RASSEGNA DI STORIA ISTRIANA

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EPOCA DELL’ASCESA DELLA BORGHESIA E DEI CONTRASTI NAZIONALI

L’affermazione política degli Sloveni e dei Croati in Istria L’affermazione política degli Sloveni e dei Croati comincio nei comuni. All’inizio del periodo costituzionale (1861) la legge provinciale sui comuni rese possibile la creazione di 50 comuni politici da 360 comuni catastali. Dapprima tutti i comuni erano in mano italiana, soprattutto perché gli Sloveni e i Croati non disponevano di adueguate risorse politiche ed economiche e quindi neanche di un numero sufficiente di uomini tanto capaci ed istruiti da poter occupare funzioni amministrative. Castua era l’unico comune con Pamministrazione croata. Peró col tempo gli Sloveni e i Croati occuparono prima le funzioni amministrative nei comuni dell’Istria settentrionale dove viveva esclusivamente la popolazione slovena (Matteria, Castelnuovo sul Carso, Jelsane, San Dorligo, Dečani, Clanz, Maresego e Paugnano), in alcuni comuni dell’isola di Veglia e nei comune di Lussin Grande, poi nei comuni della Liburnia (Volosca-Abbazia, Apriano, Laurana, Moschienizze) e finalmente’ nei comuni dell’Istria centrale, a Pisino (1886) e a Pinguente (1887). Nei 1861, a causa del sistema di voto penalizzante per gli Sloveni e i Croati (censo) e a causa delTancora debole coscienza nazionale, nella Dieta provinciale istriana, composta per curie dai rappresentanti del latifondo, della camera di commercio e artigianato, delle città e delle campagne, vennero eletti 28 Italiani, 1 Croato e 1 Sloveno (che rinuncio al mandato). Inoltre erano membri della Dieta il vescovo triestinocapodistriano Bartol Legat, sloveno, il vescovo polese-parentino Juraj Dobrila, croato, e il vescovo vegliotto Ivan Josip Vitezič, croato, in qualità di virilisti. Dagli anni ’70 in poi tale rapporto numérico andô mutando a vantaggio dei Croati e degli Sloveni. A capo del movimento popolare croato c’erano il vescovo Juraj Dobrila, deputato al Consiglio impériale e fondatore dei primi giornali croati (Istran, Naša Sloga), il giurista Dinko Vitezič e il sacerdote Mate Bastían, letterato e redattore del giornale Naca Sloga. Erano sostenitori delTideologia nazionale slavomeridionale del vescovo J.J. Strossmayer, Croato della Croazia civile, e quindi propugnavano il congiungimento dell’Istria croata con la madre patria. Intanto i rapporti tra gli Italiani da una parte e i Croati e gli Sloveni dall’altra si andavano ulteriormente guastando, in parte a causa delle nuove riçhieste formúlate dai politici istriani Vjekoslav Spinčič, Matko Laginja e Matko Mandič che, facendo proprio il croatismo radicale di Ante Starčevic, propugnavano il congiungimento dell’Istria alla Croazia. I rapporti nella Dieta provinciale si inasprirono particolarmente in seguito al tentativo di Matko Laginja di esordire nella dieta parentina con il discorso pronuncíate in croato (1883), dato che il consiglio impériale in quell’anno aveva riconosciuto la pariteticitá del croato, sloveno e italiano nei tribunali istriani. Anche le tesi di fondo dei programmi politici sloveni e croati erano l’uguaglianza política, l’abolizione del censo elettorale, la pariteticitá delle lingue negli uffici pubblici e nelle scuole. Percio fu di fondamentale importanza anche la decisione del governo di aprire la prima scuola media croata in Istria, il liceo classico a Pisino (1889). Dato che alie elezioni per il parlamento di Vienna del 1907, questa volta con il sufraggio universale, si dimostré che gli Sloveni e i Croati rappresentavano non solo la maggioranza della popolazione ma anche la maggioranza del corpo elettorale, nei 1908 si passo alia riforma della Dieta provinciale istriana. Dopo di che nella Dieta vennero eletti 18 deputati del partito popolare sloveno-croato, 24 deputati nazional-liberali italiani e 2 socialisti. 69


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A U S Z U G

1min
pages 100-101

RÉSUMÉ

3min
pages 97-98

BIBLIOGRAFIA

17min
pages 89-96

A BSTRA CT

1min
page 99

II Territorio Libero di Trieste (1947-1954

2min
pages 84-85

La lotta diplomática per Plstria dopo la seconda guerra mondiale

1min
page 83

I problemi di demarcazione dei confini con la C roazia

2min
page 82

La provincia trascurata

2min
page 80

Istria nella seconda guerra mondiale

2min
page 81

La prima guerra m ondiale

2min
page 78

La formazione del confine étnico sloveno-croato

5min
pages 74-77

L’affermazione política degli Sloveni e dei Croati in Istria

2min
page 73

II movimento nazionale sloveno e c ro a to

2min
page 72

Lo sviluppo dell’irredentismo

3min
pages 70-71

I rapporti nazionali nella prima meta dell’Ottocento

2min
page 68

L’ascesa dei nazionalismi a Trieste e in I s tr ia

1min
page 69

alia seconda guerra m ondiale

1min
page 66

Istria nell’epoca austríaca (1813-1918

1min
pages 64-65

L’aspetto lingüístico dell’Istria nel secolo X V III

1min
page 59

Frammenti di etnología istria n a

3min
pages 52-53

Repubblica di Venezia (1797

1min
page 60

II Comune autonomo di'Trieste

5min
pages 44-46

La Contea di Pisino e il feudo sul Quamero

1min
page 43

II reggimento delle c itta

1min
page 40

Lo scisma istriano

2min
page 28

La fine del potere dei patriarchi in Istria e la loro eredita amministrativa

2min
pages 41-42

La costituzione comunale delle citta

5min
pages 33-35

I rapporti sociali nello stato carolingio

2min
page 30

La crescita económica delle citta e la sfera d’influenza veneziana

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page 32

Sotto ü dominio bizantino

4min
pages 26-27

L’organizzazione ecclesiastica

1min
page 24

L’economia, ñ commercio e la produzione semindustriale

2min
page 20

I primi abitanti dell’Istria

5min
pages 13-16

La diffusione del cristianesimo in Istria

3min
pages 21-23

RASSEGNA DELLA STORIOGRAFIA ISTRIANA

1min
page 11

PREFAZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA

2min
page 10

L’ordinamento amministrativo

1min
page 19

Sotto il dominio romano

0
page 18

PREFAZIONE

2min
page 9
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