Touring 05/2023 - italiano

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TCS SEZIONE TICINO

A ei in ontri emo ionanti sull asse trasversale della vi era #5 |maggio 2023|Fr. 4.50 ALBERT RÖSTI Intervista al ministro dell’energia e dei trasporti | VW ID.BUZZ Test della versione elettrica del furgoncino dei figli dei fiori | PAESI BASCHI Lasciatevi sorprendere a tavola
BENVENUTO CENTRO COLLAUDI MOBILE! PAGINA 68 LE STATISTICHE DEI CONTROLLI BICI PAGINA 69 CORSI: 4 NUOVE PROPOSTE PAGINA 71

Team splendente —

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La A1 p. 10 collega Ginevra a St. Margrethen e costituisce il principale asse trasversale della rete autostradale svizzera. L’abbiamo percorsa dando la parola a sei persone che lavorano sulla strada nazionale lunga 391 chilometri. Fra una tappa e l’altra abbiamo avvistato alcuni attempati Bulli. Questo leggendario furgoncino VW è rinato con il nome ID.Buzz p. 34. Nel nostro test l’erede in versione elettrica convince per design, spazio e comportamento stradale, ma l’autonomia poco brillante offre ancora dei margini di miglioramento. Durante un tour nei Paesi Baschi p.50 abbiamo inanellato non pochi chilometri. Visitando la regione è consigliato prevedere delle soste per assaporarne la cucina tradizionale: autentica e a tratti sorprendente.

Nella nostra grande intervista il consigliere federale Albert Rösti affronta le priorità definite nel settore della politica energetica e del traffico.

68 Il nuovo Centro Collaudi Mobile TCS 69 Controllo bici nelle scuole: le statistiche 70 I prossimi eventi di mobilità lenta 71

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Ben 500 milioni di franchi vengono investiti dall’Ustra ogni anno nella manutenzione della A1. Pagina 18 In Svizzera lo scorso anno sono stati installati 556 nuovi punti di ricarica per veicoli elettrici. Pagina 27 L’edizione in cifre La mostra fotografica all’aperto di La Gacilly attira 300 mila visitatori in Bretagna. Pagina 56
Benvenuti
TCS
Ticino
Grafico copertina: Touring, Keystone/Gaëtan Bally (A1 presso Oensingen, Soletta)
Sezione
La
Offerta
Corsi: le novità 2023 72 Incentivi mobilità elettrica 73
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3 maggio 2023
Raphael Hünerfauth

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e là

Ripensare la città

Parigi, Milano o Shanghai in tema di pianificazione urbana oggi si parla spesso della città di 15 minuti. Un concetto di sostenibilità che diminuirebbe i problemi del traffico.

Parigi è una delle città più trafficate del mondo, con risvolti negativi sulla qualità di vita. Ma forse le strade cronicamente congestionate faranno presto parte del passato. Infatti, la capitale francese è capofila nell’applicazione del progetto volto a farne una smart cit dove gli abitanti potranno raggiungere tutti i servizi essenziali, negozi, parchi, ambulatori ecc. in 15 minuti, a piedi o in bicicletta. L’idea al centro del dibattito non è per recentissima. A proporla, nel 2016, Carlos Moreno, urbanista e professore alla Sorbona. Il suo modello si oppone alla realtà che affligge tante metropoli, in rapida crescita ma mal pianificate. Spesso i quartieri più popolosi si trovano in periferia e sono difficilmente accessibili con i mezzi pubblici. La conseguenza emarginazione e degrado. Già 16 città sui 4 continenti, fra cui Milano e Shanghai, stanno adottando il nuovo paradigma in declinazioni diverse. Invece di demolire si punta su una riorganizzazione dello spazio urbano per renderlo più vivibile e verde. La sindaca di Parigi Anne idalgo ha ad esempio ordinato di trasformare i cortili delle scuole in parchi che si aprono ai residenti nei fine settimana.

Meno asfalto, più natura

In futuro, avendo tutto a portata di mano, i cittadini useranno meno l’auto, ci che ridurrà automaticamente la mole di traffico.

?uante a anne a il Club al ino vi ero C Risposta corretta: b) Il CAS assicura la manutenzione di 174 capanne. Da notare che 4 sono ora in ristrutturazione e che nel 2022 si è avuto un record di frequenza con circa 375 000 pernottamenti. a) 86 b) 174 c) 192 d) 219 la domanda Pizzicando nella mobilità
Fonte: SAC-CAS
Qua
ald 5 maggio 2023

La cifra

L’«AG Night», a soli 99 franchi, è pensato per i giovani fino ai 25 anni. Permette ai titolari di viaggiare liberamente (rete AG) sui trasporti pubblici la sera dalle 19 fino alla chiusura del servizio. Nei weekend sarà utilizzabile fino alle 7 del mattino successivo.

L’offerta si riannoda al famoso «Binario 7» e sostituisce l’attuale abbonamento «seven25». Valido dal 1° giugno.

In pillole

Alberghi Mövenpick, 50 anni di successo

Nel 1973 Ueli Prager (1916–2011) aprì il primo hotel Mövenpick a Zurigo-Glattbrugg. In mezzo secolo la catena si è conquistata un’eccellente reputazione tra i viaggiatori internazionali attenti a qualità e buona cucina. L’ultimo hotel inaugurato fu quello di Basilea. Dal 2018 il marchio fa parte del gruppo francese Accor. movenpick.accor.com

A.A.A. conducenti provetti cercansi

Per il 50° del suo test pneumatici il TCS organizza, il 14 giugno, delle prove su pista presso il proprio centro di guida di Derendingen (SO). A confronto modelli degli anni 2000 e gomme attuali. I guidatori esperti desiderosi di sperimentarne lo sviluppo nell’ultimo ventennio sono pregati di annunciarsi entro il 21 maggio tramite il sito pneumatici.tcs.ch

Zurigo: tour turistici in battello elettrico

Da quest’estate tre motoscafi al 100% elettrici porteranno in giro i turisti sulla Limmat, dal museo nazionale allo Zürichhorn del Lago di Zurigo e ritorno. Sostituiscono i battelli a diesel in servizio da 30 anni e permetteranno di tagliare emissioni di CO2 nell’ordine di 1000 tonnellate all’anno, come sottolinea la compagnia di navigazione ZSG.

Noleggio moto con sconto socio

Novità per centauri: in collaborazione con Hertz Ride il TCS offre ora anche il noleggio moto in sei paesi europei e negli Stati Uniti. La gamma comprende una ventina di marchi disponibili presso 18 stazioni di noleggio. I soci del TCS beneficiano di uno sconto esclusivo del 5 percento sui prezzi originali praticati al pubblico. tcs.ch/noleggio-moto

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6 touring

Suggellato l’addio al motore termico

Bru elles pone fine all’era delle automobili a benzina, diesel ed ibride. a approvato in via definitiva il provvedimento che vieta la vendita di veicoli con motori a combustione nell’UE dal 20 5. Spiana cos la via ai modelli elettrici al 100 . Unica eccezione, per ora, i veicoli alimentati con e-fuel, cioè carburanti sintetici. La decisione su questi nel 2024.

Il ritiro dei ghiacciai

Una coppia sembra attraversare un paesaggio lunare, mano nella mano. Ad immortalarla sul ghiacciaio Tsanfleuron sopra Les Diablerets il fotografo Fabrice Coffrini (AFP), vincitore del premio Swiss Press Photo 202 nella categoria attualità. La serie d’immagini del vodese racconta l’agonia dei giganti di ghiaccio per quelli svizzeri il 2022 è stato catastrofico. Infatti hanno perso più del 6 del loro volume, un livello record. Fino ad oggi erano definiti estremi gli anni con perdita di volume del 2 .

Visto per voi

Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres

Questa volta: mancanza d’acqua

Keystone 7 maggio 2023

Top 5

Vendite bici 2022, tirano e-bike da città e SUV

la sTATISTIca

Quasi l’80% degli svizzeri privilegia l’auto di proprietà

Benché l’85% della popolazione svizzera abiti in città ben servite dai trasporti pubblici e con accesso al carsharing, nel 2021 il 78% possedeva sempre un’auto propria. È quanto emerge dall’ultimo microcensimento che rileva il comportamento della popolazione in materia di mobilità, recentemente pubblicato.

Quota economie domestiche con

Sportive senza equipaggiamento

In questo segmento sono state particolarmente ricercate le bici gravel di alta gamma. In netto calo la domanda di MTB.

Esemplari venduti: 174 920

Quota di mercato: 36,2%

Elettriche con equipaggiamento

Bene le bici da città elettriche ed e-bike SUV rilevate per la prima volta (e-MTB attrezzate per circolare in città).

Esemplari venduti: 149440

Quota di mercato: 31,3%

Uso quotidiano ed equipaggiate

In leggera crescita la richiesta di pratiche citybike. Sono invece nettamente diminuiti gli acquisti di bici per bambini.

Esemplari venduti: 89912

Quota di mercato 2022: 18,6%

Cargo bike con motore elettrico

La loro fetta di mercato è ancora modesta. Nel 2022 i modelli veloci fino a 45 km/h rappresentavano appena lo 0,1%, quelli fino a 25 km/h lo 0,4%.

Esemplari venduti: 4250

Quota di mercato 2022: 0,5%

Elettriche senza equipaggiamento

Rispetto all’anno precedente, nel 2022 si sono venduti meno modelli elettrici (da corsa, gravel e alcune tipologie di MTB).

Esemplari venduti: 65040

Quota di mercato 2022: 13,5%

Guasto in casa, il TCS aiuta

Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.

Fonte: Ufficio svizzero biciclette ed e-bike (USBE), foto Veloplus

Domenica pomeriggio di rela e vi accorgete che lo scarico del water o il bagno è intasato Non volete incomodarvi oppure non riuscite a risolvere il problema da soli A meno di conoscere qualche idraulico di picchetto è davvero un bel guaio. Ma non c’è da preoccuparsi. La soluzione c’è e si chiama TCS ome basta chiamare il pronto intervento per guasti domestici disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che si occuperà di tutto il necessario. Il TCS penserà a mobilitare un tecnico di fiducia che eseguirà la riparazione ancora in giornata. Il servizio di assistenza casa è offerto in tutta la Svizzera. Se volete beneficiarne è questo il momento ideale. Infatti, stipulando adesso i primi tre mesi sono gratis. tcs.ch/home

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Fonte: UFS, «Comportamento della popolazione in materia di mobilità» (Microcensimento mobilità e trasporti MCMT 2021)
auto78% bici61% abbonamento/iTP53% e-bike20% moto12%
iStock 8 touring

Gli Anni d’Oro

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Logo SWISSAIR e anno di fondazione sul quadrante

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Dalla sua fondazione nel 1931, la Swissair ha suscitato sentimenti forti, come il desiderio di scoprire luoghi lontani ma, al tempo stesso, la nostalgia di casa. La ex compagnia di bandiera svizzera, con la sua attenzione alla qualità, ha ssato per decenni alti parametri di riferimento nel settore dell‘aviazione e non si può che conservarne ancor oggi un bel ricordo. Quasi nessun altro marchio ha plasmato così tanto l‘immagine della Svizzera nel mondo. Qualità e af dabilità contraddistinguono anche il nostro orologio “Gli Anni d’Oro”. Realizzato nel miglior acciaio inox preziosamente dorato, possiede un meccanismo al quarzo e un datario. Il discreto marchio Swissair con l’anno di fondazione sul quadrante, così come un raf nato cinturino completano il nobile design alla perfezione. Grazie al numero seriale progressivo individuale, riportato sul fondello, ciascuna copia di questo orologio è un pezzo unico.

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Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate sulla protezione dei dati alla pagina www.bradford.ch/datenschutz La società The Bradford Exchange non Le invierà alcuna offerta per e-mail, telefono o sms Può modificare sempre, in ogni momento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi in comunicazione con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati a lato. Qualoranon volesse più ricevere le nostre proposte neanche per lettera, La invitiamo a comunicarcelo via telefono, e-mail o tramite lettera.

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6340 Baar
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Playlist per la A1

L’esclusiva playlist di Touring per la A1, compilata dal musicista e produttore Marco Fuorigioco di Berna. Una colonna sonora con brani di artisti locali da ascoltare viaggiando sull’autostrada A1 da Ginevra fino a St. Margrethen e ritorno. La playlist è su Spotify e Apple Music.

LUOGO INTERPRETI TITOLO

Ginevra Kenzy Genève

Ginevra Cozzy B TurboSpeed

Losanna Khalil Tebbassi 4 Da Route

Losanna Sens Unik, Fabe Je veux des vacances

Friburgo Crème solaire Autobahn/Autobahn

Berna Züri West Göteborg

Berna Stiller Has Walliselle

Berna Baze A1

Berna Polo Hofer & Schmetterbänd Outobahn

Berna Melker Number One

Berna Chlyklass Deitinge Nord

Berna Bad Mojos Autobahn

Soletta Krokus Ride Into The Sun

Zurigo Phenomden Arm im Wind

Zurigo Bullinger Würelos

Zurigo Evelinn Trouble Roadkill

Zurigo Lasla Guzzi Motor

San Gallo Stahlberger Drifte

San Gallo Lowray Counting Cars

San Gallo Soda. Traffic

MORGES

La città detta «La Coquette» soffre di questo sfregio dal 1964.

Il personale del centro di manutenzione veglia ogni giorno affinché la A1 sia pulita e sicura.

GRAUHOLZ È qui che nasce la A1 con il taglio del nastro del primo tratto già nel 1962.

Bardonnex Berna Ginevra km 57 km 93 km 169
YVERDON
BARDONNEX
10 touring
Apple Music Spotify

BRÜTTISELLEN

Gli ingorghi sono all’ordine del giorno sul tratto più trafficato della A1.

WÜRENLOS

Sosta lampo per far benzina, mangiare un boccone o andar in bagno.

SAN GALLO

Lunga 10,4 km, l’autostrada attraverso la città s’inserisce nel verde urbano.

della Svizzera

Principale asse della rete viaria del nostro paese, la strada nazionale A1 unisce il territorio ma divide e infiamma gli animi dei pendolari, notoriamente intasata com’è. Touring le dedica la copertina e parte per un viaggio in questo mito nazionale. In sei tappe.

Testi eda ione ouring

Margrethen Zurigo km 267
km 363
St.
km 292
L’arteria
11 maggio 2023

Da adolescente andava a visitare il grande cantiere autostradale, ancora ignaro della posta in gioco. Solo più tardi, il socialista Eric Voruz prenderà coscienza della portata dell’evento, durante i mandati di consigliere comunale (1985–1994), e poi di sindaco di Morges (1994–2008). L’attraversamento cittadino dell’A1 lo occuperà fino alla sua elezione al Consiglio nazionale, dove siederà dal 2007 al 2015.

L’attraversamento urbano – chiamato qui «la balafre», cioè lo sfregio – di Morges ha una lunga storia, iniziata nel 1954. Vedrà fronteggiarsi, appassionatamente, autorità locali e popolazione da una parte, cantone e Confederazione dall’altra. Ci vuole una circonvallazione a nord o un tracciato urbano? I comuni coinvolti e Morges daranno battaglia fino al 1960 per il diritto alla tranquillità. La legge federale sulle strade nazionali entra allora in vigore ed è la Confederazione,

unica competente, a decidere. Perché il tempo stringe: il tratto Ginevra–Losanna deve essere inaugurato il 30 aprile 1964, data d’apertura dell’Esposizione nazionale.

«Vent’anni dopo ho visto il traffico raddoppiare, con circa 50000 veicoli al giorno, ricorda Voruz. Ma il peggio è stato constatare che le lamentele di Morges non venivano trasmesse a Berna dal cantone, o solo minimamente». Il comune ha quindi messo mano al portafoglio per rimediare al disturbo arrecato, finanziando in parte asfalto fonoassorbente e ripari fonici. «Per quanto riguarda l’apertura della corsia d’emergenza al traffico, negli anni 1990, ero personalmente contrario poiché questa misura ritardava il progetto di circonvallazione».

Finalmente un’alternativa?

Nel 2025, secondo le proiezioni, 110 000 veicoli attraverseranno Morges ogni giorno. Si torna quindi a parlare di una circonvallazione, ma non prima del 2040. L’Ustra stanzia 3,2 miliardi di franchi al progetto, in parte sotterraneo. Un progetto che Eric Voruz, pensionato ma sempre attivo nella vita di Morges, considera oggi con scetticismo: «L’urbanizzazione ha ormai raggiunto le zone che all’epoca avrebbero subito meno danni. Malgrado i tunnel previsti, ci saranno delle opposizioni». lj

MORGES

Prima di arrendersi, gli opponenti di Morges, guidati dal sindaco e deputato radicale Charles-Paul Serex, avevano combattuto il progetto con un’iniziativa cantonale, raccogliendo ben 22000 firme, quando ne sarebbero bastate 6000! Secondo Eric Voruz, i commercianti non avevano aderito «per paura di perdere la clientela, qualora l’A1 avesse aggirato la città». Loro saranno accontentati dalle autorità federali, ma non una parte della popolazione. Il tracciato urbano scelto – opzione più costosa, quantificata a 46 milioni di franchi dell’epoca – avrà un forte impatto sul patrimonio edilizio de La Coquette (come vien chiamata Morges): in totale 45 edifici demoliti, di cui 39 residenziali, ciò che ha richiesto il rialloggiamento di 220 abitanti

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Morges ha avuto l’opinabile privilegio d’ospitare il primo tratto urbano dell’A1. E da allora soffre per lo «sfregio». Eric Voruz, ex sindaco oltre che già consigliere nazionale, lo testimonia.
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Eric Voruz, ex sindaco di Morges, si è impegnato contro il crescente degrado causato dall’A1. Segnatamente, il comune ha partecipato al finanziamento dei ripari fonici. Foto: Olivier Vogelsang, Swissair
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Photo AG, CC BY-SA 4.0

YVERDON

Il centro di manutenzone di Yverdon-les-Bains fa parte di SIERA, il Servizio intercantonale di manutenzione della rete autostradale per i cantoni di Ginevra, Vaud e Friburgo. È responsabile del tratto da Estavayer a La Sarraz. Il sito di Yverdon è molto ben attrezzato e dispone anche di sili di sale in loco. Vi è conservata una riserva di 2000 tonnellate per accelerare gli interventi in caso di nevicate o strade ghiacciate. Le scorte di sale vengono rifornite alla fine di ogni stagione invernale. I sensori posizionati lungo l intero tratto di autostrada consentono ai team di servizio di conoscere in ogni momento le condizioni meteorologiche e lo stato delle carreggiate.

Se percorrete l’autostrada, li avrete senz’altro già visti: gli addetti alla manutenzione, nelle loro divise arancioni, lavorano instancabilmente per mantenere, pulire e mettere in sicurezza la A1. L’anno scorso, nel tratto autostradale che va da Estavayer a La Sarraz, le maestranze hanno raccolto 3,5 tonnellate di rifiuti, pari a 700 ore di lavoro. Ne fa parte l’ex camionista, Christian Kinder che da sette anni lavora al centro di manutenzione di Yverdon-les-Bains e ha già visto rifiuti di ogni tipo: «Troviamo molte sigarette elettroniche usa e getta, telefoni rotti, probabilmente dimenticati sul tetto dell’automobile durante una sosta in una stazione di servizio. Ma c’è di peggio: dobbiamo raccogliere bottiglie in PET riempite di urina e gettate via da utenti senza scrupoli». Il suo ritrovamento più insolito? Regali di Natale, come se fossero caduti dal cielo. «Ho pensato ai destinatari che non avrebbero tro-

vato nulla sotto l’albero» afferma sorridendo il vodese. L’autostrada A1 è talvolta teatro di scene incredibili. L’addetto ricorda centinaia di capsule Nespresso sparse sull’asfalto: «Ancora oggi ne trovo alcune lungo la scarpata». Per non parlare di un contadino che ha fissato male il carico e ha perso le carote, causando una bella passata di verdure.

«Sabati Ikea»

Ci sono anche i sabati Ikea, come ama chiamarli Christian. In quei giorni, insieme con il suo team recupera i mobili o le lampade che sono stati sistemati male sui veicoli. In questi casi viene chiusa temporaneamente la corsia di sorpasso per rimuovere gli oggetti che potrebbero costituire un pericolo per il traffico. Con una media di 78000 veicoli al giorno, queste operazioni vengono compiute con grande cautela. Nonostante le precauzioni prese, con la segnaletica e l’uso di un’auto tampone anticollisione, a volte alcuni dei mezzi di intervento vengono urtati da un camion o da un altro veicolo. Per fortuna, non ha finora vissuto un simile spavento. Tuttavia, capita spesso che deve raccogliere animali morti in autostrada, ciò che lo intristisce: «Questa è la parte difficile del nostro lavoro». Ricorda in particolare un cinghiale di oltre 90 chili che hanno dovuto sollevare con una gru.

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km 93
Per garantire la sicurezza degli utenti, ogni giorno gli addetti alla manutenzione assicurano la pulizia e le buone condizioni della A1. Incontriamo uno di loro nel centro di Yverdon-les-Bains.
Christian Kinder è addetto alla pulizia e manutenzione della A1, lavoro che richiede forza fisica e concentrazione costante. Quel giorno all’uscita di Chavornay riempirà vari sacchi d’immondizia.
maggio 2023 13
Foto: Olivier Vogelsang, Nicolas Thierrin

GRAUHOLZ

Nella primavera del 1962, il consigliere federale Hans-Peter Tschudi inaugurò il primo tratto della A1 a Grauholz, lungo 7,5 km. Otto anni dopo, Berna e Zurigo erano collegate senza soluzione di continuità. Oggi, più di 100000 veicoli, passano accanto all’area di servizio e al monumento alla battaglia di Grauholz, alto dodici metri. Combattuta il 5 marzo 1798 contro i francesi si concluse con la sconfitta delle truppe bernesi e sancì la fine dell’Ancien Régime in Svizzera e la nascita della Repubblica Elvetica. Il progetto di ampliamento che porterebbe il tratto a otto corsie, per un costo preventivato di 429 milioni di franchi, è molto controverso. Gli obiettori criticano che si sacrificherebbero ben 13 ettari di terreno per costruire 5,5 km di autostrada.

Vestito di verde, Peter Sommer ci scorta a grandi falcate attraverso la foresta rada fino al passaggio per selvaggina di Grauholz, in periferia di Berna. Sul cammino avvistiamo alcune zone di riposo usate dai caprioli, mentre il rumore proveniente dall’autostrada si fa più intenso. «Sappiamo che abitano in quest’area, ma finora non ne ho potuto osservare grandi movimenti sul ponte», afferma Sommer. Sebbene si adattino facilmente all’ambiente, gli animali sarebbero molto abitudinari e si muoverebbero da generazioni lungo percorsi permanenti su lunghe distanze; indipendentemente dalla presenza di ostacoli quali recinzioni e strade. In 21 anni di servizio, fortunatamente qui si sarebbero contate solo poche collisioni. «Non lontano, tempo fa è stato travolto un maestoso cervo. Sarebbe stato un peccato disfarsene. L’ho per così dire salvato e oggi è in bella mostra nel mio ufficio».

Sommer sottolinea l’importanza degli ecodotti per la fauna selvatica. Dopo tutto, l’autostrada a sei corsie scorre in mezzo alle foreste di Grauholz e Allmitwald. Nei paraggi, Sommer ha già potuto osservare volpi, tassi, martore e qualche occasionale cinghiale, oltre ai cervi. D’estate sarebbero soprattutto le volpi ad utilizzare il ponte.

Collegare gli spazi vitali

Grauholz è uno dei 41 passaggi fauna lungo la rete delle strade nazionali, costruiti per permettere agli animali di spostarsi sicuri da un ambiente all’altro. A Grauholz, non devono superare solo l’autostrada ma anche la strada secondaria che scorre parallela. Per questo motivo, anni fa si è provveduto ad installare un impianto di segnaletica con barriere luminose per prevenire gli incidenti con animali selvatici; attualmente sarebbe però fuori funzione, spiega il 57enne.

Il «territorio» di Peter Sommer copre 19 comuni del Mittelland bernese. Prima di diventare guardiano della selvaggina nel 2002, ha lavorato come agente della polizia cantonale. Insieme ad Haiko, il suo cane pointer a pelo corto, percorre circa 40 000 chilometri all’anno in auto. Dice di non avere alcun problema con il traffico di per sé; l’importante sarebbe trovare soluzioni compatibili nel rispetto degli animali e dell’uomo. fm

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Nei pressi di Grauholz la A1 taglia in due il bosco. Però grazie al ponte faunistico gli animali selvatici possono transitare in sicurezza. Peter Sommer, il guardiano della selvaggina, ne sa di più.
Per il guardiano della selvaggina Peter Sommer i ponti faunistici come quello di Grauholz svolgono una funzione vitale per gli animali, in quanto riducono la frammentazione dei loro habitat.
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Foto: Felix Maurhofer, Keystone SDA-ATS

Secondo Carmen Richner, il cosiddetto «Fressbalken» (trave delle mangiate pantagrueliche) come è stato ribattezzato dalla gente, è sempre stato un magnete che ha attirato persino consiglieri federali ed altri vip. Più di un’area di servizio, è uno spazio che soddisfa i mutevoli bisogni degli utenti della strada. Carmen Richner ne è la responsabile dal 2021. Il soprannome non le dispiace affatto. Al contrario, identificherebbe perfettamente il luogo e sarebbe fiera di lavorare in uno degli edifici più famosi della Svizzera.

Quando l’area di servizio venne inaugurata nel 1972 fece scalpore, e non solo a causa della sua fisionomia, ma anche perché era il più grande esempio di architettura a ponte in Europa. Oggi come allora, ospita una mall su due piani e ristoranti dove le famiglie si incontrano per il brunch domenicale. Nel frattempo, è cambiata parecchio. A cominciare dalla facciata che, originaria-

WÜRENLOS

L’area di servizio di Würenlos è stata inaugurata nel 1972. All’epoca, rappresentava il più grande edificio a ponte su un’autostrada in Europa che divenne subito un’attrazione popolare. La ricetta del successo non era solo la struttura lunga 140 metri, che campeggiava a 17 metri sopra le corsie, ma soprattutto il centro shopping con i negozi aperti anche nei finesettimana o fino a tardi la sera. Inizialmente la gestione era affidata ad una compagnia fondata ad hoc metà di proprietà del gruppo petrolifero Gulf Oil e per metà di Mövenpick. Rilevata nel 2017 dalla società immobiliare Bovida Real Estate è stata rilanciata con successo dopo una profonda ristrutturazione degli interni due anni dopo. Oggi conta circa 2,3 milioni di visitatori all’anno

mente marrone-arancione, è stata ridipinta di blu. Nel 2019 dopo il passaggio alla nuova gestione, anche l’interno è stato oggetto di un’ampia ristrutturazione. Con la sua offerta gastronomica, fra ristorante, self-service e take away nonché diciassette negozi, la terrazza sospesa sulla A1 permette di trascorrere una piacevole parentesi, a viaggiatori in transito ed avventori.

Mobilità elettrica e condivisa

Anche la stazione di rifornimento si adegua alla trasformazione in atto nella mobilità. Ai due lati del ponte sono disponibili dieci colonne di ricarica rapida. Sono talmente tanto utilizzate che se ne stanno progettando ulteriori. Il trend a veicoli elettrici è palese. «Stiamo seguendo da vicino questo cambiamento per rispondere alla crescente domanda», afferma la responsabile. Un altro sviluppo che nota è il diffondersi del car sharing e pooling. Le persone provenienti da entrambe le direzioni si incontrerebbero qui, a poca distanza da Zurigo, per poi proseguire insieme. Pure il lavoro mobile starebbe aumentando dopo la pandemia. «Accogliamo sempre più professionisti, che ad es. partecipano ad una riunione online con il laptop». È convinta che pendolari, autisti e turisti continueranno a fare sosta nella «trave» di Würenlos, anche in futuro. dno

km 267
Il ristorante a ponte nell’area di servizio Würenlos vicino a Wettingen (AG) è un’icona della A1. Carmen Richner, la direttrice, segue dall’alto l’evolversi della mobilità sulle strade nostrane.
Carmen Richner non ha nessun problema con il nomignolo affibbiato all‘autoristoro. La direttrice vede nell‘elettromobilità e nella condivisione dei veicoli due tendenze in crescita.
15 maggio 2023
Foto: Linda Pollari, Wikipedia

La circolazione stradale è un sistema sensibile. Anche piccoli incidenti possono avere gravi conseguenze, specialmente sui tratti molto frequentati come, ad esempio, lo snodo di Brüttisellen. Un’automobile sulla corsia d’emergenza oppure un innocuo tamponamento durante le ore di punta possono paralizzare di colpo il traffico per un’ora o anche più a lungo. Così per affrontare in modo efficiente situazioni del genere e mantenere la circolazione il più fluida possibile, nel 2007 l’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha istituito la Centrale di gestione del traffico (CGT).

Jean-Pierre Benguerel vi lavora sin dall’inizio. Il 61enne è uno dei diciotto operatori del traffico che nella centrale di Emmenbrücke monitorano meticolosamente la circolazione 24 ore su 24, ripartiti su quattro turni. I loro «occhi» sono circa 5000 telecamere sparse sull’intera rete di strade nazio-

SNODO DI BRÜTTISELLEN

Con 134000 veicoli che vi transitano quotidianamente, quello di Brüttisellen, che ricorda un po’ le imponenti intersezioni a livelli sfalsati di Los Angeles, è lo snodo più trafficato della Svizzera. A causa dell’alta densità del traffico, sul tratto tra Zurigo e Winterthur si verificano regolarmente delle strozzature: in direzione di Zurigo si contano oltre un migliaio di ore di coda all’anno. La diramazione di Brüttisellen – come si chiama ufficialmente – è stata costruita nel 1976 ed è situata nel territorio del comune zurighese di WangenBrüttisellen. Qui, la A15 proveniente da sud-est (nota come l’autostrada dell’Oberland) incontra la A1, che in questo tratto è anche un pezzo di A4 (Sciaffusa – Altdorf).

nali. Le immagini che sfarfallano sugli schermi della CGT sono deliberatamente di qualità piuttosto bassa e non vengono registrate, sia perché c’è da garantire la protezione dei dati sia perché è inutile. Infatti, si tratta solo di avere una panoramica attuale della situazione generale del traffico, mentre i singoli veicoli e i loro occupanti non sono di alcun interesse.

Cambiare i segnali premendo un tasto «Dirigere, indirizzare, controllare, informare sono i nostri compiti di base», spiega Jean-Pierre Benguerel. Ciò significa che se in un certo punto c’è un rallentamento o una colonna, la prima cosa che gli operatori fanno è diffondere un avviso. Per garantire che la circolazione resti comunque abbastanza scorrevole, i pannelli dei limiti di velocità vengono regolati automaticamente oppure tramite un pulsante per armonizzare la velocità. «Non riduciamo il limite da 120 a 100 o a 80 km/h per impedire ai conducenti di muoversi, al contrario: il nostro obiettivo è che possano viaggiare e restare meno fermi», dichiara l’esperto operatore del traffico. Aggirare un ingorgo non vale quasi mai la pena: «Restate in autostrada. Se si devia sull’agglomerazione, di solito si perde più tempo che aspettando semplicemente che la colonna si dissolva». dg

Guardiano delle autostrade Jean-Pierre Benguerel lavora da oltre quindici anni come caposquadra e operatore del traffico nella Centrale di gestione del traffico di Emmenbrücke (LU).
Sono gli occhi di falco delle strade nazionali: sono gli operatori del traffico Ustra che hanno uno sguardo fisso su ciò che accade sulle strade e garantiscono che il flusso sia il più regolare possibile.
km 292 touring 16
Foto: Linda Pollari, Emanuel Ammon

Se all’epoca avessero prevalso i progettisti dell’autostrada, probabilmente ora non ci sarebbero più martin pescatori nell’area urbana di San Gallo e sarebbero scomparse pure altre specie di uccelli. Il Bildweiher, residuo di una zona paludosa, doveva servire da discarica per gli scavi. E poi di sicuro vi sarebbero state insediate altre attività. Ma negli anni ’70 gli ambientalisti guidati da Christian Zinsli lottarono per preservare l’oasi naturale. Ora il Bildweiher è un’importante riserva naturale, abitata da molti anfibi e da un centinaio di specie di uccelli.

La lotta per la natura non finisce mai

C’era pure Robert Schmid, il 69enne politico dell’UDC che ha presieduto per vent’anni, fino al 2021, l’associazione per la protezione della natura di San Gallo e dintorni, fondata nel 1970 dal suo amico Christian Zinsli. Era chiaro che l’autostrada urbana ci voleva, al-

trimenti il traffico sarebbe collassato. «Ma grazie all’impegno di Christian e altri, non è tanto invadente come lo sarebbe stato secondo i piani originali, grazie ai tunnel e sottopassaggi», spiega Schmid. Dal punto di osservazione sullo stagno, la vista si allunga sullo stadio di calcio. Dietro passa l’A1. Zinsli, morto nel 2022, riuscì a mobilitare la popolazione. Attraverso l’associazione – che in certi periodi contava 3000 aderenti – gli ambientalisti erano molto presenti in città e ancora oggi hanno un peso politico. «Così siamo riusciti a conservare in una certa misura l’area del Breitfeld, anche se lì l’autostrada ha violato la natura in modo massiccio», afferma Robert Schmid. L’autostrada costeggia alcuni ettari di vasti spazi verdi di proprietà della Confederazione. Tra l’altro, l’associazione ambientalista cura due zone umide densamente popolate di piante e animali. «L’A1 ha rivalutato il Breitfeld facendone una zona edificabile che fa gola a molti. È grazie soprattutto all’associazione se le forze armate non hanno venduto o modificato il terreno», si rallegra Schmid. Per le esercitazioni militari, oggi si rispetterebbero i cicli della natura. Sarebbe anche più facile installare sui cavalcavia autostradali dei nuovi ripari dove i rondoni alpini possono nidificare. Comunque, la lotta per tutelare la natura non si ferma mai. jl

Robert Schmid negli anni ’70 si è impegnato per la conservazione del Bildweiher di San Gallo, che oggi è un’importante riserva naturale. L’area era destinata a discarica per gli scavi dell’autostrada.

SAN GALLO

L’autostrada urbana entra in funzione nel 1987, dopo 11 anni di lavori. La progettazione era iniziata già nel 1960 e fino al 1968 vennero discusse 13 varianti del tracciato. Ad esempio, a un certo punto si pensava di farla passare in superficie per i quartieri di Bruggen e Lachen. Il tratto dell’A1 che attraversa la città è lungo 10,4 km e dispone di quattro svincoli (Winkeln, Kreuzbleiche, St. Fiden, Neudorf).

Viene percorso ogni giorno da circa 80000 vetture. L’autostrada urbana dovrebbe essere risanata entro il 2027. Il concetto «Grünes Gallustal», presentato di recente dalle associazioni ambientaliste per preparare la città a far fronte al cambiamento climatico, prevede di inverdire determinati settori dell’autostrada in un’ottica di sostenibilità.

Il caso di San Gallo dimostra che la gente può influenzare la costruzione di un’autostrada. Gli ambientalisti sono riusciti a fare modificare il tracciato previsto dell’A1 preservando così i biotopi.
17 maggio 2023
Foto: Linda Pollari, Keystone SDA-ATS
km 363

km 391 ST. MARGRETHEN

Direttissima est-ovest

L’autostrada più lunga e importante in cifre.

chilometri, l’ingorgo più lungo nella storia dell’A1. Si è verificato tra Berna e Niederbipp nel 1995, dopo diversi incidenti in pieno esodo vacanziero. L’anno successivo l’allora N1 è stata rinominata A1.

9

Tanti i chilometri della A1, che diventano 418 con i collegamenti. Ciò corrisponde ad oltre il 18% dell’intera rete delle strade nazionali, lunga 2300 km. La A1 attraversa 9 cantoni e conta 17 aree di servizio, 33 aree di sosta, 171 ponti, 42 gallerie, 21 diramazioni e 68 svincoli.

134 000 1962 10 400

Viene inaugurato il primo tronco della Strada Nazionale 1, quello di Grauholz a nord di Berna, lungo 7,5 km. L’ultimo dei 19 fra Yverdon e Morat è stato completato nel 2001. 500

miliardi di chilometri vengono percorsi ogni anno sulla A1 – un terzo del totale registrato sull’insieme della rete delle strade nazionali. Di questi, 624 milioni ricadono sui veicoli pesanti

La media dei veicoli in transito ogni giorno sull’A1 nei pressi di Wallisellen (svincolo di Brüttisellen), il punto più trafficato della rete stradale in Svizzera.

Oltre 100000 veicoli si contano quotidianamente sui tratti Würenlos, Schönbühl/Grauholz, Berna Forsthaus, Berna Felsenau, Oftringen/Rothrist nonché Renens

milioni di franchi svizzeri, questa la somma che l’USTRA investe ogni anno nella manutenzione, il potenziamento e il decongestionamento dell’A1 – esclusi i costi operativi per la cura del verde o il servizio invernale.

Tante le ore di coda sull’A1 nel 2021, poco meno di un terzo del totale avute sulle autostrade svizzere. In 9 casi su 10 (89%) i disagi erano dovuti alla congestione della rete. Un numero molto inferiore degli ingorghi è stato causato da incidenti (9%), cantieri (1%) e guasti, incendi e maltempo (1%).

Fonte: USTRA (dati 2021/2022)
18 touring
53 391

Mobilità

pavento in ots ana l aiuto del al so io infortunatosi in viaggio | elettri a ogni uarta auto nuova immatri olata in vi era rgen a di agire sull infrastruttura stradale

Raphael Hünerfauth
I N TERVISTAA PAG INA 23--------------------- ------------I PIANI DI ALBERT RÖSTI 19 maggio 2023

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Sudar freddo in Africa

Un socio del TCS, in viaggio in Botswana, si ferisce in un luogo lontano da ogni traccia di civiltà. Grazie al Libretto ETI, è stato soccorso e rimpatriato. Molto soddisfatto del sostegno ricevuto in questi frangenti difficili, ci racconta la sua sventura.

e to as ale tehlin

Lo scorso inverno, per i suoi settant’anni, Christian si è offerto un bel viaggio in Botswana, nell’Africa australe. Dopo aver approfittato dei primi giorni del suo soggiorno nel cuore del delta dell’Okavango, il vallesano batte violentemente contro una poltrona, con dei braccioli in legno massiccio, che si trova nella sua camera. L per l , benché dolorosa, la ferita non gli sembra poi cos grave. All’indomani prosegue quindi la scoperta del paese e della sua ricca fauna insieme con la compagna. La coppia raggiunge il Pom Pom Camp dove intendono rimanere qualche giorno. Ma Christian s’accorge di aver un grande

ematoma sul fianco sinistro e inizia a sentire sempre più dolori alle costole. Il dolore è tale che non pu più abbassarsi. In queste condizioni, impensabile continuare il viaggio. Anne, la sua compagna, è affiliata al TCS e contatta senza indugio la hotline ETI per ottenere i primi consigli. Considerando la situazione e lo stato di salute del turista vallesano, gli esperti del TCS decidono di mandare sul posto un elicottero per poterlo assistere senza perdere tempo. Imboccare le strade della savana in auto, o spostarsi a bordo di un piccolo aereo, sarebbe infatti stato troppo doloroso per il ferito, come tiene a precisare Anne Soffriva

cos tanto che per lui sarebbe stato impossibile salire su uno di quegli aerei stretti e scomodi, e poi il campo era molto lontano dalle principali città .

Un intervento rapido

È con un grande sospiro di sollievo che la coppia vede arrivare l’elicottero di salvataggio vicino al loro lodge. o avuto molta fortuna poiché la dottoressa a bordo parlava bene francese e ha potuto darmi rapidamente una diagnosi. Ero davvero rassicurato , si ricorda Christian. Stabilitasi in Africa da diversi anni, la dottoressa d’origine tedesca effettua un drenaggio, dato che milza

Alamy › 21 maggio 2023
Il delta dell’Okavango nel nord del Botswana ospita una gran varietà di animali.

e reni sono toccati. L’elicottero può poi prendere il volo per l’ospedale della capitale Gaborone, nel sud del Botswana. Lo sfortunato viaggiatore viene curato dal personale e il suo stato migliora gradualmente. Non volendo rovinare completamente questo soggiorno tanto atteso, la coppia decide che Anne avrebbe proseguito il viaggio da sola. Quest’ultima ha però continuato a sostenere il suo compagno e a effettuare tutte le pratiche necessarie, spalleggiata dal TCS. «Ero rassicurata sapendolo fuori pericolo e in buone mani e il TCS s’è sempre dimostrato servizievole e molto disponibile. Per loro non siamo stati solo un numero, un caso come tanti altri», sottolinea Anne.

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In convalescenza

Quando il paziente può essere dimesso, viene organizzato il suo trasferimento in un hotel per una decina di giorni. Una volta tolto il drenaggio, bisogna attendere che la ferita si cicatrizzi prima di poter prendere l’aereo, poiché ciò potrebbe essere rischioso. Sebbene non veda l’ora di rientrare in Svizzera, il vallesano si arma di pazienza ed è riconoscente per l’aiuto prestatogli: «Il TCS è stato più che all’altezza». L’ora della partenza arriva finalmente e il beneficiario del Libretto ETI viene rimpatriato dal TCS in aereo. Di ritorno sano e salvo in Vallese a inizio dicembre, non ha però perso il gusto per l’avventura e pensa già al suo prossimo viaggio.

Il compagno di viaggio ideale

Nessuno è al riparo da un imprevisto prima della partenza per le vacanze, da una panne o da un incidente in Svizzera o all’estero. Ma per i titolari di un TCS Libretto ETI, tali situazioni diventano un po’ meno penose. Grazie a questa protezione, ad esempio le vostre spese di annullamento viaggio saranno rimborsate o potete beneficiare del soccorso stradale. Lo dimostra la testimonianza che abbiamo raccolto (v. a lato): contattando la centrale d’intervento ETI, raggiungibile 24/7 al numero telefonico +41 58 827 22 20, il nostro socio, infortunatosi in Botswana, ha ricevuto subito aiuto. Gli operatori ETI hanno infatti intrapreso i passi necessari e il ferito ha ottenuto i consigli immediati dell’équipe medica. Il TCS ne ha poi organizzato il trasporto all’ospedale e, in seguito, il rimpatrio in Svizzera. tcs.ch/eti

di un road trip.

«Non so come se la sarebbero cavata i turisti che non hanno il Libretto ETI»
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Passo del Giulia, Bivio, Grigioni, © Mattias Nutt

«Al centro l’energia, prima del clima»

Dopo la sua elezione avrà senz’altro ricevuto molti consigli. Ce n’erano anche di meno buoni o completamente inutili?

Albert Rösti: D’acchito non saprei dire. Forse perché in genere prendo sul serio i consigli. Taluni li seguo, altri li dimentico. Un consiglio che sento spesso, e che è facile da seguire oltre che un bel complimento, è di rimanere come sono.

Lei ha assunto un dipartimento molto esposto. Come riassumerebbe le prime impressioni alla testa del DATEC?

È stato un periodo molto intenso, ma anche appassionante in seno ad un dipartimento molto diversificato. Sono circondato da collaboratrici e collaboratori altamente qualificati che mi sostengono in maniera formidabile. Possibilmente il rispetto verso la carica è diventato ancor più forte che all’inizio. Infatti le sfide che ci troviamo ad affrontare per garantire alla Svizzera infrastrutture efficienti e sicure sono enormi. Fra le più attuali citerei in particolare il settore dell’approvvigionamento elettrico.

È proprio su questo tema che i confederati sono chiamati a pronunciarsi il prossimo 18 giugno. Perché il popolo dovrebbe accogliere il controprogetto indiretto all’iniziativa per i ghiacciai?

Per il Consiglio federale non ci sono dubbi che occorre uscire dalle energie fossili. Con il controprogetto indiretto il Parlamento ha risposto all’iniziativa «Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)», che voleva mettere al bando petrolio e gas dal 2050. La «Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica», posta in votazione, non fa leva su divieti bensì su incentivi per ridurre le emissioni di gas serra. È però altresì chiaro che non riusciremo a sostituire completamente ed ovunque le energie fossili. Si tratta dunque di compensare le emissioni residue inevitabili. Il nuovo testo contiene misure volte a prevenire e proteggere la popolazione dagli effetti negativi del cambiamento climatico quali alluvioni o frane. Pare peraltro assodato che la sostituzione delle fonti fossili richiederà molta più elettricità di oggi. Il Consiglio federale intende comunque adempiere gli

Il consigliere federale Albert Rösti sta per affrontare la sua prima votazione popolare in qualità di neo ministro dei trasporti e dell’energia. Di seguito il consigliere federale si esprime sulle priorità del suo dipartimento.
Intervista Dino Nodari Foto Raphael Hünerfauth
23 maggio 2023
Albert Rösti vuole un’infrastruttura sicura ed efficiente. ›

impegni presi nell’ambito dell’Accordo di Parigi sul clima.

Siamo davvero capaci di raggiungere gli obiettivi fissati in questo Trattato? È un’impresa erculea. Ci riusciremo soltanto nella misura in cui sapremo sviluppare sufficienti fonti energetiche a zero emissioni di CO2. Non dimentichiamo che entro il 2050 il bisogno di elettricità in Svizzera raddoppierà. È qui che s’inserisce l’atto mantello volto a incrementare la produzione indigena di elettricità derivante dalle energie rinnovabili nell’ordine di 45 terawattora. Ma tutto ciò non basterà senza massicci tagli dei consumi. Infine occorre essere consapevoli che la costruzione di centrali idroelettriche, solari ed eoliche avrà un impatto sul paesaggio.

Non mi sembra molto fiducioso?

Non sarà possibile realizzare l’ambiziosa strategia climatica a lungo termine senza un’accurata ponderazione degli interessi e apertura alle nuove tecnologie. In ogni caso voglio evitare che ampie fasce della popolazione impoveriscano perché manca l’energia. Sarà necessario ancora un grosso lavoro di ricerca, ma gli obiettivi sono fissati. E sono ottimista perché esistono già oggi tecnologie alternative nel campo dei trasporti, del riscaldamento degli edifici o dell’aviazione. Al centro della mia azione politica v’è l’energia, che prevale sul clima. Soltanto quando ci sarà abbastanza elettricità la gente sarà disposta a compiere il passo verso la mobilità elettrica, le pompe di calore ecc.

Come intende garantire una produzione ed un approvvigionamento di energie rinnovabili sufficienti?

A breve ci concentreremo sull’energia idroelettrica e fotovoltaica nonché su un aumento delle riserve di stoccaggio in inverno. Attualmente l’utilizzo di energia solare cresce da sé nella misura di una terawattora supplementare all’anno, arrivando a coprire circa il fabbisogno annuo della città di Berna. È però fondamentale garantire l’approvvigionamento elettrico d’inverno. La legge in votazione prevede 15 nuove centrali idroelettriche ed è stato emanato un decreto per accelerare la realizzazione di impianti eolici. Nei prossimi dieci anni vedremo se questi traguardi siano realistici. Ma se ci saranno ricorsi ed opposizione contro ogni progetto, sarà difficile.

I veicoli elettrici si prestano soprattutto ai proprietari di una casa unifamiliare che possono dotarsi di un impianto fotovoltaico sul tetto. Tuttavia, la Svizzera è un paese di inquilini. Come potranno le persone che abitano in affitto passare all’elettromobilità?

Nei nuovi edifici dovrebbe essere standard predisporre un numero adeguato di punti di ricarica.

Ma in sostanza il Consiglio federale non può ingerirsi nel diritto di proprietà. La nuova legge sul CO2 prevede di destinare 30 milioni di franchi all’anno al finanziamento di infrastrutture di ricarica negli immobili con più unità abitative e nei parcheggi pubblici.

La popolazione cresce e già oggi vediamo giorno per giorno che le strutture esistenti sono sottodimensionate. Non si dovrebbe spingere sulla priorizzazione?

È quel che facciamo ogni quattro anni nel quadro del programma di sviluppo strategico e della successiva fase di ampliamento. I ritardi accumulati negli ultimi anni non sono, notabene, imputabili alla mancanza di fondi quanto piuttosto ai ricorsi interposti. Detto ciò, non intendiamo sottominare lo stato di diritto.

D’ora in avanti i progetti in materia di energia avranno dunque la precedenza?

«Dobbiamo accelerare le capacità nel settore delle energie rinnovabili»
24 touring
Albert Rösti, consigliere federale a capo del DATEC

Dobbiamo distinguere. Le misure urgenti sono giustificate laddove c’è un’effettiva necessità d’agire. Per quanto l’intasamento delle strade sia una problematica molto pressante, lo è soprattutto a livello regionale. Per contro, una situazione di penuria energetica toccherebbe l’intera popolazione. Sono decisamente a favore di un potenziamento della rete viaria, come lo sono per la rete di trasporti pubblici. Per alleviare i picchi di traffico v’è ancora del potenziale, ad esempio tramite la flessibilizzazione degli orari di lavoro, l’home office e facendo sì che non tutti partano in vacanza contemporaneamente.

Dove metterà l’accento per i prossimi anni? Ritengo essenziale aumentare la produzione di elettricità in inverno. Il solare alpino può contribuire a stabilizzare l’approvvigionamento energetico. Importante poi mantenere un giusto equilibrio città-campagna. La qualità di vita deve essere buona in tutta la Svizzera. Uno strumento è la strategia nazionale per la banda larga. La digitalizzazione deve essere promossa in tutto il paese. La gente deve avere accesso ad una rete di trasmissione veloce di dati anche in zone in cui non è il mercato a farsene carico. Anche questo fa parte dell’infrastruttura, che è appunto la terza priorità: la popolazione deve poter contare su infrastrutture efficienti in tutti i settori.

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Dalla strada per la strada

Alla fine di marzo, dopo i primi 100 giorni in carica il consigliere federale Albert sti ha presentato le sue priorità nel quadro di una conferenza stampa. o letto con piacere che il nuovo capo del DATEC pone l’accento sullo sviluppo delle infrastrutture. Infatti, c’è urgente bisogno d’intervenire. Gran parte delle strade nazionali risalgono agli anni Sessanta e Settanta e toccano ormai i loro limiti. La conseguenza il costante sovraccarico dei tratti più frequentati inducono gli utenti a deviare verso le strade cantonali e comunali, un fenomeno che ha ripercussioni negative sulla qualità di vita degli abitanti dei quartieri limitrofi e sulla sicurezza stradale nel suo insieme. Nell’ambito del Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (P OST A), il Governo mira a garantire la performance della rete viaria anche in futuro. Nel messaggio sottoposto al Parlamento in febbraio chiede, oltre allo stanziamento del limite di spesa per le attività di esercizio e manutenzione, il credito d’impegno per i progetti della fase di potenziamento 202 . Chiede di varare quelli più urgenti ed avanzati, per un valore complessivo sui quattro miliardi di franchi. Nello specifico si tratta dei seguenti ankdorf Sch nb hl (BE), Sch nb hl irchberg (BE), osenbergtunnel (SG), heintunnel (BS/BL) e F senstaubtunnel (S ). Purtroppo non si pu ancora cantar vittoria. L’ATA minaccia di lanciare il referendum e il clima pre-elettorale si sta infuocando. Tanto più importante, quindi, evitare che il dibattito assuma toni ideologici. In questo contesto va ricordato il s dei cittadini bernesi ai progetti cantonali di risanamento Aarwangen ed Emmentalw rts a dimostrazione che la maggioranza si rende conto della problematica ed è favorevole a dar mano a lavori per mantenere la rete stradale all’altezza.

Le strade nazionali meritano lo stesso trattamento prioritario. Le risorse ci sono e provengono dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOST A) ben dotato, alimentato, in buona parte, dall’imposta sui carburanti. I finanziamenti secondo il principio dalla strada per la strada è quindi assicurato. La necessità d’agire è evidente, le opere pronte ad essere realizzate e il consenso della popolazione ben consolidato. Ciononostante c’è ancora chi si oppone, senza argomenti sostanziali, cosa impensabile se fosse in ballo la rotaia. Eppure, un sistema globale dei trasporti funzionante presuppone la coesistenza di diversi modi di trasporto e l’integrazione fluida fra i vari livelli, tra rete nazionale e regionale. I requisiti posti alle nostre infrastrutture continueranno a crescere. Allora, sblocchiamo la via e diamo luce verde alla costruzione di una rete di strade nazionali efficiente.

«La necessità di agire è evidente, le opere sono pronte ad essere realizzate e il consenso della popolazione ben consolidato»
Foto Emanuel
Il punto 26 touring
Peter Goetschi, presidente centrale TCS
Freudiger

Mobilità elettrica in accelerata

Nel 2022 una su quattro nuove auto immatricolate era a trazione elettrica. Ad oggi, in tutto il mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli con la spina, la cui rapida diffusione pare inarrestabile.

24,3

percento, ovvero un quarto delle auto nuove immatricolate in Svizzera nel 2022 si rifornisce alla presa di corrente. A fronte della forte crescita dei veicoli completamente elettrici, gli ibridi plug-in (P EV) hanno registrato per la prima volta un calo.

9

Lo scorso anno la Svizzera ha nuovamente perso terreno nel confronto europeo, piazzandosi al nono posto della classifica dei paesi con più automobili a batteria vendute. Con l’88, percento sul totale, la palma spetta alla Norvegia.

40

173

Tante le auto elettriche ricaricabili messe in circolazione l’anno scorso, con una crescita della quota di mercato del 26,2 percento.

20

milioni le auto elettriche che viaggiano sulle strade di tutto il mondo dall’anno scorso. Vi si aggiungono 1, milioni di furgoni, camion e bus nonché 280 milioni di moto, scooter e monopattini elettrici.

4948

Il numero di Tesla Model vendute nel 2022 in Svizzera. Si afferma come veicolo full electric più richiesto dai confederati. Davanti a koda En aq, Audi 4, V ID. , Cupra Born e V ID.4.

73,3

autovetture con la spina per 10 000 abitanti fanno di ugo il cantone con il parco circolante più verde. Seguono Nidvaldo e Svitto. Fanalino di coda il canton Ginevra.

556

nuovi punti di ricarica installati l’anno scorso in Svizzera. Ci corrisponde ad un aumento del 29 percento.

27 maggio 2023 Fonte: Mobilité électrique en Suisse 2023, Swiss eMobility I fatti
Testo ino Nodari Illustrazione liver aier
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Emanuel Freudiger
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29 maggio 2023

Girare con l’elettrica

Le e-moto sarebbero adatte solo a città e agglomerati, per i viaggi mancherebbero di autonomia. Lo dicono in tanti. Feli ittwer si permette di dissentire.

e to aniel iesen Foto manuel reudiger

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Felix Wittwer, fan di moto e istruttore del TCS, è felice di iniziare la terza stagione con la sua moto elettrica.

Appena Felix Wittwer apre la porta del suo garage, ad ogni appassionato di moto si mettono a brillare gli occhi. Una superbike giapponese si presenta accanto ad una Laverda prodotta in serie limitata, completamente carenata; una supersportiva da strada Ducati si rimira nei fanali di due modelli naked KTM, che a loro volta sono parcheggiate specchietto a specchietto con due rare MZ fabbricate nella Germania dell’Est. Al centro: una moto elettrica di marca Energica. Una roadster senza carenatura, modello EsseEsse9.

Collezionare moto e chilometri

Felix Wittwer (59) è un collezionista di moto, ma anche di chilometri. Come la gran parte dei motociclisti, sono soprattutto le curve ad appassionarlo, quindi da marzo a dicembre parte alla ricerca di tornanti in tutta Europa e verso fine anno avrà inanellato più di mille passi.

Però cosa può avere un «divoratore di chilometri» come Felix Wittwer a spartire con una 2 ruote elettrica? In genere sono ricercate soprattutto perché si prestano a tragitti brevi in ambito urbano. Effettivamente Felix Wittwer non usa la sua Energica elettrica (ma neanche nessuno dei suoi gioielli classici) per fare le maratone sui passi. Per queste uscite usa una moto convenzionale di categoria media, che macina tanta strada e si rifornisce rapidamente.

Con la sua e-moto italiana compie giri di un giorno nella regione oppure anche su strade di montagna. Tuttavia, è vero che lassù in cima ai passi, dove i motociclisti si fermano volentieri per rifocillarsi, le infrastrutture di ricarica sono pressoché inesistenti. «Ma non fa nulla se la batteria è quasi scarica raggiunta la vetta, la posso ricaricare in discesa. E una volta a valle si trova quasi sempre un punto di ricarica».

Sono già due anni che Felix Wittwer, capo istruttore nella formazione di base e continua presso TCS Training&Events oltre a istruttore responsabile al Centro di Derendingen (SO), viaggia anche in elettrico. Nel frattempo con la sua EsseEsse9 (dal nome della Strada Statale 9

ARimini–Milano) ha già percorso circa 7000 chilometri. E non è mai rimasto a terra. Una volta sola ci è andato vicino: nel Giura si è ritrovato con zero km di autonomia residua ad una stazione di ricarica, ma gli sarebbe servito un cavo di ricarica di tipo 2. Da allora ne porta sempre con sé uno di quel tipo, sebbene l’Energica – ancora un’eccezione tra le motociclette – possa essere ricaricata alle colonnine rapide a corrente continua (DC).

In base alla sua esperienza si percorrono 150 km con un consumo medio di 7 kWh. Lui guida un modello che era stato messo sul mercato nel 2017 con una batteria relativamente piccola (11,7 kWh netti). Chi compra oggi questa moto, la trova equipaggiata con una batteria da 21,5 kWh, ciò che permette di fare ben 250 km con un «pieno». A titolo di paragone, una naked bike di potenza simile con motore convenzionale non fa tanta strada in più. Però ci mette meno alla pompa. La «piccola» batteria di Wittwer si ricarica in meno di mezz’ora da zero a carica quasi completa.

Bella e divertente da guidare e ha meno spese

Anche con le moto, i consumi dipendono dallo stile di guida. «Vi faccio un esempio: quando è possibile, cerco di rallentare senza frenare, unicamente recuperando l’energia», ci dice Wittwer. In generale poi cerca di avere una guida fluida, ma scattante, incluse tante pieghe in curva, come dimostrano le gomme posteriori consumate fin sulle spalle. A proposito di pneumatici, le pesanti moto elettriche, dotate oltretutto di tanta coppia, le limano più in fretta di quelle convenzionali. La manutenzione complessiva rimane tuttavia conveniente e la ricarica addirittura meno cara, soprattutto alla colonna di ricarica domestica. Il prezzo d’acquisto, invece, è decisamente più elevato.

Quando Wittwer è in sella con gli altri istruttori per i corsi moto del TCS, usa l’Energica e la presta volentieri ai partecipanti. «Fa piacere vederli smontare con un sorriso d’apprezzamento» racconta. Sono previsti anche corsi di guida per moto elettriche? Corsi specifici per diversi livelli non sarebbero molto richiesti, e vista la relativa semplicità d’uso delle elettriche, poco necessari. Consiglia però a tutti i centauri (con qualsiasi moto) i corsi TCS.

TCS: club per motociclisti

Sapevate che il soccorso stradale TCS interviene anche in caso di panne quando circolate con la vostra motocicletta?

E che il club s’impegna per la sicurezza dei centauri mettendo online molte informazioni in tema, test e consigli per l’acquisto oltre che per l’equipaggiamento e la manutenzione?

Sia principianti o motociclisti provetti, in sella ad una Vespa o ad una Harley: il TCS è sempre al fianco dei suoi soci motorizzati a due ruote.

Naturalmente, questo vale anche per i corsi di guida proposti da TCS Training & Events. Da quelli di base alla guida in pista o fuoristrada, fino ai corsi serali, il TCS offre il corso giusto per ogni livello e per ogni esigenza. Grazie agli istruttori competenti e ai moderni centri di guida, tutti possono diventare piloti migliori, e divertirsi pure strada facendo!

tcs.ch/corsi-moto

31 maggio 2023

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Energica Experia

In viaggio con una moto elettrica? «Ma certo», rispondono alla Energica di Modena (I) che propone una crossover agile e sportiva con 75 kW di potenza massima. Con la batteria da 19,6 kWh (capacità nominale) si fanno 250 km. Potenza massima di ricarica 24 kW. Da 27700 fr.

Grandi enduro elettriche

Zero DSR/X

Un’enduro da viaggio elettrica? «Hell, yes», ribattono alla Zero di Scotts Valley, California. La DSR/X è più orientata all’offroad rispetto all’Experia. 75 kW di potenza massima, 6,6 o 12,6 kW di potenza di carica per 15,2 kWh e circa 200 km di autonomia. Da 28165 fr.

Una serie MotoE per la Ducati

Ciò che vale per le quattro ruote vale anche per le due ruote: la MotoE sta al mondo delle motociclette come la Formula E sta al mondo delle automobili. Si corre con moto monotipo da 110 kW messe a disposizione dalla Ducati a partire dalla stagione 2023. La « Rossa » di Bologna ne ha infatti fatto una missione dichiarata: quella di studiare il potenziale della trazione elettrica a batteria per le moto (sportive) sulla strada, senza lesinare mezzi né tempo.

Diversamente dalla Formula E, le gare di MotoE non si svolgono su circuiti cittadini, ma su piste vere e proprie, nel quadro di gran premi. Sono previste 16 gare su 8 circuiti. Al via ci sarà anche lo svizzero Randy Krummenacher, che cercherà di difendere i colori rossocrociati; infatti, Dominique Aegerter, vincitore della coppa del mondo MotoE nel 2022, quest’anno correrà in un’altra categoria, con bolidi a benzina.

33 maggio 2023
Foto Marcello Mannoni, ald

Reinvenzione di un veicolo cult

Il suo antenato, il V Combi T1, detiene lo statuto di veicolo culto. Passato all’elettrificazione, il minibus ID.Buzz si inscrive nella sua scia con un aspetto seducente. Stessa musica per abitabilità e comportamento. estano una dotazione di serie e un’autonomia entrambe scarse.

VW ID.BUZZ PRO LAUNCH
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Testo ar livier erren Tecnica ndrea uderi Foto manuel reudiger

Ambiente accogliente malgrado una qualità percepita davvero mediocre e la presenza di materiali leggeri.

A proposito di lati pratici

Un design da concept-car

Il VW ID.Buzz si vuole reinterpretazione contemporanea del mitico Bulli T1 lanciato nel 1950. Fatto poco frequente, il suo design riprende globalmente quello del concept-car presentato al Salone di Detroit nel 2017. Di passo identico al modello termico T6, l’ID.Buzz è più corto di una ventina di centimetri. La gamma include anche la versione utilitaria Cargo.

Finita l’era del buon vecchio furgone amato dagli hipp , spazio ai radical-chic alla ricerca di veicoli alla moda. Annunciato a grandi colpi di concept-car, il V ID.Buzz si propone quale reinterpretazione seducente del suo antenato degli anni ’50. Lo si deduce dalla sua faccia tondeggiante valorizzata dalla sua calandra a V. Il suo look neoclassico gli sta come un guanto. Elettrificazione oblige, i prezzi non sono esattamente adattati ai budget delle masse operaie. A maggior ragione se si pensa che per avere un ID.Buzz davvero alla moda, occorre passare da una miriade di pacchetti opzionali.

Ci detto, una volta saliti al posto di guida rialzato, si proverà un piacere indescrivibile a guardare dall’alto gli adepti delle SUV che viaggiano più bassi sulla strada. E l’aspetto interno è altrettanto gradevole del design esterno bardato di luci LED. Gli inserti che riprendono i colori della carrozzeria e l’allestimento sobrio fanno il loro effetto. uanto meno al primo colpo d’occhio, perché a guardare da vicino, la gran parte dei materiali appaiono assai leggeri per un veicolo di questa tempra. esta il fatto che questo minibus coccola gli occupanti. Le due larghe porte scorrevoli posteriori si aprono su un divano 60/40 che riserva un importante spazio per le gambe, adeguato pure con i sedili spostati in avanti al massimo. Sebbene questi ultimi non siano estraibili, il Buzz rappresenta una bella alternativa alle monovolume ormai agonizzanti. Beninteso, il bagagliaio dal piano di carico basso non soffre di nessuna concorrenza. Avremmo auspicato un rivestimento più resistente.

Aspetti pratici

L’abitacolo ospita una console centrale amovibile opzionale. La sua parte anteriore possiede un grande compartimento a ribalta che può ospitare una bottiglia grande. Sul retro c’è un ampio cassetto di 5 litri. La parte superiore della console è aperta e delimitata da due elementi che servono da apri-bottiglie e grattino per il ghiaccio. Semplice e astuto.

Veicoli interconnessi

Il VW ID.Buzz è dotato della tecnologia Car2X che utilizza i dati tra veicolo e veicolo. Mentre finora si basava su rilevatori a infrarosso, radar e telecamere, l’opzione Travel Assist oggi ricorre allo scambio di informazioni tra veicoli. Ne risulta facilitato il mantenimento in corsia, anche quando è disponibile un’unica linea di demarcazione della stessa.

La faccia piacevole del VW ID.Buzz gli attira le simpatie.
› 35 maggio 2023

SCHEDA TECNICA

passo 290 cm

lunghezza 471 cm larghezza 199 cm

bagagliaio: 1121–2205 litri

pneumatici: 235/50R20 a., 265/45R20 post.

VEICOLO PROVATO

VW ID.Buzz Pro Launch: 5 porte, 5 posti, 69910 fr. (veicolo del test: 87051 fr.)

Gamma: dalla ID.Buzz Pro Launch, 204 CV (69910 fr.) alla RS, 204 CV (69910 fr.)

Opzioni: vernice bicolore (2892 fr.), navigatore ecc. (1465 fr.), telecamera di retromarcia, ACC (1460 fr.), pacchetto assistenti Plus (2499 fr.), porte scorrevoli e portellone elettrici, keyless (1993 fr.)

Garanzie: 2+1 anni/100000 km di fabbrica; batteria: 8 anni/160 mila km; garanzia mobilità se fatto servizio; corrosione: 12 anni

Importatore: Amag Import AG, 6330 Cham, volkswagen.ch

DATI TECNICI

Motore: sincrono, 204 CV, 310 Nm; cambio monorapporto, trazione posteriore

Batteria: ioni di litio 82 kWh (77 kWh netti); caricatore a bordo 11 kW; potenza massima di ricarica: 170 kW

Peso: 2613 kg (veicolo del test), totale ammissibile 3000 kg, carico rimorchiabile 1000 kg

CHECK-UP TCS

CARROZZERIA

I tratti rotondeggianti di questo minibus seducono immediatamente. Molto largo, offre ampio spazio abitabile rialzato e piano. Due grandi porte scorrevoli facilitano bene l’accesso al divano divisibile (40/60), che si sposta longitudinalmente lungo 15 cm e ha schienali regolabili. L’immenso portellone si apre su un voluminoso vano bagagli dalla configurazione regolare e dal pavimento basso.

ABITACOLO

Il piccolo cockpit (5”) è associato a un gran touchscreen (12,3”) che raggruppa la maggior parte delle funzioni, inclusi alcuni tasti di scelta rapida. L’allestimento moderno, valorizzato da inserti colorati, è seducente. Ma la qualità di alcuni materiali si rivela piuttosto scarsa.

COMFORT

Il silenzio di marcia, il filtraggio delle sospensioni efficace e i sedili dal tessuto morbido assicurano una comodità di buon livello sulle lunghe distanze.

PREZZO-PRESTAZIONI

La dotazione di base è sommaria (climatizzatore a due zone, sensore di parcheggio, schermo tattile da 10”, cerchi in lega). La maggior parte delle comodità sono incluse in pacchetti, in particolare il navigatore, il sensore per la pioggia e la telecamera di retromarcia. Alla fine, la fattura è salata. Manutenzione conveniente.

COMPORTAMENTO

Malgrado il peso di 2,6 t, questa trazione posteriore ha una buona stabilità sulla carreggiata e un’ottima precisione. Al punto che il piacere di guida è reale. La larghezza importante (2 m) è compensata dal raggio di sterzata ridotto.

MOTORE / TRASMISSIONE

I 204 CV del motore sincrono bastano ad assicurare buone riprese e sorpassi in sicurezza. Piacere di marcia.

CONSUMO

La media raggiunge 20,3 kWh/100 km sul RDE-TCS. Unico neo: autonomia non enorme in autostrada (304 km).

SICUREZZA

A parte l’aiuto per la frenata d’urgenza e l’allerta di mantenimento corsia, tutti i sistemi di assistenza sono opzionali.

ELETTRIFICAZIONE

La batteria di una capacità di 77 kWh può essere ricaricata rapidamente con una potenza massima di 170 kW. Ricarica bidirezionale prevista in futuro.

DINAMICA DI GUIDA

Accelerazione (0–100 km/h): 10,0 s

Elasticità:

60–100 km/h (in posizione D): 5,3 s

80–100 km/h (in posizione D):3,0 s

Diametro di sterzata: 11,5 m

Frenata (100–0 km/h): 29,7 m

Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dB(A)

120 km/h: 65 dB(A)

COSTI DEI SERVIZI

Manutenzione

(km / mesi) ore costi (fr.)1

30 000/24 (media) 2,4 428.–

Manutenzione totale per 180000 km: 15 000 km/anno 14,4 2568.–1 incl. materiale, liquidi (extra)

COSTI D’ESERCIZIO

km/anno ct./km fr./mese fissi variabili 15 000 90 745.– 380.–30 000 60 745.– 759.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS)

TCS ASSICURAZIONE AUTO

Premio annuale2 : 663.–2 esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza spese

CONSUMO

Fabbrica (WLTP): 24,6 kWh/100 km

Emissioni di CO2 0 g/km

Media svizzera di CO2: 129 g/km

Etichetta energia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST

Percorso RDE-TCS (misto): 20,3 kWh/100 km

(urbano: 17,0; campagna: 18,9;

autostrada: 25,3 kWh/100 km)

Autonomia RDE-TCS (misto): 375 km (urbano: 452 km; campagna: 407 km; autostrada: 304 km)

Capacità batteria: 77,0 kWh (netti)

il
video del test tcs.ch/portale-video 191 cm
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Divano scorrevole (su 15 cm) e schienali regolabili favoriscono il comfort a bordo.

La concorrenza

Opel Zafira-e Life M

alloggiate sotto il pavimento.

Malgrado il suo carattere da furgone, il minibus vanta una posizione di guida naturale. Con il filtraggio delle sospensioni quasi vellutato, l’ID.Buzz procura per giunta un piacere di guida insospettato. uesto veicolo dalle spalle larghe si concede persino qualche facezia sui tracciati sinuosi, ovviamente nei limiti del suo colossale peso di 2,6 tonnellate. Senza essere molto potente, il motore sincrono da 204 CV piazzato dietro, come sul T1 basta per garantire sorpassi in tutta sicurezza. Visto il silenzio che regna a bordo, viene da dire che il minibus è tagliato per le lunghe distanze. E lo è di certo, ma unicamente con fermate ben pianificate, perché l’autonomia autostradale non supera di molto i 00 km. Ci si consolerà con i sistemi di assistenza che garantiscono una guida semi-autonoma aiuto prezioso negli ingorghi o ancora gli efficaci fari a matrice. Tutto per in opzione. Effettivamente, il biglietto per godere di questo veicolo cult non è decisamente a buon mercato.

Pavimento sopraelevato (pacchetto Confort Plus per 1982 fr.) che libera una superficie di carico piatta.

Il VW ID.Buzz non ha veri concorrenti. La Zafira-e Life, nella sua configurazione media, offre quantomeno un’opportunità agli amanti dei modelli elettrici familiari. Le sue diverse declinazioni accolgono tra 6 e 9 passeggeri. È altresì disponibile in versione lunga da 5,31 m.

Categoria minibus

Lu/la/a 4,96/ 2,01 /1,88 m

Volume bagagliaio max. 4,2 m3

Motore 136 CV

Trasmissione cambio monorapporto

Trazione anteriore da 0 a 100 km/h da 12,1 s

Batteria 50–75 kWh

Autonomia (WLTP) max. 339 km

Prezzo 53 720–67 680 fr.

VW Multivan

Design neo-classico avvincente

Piacere di marcia

Comportamento stabile e piacevole

Prestazioni in crescita

Vasto abitacolo/ambiente di bordo

Volume utile/accessibilità bagagliaio

Costi di manutenzione modici

Rapporto prezzo-prestazioni

Qualità e lacune equipaggiamento

Autonomia autostradale mediocre Qualità percepita/materiali leggeri Peso considerevole (2,6 tonnellate)

Larghezza importante

Peso rimorchiabile (1000 kg)

Categoria minibus

Lu/la/a 4,98 /1,94/1,91 m

Volume bagagliaio max. 3672 l

Motore da 136 a 218 CV

Trasmissione DSG 6/7 rapporti

Trazione anteriore da 0 a 100 km/h da 11,6 s

Autonomia (WLTP) da 6,4 l/100 km (diesel), 2,1 l/100 km (plug-in)

Prezzo 55 850–76 990 fr.

Uno dei principali concorrenti non sarà altro che il modello tradizionale proposto in motorizzazioni benzina, diesel e plug-in. Basato sulla piattaforma MQB di VW, si allontana dalle sue radici utilitarie. Più lungo dell'ID. Buzz di 27 cm, può imbarcare fino a 7 passeggeri ed esiste anche in versione lunga da 5,17 m. tcs.ch/ricerca-auto

Il baricentro abbassato trae profitto dalle batterie
37 maggio 2023
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Svizzera. Scopri la Svizzera da una nuova prospettiva. Pianificazione, navigazione e molto altro: MySwitzerland.com/grandtourapp
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Passo
Ho
di
Ho
di un road trip.
del Giulia, Bivio, Grigioni, © Mattias Nutt

Spolveriamo l’e-bike

Al termine della stagione fredda torna la voglia di fare dei bei giri con la bicicletta elettrica. Prima di salire in sella occorre per fare qualche controllo. Gregor Thurow, specialista di e-bike e meccanico di biciclette alla M- a di Thun, ci mostra come si esegue la manutenzione di una bici elettrica dopo la pausa invernale.

Freni: azionare tre volte la leva dei freni. Il punto di pressione deve essere ben percettibile. Se non fosse il caso non resta che recarsi in un’officina. Il meccanico verificherà lo stato dei dischi e delle pastiglie, sostituirà se necessario il liquido e farà lo spurgo dei freni.

Catena e corone: la catena cos come pure i pignoni non devono presentare segni di usura eccessivi. In caso di dubbio andare in un negozio specializzato per verifica. La catena va poi pulita con un detergente specifico e uno strofinaccio. uindi oliarla accuratamente e sfregare con un panno asciutto. Non ingrassare le corone né applicarvi dello spra per catene.

Viti: controllare tutte le viti e se necessario serrarle con la corretta coppia, ovvero quella stabilita dal costruttore.

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Protezione

La primavera è il momento giusto per fare aggiornare il software e-bike dal proprio rivenditore od officina.

Ammortizzatori e forcelle: pulirli con acqua tiepida e uno straccio. Per la lubrifica zione, usare solo un appo sito spra per ammortizzatori. In caso di malfunzionamento, ri chiedere un controllo in officina.

Copertoni: verificare l’usura ed eventuali tagli sul battistrada. Gonfiarli alla giusta pressione. Il valore corretto è indicato sul fianco.

Batteria: verificare eventuali danni da corrosione sui contatti e pulirli con un bastoncino di ovatta. imuovere lo sporco tenace con un po’ di solvente per smalto delle unghie. Non oliare in nessun caso. In caso di inutilizzo, la batteria dovrebbe essere caricata tra il 40 e il 60 . Appena prima di riutilizzare la bici, ricaricarla al 100 .

Sistema e software: per gli aggiornamenti vale la pena recarsi dal rivenditore specializzato. I software aggiornati ottimizzano la gestione del mezzo.

Pulizia: strofina la bicicletta con un panno dopo aver applicato dello spra detergente o acqua tiepida con l’aggiunta di un po’ di detergente lavapiatti. In caso di sporco tenace, usare una spugna. In nessun caso impiegare l’idropulitrice per evitare di danneggiare le componenti delicate fm

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Relazione elettrica

Al pari delle relazioni umane che spesso oggi nascono su una piattaforma di appuntamenti online, anche l’amore per una nuova auto inizia oggi principalmente da internet. A maggior ragione per lasciare la vecchia auto con motore a combustione a favore di un’elettrica, la fase della conoscenza è più complessa e porta spesso con sé mille domande e incertezze. Alle quali il TCS sa rispondere, contribuendo con piacere a facilitare la conoscenza e rompere il ghiaccio. Grazie al suo impegno nella mobilità elettrica che dura da oltre un decennio, il club vanta un grande bagaglio di esperienza e accompagna gli interessati di tutta la Svizzera nel loro cammino verso e durante l’ amore elettrico .

Quando scattano le scintille

Il cammino inizia dalle informazioni. Per consentire di capire in primis se un’auto elettrica pu rientrare nei progetti futuri dell’automobilista, il TCS mette a disposizione liberamente le sue conoscenze in tema di mobilità elettrica sulla sua pagina web. Inoltre, chi avesse

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domande pu rivolgersi telefonicamente ad una persona esperta o concordare un’esaustiva consulenza generale.

Sapere tutto non basta e l’incontro personale è indispensabile. Agli eMobilit Da s del TCS, che anche nel 202 si terranno in diverse località della Svizzera, viene offerta la possibilità, al pari di un evento di speeddating, di prenotarsi per provare più marche e modelli in un solo giorno, e se scocca la scintilla, innamorarsi di uno tra questi.

Una volta caduta la decisione di acquistare un’auto elettrica, segue la convivenza. Anche in questa fase il TCS offre il suo aiuto affinché alla nuova partner a quattro ruote non manchi nulla, il club offre diverse colonnine di ricarica a noleggio o in vendita. Inoltre, l’app TCS eCharge consente di trovare sempre un punto di ricarica nelle vicinanze, anche quando si è in trasferta.

Anche le migliori relazioni hanno alti e bassi. L’amore per la propria auto pu infatti essere minacciato da una panne. Ma prima che una batteria a 12 volt scarica o una gomma a terra por-

tino alla separazione, è sempre meglio chiamare il TCS, che nel caso di un’auto elettrica senza più autonomia, è in grado di trasportarvi alla prossima stazione di ricarica. Insomma, che per voi la mobilità elettrica rappresenti un nuovo tenero amore oppure una solida relazione di lunga data, troverete sempre nel TCS un compagno di viaggio affidabile al vostro fianco. dg

TCS ed e-mobilità

Fatevi trasportare dal TCS nel mondo dell’elettromobilità, esprimete dubbi e godetevi giri di prova durante gli eMobility Days. Il TCS aiuta pure chi già si sposta con una elettrica: con l’app «TCS eCharge», con una stazione di ricarica domestica e con il miglior servizio di soccorso stradale della Svizzera.

Ulteriori informazioni online oppure tramite telefono 0844 888 333

TEREA™. Non usare IQOS ILUMA™ e gli stick TEREA™ con le precedenti versioni di IQOS™, poiché questo potrebbe danneggiare il tuo dispositivo. Non ingerire o smontare gli stick TEREA™. Questo prodotto contiene una par te metallica tagliente che può causare gravi lesioni se ingerita. Tenere fuori dalla por tata dei bambini. Maggiori informazioni su iqos.com. Vero consumatore adulto che è stato premiato per la sua partecipazione alla campagna.

Il passaggio all’auto elettrica sembra l’inizio di una relazione. Si fa la conoscenza del futuro partner, e se scocca la scintilla, nasce l’amore.
Il TCS vi accompagna lungo il percorso dal primo appuntamento fino al matrimonio.
«Con IQOS, una volta trovato il gusto preferito, non si vuole più tornare a fumare.»
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GENESIS GV60 SPORT PLUS

Millesimo 2023 svizzero

Con i suoi 4,52 m, la crossover Genesis GV60 è la più compatta del trio completato da undai Ioniq 5 e ia EV6. Succede a quest’ultima sul podio dell’Auto svizzera dell’anno. Una distinzione che ricompensa in particolare la sua innovativa tecnologia elettrica a 800 Volt.

Nel caso di questa versione Sport Plus, abbiamo piuttosto l’impressione di guidare un’auto a 10000 Volt, poiché una volta premuto il pulsante Boost, la crossover libera accelerazioni non solo fulminee, ma fulminanti al punto da disorientare qualsiasi supersportiva termica. Ebbene s , la cavalleria già brutalmente schierata, cresce di 54 CV nello spazio di 10 secondi. E a questi livelli di potenza, il breve colpo di boost sembra interminabile. Ciononostante, la GV60 esprime piuttosto qualità da GT che da sportiva estrema. Un fattore da attribuire alla relativa pesantezza (2,1 t) nelle curve strette. Nulla di proibitivo visto che l’altezza da terra e il baricentro abbassati incollano l’auto all’asfalto. uale ricompensa, la GV60 regala sensazioni da trazione posteriore, dato che l’apporto del motore posteriore precede quello anteriore.

La sfera di cristallo magica dai riflessi rosati produce il

Una crossover prepotente con un’altezza da terra ridotta (16 cm) e spalle « bombate »

SCHEDA

Lunghezza: 4,52 m | Baule: 432/20 l

Motori: sincroni ant/post 2×245 CV, 483 CV cumulati; 700 Nm; da 0 a 100 km/h in 4,0 s Trasmissione: cambio monorapporto; 4×4 Batteria: ioni di litio, 77,4 kWh lordi; caricatore a bordo 10,5 kW, potenza di ricarica max. 350 kW; ricarica bidirezionale Consumo (in prova): ca. 23 kWh/100 km (con perdite di ricarica); autonomia media: ca. 350 km

Prezzo: 77700 fr. (base 4×2: 53 000 fr.)

Splendido allestimento interno Ricarica rapida avanguardista

Accelerazioni da supersportiva

Guida stabile/motricità

Sistemi di assistenza utili

Assistente personale incluso

Prezzo elevato con gli optional Volume utile medio Grande raggio di sterzata

Sospensioni un po’ rigide

Massa considerevole

Oltre a queste buone premesse, la crossover riserva un ambiente raffinato, valorizzato a forza di rivestimenti. Materiali di classe, che non hanno nulla da invidiare all’establishment dell’alta gamma. In fatto di strumentazione, il pannello digitale è virtuosamente completato con pulsanti di scelta rapida. I passeggeri dietro beneficiano del pavimento piatto e di un’ampia libertà per le gambe. Di capacità media, il bagagliaio gode di una configurazione cubica. Dotata di enormi ruote da 21″, tale versione fa trapelare un accenno di rigidità che non incide sul comfort in autostrada. Se l’autonomia è inferiore ai 400 km, si pu comunque contare su ricariche molto rapide. uanto al prezzo vicino a 90000 fr. con gli optional di rigore, è compensato dall’assistente personale che si occupa delle piccole incombenze al posto del proprietario dell’auto. moh

…ruota di 180 gradi e libera la leva del cambio perfettamente ergonomica.
Foto Emanuel Freudiger
suo effetto quando…
41 maggio 2023

CITROËN Ë-C4 X SHINE

Stile elettrico tutto comfort

Ad immagine della crossover Peugeot 408, la versione allungata della Citro n C4 ( 24 cm) mescola gli stili. Linea da berlina coupé e protezioni laterali usate sulle SUV si uniscono per conferire alla C4 un aspetto peculiare. L’effetto visivo è riuscito. Ci rammarichiamo solo per il fatto che il vasto bagagliaio di quest’auto che si identifica con lo stile hatchback non sia accessibile tramite un portellone, ma un semplice portello posteriore classico. Sebbene ricorra allegramente dalla banca degli organi del gruppo Stellantis, la C4 afferma la sua citro nità grazie alle sospensioni con smorzatori idraulici progressivi. Una tecnologia tanto semplice quanto efficace che procura a questa compatta allungata un ammortizzamento non lontano dal rivaleggiare con le costose sospensioni pneumatiche. Aggiungiamoci il silenzio di marcia della versione elettrica -C4 e otteniamo un’ammiraglia abbordabile dal comfort ovattato.

Autonomia limitata in autostrada

L’unico grosso neo è la batteria di capacità media che non permette di immaginarsi autonomie che superino i 210 km in uso autostradale. La stessa filosofia minimalista prevale sotto il cofano dove opera un motore da 1 6 CV, quindi di potenza piuttosto tirata per un’auto che supera le 1,7 tonnellate. Ci detto, questo propulsore elettrico che eroga accelerazioni oneste e soprattutto, buone riprese, si rivela sufficiente per una guida fluida. E di fatto è l’uso che ci si immagina per la berlina dal comportamento placido che fa sentire il suo peso nelle curve strette e chiama spesso in causa il sistema antipattinamento. Ci consoleremo di conseguenza con l’abitabilità di buon livello del divano e con la dotazione di serie della versione Shine. L’head-up displa in stile tablet completa una panoplia esaustiva di assistenti cos come la maggior parte delle comodità usuali. E ad un prezzo corretto. moh

SCHEDA

Lunghezza: 4,60 m | Baule: 510 l

Motori: sincrono 136 CV, 260 Nm; da 0 a 100 km/h in 9,5 s Batteria: ioni di litio 46 kWh (netti); potenza di ricarica massimale 100 kW; caricatore a bordo 11 kW Consumo con perdite di ricarica (in prova): 21,4 kWh/100 km;

autonomia: ca. 250 km

Prezzo: 43 700 fr. (base da 38700 fr.)

Ammortizzamento efficace

Piacere di viaggio

Dotazione completa (Shine)

Abitabilità/Volume utile

Caricatore di bordo 11 kW

Garanzia 5 anni/100 000 km

Autonomia autostradale limitata

Rapporto peso/potenza

Comportamento placido

Assenza di portellone posteriore

Raggio di sterzata

La parte dietro inclinata concorre all’aspetto dinamico della ë-C4 X. Si noti l’altezza da terra di 15,6 cm.
Foto Marc-Olivier Herren
Il meticciato stilistico porta ad una silhouette longilinea e slanciata. Di capacità di 510 litri, il vano bagagli voluminoso non offre un accesso ideale.
42 touring
Il grande schermo tattile da 10 ” è munito di tasti rapidi programmabili.

CX-60 E-SKYACTIV D

Il diesel di velluto

Mentre i ranghi delle multicilindriche si sfoltiscono a vista d’occhio a vantaggio dei motori downsizing, Mazda persiste con i propulsori tradizionali dotando la SUV C -60 di un 6 cilindri diesel in linea, che sarà seguito verso fine anno da

un 6 cilindri benzina. Nessuno se ne lamenterà, soprattutto perché il ronzare elegante e il funzionamento vellutato di questo turbodiesel , l proposto con due livelli di potenza (200 e 254 CV) conquisteranno gli amanti delle belle

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meccaniche con cui ci gratificavano i grandi motoristi ancora fino a pochi anni fa.

uesto motore all’antica beneficia di una tecnologia innovativa. A cominciare dal cielo dei pistoni concavo a due sezioni, che favorisce pertanto la ripartizione della miscela aria-carburante. Oltre ad una combustione migliorata su tutto l’ampiezza dei regimi, risultano attenuate sia le vibrazioni sia le emissioni inquinanti. In più, tale motore è spalleggiato a basso carico da un’ibridazione leggera a 48 Volt. La trasmissione è garantita da un cambio automatico a 8 rapporti senza convertitore di coppia. Nell’insieme, i consumi misti ( LTP) si fissano a 5,0 e 5,2 l/100 km.

Molto docile, il modello da 200 CV è a trazione posteriore, mentre la trazione integrale è riservata al propulsore da 254 CV. Il suo prezzo è inferiore di 2900 franchi rispetto alla C -60 plug-in 4 4. Da notare che per tutte il peso rimorchiabile è notevole, 2500 kg. moh

MAZDA
Foto ald
43 maggio 2023
Un «6 in linea» vellutato che sviluppa coppie di 450 e 550 Nm.
www.garageplus.ch

Innovare

Ultimissime e future dal mondo dell’elettromobilità

Testi eli aurhofer, omini raf

Il pannello fotovoltaico si collega al battery pack esterno da 600 Wh che serve per alimentare la batteria incorporata nel telaio della bici.

Fuorisentiero senza confini con Xplorer Beast, MTB ibrida a metà strada fra fully e streetbike.

Con la forza del sole pronti per l’avventura in bici

Il marchio svizzero Miloo ha sviluppato, in collaborazione con l’avventuriero Mike Horn, una bici elettrica SUV per tour estremi. L’Xplorer Beast garantisce la necessaria autonomia nelle zone anche più remote. Con il pannello fotovoltaico portatile si possono ricaricare fino a 3 power bank esterne da 600 Wh. Telaio in carbonio, motore centrale Bafang (1000 watt, 160 Nm), batteria da 1000 Wh, cambio al mozzo Kindernay (7 rapporti) e componenti robusti. Modalità di guida personalizzabili fino a 45 km/h.

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Colonnina di ricarica mobile

Niente più ansia da autonomia

In breve

BMW, addio al monitor

Il marchio bavarese manda in soffitta lo schermo bandendolo dal cruscotto delle sue auto. Sarà sostituito dall’innovativo ead-up-Displa BM Panoramic Vision che riflette le informazioni rilevanti per guidatore e passeggeri sul bordo inferiore del parabrezza. Si prevede di equipaggiarne di serie i modelli della Neue lasse a partire dal 2025.

Pezzi d’auto stampati

Alcune aziende stanno già usando la stampa D per realizzare componenti per auto elettriche quali maniglie, alloggi batteria, supporti pinze freni ecc. La tecnologia permette di ridurre gli sprechi di materiale ed i costi, accelerando i processi di produzione. Inoltre consente di diminuire gli stock e superare rapidamente strettoie di fornitura.

I primi a guidare un’elettrica soffrivano forse ancora di ansia da autonomia. Avevano cioè il timore che la batteria si scaricasse prima di raggiungere la destinazione, magari di notte, in piena campagna. Se inizialmente questa preoccupazione poteva anche essere giustificata, negli ultimi dieci anni molto è cambiato. Fin dal lancio, la Tesla ha puntato su autonomie di oltre 50 chilometri, divenute poi lo standard di riferimento per il settore. Per verificare lo stato delle cose, il TCS svolge regolarmente dei test di autonomia estiva e invernale in Norvegia. Anche nell’ultimo test invernale si sono misurate medie di oltre 50 km, ben superiori alle distanze che si percorrono normalmente in una giornata. Meno positivi i risultati del test della ricarica rapida a basse temperature. Non per il freddo o le capacità delle auto, bens a causa delle potenze ridotte alle stazioni pubbliche. In altre parole, a frenare le auto non sono state le batterie bens l’infrastruttura ai limiti. Se vogliamo evitare che l’ansia da autonomia ceda il posto a quella da ricarica è vitale che la rete di ricarica veloce venga ampliata con speditezza. Dato positivo da segnalare i veicoli equipaggiati di batterie di ultima generazione hanno fatto il pieno dal 10 all’80 in meno di venti minuti.

La presa discreta a dell’avveniristico ma è già in fase di sperimentazione un sistema di ricarica integrato nel cordolo del marciapiede, sviluppato dal gruppo tedesco heinmetall. uasi invisibile, permette di elettrificare i parcheggi pubblici riducendo al minimo l’intralcio per i pedoni creato dalla crescente diffusione di colonnine nel paesaggio urbano.

Un robot che ti fa il pieno undai presenta il suo rivoluzionario

Automatic Charging obot . Il distributore automatico è in grado di connettere da solo, senza intervento umano, il cavo della colonnina allo sportello di ricarica di un veicolo elettrico e rimuoverlo una volta completata l’operazione. Nel frattempo, l’automobilista pu prendersi un caffè al bar. Una bella comodità.

TCS Charging Point si presta a chi non dispone di possibilità di ricarica al proprio domicilio. La stazione pu essere noleggiata e collocata dove serve, in tutta flessibilità, ad esempio nel posto auto o garage. Pu ricaricare 2 veicoli contemporaneamente.
«TCS Charging Point» è la soluzione intermedia ideale per case plurifamiliari prima di investire in un’infrastruttura di ricarica fissa.
l’EsPERTo TCS
Foto Felix Maurhofer, Mathias Wyssenbach Martin Bolliger responsabile TCS Consulenza mobilità tcs.ch/esperto
45 maggio 2023
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Svago

ppetitosi pint os dagli aperitivi ai piatti tipi i dei aesi as hi | a il ao a an e asti n, fra arte, design e spiagge dorate | enhir, medioevo e magia osa vedere in retagna

Dino Nodari
L A GACILLYAPAGINA 56 -------------------- -------------FESTIVAL DI FOTO GIGANTI 49 maggio 2023

Stuzzichini alla basca

I piaceri culinari hanno un posto privilegiato nella vita sociale dei baschi. La loro cucina più autentica è profondamente legata al territorio. Un viaggio gastronomico in questa regione.

e orta e as ale tehlin
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Pintxo Gilda Il sapore particolare dei peperoncini sott’aceto si combina perfettamente con il gusto salato delle acciughe.

Ir de pintxos ovvero andar di bar in bar per mangiar pintxos, bevendo del vino, è un rito assai popolare nei Paesi Baschi.

II Paesi Baschi spagnoli, regione autonoma situata a nord del paese, sono estremamente fieri della loro singolare identità, che s’esprime specialmente attraverso la cucina. La scoperta di questa cultura passa necessariamente per il pintxo, una vera e propria istituzione. Il pintxo (si pronuncia pincio) era inizialmente composto da una fetta di pane guarnita a piacere. Il termine deriva dal verbo spagnolo «pinchar», che significa pungere. Originariamente, il pintxo era tenuto insieme da uno stuzzicadenti in legno – caratteristica ancora frequente, sebbene non sempre rispettata. Nel tempo, questi stuzzichini si sono diversificati nella forma e presentazione e ta-

lora non sono più neppure a base di pane. Vengono serviti sotto forma di spiedini, in verrine o anche caldi in coppette. Sono esposti sul bancone dei bar e si ordinano individualmente: il loro prezzo varia da 2 a 4 euro l’uno. Gli ingredienti utilizzati si sono moltiplicati parallelamente alla loro crescente popolarità: gamberetti, carciofi, asparagi, prosciutto, guance di manzo o polpi. La lista è infinita e gli chef si sfidano sulla creatività per reinventare questi bocconcini, diventati praticamente dei piatti in miniatura. Se dovessimo menzionarne uno fra tanti, citeremmo il «Gilda», nato a San Sebastián. Preparato con acciughe e olive, il suo sapore viene esaltato dal peperoncino sott’aceto. Salato e piccante, deve il suo nome al famoso film hollywoodiano «Gilda», la cui sensuale interprete, Rita Hayworth, era effettivamente… piccante, tanto da stuzzicare la sete degli uomini, come avviene con le acciughe. La tradizione vuole che si vada di bar in bar per degustare queste squisitezze, accompagnandole con birra, sidro oppure txakoli, un vino bianco spumoso, prodotto con uve verdi, leggermente fruttato e acido.

Tra aperitivi e pasti

Questi stuzzichini si gustano ovunque, da Bilbao a Vitoria-Gasteiz, ma la città di San Sebastián ne è la mecca. Ed infatti il suo centro storico vanterebbe la più alta concentrazione di bar al mondo. Un consiglio: non ordinate delle tapas bensì dei pintxos, per non fare una gaffe da turisti inesperti.

Dopo l’aperitivo, si passa ai veri pasti, da gustare a tavola. I menu serviti nei ristoranti baschi differiscono ›

51 maggio 2023
Foto imago images/Becky Lawton Photography, Turespaña

dalle nostre abitudini. Un pasto classico è composto generalmente da due entrate, seguite da due o tre piatti principali e un dessert. Spesso i contorni vengono tralasciati. I farinacei o le verdure non faranno quindi parte della vostra portata principale. L’Oceano Atlantico bagna le coste di queste terre, per cui a farla da padrone è il pesce, con protagonista il merluzzo. In salsa pil-pil, essiccato e dissalato, aglio, peperoncino e olio d’oliva, fa parte dei grandi classici della gastronomia basca.

Gita culinaria

Gli abitanti del posto adorano anche il barbecue, sia di carne che di pesce. uesta è d’altronde una delle specialità del ristorante Asador Urkiola, situato a Beasain, nella provincia di Guip zcoa, nel nord-est del paese. Il suo chef, I igo Urkiola, si dichiara un cuoco purista Metto l’accento sul prodotto, perché mi unisce alla mia cultura. Privilegio i prodotti locali e stagionali . Mi consiglia un’entrata con porcini raccolti il giorno stesso. Ai funghi si aggiunge l’uovo cotto a parte a fuoco lento, che si scioglierà, amalgamandosi, con i porcini caldi. Il profumo dei funghi esalta la

La cottura sul fuoco a legna è particolarmente adatta al pesce. Questa sogliola grigliata si è rivelata buonissima.

Ricetta delle torrijas basche

Ingredienti

1 litro di latte

diverse fette di pane raffermo

4 uova

100 g. di zucchero

3 CT di burro o di olio d’oliva

1 stecca di cannella

Preparazione

In un tegame far scaldare il latte a fuoco lento con la stecca di cannella. Aggiungere lo zucchero e mescolare regolarmente. Tagliare il pane in fette di 2 cm circa.

Togliere il latte dal fuoco e versarlo in un’insalatiera. Immergervi le fette di pane e poi sgocciolarle.

In un altro recipiente, sbattere le uova e girarci il pane.

In una padella, fare scaldare il burro o l’olio e friggere le fette di pane sui due lati, fino quando saranno ben dorate. Cospargere di zucchero e servire.

consistenza dell’uovo, una vera delizia. Per i più coraggiosi, lo chef propone un’altra specialità le guance di nasello. Abbastanza salata e appiccicosa, questa parte del pesce non è adatta a tutti i palati. Come piatto principale, opto per la sogliola cotta sul fuoco a legna. La preparazione alla griglia è ideale per non rovinarne la carne pregiata. Ne apprezzo pienamente il gusto genuino.

Formaggio di pecora

Alla fine del pasto non potrete mancare l’Idiaz bal, un formaggio al latte crudo di pecora, tipico della regione del Goierri. Il pluripremiato Eneko Goiburu lo produce a Segura. Il suo gregge conta 1 0 pecore Lat a, una razza robusta che resiste al clima talvolta rigido di questi altipiani. Elaborato dai pastori da migliaia d’anni, questo formaggio a pasta dura è un simbolo identitario La regione contava diversi caseifici artigianali, che sono scomparsi poco a poco. o ripreso la fattoria di mio padre per perpetuare questa tradizione che fa parte della nostra cultura, della mia identità , racconta l’ergoterapeuta che ha rinunciato alla sua professione per produrre l’Idiaz bal, come i suoi ante -

I pintxos freddi sono esposti al bar e ognuno si serve. Quelli caldi devono essere ordinati.
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Foto Pascale Stehlin, Bodegas Baigorri, iStock

nati. Un po’ superstizioso, Eneko ha appeso un girasole secco sulla porta della stalla per allontanare la cattiva sorte. L’Idiazábal è ottimo servito con la cotognata, ci consiglia.

Dulcis in fundo

Per concludere in dolcezza, ci spostiamo a Laguardia, una città medievale situata nel cuore della Rioja Alavesa, culla dell’omonimo vino. Qui la gente fa la fila per gustare il maiale confit o il risotto ai calamari nel ristorante Los Parajes. Anche i dessert sono rinomati: soufflé alla vaniglia, crema alle noci, torta al formaggio o frollini alle mele cotogne. La padrona Chari García mi suggerisce di provare le torrijas, delle fette di pane raffermo fritte, zuccherate e profumate con la cannella. Accompagnate da gelato fiordilatte mi sono piaciute tanto. Dolci e morbide mi hanno ricordato le merende della mia infanzia.

Finale per gli appassionati di vino Dopo i piaceri gastronomici, un appuntamento che conquisterà le papille degli

Da sapere

Vitoria-Gasteiz

Laguardia

Come arrivare

Ad esempio con Swiss, volo diretto da Zurigo a Bilbao.

Auto a noleggio consigliata, se volete ad esempio visitare la regione del Goierri.

Dove alloggiare

Hotel NYX, Bilbao Hotel Silken, Vitoria-Gasteiz

Mayor de Migueloa Hotel, Laguardia Atelier culinario

Corso di cucina o preparazione dei pintxos da Keicook, a Vitoria-Gasteiz keicook.com

Dove mangiare Hospederia de los Parajes, Laguardia hospederiadelosparajes.com

Asador Urkiola, Beasain asadorurkiola.com

Casa vieja, Etxe Zaharra Restaurant, Vitoria-Gasteiz restaurantecasavieja.es

spain.info turismo.euskadi.eus/it

amanti di vini di buon corpo. Infatti parte dei famosi vini della Rioja viene prodotta qui, nella zona Rioja Alavesa. Aziende familiari e impressionanti edifici avanguardisti si susseguono nell’area di coltivazione del Tempranillo, Graciano e Garnacha. Citiamo, a titolo d’esempio, la Bodegas Ysios a Laguardia. Con il suo peculiare tetto a forma d’onda sembra danzare di fronte alle vicine colline. E ancora la Bodegas Baigorri, che sovrasta il vigneto di Samaniego e che organizza degustazioni e visite in cantina, è una costruzione architettonica davvero riuscita. Il paesaggio verdeggiante circostante invita ad una bella pausa digestiva per chiudere al meglio quest’immersione culinaria in terra basca.

E Bilbao
DonostiaSan Sebastián
Carta Keystone
Eneko Goiburu nutre le sue pecore. Il latte servirà per produrre l’Idiazábal, un po’ l’equivalente basco del nostro gruyère.
53 maggio 2023
Concepita dall’architetto Iñaki Aspiazu, la Bodegas Baigorri è stata pensata per permettere un processo di produzione verticale del vino.

Tradizione e modernità

I Paesi Baschi si distinguono dal resto della penisola iberica per cultura, cucina e paesaggi. ui origini e tradizioni si fondono perfettamente con lo slancio verso la modernità. Un viaggio in questa regione è un’esperienza da assaporare appieno a cominciare da Bilbao, una volta grigio porto e centro industriale reinventatasi vibrante città di architettura e design, oltre che capitale economica piena di dinamismo. Più tranquilla Vitoria-Gasteiz, capoluogo amministrativo, sede del Parlamento e del governo, è un’oasi verde intrisa di storia. San Sebasti n infine è la più francese delle località basche. Mondana e dal tocco bohémien chic, è famosa per la sua spiaggia dorata. pst

1 Guggenheim Bilbao

Realizzato da Frank Gehry, il Museo di arte contemporanea è diventato il simbolo di Bilbao e attrazione turistica di primo rango. Un prodigio dell’architettura, è composto da volumi interconnessi che si sviluppano audaci su diversi livelli. Occupa una superficie di 24000 m², di cui 9000 sono spazi espositivi. Offrono una cornice straordinaria alla collezione permanente e alle mostre temporanee che cambiano di frequente. Già fuori si possono ammirare capolavori quali Maman , il gigantesco ragno della scultrice Louise Bourgeois che troneggia davanti all’ingresso, o «Puppy», il cucciolo fiorito dell’americano Jeff Koons. Informazioni: guggenheim-bilbao.eus

2 Puente Bizkaia

Il «Puente Colgante» come viene chiamato fu costruito nel 1893 per collegare Portugalete e Getxo sullesponde della foce del fiume Nervión, all’imbocco del porto di Bilbao. Patrimonio Unesco dal 2006, è il più antico ponte trasportatore ancora in funzione. Progettato dall’architetto Alberto de Palacio assieme all’ingegnere Ferdinand Arnodin, la struttura non doveva intralciare il traffico marittimo e fluviale. La geniale soluzione: due torri di metallo unite da un asse a cui è appesa una gondola che fa la spola tra le due cittadine e trasporta persone, carichi e persino veicoli. La traversata dura poco più di un minuto. turismo.euskadi.eus/it

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2 Museo Guggenheim BILBAO Illustrazioni L’atelier cartographik, foto Turespaña, IMAGO/agefotostock, El Correo, pst
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I Paesi Baschi nel Nord della Spagna, noti per i pint os e i vini aromatici, sono una regione varia, ricca di fascino, dove passato e futuro si sposano.

VITORIA-GASTEIZ

3 Playa de Itzurun

Tappa obbligata per i fan della popolare saga Trono di Spade (Game of Thrones): è in questa straordinaria location che è stata girata una delle scene più memorabili della settima stagione, ovvero l’incontro fra la madre dei draghi Daenerys e Jon Snow, il re del Nord. La spiaggia d’Itzurun a Zumaia sulla costa di Guipúzcoa merita ben una visita con la sua spettacolare scogliera a strapiombo e i flysch, insolite trame rocciose create dall’erosione in milioni di anni. Non solo per gli appassionati di cinema e serie tv. hbo.com/game-of-thrones

DONASTIA-SAN SEBASTIÁN

4 Rioja Alavesa

La Festa della vendemmia della Rioja Alavesa si tiene ogni anno in settembre, in una città diversa della provincia di Alava che per l’occasione si tinge di colori, musica e allegria. La zona Rioja Alavesa copre oltre 13500 ettari coltivati a vite e conta quasi 300 cantine. Momento culminante della giornata, la pigiatura dell’uva seguita dall’assaggio del primo mosto. Dopodiché i visitatori – sempre più numerosi – possono degustare i vini e altri prodotti agricoli locali venduti alle bancarelle. L’edizione 2022 si è svolta a Lanciego. Nel 2023 toccherà a Navaridas, il 17 settembre prossimo. fiestadelavendimiariojaalavesa.com

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Cattedrale di Santa Maria
55 maggio 2023

Arte e natura in uno scatto

Vivere la cultura all’aria aperta. In questi giorni nel villaggio bretone di La Gacilly si sta preparando la ventesima edizione di uno dei più grandi festival di fotografia d’Europa. Una visita che ispira emozionanti riflessioni sul futuro e sul passato.

Passeggiare in questa località francese si trasforma in una particolarissima esperienza culturale e naturale. Passo dopo passo si lasciano scorrere i pensieri sino a che diventano riflessioni sull’ambiente che ci circonda. Ogni primavera gli abitanti di La Gacilly spazzano a nuovo le strade, tagliano le aiuole e decorano le finestre con i fiori. Ma non solamente. Nei mesi estivi il tranquillo villaggio diventa lo scenario di uno dei più grandi festival fotografici d’Europa. Immagini di grande formato

Testo e foto Dino Nodari
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di artisti di tutto il mondo vengono esposte sulle facciate delle case, degli edifici e nei vari vicoli tortuosi. Un evento culturale interamente dedicato all’ambiente naturale.

Una storia di successo

Ogni anno, quest’appuntamento culturale gratuito all’aria aperta richiama in Bretagna più di 00mila visitatori, offrendo loro l’occasione per immergersi nella fotografia contemporanea in movimento e per riflettere sul nostro rap -

porto con l’ambiente. In questo modo la grande cultura è divenuta protagonista anche in un’area periferica di Francia. uesto festival è una storia di successo che dura già da vent’anni e che è destinata naturalmente a continuare. In stretta collaborazione con La Gacill , da alcuni anni si svolge anche un festival di fotografia a Baden, vicino a Vienna (Festival La Gacill -Baden Photo), che suscita a sua volta grande entusiasmo.

Il fondatore del festival è Jacques ocher, il sindaco di La Gacill . L’idea è nata dalla sua passione per la fotografia e dalla riflessione sul rapporto della società con la natura e il proprio villaggio. Nella sua ventesima edizione afferma Jacques ocher il festival vuole continuare la sua missione con il motto la Natura come patrimonio . Sia La Gacill che il festival fotografico sono legati a filo diretto con l’azienda di cosmetici ves ocher, fondata dal padre di Jacques. L’imprenditore, prima del figlio, è stato per molti anni sindaco del villaggio sul fiume Aff, tuttora sede della storica azienda francese.

Tra i grandi sostenitori del festival troviamo anche l’hotel La Grée des Landes, che appartiene al gruppo cosmetico. Va da sé che anche l’albergo a quattro stelle è impegnato a creare e mantenere un rapporto armonioso con la natura. Un luogo meraviglioso per passare in rassegna le impressioni vissute durante la giornata e concedersi un ottimo pasto a base di prodotti locali.

Un passato millenario

La regione intorno a La Gacill non attira turisti soltanto da due decenni, e merita ben di essere esplorata (vedi pagina 59). Già 6500 anni fa era un luogo di incontro. I menhir ( pietra lunga ) di Monteneuf ne sono la testimonianza silenziosa. I monoliti si ergono alti e possenti nel paesaggio della brughiera. Oggi si pensa che originariamente queste pietrefitte servissero da segnavia, dato che sono orientate da est a ovest. Aggirarsi tra questi giganti immobili è comunque un’esperienza impressionante sia che in epoche remote indicassero la strada ai viaggiatori, sia che fossero utilizzati come luogo di culto forse anche per riflettere a cielo aperto sul rapporto che da sempre lega l’uomo alla natura che lo circonda.

Il viaggio è stato sponsorizzato da Tourisme Bretagne.

Open Air, foto pubblicate senza consenso, è lecito?

Il diritto alla propria immagine rientra nella sfera della protezione della personalità. Garantisce che foto di sé non vengano esposte o divulgate senza il proprio espresso consenso. È la persona ritratta a poter decidere se e chi pu pubblicare lo scatto e in quali media.

Prendendo parte, in veste privata, ad un evento pubblico come lo è un festival o concerto all’aperto si accetta, di massima, di essere fotografati. Tuttavia, questo consenso tacito è valido solo fintanto che non si è chiaramente identificati sull’immagine, cioè se non si è riconoscibili nella massa. In caso contrario l’autore della foto farà bene a chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione all’interessato o all’interessata.

I requisiti sono ancora più severi se l’immagine è sfavorevole, ad esempio se il soggetto è in evidente stato alterato perché ha bevuto. Occorre inoltre essere capace di discernimento per poter acconsentire alla pubblicazione di foto di sé. Di conseguenza, trattandosi di un bambino, per sicurezza è sempre consigliato chiedere prima il permesso dei genitori.

Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch

Lex4you
57 maggio 2023
La galleria all’aperto della Gacilly si svolge dal 1° giugno al 1° ottobre e l’ingresso è gratuito.

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Bretagna sconosciuta

I dintorni di La Gacilly riservano sorprese inaspettate.

Tomba di Merlino È qui che sarebbe sepolto il leggendario mago.

Non è stato Obelix

I primi menhir, « pietre lunghe » in bretone, furono edificati nelle lande di Monteneuf intorno al 4500 a. C. Questi misteriosi megaliti spuntano allineati in una distesa di ginestre ed erica. Il sito ben valorizzato è oggetto di ricerche archeologiche ancora in corso. menhirs-monteneuf.com

Castello di Josselin

Eretto come roccaforte dalla dinastia dei Rohan, il maniero è tuttora abitato dalla famiglia, una delle più antiche della Bretagna. Con le sue torri e la sua splendida facciata in stile gotico, offre ai visitatori un avvincente viaggio nel tempo. Grazioso anche il paese. chateaudejosselin.com

La spada nella roccia

Folklore vuole che la foresta di Brocéliande sia incantata, popolata da fate e maghi. A piedi o in bici, si è irresistibilmente sedotti dal fascino di questi luoghi dove Viviana, Merlino, Re Artù e i cavalieri della Tavola rotonda sono sempre presenti. broceliande.bike

Pianificare, prenotare, viaggiare: il TCS vi aiuta

Vannes medievale

Capoluogo del dipartimento Morbihan, la città protetta da imponenti mura di cinta invita ad attardarsi. Oltre al borgo con le sue belle case a traliccio, anche il porto turistico, che accoglie una miriade di barche a vela e yacht di lusso, offre scorci suggestivi da visitare. golfedumorbihan.bzh

Île aux Moines in bici

Antico feudo monastico, è la più grande delle isole del Golfo di Morbihan. A forma di croce, è lunga sui 7 km ed è accessibile in traghetto tutto l’anno. Con i suoi boschi, le stradine fiorite e le case pittoresche, è perfetta da esplorare a piedi o in bici (diversi noleggi). izenah-croisieres.com

Il vantaggio di essere soci TCS è che si ha sempre al fianco un partner di consolidata esperienza, con una preziosa rete di professionisti. Ciò vale anche per i viaggi. Nella fase di pianificazione tornano molto utili le informazioni dettagliate sui vari paesi di destinazione e i consigli di viaggio pubblicati sul sito web TCS. E non solo. I soci approfittano anche prenotando alberghi, auto a noleggio, voli e altro ancora grazie al cashback e agli sconti di TCS Benefits. E se durante il viaggio si verificasse una panne o un incidente, quali titolari del TCS Libretto ETI potrete, sempre e ovunque, contare sull’aiuto da casa. Viaggiare con il TCS significa viaggiare senza preoccupazioni. tcs.ch/societariato

Foto Dino Nodari
maggio 2023 59
Scoprire

Un viaggio nel blu –con il Grand Tour da Neuenburg a Berna

Come le perle di una collana, gli highlight si susseguono lungo il Grand Tour of Switzerland. La strada più bella della Svizzera ci conduce in otto tappe, per 1643 km, attraverso i paesaggi più spettacolari, i villaggi più incontaminati e le città più affascinanti. La tappa numero 7 da Neuenburg a Berna segue il blu dell’acqua. È caratterizzata da laghi e fiumi, villaggi originali, cittadine interessanti e vedute mozzafiato.

Reportage Ellen Gromann

Un viaggio nel tempo con ponti linguistici

Il viaggio inizia 50000 anni fa. Circa 3000 reperti archeologici raccontano le loro storie nel Laténium, il più grande museo archeologico della Svizzera. Davanti al lago azzurro cielo, con una vista che si estende dalle Alpi Bernesi fino al Monte Bianco, insediamenti ricostruiti con palafitte lasciano intuire come fosse la vita nell’età del bronzo.

Oggi cartelli con la scritta «Grand Tour» indicano la

strada. Con la vista su Eiger, Mönch e Jungfrau, prati lussureggianti e villaggi vinicoli da sogno fiancheggiano la strada per il Lago di Morat. Morat, la cittadina degli Zähringen, si erge consapevole di sé sul lago. I caratteristici vicoli e porticati rispecchiano una storia millenaria.

Solo pochi chilometri più avanti la cattedrale di San Nicola di Friburgo si staglia contro il cielo. Vicoli ricchi di fascino e palazzi con negozi incantevoli delineano il paesaggio della città dei ponti. Anche linguisticamente Friburgo costruisce ponti tra la Svizzera di lingua francese e quella di lingua tedesca. Uno dei ponti più antichi e belli di Friburgo

è il Bernbrücke, che attraverso la Sarine porta nella città bassa. Il prossimo punto panoramico si trova più avanti sul percorso.

Formaggio e paesaggi fuori dal comune

Le fattorie circondate da verdi pascoli delineano il paesaggio a sud di Friburgo. Le curve aumentano, la corsia diventa più stretta e il viaggio più avventuroso. La strada si snoda sulle rive del lago della Gruyères.

Incastonata nel panorama alpino, troneggiante su una collina, si staglia Gruyères. Gruyères è una delle località più belle della Svizzera. In estate qui pascolano le mucche Gruyère DOP grazie alle quali viene prodotto il formaggio Gruyère. Sulle tracce del suo aroma speziato, nel caseificio dimostrativo «La Maison du Gruyère» troviamo spunti interessanti. Gruyère è il luogo perfetto per degustare una raffinata fonduta!

Verso il castello di Gruyère l’attenzione dei visitatori è attirata dalle straordinarie sculture che non intendono assolutamente adeguarsi allo scenario medievale. Ma il loro

della Sarine da Pays d’Enhaut attraverso Château d’Oex verso Saanen. Graziosi villaggi si stringono nell’incantevole paesaggio prealpino. A Zweisimmen la cabinovia un tempo più lunga d’Europa raggiunge il Rinderberg con vista sulla regione di Saanen e sulla valle della Simmen che accompagna il Grand Tour fino a poco prima di Spiez. Il villaggio vinicolo di Spiez con il castello sul lago azzurro di Thun e i vigneti sono una gioia per gli occhi e meritano almeno una foto!

Una ventata di Caraibi e di Mediterraneo

La deviazione verso il lago di Brienz regala un’atmosfera caraibica. Anche con il cielo coperto il colore turchese è mozzafiato. Questa deviazione è perfetta con una visita alle scroscianti cascate di Giessbach e uno sguardo al villaggio chalet Brienz.

segreto viene presto svelato. Sono infatti parte dell’HR Giger Museum allestito nel castello di Saint Germain. L’artista svizzero HR Giger nel 1980 ha ricevuto l’Oscar per avere realizzato le scenografie del film «Alien». La sua tomba è nel cimitero locale.

Dolce viaggio lungo l’acqua

Anche le dolci tentazioni della Maison Cailler di Broc sono qualcosa di straordinario. Qui inizia il dolce viaggio nella storia della produzione del cioccolato. Il cioccolato rende felici! Lo conferma anche Stéphane, che da 23 anni lavora con questo alimento. Alla domanda su come riesce a mantenersi in forma, sorride e risponde: «Vado al lavoro in bicicletta.»

Il Grand Tour si può proseguire in auto lungo il corso

Tornando al percorso del Grand Tour, la strada prosegue lungo le rive del lago di Thun. Villaggi pittoreschi e vedute spettacolari sul lago e sul Niesen sono un piacere per gli occhi.

Alla fine del lago, una vera e propria perla: Thun, la porta verso l’Oberland Bernese. Il suo accogliente centro storico, sormontato da un castello bianco del 12° secolo e il suo fascino quasi mediterraneo conquistano rapidamente i visitatori.

Uno sguardo attraverso la cornice degli spot fotografici del Grand Tour merita davvero la pena. Thun viene valorizzata alla perfezione.

Vista aperta su villaggi e piaceri della città

L’ultima parte della tappa promette una vista sulla catena dello Stockhorn e sulle Alpi Bernesi. Il villaggio di Rüeggisberg con le sue rovine del monastero e le tipiche fattorie bernesi sono un belvedere ideale, a meno che non piova.

Ma l’ultima meta ricompensa ampiamente dell’eventuale brutto tempo. Costruita su un’ansa del fiume Aare, anche con la pioggia Berna mostra il suo lato più bello. Nel centro storico, con i 6 km di portici, nonostante il tempo uggioso si può passeggiare senza bagnarsi.

Il Grand Tour mantiene le promesse: difficilmente la Svizzera si può apprezzare da un punto di vista migliore.

Scarica ora!

Su quale regione pianificherete il prossimo itinerario? Quanti giorni visiterai le esperienze lungo il «Grand Tour»? Dove pernotterai alla fine di ogni tappa? L’app «Grand Tour della Svizzera» di Svizzera Turismo può facilmente fornire risposte a queste domande e a molte altre.

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Vicino alle Cascate di Giessbach. Vista su Gruyères. La baia di Spiez dominata dal suo bel castello.

Nuotare senza crampi

Nell’acqua è abbastanza frequente essere colpiti da un crampo agli arti inferiori, soprattutto il polpaccio. Come prevenire e alleviare queste fitte.

Se vi è possibile toccare il fondo e non siete troppo al largo, provate ad allungare il muscolo del polpaccio tirando il piede o le dita del piede verso l’alto, a martello.

Se il problema insorge in acque profonde o mosse, cercate di raggiungere la riva il prima possibile. Se non ci riusciste da soli chiedete aiuto a persone nelle vicinanze.

I crampi sono sovente sintomo di disidratazione e perdita di sali minerali. Bere abbastanza liquidi specie d’estate per evitare questi dolorosi spasmi.

Illustrazioni Nicolas Kristen
62 touring Salute
Dott. Claude Geronimus medico presso il TCS Informazioni e supporto per domande in tema di salute tcs-mymed.ch
1. 2. 3.

Non succede tutti i giorni di assistere ad un episodio drammatico come quello che è capitato ad un torello: spintonato da una mucca è caduto sui binari continuando a rotolare a valle per qualche metro. Per fortuna l’animale si è rialzato illeso, sotto gli sguardi attoniti dei passeggeri del trenino rosso. A raccontarlo è Stephan Sigrist, macchinista della Pilatusbahn dal 2014. Dalla cabina di comando, gli piace spaziare con lo sguardo sullo stupendo paesaggio e le particolari atmosfere che si susseguono durante la giornata. «Per me stare in montagna è la cosa più bella», esclama il lucernese, appassionato scalatore, sciatore e soccorritore alpino. Apprezza il contatto con le persone che trasporta su e giù dalla vetta, a quota 2132 metri.

E non si annoia mai. La mattina, i primi che accoglie a bordo sono i contadini e impiegati degli alberghi e ristoranti che montano fino alla stazione Pilatus-Kulm. Poi arrivano i turisti eccitati di sperimentare la cremagliera più ripida del mondo. Il 56enne li saluta in varie lingue e si cala nel ruolo di guida, spiega le particolarità del percorso, racconta leggende e fatti della «montagna del drago» e risponde alle domande. Non perde mai la calma né i modi cordiali, neanche nei momenti di maggior affluenza o quando il tempo stringe. Ci sono sempre ritardatari che si presentano quando le porte sono già chiuse. Dalla stagione 2023, la ferrovia del Pilatus si pregia di moderne carrozze panoramiche. Sigrist si era affezionato a quelle storiche degli anni Trenta, ma dice di non disdegnare le novità.

Sui binari – per lavoro e diletto

Per il meccanico con pluriformazioni è già il secondo lavoro su binari. In passato, per qualche anno è stato addetto al trasporto valori per la Posta. La mattina ritirava gioielli, denaro contante e pacchi scortato da una guardia di sicurezza, saliva sul vagone blindato agganciato alla locomotiva e ci si chiudeva dentro. Alle fermate, consegnava gli invii ai capistazione. Gli dispiace che il servizio sia stato soppresso nel 2000. Sigrist è fan dei treni anche nel privato. Quando parte in vacanza, ad esempio in Thailandia o in Giappone, adora scoprire il paese in «terza classe», come chiama il viaggio su rotaia, scherzando. pilatus.ch

Lavoro molto vario Stephan Sigrist ama il contatto con la natura e i passeggeri di ogni dove.
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63 maggio 2023 Codice postale
Testo Juliane Lutz Foto Emanuel Freudiger

PARTECIPARE ONLINE E VINCERE!

Enigmistica

PAROLE INTRECCIATE CRUCIVERBA SUDOKU

IN PALIO UNO SCOOTER PIAGGIO LIBERTY 125 SPORT DEL VALORE DI CHF 3465.–

L’elegante Piaggio Liberty 125 Sport in grigio titanio opaco dà un tocco di sportività alla guida in città. La tecnologia del motore Piaggio i-get – Italian Green Experience Technology – con iniezione elettronica e distribuzione a 3 valvole garantisce elevati valori di potenza, bassi consumi, emissioni ridotte, silenziosità e costi di gestione minimi. L’ABS sviluppato in collaborazione con Bosch è un grande vantaggio in termini di sicurezza. Pratico e confortevole, il Liberty 125 Sport offre un ampio vano sottosella e un vano portaoggetti.

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IN PALIO un pacchetto Premium Lounge per due persone per martedì 24 ottobre 2023 agli Swiss Indoors di Basilea di quest’anno valore CHF 1570.–

Il pacchetto all-inclusive comprende due posti a sedere di categoria 1 con la migliore vista sul Centre Court, nonché l’accesso alla Premium Lounge e all’esclusivo Tennis Village, l’area VIP di 2000m² riservata agli sponsor. Godetevi il ricco buffet della Premium Lounge con cibi e bevande squisiti. Durante la vostra visita, un tavolo sarà riservato per voi nella Premium Lounge dalle 15.00 alle 23.00.

Biglietti a prezzi ridotti per i soci TCS

In qualità di soci del TCS, potrete beneficiare di uno sconto del 20% su tutte le categorie di biglietti nei giorni del torneo, da lunedì 23 ottobre 2023 a mercoledì 25 ottobre:

Categoria 1: prezzo per i soci TCS CHF 183.–invece del prezzo normale di CHF 229.–.

Categoria 2: prezzo per i soci TCS CHF 111.–invece del prezzo normale di CHF 139.–.

Categoria 3: prezzo per i soci TCS CHF 63.–invece del prezzo normale di CHF 79.–.

Prenotabile ora inserendo il codice promozionale TCSSIB2023 ticketcorner.ch

Per cliente possono essere prenotati al massimo 8 biglietti.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto TCS WIN9 e le tre cifre al numero 919

Condizioni di partecipazione

Partecipando tramite SMS, il costo di CHF 1.50 viene addebitato sulla fattura del telefono. È altresì possibile inviare la risposta per posta (TCS, editore Touring, Concorsi «Enigmistica», Casella postale, 3024 Berna). Possono partecipare tutte

le lettrici e i lettori della rivista «Touring» domiciliati in Svizzera o nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro familiari. I vincitori saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al concorso non si terrà alcuna corrispondenza. Sono escluse le vie legali.

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23 maggio: ultimo termine per partecipare ai giochi

touring impressum

Rivista del Touring Club Svizzero

Editore

Touring Club Svizzero

Casella postale 820, 1214 Vernier (GE)

Caporedattore

Felix Maurhofer (fm)

Vice caporedattori

Marc-Olivier Herren (moh)

Dino Nodari (dno)

Redazione

Dominic Graf (dg)

Jérôme Lathion (lj)

Juliane Lutz (jl)

Pascale Stehlin (pst)

Art Director

Alban Seeger

Concetto grafico

Michele Iseppi

Responsabile foto

Emanuel Freudiger (ef)

Layout

Sara Bönzli

Stephan Kneubühl

Andreas Waber

Mathias Wyssenbach (mw)

Correttorato

Michela Ferrari (I)

Tania Folly (F)

Susanne Troxler (T)

Traduzioni

Grazia Annen (I)

Philippe Rawyler (F)

Corrispondenza

TCS – Redazione Touring

Poststrasse 1

3072 Ostermundigen

Tel +41 58 82735 00 touring@tcs.ch

Tiratura

Edizione italiana: 68 649

Totale: 1 109 224

Edizione/Marketing

Cumi Karagülle

Pubblicità

Roger Müller, responsabile vendite

Cédric Martin

Chantale Hofer, +41 79 123 45 33 anzeigen@tcs.ch

Abbonamento compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 10 volte l’anno.

Modifica indirizzo con il numero di socio:

TCS, Sede centrale,

Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch

Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Produzione

Swissprinters SA

Brühlstrasse 5

4800 Zofingen

quiz dei lettori

Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.

Dove Rheinmetall vuol inserire prese innovative e discrete per rendere accessibile a tutti la ricarica delle automobili elettriche?

Partecipazione gratuita entro il 21.5.2023 su touring.ch/quiz-lettori

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Anei cordoli dei marciapiedi

Bnei lampioni stradali

Premio: fuoriporta escursionistico a Savognin per due persone con tre pernottamenti del valore di 957 franchi bit.ly/rauszeit-savognin (sito in tedesco e inglese)

Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.

Norme caschi S-Pedelec I caschi per e-bike veloci conformi allo standard olandese NTA 8776 sono acccettati in Svizzera Sono pure a norma EN 1078

I Paesi Bassi sono stati i primi ad adottare, al 1 gennaio 2017, la norma NTA 8776 relativa ai caschi per S-Pedelec. In Svizzera si pu circolare in bici elettrica veloce indossando un casco per ciclisti convenzionale. Tuttavia è sempre saggio scegliere un modello che garantisca la massima sicurezza. Sviluppato specificamente per le speed pedelec o EPAC (Electric Pedal Assisted C cle), questo marchio impone requisiti fino al 20 più severi della EN 1078 di corrente uso. I caschi certificati in base alla NTA 8776 assicurano un più alto livello di protezione nelle due zone particolarmente sensibili del cranio, le tempie e la nucca.

TCS Consulenza mobilità

I lettori ci scrivono

TCS Park & Pay «ça roule» 4/2023 (Bulletin Sez. VD) uale assiduo utilizzatore dell’app TCS pago sempre con smartphone. o per constatato che fuori città questo metodo è ben poco diffuso. Anche in posti turistici (ad es. Gru ères) i parchimetri accettano solo monete o carte, ci che causa code vuoi per il solito automobilista a corto di contante o vuoi perché il lettore delle carte non funziona. Sarebbe opportuno che i pagamenti digitali si generalizzino e si mettano a punto sistemi compatibili. Occorrono 6 app per pagare i diversi parking. Il TCS auspica che diventi più facile pagare le soste Fatti, non parole

Grazie Gabriella!

Poco prima di Natale mi hanno rubato la bicicletta

Cnel centro di Ginevra. Sono poi stato via una settimana. Al mio rientro il vicino mi informa che mi ha cercato una certa Gabriella, che dice di averla trovata. La chiamo e mi racconta di averla vista abbandonata in un vicolo mentre faceva consegne in bicicletta. Sospetta subito che solo un ladro lascerebbe per strada una 2ruote cos preziosa. La lega con catena e lucchetto. Poi, grazie al numero di telaio, su internet reperisce il negozio dove l’ho comprata e si fa dare le mie coordinate. Eccomi di nuovo in possesso della mia rossa che, dopo qualche riparazione, risplende come nuova. Sono rare le persone che si prendono la briga di aiutare uno sconosciuto. Grazie Gabriella della tua bella azione. Tanto senso civico merita ogni plauso

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch

65 maggio 2023 Forum

Così piccola, così grande!

Dopo aver portato al rottamauto il mio primo veicolo un catorcio arrugginito volevo finalmente farmi una vera macchina. Nel febbraio 1960, dopo pochi mesi dal lancio, comprai una Mini, di cui nei decenni si sono prodotti oltre milioni di esemplari.

Per quanto piccola, ci fece vivere tante grandi avventure nella primavera del 1961 partimmo da Bournemouth (GB) diretti a Feldberg (D). Eravamo stracarichi, quattro persone ciascuna con pesanti abiti invernali in valigia. Attraversammo la Manica in aereo con l’auto nella stiva. La ritirammo dopo un volo rumoroso e ci continuammo allegramente. Ma poco prima di raggiungere eims (F), con un baccano infernale ci si spezz il tubo di scarico. Per fortuna trovammo un’officina ed un sant’uomo disposto ad eseguire subito la riparazione benché fosse domenica. Il meccanico ci mise quattro ore per saldare il pezzo, dopodiché potemmo pro -

seguire. Con le gomme estive fu una sfida controllare la Mini che pattinava sulle strade innevate della Foresta Nera.

Già nel luglio di quell’anno ci facemmo il secondo viaggio, stavolta in Scandinavia. A quei tempi non c’erano ancora comodi traghetti roll- on-roll- off per imbarcarsi a Tilbur (GB), invece le auto venivano issate sulla nave con una gru. Ma le ruote della Mini erano troppo piccole per l’equipaggiamento usato per sollevare i veicoli. I lavoratori del porto rimediarono assemblando alla svelta una grossa palette per caricare la nostra auto. In Finlandia scoprimmo che non solo le vie secondarie, ma anche alcune

Una trovata geniale I portuali di Tilbury risolsero il problema dell’imbarco con creatività.

strade principali, non erano asfaltate. Perci con il tempo secco la carreggiata diventava tutta polverosa e se pioveva si trasformava in poltiglia. In caso di traffico in senso contrario, il passeggero davanti, a sinistra, doveva chiudere fulmineamente il finestrino per non buscarsi una doccia o essere schizzato di fango in piena faccia.

Con la famiglia che cresceva, dopo quattro anni e mezzo, 100mila chilometri sull’odometro, senza incidenti e solo qualche guasto decidemmo a malincuore di sostituirla con una Morris 1100 Traveller più spaziosa.

Cercasi: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch

Montaggio Touring /Illustrazioni: iStock/MarkSwallow/ii-graphics
«Nel 1961 in Inghilterra non si usava montare gli invernali, guidare sulla neve fu una vera sfida»
66 touring
La mia prima auto

TICIN

Benvenuto nuovo Centro Collaudi Mobile !

A partire dalla fine di aprile, saranno due i veicoli itineranti che offriranno prodotti e servizi del TCS sulle strade del nostro Cantone CDM e CCM. Vi presentiamo in anteprima il nostro nuovo rimorchio multiuso, a pagina 68.

#5 | Maggio 2023
Bollettino della Sezione Ticino

Tolti i veli al nuovo Centro Collaudi Mobile (CCM)

O erta 2023

25% di sconto (solo presso la postazione mobile TCS) sui seguenti prodotti TCS:

• Societariato

• Libretto ETI

I collaudi «on the road», come di consueto, ripartiranno alla fine di aprile ma questa volta sotto nuove vesti, grazie a un nuovo centro itinerante. L’esperienza maturata negli scorsi quattro anni di collaudi fuori sede con il Centro Diagnostico Mobile (CDM) – suo predecessore – hanno portato la Sezione all’acquisto di un rimorchio su misura, pensato per soddisfare al meglio le esigenze di voi Soci e quelle del personale TCS.

• Protezione giuridica circolazione

Sono passati ormai quattro anni dal debutto del Centro Diagnostico Mobile (CDM), quando con il Mercedes-Benz Sprinter adibito a o cina e shop, nel mese di maggio del 2019, sostavamo in piazza a Malvaglia per la prima giornata di collaudi mobile.

Da quel momento, i motocicli di piccola cilindrata ai quali la Sezione Ticino ha e ettuato un collaudo in modalità itinerante su mandato della Sezione della Circolazione cantonale, sono stati oltre 6’500.

Sulla quantità di collaudi eseguiti, si può a ermare che l’introduzione di questo servizio abbia portato molteplici vantaggi ai detentori di veicoli leggeri, tra i quali: un risparmio in termini di tempo, costi per il carburante, vicinanza del controllo al luogo di domicilio con conseguente riduzione di emissioni e consumi, ma anche tranquillità, dato che per questo segmento di motocicli non è

TCS SEZIONE TICINO

consentito circolare su autostrade a causa della cilindrata ridotta e può risultare talvolta di coltoso spostarsi su strade cantonali da Airolo al Centro TCS di Rivera, o da Chiasso, partendo da sud. Un successo che ha portato la Sezione a voler investire sul Centro Collaudi Mobile, sviluppando un rimorchio su misura che permettesse al personale impiegato di lavorare con gli spazi e gli strumenti adeguati e potesse o rire, nel contempo, un trattamento ancora più e ciente a voi Soci e clienti. I collaudi, a di erenza del CDM, verranno e ettuati al coperto, per un utilizzo ideale anche in caso di maltempo; avrà uno sportello laterale per la consulenza e sarà inoltre dotato dei servizi igienici. Per chi se lo stesse chiedendo, il Centro Diagnostico Mobile non andrà in pensione, ma verrà utilizzato per i controlli caravan gas in modalità itinerante. Saranno dunque due i centri

Punto di contatto

Impressum

Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Tiratura 84 000 copie

Edizioni 10 volte all’anno

Redazione Marco Colandrea

Layout Sara Bönzli (TCS)

Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Ci prepariamo dunque a una nuova stagione di spostamenti sul territorio, con oltre 70 giornate di controlli pianificate durante il 2023 per il CCM. Per chi non avesse avuto ancora l’opportunità di incontrare o vedere la nostra precedente postazione mobile, con questa nuova vistosa livrea non passeremo inosservati. Vi presenteremo nelle prossime edizioni anche gli interni che sono – al momento della stesura di questo articolo – in fase di ultimazione. Ci vediamo in prossimità del vostro domicilio, a presto!

via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.

Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D e F), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana

Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch

68 touring |Maggio 2023 SEZIONE TICINO
Vi presentiamo il nuovo Centro Collaudi Mobile. mobili della Sezione, a circolare sulle strade del nostro Cantone. Il lato destro del CCM, con sportello laterale apribile e porta d’accesso. Visitate la pagina tcs-ticino per scorprire dove sosteremo.

TCS e controllo bici nelle scuole: il punto della situazione mezzo anno dopo

A distanza di sei mesi dal primo controllo biciclette, e ettuato nel mese di ottobre 2022 nelle scuole elementari di Losone, la Sezione Ticino desidera darvi un riscontro quantitativo e qualitativo su questo servizio o erto gratuitamente agli scolari, volto a favorire la sicurezza dei più giovani nel tragitto casa-scuola.

La Sezione Ticino del TCS, grazie all’ attiva collaborazione dei corpi di Polizia cantonale e comunale e delle scuole elementari, ha organizzato, partendo dallo scorso mese di ottobre, 32 giornate di controllo in 28 distinti istituti scolastici del Canton Ticino, ispezionando ben 1’490 biciclette.

Il servizio, reso possibile grazie alla presenza in modalità itinerante di due meccanici TCS, è stato pensato per rendere ancora più sicuri gli spostamenti degli studenti che frequentano la scuola primaria, appartenenti alla fascia d’età che va dai 5 agli 11 anni.

Ciò che è emerso in questo lasso temporale, è che le problematiche e manchevolezze più comuni sulle biciclette degli allievi sono: nell’85% dei casi, il mancato funzionamento e/o addirittura l’assenza della fanaleria, nell’78% dei casi, la mancanza dei rifrangenti anteriori-posteriori e nel 69% dei casi, pneumatici sgonfi o difettati. Solo una minima parte delle biciclette – 21 per la precisione - sono state classificate come pericolose e non riparabili, e dunque non più utilizzabili.

Da questi dati è possibile riscontrare che le biciclette hanno spesso molteplici difetti e che necessiterebbero dunque di una manutenzione più frequente, al fine di salvaguardare lo stato di salute del mezzo ma soprattutto quello della sicurezza in sella.

Questo primo ciclo di controlli terminerà alla fine di maggio, con altre 20 giornate di «check-up» pianificate sul territorio. Lo ricordiamo, mentre i bambini sono a scuola, il meccanico TCS controlla tutti gli elementi essenziali per la sicurezza di ogni bicicletta: gioco dello sterzo e delle

ruote, condizione e pressione dei pneumatici, serraggio e orientamento del manubrio, condizione delle manopole, serraggio dell’attacco manubrio, condizione dei freni, uscita della sella, riflettori, campanello e illuminazione.

A seconda del tempo a disposizione, vengono eseguite piccole riparazioni, come il gonfiaggio dei pneumatici o l’ingrassaggio degli ingranaggi. Alla fine della giornata scolastica, i bambini ritirano il proprio mezzo a due ruote, ricevendo indicazioni e una scheda di valutazione tecnica di raccomandazione sulle condizioni generali del mezzo, un adesivo «OK» che ne attesta la verifica.

Biciclette controllate totale: 1490

sgonfi o difettiati102269 %

ant. + post mancanti115978 %

pericolose –non riparabili: 21

A tutte le biciclette che ne sono sprovviste, vengono applicati i catarifrangenti.

Molta curiosità e riconoscenza da parte degli scolari

La manutenzione ha suscitato un forte interesse tra i bambini delle scuole

elementari visitate. La curiosità e la voglia di aiutare il meccanico TCS è sempre alta e non mancano mai i ringraziamenti.

Sensibilità e interesse tra gli adulti

Il supporto da parte del corpo docenti è stato parte integrante per il successo di questa iniziativa, le richieste per i controlli nelle scuole sono arrivate con l’”e etto palla di neve”, più si e ettuavano controlli e più gli istituti scolastici chiedevano di partecipare. Anche il coinvolgimento dei genitori è stato essenziale, la sicurezza dei propri figli è prioritaria ed è capitato a più riprese di ricevere biciclette per il controllo anche al di fuori degli orari stabiliti. Questa iniziativa ha inoltre coinvolto numerosi passanti che spesso si fermavano a chiedere informazioni su questo progetto.

Maggio 2023| touring 69 SEZIONE TICINO
Un cioccolatino per ringraziare il meccanico.
Dettaglio
Difetto
Pneumatici
Figrangenti
Rifrangenti
Fanaleria
Altro
% Bicicletteritenute
Freni inesistenti 9 43 % Senza pneumatici 4 19 % Parti telaio rotte o mancanti 8 38 % Ruote rotte 5 24 % Parti che possono lesionare 2 10 % Altro 4 19 %
progetto
Freni 98966%
pedali mancanti1349 %
mancante rotta127085 %
47932

Eventi di mobilità lenta, la nostra selezione per voi

Con l’arrivo della primavera riparte anche la stagione degli eventi all’aperto, con grande piacere desideriamo portare alla vostra attenzione due manifestazioni all’insegna del movimento, alle quali saremo presenti in qualità di sponsor, e alle quali vi consigliamo di partecipare se amate praticare sport a contatto con la natura. Podisti e ciclisti siete chiamati all’azione, vi aspettiamo!

zione Damiano Cunego, un grande nome del ciclismo mondiale, ex-professionista e vincitore del Giro d’Italia 2004 e di 3 giri di Lombardia. Che voi veniate per un semplice giro cicloturistico o con lo spirito competitivo, sarete sempre i benvenuti!

Per permettere a tutti gli amanti della bicicletta di godere di questo evento, la gara sarà aperta anche alle Mountain bike ed E-Bike.

Per informazioni e iscrizioni, visitate la pagina www.ticinogravel.ch oppure la pagina Instagram @momogravelrace. Sarà possibile iscriversi anche sul posto con un supplemento di CHF 10.–.

Dopo il successo della prima edizione, andata in scena il 1° maggio dello scorso anno, la Momò Gravel Race è pronta a riaccendere il cuore degli appassionati delle due ruote con un percorso rivisitato e un programma ancora più ricco. Lo ricordiamo, la «gravel» è una categoria di biciclette con un forte orientamento al ciclo turismo che consente di pedalare con agio sia sull’asfalto che sullo sterrato. Negli ultimi anni questa tipologia di bici ha raccolto innumerevoli consensi, divenendo in poco tempo una vera e propria discilplina sportiva.

L’evento ha lo scopo di promuovere il Mendrisiotto attraverso le due ruote a pedali, con l’implementazione dei servizi legati ad essa: eventi, gare, nuovi sentieri per bici, guide turistiche, percorsi enogastronomici, bike hotel e rent bike.

La Momò Gravel Race si svolgerà a Stabio, tra le colline e i vigneti della Tenuta Agriloro, i boschi di Santa Margherita e la zona industriale, questa volta però verrà a rontata in senso contrario e deviata su alcuni sentieri alternativi, per rendere l’itinerario ancora più avvincente e insidioso. Il percorso presenta segmenti impegnativi che possono creare situazioni di corsa emozionanti e impreviste, un percorso o -road che è un inno alla bellezza della natura ticinese, una vera e propria avventura al di là dei propri limiti. La competizione si terrà su un percorso ad anello di 7,5 chilometri, ripetuto 6 volte per una distanza complessiva di 46,2 chilometri e 540 metri di dislivello.

La giornata si aprirà con la gara del Kids Tour dedicata ai giovanissimi e proseguirà con la competizione aperta agli adulti a partire dai 16 anni, che amano i percorsi sterrati e la natura che li circonda e vogliono mettersi alla prova con riferimenti cronometrici. Nel 2022, la manifestazione ha avuto quale vincitore della classifica generale, il testimonial d’ecce-

La Sezione Ticino desidera invitare tutti i suoi soci a partecipare alla terza edizione della Rai eisen Tamaro Trail, una manifestazione dedicata agli appassionati del movimento, in programma domenica 04 giugno 2023. Il percorso, con partenza dal posteggio dello Splash & Spa a Rivera, vi porterà oltre l’Alpe Foppa a quasi 1600 metri di altitudine, grazie ad un nuovo tracciato, con passaggio lungo il bosco, che saprà soddisfare anche le esigenze dei runner più esperti. Un’alternativa che arricchisce ulteriormente il programma di questa edizione è la «Rai eisen Tamaro Walking», una passeggiata panoramica non cronometrata per chi ama stare all’aria aperta e godersi il percorso senza pressioni. Gli appassionati di podismo e camminate, una volta arrivati in cima dopo i 7,6 chilometri e 1’150 metri di dislivello del tracciato, potranno gustarsi un bel piatto di pasta in compagnia presso il Ristorante Alpe Foppa. L’ovovia sarà poi o erta per il ritorno ai posteggi. La Sezione Ticino è lieta di annunciare che anche quest’anno sarà presente come partner sponsor, una collaborazione che va ad aggiungersi alle manifestazioni sul territorio dedicate alla mobilità lenta.

Le iscrizioni sono possibili solamente online, dunque invitiamo tutti a visitare la pagina web www.tamarotrail.ch per maggiori informazioni sulle condizioni di partecipazione. Vi aspettiamo!

70 touring |Maggio 2023 SEZIONE TICINO
Tra i vigneti della tenuta Agriloro durante la Momò Gravel Race 2022 by TCS, foto di Jacques Perler. Tamaro Trail – Domenica, 4 giugno 2023 Momò Gravel Race by TCS –Domenica, 28 maggio 2023

Novità Corsi TCS Ticino 2023

La Sezione è lieta di annunciare di aver ampliato ulteriormente la propria o erta dei corsi, con tre nuove proposte nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione per conducenti e con una di viaggio e avventura in 4x4.

Si ringrazia il nostro nuovo partner per la fornitura dei veicoli per un ottimale svolgimento dei Corsi OAUT.

CORSI OAUT

La Sezione Ticino ha ottenuto, tra la fine del 2022 e l’inizio del nuovo anno, l’omologazione per erogare 3 nuovi Corsi OAUT, singole giornate di aggiornamento e formazione obbligatorie per i conducenti delle categorie C/C1 e D/D1 che adempiono ai nuovi requisiti dell’Ordinanza sull’ammissione degli autisti (OAut) del 1.9.2009. A partire dal 2018, chi trasporta più di 8 persone a bordo di un veicolo o trasporta merci pericolose è tenuto a svolgere 5 giornate di formazione periodica entro un lasso temporale di 5 anni.

La peculiarità dei Corsi OAUT del TCS è che sono strutturati da una parte di teoria e una di pratica in pista (Rivera – Ambrì), al fine di rendere più dinamiche le giornate di corso.

CORSI OAUT - ECO & FEEDBACK

Prezzo Socio TCS: CHF 280.–Prezzo non socio: CHF 340.–

Contenuti del corso :

• Guida e ciente & comfort.

• Durante la parte dedicata alla guida ECO si tratteranno i fattori influenti sul consumo di carburante, si scoprirà come guidare in modo più fluido e confortevole.

• Corso molto pratico con risultati concreti.

Prezzo Socio TCS: CHF 280.–Prezzo non socio: CHF 340.–

Dedicato alla guida su strada, l’obiettivo di questo corso è di aggiornare il conducente e di correggere gli errori dovuti alle cosiddette «brutte abitudini». Lo scopo è riuscire a percepire meglio i pericoli e comprenderne le cause. Durante la giornata si utilizza anche la pista TCS di Rivera. I vantaggi sono costituiti da una migliore percezione dei pericoli e una maggiore consapevolezza dei limiti.

CORSO OAUT - SOS & FEEDBACK

Prezzo Socio TCS: CHF 300.–Prezzo non socio: CHF 360.–

Contenuti del corso :

• Guida su strada con veicoli messi a disposizione dal TCS, feedback di guida da parte di istruttori professionisti e dai compagni di corso.

• Telefono alla guida e i pericoli

• SOS: si toccano diversi aspetti legati ai primi soccorsi, dall’allarme al corretto utilizzo del defibrillatore passando dal comportamento in caso di infarto e ictus.

A fine corso vengono rilasciati anche i seguenti certificati: BLS (Basic Life Support) e AED (Automated external defibrillator)

Prezzo Socio TCS: 1100.– (1 persona)

Prezzo Socio TCS: 1700.– (1 persona + 1 accompagnatore)

GIORNO 1

GIORNO 2

Il primo viaggio in fuoristrada organizzato da TCS Ticino pensato per gli appassionati di fuoristrada – 29 giugno – 2 luglio 2023.

Cosa c’è di meglio di un tramonto estivo con la compagnia giusta, divertendosi ed esplorando nuove mete?

GIORNO 3

GIORNO 4

Toscana Toscana-UmbriaUmbria Umbria-Marche

Dalle vicinanze di Cortona (AR) al Monte Favalto (1100 m slm). Dalla cima del Monte si discende in direzione Sud-Est verso la bellissima Cortona (AR)

Maggiori informazioni su tcs-ticino.ch

Partenza dal Ticino e inizio del percorso. Km totali ca. 530

Da Cortona (AR) compiamo lìntero tour lungo il perimetro del Lago Trasimeno, fino alla storica cittadina di Castiglione del Lago (PG)

Km 120 ca

Da Castiglione del Lago (PG) puntiamo verso Esto, lungo la dorsale appenninca fino a Città di Castello (PG)

Da Città di Castello un bellissimo percorso in quota fino alla stupenda città di Urbino (PU) rientro in Ticino

Km 110 ca

Km 620 ca

Maggio 2023| touring 71 SEZIONE TICINO
CORSO OAUT - PISTA VIAGGIO 4X4 - OFFROAD | TOSCANA, UMBRIA E MARCHE

Incentivi mobilità elettrica

Il nuovo decreto esecutivo del 8. .202 si applica ad installazioni di ricarica ubicate in Canton Ticino e/o veicoli immatricolati con targhe ticinesi acquistati da persone fisiche residenti in Ticino e da persone giuridiche con sede sociale in Ticino. I Comuni sono esclusi dagli incentivi. Il decreto comprende

• Incentivi per colonnine di ricarica private (Art. 5 e 6).

• Incentivi per l’acquisto di motoveicoli, quadricicli e tricicli con propulsione totalmente elettrica aventi una velocità massima per la loro costruzione superiore a 45 km/h (Art. 7).

• Messa fuori circolazione di veicoli vecchi ed inquinanti dotati di motore a combustione interna (Art. 8) e immatricolazione di un veicolo nuovo ibrido (codice emissione B6a o superiore) o elettrico (a batteria o a celle combustibili/idrogeno, codice emissione A24 risp. A27). Per la definizione dei generi di veicolo fanno stato le denominazioni indicate al punto 19 della licenza di circolazione. L’incentivo relativo all Art. 6 è concesso a datori di lavoro solo se l’impianto di ricarica è destinato ad uso esclusivo del personale impiegato.

L’erogazione dell’incentivo all Art. 7 è vincolata all’acquisto del veicolo presso un rivenditore in Ticino, alla prima immatricolazione. Sono esclusi veicoli acquistati al di fuori della Svizzera. Ogni richiedente (persona fisica o giuridica) pu presentare al massimo una richiesta d’incentivo. L’ottenimento dell’incentivo vincola il richiedente a mantenere il veicolo immatricolato a proprio nome per un periodo di almeno 12 mesi. Per l’Art.8 è necessario che il richiedente sia stato detentore del veicolo per almeno gli ultimi 2 anni prima della sua messa fuori circolazione il veicolo deve essere stato immatricolato con targhe ticinesi per almeno mesi all’anno nel corso degli ultimi 2 anni prima della sua messa fuori circolazione il veicolo deve essere messo fuori circolazione (rottamato o ceduto a terzi) in modo definitivo in nessun caso il veicolo potrà essere rimesso in circolazione in Svizzera il nuovo veicolo è acquistato presso concessionari o rivenditori con sede in Ticino sono esclusi veicoli acquistati al di fuori della Svizzera. Il nuovo decreto esecutivo é entrato in vigore il 8. .202 esso decade con l’esaurimento del credito. La priorità per

Lo sapevi?

Il Canton Ticino incentiva le stazioni di ricarica bidirezionali con 4000 franchi

la valutazione e l’evasione delle richieste d’incentivo sono determinate dalla data di inoltro del modulo di richiesta. Il precedente decreto esecutivo concernente le condizioni per l’ottenimento degli incentivi per l’acquisto di automobili totalmente elettriche e per l’installazione di stazioni di ricarica elettrica a domicilio e presso datori di lavoro del 19 giugno 2019 è abrogato le richieste di incentivo per automobili totalmente elettriche, pendenti e presentate entro il 0 settembre 2022, vengono ancora decise sulla base di tale decreto precedente.

Per domande generali sul tema energia, mobilità e incentivi ci si puo’ rivolgere a TicinoEnergia Tel. 091 290 88 1 (marted e il gioved dalle 9.00-12.00 e 1 . 0-17.00) oppure alla Sezione

Cantonale Ticinese del TCS a ivera. Per domande specifiche su richieste di incentivo Cantonali già inviate, telefonare allo 091 814 29 44 (dalle 9.00-11.00 e 14.00-16.00).

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72 touring |Maggio 2023 SEZIONE TICINO
ba
senza
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eria con o
ruote?

Museo di Valmaggia - Cevio

Una Mostra per rievocare le gesta di un grande Maestro ticinese – Emilio Balli

2023 – 2024

Una mostra da visitare

La Mostra in atto al Museo di Valmaggia oltre a raccontare l’incredibile viaggio compiuto attorno al Mondo nel 1878/’79 costituisce l’occasione per rievocare la figura di Emilio Balli, uno dei maggiori Maestri che annovera il Ticino a cavallo fra l’Ottocento e Novecento. Originario Cavergno, Emilio nasce a Locarno nel 1855. Studia presso il Collegio dei Padri Barnabiti di Monza e quindi all’Università di Lovanio, in Belgio. Nel 1878 prende parte ad una spedizione di studiosi francesi intenzionata a fare il giro del Mondo.

Il viaggio ispirato da Jules Verne

Fino a metà Ottocento i grandi navigatori si erano avventurati in giro per il mondo con lo scopo di esplorare luoghi sconosciuti o da conquistare. È di questo tipo il viaggio compiuto dall’equipaggio di Ferdinando Magellano (1519-1522), resosi protagonista in assoluto della prima circumnavigazione del globo. Mai nessuno si era dato ad un viaggio per svago. Soltanto a partire dal 1870 si diffonde in Europa la prassi di coloro che si spostano per diletto. Ma non solo, con l’apertura nel 1869 del collegamento ferroviario tra New Jork e San Francisco da una parte e, dall’altra l’inaugurazione,

Per Aziende e comitive si organizzano aperitivi e spuntini

avvenuta nello stesso anno, del Canale di Suez è possibile affrontare ostacoli precedentemente insuperabili. Il primo ad effettuare quello che si ritiene essere stato il primo vero giro del Mondo a scopo esclusivamente turistico è il francese Edmond Plauchut. Nel decennio successivo lo emuleranno altri. Nel 1878 il ventitreenne Emilio Balli, affascinato dall’immaginario geografico generato dal libro di Jules Verne, “Il Giro del mondo in 80 giorni” e attratto dall’inserzione apparsa sui giornali dell’epoca relativa all’itinerario proposto dalla SVEAM, una compagnia di viaggi, decide di partire. Lo fa con la maturità, la determinazione e la curiosità dello studioso. E dal suo viaggio, vissuto non senza imprevisti e difficoltà, trarrà il massimo profitto, raccogliendo e riportando a casa un’infinità di concrete testimonianze, rimaste per lo più inedite. Dopo oltre 140 anni il Museo di Valmaggia è oggi in grado di rievocare, non senza emozionarsi, l’incredibile racconto lasciatoci in eredità da Emilio, unico ticinese ad avere sperimentato una simile avventura.

Emilio Balli: un vulcano di idee e di iniziative Avventuroso, curioso, ecclettico, ma anche indiscutibilmente talentuoso,

Per gruppi e scuole si organizzano guide e ateliers didattici

Emilio Balli si distingue sin da giovane per l’interesse per le scienze e la natura. Nella sua Bavona muove i primi passi da attento osservatore di piante, fiori e rocce. Una passione che continuerà a coltivare nel corso degli studi fino farne una ragione di vita. Il Giro del mondo lo arricchirà di nuove conoscenze e di voglia di sapere. Al suo rientro in Ticino si dedicherà alla ricerca, non fine a sé stessa ma con lo spirito di chi vuole rendersi utile alla collettività. Le sue iniziative hanno lasciato un segno indelebile nel Cantone tanto da essere annoverato fra i maggiori Maestri ticinesi dell’epoca. Precursore dell’archeologia in Ticino, ma anche tra i primi fautori della numismatica. Figura tra i promotori della Società Ticinese di Scienze Naturali ed è annoverato tra i padri fondatori del Museo di archeologia e scienze naturali di Locarno, di cui è stato per lunghi anni direttore-curatore. Ma è pure stato fondatore e presidente della Società Cantonale di Agricoltura e tra i fondatori del Club Alpino Ticinese. In politica ha militato in Gran Consiglio tra le fila dei Conservatori.

15 novembre – 6 dicembre 1878, New York, The elevated railroad.

L’esposizione al Museo di Valmaggia

La mostra rimarrà aperta dal 22 aprile al 31 ottobre 2023, dal martedì alla domenica, dalle ore 13:30 alle 17:00. Verrà poi riproposta fra aprile e ottobre 2024. www.museovalmaggia.ch

Maggio 2023| touring 73 SEZIONE TICINO
VALMAGGIA CEVIO MUSEO DI A OTTOBRE DA APRILE
MONDO 1878 –79 EMILIO BALLI di IL GIRO Die Weltreise von Emilio Balli 1878–79 Le tour du monde d’Emilio Balli 1878–79
DEL

Fedele compagno di viaggio

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(minimo 1 mese)

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commissione sulle prestazioni di 7%

Presso i Centri TCS

tcs-pedaggi.ch

74 touring |Maggio 2023 SEZIONE TICINO
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