispirate alle lotte di liberazione dei popoli. Nel 1856 fuggì dall'esilio e, dopo una sosta nell'isola di Capraia, giunse a Genova dove restò, fino al 1862. Nel 1860 fu eletto deputato e più volte attaccò la politica di  Cavour sulla questione della cessione di Nizza e della Savoia. Nel 1861 fu eletto deputato anche al Parlamento del Regno d'Italia e aderì alla Massoneria. Morto Cavour, continuò la lotta contro i moderati e rimase deputato fino al 1870. Nell'ultimo periodo della sua vita, distaccato ormai dalla politica, il Guerrazzi mantenne intensa la sua produzione letteraria con opere come: “Il buco nel muro” (1862), “L’assedio di Roma ”(1863-1865) e “Il secolo che muore” uscito tra il  1875  e il 1885. Visse gli ultimi anni nella fattoria che possedeva nei pressi di Cecina dove morì.

e amarezze quando sembrava che un asse repubblicano unisse Venezia (con Manin), Firenze (con Guerrazzi) e Roma (con Mazzini). Ma le differenze erano forti: Venezia era chiusa nel suo orgoglio di antica repubblica indipendente di San Marco; Firenze, ove la repubblica non fu mai proclamata non ostante avesse le stesse fisionomie e istanze socio/politiche, era indecisa tra istinto repubblicano e dolce decadenza monarchica; Roma non riusciva a superare l’eredità papale pur tentando di anticipare l’esperienza di un’Italia popolare, democratica e repubblicana. Così Venezia si illude di tornare

ai fasti dogali affidandosi alla dittatura di Manin; Firenze cerca di riproporre l’antica gloria dei Priori e si affida a Guerrazzi; Roma diventando repubblica si ricorda dei fasti della Roma repubblicana e si affida al Triumvirato (Mazzini, Armellini, Saffi). Ma Manin e Guerrazzi portavano in sé i difetti congeniti delle loro progenie che impedirono loro di vedere la possibilità di un progetto nazionale repubblicano; solo a Roma Mazzini, pur con le sue debolezze e contraddizioni, riuscirà ad anticipare il modello dell’italiano nuovo. Ma la rivoluzione repubblicana non riuscì a redimersi dai retaggi muni-

Perché i giovani sappiano

GLI UOMINI CHE FECERO L’ITALIA

“È il ripensamento di un secolo e più, dalle repubbliche giacobine del 1796-99 alla prima guerra mondiale (….), alla ricerca dentro noi stessi, dell’Italia di oggi, dell’Italia che è intorno a noi, piena di contraddizioni e di tensioni laceranti, ma anche di vitali fermenti di revisione e di critica”. Giovanni Spadolini

I PROFETI DEL RISORGIMENTO

1 – Francesco Melzi d’Eril

2 – Silvio Pellico

3 – Cesare Balbo

4 – Massimo D’Azeglio

5 – Cesare Cantù

6 – Giovan Pietro Vieusseux

7 – Nicolò Tommaseo

8 – Francesco D. Guerrazzi

9 – Giuseppe Montanelli

10 – Carlo Cattaneo

11 – Vincenzo Gioberti

cipali e regionali trovando una sintesi di unità e d’unione (cosa per altro tutt’oggi sempre dannosamente presente), e così, fatalmente, come era destinata, fallì.

Guerrazzi non riuscì più a risollevarsi dal naufragio del ’49 della repubblica toscana, mai proclamata come tale, e della repubblica italiana, riscattata solo dal sangue dei combattenti mazziniani e garibaldini sui colli romani. La stessa loro esistenza fu messa in discussione, oltre che dalla resistenza dei troni, dalle carenze e insufficienze dei popoli incapaci di pensare altro ordinamento per l’Italia che non fosse quello dell’ancien régime.

IN PROVINCIA

RISORGIMENTO: SI PARLA DI CRISPI

Guido Palamenghi Crispi, discendente di Francesco Crispi, ha tenuto una relazione martedì 4 aprile alle ore 16 presso la Sala del Consiglio Provinciale di Cremona (in corso Vittorio Emanuele II 17), dal titolo “Francesco Crispi: dal ’48 palermitano a Giordano Bruno”. Hanno organizzato l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano di Cremona/Lodi e la Biblioteca Statale di Cremona. La conferenza è stata patrocinata dalla Provincia di Cremona e dalla Federazione Nazionale dei Diplomatici e Consoli esteri in Italia.

8 Aprile 1876 • L’opera più nota del compositore cremonese esordisce chiudendo la stagione lirica milanese

La Gioconda: il trionfo alla Scala di Amilcare Ponchielli

(v.r.) Amilcare Ponchielli, nato a Paderno, alle porte di Cremona nel 1834, perfezionò gli studi a Milano ma fu a Cremona che, all’età di 22 anni, la sua prima opera esordì a teatro. Era il Teatro Concordia, e l’opera era “I promessi sposi”, sul libretto tratto dal romanzo di Alessandro Manzoni. Sia il paese di nascita sia il teatro gli verranno dedicati nel secolo successivo. Gli anni seguenti non videro il pieno riconoscimento del suo talento, tanto che accettò tra i vari incarichi di dirigere le bande civiche di Cremona e di Piacenza. Dovette attendere il 1872, quando “I promessi sposi” (sia pur rivisitato grazie ad Emilio Praga) ottenne un’accoglienza trionfale al Teatro Dal Verme di Milano. Iniziò qui la collaborazione con Giulio Ricordi, e la consacrazione del compositore cremonese, che decise di trasferirsi sotto la Madonnina. L’opera lirica “I lituani” registrò un grande successo alla Scala, ma fu quella successiva, “La gioconda”, a consacrarlo come il musicista italiano più importante assieme a Giuseppe Verdi Proprio con Verdi ebbe in comune la collaborazione di Arrigo Boito, che gli pro

pose come soggetto un dramma di Victor Hugo che ini

zialmente non entusiasmò il compositore cremonese, che accompagnato da una serie di dubbi crescenti fece slittare la consegna della partitura, tanto che “La gioconda” chiuse la stagione lirica della Scala. Era l’8 aprile 1876, ed è qui che si giustifica l’approdo nella nostra rubrica. La prima esecuzione non era quella definitiva: fu modificata diverse volte, anche per correggere l’iniziale, eccessiva, lunghezza. Fu comunque apprezzata, e rappresentata per 4 serate. La seconda versione andò in scena a Venezia. Con nuove modifiche approdò a Genova, e tornò alla Scala 4 anni dopo il debutto, nel 1880, con una quinta versione che fece registrare un vero trionfo. Un successo che fu replicato anche all’estero, in Europa e anche in Sud America.

“La gioconda” resta il più grande successo di Ponchielli, ed è universalmente conosciuta la “Danza delle ore”, che fa parte del terzo atto, ambientato alla Cà d’Oro di Venezia, e che è stata utilizzata spesso anche negli spot pubblicitari (come Plasmon ed Edison), come musica del servizio telefonico dell’ora esatta prima da Sip poi da Telecom ed è l’unico brano di un compositore italiano che

Ponchielli con i protagonisti alla Scala l’8 aprile 1876

fa parte del celeberrimo film di Walt Disney “Fantasia”. Tutti i più grandi artisti hanno interpretato in scena “La gioconda”, tanto che la discografia disponibile contiene le esecuzioni di soprani quali Maria Callas, Renata Tebaldi e Montserrat Caballé, e tenori del livello di Mario del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Luciano Pavarotti e Placido Domingo

GUSPERTI 8 Rubrica Sabato 8 Aprile 2023
ANSELMO
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Un ritratto di Francesco D. Guerrazzi di Antonio Ciseri

Meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1000 abitanti. L’Italia si svuota, le culle pure. La popolazione cala, gli stranieri aumentano, ma in un numero che difficilmente riesce a compensare il deficit demografico. E ad aumentare sono anche i decessi, soprattutto in concomitanza dei mesi più freddi e caldi dell’anno. È un quadro a tinte fosche quello tratteggiato dall’Istat negli indicatori demografici. Il dato più drammatico però è uno: quello della natalità, ai minimi storici in Italia. Per la prima volta in 160 anni, dall’Unità d’Italia, nell’ultimo anno sono stati meno di 400mila i bambini nati, con le nascite che si sono assestate a 393mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrati dal 2019 in avanti. Questa diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesa molto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive, ovvero dai 15 ai 49 anni. Continua la tendenza alla riduzione della riproduzione, già in atto da diversi anni nel nostro Paese, con un’età media al parto stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni. La diminuzione, precisa l’Istat, riguarda sia il Nord sia il Centro Italia, dove emergono valori rispettivamente pari a 1,26 e 1,16 (nel 2021 erano pari a 1,28 e 1,19). Nel Mezzogiorno, invece, si registra un lieve aumento, con il numero medio di figli che si attesta a 1,26 (era 1,25 nell’anno precedente).

L’età media al parto è leggermente più alta al Nord e al Cen-

Non si fanno più figli

ai

tro Italia (32,6 e 32,9) rispetto al Mezzogiorno (32,1). La regione con la fecondità più alta? Il Trentino Alto Adige, con un valore pari a 1,51 figli. Le regioni a seguire, Sicilia e Campania, registrano valori molto più bassi, rispettivamente 1,35 e 1,33. Regioni con fecondità decisamente contenuta sono il Molise e la Basilicata, con un valore di 1,09 figli per donna, ma su tutte spicca

la Sardegna che, con un valore pari a 0,95, è per il terzo anno consecutivo l’unica regione con una fecondità al di sotto dell’1. Ma la natalità non è l’unico tema che preoccupa con i dati dell’Istat usciti ieri. Contemporaneamente, sottolinea l’Istituto di statistica, il Paese si sta svuotando. La popolazione residente al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 850mila euro, 179mila in meno

sull’anno precedente, per una riduzione pari al 3 per mille. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5), sia soprattutto al 2020 (-6,7), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014. Nel calo generale della popolazione, intanto, aumentano gli

stranieri. L’Istat registra una lieve crescita della popolazione straniera, che è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9 per mille) sull’anno precedente, ma che difficilmente riesce a compensare il calo della popolazione italiana. Quasi il 60% degli stranieri, pari a 2 milioni 989mila unità, risiede al Nord, per un’incidenza dell’11%, la più alta del Paese. Risulta attrattivo per gli stranieri anche il Centro, dove risiedono un milione 238mila individui (25% del totale) con un’incidenza del 10,6%, al di sopra della media nazionale. Il Mezzogiorno ha invece meno presenza straniera, 824mila unità (16%), per un’incidenza del 4,2%. Al saldo negativo della popolazione residente nel nostro Paese, contribuiscono in questo monitoraggio annuale 713mila decessi, con un tasso di mortalità pari al 12,1. L’Istat osserva che rispetto all’anno precedente il numero dei morti è superiore di 12mila unità, ma inferiore di 27mila rispetto al 2020, anno di massima mortalità, dovuto alla pandemia da Covid, che ha causato molti decessi. Il numero più alto dei morti, certifica l’Istat, si è avuto in concomitanza dei mesi più rigidi, gennaio e dicembre, e nei mesi più caldi, luglio e agosto. In questi quattro mesi si è concentrato il 40% delle morti, pari a 265mila decessi, dovuti soprattutto alle condizioni climatiche avverse che hanno penalizzato soprattutto la popolazione più anziana e fragile, composta principalmente da donne. Insomma, un quadro piuttosto grigio quello che emerge dai dati, invertibile solo - sottolinea qualcuno - con delle corpose politiche per favorire la natalità, se non si vuole che l’Italia diventi un Paese sempre più vecchio.

ISTAT
2023 9
Meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1000 abitanti. L’Italia si svuota, 1 79 mila residenti
in meno nel
Cronaca
Sabato 8 Aprile 2023 ENRICO GALLETTI Generali Italia Spa Agenzia di Cremona Porta Venezia Cozzoli Francesco Agente Generale via Dante Alighieri 242 - 244 - 248 - 250 - 252 Tel. 0372 41 07 37 agenzia.cremonaportavenezia.it@generali.com
Natalità
minimi storici

LE CONVIVIALI PREPASQUALI DEI ROTARY CLUB CASALASCHI

sanitÀ • La volontà di modificare il DM 7 0 potrebbe consentire alla Regione di chiedere la deroga per l’Oglio Po

Punto nascita, nuovi spiragli

Una chance per il Punto Nascita Oglio Po? Torna ad esserci e, non arrivando da Milano, dove la partita è sostanzialmente considerata chiusa, giunge da Roma, dove nelle scorse ore qualcosa si è mosso sul tema della sanità.

La manovra, ovviamente, è nazionale, ma Casalmaggiore, con l’ospedale Oglio Po che non ha più un Punto Nascita dal 2018, rientra in pieno nella casistica. Più volte si era ripetuto che soltanto una deroga a livello governativo e ministeriale avrebbe potuto riaprire la partita, dopo che sia il Tar sia il Consiglio di Stato avevano dato ragione a Regione Lombardia. Ora quella partita, forse, è pronta per essere giocata fino in fondo, perché si parla per la prima volta di iniziare un percorso di apertura dei Punti Nascita anche sotto i 500

parti annui (è il caso dell’ospedale Oglio Po), purché vi siano determinate condizioni di sicurezza. La commissione Affari Sociali della Camera nella giornata di mercoledì ha infatti impegnato il governo su una migliore distribuzione dei punti nascita approvando cinque risoluzioni bipartisan. Una di queste riguarda i Punti Nascita sotto i 500 abitanti e nella risoluzione si legge che

il Governo viene impegnato “ad adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a garantire la presenza e la distribuzione dei punti nascita al fine di assicurare la salute delle partorienti e dei neonati e garantire loro la sicurezza delle prestazioni assistenziali, assicurando al contempo l’adeguatezza delle strutture e la garanzia dell’assistenza in modo omogeneo ed efficiente su tutto il

LA MOSTRA SULLE ACQUASANTIERE TRA LE VARIE INIZIATIVE DEL BIJOU

I soci dei tre Rotary club del territorio si sono ritrovati per i reciproci scambi di auguri in vista della Pasqua. Dall’alto vediamo le immagini rispettivamente del RC Casalmaggiore Viadana Sabbioneta (presidente Vittorio Bortolotti), del RC Casalmaggiore Oglio Po (Francesco Ferron) e del RC Piadena Oglio Chiese (Paolo Arienti). Il club Cvs si è ritrovato a Sanguigna di Colorno, dove sono stati presentati due nuovi soci: don Andrea Spreafico e Silvia Angelicchio. Il club Cvs nella consueta cornice di Solarolo Rainerio ha ospitato Jim Graziano Maglia che ha letto alcuni brani sul tema della Pasqua. Il club Poc ha ospitato a Castelfranco d’Oglio le riflessioni di don Antonio Pezzetti

VILLA MEDICI, UN PODCAST SULLE DAME POP DEL RINASCIMENTO

Villa Medici del Vascello presenta un nuovo progetto culturale che parla di donne forti, intelligenti e fascinose e che promette di raccontare la vita e svelare i segreti di tre grandi signore del Rinascimento, narrate all’interno di un podcast dal sapore pop, dal titolo “Magni-Fiche, Signore pop del Rinascimento”.

Villa Medici prosegue intanto con le aperture al pubblico domenicali, le attività didattiche per le scuole e i numerosi eventi in programma per la primavera. Il prossimo è oggi: una “Caccia alle uova di Pasqua” che coinvolgerà 50 bambini nel parco della Villa, un evento che è andato sold out in un paio di giorni.

(g.m.) Sta suscitando grande interesse la mostra “Acqua benedicta – Le acquasantiere tra collezionismo e arte ceramica” allestita nella sala Zaffanella del Museo del Bijou. Ce lo conferma Letizia Frigerio, che ricopre da anni il ruolo di conservatore del museo cittadino: «Stiamo registrando un’affluenza superiore ai mesi precedenti. Evidentemente quelli esposti sono oggetti entrati nella memoria collettiva con molti collezionisti appassionati e affezionati. Domenica scorsa, ad esempio, abbiamo avuto visitatori provenienti da Milano, Soresina, Treviglio, Reggiolo e Colorno, tutti arrivati apposta per vedere la mostra. Naturalmente saremo aperti sia domani che lunedì, dalle 15 alle 19». La stessa Frigerio ci ricorda che è in programma per venerdì prossimo alle 21.15 la conferenza di don Claudio Rubagotti, parroco di Santo Stefano e San Leonardo, su “Salvati dalle acque” ovvero sul concetto e sul valore dell’“acqua santa”. Nel corso della serata Vittorio Rizzi proporrà l’ascolto di alcuni brani musicali. In occasione di questa conferenza saranno esposte, inoltre, le acquasantiere realizzate dalla sabbionetana Roberta Bertazzoni, moglie del maestro Guido Rubini, oltre alle opere prestate da altri collezionisti. L’incontro con don Rubagotti anticipa di due giorni la chiusura dell’esposizione inaugurata lo scorso 11 marzo.

L’idea di questa mostra risale al 2019 quando Francesco Vitale, presidente di Ceramicarte, propose al Museo del Bijou di esporre presso la sede di via Porzio le acquasantiere domestiche realizzate dai componenti della

sua associazione. L’emergenza sanitaria congelò il progetto che fortunatamente si è concretizzato in questi mesi. Accanto alle pregevoli opere di Ceramicarte sono in evidenza anche le acquasantiere provenienti dalle collezioni private di Ferdinando Amato , Paolo Marenzi, Alfio Micheletti e Giancarla Zuelli. Curioso e inter essante il ritrovamento raccontato da Letizia Frigerio nella pubblicazione a corredo della mostra: nella cantina del nonno è stata rinvenuta per caso dopo decenni un’acquasantiera domestica e si è scoperto subito dopo che era stata prodotta proprio dalle Fabbriche Riunite Placcato Oro di Casalmaggiore. Un’imprevedibile coincidenza, un tassello in più per il patrimonio del museo. Una citazione, infine, per il fonte battesimale in marmo di Isaia Lazzari esposto all’ingresso della sala Zaffanella in concomitanza con la mostra.

In attesa dei visitatori del weekend pasquale segnaliamo che domenica 16 aprile, nell’ambito di “Disegniamo l’arte”, torna alle 16 “Scopribijoux” ovvero caccia al tesoro fra le vetrine del museo, disegni e lavori a sbalzo su lamierini di rame per realizzare veri bijoux. L’iniziativa si rivolge a bambini e bambine dai 6 ai 10 anni (contributo per ogni partecipante: 3 euro).

Da non dimenticare che sabato 22 alle 17 sarà inaugurata presso il Museo del Bijou la nuova mostra “Narratrame”, i “vezzi” di Silvia Pichi e Fernando Masone (a cura della stessa Pichi con presentazione di Lia Lenti).

territorio nazionale”.

In buona sostanza l’attenzione va alzata su quei Punti Nascita che si trovano in posizione geografica svantaggiata, ossia lontani da altri Punti Nascita, e Casalmaggiore è tra questi. La Regione potrà fare la sua parte ma solo dopo che sarà modificato il DM70: solo allora la Regione potrà attivarsi per chiedere la riepertura di quei Punti nascita che sono stati cancellati ma che rientrano nei nuovi parametri. Come si legge, il Governo deve definire “protocolli di sicurezza volti a garantire elevati standard operativi, tecnologici e di sicurezza dei punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti annui per i quali vengono avanzate richieste di mantenimento delle rispettive attività da parte delle regioni”.

Doppia operazione dei ragazzi del Rotaract Piadena Casalmaggiore Asola, che sabato scorso in mattinata hanno raccolto rifiuti nella zona dell’argine maestro, e nel pomeriggio hanno messo a dimora le nuove piante in sostituzione di quelle ammalorate che furono dedicate alla vittoria in Champions League della Vbc Casalmaggiore.

La pausa pranzo è stata offerta dall’Avis, il Comune di Casalmaggiore ha offerto il suo patrocinio (nella foto il sindaco Bongiovanni coi ragazzi)

Tutta la giornata è stata organizzata in collaborazione con Matteo Moriero presidente della Viviflumen; le piante sono state donate dall’azienda Tecnovivai di Canneto sull’Oglio.

ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com casalmaggIore Sabato 8 Aprile 2023 10
IN BREVE
DI SERVIZIO ROTARACT TRA PIANTE E RACCOLTA RIFIUTI
CLUB

MOTTA BALUFFI

• È quella che si profila a pochi giorni da termine di presentazione delle liste

Carrara-Premoli: sfida fra ex alleati

Meno dieci giorni alla scadenza per presentare le liste elettorali e, come noto, nel Casalasco l’unico comune ad andare al voto è Motta Baluffi. Un voto non preventivato a inizio mandato perché la naturale scadenza era nel 2024, ma il Comune è stato commissariato avendo perso il numero legale.

Ed è questo un dettaglio non di poco conto che va a spiegare la battaglia – annunciata per quanto non ancora ufficiale – che si sta profilando.

Da un lato Matteo Carrara, sindaco uscente, che ci riprova, stavolta con una lista un po’ meno trasversale e più identificabile nell’area di centro-destra.

Dall’altro il nome che è sulla bocca di tutti è quello di Antonietta

Premoli, ex vicesindaco della giunta Carrara, che si era però dimessa in corso d’opera, dando il via allo strappo che tutti conosciamo e che via via ha portato la

TELEVISIONE

maggioranza a perdere i pezzi. Con Premoli, in lista, potrebbe esserci anche  Sonia Feraboli, che aveva ereditato il ruolo di vicesindaco, all’interno del mecca-

ELISA MIGNANI ANCORA PROTAGONISTA A

I dolci di Pasqua cremonesi e italiani a UnoMattina. La nota trasmissione di Rai1 ha accolto nuovamente la cuoca contadina Elisa Mignani, dell’agriturismo “Il Campagnino” di Pessina Cremonese, con le sue ricette dedicate ai dolci tipicamente pasquali, che accomunano le varie zone d’Italia. Un vero “scrigno goloso di antiche tradizioni”, come sottolineato dal conduttore Massimiliano Ossini. Abbigliata con la divisa bianca dei cuochi contadini di Campagna Amica e Terranostra (l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio nata in casa Coldiretti), pronta nella sua postazione con uova, zucchero e tutti gli altri ingredienti, circondata dagli

nismo della parità di genere, proprio da Premoli stessa. Insomma una sfida tra ex alleati che si preannuncia accesa e anche piuttosto aperta.

UNOMATTINA

strumenti di lavoro, Elisa ha dialogato con Ossini, presentando e realizzando alcune ricette dedicate ai golosi dolci legati alla festa ormai alle porte. Partendo dal Pandolce di Pasqua fino ad arrivare al Bussolano, proposta tipicamente lombarda, la giovane imprenditrice agricola di Pessina Cremonese, classe 1997, si è mossa con professionalità e disinvoltura, sicuramente conquistando il pubblico a casa.

«Ho scelto alcune ricette molto amate e che accomunassero la tradizione dolciaria di tutta Italia. Con il Bussolano ho reso omaggio alle tipicità del nostro territorio. Il punto di partenza è sempre l’attenzione ai prodotti

MIGRANTI: SI PREPARA L’ACCOGLIENZA DIFFUSA

Come detto le candidature non sono ancora ufficiali, perché lo saranno tra venerdì 14 e sabato 15, ossia un mese prima dell’appuntamento elettorale di maggio, quando del resto scade anche la possibilità di presentare le liste. Se Carrara ha già ufficializzato la sua corsa, Premoli al momento non si sbilancia ma sono in molti a scommettere su una sua discesa in campo. Una sfida che rilancia peraltro la voglia di politica a Motta Baluffi: nel 2019, infatti, le liste erano tre ma soltanto all’ultimo lievitarono, dato che inizialmente l’unico candidato sindaco era Carrara. Poi, per timore di non raggiungere il quorum, in un paese dove all’epoca pesava molto la quota di italiani all’estero, venne creata la cosiddetta lista civetta e alla fine spuntò pure la terza lista di Casapound. Oggi la sfida, salvo sorprese, sarà a due: tra l’ex sindaco e l’ex vicesindaco.

L’emergenza si è fatta urgenza. Forse non ancora pressante, ma di sicuro più presente rispetto a un mese fa, quando cioè il Prefetto di Cremona Corrado Conforto Galli aveva già incontrato i sindaci del Cremonese, del Casalasco e del Cremasco. Anche tra giovedì e venerdì l’incontro è stato organizzato tra Cremona e Casalmaggiore, per presentare appunto l’urgenza del fenomeno migratorio anche in provincia, come in tutta Italia.

In buona sostanza il Prefetto ha chiesto ai sindaci, considerando che i numeri di arrivi sul territorio italiano, distribuiti poi dal Ministero alle varie Prefettura in base ad un calcolo numerico di superficie e di abitanti, stanno aumentando sensibilmente nelle ultime settimane, di aspettarsi a breve di essere coinvolti sul tema dell’accoglienza diffusa: un sistema che consentirebbe, se tutti faranno la loro parte, di avere ciascuno pochi numeri. Accoglienza diffusa, in tal senso, significa cercare e mettere a disposizione strutture ricettive (quindi o camere d’albergo o abitazioni vere e proprie sfitte, oppure indicare famiglie disponibili ad ospitare) per evitare di creare maxi hub o maxi concentramenti.

dell’agricoltura, naturalmente di stagione, proposti con ricette semplici e gustose» sottolinea Elisa, non nuova alle presenze in tv.

La giovane cuoca contadina sta diventando una presenza “di casa” per gli studi Rai della Capitale (già si parla di una prossima presenza a UnoMattina).

Il Prefetto ha spiegato che l’extrema ratio, che si vuole assolutamente evitare, è quella di “precettare” per così dire strutture che la Prefettura ha la possibilità di richiedere in caso di estrema necessità.

PREFETTO 11 Casalasco
Sabato 8 Aprile 2023
Matteo Carrara e Antonietta Premoli quando erano sindaco e vice

LOLLOBRIGIDA PARTITO DEMOCRATICO

ROMA - «Ci danno entusiasmo il rapporto con i cittadini, confermato dall’esito del voto in Friuli e la constatazione che si stanno sgretolando i pregiudizi formulati al nostro arrivo. Come l’idea che con un governo di centrodestra, l’Italia sarebbe stata più isolata in Europa. Il problema maggiore è confrontarsi con una struttura burocratica che aveva perso l’abitudine a un indirizzo politico e che non sempre era sinonimo di più efficienza. Ma ora è una stagione nuova». A dirlo, in un’intervista al quotidiano “Avvenire”, è il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità ali-

NOTIZIE DALL , OSPEDALE

TAJANI: «BERLUSCONI REAGISCE ALLA CURE SIAMO OTTIMISTI»

ROMA - Seconda notte in ospedale per Silvio Berlusconi. Il leader e fondatore di Forza Italia è ricoverato da mercoledì in terapia intensiva al San Raffaele di Milano per un’infezione polmonare causata da una leucemia mielomonocitica cronica che lo affligge da tempo, come chiarito da Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi, e da Fabio Ciceri, ematologo dell’ospedale. «Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene, sta reagendo positivamente alle cure, è un leone, fisicamente forte, vogliamo essere ottimisti», ha detto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ospite di “Agorà” su Raitre. «Quando l’ho sentito al telefono aveva una voce forte e squillante – ha aggiunto Tajani -. Come al solito ci ha incoraggiato tutti e durante il Consiglio dei ministri ha chiamato Meloni e Salvini».

mentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che spiega la visione strategica del Governo Meloni. «La siccità non è un’emergenza improvvisa, sono 20 anni che, ciclicamente, il Paese ne è colpito. Paghiamo le conseguenze di una mancata visione. Servono fondi, ma ancor più interventi immediati per disboscare quella sovrapposizione di enti, consorzi, competenze e legislazione che crea i prodromi del problema. Penso a esempio alle dighe». Quanto al Pnrr, osserva Lollobrigida: «La premier Meloni e il ministro Fitto stanno ben operando».

ELLY SCHLEIN ANNUNCIA LA NUOVA SEGRETERIA

ROMA - La segretaria del Pd, Elly Schlein, in diretta Instagram ha annunciato la nuovacomposizione della segreteria: Alessandro Alfieri (riforme e Pnrr), Davide Baruffi (enti locali), Marta Bonafoni (cordinatrice della segreteria, terzo settore e associazionismo), Stefania Bonaldi (PA, professioni e innovazione), Analisa Corrado (conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030), Alfredo D’Attorre (università), Maco Furfaro (responsabile delle iniziative politiche del Pd e welfare), Maria Cecilia Guerra (politiche del lavoro), Camilla Laureti (politiche agricole e alimentari), Marwa Mahmoud (partecipa-

zione e formazione politica), Pierfrancesco Majorino (politiche migratorie e diritto alla casa), Irene Manzi (scuola, educazione infanzia e istruzione), Antonio Misiani (economia, finanze, imprese e infrastrutture), Giuseppe Provenzano (esteri, Europa e cooperazione internazionale), Vincenza Arando (contrasto alle mafie, legalità e trasparenza), Sandro Ruotolo (informazione, culture e memoria), Maco Sarracino (coesione territoriale, Sud e aree interne), Marina Sereni (diritto alla salute e sanità), Debora Serracchiani (giustizia), Igor Taruffi (responsabile organizzazione), Alessandro Zan (diritti).

SANITÀ Iniziativa della Regione Liguria, che ha incontrato i giovani pazienti del Gaslini

Uova con sorpresa e

GENOVA - «La Pasqua, come tutte le festività, è un momento particolare per chi si trova in ospedale, soprattutto per i bimbi ricoverati. Una visita, il dono di un uovo di cioccolato, l’arrivo del nostro Spiderman (Mattia Villardita), sono tutti modi per portare un sorriso e un messaggio di vicinanza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, oltre che per ricordare il ruolo fondamentale svolto dal Gaslini, che si conferma un presidio d’eccellenza a livello nazionale nella sanità e un luogo di altissimo livello anche dal punto di vista dell’umanità della cura». Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ieri in visita all’ospedale pediatrico Giannina Gaslini insieme all’assessore alla Sanità, Angelo Gratarola, accolti dal direttore generale Renato Botti, per consegnare ai piccoli pazienti le uova di cioccolato presso l’Ospedale di Giorno, al padiglione 20 e presso il reparto di Cardiochirurgia e portare gli auguri pasquali alle loro famiglie e a tutti i lavoratori dell’I-

Spiderman

per i bimbi malati

re il cioccolato e trovare la sorpresa è un segno, ma anche un auspicio per la guarigione di tutti i nostri piccoli pazienti. La visita al Gaslini è poi l’occasione per ringraziare ancora una volta tutto il personale sanitario che si prodiga con grande professionalità e passione ogni giorno dell’anno, anche durante le feste».

La fiera dedicata al mattoncino, quest’anno è ancora più grande!

Sabato 15 e Domenica 16 aprile, Fiera di Cremona

www.cremonaebricks.it

stituto. Presente anche Mattia Villardita, meglio noto come “Spiderman”, il volontario che da anni si impegna nel donare un sorriso ai bambini ricoverati indossando il costume del supereroe per consegnare degenti anche una medaglia con scritto “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.

«La Pasqua rappresenta una delle feste più importanti del nostro Paese e portare la testimonianza di Regione nei luoghi dove c’è sofferenza soprattutto nei bambini – aggiunge l’assessore Gratarola – significa impegnarsi perchéqueste giornate siano davvero di gioia: portare le uova, mangia-

«Voglio ringraziare il presidente Toti e l’assessore Gratarola per la vicinanza dimostrata al nostro ospedale con la visita di oggi ai piccoli pazienti del reparto di Cardiochirurgia del Gaslini – afferma il direttore generale Botti – ai quali hanno portato decine di uova, consegnandole personalmente, insieme al nostro Spiderman. La visita del presidente Toti in occasione delle feste è ormai una consuetudine e un segnale di apprezzamento verso i nostri operatori e di solidarietà verso le numerose famiglie, accolte e prese in carico a 360 gradi, ogni giorno dall’Istituto Gaslini».

Pic Nic sul prato

Area Castello, Pirati, Star Wars e Western Ampio Diorama City Area Vintage Village Area Ravanata Area Mercatino Spettacoli a tema Disney e Harry Potter 8 Aree Gioco Area Street Food Scansiona il QRCode Ingresso gratuito per i bambini da 0 a 6 anni Acquista subito il tuo biglietto d’ingresso!
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alle erbe di campo  Farro all’ortolana  Insalata di gallina  Formaggi del territorio e salame cremonese con focaccia casereccia  Crostata con marmellata di ciliegie o di pere  Acqua, 1/4 vino della casa, caffè e cichèt compresi Pescarolo (CR) - Piazza Garibaldi, 11 • tel. 338 8975175 Fattoria Apiflor fattoria_apiflor www.apiflor.com Le nostre proposte non sono solo di buona tavola, ma anche laboratori didattici, contatto con la natura e gli animali. 20€ adulti - 15€ bambini fino ai 12 anni  Prenotazione obbligatoria, caParra 10€ a Persona Nel pomeriggio due ore di visita alla fattoria: attività per bambini ed adulti e giro sul pony per i bambini. dall , italia & dal mondo in collaborazione con: 12 Sabato 8 Aprile 2023 «IL RAPPORTO CON I CITTADINI CI DÀ ENTUSIASMO»
DOMENICA 16 APRILE - Ritrovo in fattoria ore 11:00
 Torta salata

«Senti un po’, l’ultimo articolo della Costituzione che mi hai spiegato era il numero 6, e sono passati quattro mesi»

Hai ragione, Pericle. Direi allora che è giunto il momento di addentrarci nell’articolo 7, che tra l’altro è di una certa attualità

«Come mai?»

Perché è l’articolo che disciplina i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica, e dato che in questi giorni si celebra la festa più importante per i cattolici… «Ho capito, la Pasqua. Cos’è che dice l’articolo?»

“Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale”

«Cosa sono questi Patti?»

I Patti Lateranensi sono accordi che l’allora Regno d’Italia stipulò con la Santa Sede nel 1929. Fu con quei Patti che nacque formalmente lo Stato della Città del Vaticano, autonomo e indipendente al pari del Regno d’Italia

«Ma c’era bisogno di scriverlo?»

Certo che sì. In realtà i rapporti tra Stato e Chiesa erano rigidi sin dalla nascita del nostro Paese, nel 1861, e le cose peggiorarono quando, nel 1870, l’esercito italiano prese Roma con la celebre Breccia di Porta Pia. Finì così il potere temporale della Chiesa e servì mezzo secolo per chiudere quella che fu definita la “questione romana”

«Ma chi firmò i Patti? Il Re e il Papa?»

Nessuno dei due. Per la Chiesa firmò il Cardinale Pietro Gasparri, per l’Italia un certo Benito Mussolini

«Chi? Lui? E Gasparri era il nonno…»

Ma dai. Il vicepresidente del Senato

Maurizio Gasparri non c’entra nulla né con quel Pietro che fu anche Segretario di Stato Vaticano né con Remo Gasparri, il democristiano per 16 volte ministro. Quanto a Mussolini, fu presidente del Consiglio già 7 anni prima, e in quel 1929 era già pienamente dittatore

«E la Chiesa ha aspettato Mussolini per fare l’accordo?»

Si crearono le condizioni ideali: il fascismo cercò l’appoggio della Chiesa per nutrire il consenso politico, la Chiesa cercava un alleato contro le spinte so-

cialiste «Ma cosa prevedeva il Patto?»

Oltre alla nascita dello Stato Vaticano, furono definite le questioni economiche ancora aperte e fu firmato il Concordato per regolare i futuri rapporti tra Stato e Chiesa. Tra le altre cose si affermò che la religione cattolica era la sola religione dello Stato, che sia il Papa che il Re erano sacri e inviolabili, furono riconosciute della Chiesa le proprietà degli immobili, furono riconosciuti gli effetti civili del matrimonio re li gioso, la dottrina cristiana nell’istruzione pubblica e tanto altro «E cosa vuol dire che per le modifiche non serve la revisione costituzionale?»

Che, al contrario delle altre norme, per modificare i Patti basta l’accordo tra le due parti, come avvenne col Nuovo Concordato del 1984, che stabiliva la neutralità religiosa dello Stato, l’introduzione del divorzio e la non obbligatorietà dell’insegnamento religioso a scuola «Buonanotte»

Buonanotte Pericle

Shock negli Stati Uniti e anche nel mondo alla vista di Donald Trump tratto in arresto. In aula si è dichiarato non colpevole dei 34 reati contestati

Vanni Raineri

L’ATTUALITÀ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

SILVIO BERLUSCONI

Il leader di Forza Italia è stato ricoverato mercoledì al San Raffaele e si trova in gravi condizioni. Il suo medico Zangrillo parla di infezione polmonare e una forma di leucemia. L’ex premier è nel reparto di terapia intensiva con accanto la sua compagna Marta Fascina e la presenza costante dei suoi familiari. Nel frattempo anche in Parlamento è scattato un applauso di augurio bipartisan all’indirizzo di Berlusconi, e ovviamente anche a livello mondiale si segue con apprensione la vicenda.

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Pasqua di gioia e di vita: gli auguri

Si sono ufficialmente aperti i riti della Settimana Santa. Le principali celebrazioni saranno come sempre presiedute dal vescovo Antonio Napolioni in Cattedrale e, per anziani e malati che non avranno la possibilità di recarsi in chiesa, saranno fruibili anche in televisione su Cremona1 (canale 19) e in diretta streaming sui canali web e social della Diocesi. Ieri, nella serata del Venerdì Santo, alle 21, per le vie del centro si è svolta la tradizionale processione cittadina della Sacra Spina (diretta tv e social), quest’anno presieduta dal vescovo Enrico Trevisi, che trascorrerà la Pasqua in diocesi e nella parrocchia di Cristo Re, di cui è ancora parroco, in attesa dell’insediamento a Trieste, il prossimo 23 aprile.

SABATO SANTO

Anche il Sabato Santo inizierà per il vescovo Napolioni con la liturgia delle ore alle 8.45 in Cattedrale, in attesa della solenne veglia di Pasqua, nella quale saranno conferiti i sacramenti dell’iniziazione cristiana a tre catecumeni adulti. La veglia (diretta tv e social) inizierà alle 21.30 nel cortile del palazzo vescovile con la benedizione del fuoco.

DOMENICA DI PASQUA

Il giorno di Pasqua alle 9 il vescovo Napolioni celebrerà l’Eucaristia nella casa circondariale di Cremona; quindi alle 11 in Cattedrale presiederà la solenne Messa Pontificale del giorno di Pasqua (diretta tv e social) al termine della quale impartirà la benedizione apostolica con an-

Ieri, nella serata del Venerdì Santo, alle 21, per le vie del centro si è svolta la tradizionale

nessa indulgenza plenaria. Nel pomeriggio, infine, il vescovo sarà al Santuario di Caravaggio per la Messa delle 16.

IL MESSAGGIO DEL VESCOVO

"Pasque di pandemia, pasque di guerra… basta! Quanta voglia abbiamo di una pasqua di gioia, nella pace, per la vita! E questa

pasqua c’è, eccola, per tutti coloro che la sanno cercare e accogliere, non come una data ma come un dono. È il dono di sé, che Dio stesso ci fa, nel sì di suo Figlio Gesù alla volontà di salvezza e pace con cui Egli accompagna l’intricata storia umana, insanguinata di morte fratricida sin dall’inizio. Questo è

il cuore della Pasqua, quella di Gesù e della Chiesa per il mondo, quella che celebriamo negli inesauribili riti della Settimana Santa, quella che sfida anche quest’anno le disgraziate forze del male, che cercano di avvelenare le falde della storia. Dio compie sempre il miracolo della vita che, resiliente e risusci-

tata, è come la goccia che scava la roccia, come il fiore che spunta nel deserto, perché dalla croce, abitata con Gesù, la vita esce sempre più forte della morte! La Pasqua ci dona di poter incontrare “Gesù per le strade”, come ho avuto la grazia di sperimentare nella visita pastorale e in tante altre occasioni, ralle-

14 SPECIALE

del Vescovo

processione cittadina della Sa cra Spina

CATTEDRALE: GLI ORARI

Dalla Settimana Santa la Cattedrale di Cremona sarà aperta con orario continuato dalle 7.30 alle 19. Il nuovo orario di apertura sarà mantenuto anche nei mesi successivi.

La positiva esperienza dei venerdì di Quaresima, che hanno offerto ai fedeli la possibilità di accedere al Duomo per la preghiera anche nella pausa pranzo, ha portato alla decisione di offrire questa possibilità in modo stabile, per l’intera settimana, domenica compresa.

L’apertura con orario continuato permetterà anche maggiori opportunità per i gruppi di turisti, cui già nei mesi scorsi era stata offerta la possibilità di visita con orario continuato nei fine settimana grazie alla collaborazione tra la Cattedrale e il Touring Club Italiano.

grandomi per le mille testimonianze che i piccoli e i fragili gli rendono, magari senza saperlo. Auguro a chi vive nelle nostre città e paesi di saperlo riconoscere nei bambini che si affacciano a cuore aperto sulla vita, per succhiarne tutta la gioia che cercano, imparando a giocare e crescere con gli altri, tutti fratel-

li. Nei malati, crocifissi che ci impongono una sosta pensosa, fatta di servizio e preghiera. Vedetelo negli amori osati da ragazzi e ragazze, impegnati generosamente nella casa, nel lavoro e nel tirar su i figli, amori spesso feriti ma toccati da una misericordia che cura, guarisce, riporta a casa.

Il passaggio pasquale di Gesù si veda nei cristiani, che con tenerezza e con pazienza accolgono gli altri, per gioire del dono che ciascuno, prima o poi, mette sulla tavola della comunità e del mondo intero. È intrisa di Pasqua la nostra vita quotidiana, fatta di drammi su scala mondiale e familiare, ma

sempre bella perché è nelle mani di Dio, che la riscatta e ce la rimette in mano come un fiore appena sbocciato. Seminiamo con abbondanza e fiducia queste gocce di rugiada, piccole lacrime di compassione, e non temeremo la siccità del cuore. Andiamo a cercare alla sorgente quella Pasqua di gioia che tutti desideria-

mo, e non sarà solo una vaga sensazione di primavera, ma un’esperienza reale che rigenera la vita. Ogni domenica questa potenza di cambiamento è lì, nel Vangelo e nel corpo di Cristo che si spezza e dona per la vita del mondo. Venite anche voi… e sarà sempre Pasqua di gioia e di vita". + Antonio, vescovo

15 Sabato 8 Aprile 2023 pasqua auguri
tradizionale

Storia e tradizione dei dolci

L’usanza dell’uovo è millenaria. E la colomba? Dolce nato almeno cent’anni fa, la leggenda

Sono tante e curiose le tradizioni delle feste, anche dei simboli che le rappresentano, e che ogni anno finiscono sulle nostre tavole. Le conosci?

UOVO DI CIOCCOLATO

L’uovo di cioccolato, dolce iconico della Pasqua, ha una lunga storia che si perde nella notte dei tempi. L’usanza di scambiarsi uova come regalo è molto antica e risale all’antica Persia e all’antica Roma. Anche in occasione della Pasqua cristiana, l’uovo è rimasto come dono augurale. Nel Medioevo, l’uso di uova come dono tra innamorati, come pegno, come trofeo al centro di giochi e palii, era diffuso. Inoltre, decorare le uova è una tradizione balcanica, dove le uova sode si coloravano di rosso.

La tradizione dell’uovo di cioccolato potrebbe risalire al Re Sole, Luigi XIV, che concesse a David Chaillou, il primo “chocolatier” francese, il diritto esclusivo di vendere cioccolato a P arigi, che esercitò per trent’anni creando costosissimi biscotti e torte, presumibilmente anche a forma di uovo durante il periodo pasquale.

Tuttavia, altri sostengono che l’idea provenga dall’America, dove la pianta del cacao è originaria.

La produzione dell’uovo di cioccolato, come lo conosciamo oggi, è il risultato delle tappe compiute da chi, nella storia

dell’industria, con genio e inventiva ne ha reso possibile la produzione. I primi assaggi di cioccolato solido avvennero a Londra nel 1674, anche se probabilmente già in Spagna mangiavano qualcosa di simile.

François Louis Cailler fondò nel 1819 a Vevey il primo stabilimento svizzero per la produzione di cioccolato dove, grazie a un particolare macchinario, il cacao veniva trasformato in pasta manipolabile.

Fu l’olandese Coenraad van Houte a coronare tra il 1825 e il 1828 gli innumerevoli tentativi compiuti dappertutto per separare i grassi (il burro) dalla polvere di cacao, con l’impiego di una pressa idraulica.

La materia così trattata diventò una preziosa risorsa per i maestri cioccolatieri europei e mitteleuropei, che poterono approfittare della nuova consistenza assunta dal cioccolato, dandogli nuove forme, dalle pasticche alle tavolette, fino alle uova di Pasqua La tradizione dell’uovo di Pasqua è dunque molto antica e ha subìto numerosi cambiamenti nel corso dei secoli, fino ad arrivare alla forma di cioccolato che conosciamo oggi. Anche se non sappiamo con certezza quando sia nata questa tradizione, possiamo essere certi che l’uovo di cioccolato continuerà ad essere un dolce amatissimo per lungo tempo ancora.

COLOMBA Veniamo invece alla colomba. Di fatto, è un “panettone di Pasqua”. Difficile smentire la cosa. Se le origini del “panetùn” risalgono al Rinascimento, quelle

della colomba sono molto più recenti. La colomba pasquale fu commercializzata per la prima volta a Milano negli anni Trenta del ‘900 dalla Motta come versione pasquale del panettone.

Intorno agli anni Trenta Dino Villani, direttore della pubblicità della ditta milanese Motta, già celebre per i suoi panettoni natalizi, ebbe l’idea di sfruttare gli stessi macchinari e lo stesso im-

16 SPECIALE

alimentazione

di Pasqua

leggenda antica risale ai Longobardi

pasto per la creazione di un dolce che fosse simile al panettone, ma destinato alla festività della Pasqua.

Da allora la colomba pasquale si diffuse in Italia e all’estero. L’im-

pasto originale è a base di farina, burro, uova, zucchero e scorza d’arancia candita, con una glassatura alle mandorle. Assunse successivamente varie forme e varianti per accontentare i più

esigenti. Questa è la verità nuda e cruda, anche se come sempre è più bella la leggenda. Essa risale all’alto medioevo Longobardo. Si racconta che dopo tre anni di assedio Re Alboino riuscì alla vigilia

della Pasqua del 572 ad entrare a Pavia e che fu allora che, per placare la sua vendetta, si presentò davanti al suo trono un vecchio panettiere che offriva al re un dolce a forma di colomba:

«Alboino, io ti porgo questo simbolo, quale tributo di pace nel giorno di Pasqua». Il dolce profumato di miele e di forno così buono ed invitante strappò al sovrano una promessa di pace.

17 Sabato 8 Aprile 2023
dolci

Stiamo entrando nell’era alimentare del futuro? Sono in molti ad augurarsi di no. Dall’arrivo delle prime richieste di autorizzazione alla messa in commercio di carne, pesce e latte sintetici alla minaccia delle etichette allarmistiche sul vino, dal semaforo ingannevole del Nutriscore che boccia le eccellenze Made in Italy agli attacchi alla produzione di carne, salumi e vino fino alla difesa delle denominazioni più tipiche con l’attesa sentenza sul Prosek, una palese imitazione del Prosecco che è il vino più venduto a livello mondiale.

Sono queste, secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, alcune delle battaglie che nel 2023 attendono il cibo ed i vini Made in Itay nell’Unione Europea, secondo quanto emerso dall’incontro svoltosi a Lonato del Garda (Brescia) alla presenza del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida

Nel 2023 potrebbero essere già presentate le prime richieste di via libera - spiega Coldirettiall’arrivo sulle tavole in Europa per la carne prodotta in laboratorio come novel food dopo il via libera della Fda negli Stati Uniti. Si tratta di una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta contro la quale sono state già raccolte quasi 400mila firme nella mobilitazione della Coldiretti per opporsi fermamente alla carne sintetica. Una contrarietà trasversale, come dimostrano le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia.

«La verità - denuncia Coldiretti - è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua

Carne finta, farina di insetti: minacce

ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicu-

ri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali».

È stata invece rinviata almeno all’autunno 2023 la presentazione della proposta di regolamento a conferma delle perplessità

sull’etichetta a colori manifestate dall’Italia e da altri Paesi. Il Nutriscore è infatti un sistema di etichettatura fuorviante, discri-

18 SPECIALE

minacce al made in Italy

Dal vino ai prodotti della dieta mediterranea: le battaglie che nel 2023 attendono il cibo italiano nell’Unione Europea

minatorio ed incompleto chesottolinea la Coldiretti - finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e natu-

rali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I siste-

mi allarmistici di etichettatura a semaforo - continua la Coldiretti - si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine. Intanto, dopo aver fermato il tentativo di escludere dai prossimi finanziamenti europei la promozione di carne, salumi, vino e birra, è allarme per l’autorizzazione Ue - conclude la Coldiretti - concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per gli stessi vino e birra, oltre che liquori, con avvertenze terroristiche, che non tengono conto del-

le quantità, come «il consumo di alcol provoca malattie del fegato» e «alcol e tumori mortali sono direttamente collegati» nonostante i pareri contrari di Italia, Francia, Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.

Ma le battaglie interessano anche l’innovazione che va davvero nella direzione degli interessi dei cittadini e delle imprese a partire dall’atteso via libera alla nuova genetica «green» capace di sostenere l’obiettivo della sovranità alimentare, difendere il patrimonio di biodiversità agraria presente in Italia dai cambiamenti

climatici e far tornare la ricerca italiana protagonista. Nell’agenda 2023 della presidente Ursula Von der Leyen nell’ambito del Green Deal c’è anche la legislazione per nuove tecnologie di miglioramento genetico chesottolinea la Coldiretti - permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, raggruppate sotto la denominazione Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita). Innovazioni che non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e dunque non hanno nulla a che vedere con gli Ogm come dimostrano gli accordi siglati dalla Coldiretti con la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) e con il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura).

19 Sabato 8 Aprile 2023
alimentazione
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare

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Agente in attività finanziaria legato da rapporti contrattuali ad uno o più intermediari, operante entro i limiti del mandato conferito da Findomestic Banca S.p.A.: STAR BRIXIA S.r.L.

CINEMA S’INTITOLA “VOLEVO UN FIGLIO MASCHIO”

UN NUOVO FILM CON BRIGNANO

ROMA - Sono in corso a Roma e dintorni le riprese del nuovo film diretto da Neri Parenti, con protagonista Enrico Brignano, dal titolo “Volevo un figlio maschio”. Il regista dichiara: «Sarà una commedia per tutta la famiglia, con un piccolo e inatteso risvolto fantasy. Una piacevolissima sorpresa, come lo sono Enrico Brignano, Ibc Movie e Combo International con i quali lavoro per la prima volta. Adesso, l’appuntamento per tutti sarà al cinema». (Fonte Italpress)

MUSICA IN SECONDA SERATA SU RAIDUE DAL 10 APRILE

“STRAMORGAN” IN QUATTRO PUNTATE

ROMA - “Stramorgan” in quattro puntate (da lunedì 10 a giovedì 13 aprile in seconda serata), per raccontare in musica su Raidue quattro mostri sacri della musica italiana: Domenico Modugno, Franco Battiato, Lucio Battisti e Umberto Bindi. Conduce Morgan (con Pino Strabioli), che per raccontare i quattro artisti, li ha abbinati a star internazionali: Modugno con Elvis Presley, Battiato con Brian Eno, Battisti con David Bowie e Bindi con Freddie Mercury. (Fonte Italpress)

INIZIATIVA Lo ha ufficializzato Luca Burgazzi, assessore alla Cultura. Si parte con le visite a Pasqua

Musei di Cremona aperti i giorni di festa

Nei giorni di festa al muse0. Un’iniziativa proposta dal Comune di Cremona. «Come promesso, abbiamo implementato le aperture straordinarie dei nostri musei, in particolare per quanto riguarda le festività più importanti. È un investimento notevole per il quale ringrazio tutti i dipendenti delle strutture museali. La scelta di tenere aperti in queste festività, rispetto ad altre, va nella direzione di rendere più fruibile il nostro patrimonio museale per turisti e cittadini nei momenti di maggior richiamo». Luca Burgazzi, assessore alla Cultura, commenta il calendario delle aperture delle sedi museali cittadine per le prossime festività. Un calendario strutturato in modo da offrire a chi visiterà Cremona tra aprile e maggio ancora più opportunità per apprezzare la bellezza delle collezioni museali e di monumenti che sono il simbolo della città. domenica 9 aprile: Museo del Violino aperto dalle 10 alle 18, Museo Diocesano, Battistero e Tor-

razzo aperti dalle 14 alle 18, Museo Civico “Ala Ponzone” e Museo Archeologico aperti dalle 10 alle 17, Museo di Storia Naturale aperto dalle 9 alle 14, Museo della civiltà contadina “Il Cambonino vecchio” chiuso tutto il periodo pasquale. Lunedì 10 aprile: Museo del Violino aperto dalle 10 alle 18, Museo Diocesano aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, Battistero e Torrazzo aperti dalle 10 alle 18,

Da sempre l’arte è lo specchio della realtà in cui un artista vive. E ciò vale naturalmente anche per i pittori contemporanei che, con le loro opere, raffigurano ciò che li circonda. Non stupisce, quindi, che Claudio Pezzini - pittore che vive a San

KENNY BARRON APRIRÀ L’OTTAVO CREMONAJAZZ

Cresce l’attesa per il primo dei cinque concerti dell’8ª CremonaJazz all’Auditorium Arvedi. La rassegna parte giovedì 27 aprile (alle ore 21) per rendere omaggio in concerto agli 80 anni di un grande della tastiera: Kenny Barron. Questo gigante della cosiddetta golden age del jazz, approda a Cremona nell’ambito di un breve tour europeo in trio con Johnathan Blake alla batteria e Kiyoshi Kitagawa al contrabbasso. Biglietti in vendita al Museo del Violino e online sul www.vivaticket com

Museo Civico “Ala Ponzone” e Museo Archeologico aperti dalle 10 alle 17, Museo di Storia Naturale chiuso.

Lunedì 24 aprile: Museo del Violino aperto dalle 11 alle 17, Museo Diocesano, Battistero e Torrazzo aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, Museo Civico “Ala Ponzone” e Museo Archeologico aperti dalle 10 alle 17, Museo di Storia Naturale e Museo della ci-

Martino del Lago - nella sua mostra “Time” (allestita fino all’11 maggio al Centro Arte Perini di Castelvetro Piacentino), abbia voluto rappresentare il fascino delle metropoli in tutti suoi aspetti, anche quelli più nascosti. E insieme portare un

viltà contadina “Il Cambonino vecchio” chiusi.

Martedì 25 aprile: Museo del Violino aperto dalle 10 alle 18, Museo Diocesano, Battistero e Torrazzo aperti dalle 10 alle 13 e dalle

14.30 alle 18, Museo Civico “Ala

Ponzone” e Museo Archeologico aperti dalle 10 alle 17, Museo di Storia Naturale aperto dalle 9 alle

14, Museo della civiltà contadina

“Il Cambonino vecchio” aperto dalle 8 alle 13.

Lunedì 1 maggio: Museo del Violino aperto dalle 10 alle 18, Museo Diocesano, Battistero e Torrazzo aperti dalle 10 alle 13 e dalle

14.30 alle 18, Museo Civico “Ala

Ponzone” e Museo Archeologico aperti dalle 10 alle 17, Museo di Storia Naturale e Museo della civiltà contadina “Il Cambonino vecchio” chiusi. Inoltre, la mostra

“Pictura Tacitum Poema. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona”, allestita a cura del Museo Archeologico presso il Padiglione Amati del Museo del Violino, osserverà gli orari di quest’ultimo.

significativo saggio della sua più recente produzione creativa, che sta progressivamente orientandosi verso misure astratto-informali. La mostra è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato ore 9-12 e 15.30-19.30, giovedì solo al pomeriggio.

LE OPERE DI RICCARDO BOZUFFI ESPOSTE A MILANO

È interamente composta dalla serie “Earth” la nuova mostra personale del cremonese Riccardo Bozuffi, allestita a Milano alla Accursio fino al 22 aprile. Figlio d’arte (il padre Sergio è stato fra i maggiori restauratori padani), già dalla giovane età coltiva la sua passione per il disegno e la pittura. Conosce vari esponenti della pittura del secondo Novecento, che contribuiscono ad accrescere la sua passione per le diverse tecniche, come l’olio, l’acrilico, la tempera, l’acquerello e il trompe l’oeil. I viaggi compiuti negli anni e i paesaggi visitati sono da spunto per le sue innumerevoli

opere ad acquerello. La critica ha particolarmente evidenziato la sua facilità ed immediatezza esecutiva, quasi come naturale conseguenza di una dote innata. Tiene corsi d’arte, soprattutto per i bambini. Il pittore espone, contemporaneamente anche in città una selezione di lavori della stessa serie. Fino al 12 maggio è, infatti, possibile visitare una mini personale al Cookies, in via dell’Innovazione Digitale 1. Durante l’inaugurazione l’artista ha presentato al pubblico anche il nuovo catalogo che racchiude un saggio della sua recente produzione sperimentalista.

AFFRESCHI DI QUARTIERE DELLA MAGLIANA DI DANIELE POZZI

Il libro di Daniele Pozzi “Affreschi di quartiere – Magliana 7.0” (uscito per la viterbese casa editrice “Scatole Parlanti”) è una raccolta di racconti ispirati all’autore dal luogo in cui è nato e cresciuto tra gli anni ’70 e ’80: il quartiere romano della Magliana, appunto; molto noto anche nel resto d’Italia, naturalmente, per avere dato il nome alla banda criminale omonima, che con le storie di questo libro però non ha niente a che fare. Le periferie romane sono da tempo oggetto di una letteratura che va dai “Ragazzi di vita” di Pasolini, ai neoborgatari di “Troppi paradisi” e del

“Contagio” di Walter Siti. Più che un rimpianto dei bei tempi andati, il libro di Pozzi è un rimpianto dei tempi andati e basta, senza apposizioni; l’autore, peraltro, non ne nasconde alcuni tratti di brutalità, come la ruvida educazione dei figli, che non escludeva nemmeno qualche percossa: “Era la cultura del dolore a cui te dovevi abituà, te dovevi preparà, era l’equo e solidale de oggi, energia pulita pe riscallatte ‘na guancia, ma suddivisa un po’ a tutti”. Certo, il tono schietto e l’uso del romanesco rendono questa narrazione decisamente autentica (un’autenticità che,

posto il fatto che si possa sempre considerare un valore, ha attratto, a modo loro, sia Pasolini che Siti). Le borgate romane restano, dunque, nel corso degli anni, un luogo di interesse antropologico, anche oggi, come dimostrano le centinaia di migliaia di visualizzazione del canale YouTube di Simone Cicalone: l’ex pugile ora youtuber, infatti, racconta non solo storie criminali o fattacci di cronaca, ma anche alcune zone neglette di Roma e di altre parti d’Italia; e gli episodi dedicati alle borgate romane sono, probabilmente, tra i più interessanti e più riusciti.

A CREMONA SCOPRIRE LA CITTÀ CON UN GIOCO

Oggi e domenica 16 aprile sbarca a Cremona l’iniziativa “Dai romani ai violini”, un divertente gioco urbano interattivo adatto a tutte le età, una caccia al tesoro lungo le vie e le piazze del centro storico alla scoperta delle bellezze storiche e culturali di Cremona. L’iniziativa è inserita nel progetto curato dal Servizio Turismo del Comune di Cremona e finanziato da Regione Lombardia dal titolo “Next generation in Cremona”, progetto che prevede azioni di promozione della città per un pubblico giovane, famiglie e adolescenti. Sarà Arianna ad accompagnare il curioso partecipante alla scoperta di luoghi e personaggi della Cremona romana senza tralasciare la Cremona liutaria e musicale. Un percorso in 20 tappe tra enigmi, prove e indovinelli. Per poter raggiungere il luogo esatto, bisognerà risolvere un enigma, recarsi in loco e fare una prova fotografica per superare la tappa. Un gioco a squadre dove vince chi riesce a scoprire più tappe e a conoscerne la storia, attraverso l’utilizzo di una piattaforma online. Quale modo migliore per scoprire la città se non giocando? Enigmi, indovinelli e prove per scoprire la Cremona che non ti aspetti. «Il gioco della “Caccia al tesoro” è una modalità accattivante e aiuta a scoprire e riscoprire la storia della nostra bellissima città ed è rivolta soprattutto a giovani e famiglie - afferma l’assessore al Turismo, Barbara Manfredini -. Ne organizzeremo altre, per stimolare le curiosità e la ricerca di luoghi anche inediti della nostra città». Per giocare non serve conoscere i luoghi in ant icipo: bastano una connessione internet, un telefono carico e voglia di divertirsi. Ritrovo a Cremona InfoPoint in piazza del Comune alle ore 14.30. Gioco a squadre con un minimo di 2 e un massimo di 8 partecipanti). Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria (inviando una mail a cittainscena@gmail.

21 Sabato 8 Aprile 2023 CULTURA lettereilpiccolo@gmail.com
consigli in libreria DI FEDERICO PANI
una delle sale del museo del violino
“TIME” DI PEZZINI IN MOSTRA

» basket serie a2

appuntamento oggi all,ora di pranzo contro pistoia Malgrado un terribile terzo quarto, i biancoblu hanno dato una prova di forza all’esordio nella fase a orologio a Forlì. Ora serve confermarsi sul proprio campo

Vanoli, fai valere la legge del PalaRadi

La bella affermazione di Forlì ha comunque confermato pregi e difetti della Vanoli. I pregi sono l’autorità con la quale la squadra ha dominato nel primo tempo e il carattere mostrato nell’ultimo quarto, con il quale ha rimediato al black-out nel terzo parziale. Per una squadra di valore come quella di Cavina, non è accettabile segnare solo 4 punti in 10 minuti. Eppure il coach ha provato a ruotare ben nove giocatori, ma per motivi sconosciuti, i biancoblu non riuscivano a fare canestro. Poi, per magia, la squadra è tornata in campo trasformata e con un parziale di 14-0, ha tramortito i romagnoli e alla fine ha vinto la partita. Non sempre, però, è possibile portare a casa un match dopo un quarto così disastroso e soprattutto nei playoff, la Vanoli non se lo potrà permettere. Ora la mente è rivolta alla sfida prepasquale con la Giorgio Tesi Group Pistoia, fanalino di coda del girone, ma capace di mettere paura nella prima giornata a Cantù. «Nella fase a orologioafferma Cavina - non ci sono partite che ti permettono di rifiatare: incontrandosi le tre mi-

RISULTATI 1 ª GIORNATA

Cento-Treviglio 77-88, Pistoia-Cantù 60-65, Forlì-Vanoli Cremona 60-64.

CLASSIFICA

Treviglio 8 Cantù 6 Forlì 6

Vanoli 4 Cento 4 Pistoia 2

2 ª GIORNATA ( 08 - 04 )

Vanoli-Pistoia (h 12), Cantù-Cento (h 20.30), Treviglio-Forlì (h 20.45).

gliori dei due gironi, le gare sono tutte di altissimo livello tecnico e fisico. Noi arriviamo da una partita giocata molto bene, ma che ci ha anche tolto tanta energia. Abbiamo lavorato in questo

senso in settimana, proprio perché avevamo bisogno di recuperare energie».

Il coach è poi tornato sul terzo quarto di Forlì: «So che è brutto da dire, ma all’interno di un match possono succedere momenti di blackout. Dobbiamo sicuramente cercare di evitarli, soprattutto quando cambia l’andamento della partita. Questi episodi, al contrario, devono alzare il nostro livello di concentrazione. A Forlì abbiamo commesso delle ingenuità e avremmo dovuto limitare il nervosismo, anche verso noi stessi. Ma abbiamo

GIRONE SALVEZZA

reagito bene, sia dal punto di vista fisico che mentale ed è questo che mi interessa». Sul prossimo avversario, si è poi così espresso: «Giochiamo contro una squadra che conosciamo già, avendola incontrata nei quarti di Coppa Italia (80-67 per i biancoblu nei quarti di finale).

Pistoia sta facendo molto bene, dispone di stranieri di assoluto valore (Varnado, Copeland e Wheatle), capaci di segnare in striscia e molto duttili, essendo atletici, e italiani di qualità per la categoria. È una squadra che ha carattere e ben organizzata. Noi stiamo alzando il nostro livello, soprattutto difensivo, per cercare di limitare le loro corse. Saranno fondamentali, quindi, il controllo delle palle perse e i rimbalzi». Sulla prima giornata della fase a orologio, ha poi aggiunto: «Ci sono state tutte vittorie esterne delle tre del nostro girone, ma non credo sia indicativo. Non mi fido di questi risultati, perché conosco benissimo il valore delle squadre del girone rosso. Giochiamo contro il meglio della A2 e dobbiamo sempre avere un livello di attenzione molto alto».

FERRARONI JUVI, STASERA BEVITI IL CAFFÈ MOKAMBO CHIETI

Sabato pasquale di passione per Ferraroni JuVi. Stasera alle 19 al PalaRadi, infatti, la squadra di Moretti ospita la Caffè Mokambo Chieti. La poule salvezza è un torneo veloce, molto veloce e ogni partita ha un grande peso sulla classifica, vincere o perdere fa tutta la differenza del mondo. La JuVi ha iniziato con l’esaltante vittoria a Ravenna, ottenuta all’ultimo respiro e ora vuole proseguire sullo slancio, per cercare di inseguire quelle prime due posizioni che vogliono dire salvezza diretta. Gli abruzzesi, però, hanno già battuto

Rieti al debutto e con ampio margine, mostrando la propria indubbia forza. Di sicuro non sarà una sfida facile, ma gli oroamaranto potranno contare sul sostegno del pubblico amico, pronto a scatenare la bolgia

come sempre nelle gare importanti. Trevor Allen ancora il leader a cui affidarsi nel momento del bisogno, esatt amente come è accaduto a Ravenna, quando ha risolto una partita giocata sul filo del rasoio e risolta

con una giocata da campione, una di quelle che fanno la differenza in una stagione. Come abbiamo imparato durante la regular season, però, una squadra dalle rotazioni corte come la JuVi, ha bisogno dell’apporto di ogni singolo componente del roster, per riuscire ad essere competitiva. Sarà quindi necessario avere il meglio da tutti e coach Moretti questo lo sa benissimo e sta lavorando per tenere tutti sulla corda e mentalmente in partita. Non sono ammessi, quindi, cali di tensione ed errori banali, perché ci si gioca il futuro in A2.

SERIE A1 FEMMINILE

1ª giornata (02-04 h

18): Ravenna-Ferraroni JuVi 82-84, Chieti-Rieti 79-67, San SeveroStella Azzurra Roma 7672, Mantova-Casale Monferrato 74-69. classifica : Chieti, Mantova, San Severo, Ferraroni JuVi Cremona 8; Stella Azzurra Roma, Casale Monferrato, Rieti, Ravenna 6.

2ª giornata (08-04): Stella Azzurra RomaMantova (h 18), Ferraroni JuVi Cremona-Chieti (h 19), Casale Monferrato-Ravenna (h 19.30), Ri eti-San Severo (h 20.30).

Alexandro Everet

SERIE B

LA LOGIMAN CREMA CONTINUA A ESSERE SULL’ALTALENA

La Logiman Crema continua ad essere sulle montagne russe. Domenica scorsa i cremaschi avevano reagito bene alla sconfitta di Padova, superando nettamente Vicenza (nella foto), avvicinandola in classifica. Dopo un primo quarto caratterizzato da troppi errori al tiro, la Logiman ha cambiato marcia, superando nettamente gli avversari 92-70. «Siamo partiti come un diesel - ha commentato il vice allenatore Fiorenzo Dognini - poi mi è piaciuta la capacità di reazione dei ragazzi, la voglia di vincere la partita. Dobbiamo giocare una partita per volta e vedere dove arriviamo». Poi, però, nel turno infrasettimanale è arrivata la netta sconfitta di Capo d’Orlando per 88-72. Fatale il primo quarto (22-13 per i siciliani), anche perché il resto del match si è giocato in equilibrio, senza che i cremaschi riuscissero a limare lo svantaggio. Nelle file della Logiman, sugli scudi Fazioli (15 punti) e Ivanaj (14), mentre sono arrivati pochi punti dalla panchina. I cremaschi torneranno in campo il 16 aprile alle ore 18 a Lumezzane. Classifica (26ª giornata): Mestre, Orzinuovi 44; San Vendemiano 36; Desio 30; Virtus Padova*, Brianza 28; Capo d’Orlando, Lumezzane, Petrarca Padova 26; Vicenza*, Monfalcone 24; Ragusa, Crema 22; Bergamo* 14; Reggio Calabria* 12; Palermo 6. *una partita in meno.

LA PARKING GRAF È STATA SCONFITTA A TESTA ALTA DALLA VIRTUS BOLOGNA

Più di così non poteva fare la Parking Graf Crema contro la corazzata Virtus Bologna. Le azzurre, infatti, non hanno sfigurato in gara 1 dei quarti di finale dei playoff, giocata nel capoluogo emiliano, andando al riposo sotto solo di tre punti (45-42). Poi il maggior tasso tecnico delle “V nere”, trascinate dalla Rupert, ha fatto la differenza nel terzo quarto, terminato 27-11 a favore della squadra di casa. Ma Crema è una squadra tosta

e non si è fatta travolgere, limitando il passivo nell’ultimo quarto, chiudendo il match 95-70 per la formazione di Ticchi. Tra le azzurre, sono andate in doppia cifra D’Alie (nella foto), Conte, Kaba e Meresz, ma tutte hanno comunque dato il loro apporto. Giocare i playoff per una neopromossa è certamente una festa e per gara 2, in programma martedì 11 aprile alle 21 al PalaCremonesi, è atteso il tutto esaurito. Le azzurre prove-

ranno in tutti i modi a guadagnarsi la “bella”, ma in caso contrario riceveranno dal proprio pubblico il giusto tributo per una stagione da ricordare. Tutto facile anche per l’altra grande favorita, la Famila Wuber Schio, che ha travolto Campobasso. playoff quarti gara 1: Virtus Bologna-Crema 95-70, Sassari-Sesto San Giovanni 85-55, Schio-Campobasso, Venezia-Ragusa (ieri sera).

Calato il sipario sulla tre giorni di Campionati italiani giovanili.

L’atleta cremasca Sofia Schiavini della Taurus ha migliorato il proprio personale nei 400 misti, fermando il cronometro a 5’01.”45, tempo che le permette di posizionarsi ai piedi del podio, dopo una gara ad elastico, effetto classico che si verifica in questa disciplina con le avversarie , com-

posta da tutti e quattro gli stili. Passata al terzo posto al passaggio a dorso e a rana, ha poi ceduto nell’ultima frazione a stile libero, a lei meno congeniale, ma che non le ha impedito comunque di cogliere la quarta posizione tra i classe 2009. Soddisfazione per Sofia e per i tecnici Scandelli e Massari, che seguono l’atleta nel graduale percorso di

crescita. «Abbiamo iniziato un progetto che comprende tutti gli aspetti più importanti della vita di un atleta, partendo dal nutrizionista, o e preparazione atletica seguita totalmente da noi in collaborazione con un fisioterapista. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso. Sofia ha 13 anni , ma nonostante la giovane età si sta dimostrando seria, con le idee

chiare riguardo il nuoto e la dedizione che implica. In particolare quest’anno ha avuto anche problemi di asma, che hanno reso più difficoltoso l’allenamento, ma non si è mai arresa nonostante le difficoltà respiratorie. Questo la dice lunga sul carattere determinato e merita quindi di essere seguita e spronata con altrettanta dedizione».

SPORT 22 Sabato 8 Aprile 2023
lettereilpiccolo@gmail.com
FABIO VARESI
4
L’esultanza al termine del match
Pacher, grande protagonista a Forlì (foto Vanoli Basket)
i soli punti segnati nel terzo quarto
foto Scaccabarossi SOFIA SCHIAVINI DELLA TAURUS SFIORA IL PODIO AGLI ITALIANI GIOVANILI NEI 4 00 MISTI NUOTO

CALCIO È L’IMPEGNO DEL MINISTRO ANDREA ABODI

«LIBERIAMO GLI STADI DAI CRIMINALI»

ROMA - «Quello che è successo in questi mesi impone un maggiore impegno delle istituzioni sportive e non solo. Dobbiamo liberare gli stadi e il calcio dalla delinquenza e dalla criminalità. Lo stadio deve essere delle famiglie, dei bambini, dei tifosi che rispettano le leggi. Il razzismo e l’antisemitismo vanno contrastati nell’immediatezza». Lo ha affermato il ministro dello Sport, Andrea Abodi, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport (Fonte Italpress)

FARI PUNTATI SU SÜDTIROL-BARI

Anche il campionato di serie B entra nella fase più calda. La 32ª giornata è in programma a Pasquetta e la partita clou si gioca a Bolzano, dove la sorpresa della stagione Südtirol dell’ex grigiorosso Bisoli (nella foto) ospita il Bari. In palio il terzo posto e la speranza di puntare ancora alla promozione diretta. In coda, ultima chiamata per il Brescia, che in caso di nuovo ko con la Ternana, lo spettro della serie C sarebbe quasi una certezza. La capolista Frosinone, infine, ospita l’Ascoli.

trasferta speciale a genova, anche se può servire a poco

Le sconfitte casalinghe contro Atalanta e Fiorentina hanno lasciato il segno, ma la squadra deve continuare a lottare nella sfida di oggi con la Sampdoria

» calcio serie a Cremo al Ferraris nel ricordo di Vialli

MATTEO VOLPI

Uova di cioccolato scaduto e nessuna sorpresa. La Cremonese esce con le ossa rotte dalla “settimana di passione” con una doppia sconfitta casalinga, che assomiglia sempre di più ad una resa quasi definitiva. Troppo superiori sia l’Atalanta di Gasperini, sia la Fiorentina di Italiano, formazioni ricche di talenti e valori importanti, nemmeno lontanamente paragonabili al materiale umano della truppa grigiorossa. Adesso nascondere sul campo le proprie lacune diventa difficile, specie se qualche scelta tattica un po’ strana di mister Ballardini rischia di complicare ulteriormente le cose: Pickel come elemento a tutta fascia al posto di Sernicola (sin qui una delle poche note liete della stagione) non convince proprio, per non parlare dello sciagurato Aiwu che, complice l’indisposizione di Ferrari, in soli quattro giorni ne ha combinate di tutti i colori. Contro l’Atalanta, qualcuno si era davvero illuso di aver visto un’ora e passa di grande Cremonese, quando in realtà non appena gli orobici hanno accelerato, è emerso un divario piuttosto netto. E contro la Fiorentina in Coppa Italia non c’è stata storia: nell’andata di quella che doveva essere la gara della speranza della stagione, è andata bene averne presi solo due. Nonostante uno stadio invaso di fedelissimi viola, il

RISULTATI

ª

97 RADU STADIO FERRARIS ORE 16.30 SAMPDORIA CREMONESE ARBITRO: DANIELE DOVERI DI ROMA 1 12 CARNESECCHI 24 FERRARI 15 BIANCHETTI 5 VASQUEZ 3 VALERI 27 GALDAMES 19 CASTAGNETTI 6 PICKEL 17 SERNICOLA 90 DESSERS 74 TSADJOUT ALL.: DAVIDE BALLARDINI 3-5-2 3-4-2-1 ALL.: DEJAN STANKOVIC DIRETTA SU DAZN 30 RAVAGLIA Il rigore di Ciofani (foto Us Cremonese) 37 LERIS 59 ZANOLI 17 NUYTINCK 2 AMIONE 20 WINKS 8 RINCON 3 AUGELLO 80 CUISANCE 7 DJURICIC 23 GABBIADINI * una partita in più

29 ª GIORNATA ( 08 - 04 H 16.30 )

Atalanta-Bologna, Fiorentina-Spezia (h 14.30), Hellas Verona-Sassuolo (h 18.30), Lazio-Juventus (h 20.45), Lecce-Napoli (ieri sera), Milan-Empoli (ieri sera), Salernitana-Inter 1-1 (6’ Gosens, 90’ Candreva), Sampdoria-Cremonese, TorinoRoma (h 18.30), Udinese-Monza (h 12.30).

pubblico grigiorosso è stato all’altezza delle grandi occasioni e avrebbe meritato ben altro. Mister Ballardini (che ribadiamo non averci convinto su qualche scelta…) lo ha ammesso a fine gara senza troppi giri di parole. E invece è arrivata un’altra cocente delusione. Domani pomeriggio la settimana si chiude con la sfida al Ferraris di Genova contro la Sampdoria: in caso di terza sconfitta in una settimana, la Cremonese sarebbe sostanzialmente già in serie B.

SERIE C LA SALVEZZA DELLA PERGOLETTESE È IN CASSAFORTE

Salvezza in cassaforte. A due giornate dalla fine, la permanenza in serie C per la Pergolettese è cosa fatta e se il Mantova non dovesse battere oggi pomeriggio il Renate, ci sarebbe anche il suggello della matematica. In ogni caso la squadra di Villa ha raggiunto il traguardo grazie al successo di Novara (nella foto), molto più netto del 2-1 finale (grazie alle reti di Guiu e Abiuso), visto che soprattutto nel primo tempo i gialloblu hanno sprecato numerose occasioni. Poi è arrivato il punto, comunque prezioso, nell’anticipo contro il L.R. Vicenza. I biancorossi si sono confermati squadra di

valore, che non sempre ha espresso il proprio potenziale, ma la loro supremazia è stata ben contrastata da una Pergolettese attenta e concentrata. E domenica prossima sul campo della Pro Sesto proverà a inseguire il sogno dei playoff. Classifica (35ª giornata): FeralpiSalò 65; Pro Sesto 60; Pordenone 59; Lecco 58; L.R. Vicenza* 55; Virtus Verona 51; Padova 50; Renate, Arzignano, Juventus Next Gen* 49; Novara, Pergolettese* 48; Pro Patria 46; Trento, Pro Vercelli 42; Sangiuliano City* 41; Mantova 39; AlbinoLeffe 37; Triestina 35; Piacenza 31. *una partita in più.

Peccato davvero, perché quella contro i blucerchiati, aldilà della classifica, sarà anche una sfida speciale nel ricordo di Gianluca Vialli e di altri ex importanti come Alviero Chiorri, Enrico Chiesa e soprattutto Attilio Lombardo, che è atteso sugli spalti da spettatore. Altri interpreti rispetto ad oggi, altri tempi e altro calcio, purtroppo. Buona Pasqua a tutti.

Primavera 2 Dopo il successo per 2-1 con la Reggiana, i grigiorossi ospitano oggi alle 15 il Monza.

SERIE D CREMA, PASQUA AMARA DOPO IL KO (1-3) CON LA GIANA

Dopo il deludente 0-0 sul campo dell’ultima in classifica, il Crema trascorre una Pasqua amara a causa del ko per 1-3 con la Giana, che complica il cammino verso la salvezza. Classifica (34ª giornata): Giana Erminio 70; Pistoiese 68; Forlì 53; Ravenna, Carpi 52; Real Forte Querceta, Corticella 50; Aglianese 49; United Riccione 47; Fanfulla, Sammaurese 46; Lentigione, Crema 44; Mezzolara, Prato (-3) 42; Sant’Angelo 41; Correggese 40; Scandicci, Bagnolese 33; Salsomaggiore 12

23 Sport Sabato 8 Aprile 2023
28
GIORNATA Napoli 71 Lazio 55 Milan 51 Inter* 51 Roma 50 Atalanta 48 Juventus (-15) 44 Bologna 40 Fiorentina 40 Torino 38 Udinese 38 Sassuolo 37 Monza 34 Empoli 31 Salernitana* 29 Lecce 27 Spezia 25 Hellas Verona 19 Sampdoria
Bologna-Udinese 3-0, Cremonese-Atalanta 1-3, Empoli-Lecce 1-0, Inter-Fiorentina 0-1, Juventus-H. Verona 1-0, Monza-Lazio 0-2, Napoli-Milan 0-4, Roma-Sampdoria 3-0, Sassuolo-Torino 1-1, Spezia-Salernitana 1-1. Cremonese
15
13
CLASSIFICA
CALCIO SERIE B IN CODA ULTIMA CHIAMATA PER IL BRESCIA

Una flessione pericolosa. Quando il sesto posto sembrava in cassaforte, la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore si è inspiegabilmente smarrita. Dal secondo set di Busto Arsizio, le rosa non hanno più trovato l’efficacia nel loro gioco e anche contro una motivatissima Pinerolo, è arrivata una sconfitta dolorosa. Non sono bastati i 24 punti di capitan Dimitrova e i 10 muri personali di Melandri per avere ragione delle piemontesi, arrivate agguerrite al PalaRadi, per alimentare le speranze di salvezza. Ora la squadra di Pistola deve resettare tutto e ripartire per far risultato stasera a Bergamo. La Vbc ha il destino nelle proprie mani, perché vincendo è sicura di terminare sesta la regular season, mentre in caso di sconfitta, dovrebbe attendere il risultato tra Busto Arsizio e Vero Milano. «Purtroppo in questo periodo - ha rivelato Emiliya Dimitrova - è normale che ci siano alti e bassi, perché la rincorsa è

stata molto lunga, ma noi dobbiamo puntare sulle nostre certezze, su quello che sappiamo fare bene e contro Pinerolo ci è venuto a mancare il carattere, come è capitato ogni tanto du-

Voglia di ripartire dopo il passo falso incassato nello scorso weekend. D&A Esperia e Chromavis Eco DB Offanengo sono reduci entrambe da dure sconfitte in trasferta e hanno bisogno di ricominciare subito a fare punti per consolidare la classifica nella poule salvezza, prima che diventi traballante. La prima a scendere in campo è stata l’Esperia, ieri sera fra le mura amiche contro le venete dell’Anthea Vicenza. Contro il Sant’Elia

le rosa difendono il sesto posto prima della post season

Le sconfitte con Busto Arsizio e Pinerolo hanno complicato il cammino della squadra di Pistola, che comunque ha in mano il proprio destino

Vbc, antipasto di playoff a Bergamo » volley serie a1

RISULTATI 25 ª GIORNATA

Casalmaggiore-Pinerolo 1-3, Chieri-Perugia 3-0, Conegliano-Macerata 3-0, Cuneo-Busto Arsizio 2-3, Scandicci-Bergamo 3-0, Vallefoglia-Novara

1-3, Vero Milano-Firenze 3-0.

CLASSIFICA

Conegliano 69 Scandicci 61

Vero Milano 58 Chieri 51

Novara 48

Casalmaggiore 37

Busto Arsizio 36

Bergamo 34

Cuneo 28

Firenze 29

Vallefoglia 27

Pinerolo 19

Perugia 17

Macerata 11

26 ª GIORNATA ( 08 - 04 h 20.30 )

Bergamo-Casalmaggiore (andata 0-3), Busto Arsizio-Vero Milano, Firenze-Scandicci, Macerata-Vallefoglia, Novara-Cuneo, Perugia-Conegliano, Pinerolo-Chieri.

rante la stagione. Dovremo ritrovarlo per fare meglio». La sfida in terra orobica serve anche per approcciarsi al meglio ai playoff, dove le rosa arriveranno senza grandi aspettative, ma

SERIE A2

con la volontà di fare comunque bella figura. «La partita di Bergamo sarà difficilissima - rivela la centrale Benedetta Sartori -. Giochiamo in un palazzetto molto ostico e caloroso. Dovremo

mettere in campo la nostra migliore pallavolo per raggiungere il 6º posto. È importante vincere anche per ritrovare le nostre consapevolezze in vista dei playoff. Servirà essere concrete e concentrate sulla partita, ma anche ragionare già in ottica post season, per partire forte e togliersi qualche soddisfazione. Abbiamo lavorato duro per arrivare fino a qui e ci meritiamo qualcosa in più rispetto alle ultime partite, ma è tutto nelle nostre mani». Il tecnico Pistola non sa ancora se potrà schierare il libero De Bortoli, mentre il resto del roster è sicuramente a disposizione. Per quanto riguarda le ex, infine, tra le rosa solo Laura Melandri ha vestito la maglia di Bergamo, mentre tra le orobiche Laura Partenio, Giada Cecchetto e Federica Stufi sono state giocatrici di Casalmaggiore, oltre a Giulia Gennari, ex palleggiatrice della Vbc Apis al Volley Summer Tour.

ESPERIA E OFFANENGO, NON SCHERZATE CON IL FUOCO

nell’ultimo turno, le gialloblu (nella foto) hanno pagato una giornata no di Rossini e una prova opaca del collettivo, che può succedere, a patto che non sia una consuetudine. Offanengo, invece, gioca domani alle 15 nel palazzetto di casa proprio contro il Sant’Elia. Le cremasche sono reduci dall’1-3 di Messina, dove dopo aver vinto il primo set, hanno ce-

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duto il passo malgrado una super Martinelli con 24 punti all’attivo. Offanengo, esattamente come l’Esperia, deve tornare a vincere contro un avversario che in classifica è attardato e che va assolutamente staccato in maniera quasi definitiva. «Affrontiamo un avversario che gioca bene, ha un attacco di seconda linea rapido dove spiccano Dzakovic e

Ghezzi, che stanno disputando un buon campionato, senza dimenticare l’esperienza di Cogliandro al centro. Per noi sarà importante approcciare la partita come una finale: dobbiamo dimenticare Messina, sapevamo potesse succedere un ko e dobbiamo stare concentrati - commenta il vice allenatore Fabio Collinaspingendo fin dal primo

punto senza mai abbassare la guardia. Sarà una partita dove i punti in palio servono a entrambe le formazioni, ma servirà pazienza».

Everet

PROMOZIONE, GIORNATA DI LUCI E OMBRE

Una vittoria ed una sconfitta (entrambe per 7-1!) delle due bocciofile rivierasche nella terza giornata del campionato di Promozione di Seconda categoria. Sciorina una prestazione senza sbavature la Canottieri Flora, che supera agevolmente la bocciofila Caravaggio. Match subito in discesa grazie ai successi della terna Zinetti-Massarini-Bocchio che impartisce una severa lezione agli orobici (8-0, 8-4) così come Luca Domaneschi nell’individuale che s’impone per 8-4 e 8-1. Note positive anche per la coppia ZinettiBocchio (poi sostituita da Ravasi-Massarini), mentre Ferrari-Domaneschi, dopo aver vinto il primo set (85), perdevano il secondo per 3-8.

Ancora dolenti note per la Bissolati (nella foto) netta-

GLI

JUNIORES

mente sconfitta a Canonica d’Adda. La formazione di Oscar Miglioli (zero vittorie) si conferma debole e senza mordente. Inizio da brividi per i bissolatini: la terna Lanfredi-Ferrari-Papa subisce una severa lezione (5-8, 0-8), mentre Giuseppe Cremonesi, perso il primo set (3-8), si riabilitava nel successivo vinto 8-5. Da dimenticare la prestazione delle coppie: Lanfredi (Papa)-Ferrari lasciano una autostrada ai canonichesi (3-8, 2-8), così come i loro soci Lacca-Cremonesi per 5-8 e 3-8. Nello stes-

so girone delle rivierasche cremonesi anche l’Achille Grandi. Bella prestazione della bocciofila cremasca che supera Presezzo al termine di un match molto equilibrato. Il punto della vittoria arriva dalla coppia Bocca-Carniti (8-1, 8-6), mentre in parità terminano tutti gli altri incontri dell’individualista Rodolfo Bocca, della terna CarnitiMarzani-Zafferoni e del duo Marzani-Zafferoni.

Risultati: Flora-Caravaggio 7-1, CanonicheseBissolati 7-1, A.GrandiPresezzo 5-3.

Classifica: Flora, Canonichese 7; Presezzo 6; Achille Grandi, Caravaggio 3; Bissolati 0. Prossimo turno ( 154 ) : Flora-Achille Grandi, Caravaggio-Bissolati, Canonichese-Presezzo.

DEL FLORA CONQUISTANO LA VETTA

(M.M.) Un’incontenibile Flora s’impone sulla bocciofila Caccialanza per 5-1 nella seconda giornata del Campionato italiano Juniores e si colloca in testa alla classifica. Nel tiro di precisione Under 15, Minoia-Bocchio superano Guerrieri-Vivenzi (42-38), mentre Massarini-Domaneschi s’impongono su Della Schiava-Rovelli per 47-37. Nel gioco tradizionale la terna rivierasca Massarini-Bocchio-Minoia ha la meglio su Danesi-Guerrieri-Guerrieri per 10-3. Più sofferta la vittoria di Domane-

schi su Rovelli (10-9), al termine di una partita giocata ad alto livello da entrambi i ragazzi. A punteggio ormai delineato per il Flora (4-0) in corsia le coppie: successo di Domaneschi-Massarini su Della Schiava-Mor per 10-3, mentre disco rosso (7-10) per Minoia-Bocchio opposti ai milanesi Danesi-F.Guerrieri. Domani c’è la pausa pasquale e il Campionato riprenderà il 16 aprile sulle corsie milanesi con un doppio impegno per il Flora, quasi certamente decisivo per la classifica finale.

Le rosa a muro contro Pinerolo (foto Pepi Storti)
Como 37 Lecco 33 Esperia Cremona 31 Offanengo 30 Vicenza 28 Montale 28 Sant’Elia 23 Messina 20 Marsala 18 Club Italia 13 Perugia 10 CLASSIFICA 5 ª GIORNATA POOL SALVEZZA
24 Sport Sabato 8 Aprile 2023
BOCCE

più positivo il quattro di coppia rispetto al doppio femminile Il quadruplo di Giacomo Gentili ha conquistato un oro e un argento, mentre il doppio bronzo non ha soddisfatto la campionessa olimpica Valentina Rodini: «Bisogna cambiare marcia»

Esordio sul podio per Gentili e Rodini

Con la 37ª edizione del Memorial “Paolo d’Aloja”, classico appuntamento di Piediluco, è iniziata la stagione remiera internazionale. Anche quest’anno l’Italia ha conquistato il primo posto della classifica generale con 77 punti, grazie a 21 ori, 4 argenti e 9 bronzi. Tra i successi, spicca quello del quattro di coppia di Niccolò Carucci, Andrea Panizza, Luca Chiumento e del cremonese Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/ Bissolati), ottenuto il sabato davanti all’Olanda di Tone Wieten e Koen Metsemakers, entrambi oro a Tokyo proprio nel quadruplo, e al Belgio. Il giorno dopo, invece, i quattro azzurri hanno ceduto sotto l’avanzata dell’implacabile Olanda, ma comunque argento davanti al Belgio. Doppio podio anche per Valentina Rodini (Fiamme Gialle/Bissolati) e Federica Cesarini, per due volte terze: prima alle spalle di Grecia e delle azzurre Buttignon e Crosio, che poi la domenica si sono imposte davanti alle elleniche e alle campionesse olimpiche a Tokyo nel doppio Pesi Leggeri. Prestazioni che non hanno però soddisfatto la Rodini: «Bisogna lavorare. La

prima gara, quella del sabato e persa per poco, fa male. Ma due secondi dalle vincitrici la domenica, è troppo. Bisogna cambiare marcia o si rischia di rimanere indietro». Un messaggio chiaro della cremonese, consapevole dell’importanza di questa stagione, che ai prossimo Mondiali metterà in palio i posti per Parigi 2024, dove le due azzurre vo-

gliono assolutamente esserci, per difendere lo splendido oro di Tokyo. E lo stesso discorso vale per il quattro di coppia di Gentili, che appare più avanti rispetto al doppio e che sembra voler ripetere l’ottimo 2022, anno in cui sono arrivati l’oro europeo e il bronzo iridato. Sul rendimento del d’Aloja, si è così espresso il tecnico azzurro Gigi Arrigoni:

» canoa maratona

«Grazie al nutrito numero di nazioni partecipanti e la presenza di equipaggi medagliati agli ultimi Mondiali, si sono susseguite gare di ottimo livello e di grande interesse. Nel complesso direi bene gli atleti cremonesi, con un Gentili sempre all’altezza come capovoga di un quattro di coppia ritrovato, mentre la Rodini è in lenta ripresa. Bravissime le due

Under 23 bissolatine, che dimostrano di essere i punti di forza della Nazionale giovanile. Sicuramente è stato un buon d’Aloja». Elena Sali (Bissolati) ha colto, infatti, il quarta posto insieme ad Elisa Grisoni (Lario) nel doppio Pesi Leggeri, mentre l’altra bissolatina Susanna Pedrola è arrivata ottava nel doppio Senior con Samantha Premerl (Saturnia).

affermazione dell,equipaggio junior agli italiani di sabaudia Oro anche per il K4 dell’Ottagoni di Alice Della Putta, Marta De Battisti, Erika Ballarin e Sophia Vianello

Bissolati tricolore grazie a Bentivoglio e Chiesa nel K2

Soddisfazioni sul lago di Paola, a Sabaudia, dove sono stati assegnati i titoli italiani sui 5000 metri. Il Campionat o it aliano di fondo ha segnato l’esordio della stagione, con più di 800 atleti impegnati, appartenenti a tutte le categorie (Ragazzi, Junior, Under 23, Senior, Paracanoa e Master), per un totale di 89 società presenti. Tra i risultati nella categoria Junior, spiccano gli ori di Giada Bentivoglio e Cecilia Chiesa (Canottieri Bissolati), che hanno trionfato nel K2 in 22’54”41 e dell’Ocs Ottagoni Cremona di Alice

Della Putta, Marta De Battisti, Erika Ballarin e Sophia Vianello nel K4 in 22’25’11. Giada Bentivoglio è salita sul podio (3ª) anche nel K1,

vinto della campionessa iridata Sara Del Gratta (CC Livorno). Doppio bronzo per la Baldesio nei due K4:

in quello femminile con Chiara Carpini, Maria Boiciuc, Bianca Aldovini, Benedetta Ruffetta e in quel-

lo maschile con Michele C aponi, Pietro Persico, Tommaso Zanotti e Alberto Mori. Tra gli Under 23, è

stato l’equipaggio delle Fiamme Gialle a conquistare la medaglia d’oro nel K4, formato dal cremonese Dylan Paliaga (ex Ocs Ottagoni) e da Giovanni Francesco Penato, Davide Franco e Francesco

Lancillotti con il tempo di 18”29’20, davanti al Cus Pavia, argento in 18’52”47 Nella categoria Senior, successo della Canottieri Aniene nel K4, formato dal cremonese Giulio Bernocchi e da Marco Borgotti, Tommaso Freschi e Simone Giorgi, con il tempo di 17’37”77. Nella stessa gara, hanno completato il podio il secondo equipaggio del sodalizio capitolino di Gabriele Duchini, dei cremo-

nesi Simone Bernocchi e Riccardo Maria Spotti e di Thomas Alexis Rinaldi (17”45”02), seguito dalla medaglia di bronzo dell’Ocs Ottagoni Cremona, equipaggio composto da Alessio Campari, Nicolò Volo, Riccardo Baldan e Leon George Gaelotti (18’10”54). Samuele Burgo (Fiamme Gialle) si è confermato il migliore singolista italiano nel K1 maschile. Il siracusano ha chiuso in 18’35”10, precedendo sul traguardo il cremonese Andrea Dal Bianco (Centro Sportivo Carabinieri), argento in 18’36”40 ed il compagno gialloverde Nicola Ripamonti, bronzo in 18’42”60.

25 Sport Sabato 8 Aprile 2023 Cremona - Via Bernardino Ricca, 7 • Tel. 0372 26227 • panevinobr@sermetra.it www.agenziapanevino.it
» canottaggio
FABIO VARESI
Il quattro di coppia di Giacomo Gentili (foto E. Artegiani) ll podio del doppio Pesi Leggeri con Valentina Rodini (foto E. Artegiani) Giada Bentivoglio e Cecilia Chiesa sul gradino più alto del podio (foto F. Zito)
2
gli ori delle società cremonesi

»ciclismo

nel 2022 marta è giunta quinta nella corsa vinta dalla longo borghini Stamattina parte la prova femminile, che ha 20 km in più rispetto allo scorso anno, ma non prevede la Foresta di Arenberg. Marta Cavalli non sarà al via e tornerà il 12 aprile nella Freccia del Brabante

La Cavalli non correrà la Parigi-Roubaix

FORTUNATO CHIODO

Un fascino intatto. Passano gli anni, ma la Parigi-Roubaix resta una delle corse più prestigiose. Si parte oggi alle ore 11 con la prova femminile, che quest’anno prevede 17 tratti sulle pietre e un totale di 145,4 chilometri (20 in più rispetto al 2022), tra cui gli impegnativi Mons-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre (al km 128,3 dove sono nate le azioni decisive di Lizzie Deignan nel 2021 e di Elisa Longo Borghini nel 2022), ma non è previsto il passaggio nella Foresta di Arenberg, pare per paura del vento. Fari puntati sulla Longo Borghini, che punta al bis, mentre non sarà al via Marta Cavalli, che lo scorso anno fu grande protagonista con il 5º posto al traguardo (nella foto) La cremonese torna in gara mercoledì 12 aprile nella Freccia del Brabante. Assente anche Vittoria Guazzini che durante la ricognizione del percorso, ha avuto un

incidente e si è fratturata il bacino. Nella prova maschile di domani, l’Italia punta molto su Filippo Ganna, dato in gran forma. r anking UCI Elisa Longo Borghini, nonostante le assenze alla Strade Bianche e al Trofeo Alfredo Binda (causa Covid), è riuscita a mantenere il terzo posto nel ranking Uci, la classifica stilata settimanalmente e aggiornata il

28 marzo. L’azzurra, in stagione capace di vincere l’Uae Tour, si colloca alle spalle delle olandesi Annemiek van Vleuten e Lorena Wiebes. Alle spalle dell’azzurra c’è l’altra olandese Demi Vollering, la belga Lotte Kopecky e la tedesca Liane Lippert. Undicesimo posto per Marta Cavalli. Coppa Dondeo È stata presentata giovedì mattina presso il sa-

GIOVANISSIMI

lone dei Quadri del Palazzo comunale di Cremona la 76ª edizione della classicissima in linea di primavera, con partenza e arrivo a Cremona (dopo 113 km) davanti alla Pasticceria Dondeo. Il suo percorso promette spettacolo, con le classiche ascese sulle colline emiliane, momento chiave della corsa. Ricordiamo che la corsa è riservata alla categoria Juniores ed è programmata per domenica 16 aprile (alle 9.30), vinta lo scorso anno dal ceco Pavel Novak della Ciclistica Trevigliese, arrivato tutto solo sul traguardo dopo aver staccato il gruppo. Il podio del 2022 è stato completato da Luca Rinaldi (Romanese) e Alessio Menghini (Team Tiepolo Udine Cycling). Anche quest’anno l’evento è organizzato dal Velo Club Cremonese B&P Recycling. Sono quasi 200 gli iscritti, delle migliori squadre italiane oltre ai cechi del Team Kovo Praha, alla Nazionale ucraina e agli svizzeri del Velo Club Lugano.

A SALVIROLA IL VC CREMONESE SI AGGIUDICA LA CLASSIFICA

L’Unione Ciclistica Cremasca, dopo aver salutato un bel 2022 che le ha r egalato gr andi gioie, soddisfazioni e vittorie, ha fatto ripartire la stagione con l’apertura del calendario provinciale 2023, organizzando il Trofeo Avis-Aido - Trofeo Sipe a Salvirola, gratificato dalla partecipazione di ottanta atleti della categoria Giovanissimi. Dominio assoluto nella classifica a squadre del VC Cremonese B&P Recycling con 28 punti, davanti al Team Serio di Pianengo (22) e al Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore (14).

ORDINi D ARRIVO G1: 1)

Loris Contini (Team Serio), 2) Mirko Sacco (Pedale Casalese Armofer), 3) Matteo Denti (Team Serio), 4) Samuel Valencia (Gioca in Bici Oglio Po). Femminile: 1) Diana Kozlova (Gioca in Bici Oglio Po). G2: 1) Thomas

Ottima giornata per i lanciatori della Cremona Sportiva-Atletica Arvedi (nella foto) che a Chiari hanno ottenuto importanti risultati. Chiara Okereke, rientrata momentaneamente dall’Inghilterra, ha ottenuto il minimo di partecipazione al Challenge Italiano lanciando il martello a 49,47 ed aggiudicandosi la gara. Appuntamento quindi a fine giugno per la rassegna tricolore

IL GIRO DELLE FIANDRE FIRMATO DA POGACAR

Bertelli (VC Cremonese B&P), 2) Gabriele Vasini (VC Cremonese B&P), 3) Samuel Buoncompagni (Gioca in Bici Oglio Po), 4) Mattia Soldati (Pedale Casalese Armofer), 5) Diego Rizzi (Gioca in Bici Oglio Po). F.: 1) Gaia Lo-

A SQUADRE

catelli (Pedale Casalese Armofer). G3: 1) Nicolò Ballotta (VC Cremonese B&P Recycling), 2) Giorgio Bocci (Gioca in Bici Oglio Po), 3) Mattia Pastorelli (Pedale Lungavilla), 4) Diego Minoia (Madignanese), 5) Riccardo Mazzani (Gioca in Bici Oglio Po). F.: 1) Aurora Moretti (Team Serio). G4: 1) Tommaso Menga (VC Cremonese B&P), 2) Andrea Fumarola (Team Serio), 3) Martino Belloni (UC Cremasca), 4) Gabriele Tambini (Gioca in Bici Oglio Po), 5) Mirko Mazzocchi (Madignanese). G5: 1) Luca Gregori (VC Cremonese B&P), 2) Alessandro Pavesi (Team

ATLETICA LEGGERA

Serio), 3) Alessio Riboli (Team Serio), 4) Paolo Demicheli (VC Cremonese B&P), 5) Sergio Gaudenzio Bocci (Gioca in Bici Oglio Po). F.: 1) Beatrice Della Torre (Team Serio).

G6: 1) Nicolò Belli (SC Mincio Chiese), 2) Giuseppe Marti (Pedale Casalese Armofer), 3) Lorenzo Iazzi (Madignanese), 4) Federico Camerini (Pedale Lungavilla), 5) Pietro Walter Brusa (Pedale Casalese Armofer).

F.: 1) Viola Setti Scapuzzi (VC Cremonese B&P).

Il 10 aprile (alle ore 14.30) i Giovanissimi saranno in gara a Sergnano nel Trofeo Avis, organizzato dal Team Serio.

OTTIME PRESTAZIONI DEI LANCIATORI DELL’ARVEDI A CHIARI

che stabilirà il diritto di partecipare alla finalissima dei Campionati Italiani Assoluti. Nella stessa manifestazione molto bene Aurora Rigolli che ottiene - sempre nel lancio del martello - il minimo di partecipazione ai Campionati Italiani Juniores in programma a luglio a Grosseto lanciando a 39,72. Il terzo

minimo di giornata è stato conseguito da Stefano Nespoli, che nel lancio del martello Allievi ha ottenuto la misura di 49,26, migliorandosi di quasi due metri e classificandosi secondo. Per lui qualificazione per gli Italiani di categoria in programma a Caorle a fine giugno. Nella stessa gara nel meeting di Chiari netto

Ennesima dimostrazione di classe del fenomeno sloveno Tadej Pogacar, che a soli 24 anni può già vantare un ricchissimo palmares. Alla vigilia del Giro delle Fiandre aveva annunciato: «Ho solo un modo per vincere questa corsa, arrivare da solo”». Detto e fatto. Con puntiglio e lucidità disarmante, ha vinto una delle edizioni più lunghe della storia, la seconda in assoluto (273 km, con 19 muri) ad oltre 44 km/h di media. Ha sistemato l’olandese Mathieu van der Poel, che gli ha resistito fino sull’ultimo passaggio al vecchio Kwaremont, 2° all’arrivo a 16”. Ha completato il podio il danese Mads Pedersen a 1’12”. Matteo Trentin, compagno di squadra di Pogacar, dopo una prestazione maiuscola ha conquistato la top ten. Tra le donne, seconda vittoria consecutiva per la belga Lotte Kopecky (Sd Worx), che ha preceduto la compagna olandese Demi Vollering di 36”, la quale ha battuto in volata Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo). Quarta Silvia Pers ico, bergamasca dell’Uae Emirates, dopo aver tenuto a lungo il passo della Kopecky.

ITALIANI E SEI GIORNI A FIORENZUOLA D’ARDA

Sarà un’altra edizione di grande ciclismo su pista al Velodromo Attilio Pavesi di Fiorenzuola d’Arda. Dal 27 al 29 giugno si svolgeranno i Campionati Italiani Elite maschile e femminile, mentre dall’1 al 6 luglio si disputerà la 26ª edizione della Sei Giorni delle Rose Internazionale. Manifestazioni che sono state presentate a Fiorenzuola in un Teatro Giuseppe Verdi gremito.

miglioramento per Giuseppe Arcangeli, giunto quarto con 41,45 (con 7 metri di miglioramento).

Discreto risultato - nella gara Allieve - per Gaia Corini, terza con 40,32 e per Elisa Eusebio quarta con 35,45.

Nei 400 metri piani Allieve, primato personale per Asia Zilioli che ha corso in 1’05”16. Nel lan-

cio del disco maschile, la promessa Mattia Zoppi ha ottenuto la misura di 32,42 metri.

26 Sport Sabato 8 Aprile 2023
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