SPECIALE REGOLE & PISCINE
IL TUFFO È PER LEGGE Il covid-19 impone nuove numerose e particolareggiate misure di sicurezza per evitare contagi nelle piscine condominiali, in aggiunta a quelle esistenti. E l’amministratore deve farle rispettare Daniela Zeba
L’
estate è alle porte e si sta procedendo alla riapertura e messa in funzione delle piscine condominiali per l’avvio della stagione balneare. Quest’anno però, a complicare ulteriormente le cose ci si è messa anche la pandemia, costringendo gli amministratori di condominio ad adottare procedure di controllo e sicurezza più stringenti rispetto agli anni passati, ai fini della prevenzione del contagio da covid-19.
72 - CONDOMINIO SC
Normativa di riferimento Le caratteristiche strutturali e gestionali delle piscine sono delineate dalle singole Regioni, mentre i requisiti igienico-ambientali soddisfano quelli previsti dall’Accordo Stato-Regioni sulla «costruzione, manutenzione e vigilanza delle piscine ad uso natatorio» del 16 gennaio 2003. Nel 2004 è stata redatta la Disciplina interregionale delle piscine elaborata da un gruppo tecnico, che ha dato vita all’Accordo del 16 dicem-
bre 2004: un impegno politico e istituzionale, al fine di un’applicazione di regole condivise omogenee sul territorio nazionale. Occorre sottolineare che questi accordi non sono vere e proprie leggi e non comportano sanzioni a carico dei trasgressori. Sono semplici atti amministrativi che, per favorire l’armonizzazione delle legislazioni regionali, fissano i requisiti igienico-sanitari della qualità dell’acqua e dell’ambiente. In mancanza di precise leggi regionali che