N. 34 GIUGNO / LUGLIO 2020
EDITORI@LE
IL CONDOMINIO DA RIFARE
PER PESSIMISTI E OTTIMISTI
C
on un anno così abbiamo diritto di essere pessimisti? Oppure vedere nero è segno di cieca rassegnazione, di miopia, di sciocca emotività? Un grande scrittore, il maggiore autore vivente di Francia, cioè Michel Houellebecq, è di questo parere. Cioè che essere pessimisti, oggi, è un errore banale. E lui è un pessimista di natura. Secondo l’autore di libri come Le particelle elementari, che citiamo perché è il più noto al pubblico, visto che è stato tradotto anche in film, il coronavirus è una sciagura passeggera e, fondamentalmente, può cambiare qualche aspetto secondario della vita di tutti i giorni, ma nulla più. La psicologia umana, con i suoi pregi e i suoi tanti difetti, rimarrà quella un po’ scriteriata che c’era prima. Con i suoi consumi pazzi e la sua sregolatezza che tende a portare il mondo
costantemente oltre il limite. Ma questo, a ben vedere, è un motivo di ottimismo. Certo, quando sarà passato il coronavirus, ci volesse anche un anno (tutte le epidemie finiscono, insegna la Storia), torneranno le solite piccole felicità e i tanti problemi. E una certezza: la casa è ancora più importante di quanto pensassimo. Rifugio dal male esterno, culla di piaceri, e ora anche luogo di lavoro per i molti che hanno provato pregi e difetti dello smart working: l’abitazione, insomma, è ancora più centrale. E ditemi se questo non dovrebbe essere un motivo di ottimismo. Di sicuro lo è per chi propone sistemi, prodotti o soluzioni che possono rendere la casa più confortevole e sicura, più solida e connessa. Ma lo è anche per chi ci vive, dato che il maledetto virus ha portato qualcosa di buono: un
super super super sconto per chi riqualifica un condominio. Si potrà spendere meno di bolletta, evitare di schiattare di caldo d’estate e di freddo d’inverno con la modica spesa di zero euro. Paga lo Stato. D’accordo, i pessimisti (che non si arrendono) sono pronti con il forcone puntato a sperare che sia tutto un bluff, come purtroppo è già successo in passato. La cessione del credito d’imposta si rivelerà praticabile? Oppure fa parte di uno di quei provvedimenti che poi, nei fatti, non si traducono in realtà? Sarebbe una delusione pesante per chi conta di utilizzare i nuovi ecobonus e ancora di più per le imprese. Per non parlare degli amministratori di condominio, che si ritroveranno per l’ennesima volta a gestire nuove regole, con il rischio che poi tutto si blocchi. Ma il popolo degli ottimisti guarda avanti. La vita continua, i bonus anche, che volete di più? Pronta la risposta dei pessimisti: i bonus sono inutili se, poi, chi deve utilizzarli non ha i mezzi per valutare come intervenire, non sa che cosa fare, da che parte iniziare. Ma è qui che gli ottimisti giocano la carta vincente: l’occasione per sapere di tutto di più non solo sui bonus casa, ma anche sui materiali, i prodotti, le tecnologie e il futuro di un’abitazione da riqualificare c’è e si chiama Fiera del Condominio. Che come saprete, se leggete questa rivista, si terrà dal 15 al 17 ottobre a Verona. Come spieghiamo nelle pagine successive, dedicate a tutti: pessimisti e ottimisti.
CONDOMINIO SC - 3