Zeta Numero 1 |Febbraio 2021

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Digitale e informazione

Senza rete né pc, i poveri digitali creati dalla pandemia La vergogna di chi non riesce più a pagare l’affitto e ha difficoltà a fare la spesa, la difficoltà dei giovani a seguire le lezioni a distanza. È la nuova povertà: economica, sociale e digitale, causata dal Covid TECNOLOGIA

«A marzo mi hanno licenziata dal call center perché non prevedeva lo smart. Non ho potuto accettare nessun altro lavoro da casa perché non ho mai avuto i soldi per comprare un computer o permettermi una rete Internet. Sono diventata povera nel giro di poche settimane». Lucrezia ha gli occhi lucidi, l’espressione di chi ha paura e prova un po' di vergogna, ha l’angoscia di chi non sa più come andare avanti. A 56 anni, non ha più potuto pagare le bollette o fare la spesa, a causa del Coronavirus. Le sue parole sono il grido di rabbia di tante persone alle quali il virus ha stravolto la vita. Il suo è un esempio di “nuova povertà digitale ed economica”, alla quale si aggiunge anche una povertà sociale, di tutti quei bambini e ragazzi che hanno riscontrato difficoltà a seguire le lezioni a distanza. «La scuola è stata assente, ci ha quasi abbandonato. Non abbiamo più sentito né visto gli insegnanti e, per alcuni, è così ancora oggi. Le lezioni sono state affidate all’intraprendenza dei singoli insegnanti. La preside ci ha comunicato di aver avviato un programma di fornitura dei pc per i docenti, perché non tutti avevano un computer. Non ci saremmo mai immaginati una simile disorganizzazione dell’apparato scolastico». Deluso e amareggiato, Max Lombardi, padre di due gemelli, racconta quanto siano stati complessi i primi mesi della pandemia per i bambini. «Ho visto i miei figli fare passi indietro. Li ho visti più immaturi rispetto all’anno scorso», una condizione di isolamento e stress psicologico di cui soprattutto i più giovani hanno risentito. Simona, madre di una bambina, sottolinea la scorretta gestione della Dad da parte dei singoli istituti: «Gli insegnanti di mia figlia sono spariti. Lei ha solo 7 anni e a quest’età nessuno può essere lasciato da solo. Ho dovuto dimezzare il mio stipendio per lavorare di meno e seguirla di più. Dallo scoppio del lockdown ar-

di Elisabetta Amato, Carlo Ferraioli, Laura Miraglia, Giuliana Ricozzi

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280 mila Computer L’ultima indagine dello scorso settembre da parte del Ministero dell’Istruzione ha rilevato la presenza di 280mila studenti senza un computer e oltre 300mila privi di connessione a Internet.

17,4 % Connessioni In Italia le scuole raggiunte dalla fibra Internet sono il 17,4%. La regione più virtuosa è la Campania col 29,1%, la più arretrata è il Molise, con solo il 5,4% degli istituti connessi.


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