Giugno 2021

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Anno XLIII n. 6 Giugno 2021 Euro 2.50 - I.P.

Sblocco dei licenziamenti: cosa accadrà da luglio

I successi di Pupi Avati: regista, Brexit: la Gran Bretagna sceneggiatore e scrittore ormai fuori dall’Europa

INTERVISTA

ESTERO

Politiche attive per rientrare nel mercato del lavoro

L’urgenza di “raccontare la saggezza della vecchiaia”

Cosa cambia dopo sei mesi dall’accordo con l’Ue

ATTUALITÀ

SCIENZE

Lifelong learning: possibilità di imparare ad ogni età Il successo dell’apprendimento deriva dalla motivazione



IN QUESTO NUMERO

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5. Editoriale 8. Periscopio 92. Vivere in armonia 94. Bacheca 95. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

anteprime

34. Sinergia generazionale

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Un gioco di squadra possibile di Lorenzo Simeoni

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società

6. Abusi sugli anziani Luce su una piaga sommersa di Adriano Soldani

10. Alcol e lockdown Impennata di consumi di Rossana Martini

12.

Stop al divario digitale Arriva il Servizio Civile di Corinna Bianchi

in evidenza

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www.spazio50.org

INDICE

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GIUGNO 2021

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__SOCIETÀ__ Sblocco dei licenziamenti: cosa accadrà dal 1° luglio? Politiche attive e formazione per rientrare nel mercato del lavoro di Annarita D’Agostino

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__le INTERVISTE__ Pupi Avati: regista, sceneggiatore, produttore e... scrittore Nell’ultimo romanzo, la necessità di raccontare la saggezza della vecchiaia di Raffaello Carabini

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__INCHIESTA__ Tornare a viaggiare, tra bisogno di libertà e realtà I motivi profondi di un desiderio comune, le aspettative e le possibili mete di A.M. Melloni, I. Romano, A. Vallardi, R. Vinci, R. Nicosanti, G. Favale, W. Casula

14.

Recovery Plan I timori degli italiani di Rachele Randon

16. Vespa, icona italiana Una mostra per i 75 anni di Carlo Penguin

17.

Europei al volante Responsabili? Non tutti di Francesco Andreani

18. Noi e lo smartphone Un rapporto inscindibile di Lavinia Viti

22. Il Terzo Tempo Contro la paura di invecchiare di Lidia Ravera

27. I prof influencer Insegnare attraverso i social di Romina Vinci

60. Capitale del Libro 2021 Il titolo a Vibo Valentia di Giovanni Orso

67. Mamma Londra L’Italia nelle cucine londinesi di Giada Valdannini GIUGNO 2021 I 3


cultura

estero i

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53. Libri 54. Arte 55. Musica 56. Teatro 58. Cinema

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

62. Brexit, i risvolti post accordo La Gran Bretagna è fuori dall’Europa: quali e quanti cambiamenti di Leonardo Guzzo

Direttore Editoriale Anna Maria Melloni @ am.melloni@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Editoriale 50&Più Srl Amministratori Fanucchi Antonio (Presidente) Belardinelli Giuseppina Bonini Franco Frattagli Antonino Gallinaro Brigida

parliamo di...

scienze

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70. Lifelong learning Imparare è possibile ad ogni età, parola di Scienza e 50&Più Università di Giovanna Dall’Ongaro

74. Tecnologia: nemica della pelle L’uso smodato dei device lascia segni sui nostri volti. E non solo… di Viviana Rubini

76. Il segreto dei centenari Secondo uno studio, le mutazioni genetiche sono alla base della longevità di Flaminia Bruni

78. Cibi in scatola, buoni e sicuri Per utilizzarli al meglio è bene conoscerne le caratteristiche a cura di Fondazione U. Veronesi

81. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura della Redazione 50&Più

89. Fisco a cura di Alessandra De Feo

90. Previdenza a cura di Luca Giustinelli

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più Credit foto: Agf, Contrasto, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella. Shutterstock: Wachiwit, Boumen Japet, Gil C, Jaguar PS, Alexandros Michailidis, Matteo Provendola, Michele Ursi, Szymon Mucha, www.facebook.com/lamiamammalondon, Ufficio Stampa La Sapienza.

Foto di copertina: Shutterstock. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLIII - n. 6 giugno 2021 Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.6872597 m@il: redazione@50epiu.it Anno XLIII n. 6 Giugno 2021 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

Sblocco dei licenziamenti: cosa accadrà da luglio

I successi di Pupi Avati: regista, Brexit: la Gran Bretagna sceneggiatore e scrittore ormai fuori dall’Europa

INTERVISTA

ESTERO

Politiche attive per rientrare nel mercato del lavoro

L’urgenza di “raccontare la saggezza della vecchiaia”

Cosa cambia dopo sei mesi dall’accordo con l’Ue

ATTUALITÀ

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.spazio50.org. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma.

SCIENZE

Lifelong learning: possibilità di imparare ad ogni età Il successo dell’apprendimento deriva dalla motivazione

Aderente a: Finito di stampare: 25 maggio 2021

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Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Largo Arenula 34, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

NUMERO CERTIFICATO 8802 DEL 5/05/2021

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


IL LAVORO CHE CI ASPETTA

di Carlo Sangalli Presidente Nazionale 50&Più

EDITORIALE

editoriale GIUGNO 2021

AL SOLLIEVO DELLA RIPARTENZA SI ASSOCIA IN QUESTE SETTIMANE UNA SENSAZIONE PREOCCUPANTE E INSIDIOSA. Infatti, a partire dal prossimo 1° luglio, dopo più di un anno, cadrà gradualmente anche il divieto di licenziamento. Con il Decreto “Sostegni” infatti, è stato prorogato fino al 30 giugno 2021 il blocco in tal senso per le imprese che dispongono della cassa integrazione ordiNONOSTANTE IL BLOCCO naria o straordinaria; si tratta, invero, nella DEI LICENZIAMENTI, maggior parte dei casi, di grandi aziende NELL’ULTIMO ANNO che operano nell’industria e nell’agricolÈ ANDATO IN FUMO tura. Il divieto viene invece ulteriormente QUASI UN MILIONE prorogato fino al 31 ottobre 2021 per i daDI POSTI DI LAVORO tori di lavoro che utilizzano la cassa integrazione in deroga, soprattutto attività del terziario e PMI. In entrambi casi, lo sblocco interesserà sia i licenziamenti individuali che collettivi. Il dubbio si affaccia quindi lecito, come associazioni di rappresentanza e cittadini, nel chiedersi che cosa succederà al mercato del lavoro una volta rimosso il vincolo formale al mantenimento dell’occupazione. Nonostante lo stesso blocco dei licenziamenti, nell’ultimo anno è andato comunque in fumo quasi un milione di posti di lavoro (dai contratti a tempo determinato non rinnovati a nuove posizioni che non sono state aperte). Il risultato è doloroso: 5,6 milioni di persone in povertà, a cui si potrebbero aggiungere gli attuali 6,3 milioni di occupati in situazioni instabili o economicamente deboli, che questa misura di “normalizzazione” potrebbe portare ad una situazione di non ritorno. Sono sotto gli occhi di tutti le interminabili file delle persone che nelle diverse città d’Italia attendono pazientemente il proprio turno davanti alle mense per ricevere un pasto caldo. Ci sono anche volti che non ci si aspetterebbe: sono i cosiddetti “nuovi poveri” della pandemia, persone che dall’oggi al domani hanno scontato la propria - pur dignitosa - fragilità (assenza di reti familiari, situazioni lavorative precarie, debiti) trovandosi senza il reddito attorno al quale ruotava È FONDAMENTALE la propria indipendenza e capacità di soSOSTENERE stentamento. INVESTIMENTI E MISURE Eppure, come recita l’articolo 1 della nostra PER UNA RIPRESA Costituzione: «L’Italia è una Repubblica DELL’ECONOMIA democratica, fondata sul lavoro». Il lavoro E DELLE IMPRESE che è sostentamento e dignità per se stessi ed i propri cari, ma che è fondamentale anche alla società, che fa crescere come persone e come collettività, che rende creativi, responsabili, liberi. Per questo, nell’emergenza affrontare l’emergenza non basta. È fondamentale sostenere investimenti e misure per una ripresa dell’economia e delle imprese, per metterle in grado non solo di licenziare meno, ma anche di creare nuova occupazione. Così, solo così, si nuota in direzione ostinata e contraria al baratro che questa pandemia ha creato nell’economia e nella vita di tanti, troppi, italiani.


SOCIETÀ

Stop agli ABUSI In base ai dati diffusi dalla Società ItaSono diventati l’obiettivo primario di liana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), azioni malavitose, di truffe, raggiri, raun anziano su tre è vittima di abusi: 2,9 pine. Ma spesso subiscono percosse, viomilioni sono maltrattati lenze verbali e psicologipsicologicamente, 600miche fino ad arrivare alL’ONU HA PROCLAMATO la subiscono truffe finanl’abbandono parziale o toIL 15 GIUGNO “GIORNATA ziarie, 400mila violenze tale. I maltrattamenti suMONDIALE CONTRO GLI fisiche, 100mila abusi sesbiti dagli anziani non ABUSI SUGLI ANZIANI”. UNA RICORRENZA CHE suali. Per richiamare l’atsempre riescono ad esseACCENDE I RIFLETTORI SU tenzione su una piaga in re messi sotto la lente UNA PIAGA SOMMERSA gran parte sommersa, d’ingrandimento perché di Adriano Soldani l’ONU ha proclamato il 15 troppo spesso patiti in sigiugno la Giornata monlenzio e mai denunciati. diale contro gli abusi sugli anziani. Un Per le Nazioni Unite, nel mondo quasi modo per fronteggiare il problema e acil 16% delle persone di età superiore ai quisire maggiore consapevolezza dei di60 anni subisce abusi. Le violenze sono ritti degli anziani, ma soprattutto per di diverso tenore e includono abusi psipromuovere un comportamento attivo cologici (11.6%), finanziari (6.8%), abvolto a salvaguardare la dignità e la vita bandoni (4.2%), abusi fisici (2.6%) e sesdi chi è più fragile. suali (0.9%). E in Italia non va meglio.

L’abuso sugli anziani è un problema che esiste sia nei Paesi in via di sviluppo sia in quelli avanzati, per i quali si hanno stime approssimative che si aggirano dall’1% al 10% della popolazione.



IN GIRO PER IL MONDO UN MILIONE DI PERSONE IN UNA CITTÀ SU MARTE

REGNO UNITO: NO ALLE CASE DI RIPOSO. MEGLIO A CASA

LA PANDEMIA PORTA IL BRIDGE DAI TAVOLI AL WEB

Gli esseri umani vivranno su Marte nel futuro? A Nüwa sì. Almeno nel progetto internazionale che la vorrebbe realizzata entro il 2054. Sarebbe autosufficiente e potrebbe ospitare un milione di persone. https://design.fanpage.it

Il forte numero di contagi del Regno Unito nelle residenze per anziani ha cambiato il rapporto della popolazione con quei luoghi. Più della metà (57%) dei 2.505 intervistati vuole tenersene alla larga. www.express.co.uk

Il bridge è capace di allenare il muscolo del cervello e di far nascere anche delle vere amicizie. In tempo di pandemia, però, in molti hanno preso a giocare via web tramite siti come Bbo e Realbridge. www.laregione.ch

A PROPOSITO DI... CURIOSITÀ

OLIO DI COCCO

La pubblicità sottostima gli acquisti dei senior Entro il 2050 gli over 65 saranno il 22% della popolazione. Eppure, secondo uno studio Ernst & Young, la pubblicità li snobba: meno del 10% del marketing li considera. www.ilsole24ore.com

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TRUFFE

ALTE TEMPERATURE SÌ - Stabile alle alte

temperature, anche in forno. Non si ossida come succede a quello di semi di girasole o di soia.

IGIENE E SALUTE

Ogni quanto tempo cambiare le lenzuola? Nel letto si annidano funghi, batteri, pollini, per non parlare di sudore, secrezioni e acari che possono causare allergia e attacchi asmatici. È bene cambiare le lenzuola ogni nove, dieci giorni. www.corriere.it

i ALIMENTAZIONE

“Il tuo pacco sta arrivando”, il raggiro via sms

L’olio del tonno in scatola è ricco di sorprese

Occhio alla nuova truffa. Sul telefonino arriva un sms con l’avviso di consegna di un pacco. Il messaggio contiene un link che, però, non è altro che la chiave d’accesso ai dati sensibili presenti nel cellulare. https://tg24.sky.it

Secondo una ricerca svolta a Parma, l’olio del tonno in scatola sarebbe ricco di vitamina D e omega-3, nutrimenti importantissimi per il nostro fisico, e non avrebbe quindi controindicazioni all’uso. www.cookist.it

GRASSI SATURI NO - Contiene quasi esclusivamente acidi grassi saturi. Se assunti in eccesso, possono nuocere al sistema cardiovascolare.

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SCIENZE

IN NUMERI

ACQUA POTABILE: CHE USO NE FACCIAMO?

FONTE: WWW.CORRIERE.IT

L’Italia, con i suoi 153 m3 l’anno a persona, risulta essere il 2° Paese dell’Unione Europea per prelievi di acqua ad uso potabile. Un dato di due volte superiore rispetto alla media europea. Ecco i principali ambiti di consumo.

IGIENE

SCARICO WC

LAVANDERIA

38%

30%

13%

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Ecco perché esistono persone dal volto uguale Secondo la scienza, ciascuno di noi potrebbe avere un doppelgänger, un sosia. Il numero dei geni che determinano il volto è infatti finito. È perciò possibile che si combinino rendendoci molto somiglianti. https://scienze.fanpage.it

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PERISCOPIO

ONORE A MAMMA ERASMUS a cura di Samuela Gangi


IN UNA SINGAPORE CHE INVECCHIA, PER LEGGE

LUNGA VITA AGLI ANZIANI! ANCHE SUL LAVORO

GIAPPONE: SEMAFORO ROSSO PER CHI GRIDA A TAVOLA

A Singapore, inviare denaro a genitori che non possono mantenersi da soli è legge. Il Maintenance of Parents Act (1996) autorizza a portare i propri figli in tribunale per avere l’indennità mensile. www.washingtonpost.com

In Spagna esiste un progetto di riforma per ritardare l’età pensionabile. Tra 4mila e 12mila euro per ogni anno in più sul posto di lavoro. Una proposta del Ministro dell’Inclusione e Previdenza sociale. www.lavanguardia.com

In un ristorante di Aomori (nord del Giappone) hanno appena installato il “semaforo da tavolo”: luce verde, se il volume delle voci è okay; giallo, se inizia a salire; rosso quando è troppo alto. www.repubblica.it/venerdi

ANIMALI

Quando i gatti imitano le abitudini dei padroni Secondo uno studio dell’Università di Messina, i gatti si comportano come i padroni, come nei ritmi alimentari legati ai pasti: mangiano quando mangiano gli umani e la notte dormono. www.focus.it

i SALUTE

Il misterioso legame tra Covid-19 e sonno Tra sonno e Covid c’è un legame complesso (e forse benefico). Un buon sonno e la melatonina potrebbero favorire la risposta del sistema immunitario alla minaccia del virus. www.huffingtonpost.it

i CURIOSITÀ

DOTTORATO DI RICERCA HONORIS CAUSA A SOFIA CORRADI, nota a tutti come “La mamma dell’Erasmus”, colei che inventando questo programma ha permesso, solo nel nostro Paese, a oltre 500mila universitari di studiare o svolgere tirocini in tutta Europa dal 1987. Un riconoscimento, quello legato al conferimento del dottorato di ricerca in Psicologia sociale, dello sviluppo e della ricerca educativa, che arriva ai suoi 86 anni d’età. «Nel giorno del 718° anniversario della sua

fondazione, la Comunità universitaria della Sapienza è orgogliosa di riaccogliere una delle sue laureate più illustri tra i suoi dottori di ricerca. Intendiamo riconoscere a Sofia Corradi di aver saputo contribuire a questo processo di cambiamento con una straordinaria capacità di visione e condivisione, impegno sociale e capacità organizzativa». Queste le parole della rettrice dell’Università di Roma La Sapienza, Antonella Polimeni, nell’attribuire il titolo a Sofia Corradi.

La parte blu della gomma non serve per la penna La gomma da cancellare abrasiva, quella blu, non serve a cancellare la penna, ma la matita. Il lato rosso funziona su fogli, quello blu è efficace su superfici come cartone o terracotta. www.supereva.it

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Secondo dati diffusi dall’Iss, durante il lockdown l’acquisto di alcolici tramite web è aumentato del 250%

BEVANDE ALCOLICHE TRA LE MURA DOMESTICHE: IMPENNATA DI CONSUMI

di Rossana Martini

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DENTRO LA NOTIZIA

Durante il 2020, il consumo di alcol nella fascia degli over 65 ha avuto un incremento del 22,7% SONO 2,7 MILIONI GLI ANZIANI PIÙ A RISCHIO

Nel Rapporto diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità sul consumo di alcol nel corso dell’ultimo anno e durante il lockdown, risulta che gli anziani hanno fatto registrare un aumento nell’abuso di bevande alcoliche. Mediamente, si legge, «si è registrato un incremento della prevalenza dei consumatori che è passata da 1,46% a 1,80%, in particolare nella popolazione anziana dove il valore è aumentato, in maniera statisticamente significativa, del 22,7%». Già nel 2019 gli ultra 65enni considerati consumatori più a rischio erano oltre 2,7 milioni, un uomo su tre e una donna su dieci.

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SPESSO SI INIZIA CON UN BICCHIERE MENTRE SI MANGIA O UN DRINK IN COMPAGNIA DEGLI AMICI. Talvolta si continua perché ci si annoia oppure perché si crede che “un bicchierino” possa aiutare nei momenti più complicati della propria vita. E così ci si ritrova, molto più spesso di quanto si creda, ad avere come compagna una bottiglia di vino o un superalcolico. E i numeri ci rivelano che i consumatori di alcol, soprattutto fra le pareti domestiche, in quest’ultimo anno sono aumentati in maniera esponenziale. È quanto ha evidenziato l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel Rapporto 2021 sul monitoraggio di bevande alcoliche nelle Regioni, lo studio attraverso il quale sono stati rilevati i dati del consumo di alcol du-

rante l’emergenza Covid. Nel Rapporto si legge che nel 2020 il consumo di bevande alcoliche ha avuto “un incremento incontrollato”, mentre gli acquisti sui siti di e-commerce, per il settore delle bevande alcoliche, «si stima abbiano conosciuto un’impennata tra il 181 e il 250% nell’home delivery, con un aumento dei consumi domestici registrati». Un comportamento messo in atto prevalentemente per alleggerire la tensione creata dall’isolamento e per le «problematiche economiche, lavorative, relazionali e dei timori diffusi nella popolazione resa sicuramente più fragile dalla pandemia». Un comportamento, sottolinea l’Iss, «di cui non si conosce il reale impatto diretto sul consumatore e, indiretto, sui conviventi».



__ATTUALITÀ__

1.000 I GIOVANI FACILITATORI

L’ITALIA DIGITALE

Il Servizio Civile si trasforma e diventa tecno- volontari verranno formati e opereranno nellogico, anzi “digitale”. Grazie al finanziamento l’ambito dei progetti degli Enti iscritti all’albo contenuto nel Piano Nadel Servizio Civile Univerzionale di Ripresa e Resisale; opereranno sul terAVVIATO IL SERVIZIO CIVILE lienza, infatti, mille ritorio e negli spazi DIGITALE CON IL QUALE giovani diventeranno “fadestinati ad assistere i citMILLE RAGAZZI E RAGAZZE cilitatori digitali” e satadini che hanno bisogno AVRANNO IL COMPITO DI AIUTARE I CITTADINI PIÙ BISOGNOSI ranno il sostegno di di un aiuto per imparare AD ACQUISIRE LE NOZIONI DIGITALI migliaia di cittadini, aiul’utilizzo delle tecnologie, DI BASE, SUPPORTANDO, COSÌ, tandoli ad acquisire le noe al termine del servizio LA TRANSIZIONE DEL PAESE zioni digitali di base. verrà rilasciata loro una di Corinna Bianchi L’obiettivo del progetto, specifica certificazione. infatti, è quello di “colmare il divario di com- Gli enti che desiderano partecipare all’iniziapetenze con almeno il 70% di popolazione di- tiva hanno tempo fino al 29 luglio 2021 per gitalmente abile, entro il 2026”. I mille giovani presentare i propri progetti.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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DENTRO LA NOTIZIA

GLI OBIETTIVI

L’Europa di domani La cifra totale del Recovery Fund messa a disposizione dall’Unione Europea per gli Stati membri che ne faranno richiesta, è di 750 miliardi: 360 in crediti, 390 in sovvenzioni. L’Italia, che insieme a Spagna e Polonia riceverà la fetta più alta, dovrebbe ottenere 81 miliardi in sovvenzioni e 127 miliardi in crediti. L’obiettivo del Fondo è favorire il ritorno alla crescita economica degli Stati a seguito della crisi scatenata dalla pandemia, e prepararli ad affrontare il futuro. Il 30% delle risorse dovrà essere destinato alla difesa del clima, ed altre alla digitalizzazione. 14 I spazio50.org I GIUGNO 2021

Evitare gli sprechi, arginare la corruzione, contenere la burocrazia. Solo così i fondi europei destinati all’Italia potrebbero essere il salvagente sperato

RECOVERY PLAN: I TANTI TIMORI DEGLI ITALIANI

di Rachele Randon

SI CHIAMA “PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA” ED È IL PROGRAMMA EUROPEO DI INVESTIMENTI. L’obiettivo è rilanciare le economie nazionali tramite le risorse del Recovery Fund, risorse messe a disposizione dall’Unione Europea a favore degli Stati membri duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19. 750 miliardi di euro la cifra globale stanziata, 208 i miliardi che dovrebbero essere destinati al nostro Paese. Ma l’Italia come dovrebbe utilizzare i soldi del Recovery Fund? E quali sono i timori più diffusi su come essi verranno spesi? Queste e altre do-

mande sono la base dello studio curato dal Censis, La certificazione accreditata al servizio del Recovery Plan, per l’Osservatorio Accredia. Il 56,4% dei nostri concittadini ritiene che i fondi dovrebbero essere spesi velocemente, seguendo il rispetto delle regole e attraverso canali affidabili; il 75,5% teme, invece, che spenderli in fretta possa causare una riduzione dei controlli, dando il via libera all’illegalità. Per il 30,4% lo Stato dovrebbe effettuare controlli scrupolosi, anche se questi dovessero rallentare l’attuazione del PNRR. Non manca, però, una percentuale, il 6,5% degli intervistati, secondo la quale

i controlli vanno eliminati del tutto, così da poter spendere velocemente il budget assegnato al nostro Paese. Il 65,7% del campione ha il timore che i progetti contenuti nel PNRR, approvato dal Parlamento, non siano tra i migliori; il 65% teme che alla fine i fondi ricevuti verranno spostati su progetti non prioritari per i cittadini, mentre l’80,4% è preoccupato dalle pressioni che potrebbero esercitare le lobby sulla distribuzione del denaro, così da favorire pochi a scapito dei cittadini. Il 75,8% degli italiani crede che l’eccesso di burocrazia possa rallentare la fruizione delle risorse.



__COSTUME__

LA VESPA COMPIE 75 ANNI

UN’ICONA ITALIANA Chi non ricorda Gregory Peck e Audrey HepNata da un’idea di Enrico Piaggio e progetburn, nel film Vacanze romane del 1953, tata da Corradino D’Ascanio, la Vespa scorrazzare per le strade venne prodotta nello stadella Città Eterna in sella bilimento di Pontedera, ad una Vespa 125? Fu una vicino Pisa, nel 1946, e da UTILIZZATA IN UNA SCENA delle scene più famose allora ha raggiunto lo DEL FILM VACANZE ROMANE, LA VESPA DIVENNE FAMOSA del film che valse l’Oscar straordinario traguardo IN TUTTO IL MONDO COME come Miglior attrice prodi 19 milioni di esemplari. UNO DEI SIMBOLI ICONICI tagonista alla Hepburn e A 75 anni dalla sua creaDEL MADE IN ITALY. UNA MOSTRA NE FESTEGGIA I 75 ANNI fece conoscere al mondo zione, il museo Piaggio le di Carlo Penguin la Vespa, uno scooter deha dedicato la mostra Vestinato a diventare il simspizzatevi, realizzata con bolo di uno stile di vita tutto italiano, documenti provenienti dall’Archivio Storico un’icona senza tempo, uno dei marchi più Piaggio e visitabile, anche in forma virtuale, noti del Made in Italy. fino al 30 settembre.

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__COSTUME__

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INDAGINE EUROPEA

di Francesco Andreani

Contrariamente alle aspettative, non sono soltanto gli italiani a non amare le regole. Anche gli europei, quando guidano, infrangono spesso il Codice della Strada

LA GUIDA RESPONSABILE NON È DI TUTTI In un sondaggio realizzato da Ipsos in 11 Paesi del Vecchio Continente, una panoramica dei principali comportamenti degli europei alla guida dell’auto COME SI COMPORTANO I CITTADINI EUROPEI QUANDO GUIDANO UN AUTOVEICOLO? A dircelo è la Fondazione Vinci Autoroutes, che ha pubblicato i risultati dell’11° Barometro della guida responsabile e l’8° Barometro europeo. Il sondaggio è stato realizzato da Ipsos, intervistando 12.400 persone in 11 Paesi europei. Il 77% dei conducenti europei e il 75% di quelli italiani non rispettano

alcune regole del Codice della Strada, con la motivazione che “le regole non sarebbero sempre adatte alla situazione”. In particolare, l’86% degli italiani supera di alcuni chilometri orari il limite di velocità; il 50% passa quando il semaforo è arancione o appena è scattato il rosso; il 48% non mette la freccia per sorpassare o cambiare direzione; il 40% non si ferma allo stop; il 31% sosta in doppia fila; l’8% ammette di guidare anche quando ha superato il limite di alcol consentito. L’11% dei conducenti europei ha già avuto un incidente utilizzando il cellulare alla guida, e il 54% degli europei e il 71% degli italiani lo identifica tra le cause principali di incidenti mortali sulle strade.


__COSTUME__

NOI E LO SMARTPHONE

TELEFONO-CASA Dov’è che le persone esprimono la propria la base del libro The Global Smartphone: personalità, i propri interessi, i valori che Beyond a Youth Technology (autore il più li rappresentano e a cui tengono? La riprofessor Daniel Miller insieme ai suoi sposta, certamente non scontata, è: «Nello collaboratori) - hanno rilevato come i celsmartphone». A questa lulari siano diventati conclusione sono giunti i importanti quanto il ricercatori dell’Ucl, Uniluogo in cui si vive; una UNA RICERCA HA EVIDENZIATO versity College London, sorta di abitazione CHE POSSEDERE UNO SMARTPHONE È COME AVERE UN’ABITAZIONE undici antropologi che tanto che, se vengono E, SE LO SI PERDE, CI SI SENTE hanno passato 16 mesi a perduti, la sensazione UN “SENZATETTO”. PER GLI ANZIANI, studiare come lo smart che si prova è paragoINVECE, ALLONTANA LA VECCHIAIA E ALLUNGA LA GIOVINEZZA phone venga impiegato nabile all’essere divendi Lavinia Viti dalle persone residenti in tato un senzatetto. La nove Paesi di diversi conricerca ha evidenziato tinenti (Africa, Asia, Europa e Sud America), anche che l’utilizzo dello smartphone fa prestando particolare attenzione all’uso che sentire gli anziani “più giovani”, mentre gli anziani fanno del cellulare. Tra i Paesi euper i senior cinesi usare il cellulare signiropei esaminati c’era anche l’Italia. fica aiutare il proprio Paese ad essere tecI risultati dell’indagine - che costituiscono nologicamente più avanzato.

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PREMIO INTERNAZIONALE DI FOTOGIORNALISMO “ANDREI STENIN”

©Maxime Puteaux / Stenincontest.com

La mostra fotografica del Concorso internazionale di fotogiornalismo “Andrei Stenin”, edizione 2020, viene esposta per la prima volta in Italia, a San Donato Milanese, fino al 30 giugno. In questa pagina, una delle opere vincitrici: “Schiuma di mare”, di Maxime Puteaux (Francia).



______IL TERZO TEMPO______

CONTRO LA PAURA DEL TEMPO di Lidia Ravera

«PER TUTTA LA VITA HO AVUTO PAURA DI VARCARE LA SOGLIA DELLA VECCHIAIA. Era un territorio di sconfinata mestizia, dove la Malattia, la Noia e la Morte, come tre mostri di antica bruttezza, scacciavano la vita, chiudevano le porte. O almeno così credevo», Lidia (1951). «Ho tredici anni e tutti si aspettano che io non sappia niente. Mi fanno domande senza ascoltare le risposte. Il senso è sempre lo stesso: che cosa farai da grande? Nessuno si chiede che cosa faccio adesso. Soltanto i grandi “fanno”?», Giorgio (2008). «Ho vent’anni e devo sbrigarmi a essere felice. Dicono che ho tutta la vita davanti. È una frase minacciosa. Chissà se se ne rendono conto. Tutti citano la giovinezza ricordando quello che vogliono, quello che sperano di aver vissuto, quello che hanno deciso di rimpiangere», Terry (2001). «Ogni sabato è un incubo: ho 18 anni 22 I spazio50.org I GIUGNO 2021


e mi devo divertire, mi devo innamorare, mi devo sballare, devo ballare, devo provare emozioni e passioni. Devo approfittare della mia età come se fosse la stagione dei saldi. Devo comprare adesso. Subito. E il vestito mi deve calzare a pennello», Tommaso (2003). «Ho 35 anni e sono appena sbarcato nell’età centrale della vita. In questi vent’anni si gioca tutto. Il maschio bianco di età compresa fra i 35 e i 55 anni è il padrone del mondo. O almeno: così mi hanno detto. E io, come sono quotato? Sarò un fallito, uno sconfitto, un vincente? Che cosa ho combinato fino ad adesso?», Cristian (1986). «Ho 40 anni e devo sbrigarmi a essere madre. Adesso o mai più. C’è qualcosa di sbagliato se non mi pongo il problema, c’è qualcosa di sbagliato se me lo pongo. C’è qualcosa di sbagliato anche se l’ho risolto», Francesca (1981). «Ho 60 anni e sono innamorata. Mi sento ridicola. Mi sento fuori posto. Mi sento come l’imbucata a una festa. Pare che esista un’età per innamorarsi e una per

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

ricordarsi di quando si era innamorate. Ma chi l’ha detto?», Lucilla (1961). «Ho ottant’anni e il mondo intero mi scansa, come un rifiuto solido umano. Tutta la vita che ho vissuto non è ricchezza accumulata, ma usura degli organi, solitudine dei sentimenti, smemoratezza. Gli anni che mi restano da vivere, si deprezzano di giorno in giorno, e all’improvviso mi ritrovo fra le mani, soltanto moneta fuori corso», Paolo (1941). Ho raccolto, e riscritto a modo mio, queste testimonianze, per dimostrare che ogni età ha la sua croce fin-

ché la tua età la subisci, senza mai sporgerti sul prima o sul dopo, comunicando con chi lo sta vivendo, quel prima o quel dopo. Io mi sono rovinata giovinezza e maturità per la paura di invecchiare. Ora sono vecchia e felice come non sono mai stata. Piena di energia, libera, intelligente e leggera. Se qualcuno, qualcuno un po’ vecchio, una simpatica strega sulla settantina, mi avesse avvisata che la vecchiaia è creta morbida, che te la puoi modellare addosso e viverla come ti pare, sarei stata meno infelice.

Una società in cui le età della vita non comunicano fra loro è una società fragile, in cui tutti hanno paura del tempo. E quindi del racconto. Perché il racconto esiste soltanto se esiste il tempo. Tutte le storie incominciano così: “C’era una volta...”. Se vogliamo giocare col trascorrere del tempo dobbiamo mescolare le carte, disordinare le gerarchie, incontrarci. Fra diversi. Adolescenti e vecchi. Giovani e maturi. Maturi e vecchi. E se qualcuno riesce a testimoniare per noi dal momento del trapasso, bene. Grazie: avremo meno paura di vivere.

GIUGNO 2021 I 23


__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Per il mercato del lavoro italiano si apre una lunga, delicata stagione. Il Governo, con il Decreto “Sostegni”, avvia dal 1° luglio un graduale sblocco dei licenziamenti. Cosa succederà nelle prossime settimane? Come frenare la prevedibile impennata della disoccupazione? Ne parliamo con Michele Faioli, professore di Diritto del lavoro e consigliere CNEL

LICENZIARE NON È PIÙ VIETATO: E ORA?

D

di Annarita D’Agostino

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NASPI, POLITICHE ATTIVE E FORMAZIONE SONO L’ANTIDOTO ALLA DISOCCUPAZIONE, MA L’ATTENZIONE SI È CONCENTRATA SUGLI AMMORTIZZATORI

24 I spazio50.org I GIUGNO 2021

DOPO PIÙ DI UN ANNO, A PARTIRE DAL PROSSIMO 1° LUGLIO LE IMPRESE ITALIANE POTRANNO TORNARE A LICENZIARE. Il Decreto Legge n. 41 del 22 marzo 2021, noto come “Decreto Sostegni”, ha infatti stabilito uno sblocco graduale del divieto introdotto a marzo 2020 per frenare gli effetti della pandemia sull’occupazione. Dal 1° luglio, in particolare, il divieto cadrà per le imprese che dispongono della cassa integrazione ordinaria o straordinaria. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di grandi imprese che operano nell’industria e nell’agricoltura. Il divieto viene invece ulteriormente prorogato fino al 31 ottobre 2021 per i datori di lavoro che utilizzano la cassa integrazione in deroga, soprattutto


del terziario e piccole e medie imprese. Lo sblocco interesserà sia i licenziamenti individuali che collettivi. Nel primo caso, torna dunque la facoltà, per il datore di lavoro, di recedere dal contratto - indipendentemente dal numero dei dipendenti - per il cosiddetto “giustificato motivo oggettivo” ai sensi della Legge n. 604/1966. Nel secondo caso, le imprese con più di 15 dipendenti potranno ricominciare ad avvalersi della procedura prevista dalla Legge n. 223/1991 nel caso in cui, per riduzione o trasformazione dell’attività, decidano di effettuare almeno 5 licenziamenti in un arco temporale di 120 giorni, oppure vi sia stato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria prima del licenziamento, anche di un solo lavoratore. Esclusi invece dal blocco, e dunque sempre possibili, i licenziamenti per cessazione definitiva dell’attività dell’impresa, anche in caso di fallimento, o nelle ipotesi di un accordo collettivo aziendale con i sindacati finalizzato ad incentivare l’uscita dall’azienda di determinati lavoratori. Nel caso di licenziamenti collettivi, la legge prevede un confronto preventivo con i sindacati prima di formalizzare la proce-

dura, dunque i tempi potrebbero essere più lunghi rispetto ai licenziamenti individuali. Ma non è detto, visto che anche nei casi individuali ci può essere una fase di conciliazione presso l’Ispettorato del Lavoro che rallenta la procedura. Cosa dovremo aspettarci, dunque, nelle prossime settimane? Lo abbiamo chiesto a Michele Faioli, professore associato di Diritto del lavoro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere esperto del CNEL. C’è una grande attenzione sul numero dei posti di lavoro che potrebbero andare in fumo: si parla di centinaia di migliaia ma le cifre più preoccupanti sono nell’ordine del milione. È davvero questo il tema cruciale? Nel mercato del lavoro normalmente, in un anno non pandemico, ci sono 200-300mila licenziamenti. Con la pandemia, molte imprese non apriranno più. Ci sarà dunque una crescita di quel numero fisiologico congelato per il divieto di licenziamento, perché si aggiungerà il numero patologico. Ma il problema non è il numero di licenziamenti, che purtroppo ci saranno e in quantità comunque preoccupan» GIUGNO 2021 I 25


DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

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I libri sono capaci di riunire una moltitudine di persone in tempi e luoghi diversi, sono un mezzo di condivisione ma, soprattutto, un formidabile strumento di trasmissione in grado di passare di generazione in generazione. Il 19° volume de Le Perle della Memoria, “Esperienze di lettura nel Novecento. Il piacere del romanzo”, racconta il grande rilievo rivestito dalla narrativa e dal romanzo nella vita delle persone tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. Un nuovo tassello nell’affascinante mosaico della nostra memoria.

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NASpI

È la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è l’indennità mensile di disoccupazione che dal 2015 spetta, a determinate condizioni, a chi resta disoccupato.

Politiche

attive del lavoro Sono le misure regionali o nazionali che aiutano a trovare il primo lavoro o a ritrovare un’occupazione attraverso, ad esempio, corsi di formazione

I Socio 50&Più - Tessera n° ................. I Università Terza Età / Iscritto ricercatore (BARRARE LA CASELLA INTERESSATA) COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA

Nome ___________________________________________________ Cognome _______________________________________________ Via _____________________________________________________ Città _________________________________Cap _______________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono ________________________________________________ Mail ____________________________________________________ Data _______________ Firma _______________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.

Lavoro:

domanda e offerta L’intermediazione svolta da soggetti pubblici o privati riconosciuti dalla legge, consiste in gestione dei cv, promozione di colloqui, orientamento e formazione professionali.

te, quanto piuttosto come mitigare le devastanti conseguenze sociali. In che modo? Partendo dalle politiche attive per permettere a lavoratrici e lavoratori che perderanno la propria occupazione di rientrare nel mercato del lavoro tramite un sistema funzionante di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro. Così come bisogna promuovere la formazione professionale, perché molti non ritroveranno il lavoro che facevano fino a ieri, ma dovranno apprendere nuovi mestieri. Ci stiamo muovendo nella direzione giusta? Direi di no. Si discute molto di ammortizzatori sociali e poco dell’indennità di disoccupazione NASpI, ma i primi, ovvero le integrazioni salariali, servono quando c’è l’alternanza fra lavoro e sospensione dal lavoro. Noi invece stiamo affrontando una fase in cui il lavoro non ci sarà più. Per questo occorre potenziare il sistema NASpI, collegandolo alle politiche attive del lavoro finalizzate a promuovere la ricerca di una nuova occupazione e, quindi, alla formazione dei lavoratori per la riqualificazione professionale.


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Insegnanti che usano TikTok, app che permettono di studiare le lingue come se fosse un gioco: anche a causa della pandemia è nato un nuovo modo di apprendere

I PROF INFLUENCER CONQUISTANO TUTTI di Romina Vinci DANIELE COLUZZI È UN GIOVANE PROFESSORE ROMANO. HA 32 ANNI, INSEGNA MATERIE LETTERARIE IN UN LICEO SCIENTIFICO DELLA CAPITALE ED È UNA STAR DEL WEB. Il suo canale YouTube, “Prof. Daniele Coluzzi”, vanta 27.500 iscritti. Offre videolezioni e approfondimenti su letteratura, storia, arte, geografia e latino, e lo fa con la passione e l’orgoglio di chi sa di svolgere il lavoro più bello del mondo. Durante i primi mesi del lockdown, l’anno scorso, il suo canale ha avuto un boom di visualizzazioni: tantissimi, infatti, i colleghi che hanno usato i suoi video durante la didattica a distanza. Ma lui rimane con i piedi per terra: «Sono solo un ragazzo appassionato di Letteratura e Storia - racconta -, approfitto di ogni occasione per diffondere un po’ di quella bellezza con la quale entro in contatto ogni giorno: lo faccio in classe, nella vita di tutti i giorni e anche, appunto, sui miei social». A proposito di rete, il professor Coluzzi non si è fermato solo a YouTube. Su Instagram, ad esempio, ha più di 7mila fan che seguono le sue Stories e i suoi Post con molto interesse. E non perde mai occasione per coinvolgere la sua community. Ultimamente lo fa con dei gruppi di lettura. «Attualmente stiamo facendo una lettura collettiva » GIUGNO 2021 I 27


I SOCIAL LE LINGUE STRANIERE

Su TikTok, non solo inglese L’insegnamento delle lingue sta diventando sempre più social: ci sono tanti professionisti, giovani di seconda o terza generazione cresciuti in famiglie bilingue, interpreti che ogni giorno producono stories e TikTok diramando regole grammaticali, consigli sulla pronuncia etc. La rubrica #ripassiamoinsieme, ad esempio, è seguitissima: la tengono il professor Sandro Marenco (quasi 300mila follower), insieme a “The Cool Professor” (160mila follower). Realizzano sempre contenuti originali con sketch buffi, e anche l’angolo de “La parola del giorno”. L’inglese va per la maggiore, ma non solo: c’è Liz Supermais (300mila fan) che insegna cinese, e poi Shinhai Ventura, di origini giapponesi, che insegna la lingua nipponica con la mamma.

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DANIELE COLUZZI, INSEGNANTE IN UN LICEO ROMANO, DIFFONDE LA SUA PASSIONE PER LE MATERIE LETTERARIE ANCHE ATTRAVERSO LA RETE E I SOCIAL, REGISTRANDO UN GRANDE SEGUITO: PIÙ DI 40MILA FOLLOWER SU TIKTOK, E 27.500 ISCRITTI AL SUO CANALE YOUTUBE

28 I spazio50.org I GIUGNO 2021

su Gli amori difficili di Italo Calvino. Tramite la mia pagina Instagram - spiega il professore - fisso delle tappe di lettura e degli incontri per commentare tutti insieme l’opera. L’abbiamo già fatto sulle Operette morali di Leopardi e la Vita nuova di Dante». Ed i fan, anzi i lettori, rispondono in massa: «Adesso, a leggere Calvino tutti insieme siamo più di 200!», afferma orgoglioso. » DA YOUTUBE A TIKTOK

Ma se c’è un social su cui Daniele Coluzzi ha fatto davvero breccia, è TikTok, il fenomeno del momento, quello che, a dir poco, spaventa la maggior parte dei suoi colleghi. Daniele ha aperto il suo profilo a fine dicembre e, nel giro di una manciata di mesi, è riuscito a superare la soglia dei 40mila follower. «Ho deciso di puntare a TikTok perché è un social che mi diverte molto, e poi perché mancavano conte-

nuti culturali relativi alla Storia e alla Letteratura», racconta. Il professor Coluzzi, infatti, tratta di temi che, di solito, i ragazzi sfuggono (letteratura, storia, latino…), ma lui ha il grande talento di trasformarli in contenuti accattivanti. Come? «Chi fa il professore - ammette - sa che il nostro è anche un lavoro di comunicazione e divulgazione. Non siamo dei burocrati che mettono voti, ma delle persone che devono ispirare e influenzare positivamente gli altri con passione. Credo che questa passione renda i contenuti che propongo più interessanti. Su TikTok ho creato delle serie su alcuni argomenti. Quella che mi diverte di più è “Morti male”, sulle morti particolarmente assurde della storia. Una serie che va tanto poi è “Folclore”, sulle figure leggendarie delle tradizioni regionali locali. La cultura popolare affascina sempre!», parola di prof. » LINGUE CHE PASSIONE

E durante i prolungati periodi di lockdown, oltre ai

social, tante persone si sono lanciate in un’altra sfida: quella dell’apprendimento online delle lingue. Piattaforme specializzate come Babbel, Duolingo o Aba English lo dimostrano. Ci si serve di app, oppure di podcast. Metodi e strumenti sono infiniti, e si usano anche le risorse come dirette, quiz, gruppi privati di Facebook, per condividere dubbi ed esercizi. E soprattutto per fare community. La piattaforma Babbel, che nel mese di dicembre ha condotto un’indagine su 14.500 persone distribuite in dieci Paesi, conferma questa grande voglia di rimettersi a studiare le lingue. Un italiano su cinque ha approfittato della quarantena per tornare a studiarne una. L’82% degli intervistati, infatti, ritiene lo studio di una lingua online un’attività a lungo termine, da coltivare anche quando la pandemia sarà soltanto un ricordo. La piattaforma, in questo periodo, in Italia ha registrato un aumento del numero di abbonati del 300%. Meglio di noi hanno fatto solo Francia


siamo aperti

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Imparare attraverso il gioco Duolingo è una piattaforma gratuita, ha 300 milioni di utenti ed offre 81 corsi per imparare 30 lingue diverse. È una piattaforma crowdsourced (sviluppo collettivo) di traduzione testo: è progettata per far sì che gli utenti imparino attraverso le lezioni e, allo stesso tempo, aiutino a tradurre siti web e altri documenti. La sua caratteristica è quella di imparare le lingue come se fosse un gioco. La struttura (disponibile sia per il computer che come app), è quella di un videogioco suddiviso in livelli. Ad ogni risposta corretta si guadagnano punti e si raggiungono i livelli successivi. E i risultati ci sono: secondo uno studio condotto dalla City University of New York e dall’Università del Sud Carolina, 34 ore su Duolingo equivalgono ad un semestre di corsi principianti in un’università americana.

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e Regno Unito. Più dei due terzi degli intervistati (72%), ha dichiarato che è stato più facile studiare le lingue in questo periodo rispetto agli anni precedenti. Per il maggior tempo a disposizione, certo, ma anche grazie al minor numero di distrazioni e ad una forte motivazione. Proprio dal punto di vista della volontà, è interessante notare che non si è trattato di uno studio di accrescimento in ottica professionale, ma anche per migliorare il benessere psicofisico, alla ricerca di un po’ di sollievo e di “evasione” dalle

continue notizie sulla pandemia. Per il 97% degli italiani intervistati, infatti, seguire un corso di lingua online è stato un antidoto utile a fronteggiare l’ansia da lockdown. Il 56% ne ha tratto una sensazione di realizzazione, il 28% è arrivato a parlare addirittura di felicità e, un restante 13% ha esaltato il riuscire a connettersi ed entrare in contatto con altre persone proprio grazie a questo servizio. Ma quando si tornerà ai vecchi ritmi frenetici, in quanti saranno in grado di mantenere lo stesso impegno?

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intervista di Raffaello Carabini

LE STORIE INQUIETANTI E L’ARTE DEL RACCONTO PER IMMAGINI 30 I spazio50.org I GIUGNO 2021


P

__le INTERVISTE di 50&Più__

UPI AVATI

PUPI AVATI È UNO DEI MAESTRI RICONOSCIUTI DEL CINEMA ITALIANO. Regista, sceneggiatore e produttore, ha diretto quasi 50 film (tra cui alcuni capolavori come La casa dalle finestre che ridono, Regalo di Natale, Bix, Il cuore altrove, Il figlio più piccolo e il recentissimo Lei mi parla ancora, finora apparso solo su Sky) e diverse miniserie Tv. Come autore ha pubblicato l’autobiografia La grande invenzione e vari romanzi di successo, tradotti spesso da lui stesso per il grande schermo, come Il papà di Giovanna e Il signor Diavolo. Dopo Il signor Diavolo ha scritto L’archivio del diavolo, e ha già in programma un altro sequel. Perché questa infatuazione per il maligno? Sono cresciuto per motivi bellici in campagna, dove i miei genitori erano sfollati. Io sono nato nel 1938 e quegli anni

Regista, sceneggiatore e produttore, con il suo ultimo romanzo Avati riporta il lettore in quella realtà che gli è familiare, il Nord-Est degli Anni ’50. Una storia dal sapore gotico, in cui superstizione, religione e mistero si intrecciano, in un mondo dove tutto sembra possibile

da bambino li ho tralogna, quella figura che scorsi immerso nella veniva evocata e citata cultura contadina, che continuamente. Mi pasi basa fondamentalre sia una figura necesmente sulla favola orsaria oggi, quando non rorifica, che fa paura, e si parla più né del diaanche sulla religiosità volo né del male, che preconciliare, molto cusono invece due realtà pa, molto minacciosa, molto diffuse. Secondo che prevedeva la preme, il diavolo sta fasenza del diavolo, delcendo molti più punti l’inferno, di peccato e oggi di quanti ne facesse punizioni, ne parlava allora, negli Anni ’50. sempre. Io vengo da quel mondo. «TRA GLI ATTORI CHE HO DIRETTO La Chiesa di oggi, MI HA SORPRESO STEFANO ACCORSI. invece, è una chieLO PRENDEMMO PER “FRATELLI sa molto rassicuE SORELLE”. ERA UN RAGAZZINO DI BOLOGNA CHE VOLEVA ESSERE rante, che si occuMESSO ALLA PROVA. MI FIDAI pa poco degli DELLA SUA SIMPATIA E POI HA FATTO aspetti per noi terLA CARRIERA CHE HA FATTO» rorizzanti, del peccato, del senso di colpa e soprattutto C’è il senso di coincidel diavolo. Non ci sodenza con il potere, cono più omelie che ne me appare in quello che parlano. Allora ho riscrivo. Purtroppo, aventenuto opportuno, ando io ormai 82 anni, coche per fare una comnosco la vita molto bene parazione, raccontare perché ho visto a fianco il modo di essere nel a me molte persone vimondo dal quale io vere vicende fortunate provengo, nel quale si e sfortunate. Ho conosono formati degli arsciuto persone nate, vischetipi e dove da bamsute e morte patendo bino ho incontrato nell’ingiustizia, e mai risarle chiese, prima di Sascite. Questo è tremenso Marconi e poi di Bodo. Facendo un mestie-

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re così strano, così curioso, così particolare, forse anche così inutile, ho conosciuto diverse persone che sono arrivate al grande successo, al grande potere. La gran parte di loro non sono migliorate: essere più potenti non vuol dire essere migliori. Al contrario, le persone migliori sono le più vulnerabili, le più fragili, quelle che hanno conosciuto il dolore, che sono state sconfitte. Non lo dico in modo demagogico, lo dico convinto. So che è così. Anche riguardo la qualità degli attori, i migliori non sono quelli che hanno frequentato le scuole migliori, ma sono quelli che hanno frequentato il dolore, che sono cresciuti attraverso il dolore, che è una grande scuola di vita e fa sì che il tuo prossimo si avvicini di più a te, perché sei più vulnerabile. Questi sono i motivi per cui sto portando a termine questa trilogia del diavolo. Le indagini di » GIUGNO 2021 I 31


PUPI AVATI Momentè sono spesso frustrate, interrotte, fuorviate dagli interventi dei potenti, burocrati e politici. Crede che oggi, rispetto agli Anni ’50 in cui si svolgono i suoi ultimi romanzi, la situazione sia più trasparente, anche grazie a internet? Io trovo soprattutto che oggi c’è molta più violenza. La violenza è in chi nell’anonimato del web insulta, trova il modo di soddisfare la propria frustrazione aggredendo gli altri, soprattutto quelli che tentano di fare qualcosa che abbia un senso. Io mi tengo fuori dal web e credo proprio di fare bene. Questa è un’epoca di opinionisti. Le persone una volta svolgevano delle attività, costruivano sedie, armadi, pianoforti e biciclette, adesso si occupano. Non si dice più cosa fai, ma di cosa ti occupi? È una nuova professione che c’è da qualche decennio. Quando accende la televisione lei vede sempre le stesse facce, gli stessi che tutte le sere dicono cosa pensano di tutto. Non si può sapere tutto di tutto. La bellezza delle persone è anche fermarsi, non sapere, astrarsi, cambiare idea. Invece no, se si spegne l’audio della Tv si potrebbero doppiare tranquillamente, perché sappiamo esattamente cosa dicono quelli di questa parte e quelli dell’altra. Eppure il Paese tutte le sere è nutrito di questo alimento, che è tossico, non produce un’identità, una necessità di senso, non ti chiede di impegnarti intellettualmente ma solo di fruire, di nutrirti di questa medicina, che in realtà è un veleno. Il livello culturale del nostro Paese, quello di creatività «IL CINEMA CHE HO FATTO sono bassissimi. Ho scritto NELLA MIA VITA questo romanzo, che è difHA L’AMBIZIONE DI STIMOLARE, ficile, vuole esserlo. Ho avuDI DIRE QUALCOSA CHE NELLA REALTÀ to la fortuna di un editore NON SI VEDE, DI ANDARE UN che mi ha accompagnato in PO’ NELL’ALTROVE, NELL’OLTRE» questa scelta. Nessuno oggi dice del proprio libro che è difficile, io ve lo dico. E vi dico leggetelo proprio perché è difficile, perché le difficoltà sono le cose importanti della vita. Il jazz non lo si ascolta più perché è una musica difficile, per cui serve un orecchio attrezza-

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In alto, Diego Abatantuono e Inés Sastre in una scena del film “Il testimone dello sposo” (1998), di cui Avati ha curato regia, soggetto e sceneggiatura. Sopra, il regista con il cast del film “Il papà di Giovanna” (2008).

to, acculturato. È come la musica classica. Il libro segue un montaggio narrativo molto serrato, mentre il suo ultimo film, Lei mi parla ancora, segue invece un montaggio molto disteso... Il racconto di Lei mi parla ancora è molto sentimentale. È la vicinanza a uno stato della vita dell’essere umano che deve affrontare il problema dell’assenza. Dell’assenza di una persona che ti è stata accanto per 65 anni. Quando lessi il libro

del papà di Elisabetta e Vittorio Sgarbi rimasi profondamente colpito. L’avevo vissuta, non personalmente per fortuna, ma attraverso alcuni miei colleghi, due registi amici miei che hanno entrambi perso la moglie dopo molti anni di matrimonio. Sono soprattutto gli uomini ad avere gravi problemi, perché le donne misteriosamente sanno dare la vita e insieme hanno la capacità di sopportare l’assenza. Noi uomini siamo meno attrezzati. Leggendo il libro mi sono reso conto che va-

BIOGRAFIA

1938

32 I spazio50.org I GIUGNO 2021

LE ORIGINI

Giuseppe - affettuosamente detto “Pupi”- Avati nasce a Bologna il 3 novembre, studia Scienze politiche e fa il clarinettista jazz. Il futuro glielo detta la vista di 8 e ½, meraviglioso film di Federico Fellini.

1976

IL PRIMO CAPOLAVORO

Prima Bordella, il suo quarto film, cade negli strali della censura, poi il successivo La casa dalle finestre che ridono, un giallo padano dalle tinte gotiche, viene salutato come il suo primo capolavoro.


IL LIBRO

«La cultura richiede impegno, non evasione, deve dare qualcosa. Quando esci dal cinema devi essere “inquietato”, devi aver ricevuto qualcosa...»

Roma, Festa del Cinema (2011): Pupi Avati con Micaela Ramazzotti e Cesare Cremonini, protagonisti del film “Il cuore grande delle ragazze”.

leva la pena di raccontare quel momento, raccontare la saggezza della vecchiaia. Non viene più apprezzata, mentre nelle culture classiche era molto considerata. Perché la modernità ha spazzato via i vecchi con tanta frettolosità? Perché non si chiede più un parere a un anziano, quando sa così tanto della vita? Gli errori li ha già fatti tutti, potrebbe dirti “non fare così perché ho già sbagliato io”. Questo concentrarsi del mercato tutto sui giovani, su quello che interessa ai giovani, è

1991

una grande truffa che stanno subendo i giovani, che in realtà non contano niente, sono soltanto degli acquirenti nella globalizzazione totale. Invece la persona anziana potrebbe essere interpellata e coinvolta. Lei ha lanciato moltissimi attori che hanno fatto il cinema italiano, ma soprattutto ne ha cambiati molti facendo loro scoprire qualità che non avevano mai evidenziato, da Carlo delle Piane a Christian De Sica, a Diego Aba-

GLI ALTRI SUCCESSI

Negli Stati Uniti gira l’altro capolavoro, Bix (per farlo deve acquistare la casa di famiglia del trombettista jazz degli Anni ’20), e Fratelli e sorelle - in cui debutta Stefano Accorsi -, che gli vale la nomination al Globo d’oro.

2020

L’ARCHIVIO DEL DIAVOLO

Omicidi e false piste, ombre inquietanti, ingenuità e trame politiche, si incrociano per disegnare più storie parallele. Ambientato a Venezia, Roma e in un paesino veneto nei primi Anni ’50, L’archivio del diavolo (Solferino, 266 pagine, € 16) mescola thriller e horror, suggestioni letterarie e superstizione popolare, riferimenti alla realtà del tempo e invenzioni a raffica. Un archivista investigatore, nobili di provincia, un questore infido, carabinieri tremebondi e un abile procuratore si muovono tra le pagine, che tratteggiano anche un romanzo parallelo sul mistero della trafugazione del cranio del grande scrittore russo Nikolaj Gogol’. Un thriller-noir a incastri complessi, destinati a svelarsi solo nelle ultime pagine.

tantuono, e oggi a Renato Pozzetto. Come fa? Succede soprattutto con gli attori comici, che hanno questo desiderio, questa nostalgia di misurarsi con qualcosa di diverso da quello che hanno fatto per tutta la vita. Gli attori sono come le persone che hanno una cassetta degli attrezzi, i comici lì dentro hanno anche un attrezzo che non hanno mai usato, fatto di sensibilità, di spessore, di verità, di umanità, di profondità. È sufficiente metterglielo nelle mani, spiegargli come si usa e in genere funziona. Non succede mai al contrario: l’attore drammatico non può diventare comico. Con loro faccio molta conoscenza umana, i provini mi interessano poco. Gli attori devono mettere a tua disposizione la loro parte più intima, più segreta, devono aprirsi, devono fidarsi di te. Me lo insegnò Tognazzi e non ho mai smesso di crederci. Se tu comunichi attraverso la tua fragilità, la tua debolezza, le tue paure, la comunicazione diventa profondissima, molto autentica e superi tutti i preliminari. L’attore si fida di te e si sente totalmente protetto, rassicurato, allora può veramente mettere in campo tutta la sua sensibilità.

IL PREMIO BRESSON

Riceve il premio Robert Bresson, assegnato a chi “abbia dato una testimonianza, significativa per sincerità e intensità, del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della nostra vita”. GIUGNO 2021 I 33


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Con Federico Capeci, CEO di Kantar e autore del libro “Generazioni”, parliamo di chi siamo, cosa vogliamo diventare e come possiamo affrontare i cambiamenti della società

GENERAZIONI: UN GIOCO DI SQUADRA di Lorenzo Simeoni

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COSA HANNO IN COMUNE NONNA TINA, 82 ANNI, ACCOGLIENTE E PAZIENTE, E SUO NIPOTE TOMMASO, 20 ANNI, SEMPRE IN MOVIMENTO SU TIKTOK? Perché Andrea, 61 anni, non perde occasione per fare la predica a Riccardo, 37 anni, con cui condivide l’ufficio ormai da 6 anni, ma gli affida i progetti più importanti perché sa che può fidarsi delle sue scelte? Non è strano che Mario, 72 anni, e Fabiana, 45 anni, padre e figlia, condividano la stessa passione per il bio? Ieri a cena il mio piccolo Matteo mi ha chiesto: «Papà, risolveremo le malattie degli Ogni 20 anni una rivoluzione altri?». È normale, a 4 anni, farsi In ogni generazione coesiste una sotto-generazione che vive queste domande? il momento della preparazione e una che vive la reazione. Nel nostro Paese convivono e si conPensiamo ai Baby Boomer: quanto sono diversi i giovani frontano cinque generazioni: la Silent del boom economico degli Anni ’60 da quelli degli anni di Generation degli over 75, i Baby Boopiombo e delle battaglie sociali degli Anni ’70?


CHI SIAMO

Fra storia, valori, parole

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IL PASSAGGIO GENERAZIONALE È UN ERRORE. INVECE È LA SINERGIA FRA LE RISORSE DEGLI ADULTI E LA CAPACITÀ DI VISIONE DEI GIOVANI CHE COSTRUISCE IL FUTURO

mer sopra i 55 anni, la Generazione X degli Anni ’80 e ’90, i Post Millennial (Millennial e Generazione Z) nati nei primi Anni 2000, la Generazione Alpha dei più piccoli. Ad analizzarle Federico Capeci (nella pagina precedente, foto in alto a sinistra), CEO della divisione Insights per Italia, Grecia e Israele di Kantar, network di ricerche di mercato leader nel mondo, che da anni segue i nuovi trend sociali e digitali.

Per FrancoAngeli ha scritto Generazioni. Dottor Capeci, le generazioni non sono solo questione di età, ma di rivoluzioni. Perché? Perché una generazione nasce nel momento in cui un gruppo di ragazzi in adolescenza, quindi nel momento di massima crescita personale e sociale, viene attraversato da una serie di eventi culturali, sociali, tecnologici, eco-

nomici che, vissuti in quell’età particolare, finiscono per creare una nuova mentalità. Sono gli stessi eventi che noi tutti viviamo, come oggi la pandemia, ma che hanno un effetto diverso sugli adolescenti perché loro sono alla ricerca di indipendenza. Quindi, attraverso l’emancipazione dalle scelte dei propri genitori, vivono questi eventi come un’occasione per acquisire una nuova visione del mondo. Questo è il concetto di generazione. Siamo dunque destinati a crescere seguendo la strada dei nonni, ribellandoci ai genitori, confrontandoci con i coetanei, educando i figli a valori che poi, a loro volta, vorranno cambiare? Ogni generazione crea la successiva con l’obiettivo inconscio di “distruggersi” e di passare il testimone. Gene- »

La Silent Generation è la generazione della ricostruzione italiana, dalla metà degli Anni ’40 alla nascita della Repubblica. Per descriverla con una parola chiave, Federico Capeci sceglie “sistemare”. La seconda in ordine cronologico è la generazione dei Baby Boomer, quelli del miracolo italiano, del Sessantotto e dei grandi ideali. Parola chiave: “miglioramento”. C’è poi la Generazione X degli Anni ’80 e ’90, quindi delle grandi opposizioni fra Usa e Russia, dei muri ma anche di tangentopoli: è una generazione cresciuta in un momento in cui era chiaro che cosa non sarebbe più stata la nostra società, quindi la prima Repubblica, ma che non ha potuto maturare una certezza su quello che invece poi sarebbe diventata. È la generazione del desiderio, dell’ambizione. I Post Millennial dei decenni 2000 e 2010, composta dai Millennial e dalla Generazione Z di cui oggi si parla moltissimo, sono i giovani dai 15 ai 35 anni. La generazione del digitale e dei social media, del mondo collaborativo ma anche del mondo della grande crisi economica partita con il crack di Lehman Brothers e oggi purtroppo ritrovata con la crisi sociale e sanitaria della pandemia. Parola chiave: “visione”. E i più piccoli? Tecnicamente non sono ancora una generazione, ma possiamo già dar loro un nome: saranno la Generazione Alpha. È già in costruzione, sotto l’impatto della pandemia. La parola chiave per questi ragazzi sarà “benessere”.

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riamo ed educhiamo i nostri figli nella logica di enLe generazioni in numeri fatizzare quello Sono poco più di 7 milioni le persone nella che non abbiamo Silent Generation, quasi tutti pensionati, con avuto e che abbiaun’età media di 82 anni, per il 60% donne. mo sempre voluto Quindici milioni i Baby Boomer: sono un quaravere, perché ci to della popolazione italiana, hanno in media 64 anni e per metà sono in pensione. sembrano la più Hanno mediamente 45 anni, per un terzo sono naturale evolusingle e sono il gruppo più numeroso al mozione del nostro mento, 18 milioni: ecco la Generazione X. mondo. Ma, nello I Post Millennial sono complessivamente 13 stesso tempo, li milioni e cresceranno nei prossimi decenni viviamo con un grazie agli immigrati. Sono più istruiti ma certo antagonianche più disoccupati: secondo Eurostat, i smo perché sono giovani NEET fra 15 e 29 anni che non stuloro che, costruendiano e non lavorano sono il 24%. do una nuova viFra i primi componenti della Generazione Alpha, sione del mondo, gli 8,5 milioni di bambini nati dopo il 2006. distruggeranno il nostro. Siamo destinati quindi sicuramente a questo tipo di colIL LIBRO lisione, ma se comprendiamo “GENERAZIONI. CHI SIAMO, nel profondo come sia una CHE COSA VOGLIAMO, COME POSSIAMO DIALOGARE” dinamica naturale della no(FRANCOANGELI) stra società, ciascuno di noi sarà pronto a mettere a disposizione i propri valori per costruire il futuro. Il dialogo fra piccoli, giovani, adulti, anziani è quindi la strada della crescita socio-economica. Ma è sempre percorribile? Si, se non si traduce in “passaggio” ma in “sinergia” generazionale. Il passaggio ge-

LE CIFRE

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nerazionale è infatti un gravissimo errore: porta la relazione fra generazioni ad essere non un conflitto - che a mio avviso è non solo utile, ma auspicabile - ma una collisione che diventa distruzione. Invece, ogni generazione può collaborare a creare qualcosa di diverso, perché le generazioni più adulte oggi hanno potere, denaro, know-how, però le generazioni più giovani hanno la capacità di vedere il cambiamento. Dunque, gli adulti e gli anziani possono generare il contesto affinché il nuovo pensiero dei giovani si possa attuare. La generazione è sempre un gioco di squadra. Uno sguardo al futuro. La pandemia sarà una nuova rivoluzione per le generazioni? Sicuramente si acuirà in maniera importante il rischio di collisione fra le generazioni, perché la pandemia purtroppo ci è stata raccontata anche in senso anagrafico, a mio avviso in modo sbagliato, quasi come fosse colpa dei ragazzi la circolazione del virus o fosse colpa degli anziani il fatto di dover stare attenti. Un grave problema, perché si continua a riproporre uno schema di

opposizione che invece non è indicativo delle cose che si possono fare insieme. Con quali effetti sulla prossima generazione? Il decennio 2020-2030 è quello in cui si formerà la nuova Generazione Alpha. Dipende da tutti noi quello che vogliamo comunicare. Kantar ha già rilevato che la famiglia è diventata il valore principale degli adolescenti di oggi ed è una cosa bellissima, ma non se questo primato si accompagna ad un senso di chiusura e di paura verso l’altro o la comunità. Si rischia così di frustrare quello spirito che questa generazione può avere nella ricostruzione sociale prima ancora che economica del nostro Paese. Nel momento in cui ci troviamo molto a nostro agio nella nostra famiglia, nella nostra casa, nel nostro quartiere, non pensiamo che ci sono invece dei grandi progetti che possiamo realizzare per tutti. Invece, i giovani devono essere spinti a pensare a questi grandi progetti, e proprio le altre generazioni che in questo momento sono genitori e nonni hanno un ruolo chiave in questa spinta propulsiva.




LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

FOCUS

di Anna Maria Melloni

Dopo oltre un anno di difficoltà la voglia di andare in vacanza è tanta. Il concetto stesso di viaggio subirà notevoli cambiamenti rispetto al passato ma, grazie alla campagna vaccinale, sarà finalmente possibile tornare a muoverci

LIBERI DI PARTIRE PER RICOMINCIARE USCIAMO DA UN LUNGO PERIODO CHE CI HA IMPOSTO LA MASSIMA LIMITAZIONE DI MOVIMENTI E CONTATTI. I viaggi dovuti ad attività lavorative nel 2020 si sono drasticamente ridotti rispetto all’anno precedente e lo stesso vale per gli spostamenti legati al turismo. Oggi, grazie alla campagna vaccinale, possiamo pensare di ricominciare a muoverci. La voglia di ripartire è tanta, ma un anno e più di pandemia ha modificato la percezione del viaggio: sono cambiati gli aspetti di cui tenere conto nella progettazione, gli accorgimenti da adottare per la propria sicurezza, i vincoli negli spostamenti, i confini valicabili. Un nuovo vocabolario accompagna il cambio di scenario, e sentiamo quindi parlare di green pass, turismo di prossimità, smartrekking… La pandemia ha inevitabilmente inciso sulla nostra percezione delle distanze, reduci dalla forzata clausura riscopriamo come opportunità

quelle forme di turismo adottate nel secondo dopoguerra, quando viaggiare per molti significava allontanarsi di appena qualche decina di chilometri dall’abitazione principale per godere di un clima migliore. Mete che fino a poco meno di due anni fa potevano sembrare scelte di ripiego, magari in assenza di adeguate risorse economiche per raggiungere destinazioni più esotiche, oggi risultano attraenti perché offrono maggiori garanzie per la nostra salute. Il 2021 si preannuncia quindi l’anno in cui molti sceglieranno di godere delle inestimabili ricchezze paesaggistiche e culturali del nostro Paese senza rimpianti, scoprendo un turismo lento e sostenibile. Tutti coloro che avranno la fortuna di poter viaggiare lo faranno con una consapevolezza in più, perché oggi sappiamo che non è né ovvio, né scontato poterlo fare. Questa estate ci riscopriremo finalmente liberi, liberi di partire per ricominciare.


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

TORNARE A VIAGGIARE, DESIDERIO O REALTÀ? Ad oltre un anno dall’inizio della pandemia torna la voglia di mettersi in viaggio. Per recuperare le partenze mancate del 2020, e con una maggiore fiducia riposta nei vaccini. Meglio una vacanza che un nuovo amore o una promozione sul lavoro, dicono gli intervistati di un’azienda del settore, ma attenzione ad ansie e aspettative a breve termine di Ilaria Romano CON L’ARRIVO DELL’ESTATE E IL PIANO VACCINALE ORMAI AVVIATO DA QUALCHE MESE, LA SPERANZA DI RICOMINCIARE A VIAGGIARE È COMUNE A MOLTI, appassionati di mete lontane ma anche entusiasti delle gite fuori porta e di località nostrane. Certo, le restrizioni ancora in vigore e una situazione che continua ad essere fluida non solo in Italia, ma a livello globale, limitano le opzioni di viaggio e anche la crisi economica conseguente alla pandemia è un fattore con il quale fare i conti. Il distanziamento, la paura del contagio, le frontiere chiuse e la sospensione dei collegamenti con molti Paesi hanno caratterizzato l’ultimo anno, e il turismo è sicuramente uno dei settori che ha risentito di più della situazione di emergenza. Adesso, però, le prenotazioni stanno ricominciando a crescere e riprendere a viaggiare sembra essere in cima alla lista dei desideri. Un’indagine condotta da Booking, l’agenzia olandese per le prenotazioni online di alloggi per turismo, rivela che tra i 28mila viag-

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Secondo i dati del “Travel Trend Report 2021” di Vrbo - operatore di case vacanza -, i viaggi in auto supereranno per numero quelli in aereo, per il 56% degli intervistati, un campione di 8mila famiglie provenienti da 8 Paesi, Italia compresa

giatori di altrettanti Paesi, interpellati sulla voglia di partire, il 71% degli intervistati in questo 2021 preferirebbe andare in vacanza piuttosto che trovare l’amore, il 66% preferirebbe un viaggio ad una promozione sul posto di lavoro, e per il 64% viaggiare è ora diventato più importante rispetto a prima della diffusione del Covid. Due terzi degli intervistati (66%) nutrono maggiori speranze di partire grazie alla diffusione dei vaccini, e il 59% di loro sostiene che non andrà all’estero finché non sarà vaccinato. Ma sei persone su dieci sperano comunque di andare in spiaggia nel corso dell’estate. Guardando ai soli intervistati italiani, sono sette su dieci quelli che pensano di avere più possibilità di spostarsi grazie alla campagna vaccinale e il 70% di loro spera di recuperare quest’anno tutti gli spostamenti negati nell’estate 2020, e spesso ha trascorso il tempo in casa a pianificare la prossima meta. In tutto il mondo, i viaggiatori riconoscono di aver avuto un impatto negativo sul proprio benessere psicofisico a causa della mancanza di viaggi dall’inizio della pandemia, e per il 47% ammettono di essersi sentiti “prigionieri” in casa a causa delle restrizioni. «Tutti sentono l’esigenza di uscire, di essere un po’ più liberi; quando si pensa alla libertà la mente va subito al viaggio, fosse pure la gita fuori porta - spiega a 50&Più Chiara Di Nuzzo, psicologa del viaggio e psicoterapeuta -. Ormai è un desiderio sempre più presente, dopo le restrizioni, la fatica mentale e fisica di sottostare alle regole per l’ incolumità propria e altrui». Da cosa nasce il desiderio del viaggio? La percezione dell’incertezza, di


qualcosa di cui ancora non si riesce a vedere chiaramente la fine, porta all’emersione di un desiderio sempre più forte di vedersi fisicamente altrove, anche se con qualche preoccupazione in più, come è normale che sia. L’esigenza di evadere, di visitare posti nuovi, si scontra con la sensazione che il viaggio si sia trasformato, che non abbia più la spensieratezza che lo caratterizzava prima della pandemia. Spesso le persone percepiscono un conflitto tra cosa vorrebbero fare e cosa sono in grado di sostenere emotivamente, perché la preoccupazione ci mette in difficoltà. Sarebbe importante, prima di fare una scelta di viaggio in questo momento, chiedersi che cosa si riesce a reggere a livello emotivo. La fase di concretizzazione del viaggio si scontra oggi con quello che è realmente possibile fare, ma anche con una serie di cose alle quali non avevamo mai pensato prima. Ad esempio, molti finora hanno scelto e continuano a scegliere le Canarie, si fanno tante domande sulle tempistiche dei tamponi, sulla possibilità di tenersi aggiornati con le normative per entrare in un paese straniero ma anche per rientrare nel proprio, su come comportarsi una volta arrivati sul posto, quando ci si troverà lontani da casa. E questo vale per l’estero ma anche per spostamenti più brevi, da una regione all’altra. C’è il rischio che emergano nuove ansie rispetto all’organizzazione di un viaggio? Ci sono persone che si trovano a vivere delle ansie che nem-

meno sapevano di avere, o che erano “sotto soglia” e sono emerse o si sono amplificate con la pandemia, rispetto al viaggiare. Poi c’è anche chi riesce a sostenere meglio l’incertezza, è più flessibile in fatto di tempi e gestisce meglio eventuali preoccupazioni legate a una possibile quarantena, ad un ritardo o alla cancellazione di un volo. Cosa consiglierebbe ai viaggiatori per gestire eventuali ansie? La prima cosa che consiglio alle persone che mi chiedono un aiuto è di trovare un compromesso fra quello che desiderano fare e ciò che si sentono di riuscire a fare, ossia cercare di sfruttare la loro flessibilità, in termini di opzioni alternative, per non sentirsi eccessivamente vincolati. È importante mettersi nella condizione di fare quello che si desidera, senza forzarsi ad esempio a prendere un aereo, un treno, a condividere l’auto con altre persone. Anche nell’incertezza del momento si può gestire il breve termine: le cose su cui possiamo avere il controllo non sono tantissime ma ci sono, dobbiamo concentrarci su quelle, altrimenti subentra la frustrazione, con la sensazione di aver fatto un viaggio poco piacevole. E rispetto a una delusione, è meglio cercare un compromesso gratificante senza eccedere, perché più avanti si potranno realizzare tanti altri desideri di viaggio. In questo particolare momento bisogna entrare nell’ottica che molte cose vanno fatte in modo diverso, e non legarsi trop»

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ po a dei programmi che rischiamo di dover cambiare in corso d’opera fra chiusure e riaperture, orari e restrizioni che possono variare. Lei ha deciso di specializzarsi in Psicologia del viaggio e ha anche realizzato un progetto sul tema, che condivide in un blog (travelpsych.it): da dove è nata l’idea, oltre che dalla passione personale per il viaggio? Da appassionata di viaggi mi sono accorta che nel mio modo di viaggiare avevo sempre lo sguardo da psicologa; il progetto è nato perché quando raccontavo delle mie esperienze, e mi chiedevano consigli sul tema, le spiegazioni che davo erano d’aiuto. Nella pratica clinica mi sono ritrovata frequentemente a parlare del viaggio con molti pazienti, perché si tratta di un’attività che ha a che fare con la libertà e la crescita; il ritrovarsi in situazioni che avvengono al di fuori dell’ambito familiare è un’opportunità di cambiamento. Molte delle persone che ho incontrato e seguito erano frenate, magari volevano viaggiare ma non ci riuscivano, così ho deciso di creare un supporto più specifico che si è rivelato molto utile. Prima della pandemia abbiamo fatto diversi progetti, anche attraverso la realtà virtuale, su come si sentiva la persona, sulla sua consapevolezza, per arrivare a un viaggio gratificante, attraverso scelte in linea con i propri desideri e attitudini. Speriamo di riprendere presto da dove abbiamo interrotto. 42 I spazio50.org I GIUGNO 2021

IL PARERE di Ilaria Romano

IL SOCIOLOGO DE NARDIS: «RITORNA IL SOGNO DEL VIAGGIO COME FUGA»

«È VERO CHE È PASSATO POCO PIÙ DI UN ANNO DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA, MA SEMBRANO DECENNI, E OGGI RITROVO UNA SORTA DI NOSTALGIA DEL VIAGGIO COSÌ COME L’AVEVANO I VIAGGIATORI DI DUE SECOLI FA». Così il sociologo Paolo De Nardis, docente presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, paragona l’attuale voglia di riprendere a viaggiare a quella di un tempo ormai lontano: «Tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, gli intellettuali di famiglia aristocratica europea destinavano ai figli promettenti negli studi il famoso grand tour, e all’epoca l’Italia era una delle mete preferite. Oggi questa parentesi forzatamente domestica ha instillato la scintilla di fame e sete di qualcosa di diverso, che possa rientrare più nel mondo dei sogni che della realtà, dato che la realtà è in qualche modo una sorta di cattività casalinga e soprattutto distanza fisica». Professor De Nardis, possiamo dun-

que parlare di una visione di viaggio romantica, oggi? Chi se lo può permettere, perché non dimentichiamo che il Covid non ha fatto altro che esasperare le disuguaglianze sociali, ha recuperato una nostalgia romantica del viaggio, che oggi assume i connotati di rigenerazione e possibilità, come un nuovo rito di iniziazione ad una vita adulta, visto che in questi mesi siamo stati tutti come minori sotto tutela, condizionati da una normativa pedissequa che abbiamo sopportato peggio che in altri Paesi. Pensiamo a Wuhan: lì il problema è stato risolto più drasticamente e con un forte intervento dello Stato, ma all’interno di un contesto che non aveva la libertà che possiamo avere noi. Il sogno del viaggio, per chi riesce a realizzarlo come per chi può solo immaginarlo, è voglia di scoprire altro da noi o piuttosto desiderio di fuga? Ne I fiori del male di Charles Baudelaire c’è una poesia intitolata Invito al viaggio, dove


è presente il sogno del viaggio, seppure in una persona che, come l’autore, non aveva mai viaggiato e che voleva sempre tornare nella sua Parigi, pur detestandola. Si trattava però di un sogno artificiale, di un viaggio dettato da una situazione di obnubilamento della coscienza, perché Baudelaire faceva uso di sostanze e quindi il suo era il viaggio attraverso la droga. «Là non c’è nulla che non sia beltà, ordine e lusso, calma e voluttà», questi versi li ripete in ogni strofa quasi in modo ossessivo, in una situazione fortemente condizionata dall’assunzione di sostanze. Ecco, indubbiamente pensare oggi al viaggio ricorda questa poesia: il viaggio come evasione, andare a vedere qualcos’altro, non più il viaggio come interesse, indagine. Pensiamo al viaggio per lavoro, fino a un anno fa si viaggiava per lavoro e poi si trovava il tempo per vedere anche qualcosa di nuovo. Adesso quello che si vede mediamente è il viaggio come fuga, da una situazione che ormai è diventata pesante. Si cerca una meta che sia altra da noi, ma un altro mondo non c’è, perché purtroppo le isole felici, bonificate, ho paura che resteranno per ora un’utopia, perché il virus non conosce confini. Quindi non esiste l’evasione se non nel sogno proibito. Quali sono le conseguenze di questa nuova/antica accezione del viaggio? Prima della pandemia, studiando il viaggio dal punto di vista sociologico, abbiamo individuato quattro fasi fondamentali: la prima è la progettazione, decidere dove andare e cosa vedere, che è già parte del viaggio; dopo c’è tutta la preparazione concreta che non è solo il bagaglio; poi il viaggio vero e

proprio, ossia la permanenza, che consiste nel trovare un modus vivendi in una quotidianità altra. Esiste poi un altro aspetto fondamentale che di solito non viene mai sottolineato, che è quello dell’ansia del ritorno: a un certo punto si vuole tornare alle proprie cose quotidiane, tanto amate e odiate allo stesso tempo, e quest’ansia è prelude al ritorno stesso. Di ansia del ritorno parla Cesare Zavattini, sceneggiatore del neorealismo italiano, nel libro Parliamo tanto di me del 1931, nel quale immagina di fare un viaggio nell’aldilà, come una specie di Dante del Novecento in chiave umoristica. Ad un certo punto cita proprio l’ansia del ritorno, la voglia di riprendere ciò che aveva lasciato sulla terra, la propria compagna, il figlio, persino il lavoro impiegatizio. Credo che se oggi il viaggio debba essere rapportato a queste precauzioni, seppure sacrosante, incoraggerà l’attitudine all’ansia del ritorno molto prima e in maniera molto più feroce, già dalla fase di progettazione. Inoltre, dal punto di vista della psicologia sociale, non possiamo trascurare la possibilità che in situazioni non chiuse ma perimetrate, dove ci presentano i confini in modo concluso e ben delineati all’esterno, non si possano creare situazioni di panico. Insomma: potremmo riprovare le sensazioni che dà il viaggio in una sorta di recinto? Il rischio è quello di fuggire da una “bolla” per ritrovarsi in un’altra, e speriamo di poterlo trascendere presto, con la campagna di vaccinazioni che, ricordiamo, è fondamentale che arrivi ovunque, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, anch’essi mete di viaggio. GIUGNO 2021 I 43


VIAGGIARE SÌ, MA CON IL “GREEN PASS” Il passaporto vaccinale italiano è arrivato in anticipo rispetto a quello europeo. I due documenti, ancora soggetti ad aggiustamenti, grossomodo si somigliano di Adelaide Vallardi STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE? LA DESTINAZIONE DELLE VACANZE ESTIVE COMINCIA A ESSERE UN ARGOMENTO DI CUI SI PUÒ DISCUTERE. È ufficiale: la possibilità di viaggiare, almeno verso alcune mete, non è più un tabù. Non lo è già dallo scorso marzo, quando la Commissione Europea aveva presentato il progetto di un “certificato verde digitale” che avrebbe consentito la ripartenza del turismo estivo. Quel documento è stato poi approvato a fine aprile dal Parlamento Europeo con il titolo istitu44 I spazio50.org I GIUGNO 2021

zionale di “Certificato Eu Covid-19”, ma è stato subito ribattezzato “green pass”. Il progetto è ancora in fase di preparazione e alcuni dettagli dell’iniziativa sono ancora da definire. Ecco quanto si sa finora. COS’È IL GREEN PASS

È un certificato digitale o cartaceo gratuito e dotato di un QR code, che si ottiene attraverso un’app da scaricare sullo smartphone. Il documento viene rilasciato dai singoli Stati a tre categorie di persone: a chi è stato somministrato un vaccino approvato dall’Ema (attualmente Pfizer, Mo-

derna, AstraZeneca, Johnson&Johnson), a chi ha ottenuto un risultato negativo al test eseguito 4872 ore prima del viaggio, a chi è in possesso di un certificato di guarigione da Covid-19 nei sei mesi precedenti alla partenza. Il certificato europeo avrà la durata di 12 mesi e non sarà richiesto come precondizione per poter viaggiare tra i Paesi europei, ma servirà per facilitare gli spostamenti. Il documento si aggiungerà a qualunque altra iniziativa che potrebbe essere adottata dagli Stati membri (compreso il lasciapassare

italiano) e sarà tecnicamente attivo dal 1° giugno; dopo una prima fase di sperimentazione dovrebbe entrare definitivamente in vigore alla fine di giugno. NON È UN DOCUMENTO VINCOLANTE

Spetta ad ogni Stato membro, poi, stabilire i requisiti di ingresso dei viaggiatori nel proprio territorio. L’Unione Europea non può imporre nulla in questo campo, ma solo dare raccomandazioni. In linea teorica, quindi, i singoli Stati potrebbero decidere di imporre comunque la quarantena a chi è in possesso del


stein e Slovacchia) hanno deciso di non partecipare ai test e di passare direttamente alla fase di attuazione quando verrà dato il via. È DISCRIMINATORIO?

Per evitare discriminazioni il Parlamento Europeo ha chiesto agli Stati membri di “garantire test universali, accessibili, tempestivi e gratuiti” a tutte le persone che ne hanno bisogno per potersi mettere in viaggio. E LA PRIVACY?

Nessuna informazione contenuta dal certificato dovrà essere archiviata dai Paesi di destinazione e non sarà nemmeno istituita una banca dati centrale a livello europeo. L’ITALIA GIOCA D’ANTICIPO

green pass, ma ci sono negoziati in corso per evitare che ciò accada. LE FASI DEL “LANCIO”

Un gruppo di Paesi ha dato il via ai primi test dal 10 maggio. Si tratta di Francia, Malta, Olanda, Lussemburgo, Estonia, Svezia, Croazia, Bulgaria, Spagna, Italia, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Islanda e Grecia. Un secondo gruppo (Lettonia, Romania, Cipro, Irlanda, Portogallo, Polonia, Danimarca e Slovenia) ha avviato la sperimentazione a fine maggio, mentre altri cinque (Ungheria, Belgio, Norvegia, Liechten-

In attesa del green pass europeo, l’Italia ha adottato un regolamento per gli spostamenti degli italiani tra Regioni e per l’ingresso degli stranieri nel nostro Paese. In base alle nuove disposizioni, gli spostamenti per turismo sono liberamente consentiti tra Regioni in “zona gialla”. Mentre un certificato nazionale comparabile a quello europeo permette alle persone di muoversi liberamente anche tra territori in “fascia rossa o arancione”. Chi ha completato la vaccinazione con i vaccini autorizzati dall’Ema, chi ha un certificato di guarigione dal Covid o un tampo-

ne (molecolare o antigenico) con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, può muoversi liberamente. Gli attestati di vaccinazione e di guarigione hanno una validità di sei mesi e possono essere richiesti alle autorità sanitarie regionali. Il certificato per avvenuta guarigione - in formato digitale o cartaceo - ha una validità di sei mesi ed è rilasciato, su richiesta dell’interessato, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale. Entrambe le certificazioni risulteranno nella Tessera Sanitaria Elettronica. La certificazione per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test e viene rilasciata dalle strutture in cui è stato effettuato l’esame. IL BELPAESE SI APRE AI TURISTI

«È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia, e naturalmente non vediamo l’ora di riaccogliervi di nuovo», ha detto il premier Mario Draghi in una conferenza stampa rivolgendosi ai turisti stranieri. I requisiti per entrare nel nostro Paese saranno gli stessi previsti per gli italiani che intendono spostarsi in Regioni “gialle o arancioni”: vaccinazione, guarigione da Covid o tampone negativo.

OLTRE I CONFINI EUROPEI

Coloro che questa estate volessero oltrepassare i confini europei, dovranno documentarsi sulle regole specifiche del Paese di destinazione. I requisiti richiesti potrebbero essere gli stessi del “pass europeo” (vaccinazione, guarigione da Covid o tampone negativo), ma potrebbe anche essere prevista una quarantena con un successivo test sul territorio. È bene informarsi.

CERTIFIC ATO DI VACCINA ZIONE

VACCINA TO

PUNTI CRITICI E INCOGNITE

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’adozione dei cosiddetti patentini vaccinali potrebbe discriminare i cittadini dei Paesi che non hanno la possibilità di vaccinare alla stessa velocità degli Stati occidentali. C’è poi il grande tema della privacy: in tutto questo scambio di informazioni tra Paesi verrà garantita la tutela dei dati sensibili? Infine, non si può escludere la circolazione di falsi certificati. Il sistema di controllo dell’autenticità dei documenti è a prova di contraffazione?

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smo sta assistendo a una grande ripresa per fronteggiare la crisi post pandemia: sono molti gli italiani che hanno optato per questa scelta già nel corso dell’estate 2020, e ancor di più lo saranno quest’anno. Campagne, colline, montagne, natura, borghi sparsi su tutto il territorio italiano: ecco le mete più gettonate della stagione estiva che sta per partire. Una formula che non rappresenta affatto una novità: già negli anni Cinquanta e Sessanta, infatti, aveva reso possibile per molte famiglie viaggiare, cosa che fino ad allora era riservata ai ceti più abbienti.

UN NUOVO MODO DI FARE TURISMO Il Covid-19 ha portato ad un cambio radicale nelle abitudini dei turisti: viaggiare meno e scegliere mete più vicine, magari all’interno dei confini nazionali. È il turismo di prossimità, un trend in continua crescita di Romina Vinci L’ESPERIENZA DEL CORONAVIRUS CI HA CAMBIATI NEL PROFONDO: CI HA FATTO RIVALUTARE LE COSE IMPORTANTI, CI HA FATTO RISCRIVERE LA PRIORITÀ DEI NOSTRI VALORI, INVITANDOCI AD ADOTTARE NUOVI STILI DI VITA. Ci ha obbligato anche a ripensare al nostro modo di fare turismo e al concetto di globalizzazione. Perché se è vero che, quest’ultima, ci ha dato la possibilità di raggiungere destinazioni lontane grazie alla disponibilità di frequenti scambi tra i paesi, allo stesso tempo, però, ci ha allontanato dalla scoperta di quello che è vicino a casa. Alzi la mano chi, malgrado pos46 I spazio50.org I GIUGNO 2021

sa vantare un passaporto colmo di timbri di ingresso e di uscita in paesi lontani e mete spesso sconosciute, deve però confessare di conoscere ben poco il Belpaese. Ecco, è arrivato il momento di colmare questo gap. E lo si può fare grazie a quello che, nell’ultimo periodo, è diventato molto in voga: il turismo di prossimità. IL TURISMO DI PROSSIMITÀ

È un nuovo modo di pensare al viaggio, che porta i turisti sempre più verso mete vicine e, se possibile, non affollate. Viaggiare tra i propri confini, nazionali o regionali, dunque, per scoprire ciò che di meraviglioso ci circonda. Questo modo di concepire il turi-

È stato il turismo più di moda nel 2020 ed è destinato a crescere ulteriormente in questa stagione. Ripartire si può, e ripartire dalle bellezze italiane sarà una scoperta ancora più emozionante

LE “REGOLE” NON SCRITTE DEL BUON VIAGGIATORE

Sono molteplici i fattori che oggi contribuiscono alla rinascita del turismo di prossimità, soprattutto la crisi economica e la paura di viaggiare, che portano ad allontanarsi dalle proprie abitudini. Ma quali sono le regole da seguire per riuscire a vivere questo tipo di vacanza? La prima potrebbe essere quella di partire in periodi non convenzionali, perché facilita soggiorni poco affollati e favorisce il contatto con la popolazione locale. In questo modo si riesce ad ottenere la reale conoscenza del territorio, delle sue usanze e tradizioni: e quanto abbiamo bisogno di riscoprire questi valori dopo i lunghi mesi di isolamento che abbiamo vissuto? Un’altra caratteristica di questo modo di concepire il turismo è quella della distanza: la meta della vacanza è, infatti, quanto più possibile vicina al proprio


domicilio. In questo modo anche i mezzi di trasporto diventano alternativi: addio aereo o traghetto, ci si accontenta delle due ruote, del treno o, perché no, soltanto dei propri piedi.

turismo a misura d’uomo e post pandemia dovrebbe offrire: aria buona, distanze ampie, possibilità di camminare ed esplorare territori poco affollati. IL TURISMO LENTO

IL TURISMO SOSTENIBILE

Scegliere mete non troppo lontane rappresenta un vantaggio in primo luogo economico, ma ha anche il merito di diminuire lo stress, i consumi e, soprattutto, di far bene all’ambiente. Il futuro del settore, infatti, è sempre più orientato verso un turismo sostenibile e responsabile. Dimentichiamo di attuare le stesse tipologie delle vacanze pre-pandemia. Adesso i viaggi devono essere ancora più intelligenti e orientati allo “slow travel”, il turismo lento. L’ecosostenibilità, infatti, deve essere al centro delle scelte dei viaggiatori di tutto il mondo. E la natura offre, da questo punto di vista, tutto ciò che un

«Cammina, cammina, che a Roma si arriva. Ma piano piano»: questa frase l’ha sentita spesso pronunciare Magdalena, mentre percorreva la Via Francigena. È partita dal Gran San Bernardo, al confine con la Svizzera, e in un mese e mezzo è arrivata a Roma, percorrendo mille chilometri a piedi. «È stato un viaggio fisico, ma anche interiore - racconta -, ho riflettuto molto sulla mia vita, sono usciti fuori tutti gli scheletri nell’armadio, e piano piano li ho affrontati». Aveva trent’anni quando ha compiuto questo cammino, un’esperienza che, afferma, le ha cambiato la vita. Perché il turismo lento è una forma di viaggio che, come regola base, ci dà la possibilità di prendere il

L’ultima frontiera del turismo è lo smartrekking: unisce la passione per le escursioni con la necessità di lavorare in remoto. Camminare nel weekend e fare smart working durante la settimana, potendo contare sulla banda larga offerta dai rifugi

nostro tempo personale. E che ci fa scoprire il territorio, le relazioni umane e anche un po’ noi stessi. LO SMARTREKKING

In Lombardia è nata anche un’idea per unire la passione per le escursioni con la necessità di lavorare via remoto. Si chiama “smartrekking”, è stato pensato da Nicola Cortesi ed è un nuovo stile di vita che unisce lo smart working al trekking. Grazie alla diffusione del telelavoro e della banda larga, permette di lavorare anche da rifugi, alpeggi e borghi sperduti. A differenza di un cammino normale, infatti, i cammini di smartrekking sono stati ideati per essere percorribili lavorando da remoto da lunedì a venerdì, all’interno di strutture ricettive dotate di Wi-Fi poste vicino alla partenza di sentieri, e camminando poi di sabato e domenica.

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

I CAMMINI D’ITALIA Le restrizioni causate dalla pandemia non hanno spento il desiderio di viaggiare. Quella del 2021 sarà un’estate “open air”, immersi nella natura di Rita Nicosanti DA PERCORRERE DA SOLI O IN COMPAGNIA, BASTA UNO ZAINO IN SPALLA E LA VOGLIA DI METTERSI IN GIOCO. Il Belpaese offre tantissimi itinerari a piedi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ne proponiamo alcuni. ALTA VIA DEL SALE

Una spettacolare strada bianca, ex militare, che si dirama dalle Alpi fino al mare. Lunga 30 km, si snoda tra i 1.800 e i 2.100 metri di quota e collega le Alpi Piemontesi e Francesi al mare Ligure. Un tracciato interamente sterrato che parte da Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, per arrivare a Monesi di Triora, in provincia di Imperia, sulle pendici del monte Saccarello. Il percorso attraversa località incantevoli come

l’area delle Carsenne, il Parco del Marguareis, il Parco delle Alpi Liguri e il Bosco delle Navette. Nel tragitto si possono anche ammirare alcune fortificazioni militari risalenti a fine Ottocento. SENTIERO DEL VIANDANTE

Un percorso di 45 km che si snoda lungo la costa orientale del Lago di Como, tra il blu delle acque del lago e il verde della natura. Il cammino parte da Abbadia Lariana, alle porte di Lecco, attraversa piccoli centri di case rurali e vecchi mulini, fino ad arrivare a Piantedo, in provincia di Sondrio. LA VIA DEGLI DEI

Pare che fosse percorsa già nel VII secolo a.C. per col-

legare Fiesole e Felsina (l’attuale Bologna). È lunga circa 130 km e ripercorre l’antica strada transappenninica usata, in epoca romana, per unire il capoluogo emiliano a Firenze. Lungo il tragitto si possono ammirare dei gioielli archeologici di indubbio valore: l’acquedotto romano di Sasso Marconi, l’area protetta del Contrafforte Pliocenico, Madonna dei Fornelli, il teatro romano e l’acropoli di Fiesole. Ma anche le incantevoli ed enormi faggete, le dolci colline del Mugello e le torri in pietra del Monte Adone. Il dislivello è di 1.460 metri di altezza. CAMMINO DI DANTE

È un viaggio lento che si snoda tra l’Emilia Romagna e la Toscana, alla scoperta dei luoghi appartenuti a Dante Alighieri. Lonely Planet lo ha definito il più bel cammino per il 2021. Si tratta di un percorso ad anello lungo circa 400 km e composto da 21 tappe, che portano a scoprire la tomba del Sommo Poeta a Ravenna e la sua casa natale, 48 I spazio50.org I GIUGNO 2021

nel centro storico di Firenze. Un cammino indicato per chi adora il mix tra storia e natura. Lungo il percorso infatti, oltre alle grandi città, si percorrono tratti immersi nella natura incontaminata, si scoprono borghi poco conosciuti, pievi romaniche e castelli medievali. KALABRIA COAST TO COAST

Da Soverato a Pizzo, dal Mar Ionio al Tirreno: un cammino di 55 km, che attraversa dieci comuni e due province. Un viaggio a piedi tra natura incontaminata e luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Si parte dall’incantevole Costa degli Aranci, nel borgo di Soverato e, attraversando cittadine e suggestivi borghi si arriva nella pittoresca Pizzo, arroccata su uno sperone di tufo a picco sulle dorate spiagge della Costa degli Dei. Un viaggio emozionale tra ulivi secolari, filari di vite, campi di grano, boschi di castagni e faggi. Un modo per riscoprire la cultura e i valori più antichi della punta d’Italia.


A BORDO DEI TRENI STORICI Percorrere tratte storiche a bordo di locomotive a vapore e carrozze d’epoca: un viaggio fisico, ma anche temporale di Giovanna Favale SCOPRIRE L’ITALIA, DAL NORD AL SUD, A BORDO DEI TRENI STORICI. Ecco alcuni dei convogli che non possono mancare nell’itinerario di questa estate 2021. SEBINO EXPRESS

È un convoglio trainato da una locomotiva a vapore che porta alla scoperta del Lago d’Iseo. Parte dalla stazione centrale di Milano, attraversa le incantevoli città lacustri, la Franciacorta, passando da Treviglio a Bergamo. Termina la sua corsa all’ex stazione ferroviaria di Paratico, da qui si può raggiungere il vicino borgo di Sarnico e scegliere tra relax e sport acquatici in questa cittadina affacciata sul Lago. TRENO DEL MONFERRATO

Un convoglio ferroviario d’epoca con carrozze risalenti agli Anni ‘30: parte dalla stazione di Torino Porta Nuova

Un turismo sostenibile scoprendo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località incantevoli. Percorsi che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori densi di storia e cultura

alla scoperta delle colline del Monferrato, terra di grandi vini e prodotti pregiati, su tutti il tartufo bianco. Tra le tappe più raccomandate Asti e Nizza Monferrato. Per non parlare di Canelli, stazione di arrivo. Per gli amanti dell’enogastronomia è un itinerario imperdibile: a Canelli, infatti, sorgono le “cattedrali sotterranee”, una rete di venti chilometri di antiche cantine storiche scavate nel tufo, che si snodano sotto la città. LA TRANSIBERIANA D’ITALIA

Questo nome venne utilizzato per la prima volta nel 1980 dal giornalista Luciano Zeppegno che, percorrendo questo itinerario, vide una stretta somiglianza con la Transiberiana russa, soprattutto per le forti nevicate in questa area. Ci troviamo tra l’Abruzzo e il Molise e, questa ferrovia, offre soste in piccoli borghi arroccati sulle montagne. Si parte da Sulmona e si arriva ad Isernia, le stazioni sono 21. Una ferrovia storica: per rea-

lizzarla ci son volute ben 58 gallerie, ponti e viadotti, oltre ad opere secondarie come cavalcavia e ponticelli. Il paesaggio è quello della Majella, una bellezza quasi incantata che non può deludere. L’ARCHEOTRENO CAMPANIA

Un itinerario che permette di visitare Pompei e Paestum, dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, ma anche Ercolano e Portici. L’Archeotreno parte da Napoli Centrale e termina la sua corsa sul mare del Cilento, a Sapri. Un viaggio su convogli storici, tra i paesaggi campani e la storia. IN SARDEGNA CON IL TRENINO VERDE

È la linea turistica più lunga in Europa: percorre 438 km e permette di scoprire la Sardegna più autentica, l’entroterra. Offre 5 itinerari ferroviari diversi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Particolarmente indicato per chi vuole scoprire l’Isola attraverso un’esperienza autentica. GIUGNO 2021 I 49


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

BOOM DEL CICLOTURISMO: L’ANNO DELLA BICI Sempre più turisti scelgono la bicicletta per le vacanze: dopo l’exploit del 2020, con una spesa di quattro miliardi di euro per le due ruote, anche questa estate sembra confermare il successo del cicloturismo, alla scoperta della natura. E non solo a causa della pandemia di Winda Casula PER LA STAGIONE ESTIVA IL CICLOTURISMO SI CONFERMA UNA DELLE TENDENZE DI VIAGGIO, di grande successo già lo scorso anno, anche a causa degli spostamenti limitati e della voglia di riscoprire la natura e trascorrere del tempo all’aria aperta. Secondo i dati raccolti nell’ultimo Rapporto sul cicloturismo di Isnart-Unioncamere e Legambiente, nel 2020 sono state vendute due milioni di biciclette, con un incremento del 17% rispetto al 2019; e circa cinque milioni di italiani hanno fatto uso delle due ruote durante le vacanze, per una spesa di 4 miliardi di euro sul totale di 23 miliardi investiti dai turisti.

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Di certo la pandemia ha giocato un ruolo in questo boom, ma anche la crescita dell’interesse per le mete di prossimità e l’ampliamento del mercato delle bici elettriche hanno fatto la loro parte. D’altronde, nel periodo 20132018, il settore già aveva registrato una crescita esponenziale, pari al 41% in cinque anni. I dati sono stati diffusi in occasione della presentazione delle candidature alla sesta edizione dell’Italian Green Road Award 2021, che si terrà il 19 giugno in Abruzzo, regione vincitrice nel 2020 con la sua Bike to Coast, una pista ciclabile di 134 km che attraversa 19 Comuni con vista sull’Adriatico, cambia aspetto a metà percorso e consente in più punti di raggiungere

Sul territorio si stanno diffondendo i “bike hotel”, specializzati nell’accoglienza dei ciclisti che solitamente si trovano in località con ottimi percorsi naturali e che offrono servizi di supporto, dalle mappe all’alimentazione più adatta

l’entroterra, oltre a condurre ai famosi trabocchi, le palafitte disseminate lungo il litorale, un tempo usate come macchine da pesca. Prima della ciclovia abruzzese, si erano aggiudicate l’Oscar delle ciclabili italiane la Assisi-Spoleto-Norcia in Umbria (2016), l’Alpe Adria in Friuli Venezia Giulia (2017), la Ciclovia dell’amicizia in Veneto (2018) e quella del fiume Oglio in Lombardia (2019). Al contrario di quanto si possa pensare, la vacanza in bicicletta non è per pochi allenati, ma può essere alla portata di tutti, scegliendo con cura il percorso più adatto, che potrà essere semplice e con pochi dislivelli oppure più impegnativo per gli esperti. Esistono inoltre agenzie che si occupano del trasporto dei bagagli fra una tappa e l’altra e che risparmiano la fatica di portarli con sé durante le pedalate. Sul territorio si stanno anche diffondendo i “bike hotel”, strutture specializzate nell’accoglienza dei ciclisti che solitamente si trovano in località con ottimi percorsi naturali e che offrono servizi di supporto, dalle mappe all’alimentazione più adatta, dal deposito all’officina per la manutenzione della propria bici. Per saperne di più, si possono consultare i seguenti siti specializzati, che offrono consigli, itinerari e notizie sul mondo delle due ruote: www.cicloturismo360.it www.viaggiareinbici.it www.viagginbici.com



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cultura __LIBRI CULTURA__ LE TRE VERITÀ DI DANIELE CAVICCHIA: CINQUE RACCONTI UN PO’ MISTERIOSI, UN PO’ ONIRICO-VISIONARI, UN PO’ SAPIENZIALI, TRA KAFKA ED HESSE, dove il sogno ha l’aspetto lattiginoso di un universo in cui le persone si sfiorano e si perdono per poi riapparire silenziosamente, quando meno te l’aspetti. Cinque storie che ti trascinano in un mondo quasi impalpabile di voci e silenzi, apparizioni, fantasie, ricordi, incontri che sfumano e incontri che sono solo fantasie. Prendiamo il terzo racconto, quello che dà il titolo alla raccolta, il più intenso, assai abile nel suo meccanismo narrante. C’è una situazione che si ripete anche negli altri: un uomo che vive in un tunnel che è una specie di tana e di trappola e viene quasi trascinato ad indagare sul mondo che è fuori, dall’altra parte, tra la veglia e il sogno. Ognuno, in quel mondo e di quel mondo, racconta la sua storia di paternità, amori, tradimenti in un misterioso regime di complicità. Ma la storia continuamente si scompo-

UNO SPAZIO + METALETTERARIO E INTIMO

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ne in più iridescenLE TRE VERITÀ ze. Sembra alludere RACCONTI ZETA ad un centro (una 104 PAGINE 10 EURO verità) che sfugge, Giudizio di 50&Più: a una pienezza di senso che sfarina mentre le figure vanno e vengono, come su una scena con un improbabile buttafuori. Resta l’indagine sotto forNon sono certo racconti ma di interrogazione, l’assillo ad una con trama “classica”, qualsiasi verità anma situazioni diverse cora possibile/ime apparentemente non legate possibile perché tra loro, immerse «l’uomo del tunnel sa di non avere nell’interiorità dell’autore molto tempo, ma sa anche che finché fa parte del tempo tutdi Renato Minore to può accadere». Cavicchia è all’origine un poeta, un ottimo poeta IL PANE PERDUTO che ha avuto molti riconosciEdith Bruck La Nave di Teseo, 128 pagine menti negli anni; qui si radprezzo: 16 euro doppia come narratore. Nel suo Giudizio di 50&Più: mondo narrato le figure s’inEdith Bruck, nata novant’anni fa in un piccolo crociano secondo le infallibili villaggio ungherese e deportata a tredici, ha disposizioni del caso che posattraversato sette campi di concentramento sono lasciare intuire la e di sterminio. Ora con Il pane perduto, il suo intenso e quasi scia di una storia, scarnificato memoir, che punge e strazia senza il ricatto degli la luce di un instilemi retorici abusati in simili storie, racconta non solo il “prima” contro, anche il dell’adolescenza felice, non solo l’“inferno” del genocidio e della culmine di un macelleria concentrazionaria. Ma anche il “dopo”, con le sue andramma. gustie e le sue sorprese, il ”ritorno”, le ulteriori vicissitudini attraversate in altri luoghi, come ha fatto la Kluger in Vivere ancora. Quei ricordi sofferti di una vita intera fino a giungere ai giorni nostri, trascinati dalla «nostalgia dolorosa di me scalza, in corsa nella tiepida polvere della primavera sulla viuzza di Sei Case dove ero io, senza passato, solo futuro, una vita fa».

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI

Adi Design Museum Compasso d’Oro Piazza Compasso d’Oro 1, Milano Telefono: 0236693790. Orari: 10,30/20 dal martedì alla domenica. Biglietti: € 12; ridotti € 9; gratuito per under 10, giornalisti, accompagnatori portatori handicap, studenti IED. www.adidesignmuseum.org

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DA NON PERDERE

COLORNO (PR)

Le porcellane ducali tornano a casa Nel 1859, il Ducato di Parma e Piacenza venne cancellato. Il patrimonio della raffinata corte passò ai Savoia o venne disperso. In particolare, le magnifiche porcellane di Luigi XV, re di Francia, che furono una vera mania per la figlia Luisa Elisabetta, la “Babette”. Le comprava Oltralpe e acquisì il meglio della produzione di tutte le più prestigiose manifatture europee: raffinati servizi da tavola, da caffè, statuine, tazze da gelato e oggetti curiosi firmati Meissen, Sèvres, Vincennes, Chantilly, Doccia e Capodimonte. E che ritornano alla Versailles del ducato, nella mostra Le porcellane dei Duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo. Reggia di Colorno (PR) Fino al 19 settembre

Dopo i vari rinvii dovuti alla pandemia, sta per essere finalmente inaugurato a Milano l’Adi Design Museum - Museo del Compasso d’Oro

LA GENIALITÀ DEL DESIGN ITALIANO AVREBBE DOVUTO APRIRE UN ANNO FA, poi il rinvio allo scorso aprile, infine quello a una data da definire prima dell’estate. Situato in uno spazio significativo della storia industriale di Milano, deposito di tram e poi sistema di distribuzione dell’energia elettrica, il nuovo Adi Design Museum - Museo del Compasso d’Oro (il premio biennale ai migliori oggetti di design prodotti industrialmente) raccoglie oltre 2.500 oggetti, documenti, foto, studi, che definiscono la storia del premio - nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti - che ha visto finora 350 vincitori. La genesi, le scelte, i risultati

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MOSTRE

di Ersilia Rozza

che stanno dietro alla realizzazione dei prodotti di miglior qualità arrivati ai consumatori dal dopoguerra a oggi, dimostrano come la cultura industriale abbia spesso saputo confrontarsi con la prospettiva futuribile della visione artistica, dimostrando l’interscambiabilità tra arte e design. Ammirare la Nuova Fiat 500 (premiata nel 1959) e la 500 di oggi, Compasso d’Oro 2011, oppure il catamarano Mattia Esse del 1981 e l’Outcut del 2020, mette di fronte all’evoluzione delle forme e dei loro contenuti tecnologici. Lo stesso vale per oggetti topici della realtà a loro contemporanea,

come la macchina da scrivere Lettera 22 (1954), preferita da Biagi e Montanelli, il televisore portatile Doney (1962), la poltrona Sacco (solo selezionata nel 1970) - celebre pouf di Fantozzi - la Fiat Panda (1981), il motociclo super compatto e pieghevole Tender (1984) e via dicendo, fino alle recenti caffettiera Ossidiana (2016) e protesi di mano robotica (2020). Un nuovo museo che è racconto coinvolgente della genialità italiana anche nell’arte “applicata”.


__MUSICA CULTURA__ RIPARTONO I CONCERTI?

«L’estate scorsa, i concerti si sono tenuti limitando le presenze a un massimo di 1.000 persone, distanziate e con mascherina. Risultato: nessun contagio». Lo afferma Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, fiducioso che l’attività possa riprendere in estate, con il pubblico seduto e distanziato, e il tampone antigenico negativo nelle 48 ore.

I teatri del mondo, per ora con esecuzioni via streaming, rendono omaggio al più grande compositore del Novecento

MUSICA

+ EVENTI

Prestigioso riconoscimento alla carriera della compositrice finlandese Kaija Saariaho

LEONE D’ORO 2021

«La sua musica ha il dono della potenza e dell’immediatezza, e genera affreschi acustici inediti e narrazioni sonore originali». Con questa motivazione la Biennale Musica di Venezia assegnerà a settembre il Leone d’Oro alla carriera alla finlandese Kaija Saariaho, compositrice assai eseguita.

CINQUANT’ANNI DALLA MORTE DI STRAVINSKIJ «UN BAMBINO VIZIATO CHE CERTE VOLTE FA MARAMEO ALLA MUSICA», così un Debussy - metà invidioso metà ammirato - definiva Igor Stravinskij, con il quale ebbe contatti diretti, compresa un’esecuzione della versione a quattro mani de La sagra della primavera; la composizione, scritta per i Ballets Russes del sommo coreografo Sergej Diaghilev, aveva provocato alla prima lo scandalo più famoso della storia della musica. Le dissonanze e la complessità ritmica, la forza feroce e la rottura con i canoni armonico-melodici, allora inedite (1913), fecero infuriare il pubblico - già una sonora risata salutò la frase di apertura del fagotto sul registro alto -, cui risposero gli Apaches, il gruppetto di artisti e scrittori guidati da Maurice Ravel, urlando: «Bravo, bravo». Insieme ai due precedenti bal-

di Raffaello Carabini letti, L’uccello di fuoco e Petruška, fece del compositore dei dintorni di San Pietroburgo - appena 31enne - il nuovo apostolo del modernismo, al posto del declinante Richard Strauss. La sua carriera, dalla povertà in Svizzera fino alla fama internazionale e alla maturità negli Usa (muore a New York il 6 aprile 1971), lo portò a confrontarsi con il folklore, il neoclassicismo, la politonalità, il jazz, il cabaret, il serialismo, ancora con il balletto (a fianco dell’altro gigante George Balanchine), proponendo capolavori come l’Histoire du Soldat e le Sinfonie degli anni ’30, il melodramma La carriera di un libertino e la cantata A Sermon, fino a Narrative and a Prayer, citando nel mazzo. La sua influenza su tutta la musica successiva è paragonabile a quella che il suo buon amico Pablo Picasso ebbe sull’arte. GIUGNO 2021 I 55


__TEATRO CULTURA__

Ormai sono un’ossessione: nuovi dpcm, integrazione ai protocolli di sicurezza, zona gialla, distanza interpersonale, capienza massima, obbligo di mascherina, riapertura in sicurezza. Rispettando tutto, finalmente possiamo dire: «Ripartenza!»

+

di Mila Sarti

SILVIO ORLANDO AL CARIGNANO DI TORINO DALL’1 AL 13 GIUGNO CON LA VITA DAVANTI A SÉ E GABRIELE LAVIA, DAL 15 AL 27, PROTAGONISTA DE LE LEGGI DELLA GRAVITÀ INFO: 0115169555

SU IL SIPARIO, VA IN SCENA IL NOSTRO FUTURO! TEATRO SPOLETO TORNA AD ESSERE IL PALCOSCENICO IDEALE DEL SUO FESTIVAL che, dal 25 giugno all’11 luglio, animerà i tanti spazi suggestivi che la popolano. E a rilanciare la 64a edizione di Spoleto Festival dei Due Mondi, ci pensano il ministro della Cultura, Dario Franceschini, e la neo direttrice artistica, Monique Veaute (nella foto in alto, a destra). Con i ringraziamenti a Giorgio Ferrara per «l’ottimo lavoro che ha conferito un’immagine straordinaria dell’Italia nel mondo», il ministro ha annunciato la proposta fatta al CTS (e approvata) sul raddoppio, in “zona gialla”, degli spettatori al chiuso e all’aperto. Un sentito in bocca al lupo alla Veaute, che sottolinea la «fantastica sorpresa provata nel vedere l’ottimo rappor56 I spazio50.org I GIUGNO 2021

to fra città e abitanti, che l’hanno accolta in maniera meravigliosa». Chiarisce che il programma del Festival è ispirato nella parte musicale al suo fondatore, Gian Carlo Menotti, e per la prosa, al precedente direttore artistico, il regista Giorgio Ferrara. Sessanta gli spettacoli tra Musica, Opera, Danza, Teatro con Lidi, Calamaro, Ferracchiati, Maccarinelli, Recalcati e Øyen; e poi mostre, incontri, progetti speciali e appuntamenti online sul “Digital Stage” all’insegna della multidisciplinarità e internazionalità. Un viaggio fra tradizione e innovazione che aiuterà a ridisegnare il nostro futuro e a mettere da parte il senso di frustrazione che ci ha accompagnato in quest’ultimo anno. Info: 0743776444

TEATRO

CAMPANIA

Pompeii Theatrum Mundi 2021 «Vivo l’emozione del debuttante», confessa il direttore artistico Roberto Andò alla conferenza di presentazione del Pompeii Theatrum Mundi 2021. Firma, infatti, la sua prima edizione della Rassegna che si svolge al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei, dal 24 giugno al 25 luglio. Cinque appuntamenti legati fra loro da un sentimento di catastrofe e rinascita, nella dimensione di un tempo sospeso, di un teatro interrotto che vogliamo riprenderci. Primo spettacolo in cartellone Resurrexit Cassandra di Ruggero Cappuccio, con Sonia Bergamasco diretta da Jan Fabre. Segue Il Purgatorio. La notte lava la mente di Mario Luzi, regia di Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi. Quindi, Pupo di zucchero, testo e regia di Emma Dante e Quinta stagione di Franco Marcoaldi, diretto e interpretato da Marco Baliani. Chiude La Cerisaie (Il giardino dei ciliegi) di Anton Cechov, con Isabelle Huppert, regia di Tiago Rodrigues. Info: 0815513396 v


__TEATRO CULTURA__

LO SPETTACOLO TORNA PROTAGONISTA

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SOLO NATURA E ARTE, NIENTE CORRENTE ELETTRICA, NELLA SUGGESTIVA STROMBOLI, PER L’ORIGINALE FESTA DI TEATRO ECO LOGICO, DAL 26 GIUGNO AL 5 LUGLIO. INFO: 3286173591

Preziosi, Boni, Sastri, Bergamasco, Forte, Axen e Di Palma fra gli interpreti del “Campania Teatro Festival”. Bollani ed Elio al “Festival Ville Tuscolane”. Avvincenti artisti alla “Festa di Teatro Eco Logico” “IL TEATRO RINASCE CON TE”. LO SLOGAN È QUELLO DELLO SCORSO ANNO, legato alla ripartenza, al desiderio di tornare a vivere tutti quella missione culturale che si è smarrita in questo difficile periodo. Cambia solo il nome

della manifestazione, che da Napoli Teatro Festival diventa Campania Teatro Festival, allargando il percorso artistico all’intera Regione. Progetto fortemente voluto da Ruggero Cappuccio, direttore artistico sensibile e attento, profondo

LAZIO

Festival delle Ville Tuscolane Nel Lazio c’è un posto magico costituito da dieci Ville Tuscolane coi loro parchi e i loro giardini. Dieci eleganti residenze rinascimentali: Villa Aldobrandini, Villa Falconieri, Villa Lancellotti, Villa Sora, Villa Torlonia e Villa Tuscolana a Frascati, Villa Grazioli e Villa Muti a Grottaferrata, Villa Mondragone e Villa Parisi a Monte Porzio Catone, realizzate tra il Cinquecento ed il Seicento dalla nobiltà papalina. Un’eredità storica e culturale immensa di cui potremo nuovamente godere grazie ad eventi, mostre, visite guidate, incontri e giornate di studio. Fra le grandi manifestazioni ricordiamo il Festival delle Ville Tuscolane (dal 20 giugno al 10 agosto e dal 4 settembre al 10 ottobre), con grandi protagonisti di teatro, musica e danza. Info: info@irvit.it

Campania Teatro Festival conferma un’attenta politica dei prezzi e dà un segnale concreto di sostegno con i 1.500 lavoratori dello spettacolo della Regione conoscitore del mondo teatrale e di quello politico. Così da sottolineare il coraggio degli attori, degli autori e dei tecnici che continuano a lavorare senza avere la certezza di riuscire a mettere in scena i loro spettacoli. Non è altrettanto tenero con i politici. «In trentacinque anni di teatro, afferma Cappuccio, ne ho visti pochissimi ai miei lavori, la nostra classe politica dirigente è poco sensibile alla cultura… Eppure, l’importanza del teatro e la sua assenza sono sotto gli occhi di tutti…». Quindi va avanti con abnegazione e in-

telligenza, creando per questa quattordicesima edizione (dal 12 giugno all’11 luglio) un cartellone di 159 eventi, con sede principale al Real Bosco di Capodimonte e in altri suggestivi luoghi di Napoli e della Campania. Dieci le sezioni che compongono il Festival, a conferma della multidisciplinarità che lo ha sempre caratterizzato. Per la sezione “Prosa Italiana” 38 sono gli spettacoli nazionali di cui 29 debutti assoluti, con una particolare attenzione alle drammaturgie contemporanee. Info: 08118199179 GIUGNO 2021 I 57


__CINEMA CULTURA __

Sergio Castellitto è il Vate, tra i protagonisti della storia e della letteratura italiana, in un film che narra i suoi ultimi anni di vita

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

D’ANNUNZIO, IL CATTIVO POETA

DRAMMATICO

DRAMMATICO

DNA-LE RADICI DELL’AMORE

THE FATHER NULLA È COME SEMBRA

REGIA di Maiween con: Fanny Ardant, Dylan Robert, Louis Garrel Sky Cinema Giudizio di 50&Più:

Torna il cinema-verità della regista francese Maiween, anche protagonista di questa delicata storia di riconciliazione e memorie sepolte. Alla morte dell’amato nonno Emir, giunto in Francia a 22 anni dall’Algeria, tre generazioni si riuniscono intorno al suo capezzale: figlie, nipoti e pronipoti dovranno sciogliere vecchi nodi e regolare i conti ancora in sospeso. La crisi d’identità colpisce soprattutto la nipote Neige (Maiween), che vuole scoprire le proprie radici familiari tramite l’esame del Dna.

REGIA di Florian Zeller con: Olivia Colman, Anthony Hopkins, Imogen Poots, Rufus Sewell Giudizio di 50&Più:

Fresco di Oscar, Anthony Hopkins è il valore aggiunto di un dramma famigliare in cui interpreta un 81enne vittima di demenza senile, che vive solo in un appartamento londinese. Quando apprende che la figlia Anne (Olivia Colman) si trasferirà a Parigi con un uomo appena conosciuto e non potrà più fargli visita ogni giorno, la realtà di Anthony si trasforma sgretolandosi davanti ai suoi occhi: l’anziano entra in un labirinto di domande senza risposta.

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CINEMA

L’ULTIMA STAGIONE DI GABRIELE D’ANNUNZIO FILTRATA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI GIOVANNI COMINI, federale bresciano fresco di promozione, incaricato di spiare il vate alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. È il 1936, periodo storico poco visitato dal cinema nostrum; con l’Italia in bianco e nero che s’affaccia sul baratro del nazifascismo e D’Annunzio che appare contrariato nei confronti del Duce («in quei tempi dal cielo chiuso, quel che oggi sembra grandezza non è che prepotenza», scriveva) al punto da essere considerato dal partito poco più di “un dente guasto”: un dente che “o lo si ricopre d’oro o si estirpa”. Nei panni del vate che rischia di danneggiare Mussolini nell’imminente alleanza con la Germania c’è un grandissimo Sergio Castellitto - calvizia d’ordinanza e pizzetto -, calato con maestria e

misura nei chiaroscuri di un personaggio complesso, carismatico e manipolatore. D’Annunzio sa bene di essere spiato per ordine di Achille Starace, segretario del partito e numero due del regime, eppure accetta con la consapevolezza che il giovane gerarca, convocato a Roma, rendiconterà tutto senza tralasciare alcun movimento, telefonata o incontro privato. Nulla viene risparmiato: anche le storielle piccanti sotto le lenzuola del Vittoriale finiscono sotto la lente d’ingrandimento. Ma il disegno politico di cui Comini è un mero esecutore finirà per mettere a rischio la sua carriera di brillante gerarca affascinato dal vate. Nel cast Francesco Patanè, Tommaso Ragno, Clotilde Courau e Fausto Russo Alesi. Regia: Gianluca Jodice Genere: Biopic Giudizio di 50&Più:



CULTURA

L’Oscar del LIBRO

l’introduzione al progetto che ha vinto Ha sbaragliato nel rush finale le altre è di far entrare prepotentemente il libro concorrenti aggiudicandosi il titolo di nella vita delle persone. Un concetto “Capitale Italiana del Libro 2021”. che siamo certi verrà traÈ Vibo Valentia, che nella dotto in comportamenti seconda edizione del VIBO VALENTIA virtuosi destinati a lasciaConcorso istituito lo scorSI È AGGIUDICATA IL TITOLO re un’impronta duratuso anno dal Ministero DI “CAPITALE ITALIANA ra», questa la motivaziodella Cultura, è risultata DEL LIBRO”. RICEVERÀ DAL MINISTERO DELLA ne dell’assegnazione del prima in classifica dopo CULTURA UN CONTRIBUTO titolo, nelle parole di Rouna competizione fra 23 DI 500MILA EURO mano Montroni, presicittà e una rosa di finalidi Giovanni Orso dente della Giuria ed ex ste formata da Ariano Irpresidente del Centro per pino, Caltanissetta, Camil Libro e la Lettura. pobasso, Cesena e Pontremoli. Vibo Valentia riceverà dal Ministero «La città prescelta si è distinta per la della Cultura un contributo di 500mila qualità delle iniziative presentate espoeuro per la realizzazione del progetto ste con chiarezza, in cui si fondono ripresentato. gore ed entusiasmo. L’idea di base nel-

Il primo titolo di Capitale Italiana del Libro è stato conferito lo scorso anno al comune di Chiari (Brescia), uno dei paesi più colpiti dal Covid-19. L’amministrazione cittadina, nei mesi più duri della pandemia, infatti, ha trovato nella lettura uno degli strumenti per sostenere la comunità.



__ ESTERO__

Dal 1° gennaio 2021 la Gran Bretagna è definitivamente fuori dal Mercato unico europeo: che cosa cambia, e quanto, a seguito del patto finale tra Regno Unito e Unione Europea

BREXIT, I RISVOLTI POST ACCORDO

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QUELLA DELLO SCORSO DICEMBRE È UN’INTESA DI PORTATA STORICA CHE, PUR MESSA IN SORDINA DALLA PANDEMIA, SEGNA UNA SORTA DI NUOVO INIZIO DEI RAPPORTI TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA

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Q

Leonardo Guzzo

QUANDO L’ACCORDO DEFINITIVO SULLA BREXIT È STATO RAGGIUNTO, ALLA VIGILIA DELLO SCORSO NATALE, le facce di Boris Johnson e Ursula Von der Leyen sembravano raccontare una certa storia. Quasi raffinato il premier britannico e, invece, quasi rattristata la presidente della Commissione Europea. Si potevano leggere come reazioni all’esito di una trattativa lunga e complessa, presa in mano direttamente dai due leader nella parte finale. In realtà si tratta di atteggiamenti personali e politici di fronte a una situazione che, a un esame più attento, non pare contemplare vincitori e vinti. Johnson, insidiato dai numeri del Covid-19 in Gran Bretagna, ha scelto toni di esultanza: «Tutto quello


che avevamo promesso nel 2016 è stato raggiunto. Abbiamo ripreso il pieno controllo della nostra sovranità». Von der Leyen ha fatto prevalere una riflessione amara: «Il dibattito era incentrato sulla sovranità. Dovremmo stabilire che cosa si intende per sovranità nel XXI secolo. Per me è mettere insieme le nostre forze, in un mondo pieno di grandi potenze». Del resto Johnson non ha affatto tagliato i ponti con l’Unione: «La Gran Bretagna rimarrà culturalmente, storicamente, strategicamente e geologicamente attaccata all’Europa». Comunque la si guardi quella del 24 dicembre 2020 è un’intesa di portata storica che, pur messa in sordina dalla voracità mediatica della pandemia, segna una sorta di nuovo inizio dei rapporti tra Gran Bretagna e Unione Europea. «L’accordo di Brexit si configura come un trattato di libero scambio che vale, secondo i dati del 2019, circa 700 miliardi di euro all’anno spiega Giuseppe Di Taranto, professore di Storia dell’economia e dell’impresa alla Luiss Guido Carli di Roma -. È l’accordo commerciale più importante mai concluso dalle due parti. E tuttavia, se si dovesse dare un titolo all’intera operazione, si potrebbe

dire, citando Shakespeare, “molto rumore per nulla”. Formalmente dal 1° gennaio del 2021 il Regno Unito è fuori dal Mercato unico, ma sostanzialmente cambia ben poco nelle relazioni economiche con l’Europa. Riprendono i controlli doganali (foto grande a sinistra), ma non ci saranno dazi sulle merci né restrizioni quantitative agli scambi. Quanto alle norme sulla concorrenza e il libero mercato (il cosiddetto level playing field) l’accordo prevede che Londra possa distaccarsi dalla normativa europea in materia sanitaria, ambientale e di aiuti statali, ma non in misura tale da arrecare danno alla libera e leale competizione. In caso di controversie è previsto un meccanismo di arbitrato abbastanza snello e rapido che esclude la Corte di Giustizia europea. Era del resto nell’interesse di entrambe le parti strutturare i rapporti futuri secondo uno schema semplice e fluido, riducendo al minimo le possibili complicazioni anche in virtù dell’intensa collaborazione che è in atto (e viene rilanciata) in settori come la ricerca, la sicurezza, la lotta al cambiamento climatico». L’intesa del 24 dicembre 2020 ha risolto il problema dell’Irlanda, nel rispetto dei cosid» GIUGNO 2021 I 63


__ ESTERO__ detti accordi del Venerdì Santo, stipulati nel 1998, che vietano l’istituzione di qualunque barriera fisica tra l’Eire la Repubblica d’Irlanda indipendente - e l’Ulster parte del Regno Unito. La Gran Bretagna effettuerà nel Mare d’Irlanda i controlli doganali sulle merci che entrano nell’Isola. Anche la questione, fortemente simbolica, dei diritti di pesca sembra risolta con reciproca soddisfazione. Per i prossimi cinque anni e mezzo le imbarcazioni europee continueranno a pescare in acque britanniche, con quote di pescato via via ridotte, poi verosimilmente prevarrà il principio del “take back control” (riprendere il controllo). Il professor Di Taranto sottolinea un aspetto fondamentale: «La Brexit rappresenta il completamento, e in un certo senso il chiarimento, di una situazione storica. La Gran Bretagna non si è mai sentita fino in fondo parte dell’Unione Europea. Non ha mai adottato la moneta unica, non riconosceva il trattato di Schengen né la Carta fondamentale dei diritti dei cittadini europei. Godeva, già all’interno dell’Unione, di un’autonomia piuttosto ampia. Il referendum del 2016 è nato essenzialmente dall’esigenza di controllare la circolazione delle persone verso il Paese, dall’esigenza della working class britannica di contrastare la concorrenza dei lavoratori stranieri non qualificati. Tutto questo è stato adesso raggiunto con la politica dei visti, che ne

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DOSSIER

Dal 1°

gennaio sono ripresi i controlli doganali reciproci tra Regno Unito e Unione Europea, ma non si applicano dazi e restrizioni agli scambi di merci.

L’accordo

finale riguarda gli scambi di merci, le norme sulla concorrenza, la soluzione delle controversie economiche e la pesca in acque britanniche.

Per

lavorare in Gran Bretagna sarà necessario il rilascio di un visto “a punti”. Non ne avranno bisogno i turisti per soggiorni fino a tre mesi.

prevede la concessione (indispensabile per restare a lavorare nel Paese) in base a punteggi derivati dalla presenza di una precisa offerta di lavoro e dal livello di retribuzione». Le ultime previsioni della Commissione Europea suggeriscono che la Brexit regolamentata dall’accordo del 24 dicembre non nuocerà né all’Unione né alla Gran Bretagna. In entrambe il PIL continuerà a crescere nei prossimi anni (3-4% per l’Europa e 23% per la Gran Bretagna) e la disoccupazione si ridurrà. Il Regno Unito tornerà prima di molti Paesi europei ai livelli pre-Covid. «Le difficoltà di Londra nel primo semestre del 2020 erano essenzialmente legate a un errato approccio nei confronti della pandemia - riflette Di Taranto - e adesso, dopo la campagna di vaccinazione di massa dei cittadini, sono per lo più rientrate. La “politica della paura”, che paventava una “catastrofe Brexit”, si è dimostrata ancora una volta errata. La Gran Bretagna

ha un’economia solida, con una quota di esportazioni verso l’Europa che è diminuita negli ultimi decenni. Può inoltre contare sull’enorme bacino commerciale rappresentato dal Commonwealth e sul primato europeo della piazza finanziaria di Londra. Non a caso la questione dei rapporti finanziari con l’Europa è rimasta fuori dall’accordo del 24 dicembre e verrà regolata a parte. L’Unione farebbe bene a trarre insegnamento dalla scelta del Regno Unito: invece di derubricarla a errore antistorico sarebbe il caso di trarne insegnamento per ripensare le basi dell’integrazione continentale e i dubbi fondamenti scientifici delle sue regole economiche. La spaccatura tra Paesi del Nord e Stati dell’area mediterranea è ormai un dato di fatto, le vicissitudini legate alla campagna di vaccinazione e al Recovery Fund mostrano di nuovo tutti i limiti di una costruzione rimasta a mezza via tra la lega di Stati sovrani e l’ente sovranazionale».



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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Un trentasettenne siciliano - Giuseppe Corsaro - ha messo su due ristoranti e una bottega a Londra. Il segreto del successo? In cucina ha portato le mamme italiane

L’IDEA ”CORSARA” DELLE MAMME AL TIMONE di Giada Valdannini «MOLTI CHEF DICONO DI ISPIRARSI ALLE PROPRIE MAMME. E ALLORA PERCHÉ NON PORTARE DIRETTAMENTE LE MAMME NEL RISTORANTE?». A dirlo è Giuseppe Corsaro, in collegamento con noi via Zoom da Londra. Racconta con entusiasmo della sua ua impresa targata UK, ma con radici assolutamente made in Italy. Nel 2018, infatti, lui - trentasettenne siciliano - ha aperto un ristorante nel quartiere londinese di Chelsea e nel 2020, proprio mentre esplodeva la pandemia, è riuscito a inaugurare altre due attività: una in King’s Road e l’altra a Notting Hill. Si tratta de “La mia Mamma”, un’impresa che sa di Italia e le cui protagoniste sono appunto le mamme. Molte sono pensionate, altre non occupate oppure con lavori stagionali, altre ancora casalinghe. Tutte, però, disposte a mettersi su un volo diretto a Londra per vivere una nuova avventura. In che consiste? Cucinare piatti che riportino ai sapori del Belpaese. Una scommessa che ha stregato i britannici, che hanno preso come riferimento i ristoranti del giovane siciliano. «L’idea - dice Corsaro - è venuta scherzando. Hai presente le sere tra amici? Quelle in cui » GIUGNO 2021 I 67


IN GRAN BRETAGNA LA COMUNITÀ ITALIANA

Numeri in crescita

Sono circa 700mila gli italiani che vivono nel Regno Unito. Una Little Italy che continua a crescere di anno in anno. Il protagonista della nostra storia - Giuseppe Corsaro, titolare de “La mia Mamma” - si è trasferito a Londra quando aveva diciassette anni. Come lui - giovani e meno - tentano la carta britannica per poco tempo o per la vita. Quella inglese è infatti una comunità molto nutrita. E gli italiani svolgono lavori di ogni genere. La maggior parte di loro racconta di ottime condizioni di vita e di impiego anche per noi cosiddetti Expat. Non una novità quella degli italiani innamorati della Great Britain, dal momento che i trasferimenti sotto i domini della Corona Britannica hanno anche illustri precedenti. Uno su tutti? Giuseppe Mazzini che vi andò in esilio nel 1837, quando aveva 31 anni.

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butti giù idee senza uno scopo chiaro? Ci lamentavamo che a Londra ci fossero tanti ristoranti con un mucchio di ghirigori, ma a tutti noi mancavano i sapori forti: quelli della nostra tradizione. Perciò, quando uno dei miei amici mi ha detto: “Dovresti portare tua madre a cucinare”, mi si è accesa la lampadina. L’ho chiamata e lei, dalla Sicilia, non se lo è fatto ripetere. Ha fatto la valigia ed è venuta a Londra». Certo, lei non sarebbe bastata a mettere su un locale ed è per questo che è partito un tam tam via social network. Un semplice invito alle mamme in tutta Italia, disponibili a trasferirsi per un tempo limitato nel Regno Unito. «Abbiamo ricevuto una valanga di risposte», racconta sorpreso Corsaro. Una catena forte anche di qualche piccola ma assoluta certezza. Chi viene selezionata - e accetta l’incarico - ottiene vitto, al-

loggio, tessera per spostarsi con i mezzi e uno stipendio. Un’opportunità che in tante hanno colto un po’ per vivere una nuova gioventù o magari per raggiungere figli che già vivono in Inghilterra. «Quello che le accomuna dice il titolare de “La mia Mamma” - è sicuramente il coraggio che hanno nell’accettare questa sfida per vivere una sorta di “Erasmus delle mamme” in una delle più famose capitali mondiali». E stando al suo racconto, in tante - quando termina il contratto trimestrale - farebbero carte false pur di rimanere. Cosa affatto esclusa, anche se la rotazione delle cucine tradizionali e dunque delle mamme è finora stata una carta vincente di questa singolare impresa. Impresa che ha fatto breccia per le strade di Londra al punto da permettere a Corsaro di aprire anche una piccola bottega - quella di Notting Hill - «che ricorda in tutto e per tutto un negozio italiano di alimentari come quelli di una volta». Ma non sempre sono le mamme a raggiungere i figli: «La mamma dell’Emi-

lia Romagna è lei ad aver portato il figlio a Londra. Poi lui è rimasto stabilmente qui». Un aneddoto? «Una signora che mi disse: “Io non ho dormito stanotte perché sapevo di dover fare il colloquio con voi ed ero troppo emozionata all’idea di venire a fare qualcosa che amo. Per anni ho cucinato in casa e finalmente posso fare qualcosa per me”. A me - dice Corsaro - vi giuro che brillarono gli occhi». E c’è da crederci a giudicare dal fatto che sono sempre più quelle che si candidano per lavorare con lui. «Per loro è un’esperienza, una seconda giovinezza, è poter fare quello che amano, rimettersi in gioco, tanto più a un’età nella quale magari è difficile trovare un nuovo lavoro. Noi, invece, cerchiamo proprio quel tipo di mamme con la passione per la cucina». Ma la bravura ai fornelli non è tutto. «Le nostre mamme hanno la passione per il cibo, ma sono anche molto socievoli. Anzi, sono veramente incontrollabili: vanno in giro per la sala, fanno assaggiare i piatti, invitano i clienti a ballare


IL PACCO DELLA MAMMA SAPORI DI CASA

Tutto il buono che c’è Il “pacco di mamma” è l’ultima trovata del ristorante italiano di Giuseppe Corsaro. Ecco un esempio di quanto si può trovare al suo interno: ● 1 bottiglia di vino rosso ● 1 bottiglia di vino bianco ● 1 kg di impasto per fare la pasta ● 1 kg di pasta secca ● 1/2 litro di olio extra vergine di oliva ● 4 salse fatte a mano (bolognese, manzo genovese, salsa di pomodoro fresco, cacio e pepe) ● 1 pagnotta di pane ● 400 gr di salumi misti ● 2 kg di farina ● 4 porzioni di parmigiana di melanzane ● 1 kg di impasto per preparare la pizza ● Pizza secca e lievito per pane ● 1/2 kg di stracciatella di burrata fatta a mano ● 1/2 kg di fiordilatte fatto a mano (nodini e ciliegini) ● Polpette con piselli ● 850 gr di mini arancine e crocchette ● 8 cannoli ● Ripieno di ricotta per cannoli.

e parlano di qualsiasi cosa. Sono le star dello show». E gli inglesi le adorano. Durante il primo lockdown sono diventate un autentico punto di riferimento per i genitori di tutto il mondo, con un’idea semplice e al tempo stesso particolarmente valida: “Il pacco di mamma”, per raggiungere i propri figli coi sapori di casa. Un po’ come fanno le nostre mamme quando i figli partono perché vivono per conto loro. Solo che ad aderire all’iniziativa non sono state solo le famiglie italiane con i figli a Londra: «Genitori da ogni parte del mondo dice Corsaro -, anche dall’Australia, mandano il pacco ai figli qui per mostrare la loro vicinanza».

Una vicinanza della quale in tempi di Covid - c’è quanto mai bisogno. «Qui nel Regno Unito - continua il titolare de “La mia Mamma” - si respira un po’ di ottimismo. Abbiamo una road map dettagliata, con una via di uscita che dovrebbe finire il 21 giugno con l’eliminazione di qualsiasi tipo di restrizione». Conforta inoltre che, da quelle parti, anche fare impresa non sia poi così complicato: «Qui c’è tanto supporto e poca burocrazia. Anche durante la pandemia i soldi per i dipendenti sono stati immediati. La cassa integrazione arriva ogni due settimane e copre l’80% dei salari. Hanno dato anche prestiti a fondo perduto».

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scienze PREVENZIONE SALUTE ALIMENTAZIONE

L’esigenza dell’apprendimento ad ogni età risponde a nuovi bisogni e sfide che si presentano durante la vita di ognuno, e mira ad accrescere competenze e conoscenze __PREVENZIONE__

IMPARARE È POSSIBILE A OGNI ETÀ di Giovanna Dall’Ongaro IMPARARE UNA NUOVA LINGUA, LE TECNICHE PITTORICHE DI BASE E I RUDIMENTI DELLA COMPOSIZIONE MUSICALE. Tutto insieme, seguendo parallelamente i diversi corsi. Lo ha fatto un gruppo di persone tra i 58 e gli 86 anni che aveva partecipato a una sperimentazione sulle capacità di apprendimento del cervello in età avanzata. I risultati, pubblicati sulla rivista Gerontology, dimostrano che davvero non è mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo. Dopo pochi mesi di lezione, i partecipanti avevano raggiunto progressi notevoli in tutte e tre le materie di studio, ottenendo punteggi simili a quelli degli

alunni trentenni nei test di valutazione. Non solo: lo sforzo impiegato per apprendere più nozioni insieme si traduceva in un miglioramento delle capacità cognitive. Insomma, sembra proprio che l’età non sia un ostacolo all’acquisizione di nuove conoscenze e che “tornare a scuola” sia un toccasana per il cervello. Ce lo ha confermato Cecilia Perin (nella foto, a destra), responsabile del Neuro Smart Center di Zucchi Wellness Clinic di Monza, un centro dedicato ai disturbi cognitivi dell’adulto e dell’anziano del gruppo San Donato. Professoressa Perin, si sente tanto parlare di lifelong lear-

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ning, la possibilità di apprendere per tutta la vita. È davvero possibile imparare cose nuove o migliorare competenze acquisite anche in età avanzata?

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«NUMEROSI STUDI HANNO DIMOSTRATO CHE UNA REGOLARE COMBINAZIONE DI ESERCIZIO FISICO E MENTALE PROVOCA DELLE MODIFICHE POSITIVE NELL’IPPOCAMPO, MIGLIORANDO LE PERFORMANCE COGNITIVE»


Mantenere in forma corpo e mente

Numerosi studi hanno dimostrato che una regolare attività fisica, insieme a un esercizio mentale, migliorano la prestazioni cognitive di una persona anche in età avanzata. La camminata a passo veloce, per esempio, è un’attività molto efficace sul cervello. Così come apprendere nuovi hobby (parole crociate, scacchi ecc.) o frequentare corsi delle università della Terza Età. Fondamentale è la motivazione

Cosa dice la scienza? Fino agli anni Sessanta del secolo scorso si pensava che il cervello non fosse capace di rigenerarsi. Poi, anche grazie agli studi di Rita Levi Montalcini, si è osservato che pure i neuroni hanno la capacità di rigenerarsi. E poi si è scoperto che questo processo non smette mai, proseguendo ancora in età senile. Il che vuol dire che un cervello anziano ha le stesse potenzialità di apprendimento di uno giovane? In un certo senso, sì. Numerosi studi hanno dimostrato che una regolare combinazione di esercizio fisico e mentale provoca delle modifiche positive nell’ippocampo, la parte del cervello coinvolta nella memoria, migliorando le performance cognitive delle persone anche in età avanzata. Potrebbe essere più specifica. Quali sono gli esercizi fisici e mentali che mantengono in forma il cervello? Camminare a passo veloce è una delle attività motorie più efficaci per il cervello. Per quanto riguarda le attività mentali, di suggerimenti se ne possono dare tanti, dai corsi delle università della terza età all’apprendimento di nuovi hobby come gli scacchi, fino alle parole crociate ecc…

Tutti possono ottenere gli stessi risultati? Il successo nell’apprendimento dipende molto dalla motivazione. Ma questo vale a ogni età. La motivazione spinge le persone ad andare oltre la propria zona di comfort. Per ottenere dei risultati il cervello deve sforzarsi e bisogna sempre tenere alto il livello di fatica, altrimenti non c’è progresso. Così facendo una persona anziana può avere le stesse possibilità di imparare qualcosa di nuovo di una più giovane. Con l’età, però, cominciano i problemi di memoria che i giovani non hanno… Allora bisogna correre ai ripari cercando di esercitare il più possibile la memoria. Uno dei trucchi, per esempio, è quello di scriversi la lista della spesa, metterla in tasca e cercare di procedere con gli acquisti senza consultarla. Solo alla fine si può controllare se ci si è dimenticati qualcosa. L’altro esercizio utile è ripassare a mente quello che si è fatto durante il giorno o nell’intera settimana per fissare i ricordi. A che età, secondo lei, bisognerebbe cominciare a mettere in atto queste strategie preventive? Presto, prima lo si fa e meglio è. L’attività sportiva dovrebbe far parte della routine di molti giovani, così come un’alimen-

tazione corretta, sul modello della dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, pesce, con pochi grassi, pochi zuccheri e minime quantità di carne. Questo tipo di alimentazione si è dimostrata protettiva per il cervello. Ormai tutti, giovani e meno giovani, usano la tecnologia anche per ricordarsi gli appuntamenti e le incombenze quotidiane. È un problema? La tecnologia è un’arma a doppio a taglio. Se la si usa per delegare la maggior parte delle informazioni che dovremmo trattenere in memoria, può essere un problema perché impedisce al cervello di allenarsi. Ma se la si usa come stimolo per l’apprendimento, sfruttando alcuni programmi specifici per lo studio o per la memoria, diventa una risorsa preziosa. Lo è, per esempio, nel trattamento dei disturbi cognitivi. Nel nostro laboratorio facciamo ampio uso di software nei pazienti con Alzheimer. Si tratta di programmi piacevoli che hanno una componente ludica e che prevedono quel minimo di competizione che rende l’esercizio accattivante. Per concludere: è vero che non si finisce mai di imparare? È vero. Non è mai troppo tardi per imparare cose nuove. GIUGNO 2021 I 71


__SCIENZE PREVENZIONE__

+TESTIMONIANZE di Giovanna Dall’Ongaro

Abbiamo chiesto ad allievi e docenti delle diverse sedi di 50&Più Università di raccontarci le loro esperienza di apprendimento e insegnamento ALUNNI, DISCENTI, SCOLARI, ALLIEVI. TUTTE LE DEFINIZIONI GLI ANDRANNO STRETTE. Perché chi segue i corsi di 50&Più Università ha una marcia in più rispetto agli studenti universitari più giovani: studia per puro piacere, si diverte, spazia da una materia a un’altra e, soprattutto, non deve rendere conto a nessuno dei propri risultati, se non a se stesso. Scoprire cose nuove può dare solo gioia. È questo in sintesi il messaggio che accomuna tutte le testimonianze degli allievi delle diverse sedi universitarie che abbiamo raccolto e che riportiamo di seguito. Ma i docenti cosa ne pensano? A sentir loro, i senior sono “studenti modello”, motivati, curiosi, rispettosi e attenti. Tutti promossi con il massimo dei voti. Gli insegnati non potrebbero volere di meglio. Abbiamo chiesto tanto agli alunni quanto ai docenti se è vero che si può imparare qualcosa di nuovo ad ogni età. Ecco in sintesi le loro dichiarazioni.

SENIOR: GLI STUDENTI MIGLIORI CHE SI POSSA DESIDERARE » 50&PIÙ UNIVERSITÀ ROMA

Giulio Albonetti, docente di Musica Come sono gli allievi del coro composto da senior? Ci risponde Giulio Albonetti docente di Musica: «Fanno progetti, sono proiettati verso il futuro, hanno aspettative sull’esibizione e si impegnano in vista del risultato finale. Ma anche da adulti, quando si è alunni, scattano le stesse dinamiche dei tempi della scuola: c’è chi suggerisce, chi si giustifica per un compito non eseguito, chi si espone di più e chi di meno ecc. Ci sono persone iscritte al coro sin dalla prima edizione, 25 anni fa, e che trovano ancora la motivazione per partecipare. Una grande spinta viene dalla voglia di stare in gruppo e poi dal desiderio di mettersi in gioco e imparare cose nuove.

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Tornare a scuola fa bene, stimola il cervello costretto a impegnarsi nelle attività da svolgere, e permette la condivisione di esperienze in un periodo della vita in cui si hanno meno occasioni di socialità». Vera Bonvicini, allieva «Facciamo presto che inizia la lezione di Geopolitica - ci dice Vera, classe 1935, non appena risponde al telefono -. Ho iniziato a interessarmi alla materia quando si è cominciato a parlare dell’Isis. Non ne sapevo niente e ho avuto voglia di informarmi, così ho iniziato seguire un corso sull’argomento che ho trovato molto interessante e, finalmente, quando sentivo le notizie al telegiornale capivo di cosa si stava parlando. Ora mi trovo un po’ in difficoltà con le lezioni online, ma per fortuna mio nipote mi aiuta a collegarmi. Ho sempre temuto di perdere la prontezza men-

tale. Per questo voglio mantenere il cervello in attività con lo studio, le parole crociate o la lettura». Vera, appassionata di geopolitica e di tutti i drammi che accadono nel mondo, le letture per svagarsi le sceglie in base a un solo criterio: devono essere storie a lieto fine. » 50&PIÙ UNIVERSITÀ LUCCA

Giulia Lippi, docente di Lingue Ma è vero che gli over 50 sono “studenti modello”? «Direi proprio di sì - risponde Giulia Lippi -. Rispetto ai giovani, gli adulti sono molto più motivati e disposti a un po’ di sacrificio per apprendere cose nuove. E la motivazione è l’elemento chiave del successo nell’apprendimento a qualunque età. Ho potuto constatare dalla mia esperienza che i senior, proprio per la loro grande


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«RISPETTO AI GIOVANI, GLI ADULTI SONO MOLTO PIÙ MOTIVATI E DISPOSTI A UN PO’ DI SACRIFICIO PER APPRENDERE COSE NUOVE. E LA MOTIVAZIONE È L’ELEMENTO CHIAVE DEL SUCCESSO NELL’APPRENDIMENTO A QUALUNQUE ETÀ»

motivazione, sono capaci di ottenere progressi nelle lingue straniere in tempi rapidi, e non hanno nulla da invidiare ai più giovani». Francesco Tomei, docente di Teatro «A un certo punto della vita scatta la voglia di dire “questo è il mio momento, la mia occasione per essere quel che sono al di fuori del ruolo che la società mi ha assegnato”. È questo lo spirito con cui i miei allievi partecipano ai laboratori teatrali, grazie ai quali riescono a superare alcuni loro limiti, a esprimersi con naturalezza, a condividere gioie e dolori in maniera sincera. Tutte queste esperienze confluiscono poi in una messa in scena che non ha nulla in comune con lo spettacolo di teatro tradizionale, ma è piuttosto un vestito su misura realizzato dagli allievi stessi. Molti dei miei studenti si stupiscono di quello che riescono a fare e scoprono un talento che non pensavano di avere. Il teatro è un bel modo per mantenersi giovani. Ho avuto un’allieva di 92 anni che non rinunciava mai alla pizza o alla birra dopo le prove dello spettacolo. Non è davvero mai troppo tardi per

mettersi in gioco». Carla Matassi, allieva «In classe mi chiamano “la seconda teacher” per il mio passato di insegnante di Inglese. Dopo la pensione, però, avevo abbandonato la lingua e dopo un po’ di tempo ho avuto il desiderio di riprenderne lo studio. Mi sono accorta che a 76 anni sono ancora capace di imparare cose nuove. E anche di mettermi in gioco. Mi sono iscritta al Laboratorio teatrale: all’inizio avevo un po’ di difficoltà a tirare fuori la creatività che avevo un po’ trascurato. Poi, però, il corso mi è servito proprio a recuperare questo aspetto della mia natura rimasto nascosto. Ho fatto anche parte del coro e seguito il corso di Sicurezza informatica, e posso testimoniare che è possibile padroneggiare il mondo digitale anche in età avanzata. Ora con gli algoritmi ho un ottimo rapporto». Silvio Da San Martino, allievo «Vuoi mettere leggere Borges direttamente in spagnolo piuttosto che tradotto?». Silvio Da San Martino si è iscritto ai corsi di Spagnolo e Inglese principalmente per leggere i testi dei grandi autori nella lingua

originale. Ma non solo. «Tra i miei desideri nel cassetto c’è quello di fare il Cammino di Santiago. Mi piacerebbe, però, poter essere in grado di scambiare qualche parola con le persone del luogo. Già adesso mi rendo conto di poter capire una trasmissione radiofonica in spagnolo o ascoltare dei podcast. Con l’inglese ho più difficoltà. La capacità di memorizzazione è un po’ diversa rispetto a quando si era giovani, ma la motivazione compensa e i progressi si ottengono lo stesso». » 50&PIÙ UNIVERSITÀ LIVORNO

Silvia Gulli, docente di Storia dell’Arte Come se la sono cavata i senior con le lezioni online? «Certo, la lezione dal vivo è un’altra cosa e dover rinunciare al contatto visivo, fondamentale per capire il livello di attenzione e di comprensione dell’alunno, non è stato semplice per noi insegnanti. Ma la didattica a distanza è stata una grande risorsa per le persone di questa fascia di età. Gli ha permesso di tenersi impegnati durante il lockdown facendoli sentire meno

soli. Io li ho trovati tutti interessati e attenti durante i webinar. Per mantenere viva l’attenzione ho usato belle immagini, alcuni power point con parole chiave in evidenza e un linguaggio semplice alla portata di tutti». Pieranna Porciatti, allieva «Ci mancano le uscite di gruppo legate alla lezione di Storia dell’Arte. Però, menomale che esistono gli strumenti digitali, così abbiamo potuto proseguire il percorso iniziato anche a distanza. Ho deciso di iscrivermi ai corsi per tenere in allenamento la capacità di ascolto e di memorizzazione. Se non usiamo questi strumenti, fanno presto ad arrugginirsi. E poi, da ex insegnante delle elementari, mi mancava la scuola e volevo tornare sui banchi. Ho avuto la fortuna di trovare insegnanti sempre qualificati e competenti, capaci di raccontare la materia con tono leggero senza rinunciare al rigore accademico. Un po’ alla Alberto Angela per intenderci». Alberta Cerri, allieva «Intendiamoci, con le lezioni di Storia dell’Arte che abbiamo seguito io e mio marito, abbiamo imparato molto ma ci siamo anche divertiti. E siamo riusciti a seguire bene anche i corsi online. Queste iniziative sono un forte stimolo per rimanere mentalmente attivi, non annoiarsi mai e conoscere persone nuove. I progressi possono esserci a qualunque età e dipendono in gran parte da come ci si pone, se si è disposti o meno a confrontarsi con le difficoltà dello studio». GIUGNO 2021 I 73


__SCIENZE PREVENZIONE__

Le problematiche fisiche causate dall’iper-connessione possono essere diverse: dal fastidio al collo alla stanchezza e insonnia, fino alle complicazioni più a lungo termine quali rughe o cambiamenti posturali

QUANDO LA TECNOLOGIA DIVENTA NEMICA DELLA PELLE di Viviana Rubini

“GOBBA DA SMARTPHONE”

“COLLANE DI VENERE”

I problemi di postura legati all’uso della tecnologia sono un fenomeno dilagante e pare stiano modificando la morfologia umana, facendo comparire quella che è stata definita “gobba da smartphone”. Tendiamo infatti a curvare le spalle in avanti, a chiudere il torace e a piegare la testa verso il basso, in direzione dello schermo. Dolore a livello cervicale, mal di testa e sensazione di contrattura alla schiena sono i sintomi caratteristici.

Il cosiddetto “collo da tablet” produce anche la comparsa di quelle rughe da sempre definite “collane di Venere”, evidenti sul collo in età sempre più giovane proprio a causa dei moderni device. Guardare costantemente verso il basso provoca un rilassamento dei tessuti della zona che va dal collo alle clavicole. È possibile, infatti, notare un invecchiamento precoce e una perdita di tono anche del décolleté.

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“IL MALESSERE DEL MILLENNIO”, COSÌ VIENE DEFINITO DA ALCUNI ESPERTI il 3C AGEING, una forma di invecchiamento causata dalle 3 C: da città (inquinamento atmosferico), comunicazioni (radiazioni wireless) e computer (luce blu). Rispetto alle radiazioni solari, infatti, siamo esposti in maniera più costante ai cosiddetti raggi HEV (High-Energy Visible light), ovvero la luce blu generata da lampade, computer fissi e portatili, smartphone e schermi Tv. L’utilizzo smodato di questi device che hanno ormai monopolizzato le nostre vite, causa non pochi disagi e segni rilevanti, visibili sulla pelle e non solo. Per quel che concerne la cute, parliamo di rughe e colorito spento, a cui si aggiungono altri fastidi dovuti alla torsione innaturale del collo (quasi perennemente chinato su smartphone) come torcicollo, spalle dolenti, postura compromessa e, non ultimi, problemi alla vista. Abbiamo consultato la dottoressa Raffaella Parpaglioni, medico chirurgo e docente presso l’Università Tor Vergata di Roma.

L’invecchiamento digitale o digital ageing è uno dei fattori di invecchiamento precoce della pelle che colpisce donne e uomini a tutte le età. Quali sono i danni cutanei causati da sovraesposizione alla luce blu e come possiamo contrastarli? Si calcola che un’esposizione di 32 ore alla luce blu equivalga ad un’esposizione solare di circa 20 minuti al sole di mezzogiorno. Negli ultimi anni sono stati indagati e sottolineati i danni potenziali e reali non solo nei confronti della cute, ma anche degli occhi e del nostro ritmo circadiano ormonale e del sonno. I raggi HEV, raggiungendo il derma, inducono uno stress ossidativo, cioè la formazione di radicali liberi sulle fibre collagene e sulle fibre elastiche, provocandone il deterioramento responsabile del successivo cedimento, con comparsa e/o approfondimento di rughe. Anche il colorito cutaneo viene alterato passando da roseo a grigiastro, con possibilità di comparsa di iperpigmentazione (macchie). Oltre al volto e alle mani, anche il collo


subisce un danneggiamento a livello cutaneo e un risentimento sulla normale lordosi scheletrica per la posizione inclinata, in particolar modo per far scorrere lo schermo dello smartphone. È importante ridurre al minimo le ore di esposizione alle fonti di luce blu ed è necessario utilizzare protezioni e pellicole apposite per schermare le onde luminose. Un certo tipo di dieta può forse aiutare a contrastare i danni? La luce blu determina la formazione di radicali liberi. Quando vediamo la nostra cute più secca, se notiamo stanchezza o astenia, peggioramento della vista, dolori articolari, allora dobbiamo valutare l’opportunità di modificare la nostra alimentazione e/o di assumere integratori alimentari per qualche mese e in momenti specifici dell’anno. Ci sono alimenti che contengono sostanze antiossidanti, come per esempio la papaia, utile per l’azione che svolge sul sistema immunitario e la rigenerazione cutanea oppure il kiwi, che ha effetti benefici sui livelli di colesterolo, sulla digestione e sulle difese im-

munitarie (consigliato assumerlo nei cambi di stagione). A differenza dei raggi UVB /UVA, la luce blu non produce effetti visibili sulla pelle, come eritema o abbronzatura, motivo per cui può definirsi più subdola. Recenti studi la indicano come causa importante di danneggiamento cutaneo superiore addirittura ai raggi UV. I prodotti che contengono un normale filtro solare sono adatti anche a proteggere da questo tipo di radiazioni? Sono sempre più numerose le creme, i fondotinta, gli spray, i sieri che mirano a fornire alta protezione, una barriera, sia verso gli UV che verso i raggi HEV, non solo durante le ore lavorative o di svago, ma anche dopo essersi sottoposti a trattamenti di medicina e chirurgia estetica. Oltre a prodotti e cosmetici a base di acido ialuronico, vengono suggeriti anche quelli contenenti resveratrolo, vitamine, acido glicirretico e alghe. Oggi avere un bell’aspetto significa avere una pelle sana e ciò sta diventando prioritario rispetto al desiderio di apparire più giovani. Le case farmaceutiche e cosmetiche stanno certamente investendo nella ri-

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PER ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI È POSSIBILE CONSULTARE IL SITO WWW.ILBELLODELLAMEDICINA.COM

cerca e nel proporre prodotti mirati. Quali sono le ultime novità? Certamente si sta investendo nella ricerca in modo cospicuo. L’obiettivo è la formulazione di creme da giorno costituite da antiossidanti naturali che abbiano potenti proprietà anti-luce blu: in questo modo la cute è protetta da una sorta di pellicola. Anche le creme da notte mirano a rinforzare le difese naturali con miscele di antiossidanti: l’azione riparatrice viene sostenuta con la presenza di retinolo, vitamina E e vitamina C.

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Anche i batteri presenti ATTENZIONE A... sulle superfici con cui veniamo in contatto minano la salute della pelle SUI NOSTRI VOLTI

Le superfici degli smart phone possono ospitare migliaia di tipi di batteri, molti più di quelli che si possono trovare nei bagni pubblici. Nonostante siano perlopiù innocui, possono causare problemi se si sovrappongono tra loro. Parlare al telefono trasferisce il calore e l’umidità dallo schermo al nostro viso, rendendolo l’ambiente perfetto per la proliferazione di questi organismi. Inoltre, la pressione causata dai telefoni sulla nostra pelle mentre parliamo provoca la stimolazione meccanica delle ghiandole sebacee. Questo blocca batteri, sporcizia o trucco nei pori e li intrappola. Si finisce per intasare i pori, dando vita a imperfezioni o a cisti acneiche. I batteri, il calore e la sudorazione, associati a sfregamento, possono causare la comparsa della cosiddetta ’“acne meccanica”, caratterizzata da minuscoli brufoli lungo le guance.

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__SCIENZE SALUTE__

Uno studio realizzato dall’Università di Bologna rileva mutazioni genetiche che sarebbero alla base della longevità

DIVENTARE CENTENARI? IL SEGRETO FORSE È SCRITTO NEL DNA

di Flaminia Bruni

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DENTRO LA NOTIZIA

La riduzione del sonno causa, nelle neo mamme, un’accelerazione dell’invecchiamento MADRI E FIGLI

Si chiama “sonno della nutrice” ed è la capacità che ha una madre di svegliarsi la notte al minimo accenno di pianto del bambino appena nato. Una manifestazione del profondo legame che esiste tra madri e figli. La riduzione di sonno delle neo madri, però, pare determini un’accelerazione del loro processo di invecchiamento. È ciò che emerso da uno studio condotto dall’Università della California e pubblicato sulla rivista Sleep Health. L’analisi genetica del Dna di 33 madri ha dimostrato come - a un anno dalla nascita del bambino - ci siano delle variazioni di alcuni parametri, tipo la lunghezza dei “telomeri”, le estremità dei cromosomi implicati nel processo d’invecchiamento delle persone.

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LA LONGEVITÀ È SCRITTA NEL DNA? PROBABILMENTE SÌ. A SOSTENERLO È UN’ÉQUIPE MEDICA DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, che ha pubblicato sulla rivista eLife uno studio condotto su diversi centenari italiani. Il campione preso in esame era composto da 81 persone, la cui età variava tra i 105 e i 110 anni; il loro Dna è stato messo a confronto con quello di 36 persone, con un’età media di 68 anni, che vivevano nelle stesse zone dei centenari. Un’ulteriore analisi è stata successivamente effettuata mettendo a confronto i risultati ottenuti da questa ricerca e quelli di una precedente indagine, nella quale era stato analizzato il genoma di 333 italiani che avevano oltre 100 anni di età, e di 358 individui la

cui età media era di 60 anni. L’analisi dei dati ha confermato che il Dna dell’uomo, con il trascorrere degli anni, produce delle mutazioni che in parte le cellule sono in grado di “riparare” mettendo in salvo il codice genetico. Il problema sorge con il trascorrere del tempo: da una parte i danni al Dna aumentano, dall’altra i meccanismi di riparazione delle cellule si affievoliscono, portando all’insorgenza di tutte quelle patologie tipiche dell’invecchiamento. I ricercatori hanno evidenziato, infatti, che i centenari, soprattutto coloro che superano i 105 anni, hanno un numero di mutazioni del Dna inferiore alla media; ciò ha contribuito a mettere gli anziani al riparo dalle malattie dovute all’età che avanza.


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__SCIENZE ALIMENTAZIONE__

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CENNI STORICI

LE ORIGINI

Vetro e alluminio L’inscatolamento, ovvero la chiusura del cibo in contenitori ermetici per conservare a lungo gli alimenti, è stato sviluppato per la prima volta alla fine del XVIII secolo, allo scopo di garantire una fonte di cibo stabile per soldati e marinai in guerra. Fu il parigino Nicholas Appert a sperimentare contenitori in vetro sottovuoto per le navi napoleoniche. Nel 1810, l’imprenditore inglese Peter Durand brevettò l’utilizzo dell’alluminio per la conservazione del latte, sostituendo le fragili bottiglie in vetro. Nell’arco di pochi anni, avviò una fiorente industria di conserve che riforniva, fra l’altro, la Marina Reale britannica. 78 I spazio50.org I GIUGNO 2021

Questi tipi di alimenti sono ormai entrati a far parte del nostro quotidiano a tavola. Per usarli al meglio è bene conoscerne le caratteristiche

CIBI IN SCATOLA, PRATICI E NUTRIENTI a cura di Fondazione Umberto Veronesi BARATTOLI E SCATOLAME SUGLI SCAFFALI DELLA CUCINA SONO SPESSO I MIGLIORI ALLEATI PER METTERE IN TAVOLA UN PASTO DOPO UNA GIORNATA DI LAVORO, quando il tempo stringe, magari ci sono ospiti inattesi o ancora quando siamo in viaggio. Ma cosa dovremmo sapere sui cibi in scatola? Come valutare le qualità nutrizionali? E la sicurezza? Ecco alcune informazioni utili per una dispensa pratica e salutare. » I VANTAGGI

Il primo punto di forza dei cibi in scatola è che ci consentono di utilizzare alimenti fuori stagione con la massima tutela

delle qualità nutrizionali, basti pensare al pomodoro, diventato ormai un alimento onnipresente sulle nostre tavole. Il secondo è che ci permettono di risparmiare tempo, abbreviando le procedure più o meno lunghe di preparazione (pulizia, ammollo ecc.), come nel caso del pesce o dei legumi. Infine, il terzo punto a favore è la possibilità di fare delle piccole scorte di alimenti conservabili nel tempo, evitando il rischio di restare senza provviste o, al contrario, di sprecare alimenti acquistati in eccesso se non programmiamo bene i nostri pasti, come può facilmente accadere se si riempiono frigo e dispensa di alimenti freschi.

» LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

Sono più nutrienti i cibi in scatola o quelli freschi? Spesso si ritiene che i cibi conservati in contenitori e scatolette siano meno nutrienti di quelli freschi o surgelati. Ma questo non è sempre vero e occorre distinguere fra i vari nutrienti. Proteine, carboidrati e grassi, ad esempio, non vengono influenzati dal processo. Così come la maggior parte dei minerali e delle vitamine liposolubili (A, D, E, K), che vengono conservate. Con l’inscatolamento, che comporta in genere calore elevato, sono le vitamine idrosolubili (C e B) a poter essere danneggiate. Queste vitamine, in-


LA PROCEDURA COME SI FA?

Le tre fasi dell’inscatolamento Il processo di inscatolamento può variare leggermente in base al prodotto, ma i passaggi principali sono tre.

fatti, sono sensibili al calore e all’aria in generale, perciò è facile disperderle anche quando lavoriamo, cuociamo e conserviamo i cibi freschi a casa. » LA SICUREZZA

Acquistando degli alimenti in scatola è legittimo interrogarsi sulla sicurezza degli imballaggi. Una delle preoccupazioni più diffuse è la presenza di bisfe-

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nolo A (BPA), una sostanza chimica che viene spesso utilizzata nei contenitori per alimenti, comprese le lattine. Si tratta di uno dei cosiddetti interferenti endocrini, molecole che potrebbero avere un’influenza negativa sul nostro sistema di produzione e segnalazione ormonale. Quanto preoccuparsi? I dati a nostra disposizione non sono ancora soddisfacenti, tuttavia sembrerebbe che, vista la rapidità di secrezione attraverso le urine di queste sostanze, la probabilità di un’attività endocrina da parte del bisfenolo A sia piuttosto bassa. Oggi esistono prodotti dichiarati BPA-free e le aziende usano rivestimenti per evitare il contatto fra cibo e metallo. Tali rivestimenti, testati e approvati a livello internazionale, se intatti impediscono il trasferimento di sostanze dal metallo al prodotto. A titolo precauzionale, però, se non si è certi della presenza di BPA nei prodotti in scatola che acquistiamo, è opportuno evitarne il consu-

mo nella prima infanzia e in gravidanza, non scaldare mai le lattine e sciacquare il cibo prima di consumarlo. » CONSIGLI UTILI

Ecco due semplici consigli per mangiare in sicurezza gli alimenti in scatola. Primo: osserviamo la scatola. È importante che si presenti intatta, senza rotture o ammaccature e senza rigonfiamenti; in caso contrario, il prodotto potrebbe essersi deteriorato o presentare rischi per la salute. Secondo: leggiamo le etichette, alla ricerca di ingredienti aggiunti. Infatti, durante il processo di inscatolamento possono essere aggiunti sale, zucchero e conservanti. Meno additivi ci sono negli alimenti che scegliamo, meglio è. Si può inoltre ridurre il sale in eccesso dei prodotti in salamoia sciacquando gli alimenti e scolando i prodotti sott’olio (ricordandosi di smaltire l’olio in un contenitore per oli esausti e di portarlo poi in discarica).

LA LAVORAZIONE Il cibo viene pulito e trattato termicamente (carne e legumi vengono precotti, verdure e ortaggi solo scottati) e poi lavorato (affettato, tritato, snocciolato, disossato, sgusciato, deliscato). IL CONFEZIONAMENTO Il prodotto viene inscatolato caldo, si crea un vuoto parziale all’interno del contenitore e viene insufflato vapore nello spazio sottostante il coperchio, oppure si riscaldano i contenitori semichiusi per 10-15 minuti alla temperatura di 60-70°C. Dopodiché si chiudono le scatole. IL RISCALDAMENTO La scatola viene sterilizzata con tempi e temperature adatte alla tipologia dell’alimento. Una volta raffreddate, presentano fondi leggermente concavi a causa del vuoto parziale al loro interno: se sono presenti bombature, le scatole vengono scartate poiché potrebbero essere contenute spore produttrici di gas resistenti alle alte temperature, come ad esempio il botulino.

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Destina il tuo 5x1000 a Fondazione Umberto Veronesi Ci sono scelte che possono cambiare il corso del futuro. Ne hai una tra le mani. Sostieni la ricerca contro i tumori. Perché la ricerca è cura. Nella tua dichiarazione dei redditi firma nel riquadro dedicato al “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e inserisci il codice fiscale di Fondazione Umberto Veronesi. 5xmille.fondazioneveronesi.it

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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

LECCO, GRANDE SUCCESSO PER L’EDIZIONE ONLINE DEL PREMIO ALESSANDRO MANZONI

LECCO

Valore alla cultura letteraria Il 17 aprile si è svolta la cerimonia conclusiva della XVI edizione del Premio Manzoni al Romanzo Storico, destinato a opere inedite di narrativa con evidente prospettiva storica, o la cui narrazione sia collocata in un contesto storico. Il Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni è un appuntamento consolidato per la cultura del nostro Paese, grazie all’impegno dell’associazione 50&Più, di Assocultura Confcommercio, del Centro Nazionale di Studi Manzoniani e dello stesso Comune. A causa della pandemia, l’edizione 2020 si è svolta in formato digitale, all’interno di “Leggermente”, la manifestazione di promozione alla lettura organizzata da Assocultura Confcommercio Lecco. Il presidente della 50&Più lec-

chese, Eugenio Milani, spiega la scelta di posticipare la premiazione ad aprile del 2021: «Quando lo scorso anno abbiamo deciso di rinviare la cerimonia finale del Premio, l’abbiamo fatto a malincuore e la scelta è caduta su aprile, per dar modo alla Giuria Tecnica e a quella Popolare di concludere il lungo percorso. Non volevamo arrenderci, prosegue il Presidente, e abbiamo rilanciato la Manifestazione aprendo anche all’invio delle opere in concorso tramite posta elettronica. Alcuni editori ci hanno ringraziato, premiando gli sforzi compiuti per promuovere la cultura nonostante le difficoltà». Le opere sono state selezionate da autorevoli esponenti del mondo accademico, del giornalismo e della cultura. La Giuria Tecnica, presieduta dal critico letterario Ermanno Paccagnini, era infatti così

composta: Gian Luigi Daccò, Luigi Mascheroni, Gianmarco Gaspari, Alberto Cadioli, Giovanna Rosa, Mauro Novelli e Stefano Motta. I tre romanzi in corsa erano Di guerra e di noi di Marcello Domini (Marsilio), Prima di noi di Giorgio Fontana (Sellerio) e L’architettrice di Melania Gaia Mazzucco (Einaudi), vincitrice di questa edizione al termine di un testa a testa che le ha fatto guadagnare 35 voti contro i 34 dell’esordiente Marcello Domini e i 30 di Giorgio Fontana. La votazione finale ha impegnato i 100 lettori della Giuria Popolare, selezionati dalle librerie del territorio associate a Confcommercio e dalle Biblioteche dei Comuni di Costa Masnaga, Civate e Valmadrera. L’opera premiata è il racconto

di Plautilla - architetta e pittrice della Roma barocca -, considerata l’unica italiana della sua epoca a cui siano attribuite realizzazioni architettoniche. Quest’anno, a causa dei tempi richiesti dall’organizzazione online, non è stato possibile rinnovare l’appuntamento con il Premio alla carriera che, nel tempo, ha ospitato personalità di spicco della cultura, come Dacia Maraini, Luis Sepùlveda e Carlo Lucarelli, per citarne alcuni. Si tratta però di un evento solo rimandato. In conclusione, il Premio si riconferma come un’importante testimonianza del valore che la cultura letteraria, in questo caso rivolta ad una prospettiva storica, riveste nel nostro Paese. info: 0341287279 www.spazio50.org/lecco


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FIRENZE

AREZZO

WEBINAR

EVENTI

Un giro virtuale tra arte e natura Proseguono nel mese di giugno le passeggiate in streaming attraverso gli idilliaci paesaggi toscani. Sarà così possibile visitare, anche se virtualmente, luoghi unici, come i campanili delle chiese fiorentine, i borghi del Monte Amiata, l’antica città di Fiesole e la misteriosa Valle del Diavolo. Un appuntamento

Dalla psicologia alla musica

da non perdere per gli amanti dell’arte e dell’escursionismo. info: 055664795 www.spazio50.org/firenze

UDINE CERIMONIA

Un sentito grazie a medici e infermieri Al terzo piano dell’Asp (Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona) La Quiete, l’Associazione dei pensionati del commercio della città di Udine ha concretizzato un impegno preso già lo scorso dicembre e poi rinviato a causa della diffusione del contagio: ringraziare il personale medico e infermieristico che da oltre un anno lavora con enorme impegno sul fronte anti-Covid. Alla presenza dei vertici della struttura - il presidente Alberto Bertossi e il neo direttore Andrea Cannavacciuolo -, del presidente della

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Fondazione Morpurgo Hoffman, Aurelio Ferrari, e dell’assessore comunale alla Salute, Giovanni Barillari, il presidente Guido De Michielis e alcuni consiglieri di 50&Più hanno voluto sottolineare il valore simbolico del luogo della cerimonia. Infatti la struttura, che ospita oltre 400 anziani, è stata presa ad esempio «per rappresentare tutte la case di riposo della Regione - osserva il presidente Guido De Michielis -, duramente colpite dal contagio e dalle sue tragiche conseguenze per la popolazione di età avanzata». info: 0432538707 www.spazio50.org/udine

Venerdì 23 aprile si è concluso il Progetto Salute e Benessere “Old, but Gold”, realizzato con il contributo del Gruppo Psicologi di Confcommercio Arezzo, guidato dalla dottoressa Elisa Marcheselli. Gli incontri online hanno incontrato un vasto interesse tra i soci provinciali, ai quali si sono aggiunti altri partecipanti collegati da diverse località, come Cuneo, Alessandria, Milano, Gioia del Colle (Ba), Como, Prato, Pistoia, Livorno, Brescia, Udine e Monza Brianza. L’associazione aretina è stata anche l’artefice dell’Audizione Pianistica per il 46° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, un’iniziativa che ha visto competere 12 giovani pianisti tra i 18 e i 25 anni. Al termine della manifestazione, la commissione composta dai maestri Mauro Montalbetti, Giampaolo Nuti, Alessandro Tricomi, Lorenzo Donati e dal professor Claudio Santori, si è espressa decretando: Giulia Toniolo - I classificato - punti 97,5/100 William Belpassi - II classificato - punti 95,5/100 Alessio Lowenthal - III classificato - punti 95/100 info: 0575354292 - www.spazio50.org/arezzo

LA SPEZIA CONCORSO

Omaggio alla Canzone Spezzina L’Associazione presieduta da Giorgio Molinari è la promotrice di un interessante concorso canoro intitolato “Festival della Canzone Spezzina”. La manifestazione, patrocinata dal Comune e organizzata con il supporto delle associazioni no profit Prospezia e Circolo La Sprugola, si ripromette di valorizzare il territorio spezzino diffondendone la tradizione musicale. Le opere, valutate da una giuria formata da esperti individuati dalla stessa Associazione, verranno premiate il 30 giugno. La WebTv SpeziaTv trasmetterà tutti i brani in gara, offrendo così al pubblico l’opportunità di votare da casa per assegnare un secondo premio online. info: 0187731142 enasco.sp@enasco.it www.spazio50.org/laspezia


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NAPOLI CUPLA

Vincenzo Cozzolino riconfermato alla guida del Regionale Campania Riportiamo una dichiarazione del presidente Vincenzo Cozzolino a proposito del rinnovo alla carica di presidente regionale del Cupla. «Quando ho appreso la notizia del mio rinnovo a presidente regionale del Cupla, non ho potuto non portare alla mente il ricordo di un convegno da me organizzato diversi anni orsono, quando ne assunsi per la prima volta la presidenza, in un contesto storico-sociale diverso da quello di oggi, in piena pandemia da Covid-19, ma non meno attuale sul piano del riconoscimento del ruolo dell’anziano nella società moderna. Oggi, più che mai, serve attivare politiche e strumenti che promuovano le aspira-

zioni rivolte a tutelare i diritti e, perché no, la salute di tutti i pensionati, realizzando una linea di azione che passi attraverso le istituzioni europee, nazionali, regionali e locali». Conformemente ai suoi valori, il Presidente promette per il futuro di approfondire le tematiche di interesse per la vita degli anziani, in collaborazione con esperti, centri di ricerca sulla cultura, sulla salute e sull’alimentazione, con l’obiettivo di portare avanti una linea comune affinché si possa mettere al centro delle politiche sociali il ruolo importantissimo della Terza Età. info: : 0812514037 www.spazio50.org/napoli

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina

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Montreal Ville Lasalle

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CORSO

Ottawa

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Un corso per imparare a difendersi dalle truffe online

50&Più contro il “digital divide”

St. Catharines

001 9056466555

Toronto

001 4166523759

L’Università di Foggia organizza il corso “Come difendersi dalle truffe online”, per aiutare a riconoscere i tentativi di truffa e di furto dei dati sensibili sui social e nella casella di posta elettronica. info: 0881723151 www.spazio50.org/foggia

Per favorire l’accesso alle nuove tecnologie 50&Più Perugia organizza corsi gratuiti dal titolo “Scuola di internet per tutti”, un progetto realizzato da Fondazione Mondo Digitale nell’ambito del programma nazionale “Operazione Risorgimento Digitale”. Al termine delle lezioni sarà consegnato un attestato di partecipazione del percorso formativo. info: 0755067178 www.spazio50.org/perugia

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GENOVA

SASSARI WEBINAR

L’importanza dell’attività motoria per gli over 50 L’Associazione provinciale di Sassari ha voluto richiamare l’interesse dei soci su un tema sempre attuale: l’importanza dell’esercizio fisico per le persone che hanno superato i 50 anni di età. L’argomento è stato trattato nel corso di un approfondito webinar, al quale hanno partecipato autorevoli esponenti del settore della medicina, della nutrizione e delle attività motorie e sportive. Sono stati ribaditi i benefici dell’attività fisica sul metabolismo in generale, e sul potenziamento del tono muscolare, per effetto del quale è possibile ottenere un’effettiva riduzione dell’osteoporosi e un calo nell’insorgenza di artrosi e tumori. Senza tralasciare - hanno sottolineato gli esperti - l’effetto positivo che il moto produce sulla psiche, limitando di fatto il ricorso a farmaci antidepressivi e ad analgesici, aumentando l’autostima e le relazioni sociali.

Nel corso dell’incontro si è inoltre parlato di corretta alimentazione e di una dieta sana e variegata, accompagnata dai giusti esercizi di “ginnastica dolce”, come il Nordic walking e il metodo Pilates. La partecipazione al webinar ha avuto un buon riscontro di pubblico, dato l’interesse che la materia riscuote presso i nostri soci. info: 079243652 enasco.ss@enasco.it www.spazio50.org/sassari

EVENTO CULTURALE

Un concerto per l’Ospedale Il 7 giugno, alle ore 16.00, nello splendido scenario della Cappella di Sant’Andrea, interna all’Ospedale Duchessa di Galliera, ha luogo la manifestazione dal titolo “Musicalmente Galliera”. Su iniziativa dell’Associazione genovese e del suo presidente, Brigida Gallinaro, gli artisti del Teatro dell’Opera Carlo Felice rendono omaggio al personale medico e paramedico della struttura, ancora oggi impegnato nella difficile battaglia contro il Covid-19. info: 010543042 - 0105530352 www.spazio50.org/genova

TOSCANA INCONTRO

Online per parlare di libri e iniziative Il 7 maggio scorso la 50&Più Toscana ha organizzato un incontro online con Silvana Agostini, scrittrice e vice presidente della 50&Più di Pistoia, per parlare della sua ultima opera, La spesa al tempo del Coronavirus. Per ricordare, per ricordarci. Il libro nasce da uno spunto venuto alla stessa autrice, impegnata nel ruolo di telefonista nel Supermercato Stazione Sigma di Pistoia (editore del libro), per raccogliere gli ordini dei clienti costretti tra le quattro mura domestiche durante il lockdown. Il volume è uno zibaldone di pensieri, appunti, racconti, nozioni storico-artistico-let-

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terarie, persino brevi saggi e illustrazioni. Un insieme di informazioni e curiosità, dall’excursus sulle emergenze sanitarie passate, agli scritti dei grandi della letteratura, dagli sfoghi di una immaginaria signora Pina alle sue ricette, dall’arte culinaria dei tempi andati alle news dei giorni nostri, tra i numeri di malati di Covid-19 e i posti occupati nelle terapie intensive degli ospedali. Così la figura della telefonista si trasforma pian piano in conoscente, amica e psicologa, pronta a supportare, aiutare e analizzare, senza alcun tornaconto personale. Nel corso dell’incontro è stata inoltre presentata l’iniziativa “Ricette di memoria”, che sarà presto lanciata da 50&Più Toscana. Una

proposta “appetitosa” e creativa, pronta a riscuotere certamente un grande successo.

info: - 50&Più Arezzo, 3887562523 claudiomagi56@gmail.com - 50&Più Pistoia, 3388037936 agostini.silvana@virgilio.it


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NAVIGANDO IL DANUBIO BLU

Dal 18 al 25 ottobre 2021

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www.50epiuturismo.it

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A Castellaneta Marina (TA) presso ETHRA RESERVE Dal 12 al 21 settembre 2021

Immagina di partecipare a un grande e unico Evento 50&Più dove poter tornare a praticare le gare delle Olimpiadi 50&Più, assistere alla Finale di Italia In…Canto e godere di una vacanza tanto attesa, in completa sicurezza e tranquillità.

5LDFFHQGLDPR OH OXFL VXOOR VSHWWDFROR GHOOH ¿QDOL GL ,WDOLD ,Q« Canto, il talent canoro di 50&Più giunto alla XVIII Edizione, per vivere appassionanti serate musicali sulle note delle più belle canzoni italiane.

L’Evento più amato dai soci 50&Più riparte dalla XXVII Edizione con la consueta e piacevole opportunità di incontrare gli amici di tutta l’Italia e di mettersi in gioco in un contesto di allegria e di sana competizione.


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in viaggio con

Vi aspettiamo all’ETHRA RESERVE: un elegante Resort, immerso nel verde di una Riserva Naturalistica Protetta, che racchiude due Villaggi 4 Stelle, il Valentino e il Calanè oltre a due Hotel 5 Stelle, il Kalidria Hotel & SPA e l’Alborèa Ecolodge. RISTORAZIONE - Nello stile Bluserena, con menù ricchi, vari e di qualità, gli chef condurranno gli ospiti a scoprire la gastronomia del territorio e le tradizioni italiane. Su prenotazione sono disponibili e gratuiti (esclusi i giorni arrivo e partenza) il Ristorante/Braceria Scirò, al mare solo a pranzo e la Pizzeria Pizza&Grill Ethra, solo a cena. Sono inoltre presenti tre bar, di cui uno in spiaggia. È prevista la Formula EXTRA ALL INCLUSIVE (consumazioni illimitate)

MARE E SPIAGGIA - Un’ampia pineta congiunge il 5HVRUW DG XQD VSLDJJLD SULYDWD GL VDEELD ¿QH SHUIHWWD SHU la balneazione. Navetta gratuita (in 8 minuti). Telo mare gratuito con cauzione (lavaggio a pagamento). INFORMAZIONI SPORTIVE - L’organizzazione delle Olimpiadi 50&Più sarà gestita dallo Staff 50&Più e supportata dai Giudici FIDAL, in piena sicurezza e nel rispetto delle misure di prevenzione. I partecipanti, divisi per fascia d’età, gareggeranno per le seguenti gare: bocce, marcia, maratona, nuoto, bicicletta, pingpong, tiri a canestro, tennis, freccette e tiro con l’arco.

ATTIVITÀ - L’equipe Bluserena propone un intenso programma diurno, con giochi e tornei oltre all’intrattenimento serale con spettacoli, cabaret e teatro. Per gli appassionati di gioco a carte verrà organizzato il “XI Trofeo Nazionale 50&Più Burraco” e per gli amanti del ballo si realizzerà il “VI Trofeo Nazionale di Ballo”. Īz eez - ¥U F Ī F¥þz¥¶ ࢈ࠃ òþF Fࢉ QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE zȥ ƃŔȟơɭŔ ƎȶɢɢǫŔࡸȟŔʋɭǫȟȶȥǫŔȍơ -ȍŔɽɽǫƃ

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LE QUOTE DI SOGGIORNO COMPRENDONO: soggiorno di 9 notti/10 giorni presso l’Ethra Reserve Bluserena Trattamento di pensione completa a buffet dalla cena del giorno di arrivo al pranzo del giorno di partenza - Bevande ai pasti inclusi acqua minerale, vino e bibite alla spina - Formula Extra All Inclusive ai bar principali, al bar della spiaggia e ai ristoranti - Servizi balneari in spiaggia attrezzata - Animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, giochi e tornei - Assistenza in loco di personale medico H24 - Assistenza in loco di personale 50&Più e 50&Più Turismo Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento. LE QUOTE DI SOGGIORNO NON COMPRENDONO: tutti i trasporti da e per l’Ethra Reserve - Escursioni facoltative (da prenotare e pagare in loco) - Tassa di soggiorno (da regolare in loco) - Servizi alla Thalasso SPA - Pasti extra e tutto quanto non VRSUD VSHFLĆFDWR I TRASPORTI SONO PREVISTI COME SEGUE: - In pullman organizzati dalle Sedi 50&Più Provinciali - In aereo con voli per Bari e Brindisi, inclusi i trasferimenti al Resort (circa 50 minuti) - In treno per la Stazione Ferroviaria di Bari e Taranto con trasferimenti al Resort. Informazioni e quotazioni su richiesta. Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 50,00


LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via F. Salomone, 67 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Via Zammarelli, 12 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 61/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Via Ticinello, 22 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48a Pesaro - Strada delle Marche, 58

88 I spazio50.org I GIUGNO 2021

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523/461831-32-61 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393 0721698224/5

Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Trieste, 15 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091334920 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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__FISCO__

PROSEGUIAMO L’ANALISI DEL DECRETO LEGGE N. 41/2021, IL COSIDDETTO “DECRETO SOSTEGNI”, IN VIGORE DAL 23 MARZO 2021, CON IL QUALE SONO STATE PREVISTE ALCUNE MISURE DI PARTICOLARE INTERESSE. Nel presente articolo esamineremo: • la cancellazione dei debiti di importo residuo, fino a 5.000 euro; • la definizione agevolata delle comunicazioni di irregolarità.

DECRETO SOSTEGNI: CANCELLAZIONE DEI DEBITI E AGEVOLAZIONI Vediamo quali sono i requisiti che danno accesso alla cancellazione automatica dei debiti e come funziona la definizione agevolata delle comunicazioni di irregolarità

a cura di Alessandra De Feo

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LA CANCELLAZIONE NON RIGUARDA INDISTINTAMENTE TUTTI I DEBITI. ALCUNI SONO ESCLUSI: MULTE STRADALI, PAGAMENTI DI DANNI ERARIALI, DEBITI PER IL RECUPERO DI AIUTI DI STATO

» CANCELLAZIONE DEI DEBITI DI IMPORTO RESIDUO FINO A 5.000 EURO

Il suddetto Decreto ha previsto l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione, nel periodo 1.1.2000 - 31.12.2010, ancorché ricompresi nelle definizioni cosiddette “rottamazione” e “saldo e stralcio”. Tale previsione interessa i soggetti che nel 2019 (ovvero nel periodo d’imposta in corso al 31.12.2019, per i soggetti diversi dalle persone fisiche) hanno conseguito un reddito imponibile fino a 30.000 euro. Detta cancellazione, però, non opera per: i debiti relativi ai carichi riguardanti le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato; i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti; le multe/ammende/sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti/sentenze penali di condanna; le risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e dell’IVA all’importazione. » DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE COMUNICAZIONI DI IRREGOLARITÀ

In considerazione dei gravi effetti derivanti dall’emergenza da Covid -19, al fine di sostenere gli operatori economici che hanno subìto riduzioni del volume d’affari nel 2020, è riconosciuta la possibilità di definire le somme - dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni - richieste con le comunicazioni di irregolarità: • elaborate entro il 31.12.2020 e non inviate ai contribuenti per effetto della sospensione stabilita con riferimento alle dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31.12.2017 (ossia, 2017 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare); • elaborate entro il 31.12.2021, con riferimento alle dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31.12.2018 (ovvero, 2018 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare). La definizione può essere effettuata dai soggetti: • con partita IVA attiva al 23.3.2021; • che hanno subìto una riduzione del volume d’affari 2020 (Modello IVA/2021) superiore al 30% del volume d’affari 2019 (Modello IVA/2020). Per i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA ai fini del predetto requisito vanno considerati i ricavi/compensi relativi al 2020/2019 risultanti dai rispettivi modelli Redditi 2021/2020. L’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati risultanti dalle predette dichiarazioni, individua i soggetti beneficiari della definizione e invia agli stessi tramite PEC o raccomandata A/R, contestualmente alle relative comunicazioni di irregolarità, la proposta di definizione riportante l’importo “ridotto” di quanto dovuto. La definizione si perfeziona con il pagamento delle imposte, degli interessi e dei contributi previdenziali indicati nella proposta, con esclusione delle sanzioni e delle somme aggiuntive, secondo le modalità e i termini stabiliti per la riscossione delle somme dovute a seguito dei controlli automatizzati, ossia in un massimo di 8 rate trimestrali, di pari importo o, se superiori a 5.000 euro, in un numero massimo di 20 rate trimestrali, di pari importo.


__ PREVIDENZA __

PENSIONI: AGIRE OGGI PER IL FUTURO DEI GIOVANI

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Nel riprogettare la previdenza dopo la fine di Quota 100, sarà necessario definire misure previdenziali più flessibili e maggiormente attente a chi svolge carriere discontinue, come i giovani

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a cura di Luca Giustinelli

ANCHE SE ORA VIENE SENTITO DAI GIOVANI COME UN PROBLEMA LONTANO, L’ANDAMENTO DELL’OCCUPAZIONE E DEL MERCATO DEL LAVORO PROVOCHERÀ EFFETTI ANCHE DAL PUNTO DI VISTA PREVIDENZIALE

90 I spazio50.org I GIUGNO 2021

NELLE SCORSE SETTIMANE SI È CONTINUATO A FARE UN GRAN PARLARE DI QUOTA 100, tra chi (pochissimi, in verità) ne caldeggia una proroga e chi (la quasi totalità), invece, non vede l’ora di mandarla in soffitta. E, invero, il suo destino pare ormai segnato, se anche molti dei suoi più convinti sostenitori della prima ora adesso ne hanno preso le distanze, sostenendo che questa misura non ha risolto alcun problema strutturale e, anzi, ha contribuito ad aggravare l’iniquità tra generazioni e ad ingessare il sistema previdenziale. Quindi, fine di Quota 100 sia, senza rimpianti! E, ovviamente, tutti gli attori coinvolti - Governo, forze politiche, Parti sociali, INPS - sono al lavoro per tentare di evitare lo “scalone” che si verrà a creare da gennaio 2022: da 62 anni, l’età per il pensionamento passerà di colpo a 67 anni. Le soluzioni fin qui proposte per evitare questo stacco vanno dall’introduzione di altre “Quote” (Quota 102; Quota 62, intesa come anni di età; Quota 41, da intendersi come anni di contributi) fino a proposte più innovative (e un po’ estemporanee) come quella formulata dal Presidente INPS di una pensione divisa in due quote: una quota contributiva da percepire già a partire dai 62 anni di età e una quota retributiva da pagarsi solo al compimento del 67° anno di età (proposta, questa, che ha trovato la ferma opposizione dei sindacati). In tutta questa appassionata discussione, tuttavia, ci si preoccupa molto - legittimamente - di chi dovrà subire lo scalone per il 2022 e per gli anni a venire, ma - un po’ meno legittimamente - troppo poco dei giovani. Già, i giovani. Che pensione potranno aspettarsi gli attuali trentenni? Con l’introduzione - dapprima per chi è entrato nel mondo del lavoro a partire dal 1996 e poi, dal 2012, per tutti - del sistema di calcolo contributivo, la pensione è determinata dalla somma dei


contributi versati nel corso della vita lavorativa (cosiddetto “montante contributivo”), rivalutati in base alla variazione quinquennale del Prodotto Interno Lordo e trasformati in base ad un “coefficiente di trasformazione” soggetto a revisioni periodiche (come è immaginabile, al ribasso) legate all’aspettativa di vita: se l’aspettativa di vita cresce, quel montante servirà a pagare più annualità/mensilità di pensione e pertanto, a parità di età di accesso alla pensione, il coefficiente di trasformazione si abbassa. Ma non basta. Se l’assegno così determinato non raggiunge una soglia minima di importo (1,5 volte o 2,8 volte l’importo dell’Assegno Sociale, a seconda della tipologia di pensione: di vecchiaia o anticipata), il diritto al pensionamento non scatta e bisogna attendere il momento in cui l’ulteriore contribuzione versata consentirà di raggiungere questo importo minimo; oppure si dovranno aspettare i 70 anni di età (limite, peraltro, anch’esso soggetto all’incremento dell’aspettativa di vita che, per questo, già oggi è salito a 71 anni, e che i trentenni di oggi si vedranno probabilmente spostato a 72 o 73 anni), data in cui si potrà percepire l’agognata pensione indipendentemente da qualsiasi vincolo di importo minimo. Uno scenario preoccupante. Ovviamente, non bisogna generalizzare. Tutti noi ci auguriamo che la situazione economica e produttiva migliori, che il PIL cresca in maniera significativa e che molti - speriamo la maggior parte - di coloro che sono entrati da poco nel mondo del lavoro possano godere di una vita lavorativa regolare e con retribuzioni o redditi medio-alti, che consentiranno loro di non avere troppi problemi al momento del pensionamento. Ma è evidente che, negli ultimi anni, l’andamento dei fattori che influiscono sull’ammontare della pensione obbligatoria non induce all’ottimismo. Anche se adesso viene sentito come un problema lontano (oggi i giovani hanno problemi ben più stringenti: l’impossi-

bilità di fornire le garanzie richieste per accendere un mutuo per acquistare casa o la difficoltà di trovare la solidità economica per mettere su famiglia), l’andamento dell’occupazione e del mercato del lavoro, che costringono molti giovani ad una serie di lavori precari, saltuari, discontinui o a “collaborazioni occasionali”, provocheranno effetti anche dal punto di vista previdenziale. Infatti, poiché la pensione sarà costituita dai contributi versati da ciascun lavoratore, rivalutati in base all’andamento del PIL, un’occupazione prolungatamente precaria o saltuaria, redditi bassi - a cui corrisponde un modesto livello di contribuzione -, un PIL negativo - con conseguente mancata rivalutazione dei montanti contributivi - e la periodica revisione al ribasso dei coefficienti di trasformazione del montante in pensione, non delineano uno scenario favorevole. Che fare, quindi? Per prima cosa, è necessario diffondere anche nelle giovani generazioni una “cultura previdenziale” (Scuola, dove sei?): la pensione non è un traguardo da conquistare allo sprint, ma è una maratona in cui il ritmo va tenuto alto fin dal primo chilometro. Purtroppo, quando i giovani vogliono capire cosa significa “in soldoni” la pensione, hanno come loro parametro di riferimento la pensione dei loro nonni o padri (tutti al maschile non per mancato riguardo alle donne, ma perché le pensioni di nonne e madri erano già, comunque, mediamente inferiori), i cui assegni erano però calcolati con il sistema interamente retributivo o, al massimo, con il “misto”; ne possono trarre l’errata convinzione che, in fondo, la situazione non sarà poi così brutta. Ma non sarà così: il “tasso di sostituzione” (cioè la percentuale dell’ultimo reddito percepito dal lavoratore prima del pensionamento che la pensione riesce a coprire) che il sistema contributivo garantirà loro sarà nettamente inferiore. Dobbiamo quindi migliorare in infor-

mazione e in consapevolezza - primo passo per poter costruire una strada alternativa -, cominciando a parlare pubblicamente di questi scenari, senza nascondere la polvere sotto al tappeto; altrimenti, tra qualche anno dovremo fronteggiare una vera e propria “emergenza sociale”. Se vogliamo evitarla, dobbiamo trovare una soluzione adesso, per senso di responsabilità verso i nostri figli e nipoti. Andranno costruiti strumenti alternativi o integrativi, favorendo ad esempio una più ampia adesione dei giovani alla previdenza complementare. Ma anche in questo caso, vanno studiate forme di incentivo, perché non si può pensare realisticamente che giovani con lavori precari e retribuzioni con cui faticano a soddisfare le loro esigenze primarie e con cui hanno difficoltà a costruire un progetto di vita, possano anche autonomamente contribuire volontariamente ai Fondi di previdenza complementare in misura necessaria a produrre effetti significativi sulla futura pensione. Fortunatamente, stanno cominciando a circolare idee e proposte in questo senso; non sappiamo se andranno in porto, ma intanto se ne parla e questo è il primo passo per creare una consapevolezza del problema. Certo, non dobbiamo drammatizzare. Ma la questione va affrontata in maniera seria e con tempestività e, possibilmente, con uno sforzo di fantasia che ci consenta di progettare strumenti nuovi, andando al di là degli schemi ormai consueti che finora non hanno prodotto risultati apprezzabili. Quel che è certo è che nel dibattito sulla previdenza e sulle riforme pensionistiche serve introdurre una progettualità anche per misure che guardino ai giovani. È arrivato il momento di “pensare a lungo termine” puntando a risultati strutturali, piuttosto che continuare a mirare solamente a obiettivi di breve periodo - Quota 100 docet - spinti spesso solo da interessi elettorali o di bottega. GIUGNO 2021 I 91


Q

__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

SOLE E LUCE: ECCO L’ESTATE «Questa calorosa Stagione comincerà il 21 Giugno, e riuscirà nel Luglio, ed Agosto, incostante, variabile, ventosa, e strana con gran caldi, e turbinosa. Nel Settembre sarà spesso stravagante con temporali, e tempeste.» Almanacco Barbanera 1828

a cura di

GIUGNO

L’ALLEGRIA LA PORTANO LE CILIEGIE. MENTRE È IL SOLSTIZIO, CALDO E LUMINOSO, A SPALANCARE LE PORTE ALL’ESTATE. Si entra nella bella stagione inondata da un cielo ormai sgombro di nubi. Alto nel cielo il sole scalda i cuori, riempie di frutti e fiori l’orto e il giardino, si raccoglie, si annaffia e si semina, mentre i riti di San Giovanni ci riportano a gesti di lontana memoria. Già, perché questo è il momento di andare in cerca delle erbe odorose per le acque profumate di San Giovanni. Che il Santo, nella notte del 24 benedirà, rendendole così rugiada miracolosa. Ma in queste ore di portenti ci attende anche altro. C’è la raccolta, da fare prima dell’alba, delle noci ancora verdi per il nocino, delizioso liquore che tradizione vuole assicuri salute e longevità, a noi e al pianeta Terra. Che mai come ora chiede attenzioni, nell’attesa di un tempo migliore, di giorni di spensierata serenità, come quelli che giungevano con le lucciole, pronte a illuminare l’arrivo della sera.

92 I spazio50.org I GIUGNO 2021

IL CILIEGIO (Prunus avium)

Fa bene perché... Ricche di potassio e di vitamina A e C, le ciliegie hanno proprietà diuretiche, astringenti, antireumatiche, depurative, digestive e febbrifughe. Nell’uso interno sono calmanti e frenano la tendenza all’obesità. Sul versante bellezza, una maschera alle ciliegie tonificherà la pelle. Il proverbio Di prugne mangiane solo una, di ciliegie quante ce ne sono. Pollice bio Colomba sazia, ciliegia amara. Ora del ciliegio si raccolgono i gustosi frutti. Pianta dalla crescita rapida, si adatta alle più diverse condizioni. Ama luce e sole, resiste bene al freddo, ma mal sopporta gli eccessi di caldo. La semina Il ciliegio si può anche seminare, ma è meglio prendere una piantina dal vivaio da trapiantare a marzo, con la Luna crescente, in una buca di 80 cm nelle tre dimensioni. Dopo il trapianto annaffiare fino a ottobre, poi interrompere, tranne in caso di estati molto asciutte. Non si pota per qualche anno. Poi si poterà con la Luna calante a fine inverno. Raccolta e conservazione Da maggio ai primi di luglio si raccolgono i frutti e i peduncoli dei frutti con la fase di Luna crescente per il consumo fresco, mentre per la conservazione - confetture, gelatine, liquori... - ci vuole la Luna calante. I peduncoli, invece, si essiccano all’ombra in ambiente aerato e si conservano in barattoli di vetro.


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BUONO A SAPERSI!

Convivenze naturali Prendersi cura di una pianta è un modo piacevole e utile per entrare in sintonia con altri esseri viventi del nostro Pianeta. Ma è anche una chiave per ritrovare i cicli del tempo e le buone vibrazioni della natura. Senza dimenticare che la presenza di piante in casa favorisce la circolazione dell’energia vitale. Scegliamo specie vegetali adatte al nostro clima e collochiamole in un ambiente ben illuminato. Trascorsa un’iniziale fase di rodaggio, filerà tutto liscio, con soddisfazione nostra e piacevolezza della nostra casa.

NEL CESTINO DEL MESE

ORTAGGI: aglio, bietole, carote, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, lattughe, melanzane, patate, peperoni, pomodori porri, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, piselli, valerianella e zucchine. FRUTTA: albicocche, amarene, ciliegie, fragole, lamponi, meloni, pesche, pere e susine.

AROMI: basilico, cedronella, erba cipollina, maggiorana, menta, origano, prezzemolo, timo e valeriana.

COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

A giugno tutto comincia a crescere in abbondanza. Le raccolte sono una vera soddisfazione, ma è importante non dimenticare che le mani in terra bisogna metterle anche per altro: le semine. Direttamente all’aperto, con la Luna crescente si effettua quella di cardi, fagiolini e fagioli rampicanti. Poi ci sono da riprodurre le fragole attraverso gli stoloni, che sono i rami laterali attaccati alla base. Nel giardino è invece il momento della semina delle annuali: campanula, digitale, garofano, primula e violacciocca. Portare all’aperto gli agrumi in vaso, collocandoli in posizione molto luminosa, ma evitando l’esposizione ai raggi diretti del sole. Mettere a dimora bulbose e tuberose a fioritura estiva come gladiolo, dalia e canna indica. Con la Luna calante seminare in semenzaio radicchio di Chioggia, porri, e sedano. All’aperto è invece il momento di dedicarsi a quella di bietola da coste e finocchi. Ricordarsi poi di ombreggiare i semenzai e cimare - accorciare cioè le parti apicali troppo lunghe - angurie e meloni. Raccogliere l’aglio e la frutta ben matura da conservare. Riprodurre il rosmarino per talea. In giardino annaffiare regolarmente il tappeto erboso e le siepi messe a dimora in primavera o autunno. Procedere alla cimatura del crisantemo. Potare arbusti sfioriti, come forsizia e melo cotogno giapponese. Estrarre dal terreno e riporre i bulbi sfioriti.

SE HAI ½ GIORNATA

PACCIAMATURA TUTTOFARE

All’arrivo dell’estate le piante chiedono nuove attenzioni, annaffiature e protezioni dai raggi solari. In quest’ultimo caso è efficace la pacciamatura, utile a regolare il calore, ridurre l’evaporazione e proteggere il terreno da erosione. Il metodo migliore prevede strati di materiale vegetale posti alla base delle piante perché poi, quando in autunno si vangherà, tutto verrà interrato apportando sostanza organica alle coltivazioni. Vanno bene i residui di falciatura a patto che siano asciutti, perché fermentando potrebbero rilasciare calore dannoso per le piante. Bene anche paglia e foglie. La corteccia di pino può essere utilizzata ma, aumentando l’acidità, non è indicata per l’orto, mentre lo è per il giardino delle acidofile, quali azalee e rododendri. Evitare di pacciamare tutta la superficie dell’orto, ma solo la fila dove sono le piante più bisognose di acqua. È bene, infine, lasciare la terra nuda tra le file per poter intervenire, zappare, mantenere pulito e arieggiato.

Dice il proverbio... Il caldo di giugno fa raccogliere col pugno. A San Barnabà, l’uva viene e il fiore va. La rugiada di San Giovanni guarisce tutti i malanni.

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 05.27 e tramonta alle 20.29. L’11 sorge alle 05.24 e tramonta alle 20.36. Il 21 sorge alle 05.25 e tramonta alle 20.39. Le giornate prima si allungano e dal 21 si accorciano. Il 1° giugno si hanno 15 ore e 2 minuti di luce solare e il 21 se ne hanno 15 e 14 minuti. Il 22 si hanno 15 ore e 14 minuti di luce e il 30 se ne hanno 15 e 12 minuti. LA LUNA

Il 1° sorge alle 01.26 e tramonta alle 11.35. L’11 sorge alle 05.55 e tramonta alle 21.48. Il 21 tramonta alle 02.45 e sorge alle 16.54. Luna calante dal 1° al 9 e dal 25 al 30. Luna crescente dall’11 al 23. Luna Nuova il 10, Luna Piena il 24. GIUGNO 2021 I 93


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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

a cura della Redazione

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94 I spazio50.org I GIUGNO 2021

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giochi di Lionello e Favolino

stuzzica

CERVELLO

di Enrico Diglio TEST 1

Osservate attentamente le sottostanti quattro figure e dite quale numero, secondo logica, va inserito al posto del punto interrogativo nell’ultima sequenza.

REBUS Lionello 5 8 8... TEST 2 Osservate attentamente le otto parole a destra e dite quale coppia di lettere unita ad esse permette di ottenere altre otto parole.

REBUS Lionello ...5 7 9 TEST 3 Osservate attentamente la sottostante figura e dite quali dei particolari sotto riportati non le appartiene.

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UNA GRANDE ATLETA Pur s’è battuta ancora corre ed è sempre apprezzata: intorno a lei rimane la leggenda del suo valor, per quanto sia cambiata.

INDOVINELLI Favolino

»

BELLEZZE AL MARE (3 4 = 3 4) Quando passa mi sembra una regina o - per il colorito - una sultana: col suo prezioso e vacuo portamento - in fede mia - è pronta a dire “sì”.

SCAMBIO DI LETTERE Favolino

a)

b)

c)

d)

__SOLUZIONI A PAGINA 96__ GIUGNO 2021 I 95


oroscopo di Aldebaran

GIUGNO

PAOLO SORRENTINO

Regista e scrittore

gemelli

bilancia

21 MAG. I 21 GIU. Vi aspetta un mese particolarmente positivo. Siate sempre sinceri con il partner e con tutta la famiglia. Giove favorirà i brevi spostamenti, approfittatene per fare qualche gira fuori porta.

23 SET. I 22 OTT. Non sarà un mese facile per voi: vi troverete ad affrontare piccoli contrattempi. Ricordatevi, però, che gli ostacoli possono essere superati. Cercate di bere molto e seguite una dieta leggera.

ariete

scorpione

21 MAR. I 20 APR. Le stelle vi renderanno particolarmente intuitivi. Vi appassionerete alla meditazione. Aiutare il prossimo vi farà sentire in pace con voi stessi. Previsti cambiamenti importanti in casa.

23 OTT. I 22 NOV. L’inizio della nuova stagione vi regalerà molte nuove soddisfazioni. Nella semplicità del quotidiano si nasconderà la chiave della felicità. Attenzione a non eccedere a tavola.

toro

sagittario

21 APR. I 20 MAG. Sentirete il bisogno di circondarvi degli affetti familiari. Un contrattempo potrà minare la vostra serenità, ma si risolverà in breve tempo. La fortuna è dalla vostra parte, sfruttate l’occasione.

23 NOV. I 21 DIC. Sarà un mese vivace e ricco di novità. Un amico potrebbe aver bisogno del vostro aiuto. Le piccole noie quotidiane si risolveranno nel migliore dei modi. Non trascurate la forma fisica.

cancro

capricorno

22 GIU. I 22 LUG. Dedicate le dovute attenzioni ai vostri familiari, saranno proprio loro a regalarvi le soddisfazioni più grandi. Moderatevi nel mangiare e cercate di fare un po’ di attività fisica ogni giorno.

22 DIC. I 20 GEN. La saggezza e l’altruismo che vi contraddistinguono fanno di voi un punto di riferimento per familiari e amici. Un viaggio programmato potrebbe subire dei ritardi. Fortuna al gioco.

leone

acquario

23 LUG. I 23 AGO. Le stelle vi aiuteranno a realizzare un vecchio progetto, ma sarà necessario essere larghi di vedute. Evitate inutili battibecchi in casa per non compromettere la serenità familiare.

21 GEN. I 19 FEB. Vivrete con intensità alcuni incontri con parenti o vecchi amici, saranno momenti che toccheranno il vostro cuore. Per evitare brutte sorprese, tenete sotto controllo le spese extra.

vergine

pesci

24 AGO. I 22 SET. Problemi di carattere economico caratterizzeranno una parte del mese. Sarete un po’ distratti, ma vi accorgerete che un amico ha bisogno del vostro aiuto. Evitate i luoghi troppo affollati.

20 FEB. I 20 MAR. È il momento ideale per provare a realizzare un progetto che rimandate da tempo. Mantenetevi in forma mangiando in modo semplice e svolgendo una regolare attività sportiva.

96 I spazio50.org I GIUGNO 2021

soluzioni

GIOCHI

REBUS (5 8 8...)

REBUS (...5 7 9)

ave R E; con C rete S; pera NZ è... = Avere concrete speranze...

N e L Lari: presa ECO; nomi C A = ...nella ripresa economica

INDOVINELLI

Una grande atleta = La moneta SCAMBIO DI LETTERE (3 4 = 3 4)

Bellezze al mare = Uva nera = Una vera

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

Il numero che va sostituito al punto interrogativo è 1. Esso, infatti, permette di rispettare il criterio valido utilizzato nelle altre tre figure: il numero posto nel quadrato posto nella parte alta della figura si ottiene addizionando al numero posto nel quadrato azzurro posto in basso un’unità per ogni quadrato orientato verso l’alto a destra rispetto al quadrato precedente, e sottraendo un’unità per ogni quadrato orientato verso l’alto a sinistra rispetto al quadrato precedente. Quindi: - 1 (quadrato in alto a sinistra rispetto al quadrato precedente) + 1 (quadrato in alto a destra rispetto al quadrato precedente) + 1 (quadrato in alto a destra rispetto al quadrato precedente) - 1 (quadrato in alto a sinistra rispetto al quadrato precedente) - 1 (quadrato in alto a sinistra rispetto al quadrato precedente)

totale: 2 - 1 - 1 + 1 + 1 - 1 =

1

TEST 2

La coppia di lettere che unita alle otto parole fornite (qui sotto riportate in rosso) permette di formarne altrettante è D E. Le parole ottenute, quindi, sono: DECORO DECOTTO DEGENTE DELEGA DERIVA DESERTO DETRITO DEVOTO

TEST 3

Il particolare che non appartiene alla figura prima vista è quello contrassegnato dalla lettera d).


+

SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

LA BELLEZZA SI MOSTRA ANCHE NELLA PIEGA DI UNA RUGA

Il cinema ha “scoperto” la terza età e, oggi, i protagonisti di grandi film non sono soltanto attori “giovani e belli” ma anche interpreti con alle spalle molte primavere, e proprio per questo ancora più affascinanti GENTILE DIRETTRICE, sono un vecchio lettore che vi segue da tanti anni. Vecchio, in tutti i sensi, anche d’età, ma di questo non me ne rammarico. Ho avuto una vita tutto sommato felice, o almeno non più tribolata di tanti altri. Ora mi ritrovo solo, perché purtroppo la compagna di una vita mi ha lasciato. Soffro di solitudine? Certamente, anche se cerco di riempire le mie giornata facendo tante cose, per me e per il mio divertimento. Intanto, per prima cosa, mi occupo di me stesso e della casa. Mi piace essere sempre ordinato, e per quel che posso, anche un pizzico elegante. E mi piace anche tenere pulito il piccolo appartamento dove vivo; ritengo che curare la propria persona e il luogo in cui si vive sia un dovere verso se stessi e verso gli altri. Nel tempo libero mi piace leggere, imparare cose nuove, come per esempio usare il computer, e poi c’è la mia grande passione: il cinema. Amo guardare i film nuovi e le vecchie pellicole. Ma non

sono uno di quei nostalgici, che si divertono solo con i film in bianco e nero. A me piacciono molto i film di oggi, li guardo anche sui canali a pagamento, e ho notato che molti interpreti sono attori anziani. E devo dire che mi emoziono ancora di più quando vedo un film il cui protagonista è, appunto, un attore anziano. Sophia Loren, meravigliosa da giovane e ancora più meravigliosa oggi. Alla premiazione dei David di Donatello sembrava una giovinetta al ballo delle debuttanti; così emozionata, tanto che le sue parole di ringraziamento mi hanno fatto salire le lacrime agli occhi. Per non parlare di Helen Mirren, divertentissima in quello spot sulle vaccinazioni, nel quale appare leggera e delicata come una ventenne mentre balla con Checco Zalone. Ma anche Anthony Hopkins, con il suo sguardo penetrante, oggi come allora, o Jane Fonda, anche lei bellissima nonostante il trascorrere degli anni. E sa cosa mi affascina di più di tutti loro? Il fatto che vivono la loro età in modo naturale. E spero che le nuove generazioni prendano esempio. Vittorio Lo Surdo Ha ragione, signor Vittorio, sono tutti bellissimi e non perché siano attori ma perché sono riusciti ad andare oltre il clichè secondo il quale bellezza far rima con giovinezza. Invece la bellezza è anche quella che si annida dentro una ruga, nell’incedere un po’ incerto, nel corrugare la fronte alla ricerca di qualcosa che sfugge. Dentro la vita di chi ama il tempo che passa perché ha la consapevolezza che non tornerà indietro. GIUGNO 2021 I 97


bazar

MEMORIA SOSTEGNO DAL WEB STORIE DI VITA FILM

a cura del Centro Studi 50&Più

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

MEMORIA BRIDGE, “SPORT PER LA MENTE” Il Bridge è uno dei giochi di carte più diffusi a livello mondiale e anche un ottimo metodo per allenare la mente. Così, per non lasciare soli tutti gli appassionati di questa disciplina durante il Covid, la Federazione Italiana Gioco Bridge ha lanciato dei corsi gratuiti online. Un modo per imparare a giocare o implementare la propria memoria. Per partecipare è necessario scrivere una e-mail all’indirizzo: corsi@federbridge.it EFFETTO “PORTA D’INGRESSO” Se a volte vi capita di ritrovarvi in una stanza e non ricordare cosa steste cercando, niente paura! Si tratta dell’effetto “porta d’ingresso”. Un fenomeno molto comune che, secondo gli scienziati, è dovuto al fatto che per ricordare qualcosa in breve tempo usiamo la cosiddetta “memoria di lavoro”, che ha però una capacità limitata e

si “aggrappa” ai dettagli del luogo in cui ci troviamo. Può capitare quindi che, passando da un ambiente all’altro, le informazioni che avevamo memorizzato svaniscano.

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SOSTEGNO DAL WEB

“CHI ODIA PAGA” I social possono essere divertenti ma sempre più spesso, purtroppo, rappresentano un luogo dove sfogare la propria rabbia. Proprio per questo è nata la piattaforma Chiodiapaga, che offre supporto legale per chi subisce attacchi online. Sul sito, infatti, è possibile controllare se vi sono gli estremi per una denuncia tramite un semplice test. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito: www.chiodiapaga.it DIGITOL CONTRO LE FAKE NEWS È vero che gli over 55 divulgano più fake news? E se sì, perché? Ma soprattutto, come aiutarli? Sono queste le domande che si pone Digitol, il progetto europeo a cui

98 I spazio50.org I GIUGNO 2021

collaborano Italia, Bulgaria, Grecia e Germania con l’obiettivo di promuovere l’inclusione digitale e sociale, l’apprendimento intergenerazionale e la cittadinanza attiva. Per conoscere le fasi del progetto è possibile visitare il sito: www.digitol.eu/it/ SCUOLA DI INTERNET PER TUTTI Nell’ambito del programma nazionale “Operazione Risorgimento Digitale”, lanciato da TIM e sostenuto da istituzioni e aziende, nasce “Scuola di Internet per tutti”. Una serie di corsi online gratuiti per far conoscere le opportunità offerte dal digitale e semplificare la vita delle persone attraverso l’uso quotidiano delle nuove tecnologie. Per iscriversi ai corsi è possibile visitare la pagina: www.operazionerisorgimentodigitale.it

+ STORIE DI VITA ANZIANI ON AIR L’ultimo progetto ideato dall’associazione culturale Radio Spazio Ivrea riguarda una cinquantina di anziani che si trasformeranno in speaker web-radiofonici e racconteranno alle generazioni più giovani le loro storie, le loro esperienze, i ricordi e i sogni realizzati. Il progetto nasce per rimettere gli anziani al centro della società e si fonda sul sostegno del crowdfunding, un finanziamento dal basso. Per saperne di più è

possibile visitare il sito: www.radiospazioivrea.it #IOSIAMO #IOSIAMO è uno spettacolo teatrale e un libro. Il risultato di un viaggio nell’Italia che ha deciso di impegnarsi e di mettersi in gioco, dedicando il suo tempo agli altri per costruire valore. Raccogliendo da Nord a Sud le testimonianze dei volontari impegnati su vari fronti, Tiziana Di Masi ricostruisce storie e racconta l’unica svolta possibile per creare un vero valore, superando la logica dell’autoaffermazione per dare qualcosa agli altri. Per saperne di più: www.tizianadimasi.it/iosiamo.html

+ FILM RIFKIN’S FESTIVAL Regia di Woody Allen Usa-Spagna, 2020 Mort Rifkin, uomo di mezz’età, ha un dolore al cuore da quando ha lasciato New York per accompagnare la moglie a San Sebastián. L’occasione è il celebre Festival Internazionale del Cinema. Tra cocktail e proiezioni, il carosello festivaliero accelera la crisi in cui versa la coppia. Lui, ex professore di cinema, prova a scrivere il romanzo della vita; lei, press agent, si lascia sedurre da un regista francese vanesio convinto di risolvere con l’arte il conflitto israelo-palestinese. A complicare le cose si aggiunge una cardiologa cinefila che cura l’ipocondria di Mort e lo risveglia dal torpore.


Green tea L-theanin

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