PSICONDOMINIO Per porre quesiti a Gaia Cigognini potete scrivere a info@vgambinoeditore.it
Lacrime sull’assemblea Gentile dottoressa, una semplice domanda: le lacrime sono per forza un tributo da pagare? Mi spiego meglio: avviene, nel nostro condominio (vivo a Modena) che una inquilina (non è neppure proprietaria, ma ha la delega a partecipare alle cose dello stabile) abbia la lacrima facile. Ora, lei penserà che sia una che si commuove facilmente in occasione della nascita di un bimbo o di un funerale. Ma non è così. La signora X (ometto il nome) piange copiosamente anche quando si tratta di decidere dove vanno collocati i bidoni della spazzatura oppure le biciclette in cortile. Imbarazzante, mi creda. Esiste una medicina anti lacrime? Laura. P., Modena Probabilmente la signora potrebbe soffrire di una profonda depressione. Sicuramente una cura ci potrebbe essere, quella di iniziare un percorso psicologico accompagnato, se necessario, da una cura farmacologica prescritta da uno psichiatra o medico di famiglia.
Benedetta vicina Le scrivo per sottoporle un problema che è in bilico tra psicologia e, forse, l’educazione. Nel nostro condominio vive la classica signora molto anziana, o vecchina se preferisce, che è anche molto rompiscatole. Ma in un modo particolare: è una pia donna che sembra ossessionata dalla religione. Ovviamente ognuno è libero di pensarla e di credere in ciò che vuole. Ma nel caso specifico, la religiosità della anziana signora si manifesta in continui rimproveri per l’abbigliamento delle ragazze, nella riprovazione per i condòmini che non si recano regolarmente in chiesa, e addirittura per la richiesta di una preghiera prima di iniziare l’assemblea condominiale. Possiamo ben dire che più che religiosità si tratta di una fissazione? A.B. via e-mail Sicuramente, come racconta lei, la signora è anziana e proba-
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bilmente rispetto a un giovane non ha altri pensieri per la testa: la religione è un pensiero a lei molto radicato sia come Fede sia come ossessione. Le trasmette sicurezza, ma allo stesso tempo crea comunque disagio a chi vive vicino a lei. Forse un modo di affrontare il problema sarebbe parlarne con i parenti, se ne ha. E se soffre di depressione consigliarle una cura farmacologia prescritta da un neurologo che possa alleviare il suo (e il vostro) disagio.
Aggiungi un posto a tavola Spettabile rubrica Psicondominio, la buona cucina piace a tutti, siamo d’accordo. E sappiamo anche che è facile sgarrare: il cibo italiano è celebre in tutto il mondo e noi lo apprezziamo ancora di più. Esagerare, però, fa male alla salute. Ma anche ai vicini di casa. Nel nostro condominio vive una grande obesa: certo, probabilmente la sua condizione non è dettata solo dalla golosità. Ma sta di fatto che i suoi sacchi della spesa sembrano quelli per sfamare un elefante. Fatti suoi? Non sempre, dato che l’ascensore lo occupa tutto da sola, i suoi passi rimbombano per due o tre piani sotto, senza contare gli effluvi che escono dalla porta o dalle finestre. Va aggiunto, infine, che la sua condizione non era la stessa un paio di anni fa, quindi non è così incurabile. Di quale sindrome soffre (e di conseguenza soffriamo anche noi)? giacob63, via e-mail Questa persona potrebbe avere più problematiche di tipo fisico e psicologico assieme. Una di queste potrebbe riguardare una disfunzione ormonale che provoca l’aumento del peso. Inoltre, se la condomina non è seguita da una dietologa farà ancora più fatica a gestire questa malattia. È una persona che sta male, soffre, starà vivendo un disagio, perché prima era magra. Il secondo ordine di problemi può, appunto, essere legato all’equilibrio psichico, ma in questo caso solo con un percorso medico è possibile risalire alla causa scatenante ed eventualmente alla soluzione dello squilibrio.