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La Stüa de Michil La Perla DELL’HOTEL
andrea cappelli
IL ‘FIL VERT’ FRA ORIENTE E OCCIDENTE DELLO CHEF SIMONE CANTAFIO La nuova impronta data dallo chef Simone Cantafio nel suo primo anno di guida alla Stüa de Michil, il ristorante gourmet dell’Hotel La Perla di Corvara in Trentino Alto Adige, felice oasi d’ospitalità della famiglia Costa, così denominato perché “la ciasa”, casa in ladino, è come una perla, qualcosa di prezioso, non è passata inosservata.
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Del resto non è comune trovare nelle valli dolomitiche chi coniuga sapientemente una cucina in equilibrio fra Oriente e Occidente. In una wunderkammer ladina come la Stüa de Michil, fra stuben in legno e oggetti che custodiscono una memoria antica, la cucina vitale di Simone Cantafio è un’esaltazione della semplicità basata su ingredienti essenziali come natura, stagioni, mondo vegetale, rispetto umano, armonia. Componenti alquanto zen, e non potrebbe essere altrimenti dopo la sua lunga parentesi nell’isola di Hokkaido in Giappone, che riaffiorano come d’incanto fra le guglie dolomitiche. Classe 1986, pur avendo solo 36 anni, il percorso professionale di chef Cantafio è lungo e intrigante... Nato in provincia di Milano, durante la scuola alberghiera presso l’istituto professionale Carlo Porta ha la fortuna di poter fare uno stage nel ristorante 2 stelle Michelin di Carlo Cracco in via Victor Hugo, dove viene folgorato da quel modello di chef, ne apprende lo stile e capisce la sua vocazione di vita. Finita la scuola, il desiderio era quello di lavorare con Gualtiero Marchesi, ma purtroppo era diffi-